CAPITOLO 2All'UFO center, Michael arrivò da Maria con una bibita in mano e
un altro dei suoi sorrisi stampati in faccia.
MARIA: "Ciao, tu sei il ragazzo del Crash Down!" disse ricambiando il sorriso.
MICHAEL: "S-sì, so-sono io!"
MARIA: "Non av-avere pa-paura." gli fece eco sorridendo ".abbaio ma non mordo" sorridendo nuovamente.
MICHAEL: "Il Sig. Parker mi ha mandato a dirti che per lui va bene se vieni a lavorare al locale, ha detto che puoi iniziare domani" Maria sorrise ancora, Michael disse la frase tutto d'un fiato per evitare di balbettare e sembrava particolarmente imbarazzato.
MARIA: "Che bello, sono felice, grazie per avermi fatto da postino" gli tese la mano, lui la prese e un senso di tristezza e solitudine pura rapì il suo corpo.
MICHAEL: "Come mai fai due lavori?" chiese serio, quella sensazione intanto non l'aveva lasciato, e lui d'altronde non aveva lasciato la mano della ragazza. Gli occhi della ragazza si fecero lentamente tristi.
MARIA: "Bhè ecco.io vivo da sola.non ho parenti qui a Roswell.quindi.devo arrangiarmi in qualche modo, non so se mi spiego" Michael capì di aver pigiato un tasto sbagliato.
MICHAEL: "Scusa non volevo farmi gli affari tuoi" la ragazza sorrise leggermente.
MARIA: "No no anzi, capita raramente che qualcuno si preoccupi per me, mi fa piacere, ti ringrazio" sfoggiando un altro dei suoi sorrisi.
MICHAEL: "Sono venuto anche a portarti questo" porgendogli un bicchiere di carta coperto con dentro del caffè.
MARIA: "Ti ringrazio,." prese il caffè ".però adesso puoi lasciarmi la mano?" Michael rimase impietrito, non si era neanche accorto che le teneva ancora la mano, subito la rilasciò e sorrise un po' imbarazzato.
MICHAEL: "Scusa" Maria sorrise cercando quasi di non scoppiare a ridere. Piano con una mano gli accarezzò una guancia, cosa che fece salire il desiderio di Michael.
MARIA: "Che dolce che sei, mi piacciono i ragazzi timidi!" lui la guardò "Mi faresti un piacere."
MICHAEL: "Dimmi!" con un tono audace.
MARIA: "Metti a cuccia il cagnolino qui sotto" poi con una mano andò ad accarezzare l'erezione sempre più crescente del ragazzo.
MICHAEL: "Cosa?" chiese gemendo quando anche l'altra mano congiunse la prima.
Maria si avvicinò e iniziò a baciargli il collo, continuando a massaggiare il suo desiderio, pian piano le sue piccole mani iniziarono a slacciare i pantaloni di lui e Michael gemette nuovamente.
MARIA: "Lo so che non ci conosciamo." immergendo le mani nei boxer di lui ".ma ti voglio! Qui! Ora!"
MICHAEL: "Mariaaaa, sìììììììì" sibilò lui, la ragazza sorrise, certo che l'aveva imparato in fretta il suo nome lei abbassò la bocca fino a raggiungere l'elastico dei boxer di lui, facendoglieli cadere ai piedi, si mise in ginocchio e iniziò a.
MARIA: "Michael?" sventolando una mano davanti alla faccia di lui, che fissandola sembrava svegliarsi da un sogno ad occhi aperti."Stai bene?"
MICHAEL: "Sì, ma." riprendendosi un pochino e capendo che stava veramente sognando ad occhi aperti.
MARIA: "Ti stavo chiedendo se mi potevi fare un favore." sempre con il solito sorriso sulle labbra.
MICHAEL: "Sì certo!" rispose sinceramente.
MARIA: "Mi dici a che ora devo venire?" non appena sentì la parola "venire" la sua mente iniziò a galoppare un'altra volta, ma questa volta si fermò in tempo.
MICHAEL: "Vieni verso le cinque e mezzo" Maria annuì.
MARIA: "Grazie"
MICHAEL: "Bhè, allora io vado" avvicinandosi all'uscita retrocedendo per continuare a guardare la ragazza.
MARIA: "Ok"
MICHAEL: "Sto uscendo" arrivando alla porta.
MARIA: "Va bene, ciao"
MICHAEL: "Sono uscito, eh?" il ragazzo era fuori con il corpo ma non con il cuore, quello lo aveva lasciato a lei.
MARIA: "Che ragazzo strano" pensò ad alta voce non appena lui chiuse la porta dietro di se.
Michael si diresse verso il locale.
MICHAEL: "Wow, certo che quella ragazza è proprio.ma che ti prende Michael, svegliati, non ti puoi fare abbindolare da una ragazza!" e aprì la porta del Crash Down.
MAX: "Allora com'è andata?" chiese non appena l'amico rientrò nel locale.
MICHAEL: "Tutto bene domani alle cinque e mezzo sarà qui!" Max e Michael, guardarono Liz, Alex e Kyle e loro fecero altrettanto.
Il giorno seguente, dopo le prime ore di lezione, Maria era seduta ad un tavolo tutta sola mentre pranzava, Michael le si avvicinò.
MICHAEL: "Ciao" con un sorriso sincero sulle labbra.
MARIA: "Ehi, cosa ci fai qui?"
MICHAEL: "Devo pranzare" Maria scosse la testa capendo la sciocchezza che aveva appena detto.
MARIA: "Hai ragione, scusa" questa volta toccò a lei sentirsi imbarazzata.
MICHAEL: "Posso sedermi?" indicando una sedia di fianco a lei vuota.
MARIA: "Ma certo" disse togliendo la borsa dalla sedia.
MICHAEL: "Allora come ti trovi a Roswell?" chiese per rompere il ghiaccio, oramai la sensazione di imbarazzo l'aveva abbandonato e lo stesso l'altra sensazione, quella di tristezza.
MARIA: "Bhè, mi sembra una bella città solo che, gli unici con cui ho parlato della mia età siete te, Max, quel ragazzo biondo con gli occhi chiari." Michael gli ricordò il nome del ragazzo:
MICHAEL: "Kyle" Maria annuì.
MARIA: "Sì proprio lui, lo conosci?"
MICHAEL: "Non molto bene." poi si avvicinò a lei sentendone il profumo di vaniglia, le si inclinò all'orecchio e le sussurrò qualche cosa ".sai, la gente di qui è tutta uguale!" Maria sorrise arrossendo.
MARIA: "E gli alieni?" Michael si impietrì.
MICHAEL: "Gli alieni?!?!" Maria annuì nuovamente.
MARIA: "Certo, Roswell è famosa per la navicella caduta nel deserto qui vicino nel '47!" Michael sorrise e annuì.
MICHAEL: "Ah, gli alieni, certo ci sono! Io sono uno di loro." scherzò ormai sentendosi a suo agio nonostante la presenza della ragazza
MARIA: "Ah, sì" lei capì e stette al gioco.
MICHAEL: "Ma certo"
MARIA: "E dimmi caro alieno. cosa fanno qui gli Spaceboys per divertirsi?" sorrise maliziosamente.
MICHAEL: "Bhè io una idea ce l'avrei" quella parola, "Spaceboy" Michael non sapeva il perché ma gli piaceva veramente tanto.
**********inizio flashback di Michael***********
MARIA: "Metti a cuccia il cagnolino qui sotto" poi con una mano andò ad accarezzare l'erezione sempre più crescente del ragazzo.
MICHAEL: "Cosa?" chiese gemendo quando anche l'altra mano congiunse l'altra.
Maria si avvicinò e iniziò a baciargli il collo, continuando a massaggiare il suo desiderio, piano piano le sue piccole mani iniziarono a slacciare i pantaloni di lui e Michael gemette nuovamente.
MARIA: "Lo so che non ci conosciamo." immergendo le mani nei boxer di lui ".ma ti voglio! Qui! Ora!"
MICHAEL: "Mariaaaa, sìììììììì" la ragazza sorrise, certo che l'aveva imparato in fretta il suo nome lei abbassò la bocca fino a raggiungere l'elastico dei boxer di lui, facendoglieli cadere ai piedi, si mise in ginocchio e.
*********fine flashback di Michael**********
MICHAEL: "La sera per divertirsi si va in chiesa a pregare" poi scoppiò a ridere e la ragazza fece lo stesso, questa volta l'ondata di risate lasciò un'altra strana sensazione nell'aria, ma questa volta era diversa, felice e sollevata.
MARIA: "Capisco, e tu cosa fai Spaceboy? Vai in chiesa?"
MICHAEL: "No io mi astengo"
MARIA: "Come mai?"
MICHAEL: "Non ho di questi interessi, tu credi in Dio?"
MARIA: "Non saprei: è come se qualcuno mi viene a chiedere se credo nei fantasmi o negli alieni"
MICHAEL: "Ti ho già detto che sono un alieno" scherzò nuovamente.
MARIA: "Ah, già dimenticavo" stette di nuovo al gioco.
In quel momento arrivarono Isabel e Tess e si sedettero al tavolo dei due ragazzi.
ISABEL: "Ciao Michael" civettò.
MICHAEL: "Isabel Tess" disse con un tono cupo, quasi irritato.
TESS: "Ma come? Non ci presenti la tua amica?" chiese civettando anche lei.
MARIA: "Mi chiamo Maria!" si presentò da sola, le due ragazze la guardavano malissimo, come per dire: Vattene, questa è roba nostra!
Maria si alzò in piedi sentendosi un po' incomoda.
MICHAEL: "Dove vai?" vedendo la ragazza che iniziò a raccogliere la sua roba.
MARIA: "Devo passare in segreteria prima che inizino le lezioni, ci vediamo questo pomeriggio, ciao"
MICHAEL: "Ciao Maria" Michael fu l'unico a salutarla e la guardò allontanarsi.
ISABEL: "Quella puttanella mi sta addosso" Michael iniziò a prendere tutte le sue cose, poi si alzò e guardò Isabel.
MICHAEL: "Veramente tra te e Maria, la "puttanella" non e lei" sorrise e senza neanche salutare se ne andò, lasciando Isabel e Tess a bocca aperta.
Maria intanto si era fermata alla bacheca scolastica a leggere i bigliettini, con i vari lavori.
MARIA: "Cercasi massaggiatrice.non fa proprio per me" ormai aveva già scartato almeno quindici bigliettini con scritto CERCASI.Liz si avvicinò a lei.
LIZ: "Ciao"
MARIA: "Ciao.emh.tu sei Liz vero? La ragazza di Max.e sei anche nella mia classe" Liz sorrise e annuì.
LIZ: "Sì, sono io." poi guardando tutte e due il resto dei CERCASI ".cosa stai cercando?"
MARIA: "Un lavoro come Baby-sitter." puntando gli occhi su un foglio: trovato!
LIZ: "Ma non lavori già all'UFO center e al Crash Down?"
MARIA: "Sì, ma." fu interrotta dalla campanella ".scusami tanto Liz, ma devo proprio andare in segreteria" Liz annuì e Maria si mise il CERASI nella tasca dei pantaloni.
LIZ: "Vuoi che ti accompagno? Così non ti perdi!"
MARIA: "Grazie mi faresti un grandissimo favore!" le due ragazze si incamminarono.
Nel pomeriggio dopo essere tornata a casa da scuola Maria andò a lavorare all'UFO center e poi all'orario stabilito si presentò al Crash Down che ancora era deserto.
MARIA: "C'è nessuno? Sono Maria!" Michael sentendo la voce squillante della ragazza volò fuori dalla cucina.
MICHAEL: "Ciao" pianto lì.
MARIA: "Ciao Spaceboy" Michael sorrise, ancora quello pseudonimo.
MICHAEL: "Benvenuta" Maria si guardò intorno.
MARIA: "Sei solo?"
MICHAEL: "No, c'è il cuoco in cucina, io comunque sono il tuo maestro ufficiale, ti devo insegnare a fare la cameriera!" sorrise pensando a quello che potrebbe insegnarle, grembiule e divisa a parte.
MARIA: "Non ti preoccupare so già i trucchi del mestiere, basta che tu mi dica dove sono i menu così me li studio un po'"
MICHAEL: "Però?!?! Sei appena arrivata e dai già degl'ordini!" rise.
MARIA: "Non era un ordine, era una richiesta!" sorrise indietro.
MICHAEL: "Bene, visto che sei così brava, vieni di là che ti faccio indossare l'uniforme" Maria fece una smorfia di disgusto.
MARIA: "L'uniforme?"
MICHAEL: "Ma certo, vieni" il ragazzo si mise dietro di lei e la spinse dolcemente nel retro.
MARIA: "Sto bene?" uscendo dal bagno e facendo un giro su se stessa per far vedere meglio a Michael
MICHAEL: "Perfetta" e come poteva dire il contrario? Il suo corpo era perfetto, le sue curve, i suoi occhi, le sue labbra, il suo collo, le sue curve, la sua vita, le sue curve, le sue gambe, le sue curve.il ragazzo si schiaffeggiò si disse mentalmente.
MARIA: "Grazie" sorrise lievemente imbarazzata.
MICHAEL: "Appena arrivano i primi clienti, mi fai subito vedere di cosa sei capace" facendole l'occhiolino.
MARIA: "Ma sentitelo." rivolgendosi a nessuno in particolare ".ieri era tutto timido e pacato.e adesso." sorrise ricordandolo balbettare.
MICHAEL: "Mentre aspettiamo perché non mi racconti qualcosa di te?" Maria annuì.
MARIA: "Ma certo.però prima posso fare una telefonata?" Michael annuì ".a che ora finiamo questa sera?"
MICHAEL: "Verso le sette e mezzo puoi andare a casa!" Maria annuì e ringraziò, poi si diresse verso il telefono, Michael se ne andò in sala, la ragazza prese il foglietto dalla tasca e iniziò a comporre il numero.
VOCE: "Sì chi parla?" chiese una voce femminile al di là della linea.
MARIA: "Salve, lei è la Signora DeLuca?"
VOCE: "Sì sono io"
MARIA: "Buonasera signora, io sono Maria, volevo sapere se quel lavoro di Baby-sitter è ancora libero" la donna sorrise ringraziando il cielo.
AMY: "Cara ragazza capiti proprio a pennello." Maria si sentì più sollevata ".facciamo una cosa questa sera verso le otto vieni a casa mia, ci dovrebbe anche essere l'indirizzo sul foglietto." Maria guardò.
MARIA: "Sì"
AMY: "Bene, vieni alle otto e parliamo, intanto ti faccio conoscere i miei figli."
MARIA: "Quanti ne ha?"
AMY: "Tre." Maria ingoiò pensò ".però uno è già grande, ma gli altri due sarai tu ad accudirli." Maria si sentì appena un po' più sollevata.
MARIA: "Ok, allora questa sera alle otto in punto sarò da lei" si salutarono e la ragazza annuì.
Maria raggiunse Michael, quando entrarono Liz e Kyle nel locale.
MICHAEL: "Forza tocca a te" Maria andò dai due ragazzi seguita a ruota da Michael.
MARIA: "Ciao ragazzi" la ragazza sfoggiò uno dei suoi sorrisi.
LIZ: "Ciao Maria, ti trovi bene qui al Crash Down?" chiese per rompere il ghiaccio.
MARIA: "Sì moltissimo, poi lui." indicando Michael ".mi ha detto che è un alieno, così quando ho bisogno di qualche cosa lui può farlo, giusto?" rivolgendosi al ragazzo dietro di lei. Lui annuì.
LIZ: "Un nuovo alieno tra noi" disse capendo lo scherzo.
MARIA: "Bene ragazzi, volete ordinare?"
KYLE: "Io vorrei una soda e un hamburger!" Maria se lo annotò sul foglio delle ordinazioni, poi guardò Liz.
LIZ: "Vorrei un colpo di vento alieno e anelli di Saturno" la cameriera scrisse anche questo.
MARIA: "Benissimo" andò verso la cucina a portare l'ordinazione lasciando Michael con Liz e Kyle.
LIZ: "Ma che ti sei inventato?" chiese un po' arrabbiata.
MICHAEL: "Stavo solo scherzando!"
LIZ: "L'ho capito, ma cerca di non farle capire niente"
MICHAEL: "No tranquilla"
KYLE: "Max dov'è?"
MICHAEL: "Gli ho chiesto di lasciarmi campo libero, e siccome questa sera come al solito non verrà nessuno, Josè se ne andrà presto e così dovrete fare anche voi"
LIZ: "Certo non ti preoccupare" si limitò a dire con uno sguardo e un sorriso malizioso.
MARIA: "Spaceboy" urlò Maria dalla cucina.
MICHAEL: "Arrivo" poi facendo l'occhiolino a Liz e a Kyle che sorrisero si diresse verso il bancone della cucina.
MARIA: "Fammi vedere dove tenete i bicchieri" chiese guardandosi intorno cercandoli con lo sguardo.
MICHAEL: "Certo, come vuole principessa!" Maria si irrigidì un tantino.
MARIA: "Mi stai prendendo in giro?"
MICHAEL: "Io?" con aria di finta inconsapevolezza.
Qualche mezz'ora dopo, come previsto il locale era deserto a parte Maria e Michael, infatti non c'era nessuno.
MICHAEL: "Maria sono le sette e un quarto, ti va di cenare con me questa sera?" propose.
MARIA: "Non posso, mi dispiace." con tono mortificato ".ho un appuntamento di." stava per dire di lavoro, ma Michael la tagliò.
MICHAEL: "No, grazie. Non voglio sapere tutti i particolari, comunque qui oramai non c'è niente da fare puoi andare a casa" disse sconsolato evitando il suo sguardo. Ma Maria non era completamente rincitrullita fortunatamente.
MARIA: "Ti prometto che domani sera verrò con te, sempre che l'invito sia ancora valido" Michael annuì.
MICHAEL: "Ovviamente" Maria si diresse verso lo spogliatoio dove si cambiò.
Pochi minuti più tardi.
MARIA: "Se vuoi aspetto finché non chiudi tutto"
MICHAEL: "Non importa" ancora un po' triste per il rifiuto della ragazza.
MARIA: "Guarda che per me non fa nessuna differenza" Michael rifiutò di nuovo e lei non insistette più di tanto.
MICHAEL: "Ciao"
MARIA: "Ciao a domani" la ragazza vide gli occhi tristi di Michael e un qualche cosa la spinse verso di lui che era ancora seduto al bancone.
Michael la vide avvicinarsi come in una scena a rallentatore, lei si inclinò su di lui e gli diede un bacio molto caldo su una guancia, il ragazzo rabbrividì.
Non riuscendo a trattenere i suoi ormoni prese la ragazza per un braccio e la baciò duramente in bocca, facendo scivolare la lingua dentro la sua bocca. Anche lei presa da un getto di fuoco buttò in terra la giacca e la borsa e ricambiò il bacio con tutta la passione che meritava, Michael la prese in braccio e le sollevò la gonna in modo di andare ad accarezzare l'interno coscia di lei.
MARIA: "Michaeeeel" gemette. La mano di lui arrivò agli slip bianchi di lei e glieli sfilò, poi tornò su massaggiando.
MICHAEL: "Grazie Maria" la ragazza si destò come da un sogno.
MARIA: "E di cosa?" chiese titubante.
MICHAEL: "Del bacio risanatore" Maria si guardò intorno spaesata, quello che era appena successo era stato frutto della sua fantasia, ma sembrava così vero.
La biondina uscì dal Crash Down diretta verso casa, si sarebbe fatta una doccia e sarebbe corsa dalla Sig.ra DeLuca.
MARIA: "Maria, ma che ti prende? Quello è un ragazzo come tanti."
***********inizio flashback di Maria**********
MICHAEL: "Non molto bene.sai, la gente di qui è tutta uguale!"
***********fine flashback di Maria**********
E sorrise di nuovo al pensiero di lui che si avvicinava a lei.
CONTINUA.
MARIA: "Ciao, tu sei il ragazzo del Crash Down!" disse ricambiando il sorriso.
MICHAEL: "S-sì, so-sono io!"
MARIA: "Non av-avere pa-paura." gli fece eco sorridendo ".abbaio ma non mordo" sorridendo nuovamente.
MICHAEL: "Il Sig. Parker mi ha mandato a dirti che per lui va bene se vieni a lavorare al locale, ha detto che puoi iniziare domani" Maria sorrise ancora, Michael disse la frase tutto d'un fiato per evitare di balbettare e sembrava particolarmente imbarazzato.
MARIA: "Che bello, sono felice, grazie per avermi fatto da postino" gli tese la mano, lui la prese e un senso di tristezza e solitudine pura rapì il suo corpo.
MICHAEL: "Come mai fai due lavori?" chiese serio, quella sensazione intanto non l'aveva lasciato, e lui d'altronde non aveva lasciato la mano della ragazza. Gli occhi della ragazza si fecero lentamente tristi.
MARIA: "Bhè ecco.io vivo da sola.non ho parenti qui a Roswell.quindi.devo arrangiarmi in qualche modo, non so se mi spiego" Michael capì di aver pigiato un tasto sbagliato.
MICHAEL: "Scusa non volevo farmi gli affari tuoi" la ragazza sorrise leggermente.
MARIA: "No no anzi, capita raramente che qualcuno si preoccupi per me, mi fa piacere, ti ringrazio" sfoggiando un altro dei suoi sorrisi.
MICHAEL: "Sono venuto anche a portarti questo" porgendogli un bicchiere di carta coperto con dentro del caffè.
MARIA: "Ti ringrazio,." prese il caffè ".però adesso puoi lasciarmi la mano?" Michael rimase impietrito, non si era neanche accorto che le teneva ancora la mano, subito la rilasciò e sorrise un po' imbarazzato.
MICHAEL: "Scusa" Maria sorrise cercando quasi di non scoppiare a ridere. Piano con una mano gli accarezzò una guancia, cosa che fece salire il desiderio di Michael.
MARIA: "Che dolce che sei, mi piacciono i ragazzi timidi!" lui la guardò "Mi faresti un piacere."
MICHAEL: "Dimmi!" con un tono audace.
MARIA: "Metti a cuccia il cagnolino qui sotto" poi con una mano andò ad accarezzare l'erezione sempre più crescente del ragazzo.
MICHAEL: "Cosa?" chiese gemendo quando anche l'altra mano congiunse la prima.
Maria si avvicinò e iniziò a baciargli il collo, continuando a massaggiare il suo desiderio, pian piano le sue piccole mani iniziarono a slacciare i pantaloni di lui e Michael gemette nuovamente.
MARIA: "Lo so che non ci conosciamo." immergendo le mani nei boxer di lui ".ma ti voglio! Qui! Ora!"
MICHAEL: "Mariaaaa, sìììììììì" sibilò lui, la ragazza sorrise, certo che l'aveva imparato in fretta il suo nome lei abbassò la bocca fino a raggiungere l'elastico dei boxer di lui, facendoglieli cadere ai piedi, si mise in ginocchio e iniziò a.
MARIA: "Michael?" sventolando una mano davanti alla faccia di lui, che fissandola sembrava svegliarsi da un sogno ad occhi aperti."Stai bene?"
MICHAEL: "Sì, ma." riprendendosi un pochino e capendo che stava veramente sognando ad occhi aperti.
MARIA: "Ti stavo chiedendo se mi potevi fare un favore." sempre con il solito sorriso sulle labbra.
MICHAEL: "Sì certo!" rispose sinceramente.
MARIA: "Mi dici a che ora devo venire?" non appena sentì la parola "venire" la sua mente iniziò a galoppare un'altra volta, ma questa volta si fermò in tempo.
MICHAEL: "Vieni verso le cinque e mezzo" Maria annuì.
MARIA: "Grazie"
MICHAEL: "Bhè, allora io vado" avvicinandosi all'uscita retrocedendo per continuare a guardare la ragazza.
MARIA: "Ok"
MICHAEL: "Sto uscendo" arrivando alla porta.
MARIA: "Va bene, ciao"
MICHAEL: "Sono uscito, eh?" il ragazzo era fuori con il corpo ma non con il cuore, quello lo aveva lasciato a lei.
MARIA: "Che ragazzo strano" pensò ad alta voce non appena lui chiuse la porta dietro di se.
Michael si diresse verso il locale.
MICHAEL: "Wow, certo che quella ragazza è proprio.ma che ti prende Michael, svegliati, non ti puoi fare abbindolare da una ragazza!" e aprì la porta del Crash Down.
MAX: "Allora com'è andata?" chiese non appena l'amico rientrò nel locale.
MICHAEL: "Tutto bene domani alle cinque e mezzo sarà qui!" Max e Michael, guardarono Liz, Alex e Kyle e loro fecero altrettanto.
Il giorno seguente, dopo le prime ore di lezione, Maria era seduta ad un tavolo tutta sola mentre pranzava, Michael le si avvicinò.
MICHAEL: "Ciao" con un sorriso sincero sulle labbra.
MARIA: "Ehi, cosa ci fai qui?"
MICHAEL: "Devo pranzare" Maria scosse la testa capendo la sciocchezza che aveva appena detto.
MARIA: "Hai ragione, scusa" questa volta toccò a lei sentirsi imbarazzata.
MICHAEL: "Posso sedermi?" indicando una sedia di fianco a lei vuota.
MARIA: "Ma certo" disse togliendo la borsa dalla sedia.
MICHAEL: "Allora come ti trovi a Roswell?" chiese per rompere il ghiaccio, oramai la sensazione di imbarazzo l'aveva abbandonato e lo stesso l'altra sensazione, quella di tristezza.
MARIA: "Bhè, mi sembra una bella città solo che, gli unici con cui ho parlato della mia età siete te, Max, quel ragazzo biondo con gli occhi chiari." Michael gli ricordò il nome del ragazzo:
MICHAEL: "Kyle" Maria annuì.
MARIA: "Sì proprio lui, lo conosci?"
MICHAEL: "Non molto bene." poi si avvicinò a lei sentendone il profumo di vaniglia, le si inclinò all'orecchio e le sussurrò qualche cosa ".sai, la gente di qui è tutta uguale!" Maria sorrise arrossendo.
MARIA: "E gli alieni?" Michael si impietrì.
MICHAEL: "Gli alieni?!?!" Maria annuì nuovamente.
MARIA: "Certo, Roswell è famosa per la navicella caduta nel deserto qui vicino nel '47!" Michael sorrise e annuì.
MICHAEL: "Ah, gli alieni, certo ci sono! Io sono uno di loro." scherzò ormai sentendosi a suo agio nonostante la presenza della ragazza
MARIA: "Ah, sì" lei capì e stette al gioco.
MICHAEL: "Ma certo"
MARIA: "E dimmi caro alieno. cosa fanno qui gli Spaceboys per divertirsi?" sorrise maliziosamente.
MICHAEL: "Bhè io una idea ce l'avrei" quella parola, "Spaceboy" Michael non sapeva il perché ma gli piaceva veramente tanto.
**********inizio flashback di Michael***********
MARIA: "Metti a cuccia il cagnolino qui sotto" poi con una mano andò ad accarezzare l'erezione sempre più crescente del ragazzo.
MICHAEL: "Cosa?" chiese gemendo quando anche l'altra mano congiunse l'altra.
Maria si avvicinò e iniziò a baciargli il collo, continuando a massaggiare il suo desiderio, piano piano le sue piccole mani iniziarono a slacciare i pantaloni di lui e Michael gemette nuovamente.
MARIA: "Lo so che non ci conosciamo." immergendo le mani nei boxer di lui ".ma ti voglio! Qui! Ora!"
MICHAEL: "Mariaaaa, sìììììììì" la ragazza sorrise, certo che l'aveva imparato in fretta il suo nome lei abbassò la bocca fino a raggiungere l'elastico dei boxer di lui, facendoglieli cadere ai piedi, si mise in ginocchio e.
*********fine flashback di Michael**********
MICHAEL: "La sera per divertirsi si va in chiesa a pregare" poi scoppiò a ridere e la ragazza fece lo stesso, questa volta l'ondata di risate lasciò un'altra strana sensazione nell'aria, ma questa volta era diversa, felice e sollevata.
MARIA: "Capisco, e tu cosa fai Spaceboy? Vai in chiesa?"
MICHAEL: "No io mi astengo"
MARIA: "Come mai?"
MICHAEL: "Non ho di questi interessi, tu credi in Dio?"
MARIA: "Non saprei: è come se qualcuno mi viene a chiedere se credo nei fantasmi o negli alieni"
MICHAEL: "Ti ho già detto che sono un alieno" scherzò nuovamente.
MARIA: "Ah, già dimenticavo" stette di nuovo al gioco.
In quel momento arrivarono Isabel e Tess e si sedettero al tavolo dei due ragazzi.
ISABEL: "Ciao Michael" civettò.
MICHAEL: "Isabel Tess" disse con un tono cupo, quasi irritato.
TESS: "Ma come? Non ci presenti la tua amica?" chiese civettando anche lei.
MARIA: "Mi chiamo Maria!" si presentò da sola, le due ragazze la guardavano malissimo, come per dire: Vattene, questa è roba nostra!
Maria si alzò in piedi sentendosi un po' incomoda.
MICHAEL: "Dove vai?" vedendo la ragazza che iniziò a raccogliere la sua roba.
MARIA: "Devo passare in segreteria prima che inizino le lezioni, ci vediamo questo pomeriggio, ciao"
MICHAEL: "Ciao Maria" Michael fu l'unico a salutarla e la guardò allontanarsi.
ISABEL: "Quella puttanella mi sta addosso" Michael iniziò a prendere tutte le sue cose, poi si alzò e guardò Isabel.
MICHAEL: "Veramente tra te e Maria, la "puttanella" non e lei" sorrise e senza neanche salutare se ne andò, lasciando Isabel e Tess a bocca aperta.
Maria intanto si era fermata alla bacheca scolastica a leggere i bigliettini, con i vari lavori.
MARIA: "Cercasi massaggiatrice.non fa proprio per me" ormai aveva già scartato almeno quindici bigliettini con scritto CERCASI.Liz si avvicinò a lei.
LIZ: "Ciao"
MARIA: "Ciao.emh.tu sei Liz vero? La ragazza di Max.e sei anche nella mia classe" Liz sorrise e annuì.
LIZ: "Sì, sono io." poi guardando tutte e due il resto dei CERCASI ".cosa stai cercando?"
MARIA: "Un lavoro come Baby-sitter." puntando gli occhi su un foglio: trovato!
LIZ: "Ma non lavori già all'UFO center e al Crash Down?"
MARIA: "Sì, ma." fu interrotta dalla campanella ".scusami tanto Liz, ma devo proprio andare in segreteria" Liz annuì e Maria si mise il CERASI nella tasca dei pantaloni.
LIZ: "Vuoi che ti accompagno? Così non ti perdi!"
MARIA: "Grazie mi faresti un grandissimo favore!" le due ragazze si incamminarono.
Nel pomeriggio dopo essere tornata a casa da scuola Maria andò a lavorare all'UFO center e poi all'orario stabilito si presentò al Crash Down che ancora era deserto.
MARIA: "C'è nessuno? Sono Maria!" Michael sentendo la voce squillante della ragazza volò fuori dalla cucina.
MICHAEL: "Ciao" pianto lì.
MARIA: "Ciao Spaceboy" Michael sorrise, ancora quello pseudonimo.
MICHAEL: "Benvenuta" Maria si guardò intorno.
MARIA: "Sei solo?"
MICHAEL: "No, c'è il cuoco in cucina, io comunque sono il tuo maestro ufficiale, ti devo insegnare a fare la cameriera!" sorrise pensando a quello che potrebbe insegnarle, grembiule e divisa a parte.
MARIA: "Non ti preoccupare so già i trucchi del mestiere, basta che tu mi dica dove sono i menu così me li studio un po'"
MICHAEL: "Però?!?! Sei appena arrivata e dai già degl'ordini!" rise.
MARIA: "Non era un ordine, era una richiesta!" sorrise indietro.
MICHAEL: "Bene, visto che sei così brava, vieni di là che ti faccio indossare l'uniforme" Maria fece una smorfia di disgusto.
MARIA: "L'uniforme?"
MICHAEL: "Ma certo, vieni" il ragazzo si mise dietro di lei e la spinse dolcemente nel retro.
MARIA: "Sto bene?" uscendo dal bagno e facendo un giro su se stessa per far vedere meglio a Michael
MICHAEL: "Perfetta" e come poteva dire il contrario? Il suo corpo era perfetto, le sue curve, i suoi occhi, le sue labbra, il suo collo, le sue curve, la sua vita, le sue curve, le sue gambe, le sue curve.il ragazzo si schiaffeggiò si disse mentalmente.
MARIA: "Grazie" sorrise lievemente imbarazzata.
MICHAEL: "Appena arrivano i primi clienti, mi fai subito vedere di cosa sei capace" facendole l'occhiolino.
MARIA: "Ma sentitelo." rivolgendosi a nessuno in particolare ".ieri era tutto timido e pacato.e adesso." sorrise ricordandolo balbettare.
MICHAEL: "Mentre aspettiamo perché non mi racconti qualcosa di te?" Maria annuì.
MARIA: "Ma certo.però prima posso fare una telefonata?" Michael annuì ".a che ora finiamo questa sera?"
MICHAEL: "Verso le sette e mezzo puoi andare a casa!" Maria annuì e ringraziò, poi si diresse verso il telefono, Michael se ne andò in sala, la ragazza prese il foglietto dalla tasca e iniziò a comporre il numero.
VOCE: "Sì chi parla?" chiese una voce femminile al di là della linea.
MARIA: "Salve, lei è la Signora DeLuca?"
VOCE: "Sì sono io"
MARIA: "Buonasera signora, io sono Maria, volevo sapere se quel lavoro di Baby-sitter è ancora libero" la donna sorrise ringraziando il cielo.
AMY: "Cara ragazza capiti proprio a pennello." Maria si sentì più sollevata ".facciamo una cosa questa sera verso le otto vieni a casa mia, ci dovrebbe anche essere l'indirizzo sul foglietto." Maria guardò.
MARIA: "Sì"
AMY: "Bene, vieni alle otto e parliamo, intanto ti faccio conoscere i miei figli."
MARIA: "Quanti ne ha?"
AMY: "Tre." Maria ingoiò pensò ".però uno è già grande, ma gli altri due sarai tu ad accudirli." Maria si sentì appena un po' più sollevata.
MARIA: "Ok, allora questa sera alle otto in punto sarò da lei" si salutarono e la ragazza annuì.
Maria raggiunse Michael, quando entrarono Liz e Kyle nel locale.
MICHAEL: "Forza tocca a te" Maria andò dai due ragazzi seguita a ruota da Michael.
MARIA: "Ciao ragazzi" la ragazza sfoggiò uno dei suoi sorrisi.
LIZ: "Ciao Maria, ti trovi bene qui al Crash Down?" chiese per rompere il ghiaccio.
MARIA: "Sì moltissimo, poi lui." indicando Michael ".mi ha detto che è un alieno, così quando ho bisogno di qualche cosa lui può farlo, giusto?" rivolgendosi al ragazzo dietro di lei. Lui annuì.
LIZ: "Un nuovo alieno tra noi" disse capendo lo scherzo.
MARIA: "Bene ragazzi, volete ordinare?"
KYLE: "Io vorrei una soda e un hamburger!" Maria se lo annotò sul foglio delle ordinazioni, poi guardò Liz.
LIZ: "Vorrei un colpo di vento alieno e anelli di Saturno" la cameriera scrisse anche questo.
MARIA: "Benissimo" andò verso la cucina a portare l'ordinazione lasciando Michael con Liz e Kyle.
LIZ: "Ma che ti sei inventato?" chiese un po' arrabbiata.
MICHAEL: "Stavo solo scherzando!"
LIZ: "L'ho capito, ma cerca di non farle capire niente"
MICHAEL: "No tranquilla"
KYLE: "Max dov'è?"
MICHAEL: "Gli ho chiesto di lasciarmi campo libero, e siccome questa sera come al solito non verrà nessuno, Josè se ne andrà presto e così dovrete fare anche voi"
LIZ: "Certo non ti preoccupare" si limitò a dire con uno sguardo e un sorriso malizioso.
MARIA: "Spaceboy" urlò Maria dalla cucina.
MICHAEL: "Arrivo" poi facendo l'occhiolino a Liz e a Kyle che sorrisero si diresse verso il bancone della cucina.
MARIA: "Fammi vedere dove tenete i bicchieri" chiese guardandosi intorno cercandoli con lo sguardo.
MICHAEL: "Certo, come vuole principessa!" Maria si irrigidì un tantino.
MARIA: "Mi stai prendendo in giro?"
MICHAEL: "Io?" con aria di finta inconsapevolezza.
Qualche mezz'ora dopo, come previsto il locale era deserto a parte Maria e Michael, infatti non c'era nessuno.
MICHAEL: "Maria sono le sette e un quarto, ti va di cenare con me questa sera?" propose.
MARIA: "Non posso, mi dispiace." con tono mortificato ".ho un appuntamento di." stava per dire di lavoro, ma Michael la tagliò.
MICHAEL: "No, grazie. Non voglio sapere tutti i particolari, comunque qui oramai non c'è niente da fare puoi andare a casa" disse sconsolato evitando il suo sguardo. Ma Maria non era completamente rincitrullita fortunatamente.
MARIA: "Ti prometto che domani sera verrò con te, sempre che l'invito sia ancora valido" Michael annuì.
MICHAEL: "Ovviamente" Maria si diresse verso lo spogliatoio dove si cambiò.
Pochi minuti più tardi.
MARIA: "Se vuoi aspetto finché non chiudi tutto"
MICHAEL: "Non importa" ancora un po' triste per il rifiuto della ragazza.
MARIA: "Guarda che per me non fa nessuna differenza" Michael rifiutò di nuovo e lei non insistette più di tanto.
MICHAEL: "Ciao"
MARIA: "Ciao a domani" la ragazza vide gli occhi tristi di Michael e un qualche cosa la spinse verso di lui che era ancora seduto al bancone.
Michael la vide avvicinarsi come in una scena a rallentatore, lei si inclinò su di lui e gli diede un bacio molto caldo su una guancia, il ragazzo rabbrividì.
Non riuscendo a trattenere i suoi ormoni prese la ragazza per un braccio e la baciò duramente in bocca, facendo scivolare la lingua dentro la sua bocca. Anche lei presa da un getto di fuoco buttò in terra la giacca e la borsa e ricambiò il bacio con tutta la passione che meritava, Michael la prese in braccio e le sollevò la gonna in modo di andare ad accarezzare l'interno coscia di lei.
MARIA: "Michaeeeel" gemette. La mano di lui arrivò agli slip bianchi di lei e glieli sfilò, poi tornò su massaggiando.
MICHAEL: "Grazie Maria" la ragazza si destò come da un sogno.
MARIA: "E di cosa?" chiese titubante.
MICHAEL: "Del bacio risanatore" Maria si guardò intorno spaesata, quello che era appena successo era stato frutto della sua fantasia, ma sembrava così vero.
La biondina uscì dal Crash Down diretta verso casa, si sarebbe fatta una doccia e sarebbe corsa dalla Sig.ra DeLuca.
MARIA: "Maria, ma che ti prende? Quello è un ragazzo come tanti."
***********inizio flashback di Maria**********
MICHAEL: "Non molto bene.sai, la gente di qui è tutta uguale!"
***********fine flashback di Maria**********
E sorrise di nuovo al pensiero di lui che si avvicinava a lei.
CONTINUA.
