Right Timing

by Agnese Potter

(nightfall_2k@yahoo.it)

Disclaimer: Se Sirius, Remus e gli altri fossero miei, probabilmente non starei qui a scrivere questa fic: me li sarei portati tutti su un'isola deserta e poi... uhm, ok, evito di continuare, altrimenti devo mettere il rating pure nel disclaimer. ^_–

I personaggi non sono miei, però la storia lo è. Quindi per qualsiasi cosa vogliate farne, dovete prima chiedere a me.

ATTENZIONE: Questa fic contiene SLASH! Ebbene sì, uomini che si amano e che quando capita fanno pure del sesso. Non leggerla se questo genere di cose ti da fastidio!

Pairing: Sirius/Remus

Rating: PG

Spoiler: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.

Posto una piccola tabella coi nomi italiani e inglesi. So' che non ha senso scrivere una fic in una lingua e usare i nomi di un'altra, ma infondo a voler essere pignoli, quelli che ho usato sono gli originali... ^_–

VERSIONE ITALIANA – VERSIONE INGLESE

Sirius Black (Felpato) [Tartufo] – Sirius Black (Padfoot) [Snuffles]

Remus Lupin (Lunastorta) – Remus Lupin (Moony)

James Potter (Ramoso) – James Potter (Prongs)

Peter Minus (Codaliscia) – Peter Pettygrew (Wormtail)

Malandrini – Marauders

Negozio di scherzi in Hogsmeade – Zonko's

Grazie Chiara per avermi fatto da Beta Reader.


Capitolo 4 – Untimed Crack


[Sirius "senior" PdV]


Martedì 27 Novembre 1996 – 10:22 A.M.

"Parla, muoviti."

Sto odiando ogni attimo di tutto questo.

Il limite è stato superato ancora una volta.

Sicuramente anche questo va ad aumentare le colpe del maledetto ratto… Peter.

Non che lui possa aver architettato un piano tanto intelligente. Probabilmente ha solo fornito la materia prima – i ricordi. Che insignificante, pietoso, lurido bastardo!

Voglio ucciderlo.

Sarebbe un errore ma non mi importa.

Non ho mai voluto niente così tanto.

Non capisco però a cosa serva il giovane Sirius… forse si aspettavano di trovare solo Remus qua e lo avrebbero usato contro di lui.

Sì, è probabile sia andata così.

Odio colui che che ha preso il mio aspetto di quella che sembra una vita fa. Odio ancora di più colui che sembra James… è identico ai miei ricordi, vederlo fa male.

Ma ad un tratto, ecco che l'inaspettato accade, interrompendo il corso dei miei pensieri.

In un attimo non sto più stringendo il polso di un ragazzo, adesso ho nella mano la zampa di un cervo. Un cervo incredibilmente identico al vecchio Prongs.

Approfittando del mio momento di confusione riesce a voltarsi su se stesso, svincolandosi dalla mia presa, mi da una spinta violenta con le zampe posteriori e cado per terra vicino al letto.

Peter ha pensato proprio a tutto, pure alla trasformazione in Animagi.

Questo è troppo… come se fossi ancora una volta in Azkaban preda dei Dementor, mi sento vuoto, solo, freddo… annientato.

E' troppo simile a James.

E' come se lui fosse ancora una volta davanti a me.

Non potrei mai fargli del male.

Non posso…

No.

Osservo impotente mentre il cervo si allontana, afferra l'altro per la veste e cerca di trascinarlo via.

Se la situazione fosse diversa, troverei la scena che ho davanti agli occhi semplicemente esilarante: quel cervo è totalmente imbranato e invece di riuscire a trascinare l'altro in salvo ha risolto solo di ridurgli il vestito a brandelli.

Alza la testa, emette una sorta di grugnito di rabbia, e inizia a dargli calci – probabilmente un tentativo disperato di svegliarlo.

Non so Remus cosa stia provando in questo momento. Beh, non so' neppure cosa sto provando *io*.

Avessi voluto ucciderlo avrei già averlo potuto fare, ne avrei avuto tutte le occasioni del mondo. E lui, invece di pensare a salvarsi la pelle, rimane in pericolo per non lasciare l'amico dietro di se.

Tutto questo è completamente… totalmente… maledettamente *da James*.

La vista mi si annebbia leggermente e, prima che me ne renda bene conto, ho il volto rigato dalle lacrime.

Ma.. no!

Non posso dargliela vinta!

Questo è ciò che vogliono!

E' tutto un piano dei Death Eaters!

Non posso!

Una nuova ondata di rabbia si impossessa di me. Non so neppure io cosa voglio fare mentre mi alzo di scatto, ma ecco che mi ritrovo legato a terra.

Mi volto e vedo che è stato proprio il mio amante, ormai parzialmente rivestito, ad avermi immobilizzato con un incantesimo. Si è alzato e si sta lentamente movendo verso le due figure – anche loro hanno subito il mio stesso destino e sono legati.

"Remus?! Che diamine stai facendo? Slegami subito!!!"

Si blocca un attimo, torna verso di me e mi sussurra con voce calmissima e regolata – anche se conoscendolo riesco a sentire quanto in realtà sia teso "Amore, non costringermi ad usare un incantesimo per silenziarti." lo guardo negli occhi e capisco che è inutile protestare – adesso comanda lui il gioco, non posso che lasciarlo fare… non ho possibilità contro di lui, e questo lo sa bene. "Voglio capire cosa sta' succedendo. E l'unico modo per riuscirci è… *parlare*. O almeno tentare di farlo. E' che… questi ragazzi non mi sembra abbiano intenzioni cattive."

Prima di continuare si morde un attimo il labbro inferiore – lo fa sempre quando deve dire qualcosa ma non trova le parole – mi fa impazzire… "Prima di continuare a dargli contro, dovremmo almeno essere sicuri della loro identità. Fossero veramente Death Eater avremmo di che divertirci, ma se non lo fossero… dobbiamo essere sicuri di chi ci troviamo di fronte."

So che ha ragione. So che ha dannatamente ragione. Come sempre, del resto.

Ma io non riesco a mantenere il sangue freddo come fa lui.

Annuisco mostrando di aver capito e lui mi libera. Mi siedo silenziosamente sul bordo letto, vergognandomi un po' per come mi sono comportato. Ma tengo il muso per fare capire a Moony che comunque un po' di ragione ce l'ho pure io.

Remus prende due delle sedie che stanno vicine alla finestra – sigillata con assi, come tutte le altre qui nello Shack – e le porta vicino al letto, giusto davanti a dove mi trovo io. Mi fa un mezzo sorriso e si siede accanto a me.

Punta la sua bacchetta verso il ragazzo a terra e dopo che lui ha bisbigliato "Enervate" ecco che riprende conoscenza. Lo lascia comunque legato, per sicurezza.

Remus gli indica la sedia e lui, senza farselo ripetere due volte, seppur traballante – forse ho esagerato con la forza della curse? - si viene a sedere davanti a noi.

Anche in un momento come questo non posso fare a meno di notare quanto i movimenti del licantropo siano fluidi e naturali – farei vedere il mio Moony alla gente che osa chiamarli dei mostri, delle bestie… cambierebbero idea all'istante.

Lo vedo voltarsi verso il cervo e "Per favore, puoi tornare al tuo aspetto originario? Ti prometto che non ti verrà fatto del male. Vogliamo solo delle spiegazioni"

Tituba un po', si volta verso di me e chiaramente non si sente al sicuro.

Lo incoraggio alla mia maniera – non mi fido per niente ma non oso sfidare Remus "Fai come ti dice, se lo fai arrabbiare sta sicuro che ti mangerà il culo a morsi. Lasciatelo dire da uno che c'è abituato."

Remus si gira di scatto verso di me, occhi spalancati e visibilmente imbarazzato "Sirius!!!"

Uhm… ooops, forse vista la situazione… come dire… *singolare* in cui ci hanno trovato, non è stata esattamente la cosa più intelligente da dire.

Poi, appena mi sono reso conto dell'enorme gaff che ho commesso, mi ritrovo ad aggiungere "Nel senso che lo faccio arrabbiare spesso". Non voglio arrossire pure io, ma mi sento un coglione.

Mi volto e mi accorgo che 'quello che sembra il giovane me' sta fissando interessatissimo la scena. E giurerei che pure il cervo, per quanto riesco a capire le espressioni dei *cervidi* [Piccolo cammeo dedicato a Buke e al mio bro. :D ndA], sta facendo altrettanto.

Sento Moony tossire – il suo classico modo per ritrovare un minimo la compostezza – e indica la sedia.

E' vero, non dilunghiamoci.

Adesso è tempo di spiegazioni.

TBC…