Col loro tempo ogn'uno tornò dalla foresta,
ogn'uno cambiato,
ogn'uno con in mente qualcosa da fare,
ogn'uno con nuovi pensieri e frasi su cui riflettere.
Quell'ultimo pomeriggio Arwen arrivò per salutare Annùndil e Legolas vista l'imminente partenza ed Annùndil le raccontò del Cavaliere. da tanto tempo voleva sfogarsi con qualcuno ma mai ne ebbe il coraggio. ma quel giorno si sentiva pronta. le parole si susseguivano come le acque di una rapida. lungi dal fermarsi ma frementi ed insieme tristi. Arwen ascoltava. ma non stupita come avrebbe. come se il suo destino con quello dell'amica le fosse conosciuto e pieno di dolore. di dolore per amore. l'unico che porta al male attraverso il bene. "Una cosa importante sarebbe capire chi è questo Cavaliere. non hai un'idea? Dalla voce, il volto?" chiese interessata Arwen "No, certo che conosco pochi giovani ma nessuno avrebbe avuto il coraggio di guastare il fidanzamento della sua Regina. se l'avesse saputo." "Beh. è vero, ma nessuno avrebbe potuto ignorarlo. se non che fosse lì per errore o fosse un paesano di una contrada lontana o un fuggitivo." "Ma era regale, parlava il Sindarin perfettamente, sicuramente ha ricevuto una buona istruzione, poi la sua voce, i suoi modi. dev'essere una persona saggia e potente." "E' dura se la cosa sta così. l'unica cosa, non abbatterti, sento in cuor mio che non è lontano da te perché non ti ama.poi. Annùndil." "Sì?" "Forse non sono io a doverlo dire a te ma. l'Amore brucia più del fuoco, porta più discordi della guerra, fa soffrire più della morte.,. ma riscalda la tua vita come il sole, accresce la tua forza e la tua debolezza è una battaglia da cui è impossibile uscire indenni ma. penso che chi non l'incontri nel corso della sua vita allora può vivere anche tutti gli anni di Arda ma non avrà mai veramente vissuto." "Sì." "Ma non ho comunque la forza di dirti che sbagli. né perché hai tradito il tuo promesso né perché hai promesso amore ma non sei sicura di poter nonorare la tua promessa.Forse perché non ho mai sentito parlare d'Amore ma vedo nella tua storia qualcosa di mistico. prima di tutto segui il tuo cuore ,certo, non ti direi le scorciatoie che potrebbe scoprire la mente, non ti porterà al finale più facile e felice ma alla verità." "Allora hai visto anche tu? Li elfi stanno cadendo nell'Ombra perché la loro mente ha preso il sopravvento sul loro cuore.. non riescono più ad arrivare alla morte per qualcosa. perché non amano ciò in cui s'impegnano. chi, cosa rimarrà? Arwen, se io mi fossi innamorata del Cavaliere per scappare dalla realtà di Legolas? Ho messo a tacere il mio cuore per troppo tempo. per non sentire la solitudine ho vissuto con un ciorpo e una mente e di nulla bisognava. ed ora esso ha una voce troppo flebile. per me. Chi mi dirà se sono nel giusto? Nel vero?" Annùndil aveva il viso bagnato di lacrime. Arwen non diceva nulla. non si poteva rispondere a quella domanda, visto che proprio l'amica, in tutta la Terra di Mezzo, doveva suggerire agli altri se erano nel giusto o no. era la più saggia nessuno poteva suggerire a lei con la sicurezza che era il consiglio esatto.
Quell'ultimo pomeriggio Arwen arrivò per salutare Annùndil e Legolas vista l'imminente partenza ed Annùndil le raccontò del Cavaliere. da tanto tempo voleva sfogarsi con qualcuno ma mai ne ebbe il coraggio. ma quel giorno si sentiva pronta. le parole si susseguivano come le acque di una rapida. lungi dal fermarsi ma frementi ed insieme tristi. Arwen ascoltava. ma non stupita come avrebbe. come se il suo destino con quello dell'amica le fosse conosciuto e pieno di dolore. di dolore per amore. l'unico che porta al male attraverso il bene. "Una cosa importante sarebbe capire chi è questo Cavaliere. non hai un'idea? Dalla voce, il volto?" chiese interessata Arwen "No, certo che conosco pochi giovani ma nessuno avrebbe avuto il coraggio di guastare il fidanzamento della sua Regina. se l'avesse saputo." "Beh. è vero, ma nessuno avrebbe potuto ignorarlo. se non che fosse lì per errore o fosse un paesano di una contrada lontana o un fuggitivo." "Ma era regale, parlava il Sindarin perfettamente, sicuramente ha ricevuto una buona istruzione, poi la sua voce, i suoi modi. dev'essere una persona saggia e potente." "E' dura se la cosa sta così. l'unica cosa, non abbatterti, sento in cuor mio che non è lontano da te perché non ti ama.poi. Annùndil." "Sì?" "Forse non sono io a doverlo dire a te ma. l'Amore brucia più del fuoco, porta più discordi della guerra, fa soffrire più della morte.,. ma riscalda la tua vita come il sole, accresce la tua forza e la tua debolezza è una battaglia da cui è impossibile uscire indenni ma. penso che chi non l'incontri nel corso della sua vita allora può vivere anche tutti gli anni di Arda ma non avrà mai veramente vissuto." "Sì." "Ma non ho comunque la forza di dirti che sbagli. né perché hai tradito il tuo promesso né perché hai promesso amore ma non sei sicura di poter nonorare la tua promessa.Forse perché non ho mai sentito parlare d'Amore ma vedo nella tua storia qualcosa di mistico. prima di tutto segui il tuo cuore ,certo, non ti direi le scorciatoie che potrebbe scoprire la mente, non ti porterà al finale più facile e felice ma alla verità." "Allora hai visto anche tu? Li elfi stanno cadendo nell'Ombra perché la loro mente ha preso il sopravvento sul loro cuore.. non riescono più ad arrivare alla morte per qualcosa. perché non amano ciò in cui s'impegnano. chi, cosa rimarrà? Arwen, se io mi fossi innamorata del Cavaliere per scappare dalla realtà di Legolas? Ho messo a tacere il mio cuore per troppo tempo. per non sentire la solitudine ho vissuto con un ciorpo e una mente e di nulla bisognava. ed ora esso ha una voce troppo flebile. per me. Chi mi dirà se sono nel giusto? Nel vero?" Annùndil aveva il viso bagnato di lacrime. Arwen non diceva nulla. non si poteva rispondere a quella domanda, visto che proprio l'amica, in tutta la Terra di Mezzo, doveva suggerire agli altri se erano nel giusto o no. era la più saggia nessuno poteva suggerire a lei con la sicurezza che era il consiglio esatto.
