Ti vedo su di giri oggi commentò Draco sedendosi davanti a Victoria durante la prima settimana di scuola Che è successo?. Assolutamente niente. Avanti, Torey, non cercare di fregarmi…Allora, chi è? Chi è chi?. Il ragazzo che ti piace. Victoria arrossì: Io…Non…. Eh, eh, eh….Che ti ho detto? Dai, lo sai che a me puoi dirlo. Non lo dirò ad anima viva. E va bene…Però prometti che non mi prenderai in giro. Lo giuro sulla croce entrambi sogghignarono all'involontario gioco di parole Allora, chi è?. Victoria diventò più o meno del colore dei capelli dei Weasley: Martin Dooley. È un Corvonero del terzo anno. Draco aggrottò la fronte e non fece commenti: È più furbo degli altri?. Credo di sì mormorò Victoria scrollando le spalle. È al suo tavolo in questo momento? chiese avvicinandosi a lei con aria di cospirazione. Victoria annuì: Ah-ah. Il biondino di fianco a Cho Chang…No, non ti girare! sussurrò in fretta notando il movimento dell'altro. Mmm… mugugnò Draco. Fingendo di stirarsi, gettò una rapida occhiata al tavolo dei Corvonero da sopra una spalla: ai suoi occhi allenati a cercare il Boccino minuscolo e in perpetuo moto bastò una frazione di secondo per individuare il "bersaglio". Il ragazzo era alto almeno un metro e settanta, i capelli troppo scuri per essere definiti biondi e troppo chiari per essere castani tagliati cortissimi, occhi scuri. Tornò a guardare Victoria: Gran bel trucco! commentò lei ammirata. Draco le strizzò un occhio con un mezzo sorriso sul volto: Si fa quel che si può…. Per qualche minuto nessuno parlò. Allora? chiese Victoria. Allora che, Torey?. Come ti sembra?. Draco fece una smorfia: È difficile giudicare così, da un'occhiata soltanto…Mi auguro solo che non sia come gli altri.
Hai saputo cosa è successo a Draco? disse Millicent Bulstrode sedendosi a tavola accanto a Pansy Parkinson. No, che gli è successo? chiese Pansy lasciando cadere la forchetta. A Cura delle Creature Magiche è stato aggredito da un Ippogrifo Oh, povero caro! Ma…è stato ferito gravemente? Se la caverà? le due ragazze non si accorsero che c'erano altre due paia di orecchie che ascoltavano la loro conversazione: per essere più precisi, quelle di Blaise Zabini e di Victoria Cross. Poco dopo, Blaise si avvicinò ad Orson Derrick: Hai sentito di Malfoy?. L'altro annuì: Pare si sia quasi fatto ammazzare da un Ippogrifo alla prima lezione di Cura delle Creature Magiche: non so se essere contento per il fatto che nessun altri si sia fatto male o deluso perché non ci è rimasto secco lui. Questa volta è andata bene, ma la prossima potrebbero farsi del male degli innocenti…Non possiamo più stare zitti, dobbiamo parlarne con il professor Piton! Ma sei matto? Malfoy è il suo allievo preferito!. Sono tre anni che è qui e da allora ne capitano di tutti i colori…Non potrà ignorarci come Marcus. A proposito, hai provato a parlargli?. Derrick scosse il capo: Non vuole sentire ragioni. Comunque… disse Blaise Non siamo gli unici a pensare che Malfoy porti male: l'altro giorno ho sentito Warrington dirlo a Sewey. Come vedi non siamo i soli….
Alcune ore dopo, Victoria fece il suo ingresso nel dormitorio dei ragazzi per andare a trovare il "povero invalido": Sei Draco o sei la mummia del Faraone che ha perso la strada di casa? commentò squadrando il suo amico che armeggiava con quattro o cinque rotoli di bende immacolate. Risparmia le tue carognate per i Grifondoro, Torey. Devo fare pratica rispose lei cercando di fare una faccia da povera-fanciulla-innocente-e-indifesa. Ne fai già fin troppa. Oh, io non direi…A proposito di carognate, tu che stai combinando?. Chi? Io? Non ti ho chiesto due pronomi. Drac, io ti conosco…Sono pronta a scommettere la mia ultima Cioccorana che stai macchinando qualcosa. Draco non rispose, concentrandosi sulla fasciatura che stava facendo: Sai cosa ho sentito mentre tornavo dall'infermeria?. Victoria scosse il capo. Ho sentito la fidanzatina di Potter dire a una sua amica che "è sicura che quell'orribile Draco Malfoy farà passare dei guai ad Hagrid". Indi per cui eccomi qui Con un braccio fasciato annotò Victoria. Esatto E…In parole povere quale sarebbe il piano?. Te l'ho detto, Torey disse Draco distogliendo lo sguardo dal suo viso La regola per essere un Serpeverde è "Non fare solo quello che gli altri si aspettino da te, ma anche di peggio". E io intendo far pagare ad Allievo-Modello Potter e ai suoi amici tutte quelle che lui e tutti gli altri hanno fatto a noi Serpeverde, interessi compresi. Victoria lo guardò con occhi sgranati: Draco…Adesso non ti sembra di esagerare?. A la guerre comme a la guerre…e spero vorrai ignorare la mia terribile pronuncia francese. Victoria scosse il capo: Come ti pare…Ma non pensare che io stia al tuo gioco!. Non mi è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello Volevo ben dire. Lo sguardo di Draco si fece ancora più serio: Credimi, Torey…Ho i miei buoni motivi.
Dammi un buon motivo per cui dovremmo farlo! disse Orson Derrick mentre Blaise Zabini lo trascinava lungo il corridoio. Uno? Te ne trovo quanti ne vuoi! Primo: è vero. Secondo: abbiamo le prove. Terzo…tu non vuoi che capiti di nuovo quello che è successo al St. Gwilym, vero?. No, certo…Se succedesse di nuovo una cosa del genere penso che non me lo perdonerei mai…. Allora andiamo, forza. Si fermarono davanti ad una spessa porta di legno scuro su cui era intagliato un serpente e bussarono.
Quando i due finirono di parlare, nella stanza cadde il silenzio: Piton aveva ascoltato con attenzione i loro "sospetti", la sua faccia priva di ogni espressione. Infine si decise a parlare e quello che disse non fece affatto piacere ai due Serpeverde.
Te l'avevo detto che non ci avrebbe mai ascoltati! ringhiò Derrick mentre rientravano in sala comune "La sfortuna non esiste", "solo un caso"….Tutte balle!. Almeno ci abbiamo provato mormorò Blaise rassegnato Se la prossima volta qualcuno ci lascia le penne, non vengano a dire che non li abbiamo avvertiti.
Più di una volta, quell'anno le fosche previsioni di Zabini e Derrick andarono molto vicine a realizzarsi, ma per fortuna nessuno perse la vita. Purtroppo venne il giorno della partita Serpeverde contro Grifondoro: l'ultima del campionato studentesco che avrebbe determinato la squadra vincitrice della Coppa del Quidditch e quasi automaticamente della Coppa delle Case. Man mano che la partita si avvicinava, Draco Malfoy si faceva sempre più teso e nervoso: un grave fardello posava sulle sue spalle e di sicuro le occhiate che Derrick e Zabini continuavano a lanciargli non lo aiutavano. Cominciò ad allenarsi da solo senza sosta ogniqualvolta riusciva a trovare il campo da Quidditch libero e a passare sempre meno tempo in Sala Comune: non faceva che correre da una lezione all'altra e da un allenamento all'altro. Victoria Cross doveva praticamente costringerlo a fermarsi per mangiare mentre Adrian Pucey in qualche modo trovava il tempo di dargli una mano con i compiti. La notte prima della partita Draco non riuscì a dormire. Hai una faccia da far spavento gli disse Victoria sedendosi accanto a lui a colazione. Mi sento teso come una corda di violino: probabilmente suonerei se qualcuno mi sfiorasse con un archetto. Cerca di rilassarti… mormorò appoggiandogli una mano sulla spalla Non è la fine del mondo. In quel preciso istante Draco incontrò lo sguardo di Blaise Zabini, che lo fissava con aria poco amichevole. Riuscì a cogliere perfettamente il messaggio che gli stava mandando: in quegli occhi era scritto "facci perdere ancora una volta la Coppa, portaci sfortuna di nuovo e ti ammazzo" a caratteri cubitali. Draco stinse convulsamente la forchetta che aveva in mano senza sentire le parole di conforto di Victoria, fissando il piatto pieno senza avere la forza di mangiare. Un solo pensiero si agitava nella sua mente: prendere il Boccino. Dimostrare a tutti che no, lui non portava sfortuna. Purtroppo anche questa volta la partita fu di Grifondoro: non appena finì il match, Draco scomparve. Victoria e Adrian lo cercarono per ore finché non si incrociarono presso la Sala Comune: L'hai trovato? chiese il Cacciatore non appena vide la ragazzina. Victoria scosse il capo tristemente Non credo che stavolta voglia farsi trovare…. Capisco cosa intendi…Quel ragazzo se la prende troppo a cuore: neanche Baston di Grifondoro è così fissato scosse il capo È come se dovesse provare qualcosa a qualcuno e non sono del tutto sicuro che c'entri Potter. Neanch'io… mormorò Victoria Ho provato a scoprire cosa lo tormenta, ma non c'è verso…Tu cosa conti di fare?. Adrian scosse le spalle: Per ora direi di tornare in Sala Comune. Quando vorrà farsi trovare, lo farà. Victoria annuì e, dopo aver pronunciato la parola d'ordine, entrarono nel sotterraneo. Attorno al fuoco del caminetto era riunito un nutrito gruppo di Serpeverde che discuteva sull'ennesima sconfitta. …Non posso credere che abbiamo perso la Coppa delle Case per il terzo anno di fila! esclamò Guthlac Bole, l'altro Battitore di Serpeverde. Pare che il nostro Cercatore non riesca proprio a battere il Ragazzo d'Oro di Grifondoro commentò Richard Sewey E poi voglio dire, gli altri anni abbiamo sempre vinto noi…. Hai notato che abbiamo cominciato a perdere contro i Grifondoro da quando Malfoy è arrivato? Io non vorrei passare per superstizioso, ma…Secondo me quello lì porta male. Derrick, tu sei stato a scuola con lui, no? Che ne dici?. Derrick esitò: Ero qualche anno avanti a lui, ma anche allora giravano quelle voci sul suo conto. Io non so se siano vere o no, però….Lui andava alla St. Gwilym. Oh Gesù mormorò Milena Tombstone lasciando cadere un libro. Andava alla St. Gwilym? Ma allora…Allora è vero! strillò una ragazza del sesto anno. Ehi, si può sapere che razza di storia è questa? intervenne Adrian. Beh, Adrian… iniziò Warrington Ammetterai che le cose non siano andate molto bene per noi Serpeverde da quando è arrivato lui…E poi, tutte queste sconfitte a Quidditch…. Non ci ha mai fatto perdere una partita né contro Corvonero né contro Tassorosso ringhiò Adrian. Ma contro Grifondoro le abbiamo sempre prese! E alla sua prima partita non ha visto il Boccino che pure era sotto il suo naso! intervenne Sewey. E allora? Higgs al quarto anno ha scambiato la carta di una caramella per il Boccino facendoci perdere contro Corvonero eppure nessuno ha mai detto che portava male. Ma Adrian…. Oh, finitela! intervenne Flitt Sono tutte cretinate: nessuno porta fortuna o sfortuna…. Davvero, Flitt? disse gelida la Tombstone Ma devi ammettere che, da quando è arrivato lui… Non è stato l'unico studente ad essere smistato a Serpeverde tre anni fa, ricordi? la rimbeccò Marcus Eppure nessuno sta accusando Nott, o Parkinson, o Bulstrode o Zabini…. Noi non abbiamo fatto niente! strillò Millicent Bulstrode. Nemmeno Draco commentò Victoria Cross guardando male Derrick, Zabini e gli altri E mi meraviglio che siate proprio voi, i suoi compagni più grandi a credere ad una assurdità del genere!. Giusto la appoggiò Adrian Queste sono idiozie adatte a degli idioti superstiziosi. Pensatela come volete… borbottò Zabini Ma io fossi in voi me ne starei a chilometri da lui in quel momento si accorse che molti stavano fissando qualcosa, anzi qualcuno alle sue spalle: si voltò e vide Draco Malfoy appoggiato contro l'ingresso della Sala Comune, il volto una maschera senza espressione. Nella sala piombò un silenzio mortale. Draco non disse una parola: lanciò un'occhiata di puro odio a Zabini e Derrick e poi attraversò la stanza senza fretta, sparendo su per le scale che portavano al dormitorio maschile. Victoria Cross lanciò un'occhiata di profondo schifo ai suoi stessi compagni e lo seguì a ruota. Lo trovò sdraiato sul suo letto, nascosto dietro le tende chiuse. Victoria si sedette accanto a lui senza una parola, richiudendo le tende. Che ci fai qui? le chiese Draco con voce spenta. Volevo sapere come stavi: non dev'essere stata una bella giornata per te, tra l'incontro di Quidditch e quegli idioti in Sala Comune… scosse il capo con aria rassegnata Che manica di imbecilli senza cervello! Mi chiedo cosa ci facciano qui invece di stare a Grifondoro insieme a quel buono a nulla di Paciock. Non dovresti stare qui, Torey disse piano Draco. Victoria, presa di sorpresa, cercò l'espressione del suo viso ma non poté vederla poiché egli le voltava la schiena: Che hai? È per quello che hanno detto? Ma via, non devi prendertela così gli diede una leggera pacca sulla spalla Vedrai che domani non se ne ricorderanno nemmeno più.
Invece il giorno dopo se ne ricordavano ancora, eccome: ormai la voce aveva cominciato a spargersi e l'unico motivo per cui non giunse alle orecchie degli studenti delle altre case fu semplicemente perché i Serpeverde si vergognavano talmente tanto di avere uno iettatore tra di loro che evitavano di parlare della cosa al di fuori delle pareti sicure della Sala Comune. Draco cominciò a venire trattato come un lebbroso: quasi tutti lo evitavano e perfino quelli che erano più restii a credere a una simile diceria in sua presenza diventavano alquanto nervosi. Furono in pochi a restargli accanto: Tiger e Goyle (i quali o erano troppo stupidi per capire esattamente tutta la faccenda o temevano troppo la reazione del padre di Draco), Marcus Flitt, Adrian Pucey e ovviamente Victoria Cross, la quale era il suo più ardente difensore. Quando Rogette Dull, del suo stesso anno, andò a consigliarla di stare lontano da Draco se non voleva essere colpita dalla sua sfortuna, Victoria la mandò "a quel paese" senza tanti complimenti, benché con parole leggermente diverse. Draco era molto grato a Torey, Adrian e Marcus per quello che stavano facendo, tuttavia per quanto loro si prodigassero la situazione per lui era sempre più insopportabile….Ricominciò a contare i giorni che mancavano alle vacanze estive, lui che le aveva sempre detestate. Poi, quando Dio volle, finalmente arrivarono: al Binario 9 ¾ salutò per l'ultima volta Marcus Flitt, che si era diplomato quell'anno, e diede l'arrivederci all'anno dopo ad Adrian. Da Tiger e Goyle si congedò brevemente: probabilmente li avrebbe rivisti ancora durante l'estate. Victoria rimase per ultima: ormai quasi tutti gli studenti se n'erano andati, eppure lei non si decideva a lasciarlo. Non parlarono, non ce n'era bisogno: Victoria fece scivolare una mano nella sua e la strinse forte, cercando di rassicurarlo. L'arrivo della madre la costrinse ad andar via: si abbracciarono un'ultima volta, stringendosi più forte che potevano. Quando si separarono, Draco lesse nei suoi occhi tutta la sua preoccupazione e tutto l'affetto sincero e disinteressato che provava per lui. Victoria si allontanò verso l'uscita del binario insieme alla madre, ma non riusciva a smettere di voltarsi indietro.
