Ciao a tutti!!! Cavolo, questa è la mia prima fanfiction e spero vi piaccia!! Se avete qualcosa da dirmi non fatevi scrupoli a scrivermi!!^_^
In un tempo ormai dimenticato anche dalla stessa terra,
prima di ogni data estimabile,
in una dimensione che ora sembrerebbe irreale
all'uomo fu donata la compagnia di altre razze,
tutte diverse ma pur simili,
nessuna perfetta ma insieme infallibili...
Gli elfi, i luminosi, gli esseri più giusti e saggi che furono mai donati alla terra,
Gli hobbit, lontani dalla sete di potere, una razza che vede nella vita normale una continua festa e felicità,
I nani, la razza che meno sente la fatica fisica ma più la brama per oro e pietre preziose che li porta a vivere scavando cunicoli sotto le montagne
Tutti, insieme ai tristi uomini, avevano un destino mortale, tranne gli onniscienti elfi che sentivano quando la loro ora era arrivata e salpavano verso l'Ovest.
Poche volte tutte queste razze si trovarono d'accordo...
una di quelle uniche volte fu quando composero la 'compagnia dell'anello' ... un gruppo che accompagnasse Frodo Baggins nel lungo viaggio verso Mordor ed il Monte Fato.
Da 9 era formata la compagnia:
Due Uomini: il grande Aragorn figlio di Arathorn, erede d'Ilsidur e Boromir, primogenito di Denethor, sovrintendente di Gondor
Un Nano: Gimli figlio di Glòin dalla Montagna Solitaria
Un Elfo: Legolas figlio di Thranduil dal Bosco Atro
Un Saggio: Gandalf il Grigio
e ben quattro Hobbit: Frodo Baggins, il portatore dell'anello, Samwise Gamgee, Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc!
Il destino ha voluto che, come la grandiosa avventura dell'Anello, anche questa storia arrivasse ai nostri giorni per non dimenticare, e, se la leggenda dell'anello mostra quanto debole è l'uomo, questa mostra quanto l'amore sia il sentimento fondamentale per ogni razza, per chiunque, che con esso si possono fare cose enormi, che senza anche un elfo può diventare un essere mostruoso!!
Questa storia narra di elfi, elfi famosi, potenti, che per amore dovranno trasgredire alle regole impartite dai loro avi.
Galadh E'lòmë
In tempi immemorabili, nel bosco d'oro, Lothlorien, dove non esistono stagioni, solo la primavera;
dove, entrando, senti il riposo interiore; dove il tempo scorre veloce mentre ti riposi sotto le fronde degli alberi;
dove la stupenda e saggia Galadriel, la custode di uno degli anelli magici, regna, ebbe la 'fortuna' di nascere Annùndil dalla stessa Galadriel.
" Tra le mie braccia dorme colei che per anni ed anni i popoli acclameranno, colei che metterà in ombra qualunque altro elfo per bellezza, saggezza e per qualsiasi altra dote si possa desiderare, colei che vedrà la fine degli elfi della Terra di Mezzo , colei che unirà i maggiori reami elfici della Terra di Mezzo: Lothlorien ed il Bosco Atro!! "
" Chissà se Legolas Verdefoglia sarà degno di lei… sarà difficile! "
Mentre Galadriel e Celeborn osservavano compiaciuti la piccola e la riponevano nella culla arrivò una guardia dallo spiazzo su cui si affacciava la loro dimora:
" Miei sovrani, è arrivato il saggio Gandalf il Grigio, vi attende giù, dice di avere poco tempo a disposizione… "
" Intimagli di salire ancora una volta, non abbiamo intenzione di svegliare Annùndil ma desidereremmo che lui ci svelasse il suo Vero Nome! Se poi ancora non accetterà allora lo esaudiremo scendendo a nostra volta! " disse con regalità Celeborn
" Lieto di esaudire i vostri ordini, miei onniscienti Sovrani! "
E così dicendo tornò da Gandalf lasciando Galadriel e Celeborn soli, per un lungo istante di silenzio, ogn'uno era consapevole che quella figlia era indispensabile per sistemare la situazione che si andava ingigantendo: gli elfi andavano all'Ovest, i regnami non erano potenti, sempre più territori venivano conquistati dagli uomini, che, inconsapevolmente sarebbero diventando gli unici a popolare la Terra di Mezzo… Galadriel lo sapeva, l'aveva predetto, e l'unica cosa che avrebbe potuto rallentare questo dramma sarebbe stato avere un reame potente e splendido come quelli passati, con sovrani all'altezza dei loro compiti, in grado di fare grandi cose e di portare gli altri elfi a voler vivere nella Terra di Mezzo ancora… se questo avrebbe portato alla disfatta dei reami elfici allora sarebbe stato il destino a volerlo, già si era unito Gran Burrone con Lothlòrien tramite Elrond Mezz'elfo e l'altra loro figlia, Celebrìan, mancava solo il Bosco Atro… e con questo tutto sarebbe stato tentato.
Ma, pur senza parlarne, entrambi sapevano che non avrebbero mai potuto permettersi di amare veramente questa figlia nata dalla necessità, troppe cose turbavano il mondo, Galadriel lo sentiva e tutto ciò aggravava i suoi dolori di regina, di madre, di punto di riferimento per ogni elfo vivente nella Terra di Mezzo. Sapevano bene che sarebbe cresciuta con delle governanti, i suoi amici sarebbero stati comperati, che li avrebbe chiamati non mamma e papà, ma con i loro nomi o appellativi reali ed usando il pronome di cortesia… sapevano che tutto ciò non sarebbe stato nascosto nella sua anima… dopotutto sarebbe stato il sacrificio di uno per il bene di tutta la razza… un capro espiatorio su cui riporre il destino di tutti gli elfi.
Ecco cos'era Annùndil… tutti lo sapevano, ma nessuno sembrava accorgersene, solo, col tempo, tutti presero le distanze lei… avverando tutte le preoccupazioni dei genitori.
I loro pensieri fuggivano, come fumo sospinto lontano dal vento, ma, se anche il tempo sembrava interminabile, realmente passò molto poco perché Gandalf arrivasse nella stanza della piccola scortato da due guardie… appena esse se ne furono andate lui e Galadriel cominciarono a parlare… Celeborn ascoltava rapito ma non apriva bocca...
" Così è lei la piccola Annùndil? Quando varcai i confini di questa terra le foglie, i germogli, l'acqua gorgogliante nei piccoli corsi d'acqua, la nebbia della prima mattina ripetevano questo nome… chi sarà questa piccola creatura per destare gli Spiriti della Natura? Dama, avete letto qualcosa riguardo al sul futuro? "
" Io… non sono riuscita. E' così impenetrabile… inerme … qualcosa mi fa sentire così lontana da lei…"
"Forse è proprio la Vostra paura di starle troppo lontana.In tutti i modi oggi è giorno di buon auspicio, è il giorno di mezz'estate, e proprio oggi, come lei, sono nati altri elfi che faranno la storia… "
"Infatti anche il suo futuro sposo, Legolas Verdefoglia dal Bosco Atro nasce oggi… anche Arwen Undòmiel, figlia di Elrond Mezz'elfo."
"Avete dimenticato Gildor, anch'egli oggi riceve una discendente… si chiamerà Encalwen."
"Mithrandir, grande Saggio, so che vai di fretta e riesco a leggere che ciò concerne tutte queste nascite così, vedendoti qua, vorrei che mi svelassi il Vero Nome di Annùndil e mi promettessi di prenderti cura di lei in caso io non potessi più… voglio che si elevi su ogni altro vivente, che apprenda tutte le arti, …"
"Lo farò… ma forse la cosa che più desidererebbe sarebbe poter donare il suo cuore a colui che ama…"
"Ma se lui non fosse Legolas come potremmo…"
"Dopotutto è nata per questo… ma non ti avevo dato quel consiglio per caso…il suo vero nome è Innuviel, e significa 'colei che combatte il destino' . Io mi preoccuperei… comunque anche il Bosco Atro è in fermento… Innuviel e Legolas faranno grandi cose ma non so se a Voi garberanno… poi Legolas dovrà combattere col fratello, Vegaladhion… "
"Ne sono stata avvertita anch'io… ci sono grandi inasprità nel Bosco Atro tra re Thranduil ed il figlio Vegaladhion… Thranduil non vuole lasciargli il regno… vuole che il suo erede al trono sia di sangue reale anche dalla parte della madre… mentre la madre di Vegaladhion, morta dandolo alla luce, non era altro che una cuoca del castello… invece la madre di Legolas è parente di Thranduil… anche lei è saggia e…"
" Sicuramente meglio del marito!! Se fossi stato nel padre io Thranduil l'avrei diseredato, altro che Vegaladhion, lui sì era un vero re… e pensare che Mia figlia si unirà con un discendente di Thranduil…" irruppe Celeborn (realmente Thranduil aveva sempre pensato più alle donne che al ragno e tentava instancabilmente di rimorchiare Galadriel…) che poco dopo scese, aveva molte cose da sbrigare…
"Ma Celeborn…"
" Non Vi preoccupate… Legolas, Annùndil e Vegaladhion saranno veri sovrani… i Valar vi hanno regalato dei discendenti degni di loro…"
"In tutti i modi è il destino che vuole Annùndil e Legolas insieme, come sovrani e come amanti… sono nati lo stesso giorno, ma più di ogni cosa, Vegaladhion è stato diseredato perché Legolas abbia il regno…"
"Questo sembra uno dei soliti capricci di Thranduil… non farà altro che iniettare cattivo sangue tra due fratelli… la cosa peggiore che potesse fare soprattutto perché sarà irremovibile e perché Vegaladhion è un re."
"Fitte trame che solo il destino potrà districare… chissà se ci sarò per assistere…"
"Dama, perché parlate così?"
"Mithrandir, il mio tempo si sta ultimando, quando vedrò Annùndil e Legolas sposati partirò… vivere qui per me è un enorme fardello… come il Vostro."
"Il tempo scorre inesorabile, saggia Dama, ed io mi sono già trattenuto più di quanto contavo… ci rivedremo…"
"Arrivederci."
Gandalf e Galadriel scesero, venne poi riportato a Gandalf Ombromanto ed egli partì inesorabile.
In un tempo ormai dimenticato anche dalla stessa terra,
prima di ogni data estimabile,
in una dimensione che ora sembrerebbe irreale
all'uomo fu donata la compagnia di altre razze,
tutte diverse ma pur simili,
nessuna perfetta ma insieme infallibili...
Gli elfi, i luminosi, gli esseri più giusti e saggi che furono mai donati alla terra,
Gli hobbit, lontani dalla sete di potere, una razza che vede nella vita normale una continua festa e felicità,
I nani, la razza che meno sente la fatica fisica ma più la brama per oro e pietre preziose che li porta a vivere scavando cunicoli sotto le montagne
Tutti, insieme ai tristi uomini, avevano un destino mortale, tranne gli onniscienti elfi che sentivano quando la loro ora era arrivata e salpavano verso l'Ovest.
Poche volte tutte queste razze si trovarono d'accordo...
una di quelle uniche volte fu quando composero la 'compagnia dell'anello' ... un gruppo che accompagnasse Frodo Baggins nel lungo viaggio verso Mordor ed il Monte Fato.
Da 9 era formata la compagnia:
Due Uomini: il grande Aragorn figlio di Arathorn, erede d'Ilsidur e Boromir, primogenito di Denethor, sovrintendente di Gondor
Un Nano: Gimli figlio di Glòin dalla Montagna Solitaria
Un Elfo: Legolas figlio di Thranduil dal Bosco Atro
Un Saggio: Gandalf il Grigio
e ben quattro Hobbit: Frodo Baggins, il portatore dell'anello, Samwise Gamgee, Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc!
Il destino ha voluto che, come la grandiosa avventura dell'Anello, anche questa storia arrivasse ai nostri giorni per non dimenticare, e, se la leggenda dell'anello mostra quanto debole è l'uomo, questa mostra quanto l'amore sia il sentimento fondamentale per ogni razza, per chiunque, che con esso si possono fare cose enormi, che senza anche un elfo può diventare un essere mostruoso!!
Questa storia narra di elfi, elfi famosi, potenti, che per amore dovranno trasgredire alle regole impartite dai loro avi.
Galadh E'lòmë
In tempi immemorabili, nel bosco d'oro, Lothlorien, dove non esistono stagioni, solo la primavera;
dove, entrando, senti il riposo interiore; dove il tempo scorre veloce mentre ti riposi sotto le fronde degli alberi;
dove la stupenda e saggia Galadriel, la custode di uno degli anelli magici, regna, ebbe la 'fortuna' di nascere Annùndil dalla stessa Galadriel.
" Tra le mie braccia dorme colei che per anni ed anni i popoli acclameranno, colei che metterà in ombra qualunque altro elfo per bellezza, saggezza e per qualsiasi altra dote si possa desiderare, colei che vedrà la fine degli elfi della Terra di Mezzo , colei che unirà i maggiori reami elfici della Terra di Mezzo: Lothlorien ed il Bosco Atro!! "
" Chissà se Legolas Verdefoglia sarà degno di lei… sarà difficile! "
Mentre Galadriel e Celeborn osservavano compiaciuti la piccola e la riponevano nella culla arrivò una guardia dallo spiazzo su cui si affacciava la loro dimora:
" Miei sovrani, è arrivato il saggio Gandalf il Grigio, vi attende giù, dice di avere poco tempo a disposizione… "
" Intimagli di salire ancora una volta, non abbiamo intenzione di svegliare Annùndil ma desidereremmo che lui ci svelasse il suo Vero Nome! Se poi ancora non accetterà allora lo esaudiremo scendendo a nostra volta! " disse con regalità Celeborn
" Lieto di esaudire i vostri ordini, miei onniscienti Sovrani! "
E così dicendo tornò da Gandalf lasciando Galadriel e Celeborn soli, per un lungo istante di silenzio, ogn'uno era consapevole che quella figlia era indispensabile per sistemare la situazione che si andava ingigantendo: gli elfi andavano all'Ovest, i regnami non erano potenti, sempre più territori venivano conquistati dagli uomini, che, inconsapevolmente sarebbero diventando gli unici a popolare la Terra di Mezzo… Galadriel lo sapeva, l'aveva predetto, e l'unica cosa che avrebbe potuto rallentare questo dramma sarebbe stato avere un reame potente e splendido come quelli passati, con sovrani all'altezza dei loro compiti, in grado di fare grandi cose e di portare gli altri elfi a voler vivere nella Terra di Mezzo ancora… se questo avrebbe portato alla disfatta dei reami elfici allora sarebbe stato il destino a volerlo, già si era unito Gran Burrone con Lothlòrien tramite Elrond Mezz'elfo e l'altra loro figlia, Celebrìan, mancava solo il Bosco Atro… e con questo tutto sarebbe stato tentato.
Ma, pur senza parlarne, entrambi sapevano che non avrebbero mai potuto permettersi di amare veramente questa figlia nata dalla necessità, troppe cose turbavano il mondo, Galadriel lo sentiva e tutto ciò aggravava i suoi dolori di regina, di madre, di punto di riferimento per ogni elfo vivente nella Terra di Mezzo. Sapevano bene che sarebbe cresciuta con delle governanti, i suoi amici sarebbero stati comperati, che li avrebbe chiamati non mamma e papà, ma con i loro nomi o appellativi reali ed usando il pronome di cortesia… sapevano che tutto ciò non sarebbe stato nascosto nella sua anima… dopotutto sarebbe stato il sacrificio di uno per il bene di tutta la razza… un capro espiatorio su cui riporre il destino di tutti gli elfi.
Ecco cos'era Annùndil… tutti lo sapevano, ma nessuno sembrava accorgersene, solo, col tempo, tutti presero le distanze lei… avverando tutte le preoccupazioni dei genitori.
I loro pensieri fuggivano, come fumo sospinto lontano dal vento, ma, se anche il tempo sembrava interminabile, realmente passò molto poco perché Gandalf arrivasse nella stanza della piccola scortato da due guardie… appena esse se ne furono andate lui e Galadriel cominciarono a parlare… Celeborn ascoltava rapito ma non apriva bocca...
" Così è lei la piccola Annùndil? Quando varcai i confini di questa terra le foglie, i germogli, l'acqua gorgogliante nei piccoli corsi d'acqua, la nebbia della prima mattina ripetevano questo nome… chi sarà questa piccola creatura per destare gli Spiriti della Natura? Dama, avete letto qualcosa riguardo al sul futuro? "
" Io… non sono riuscita. E' così impenetrabile… inerme … qualcosa mi fa sentire così lontana da lei…"
"Forse è proprio la Vostra paura di starle troppo lontana.In tutti i modi oggi è giorno di buon auspicio, è il giorno di mezz'estate, e proprio oggi, come lei, sono nati altri elfi che faranno la storia… "
"Infatti anche il suo futuro sposo, Legolas Verdefoglia dal Bosco Atro nasce oggi… anche Arwen Undòmiel, figlia di Elrond Mezz'elfo."
"Avete dimenticato Gildor, anch'egli oggi riceve una discendente… si chiamerà Encalwen."
"Mithrandir, grande Saggio, so che vai di fretta e riesco a leggere che ciò concerne tutte queste nascite così, vedendoti qua, vorrei che mi svelassi il Vero Nome di Annùndil e mi promettessi di prenderti cura di lei in caso io non potessi più… voglio che si elevi su ogni altro vivente, che apprenda tutte le arti, …"
"Lo farò… ma forse la cosa che più desidererebbe sarebbe poter donare il suo cuore a colui che ama…"
"Ma se lui non fosse Legolas come potremmo…"
"Dopotutto è nata per questo… ma non ti avevo dato quel consiglio per caso…il suo vero nome è Innuviel, e significa 'colei che combatte il destino' . Io mi preoccuperei… comunque anche il Bosco Atro è in fermento… Innuviel e Legolas faranno grandi cose ma non so se a Voi garberanno… poi Legolas dovrà combattere col fratello, Vegaladhion… "
"Ne sono stata avvertita anch'io… ci sono grandi inasprità nel Bosco Atro tra re Thranduil ed il figlio Vegaladhion… Thranduil non vuole lasciargli il regno… vuole che il suo erede al trono sia di sangue reale anche dalla parte della madre… mentre la madre di Vegaladhion, morta dandolo alla luce, non era altro che una cuoca del castello… invece la madre di Legolas è parente di Thranduil… anche lei è saggia e…"
" Sicuramente meglio del marito!! Se fossi stato nel padre io Thranduil l'avrei diseredato, altro che Vegaladhion, lui sì era un vero re… e pensare che Mia figlia si unirà con un discendente di Thranduil…" irruppe Celeborn (realmente Thranduil aveva sempre pensato più alle donne che al ragno e tentava instancabilmente di rimorchiare Galadriel…) che poco dopo scese, aveva molte cose da sbrigare…
"Ma Celeborn…"
" Non Vi preoccupate… Legolas, Annùndil e Vegaladhion saranno veri sovrani… i Valar vi hanno regalato dei discendenti degni di loro…"
"In tutti i modi è il destino che vuole Annùndil e Legolas insieme, come sovrani e come amanti… sono nati lo stesso giorno, ma più di ogni cosa, Vegaladhion è stato diseredato perché Legolas abbia il regno…"
"Questo sembra uno dei soliti capricci di Thranduil… non farà altro che iniettare cattivo sangue tra due fratelli… la cosa peggiore che potesse fare soprattutto perché sarà irremovibile e perché Vegaladhion è un re."
"Fitte trame che solo il destino potrà districare… chissà se ci sarò per assistere…"
"Dama, perché parlate così?"
"Mithrandir, il mio tempo si sta ultimando, quando vedrò Annùndil e Legolas sposati partirò… vivere qui per me è un enorme fardello… come il Vostro."
"Il tempo scorre inesorabile, saggia Dama, ed io mi sono già trattenuto più di quanto contavo… ci rivedremo…"
"Arrivederci."
Gandalf e Galadriel scesero, venne poi riportato a Gandalf Ombromanto ed egli partì inesorabile.
