L'ultimo giorno di scuola stavo là in piedi sulla riva del lago, sola nello stesso identico posto in cui io e Draco eravamo soliti andare. Faceva caldo ma c'era una piacevole brezza che qui in Italia, almeno oggi, manca… . Non ricordo con precisione a cosa stessi pensando: forse a tutto, forse a niente. Ricordo però che senza bisogno di voltarmi seppi istintivamente che era lì. Ti aspettavo, Potter. Immaginavo che prima o poi saresti venuto da me scossi il capo, ma non mi voltai a guardarlo Così tipico di voi Grifondoro. Io… non andò oltre. Se sei venuto a dirmi che ti dispiace per Draco, risparmiamelo. Non ti crederei nemmeno se me lo giurassi sulle tombe dei tuoi genitori. Era un colpo basso, lo so…Ma io sono una Serpeverde, vero? E poi quel giorno, anzi da quel giorno, non mi andava di essere gentile con qualcuno: me ne hanno fatto passare definitivamente la voglia. Ecco…io…volevo solo sapere se stavi bene Perché?. Esitò. La mia domanda l'aveva colto di sorpresa. Che te ne frega a te se sto bene o male? Sono solo una Serpeverde, no? Sono una dei cattivi, no?. Lo sei davvero? mi chiese. Mi voltai a guardarlo a metà tra il mortalmente offeso e il disgustato: Vuoi essere sfidato a duello?. Arrossì e abbassò gli occhi, imbarazzato: Scusami…Io credevo…. Che perché ero amica di Draco fossi già una Mangiamorte, non è così? O forse lo pensi perché sono una Serpeverde? non gli diedi il tempo di rispondere Sei esattamente come gli altri, Potter. Voi Grifondoro siete tutti uguali. Da come lo dici, lo fai quasi sembrare un insulto. Lo è riposi gelida. Tacemmo per qualche istante, ma fui di nuovo io a rompere il silenzio: Sai una cosa? Mi domandavo se alla fin fine saresti venuto o no…I bravi studenti non si mischiano con quei mostri senza cuore, con quei seguaci del Lato Oscuro, con quelle canaglie di Serpeverde. Nessuno ha mai pensato che voi foste…. Questa era troppo grossa: non lo lasciai finire. Ah no? Apri gli occhi, Potter. Nel caso non te ne fossi ancora accorto, per tutto il Mondo della Magia voi siete gli eroi e noi i malvagi…Ma non è colpa nostra se siamo così. Lo è. Avreste potuto…. Cosa, Potter? Non tutti possono salvarsi da soli, quando hanno contro il mondo intero lo guardai dritto in faccia E ricordati che voi stessi, senza di noi, non sareste niente…Perché per essere eroi ci vuole un nemico da combattere un sorriso doloroso mi piegò gli angoli della bocca Il caso ha voluto che toccasse a noi…Ma ricordati che, all'inizio, ognuna delle quattro Case aveva le stesse probabilità di essere etichettata come "Casa Oscura", compresi i tuoi adorati, infallibili Grifondoro. Improvvisamente mi resi conto che stavo quasi urlando. Il vostro fondatore… cominciò lui, ma nemmeno stavolta lo lasciai continuare: Cosa vi da' il diritto di credere che le nostre idee siano le stesse di un vecchio arteriosclerotico vissuto Dio solo sa quanto tempo fa? Oh, a parte la vostre presunzione. Voi siete esattamente come i vostri fondatori, che poiché non condividevano le idee di Salazar Serpeverde preferirono allontanarlo anziché fargli capire che sbagliava. Voi avete già deciso che noi la pensiamo come lui solo perché apparteniamo alla sua Casa. E ora dimmi, non è forse essere "arroganti e razzisti" questo?. Abbassò il capo confuso, ma io non avevo ancora finito: Sai quel è un'altra cosa che detesto di te e dei tuoi, Potter? Vi vedono tutti come eroi, però non siete disposti a rischiare alcunché per aiutarci a venire fuori dal casino in cui in fondo anche voi ci avete cacciati. Per Tassorosso e Corvonero siete pronti a combattere con le unghie e con i denti, ma con noi non ne vale la pena. Non cercare di buttare su di noi la colpa per quello che successo a Malfoy Lascia fuori Draco da questa storia: lui non c'entra. Sì, invece. Perché continui a guardarci come se fosse colpa nostra per quello che è successo?. Perché è così risposi con tono piatto Se non l'avreste trattato a quel modo…. Mi interruppe: La sua morte è stata un incidente. E cosa c'entra il modo in cui trattavamo con quello che è successo?. C'entra eccome. Ti sei mai chiesto perché in tutti questi anni non ha fatto altro che renderti la vita un inferno? Beh, te lo dico io: non ha fatto altro che causare guai perché quello era il suo modo per chiedere aiuto. Sperava che qualcuno potesse aiutarlo a sfuggire la baratro a cui era destinato…Ma non avete compreso. Tu non hai compreso. E se adesso speri di poter mettere a tacere la voce della tua coscienza rifacendoti su di me, allora vaffanculo. Mi interruppi per un attimo prima di dirgli quello che pensavo di lui: Tu non sei un eroe, Potter. Voi non siete degli eroi, perché con Draco e con tutti gli altri Serpeverde vi siete arresi senza combattere. Avete deciso che la nostra era una causa persa una condanna senza appello senza ricordare che al nostro processo, se mai c'è stato, eravate voi giudici e giuria!. Non seppe cosa ribattere e io non attesi che trovasse le parole per rispondermi: passi oltre di lui, dirigendomi verso il castello. Dopo pochi passi, però, mi fermai e mi voltai a guardarlo: Anche tu lo pensi. Che cosa? domandò smarrito girandosi verso di me. Anche tu pensi che sia stata colpa vostra per la morte di Draco gli dissi calma Altrimenti non saresti venuto qui a parlarmi. Ripresi a camminare verso il castello e lo lasciai là, pieno di dubbi.
