Scesi dal jet quasi correndo, non sapevo perchè ma avevo fretta.. potevo
ancora sentire le voci di Marie e Bobby gridare il mio nome, loro non
volevano che andassi, ma era inutile spiegargli perchè dovevo farlo, erano
troppo diversi da me per capire... capire che non riuscivo più a stare
fermo ad aspettare mentre nelle mani degli altri c'era la nostra vita.. non
potevo aspettare ancora e non mi importava se gli ordini erano quelli di
rimanere nel Jet, nessuno si sarebbe stupido se avessi fatto a modo mio.
Tra gli alunni della scuola ero famoso per essere quello che dai più veniva
definito un ragazzo difficile, infondo non avevano tutti i torti.. Ero
diverso dai miei compagni ma la cosa non mi dispiaceva affatto, sapevo di
non avere una predispozione nel rispettare gli ordini, sapevo di essere
impulsivo, scontroso e la lista sarebbe incredibilmente lunga, ma io ero
così perchè avrei dovuto cambiare solo perchè a qualcuno non piacevo?
Infondo, anche se cercavo di nasconderlo, sapevo bene che quello non era il
posto adatto a me ma non ero pronto per rinnegare tutto ciò in cui avevo
creduto fino a quel momento.
La neve mi arrivava quasi fino alle caviglie, impedendomi di muovermi a mio
piacimento, facevo fatica a correre e per di più intorno a me sembrava non
esserci anima viva. Tirai fuori dalla tasca sinistra del mio cappotto il
mio inseparabile accendino, lo accesi ed una palla di fuoco incandescente
finì tra le mie mani, forse non sarebbe servita a nulla tra tutta quella
neve ma a me non importava, ora ero tranquillo e potevo proseguire senza
problemi.
Continuai a camminare tra gli alberi innevati per almeno cinque minuti ma
intorno a me ma non c'erano tracce degli altri, eppure ero certo di aver
preso la direzione giusta.. dovevo solo continuare a camminare.
All'improvviso sentì qualcosa di strano, sembrava un sibilo che si faceva
sempre più forte, era così forte che mi rimbombava nelle orecchie
annebbiando i miei pensieri.
Mi accasciai a terra, incapace di continuare, cercando di tapparmi le
orecchie per non sentire quel suono, ma era tutto inutile... quel rumore
sembrava venire dalla mia mente, non potevo fermarlo. Credevo che sarei
morto, la mia testa sembrava scoppiare e il mio cuore martellava nel petto
come se fosse impazzito, non avrei retto ancora molto.. ma il suono se ne
andò proprio come era arrivato.
Cercai di mettermi a sedere sulla candida neve, ero ancora shoccato per
quello che era appena successo era quello il potere di Celebro? Ma Celebro
non poteva essere usato da nessuno che non fosse il professore, possibile
che lui.. scossi la testa e mi alzai in piedi, sgrullandomi di dosso della
neve.
Finalmente vidi delle facce note, erano Mistica e Magneto, che camminavano
nervosamente, fui tentato di raggiungerli ma qualcosa mi bloccò.. c'era un
uomo disteso per terra, che urlava e si contorceva in preda al dolore,
eppure ne Mistica ne Magneto lo avevano colpito.
Un sorriso si dipinse sul volto di Eric che fissò attentamente l'uomo in
preda al dolore, gli parlò ma era impossibile sentire cosa gli stesse
dicendo, ero troppo lontano, sentì solo che Magneto lo chiamava Striker.
Magneto, assieme a Mistica, prese quell'uomo e lo legò ad una roccia con
una pesante catena, poi salirono su un elicottero con indifferenza mentre
Striker gli urlava contro qualcosa di incomprensibile.
Fu in quel momento che uscì dal mio nascondiglio, la curiosità di vedere
cosa stava succedendo aveva battuto il mio buon senso, pensavo che ormai
loro fossero pronti ad andarsene dato che avevano già accesso il motore del
mezzo. Ma con mia grande sorpresa, Mistica spense il motore e mi fece cenno
di avvicinarmi, non so ancora il perchè ma non me lo feci ripetere.
Mi avvicinai a loro, "Sali" esordì Mistica "Salire?" chiesi perplesso "Ma
gli altri dove sono?" Magneto mi sorrise, c'era qualcosa di strano nel suo
sorriso, come c'era qualcosa di strano nello sguardo che Mistica mi rivolse
"Non è più affar nostro, abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare ed ora
ce ne andiamo, è ora di scegliere Pyro, è ora di scegliere da che parte
stare".
Sapevo benissimo cosa volevo, preferivo senza dubbio il loro gruppo, dove
non dovevo salvaguardare la vita di nessuno al di fuori di me, dovevo non
dovevo proteggere le persone che mi volevano morto, dove non sarei stato
chiuso in gabbia ma libero di usare i miei poteri a mio piacimento.. eppure
una parte di me non voleva abbandonare i miei amici. La voce di Mistica mi
risvegliò dai miei pensieri "allora carino, hai deciso?".
Per la prima volta nella mia vita da quando ero entrato nella scuola del
professor Xavier, ero libero di scegliere. Salì sull'elicottero e mi voltai
per guardare il panorama, Mistica mise in modo e Magneto mi sorrise
compiaciuto.
Avevo scelto di rifiutare tutto ciò che il professore mi aveva insegnato,
avevo scelto un'altra via.. sapevo che gli altri mi avrebbero
disapprovato.. ma loro non potevano capirmi, e non mi avrebbero capito
nemmeno questa volta.
