Ciao!! Spero che qualcuno stia leggendo la mia fanfic… se c'è allora lo ringrazio!! Vi amo tutti!! –anche se fa molto star hollywoodiana…-
Mi dispiace ma questo capitolo è un po' pallosino… daì, mi perdonerete quando finalmente arriverà Legolas… ancora poco e ci siamo… poi la storia prenderà una piega più decisa… ^_^
Il tempo, come si sa,
è l'unica cosa che può rivelare la verità…
scorrendo,
né lentamente e né velocemente,
come l'acqua di un ruscello per arrivare al fiume.
Così anni su anni passarono…
Anni che costruirono un'amicizia forte e duratura,
unica ed inimitabile.
Il tempo rivelò ad Annùndil che aveva deciso correttamente le compagne che le avrebbero colorato l'esistenza…
Certo, chiunque fosse stato si sarebbe comportato bene perché essere amici della futura regina dava a quella persona ed alla sua famiglia molti privilegi, ma vedeva che le amiche erano vere, dicevano ciò che pensavano, senza mascherarlo per paura di non avere tornaconti.
Si era comunque ripromessa che non le avrebbe letto nella mente ciò che pensavano di lei ma, specialmente col carattere chiuso di Cullondiel fu un po' un'impresa.
Ancora si vedeva con Arwen che, anch'essa, era in buoni rapporti con Luinlothien mentre non conosceva molto Cullondiel… infatti quest'ultime erano molto diverse, sia fisicamente sia caratterialmente … Luinlothien era allegra ed aperta con tutti, anche se conoscendola meglio si poteva capire che non era una sempliciotta… era molto intelligente ed anche lei aveva i suoi ideali, solo non lo dava a vedere;
mentre Cullondiel era timida, chiusa in sé stessa finchè non arrivasse qualcuno ad interpellarla… spesso desiderava di approfondire la conoscenza di qualcuno ma non trovava mai parole adatte per farlo… così si chiudeva in silenzi lunghissimi in cui spesso si ripeteva che gli altri non la capivano… probabilmente era vero… anche lei era molto intelligente, e, anche se lo nascondeva molto bene, era anche molto decisa nel perseguire le sue decisioni.
Pur nelle differenze tra il loro rango tutte potevano vedersi, ed anche abbastanza spesso,…
Qualsiasi elfo al mattino doveva svegliarsi dallo stato di dormiveglia di buon'ora… era importante essere in piedi all'alba per tenere un momento di preghiera sperando in una giornata migliore… poi tutti si dedicavano al loro impiego… che, nel caso dei sovrani era di deliberare su fatti riguardanti lo stato o di concedere udienza a chi ne facesse richiesta;
i giovani non erano tenuti a lavorare, se non per casi particolari, nemmeno frequentavano una particolare scuola, ma la mentalità elfica era quella che ogni giorno s'imparassero molte cose, la maggior parte delle quali saranno molto più utili di un pugno di formule per il futuro, questo non significava che i ragazzi dovevano non fare nulla… per imparare tutto quello che la società richiedeva andavano a lavorare come apprendisti dagli artigiani, aiutavano i contadini nei campi, gli venivano insegnate le tecniche di battaglie e l'uso dell'arco dai soldati; questo durante il mattino, il pomeriggio era libero ed ogn'uno poteva fare ciò che desiderava;
Così era per Luinlothien e Cullondiel, ma Annùndil e tutti gli altri nobili, che nel futuro non sarebbero stati né una contadini né un'artigiani o quant'altro, oltre ad alcune 'discipline' che interessavano tutti, doveva sorbirsi delle vere e proprie lezioni…imparava la storia e la geografia della Terra di Mezzo, il Sindarin ,la scrittura e le lingue più usate dagli altri popoli, le leggende e le predizioni, lo studio di ciò che li circondava anche dal punto scientifico, bon-ton …
Annùndil aveva a sua volta richiesto di poter imparare un minimo l'uso dell'arco, e qualche tipo di artigianato ma ciò era come un hobby, non le veniva imposto da nessuno.
Quando il mattino finiva tutti si riunivano nella propria casa a mangiare, tutti tranne i contadini che lavoravano campi piuttosto lontani da dove abitavano perché Lothlorien era un bosco immenso e gli elfi non l'avrebbero mai deturpato così andavano ai confini di questo, dove la terra era coltivabile.
Durante il pomeriggio Annùndil, Luinlothien, Cullondiel ed Arwen potevano vedersi…
Spesso si allontanavano dal centro abitato… compivano lunghe passeggiate tra i boschi per poi fermarsi e, come facevano anche durante il cammino, parlare, parlare, parlare.
Certo, non parlavano sempre di cose importanti, anzi, non lo facevano quasi mai, solo confrontavano le loro tesi, o fantasticavano di bellissimi elfi che, a cavallo, le venivano a prendere per fare un viaggio in un mondo felice e libero…
Il pomeriggio era sempre troppo corto… irrimediabilmente veniva sera e ogn'uno doveva andare dalla famiglia…per poi cenare e riposare.
Nei tempi di cui si narra Cullondiel era apprendista da un vasaio mentre Luinlothien da una sarta… naturalmente nessuno sopportava il proprio 'lavoro':
"Ma Annùndil, perché hai chiesto d'imparare a cucire??!! Sei matta???!! Fa schifo!! Se proprio volevi così tanto potevamo scambiarci…Quando sarai una regina non dovrai mica rattoppare il mantello del re…" disse Luinlothien incredula riguardo la scelta di Annùndil
"Era... una cosa che m'interessava. Poi mio marito sarà tanto tempo lontano, voglio che si ricordi di me... dovunque esso sia, vorrei potergli fare dei guanti, una sciarpa,..." diceva estasiata Annùndil
"Che emozione... fare gli indumenti a tuo marito! Sei una regina, non avrai il tempo di cucire pensando al tuo amore disperso nelle cave di Moria..." la prendeva in giro Luinlothien
"Non dirlo nemmeno, Moria, morirò prima di lasciarci andare qualcuno a cui tengo! Non nominarlo, porta malaugurio!!"
"Ma scusa, come fai a sapere che tuo marito sarà sempre lontano??" chiese Cullondiel
"Perchè non potrà farsi vedere qua a Lothlorien, solo io e lui sapremo..." disse noncurante Annùndil
"Stai delirando o stai delirando??" chiese Arwen -molto indecisa sulla risposta-
"Ma... cos'ho detto?? Come potrebbe scappare colui che amo? Sarebbe un re... ed i re non scappano dal loro regno... mi sarò confusa..." disse indecisa Annùndil, come se quello non fosse stato un semplice errore
Ma prima di accorgersi che ciò che aveva detto era un vera e propria predizione la dimenticò... per poi ricordarla in quei giorni, quando soffriva la lontananza dal suo Amore.
Mi dispiace ma questo capitolo è un po' pallosino… daì, mi perdonerete quando finalmente arriverà Legolas… ancora poco e ci siamo… poi la storia prenderà una piega più decisa… ^_^
Il tempo, come si sa,
è l'unica cosa che può rivelare la verità…
scorrendo,
né lentamente e né velocemente,
come l'acqua di un ruscello per arrivare al fiume.
Così anni su anni passarono…
Anni che costruirono un'amicizia forte e duratura,
unica ed inimitabile.
Il tempo rivelò ad Annùndil che aveva deciso correttamente le compagne che le avrebbero colorato l'esistenza…
Certo, chiunque fosse stato si sarebbe comportato bene perché essere amici della futura regina dava a quella persona ed alla sua famiglia molti privilegi, ma vedeva che le amiche erano vere, dicevano ciò che pensavano, senza mascherarlo per paura di non avere tornaconti.
Si era comunque ripromessa che non le avrebbe letto nella mente ciò che pensavano di lei ma, specialmente col carattere chiuso di Cullondiel fu un po' un'impresa.
Ancora si vedeva con Arwen che, anch'essa, era in buoni rapporti con Luinlothien mentre non conosceva molto Cullondiel… infatti quest'ultime erano molto diverse, sia fisicamente sia caratterialmente … Luinlothien era allegra ed aperta con tutti, anche se conoscendola meglio si poteva capire che non era una sempliciotta… era molto intelligente ed anche lei aveva i suoi ideali, solo non lo dava a vedere;
mentre Cullondiel era timida, chiusa in sé stessa finchè non arrivasse qualcuno ad interpellarla… spesso desiderava di approfondire la conoscenza di qualcuno ma non trovava mai parole adatte per farlo… così si chiudeva in silenzi lunghissimi in cui spesso si ripeteva che gli altri non la capivano… probabilmente era vero… anche lei era molto intelligente, e, anche se lo nascondeva molto bene, era anche molto decisa nel perseguire le sue decisioni.
Pur nelle differenze tra il loro rango tutte potevano vedersi, ed anche abbastanza spesso,…
Qualsiasi elfo al mattino doveva svegliarsi dallo stato di dormiveglia di buon'ora… era importante essere in piedi all'alba per tenere un momento di preghiera sperando in una giornata migliore… poi tutti si dedicavano al loro impiego… che, nel caso dei sovrani era di deliberare su fatti riguardanti lo stato o di concedere udienza a chi ne facesse richiesta;
i giovani non erano tenuti a lavorare, se non per casi particolari, nemmeno frequentavano una particolare scuola, ma la mentalità elfica era quella che ogni giorno s'imparassero molte cose, la maggior parte delle quali saranno molto più utili di un pugno di formule per il futuro, questo non significava che i ragazzi dovevano non fare nulla… per imparare tutto quello che la società richiedeva andavano a lavorare come apprendisti dagli artigiani, aiutavano i contadini nei campi, gli venivano insegnate le tecniche di battaglie e l'uso dell'arco dai soldati; questo durante il mattino, il pomeriggio era libero ed ogn'uno poteva fare ciò che desiderava;
Così era per Luinlothien e Cullondiel, ma Annùndil e tutti gli altri nobili, che nel futuro non sarebbero stati né una contadini né un'artigiani o quant'altro, oltre ad alcune 'discipline' che interessavano tutti, doveva sorbirsi delle vere e proprie lezioni…imparava la storia e la geografia della Terra di Mezzo, il Sindarin ,la scrittura e le lingue più usate dagli altri popoli, le leggende e le predizioni, lo studio di ciò che li circondava anche dal punto scientifico, bon-ton …
Annùndil aveva a sua volta richiesto di poter imparare un minimo l'uso dell'arco, e qualche tipo di artigianato ma ciò era come un hobby, non le veniva imposto da nessuno.
Quando il mattino finiva tutti si riunivano nella propria casa a mangiare, tutti tranne i contadini che lavoravano campi piuttosto lontani da dove abitavano perché Lothlorien era un bosco immenso e gli elfi non l'avrebbero mai deturpato così andavano ai confini di questo, dove la terra era coltivabile.
Durante il pomeriggio Annùndil, Luinlothien, Cullondiel ed Arwen potevano vedersi…
Spesso si allontanavano dal centro abitato… compivano lunghe passeggiate tra i boschi per poi fermarsi e, come facevano anche durante il cammino, parlare, parlare, parlare.
Certo, non parlavano sempre di cose importanti, anzi, non lo facevano quasi mai, solo confrontavano le loro tesi, o fantasticavano di bellissimi elfi che, a cavallo, le venivano a prendere per fare un viaggio in un mondo felice e libero…
Il pomeriggio era sempre troppo corto… irrimediabilmente veniva sera e ogn'uno doveva andare dalla famiglia…per poi cenare e riposare.
Nei tempi di cui si narra Cullondiel era apprendista da un vasaio mentre Luinlothien da una sarta… naturalmente nessuno sopportava il proprio 'lavoro':
"Ma Annùndil, perché hai chiesto d'imparare a cucire??!! Sei matta???!! Fa schifo!! Se proprio volevi così tanto potevamo scambiarci…Quando sarai una regina non dovrai mica rattoppare il mantello del re…" disse Luinlothien incredula riguardo la scelta di Annùndil
"Era... una cosa che m'interessava. Poi mio marito sarà tanto tempo lontano, voglio che si ricordi di me... dovunque esso sia, vorrei potergli fare dei guanti, una sciarpa,..." diceva estasiata Annùndil
"Che emozione... fare gli indumenti a tuo marito! Sei una regina, non avrai il tempo di cucire pensando al tuo amore disperso nelle cave di Moria..." la prendeva in giro Luinlothien
"Non dirlo nemmeno, Moria, morirò prima di lasciarci andare qualcuno a cui tengo! Non nominarlo, porta malaugurio!!"
"Ma scusa, come fai a sapere che tuo marito sarà sempre lontano??" chiese Cullondiel
"Perchè non potrà farsi vedere qua a Lothlorien, solo io e lui sapremo..." disse noncurante Annùndil
"Stai delirando o stai delirando??" chiese Arwen -molto indecisa sulla risposta-
"Ma... cos'ho detto?? Come potrebbe scappare colui che amo? Sarebbe un re... ed i re non scappano dal loro regno... mi sarò confusa..." disse indecisa Annùndil, come se quello non fosse stato un semplice errore
Ma prima di accorgersi che ciò che aveva detto era un vera e propria predizione la dimenticò... per poi ricordarla in quei giorni, quando soffriva la lontananza dal suo Amore.
