La ragazza dai capelli viola

Capitolo 3 - La promessa

I tre avversari si squadrarono per qualche istante prima del duello, poi all'improvviso Jon e Niko si scagliarono su Yumi. "Attacco Schiaccianoci!" esclamarono, cercando di colpirla contemporaneamente sia a destra che a sinistra. Yumi ebbe appena il tempo di scansarsi dalla traiettoria delle lame con una spettacolare capriola in avanti. Le spade cozzarono fra di loro mandando scintille. La ragazzina si voltò rapidamente. "Attacco Spaccamonti!" gridò Niko gettandosi su di lei. Yumi fu costretta a indietreggiare fino al margine del boschetto mentre Niko la tempestava di colpi. Non riusciva a vedere Jon, ma sentiva che stava avvicinandosi da dietro per prenderla alle spalle. Ma non poteva girarsi, Niko la stava incalzando troppo da vicino. Parò ancora qualche colpo, poi sentì Jon proprio dietro di lei. "Attacco Schianto!" Con la coda dell'occhio vide la spada di Jon che stava per colpirla in mezzo alla schiena. era la fine. Ma per un colpo di fortuna una lama del suo bastone deviò il colpo. La lama della spada descrisse un semicerchio e la ferì a una spalla. Strinse i denti, mentre la salopette si tingeva di rosso. Niko e Jon sorrisero. "Rinuncia, Cuoretenero" disse Jon. "Non puoi vincere!" Yumi si morse un labbro fino a farlo sanguinare. Si rimise in guardia. "Come preferisci" disse Niko con un sorrisetto mentre attaccava di nuovo. La ragazzina parò i loro colpi ancora per alcuni minuti, ma sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto. La ferita continuava a sanguinare e le rendeva difficile i movimenti. Ma non poteva mollare, non dopo tutto quello che aveva passato, doveva farlo per Keishi! "Aiuto! Aiutatemi! Yumi!!!..." Lei era l'unica che poteva fare qualcosa, doveva aiutarlo. Indietreggiò ancora, Niko sorrise. Non poteva continuare così, erano ormai venti minuti che combatteva e non aveva ancora attaccato una volta. "Attacco Spaccamonti!" "Attacco Schiacciasassi!" Continuava a indietreggiare parando i colpi, le orecchie le ronzavano. "Attacco Spaccaossa!" urlò Jon gettandosi su di lei cercando di colpirla al petto. Yumi ebbe appena il tempo di mettere in mezzo il suo bastone. Jon colpì con forza la lama scagliando la ragazzina a terra. Un fiotto di sangue uscì dalla ferita alla spalla e inzuppò il terreno. Ma non avrebbe mollato. Era il momento di giocarsi il tutto per tutto. Yumi si alzò in piedi con qualche difficoltà, sentì una fitta alla caviglia, ma non poteva fermarsi. Strinse l'impugnatura del bastone con le mani sudate. "Falce di luna" esclamò. Si raccolse su sé stessa e spiccò un salto mortale in avanti, passando esattamente sopra le testa di Jon e Niko e attaccandoli dall'alto. Atterrò alle loro spalle e si girò, ansante. Non appena i due ragazzi si voltarono, con un colpo preciso colpì le loro spade e le fece volare giù dalla scogliera. Jon e Niko restarono immobili per alcuni istanti. Poi Niko chinò la testa. "Hai vinto. Manterremo la promessa: faremo liberare Keishi." Yumi sorrise e mormorò "Sta bene" Poi il bastone le scivolò di mano e cadde in ginocchio, stingendosi la spalla sanguinante.

Nei giorni seguenti, Yumi non riuscì a ricordare chiaramente cosa fosse successo. Ricordava, come se si trattasse di un sogno, che Niko l'aveva sorretta mentre tornavano al villaggio e che erano rimasti fuori mentre Jon entrava nella stazione di polizia. Niko aveva anche cercato di bendarle il braccio con un pezzo di stoffa della sua camicia. Poi dopo pochi istanti (ma in realtà erano passate due ore) Keishi era uscito con Jon. Aveva le lacrime agli occhi. "Grazie, Yumi, grazie!" continuava a ripetere. "è stato un piacere" rispose lei.

Dopo qualche tempo tutto tornò alla normalità. Le ferite di Yumi guarirono, e la gente del villaggio cominciò a trattarla con rispetto. Keishi fu riabilitato, Jon e Niko testimoniarono che lo avevano effettivamente invitato al promontorio la notte dell'incendio. Non confessarono però di aver appiccato loro il fuoco, e l'incendio fu archiviato come incidente. Inoltre, come avevano promesso ridendo, iniziarono a considerare Yumi come il loro capo e a seguirla ovunque andasse. Tutto sembrava andare per il meglio, ma dopo alcuni mesi arrivò una nave straniera in porto, e il comandante fece sapere che stava cercando un timoniere esperto. Quella sera a cena, Jerry continuava a tamburellare la forchetta sul bordo del piatto senza mangiare. "Cosa c'è?" chiese Yumi al fratello. "Yumi, io. io parto" "Cosa?!" Per la sorpresa a Yumi cadde di mano la forchetta. "Parti. e quando? Perché?" chiese. "Ho sempre sognato di far parte dell'equipaggio di una nave, e ora ne ho la possibilità" rispose il fratello senza alzare lo sguardo del piatto. "So cosa vuoi dire: entrerai nella ciurma di quel babbeo che è arrivato oggi" esclamò Yumi. Jerry non rispose. "Non farlo, Jerry!" disse Yumi. "Tu sei cento volte migliore di quegli avanzi di galera. Ti meriti di meglio!" "Non posso aspettare tutta la vita che arrivi il Re dei Pirati a chiedermi di navigare sotto il suo comando!" esclamò Jerry alzandosi in piedi di scatto e rovesciando la sedia. "Allora lo farò io" disse Yumi. "Cosa?" "Aspetterò. E mi unirò ad un equipaggio solo se uno dei suoi membri mi sconfiggerà in un duello! Questa è una promessa!" ************

Niko sorrise. "Ci mancherai, piccoletta. Stammi bene" "Tranquillo, prima o poi qualcuno mi batterà, e partirò anch'io. Credo che ci rivedremo presto" disse Yumi. "Battuta? Tu?" esclamò Jon. "Non credo che ci sia qualcuno in grado di batterti. Yumi si voltò e fissò il mare. Una barchetta si stava avvicinando. "Chissà..."