Per evitare interruzioni scomode ed inopportune, il gruppo si era chiuso a chiave in camera per discutere su quanto successo la scorsa settimana.
Il segreto di Weiss era durato poco e tra il Team RWBY e il team JNPR già si parlava di farsi mandare altri attrezzi di quel tipo.

«Non se ne parla proprio!»

Ribatteva con freddezza e distacco una Weiss imbarazzata, tradita spesso da un fugace rossore di guance al solo pensiero di potere ripetere quell'esperienza ancora una volta.

«Andiamo Weiss… sarà solo per una notte… la notte di Halloween… quale momento migliore per rivelare un mostro di tecnologica come quello?»

«Esatto! E poi ti ho già detto che ti ho perdonata per quella… ehm… "sorpresa"…»

La storia del perdono era anche quella una palese bugia, ma nemmeno il rancore di Yang era abbastanza forte da reprimere il desiderio di riavere l'esperienza irripetibile di portarsi a letto una Schnee.

«Quindi, andiamo… rilassati e godiamoci insieme il momento…»

La voce calda della fauna, il suo sorriso sensuale e l'atmosfera accesa da roventi piaceri. Prima ancora di ottenere nuovamente controllo di sé, Weiss si era già lanciata sulla figura alla sua destra, trovandosi addosso ad una ragazza dalla statura minuta, di seno modesto e con un battito accelerato. La figura produceva respiri deboli e sommessi, accompagnati da un tenero mugolio al solo comprimere le curve sotto il peso dell'albina.
Era troppo delicata per essere Yang e troppo tozza per essere Blake.
Poteva essere solo…

«RUBY?!»

La giovane e scattante leader del team RWBY era riuscita a trovare posto nella stanza, prima che questa venisse chiusa al mondo esterno e nello stupore generale del gruppo più maturo, si era presa un posto nella scena, diventando così la seconda vittima delle mani e dei pensieri di Weiss.

«Che diavolo ci fai qui?»

Con la pelle bollente e colorata di un rosso brillante, Weiss non riusciva a staccare gli occhi dalla sua amica messa in una posizione di soffice ed incantevole imbarazzo. Così fragile, indifesa e bisognosa di cure, era come un cucciolo abbandonato nella cella dei leoni.
In una fuga disperata da quella visione, Weiss chiuse gli occhi e prese dei respiri profondi, illudendosi che quella non fosse nient'altro che un'illusione. Tuttavia, qualcosa di morbido e pieno stava effettivamente riempiendo le sue mani. Quelle stesse mani che avevano smesso di ascoltare il cervello alla visione di Ruby vestita da Sayaka Miki di Madoka Magika.

«Dannazione.»

Una breve pausa ed un bacio di sospiri tra le due guide del team RWBY, portate alla massima espressione delle loro posizioni.

«Weiss?»

Il richiamo verbale di Yang non sembrava essere abbastanza per attirare l'attenzione di chi non vuole sentire.

«Weiss!?»

Nel tempo del secondo tentatiivo, il corpetto di Ruby era già stato abbassato, rivelando una mancanza di reggiseno a coprire il delicato e spugnoso capezzolo sinistro.
Affondando il viso nella tetta, come fatto con la sorella, fallì miseramente nel cercare una nuova immersione completa.
Le labbra curavano la punta sempre più turgida con amore e pazienza, massaggiandola, levigandola e tirandola ad ogni succhiata. La mano sinistra, invece, si occupava di riscaldare la tetta gemella con lente rotazioni, accrescendo la stimolazione della compagna ed ubriacandone i sensi con un crescente piacere.

«Weiss…»

«Scusami Ruby… Io…»

I sussurri affannati di Ruby erano l'unica cosa che Weiss riusciva a sentire senza soffrire.
Si era nuovamente lasciata andare, perdendo la sua maschera di compostezza e autocontrollo.
Tutto per un scheggia di piacere e nulla più di un volgare desiderio.
La prima volta con Yang era stata una scelta facile, vista la sua natura più facile e libertina, ma Ruby non era così.
Ruby non doveva essere così.
Con un singolo strattone aveva strappato la sua pudica innocenza, le aveva colorato la pelle di uno scarlatto e vergognoso piacere, molestando il suo corpo per trasformarlo in un giocattolo per il propro diletto ed appagamento.
Stava usando Ruby, abusando della sua natura gentile e dell'affetto che lei provava per i suoi amici.
Terrorizzata all'idea di vedere la sua compagna appassire, Weiss chiuse gli occhi zampillanti di lacrime e sudore, stringendosi forte al petto della sua amica e cercando di strapparle anche qualcosa di buono come un pezzo della sua gioia e positività.
Vibrato ed incerto, un altro sospiro carezzò i capelli candidi e scompigliati di Weiss, mentre le mani della corvina raccoglievano a coppa le guance della ragazza in lacrime sul suo petto.

«Weiss… va tutto bene…»

Un sorriso radioso colorava la voce di un animo forse poi non così sporco.
Una pressione lieve sulla pelle incentivò il viso di Weiss a sollevarsi ed avvicinarsi a quello della sua leader, arrivando ad un'incerta e timida connessione di labbra e sapori.

«A me va bene di essere stata la tua prima scelta…»

Quelle poche parole bastarono per far spalancare gli occhi di Weiss in un'esplosione di commosso stupore e costellanrli di brillanti lacrime liberatorie.
La fecero sentire nuovamente al sicuro e questo la rese ancora più audace nel cercare un nuovo incontro e poi un altro e poi un'altro ancora, in un duetto di schiocchi di labbra e volteggi di lingue, mentre le mani risalgono e serpeggiano sulle rispettive schiene alla ricerca di saldi appigli.
Non trovando nulla di altrettanto stimolante per ricambiare il favore alla sua compagna, Ruby decise di optare per il piano B, cingendo i fianchi di Weiss con le gambe incrociate ed uncinandosi coi piedi ai glutei dell'amica per levigarli ad ogni sua spinta.
Ogni movimento faceva danzare il posteriore di Weiss e quel continuo molleggiare le faceva venire sempre più nostalgia delle sensazioni provate a far molleggiare in quel modo Yang.
Non voleva staccarsi da Ruby, ma il dildo del potere la stava chiamando a se, seducendola, corrompendola, lasciandola desiderosa di indossarlo ed innestarsi dentro la sua amata compagna.

«Diamine, vallo a prendere se lo vuoi così tanto!»

«C-Cosa?»

«E' da quando hai iniziato a spingere che stai guardando il tuo armadio, vallo a prendere…»

Quel borbottio fu come una martellata sulla finestra della lussuria, infrangendo quell'atmosfera calda, rovente… o per lo meno romantica.
In fondo, stare con Ruby era anche quello e Weiss lo sapeva bene.
Perciò, approfittando della concessione e ricambiando il suo broncio con un sorriso più sereno e altezzoso, le premette una mano sulla faccia per darsi una spinta ed scompigliarle la frangia.

«Scema…»

Gentile, affettuosa ed in diretta contrapposizione con Blake intenta a cavalcare una Yang in ginocchio e con la pancia sul suo letto, facendosi strada nei suoi shorts per debilitarla ed esplorare le sue profondità.

«Pff… barbare…»

Una risata per dar sfogo alla sua superiorità, un occhiolino complice per ringraziare la fauna ed il rumore metallico della serratura della scatola che scatta.
Una serie di eventi che portò all'estrazione di uno degli artefatti atlasiani più potenti mai creati per uso domestico, perfettamente ripulito e massaggiato dopo il precedente utilizzo.
Perché un vero atlasiano si prende sempre cure delle proprie creazioni.

«Perfetto… è il momento di ballare…»

Un gemito languido nell'indossare nuovamente la mutanda, una carezza all'asta per testare la sensazione del pistone che lento sprofonda nelle sue labbra ed eccola voltarsi verso il gruppo, pronta a banchettare sulle sue compagne.