Tutte e tre camminavano riflettendo.

Tutte e tre cercando di allontanarsi dalla vita, infiltrandosi nel fitto bosco di Lòrien. tanto che ogn'una fece conoscenze. di quelle conoscenze che non si scordano.

Annùndil, invece, era arrivata ad una specchio d'acqua ed ivi si era fermata, sembrava rapita dall'immagine deformata e riflessa nell'acqua sul mondo che la assillava. e un po' si sentiva parte di quell'immagine, faceva parte del mondo pur non essendo come realmente doveva essere. lei era solo deformata e riflessa. D'un tratto sentì come se ci fosse qualcuno ma i suoi occhi non lo potevano scorgere, almeno finchè non cominciò a materializzarsi. era una figura di persona come sospesa sull'acqua, dapprima era impercettibile per poi divenire quasi reale e le parlò: " Salve Annùndil, giovane principessa. Ho percepito la tua sofferenza in questo mio lungo viaggio a Lothlorien, o meglio, nelle sue sorgenti, sebbene non mi renda visibile usualmente tu e un'altra persona, una sola, mi avete mosso dal mio mondo acquatico, addolorato dai dolori che vi affliggono." "Chi siete? Chi è quella persona?. siete forse Ulmo, il Valar delle acque che nutre meno rancore verso di noi Noldor?" chiese Annùndil insicura "Sì, sono Ulmo il Signore delle Acque, e spero di portare speranza e pace al tuo giovane cuore come fu con quello di tua madre." "Mia madre?! Galadriel figlia di Finarfin?" "Anche lei fu preoccupata per il suo regno come lo sei tu ora, ma ora non posso più accorrerle in aiuto, anche se ora ombre stanno risvegliandosi in lei.." "Ma cosa provate per me perché vi rendiate visibile?" "Non preoccuparti, non è la pena il sentimento a cui m'ispiri, ma la paura e lo smarrimento che senti. l'essere 'non abbastanza', il fidanzamento con Legolas, il Cavaliere, Luinlothien,." "Come?!!" "Non crederai di nascondere qualcosa ad un Valar? Poi è destino. è scritto nelle stelle." "Ma perché, perché non devo amare Legolas? Perché, se è perfetto, non può essere un marito desiderato?" "Dev'essere tuo marito ma è destino che tu non lo voglia." "Ma perché? Dico, non farò altro che disastri a seguire l'Amore." "Meglio fare disastri per Amore che per odio. poi alla fine tutta la verità uscirà, prima o poi. se ti può aiutare pensa che ci sei destinata e basta. tu e nessun altro!" "Ma." "So riguardo alle perplessità sul Cavaliere e che non si è più mostrato. non ti dirò se fai bene o male ad amarlo ma so che è destino. sì, è destino! E una cosa per certa posso dirti. lui non fa che pensare a te ma qualcosa lo trattiene." "Ma come posso amare una persona che conosco ancora meno di Legolas? Potrebbe essere chiunque. potrebbe avermi fatto innamorare per qualsiasi ragione." "Qui sta la chiave dell'Amore. la fiducia." " Allora questo incontro non mi lascerà nulla." " Solo un mucchio di parole su cui riflettere."

Ci furono momenti di silenzio. "Ma. mia Madre da cosa è bisognante del Vostro aiuto?" "Questo te lo svelerà lei se vorrà, ma sicuramente, anche se non lo vuoi ammettere, conosci già la ragione."

"Ma Voi, qui per darmi coraggio, che consiglio mi state dando?"

" Il consiglio tra voi elfi saggi non è una parola, il Buon Consiglio è un dono che deve essere meritato, dopo aver parlato una regina deve sempre saper soffermarsi più su ciò che non è detto che su ciò che viene proferito. Spesso le parole nascondono la verità. medita sulle parole, sempre, nessuno ti dirà se ciò a cui sei arrivata è giusto ma se l'avrai meritato ecco, il Buon Consiglio."

E dicendo questo comparve lasciando Annùndil ancora più dubbiosa sul da farsi. "Sì, quanto devo imparare ancora." e continuò a camminare noncurante verso dove.