Ogn'uno greve dei suoi pensieri per l'ora della cena si recò nella splendida stanza dove avvenivano i festeggiamenti intimi... e quello era un commiato, un lungo commiato, anche per gli elfi...

La stanza era stupenda... naturalmente non aveva pareti poichè era nata su una larga fronda dell'Albero Maggiore ma soltanto un tipo di rete formato dagli intrighi dei rampicanti che adornavano di colorati fiori quell'antico ed enorme albero... dentro vi era un grande tavolo e tutto era adorno di fiori e simboli antichi... Lentamente arrivarono tutti coloro che vi avrebbero partecipato: Galadriel, Celeborn, Thranduil, Legolas ed Annùndil; molto presto cominciarono a discorrere. "Anni ormai sono passati da quando vi siete fidanzati? Come li avete trascorsi? Sempre che vogliate narrarcelo." chiese Celeborn aprendo la conversazione "Non è stato che un momento di assestamento passato a riflettere su ciò che sarà e che non è mai stato e su ciò che è stato ma non sarà più." Rispose prontamente Annùndil facendo calare nella sala il silenzio per lunghi e numerosi attimi "Degno di una Regina. la tua saggezza si manifesta anche alle domande più semplici. chissà se grazie a te riuscirò mai a sentire Legolas discorrere così!" disse Thranduil "Le parole celano la verità ma la scelta delle parole adeguate può anch'essa nascondere il vero cosicché con una frase da saggio posso sembrare tale. in vero molte più cose devo imparare da Legolas di quanto lui possa imparare da me." "Penso Annùndil si sia fatta un'idea troppo alta di colui che sono." rispose immediatamente Legolas pensando alla discussione col padre e a Luinlothien "Questo lo mostrerà solo il tempo. ci sono alcune cose che nemmeno i saggi possono vedere." lo rassicurò Galadriel scettica sulle parole della figlia Ci fu nuovamente silenzio a lungo e presto la cena terminò, lasciando i genitori dei promessi a parlare del giorno successivo e del tempo che questi ultimi avrebbero trascorso a Bosco Atro. Così Legolas e Annùndil vennero licenziati dalla sala lasciando continuare agli altri la conversazione.

"Avete una figlia splendida!" dichiarò Thranduil "Grazie. ma ancora non si è mostrata la sua vera forza, il suo vero carattere, sarà il tempo a mostrarlo e chi ci sarà vedrà." Rispose Galadriel malinconica "Qualcosa Vi turba, Dama?" "Ci fu sempre qualcosa a turbarmi ma ora è diverso, è peggio, è più forte, come la Terra di Mezzo intera fosse in pericolo e con essa tutta Arda. come Annùndil avesse un allacciamento a tutto ciò." spiegò Galadriel "Forse siete così preoccupata per Annùndil perché siete sicura lei vi odi." capì Celeborn "Non le ho mai dato amore, non le ho mai dimostrato che, oltre ad una guida per tutta la Terra di Mezzo, posso essere una guida anche per lei. Annùndil possiede delle facoltà uniche ma anche tanto dolorose, se potesse contare su me forse starebbe meglio. ma ormai l'ho persa e non avrei mai potuto comportarmi in un modo diverso da come ho fatto." Galadriel parlava mentre combatteva una dura lotta contro le lacrime che le riempivano gli occhi. "Forse è meglio che vada" e andò. poco dopo anche Celeborn e Thranduil si recarono alle loro stanze.

Intanto Annùndil e Legolas erano andati nella loro camera: "Così non c'è proprio scelta. siamo destinati!" pensò afflitto Legolas "Legolas. mi dispiace tanto per oggi. Realmente sono così ma farò di tutto perché lo dimentichi. voglio essere una brava moglie per te." un'amara lacrima le bagnò la guancia. quelle parole le pesavano come altro mai prima d'ora. "No, tu sei già perfetta così, non ti meriterò mai dappieno!" disse dolcemente Legolas rincuorandola e pensando ostinatamente a quel bacio come un dolce peccato. lo ripercorreva con l'ebbrezza del momento anche se avrebbe dovuto vergognarsene ma non poteva cancellare tutto ciò. non voleva! "Legolas, ogn'uno non è come vuole o deve mostrare. io so che, col mio passato, meriterei qualsiasi cosa mi venisse inflitta perché ho peccato contro quel che di più grande c'era in quel momento!" "Annùndil, tremi."e si fece più vicino a lei abbracciandola "Legolas. voglio amarti, perchè nessuno se non te merita il mio Amore più profondo. ma non ne ho la forza!" poco dopo riprese ". scusa Legolas ma io non ti amo e non riesco più a fingere!" "Annùndil." lei era terrorizzata di come lui avrebbe preso quelle parole ". che i Valar e la loro benedizione cali su di te!" disse baciandola sulla fronte "Cosa intendi dire?" "Che nemmeno io amo te ed ora tutto è più semplice. non avrei mai voluto ferirti e il resto non m'interessa, né la legge ne i sovrani. oggi ne ho parlato con mio padre ma." "Legolas. va bene , l'era delle finte è finita ma purtroppo non è una nostra scelta quella di sposarci... cosa faremo?" "Non lo so ma vorrei che i sovrani capissero che presto o tardi l'Amore ci vincerà. avremo degli amanti. si creerà una situazione molto spiacevole. io rinuncerei al regno, al potere,. so che tu meriti di governare più di me perché possiedi facoltà che io nemmeno posso immaginare, e volentieri ti donerei Bosco Atro perché lo unissi a Lothlorien, ma vorrei poter vivere in pace con chi amo. non cerco altro." "Non vuoi sapere se ho l'amante?" sussurrò Annùndil, si sentiva incredibilmente 'sporca'.. Così avrebbe fatto 'passeggiate notturne' per tutta la sua vita sperando d'incontrare il Cavaliere e, se l'incontrasse di nuovo, passerebbe tutte le serate a tradire il marito. per lei sarebbe stato insostenibile, già così, quel solo bacio la riempiva di vergogna e ripianti. cosa sarebbe successo? "No, non mi deve interessare. siamo amici ma penso non voglia confidarmi una cosa simile." "Così a Bosco Atro ci metteremo in fermento. ma quante possibilità avremo?" "Non tante ma se questo è il nostro credo dovremo batterci contro. tutto!" "Riuscissimo a convincere Thranduil.." "Difficile, soprattutto dopo quello che gli ho detto oggi." "Beh, almeno ora siamo in due. io sono disposta a tentare molto per questo... forse tutto." "Bene, anch'io!" Continuarono a parlare per un po' ma presto si distesero perché il giorno successivo sarebbero partiti di prima mattina. e un lungo viaggio li aspettava.