Maria era puntualissima, otto meno tre minuti, bhè forse un po' in
anticipo.era perfetta: si era appena fatta una bella doccia, si era vestita
con una minigonna nera mozzafiato, una camicia bianca e solito trucco molto
acqua e sapone, capelli raccolti con due ciocche hai lati che le ricadevano
sulle spalle, per poi scivolare sul petto; prese fuori lo specchietto dalla
borsa si guardò un momento.
MARIA: "Sei bellissima!" modesta la ragazza, ma su chi voleva far colpo? ;)
Il campanello di casa DeLuca suonò. AMY: "Micky tesoro, vai tu ad aprire deve essere la nuova Baby-sitter" Michael era appena uscito dalla doccia e ora era intento ad asciugarsi i capelli, ed era vestito in un bel nulla, solo un asciugamani intorno alla vita e un asciugamani in mano che gli sfregava i capelli. MICHAEL: "Va bene!" poi pensò sarà di nuovo una di quelle vecchie zitelle, rompiscatole con il sedere grosso come un camion e la dentiera era così abituato a certe cose che oramai non ci fece più caso, non si disturbò neanche a mettersi qualcosa addosso.
Maria era pronta a sfoggiare uno dei suoi più dolci sorrisi, sentì la porta aprirsi, alzò la testa, alzò gli occhi, e questi si allargarono in stupore come quelli della persona che le stava di fronte. MARIA: "Spaceboy?" la ragazza fece una intensa ricognizione del corpo di Michael e quasi il fiato le veniva meno non si poteva almeno mettere qualcosa addosso? si chiese. MICHAEL: "Maria?" anche lui fece una breve ricognizione del corpo di lei, i suoi occhi si fermarono sulla sua minigonna che metteva in risalto le sue perfette gambe e le sue altrettanto perfette curve. MARIA: "Scusa devo aver sbagliato casa!" quando fece per andarsene Michael la prese per un braccio e la fermò. MICHAEL: "No aspetta" un brivido freddo percosse tutti e due.
Maria si avvicinò a Michael pian piano gli tolse l'asciugamano dalle mani, Michael fece lo stesso con la giacca di lei. I due indumenti volarono interra seguiti subito dopo dalla camicetta, dalla minigonna e dalle calze di lei, Maria aiuto il ragazzo a toglierle gli slip alzando i piedi, lui si inginocchiò per sfilarglieli meglio, poi si rialzò e le tolse il reggiseno, ora lei era completamente nuda, sulla veranda di casa di lui. Ma questo a loro non importava, Maria tolse l'asciugamani dalle anche di Michael, lui si inginocchiò e iniziò a baciargli lo stomaco, Maria trafisse le sue mani nei capelli di lui, che la tenne fermamente dalle anche, lui tracciava piccoli cerchi con la lingua sotto l'ombelico di lei e pian piano scendendo.
AMY: "Maria.benvenuta!" le tenne fuori la mano in forma di saluto mentre l'altra sorreggeva un bambino di circa un anno. MARIA: "Gra-grazie" si riprese subito ecco, è successo un'altra volta AMY: "Micky, perché non hai fatto accomodare questa bellissima ragazza" MICHAEL: "Cosa?" Michael si voltò verso la madre, e ora toccò a lui risvegliarsi. AMY: "E poi non ti potevi mettere qualcosa addosso?" Michael annuì ancora intontito e andò in camera sua a rivestirsi. MARIA: "Buonasera signora io sono Maria" prendendo e stringendo la mano della donna. AMY: "Prego, accomodati" MARIA: "Grazie"
Le due donne erano sedute sul divano e Amy aveva appena finito di far vedere la casa alla ragazza. AMY: "Questo è il piccolo Daniel e quella bambina lì è Tracy" indicando prima il bambino in braccio a lei poi la bambina in braccio a Michael che intanto si era vestito. MARIA: "Ciao bellissimo" disse dolcemente prendendo dalle braccia della madre il bambino. AMY: "Scusate ragazzi sono già in ritardo.il resto te lo spiegherà Micky!" disse alzandosi, e prendendo la borsa salutò tutti e uscì.
Maria guardò Michael. MARIA: "Micky?" chiese prima di scoppiare a ridere. MICHAEL: "Ho bisogno di una spiegazione" Maria intanto si era messa a fare l'aeroplano con il piccolo Daniel. MARIA: "Dimmi Micky" fece il verso alla madre tentando di sviare il discorso. MICHAEL: "Ehi" MARIA: "Scusa, Micky, non volevo prenderti in giro." e scoppiò di nuovo a ridere, mise il bambino nel lettino vicino al divano e andò da Michael che era seduto con Tracy in braccio su una poltrona, lei si inginocchiò di fronte hai due, e guardò dolcemente la bambina. MARIA: "Ciao" la bambina era un po' timida e si coprì con le maniche della felpa di Michael, Maria guardò il ragazzo e sorrise. MICHAEL: "Non essere timida Tracy" la bambina si rivoltò. TRACY: "Ciao" MARIA: "Io mi chiamo Maria" TRACY: "Lo so" MARIA: "Tu invece ti chiami Tracy, giusto?" TRACY: "Sì con la Y alla fine" disse orgogliosa. MARIA: "Bene Tracy con la Y alla fine piacere di conoscerti" TRACY: "Grazie, anche per me è un piacere" Maria sorrise, i bambini gli facevano sempre una gran tenerezza. MARIA: "Sai che io conosco il tuo fratellone?" chiese dolcemente. TRACY: "Sei una sua amica?" MARIA: "Ma certo" TRACY: "No" MARIA: "No? Perché no?" TRACY: "Non voglio che sei sua amica" Maria sporse il labbro e fece finta di piangere. MARIA: "Perché non posso essere sua amica?" la bambina sorrise. TRACY: "Perché sei bella e gentile" MARIA: "E perché non vuoi che io sia sua amica?" TRACY: "Perché potresti essere la sua fidanzatina" Maria sorrise. MARIA: "Certo potrei" Tracy le ricambiò il sorriso. TRACY: "Allora è deciso, voi siete fidanzatini" MARIA: "Come vuoi, va bene io e Michael siamo fidanzatini, e dimmi tu ce l'hai il fidanzatino?" la bambina tornò a nascondersi dietro la manica della felpa di Michael e Maria tornò a sorridere guardando il ragazzo, che carino che era. sono sicura che quando avrà dei figli sarà un padre bravissimo pensò, poi allontanò subito il pensiero non appena sentì il pianto del bambino. La ragazza lo andò a prendere. Maria guardò Michael.
MARIA: "Ha già mangiato?" TRACY: "Glielo ha dato la mamma prima" MARIA: "Forse deve essere cambiato" la biondina andò verso il bagno, Michael si alzò e prese in braccio Tracy e le sussurrò qualcosa all'orecchio: MICHAEL: "Andiamo a vedere anche noi?" la bambina annuì. TRACY: "Maria, possiamo venire anche noi?" chiese piano. MARIA: "Ma certo" i quattro si chiusero in bagno, Michael aveva ancora in braccio Tracy che tra una coccola e l'altra si addormentò. Maria cambiò Daniel e poco dopo si addormentò anche lui. I due ragazzi portarono i bambini nelle rispettive stanze.
MICHAEL: "Non hai risposto alla domanda che ti ho fatto prima" chiudendo la porta della camera di Tracy e parlando a bassa voce. MARIA: "Quale?" chiudendo la porta della camera di Daniel. MICHAEL: "Perché fai tre lavori?" MARIA: "Perché io non ho la mammina che mi paga i vestiti e tutto il resto e poi, mi piace lavorare inoltre mi tratto bene.e poi io adoro i bambini e stare in mezzo alla gente, per questo ho scelto questi tre lavori" concluse sedendosi sul divano. MICHAEL: "E quando studi?" chiese sapendo che lui studia sì e no una volta ogni cavata di papa, ma poi a lui cosa importava, andava bene lo stesso a scuola. MARIA: "Studio la notte" Michael si sedette sul divano di fianco a lei. MICHAEL: "Scusa una cosa, ricapitolando: dalle nove alle quattro sei a scuola, poi dalle quattro e mezza fino alle cinque e mezza sei da Milton, poi al Crash Down fino alle sette e mezza e alle otto vieni qui e questo tutti i giorni." Maria annuì come se fosse la cosa più normale del mondo ".poi tornerai a casa verso le undici e ti metti a studiare.non hai una vita privata? Degl'hobbies?" Maria si rattristì. MARIA: "No!" disse solamente. Michael capì che aveva un'altra volta toccato il tasto sbagliato. MICHAEL: "Scusa se mi faccio gli affari tuoi, ma io al posto tuo sarei stanco morto" Maria sorrise debolmente, poi sentirono una voce da dietro di loro.
TRACY: "Maria?" la ragazza saltò su sentendo il suo nome e corse dalla bambina. MARIA: "Dimmi" la bambina si strofinò gli occhi. TRACY: "Ho paura da sola, stai con me e Micky finché non arriva la mamma?" Maria sorrise annuendo. MARIA: "Ma certo" TRACY: "Posso venire sul divano con voi?" MICHAEL: "Sicuro vieni qui" la bambina prese per mano Maria e le due di sedettero di fianco a Michael. MARIA: "Sdraiati qui.e usa le mie gambe come cuscino" la bambina lo fece poi si accoccolò nel calore di Maria. TRACY: "Grazie" MARIA: "Scusa, perché tua madre ha bisogno di una Baby-sitter quando ci sei tu?" MICHAEL: "Io da solo non sono capace di solito quando ci sono delle belle ragazze come Baby-sitter io resto a dare una mano" sorrise sbirciando Maria con la coda dell'occhio. MARIA: "Ah, sì? E quante belle ragazze ci sono state?" sentendosi un po' gelosa, anche se non sapeva il perché.
MICHAEL: "Una: TU!" i due ragazzi si avvicinarono, lui era completamente catturato dalle labbra di lei e lei da quelle di lui, quando sentirono la bambina rimescolarsi e guardarli silenziosamente. TRACY: "Non fate caso a me" disse come un adulto. Michael e Maria sorrisero. MICHAEL: "Come mai non dormi? Sono già le dieci e le brave bambine dormono a quest'ora!" TRACY: "Micky, lo so che vuoi stare da sola con lei.e siccome ti voglio tanto bene me ne vado, ma solo se voi." la bambina diventò tutta rossa, Maria e Michael erano sulle spine. MICHAEL: "Solo se voi?" TRACY: "Solo se voi vi baciate" Maria sorrise. MARIA: "Si tratta solo di questo?" Michael la guardò non sapeva se sentirsi sorpreso o felice, forse era entrambe le cose. Maria si voltò verso il ragazzo, lei si stava avvicinando, altra volta sembrava una scena a rallentatore. Maria baciò Michael, un calmo, tranquillo, casto bacio sulla guancia.e siamo a due. Tracy sorrise. TRACY: "Grazie!" Michael era sorpreso, non si era ripreso. Maria sorridendo si alzò e accompagnò la bambina in camera sua. Quando tornò da Michael, il ragazzo si era addormentato. Lei prese una coperta e gliela mise sulle spalle, baciandogli inconsapevolmente un'altra volta la guancia.
Pochi minuti dopo Amy rientrò a casa e si congratulò con Maria per il bel lavoro.tutto andò secondo i progetti della ragazza e felice tornò a casa salutando la Sig.ra DeLuca. Non appena sentì la porta chiudersi dietro Maria il bello addormentato volò in piedi urlando: MICHAEL: "Maria" AMY: "È appena andata via" Michael guardò la porta sconsolato.
Il giorno dopo a scuola Michael cercò subito Maria.(stranoooooooo-questo è un mio appunto ;)) MICHAEL: "Ehi" Maria sorrise. Lui si appoggiò di fianco all'armadietto da dove la ragazza stava prendendo fuori i libri di scuola. MARIA: "Ciao Spaceboy" sollevando appena la testa per salutarlo. MICHAEL: "Avrei gradito sentir queste due parole anche ieri sera" intanto appostate proprio di fianco a loro ma comunque non viste c'erano Isabel e Tess che ascoltavano la conversazione tra i due.
TESS: "Hai sentito? Sono andati a letto insieme!" concluse la prima oca. ISABEL: "Quella roba non è per lei, Michael è mio!" gridò la seconda oca.
MARIA: "Ma se stavi dormendo come un angioletto?!?!?!?!?!" lo derise. MICHAEL: "Avresti potuto svegliarmi" con l'aria un po' imbronciata. MARIA: "Non ne avevo il coraggio, se poi mi picchiavi perché ti avevo svegliato?" Michael le fece leggermente il solletico su un fianco. MICHAEL: "Non l'avrei mai fatto" poi facendole l'occhiolino se ne andò. MARIA: "Ma tu sei tutto scemo" gli grido da dietro, lui senza voltarsi fece cenno di sì con la testa e se ne andò in classe.
Maria lasciò gli armadietti e si diresse verso il bagno, non appena uscì sentì due paia di braccia che la trascinavano di nuovo dentro, e la sbatterono contro il muro.per la sorpresa lei chiuse gli occhi per poi riaprirli non appena il colpo si era un po' attutito. Gli occhi di Maria si aprirono piano e davanti a lei, due ragazze bionde. MARIA: "Isabel.Tess.cosa volete da me?" chiese ancora un po' dolorante per il colpo appena ricevuto. Isabel si avvicinò al suo orecchio. ISABEL: "Stai lontana da Michael, lui è mio" Maria la guardò. MARIA: "Guarda che io e Michael siamo solo amici, lavoriamo insieme e basta" ISABEL: "Non voglio che ti avvicini più a lui!" disse risoluta senza ascoltarla. MARIA: "Come vuoi" scrollandosi di dosso le mani delle due ragazze. Ma Isabel la riprese e le mise le mani al collo comprimendo un pochino. ISABEL: "Se vi vedo riparlare come questa mattina, tu te ne pentirai" Tess ghignò. TESS: "Amaramente" certo queste due ragazzine non è che facevano proprio paura a Maria, anzi sarebbe stata capace di affrontarle tutte e due insieme in fondo erano solo umane.ma avevano ragione: lei non poteva attaccarsi così a un essere umano, non dopo aver scoperto che lei non lo è. Le due ragazze lasciarono la presa e orgogliose si diressero verso l'uscita, aprirono le porte con aria di chi vince sempre e se ne andarono. Maria sospirò. MARIA: "Non sono più convinta che sia stata una buona idea lasciare la Florida per venire qui" disse sospirando mentre anche lei si dirigeva verso l'uscita.
Maria entrò in classe oramai era a Roswell da una settimana, anche se la scuola era iniziata solo da due giorni lei non aveva conosciuto nessuno a parte Michael, che era molto gentile, Max, Liz e qualcun altro di cui non ricordava il nome. La ragazza si guardò attorno per vedere se c'era un posto libero, eccolo! Guardò chi c'aveva vicino: Michael! Si guardò un altro po' attorno fortunatamente lui non si era accorto che lei era lì, vide un altro posto libero e si sedette. Michael alzò la testa e vide che Maria era seduta dall'altra parte dell'aula, il professore non era ancora entrato Michael si alzò, prese la sua roba e si sedette dietro la biondina. Questa si voltò e vedendolo sorrise, poi si ricordò e si rivoltò, naturalmente Michael capì subito che qualcosa non andava.
Maria srotolò il bigliettino che gli era arrivato da dietro e lo lesse: Ti aspetto alla quarta ora nella stanza dei cancellini. Spaceboy.
La ragazza sorrise scrisse sì sul foglietto e lo rifilò dietro di lei.
Alla quarta ora nella stanza dei cancellini, Maria aspettava Michael. MARIA: "Ragazza mia.tu sei partita.conosci quel ragazzo da solo tre giorni e fai già queste cose? No-no, non ci siamo." si zittì non appena sentì la porta aprirsi. MICHAEL: "Ciao" entrando e chiudendo poi la porta dietro di se. MARIA: "Ciao" disse cercando di essere più fredda possibile. MICHAEL: "Volevo chiederti una cosa" la sua aria diventò da dolce a preoccupata e Maria sentì una stretta al cuore al pensiero di quello che stava per dirgli. MARIA: "Prima che tu mi chieda qualsiasi cosa.voglio dirti una cosa io" Michael annuì. MICHAEL: "Certo, sputa il rospo" MARIA: "Non possiamo andare avanti così" Michael la tagliò. MICHAEL: "Che vuoi dire?" chiese tristemente. MARIA: "Insomma noi ci conosciamo da soli tre giorni e tu mi tratti come se mi conoscessi da degl'anni" scotendo la testa per sottolineare le sue parole. MICHAEL: "Ma certo, in realtà è così, ti ho letto nel pensiero, sono un alieno: ricordi?" Maria questa volta non stette al gioco. MARIA: "Smettila di scherzare, perché io non lo sto facendo."
Michael senza neanche pensarci su due volte, la prese di prepotenza e la baciò, non servirono a nulla i tentativi di rivolta, lui era troppo forte e lei forse non voleva minimamente rivoltarsi. Michael iniziò a baciarle il collo, lei spostò la testa da un lato per permettergli di prendere nella sua bocca più pelle. Maria fece scivolare le mani sotto la sua maglietta e iniziò ad accarezzargli la schiena, lui non smetteva mai di baciarle e succhiarle il collo. Lui gli tolse la magliettina e poi il reggiseno, Maria gemette non appena sentì le caldi mani del ragazzo che la accarezzavano, Michael la sollevò da terra, lei gli cinse la vita con le gambe e lui iniziò a baciargli il collo fino ad un primo seno, e iniziò a succhiarle un capezzolo, poi passò all'altro.
Maria si rattristì molto, il ragazzo non dava segni di vita. MARIA: "Addio Michael" non appena sentì queste due ultime parole uscirle dalla bocca, il mondo di Michael crollò e il suo cuore si sbriciolò. MICHAEL: "Maria aspetta" troppo tardi era già uscita.
Una lacrima bagnò una guancia di Maria e la ragazza ne rimase sorpresa: la sua prima lacrima! A questa se ne aggiunse un'altra, lei non ci credeva, allora sapeva piangere anche lei, una sensazione di felicità mista a tristezza si impadronì del suo corpo, fu risvegliata dai suoi pensieri dal suono della campanella.
Nel pomeriggio al Crash Down lavoravano Max e Michael, era ancora presto e Maria non sarebbe arrivata prima di una mezz'ora, Michael rubò quel tempo per raccontare tutto all'amico. MAX: "Non ci credo e perché mai ti ha detto una cosa del genere?" Michael stava spazzando il pavimento. :lol MICHAEL: "Non lo so, deve essere successo qualcosa che le ha fatto cambiare idea, fino a questa mattina era gentile come al solito" Max alzò le spalle. MAX: "Forse era solo la luna, se è un'aliena veramente, l'influenza lunare si farà sentire" poi risero alla sciocchezza che Max ebbe appena detto.
CONTINUA.
Il campanello di casa DeLuca suonò. AMY: "Micky tesoro, vai tu ad aprire deve essere la nuova Baby-sitter" Michael era appena uscito dalla doccia e ora era intento ad asciugarsi i capelli, ed era vestito in un bel nulla, solo un asciugamani intorno alla vita e un asciugamani in mano che gli sfregava i capelli. MICHAEL: "Va bene!" poi pensò sarà di nuovo una di quelle vecchie zitelle, rompiscatole con il sedere grosso come un camion e la dentiera era così abituato a certe cose che oramai non ci fece più caso, non si disturbò neanche a mettersi qualcosa addosso.
Maria era pronta a sfoggiare uno dei suoi più dolci sorrisi, sentì la porta aprirsi, alzò la testa, alzò gli occhi, e questi si allargarono in stupore come quelli della persona che le stava di fronte. MARIA: "Spaceboy?" la ragazza fece una intensa ricognizione del corpo di Michael e quasi il fiato le veniva meno non si poteva almeno mettere qualcosa addosso? si chiese. MICHAEL: "Maria?" anche lui fece una breve ricognizione del corpo di lei, i suoi occhi si fermarono sulla sua minigonna che metteva in risalto le sue perfette gambe e le sue altrettanto perfette curve. MARIA: "Scusa devo aver sbagliato casa!" quando fece per andarsene Michael la prese per un braccio e la fermò. MICHAEL: "No aspetta" un brivido freddo percosse tutti e due.
Maria si avvicinò a Michael pian piano gli tolse l'asciugamano dalle mani, Michael fece lo stesso con la giacca di lei. I due indumenti volarono interra seguiti subito dopo dalla camicetta, dalla minigonna e dalle calze di lei, Maria aiuto il ragazzo a toglierle gli slip alzando i piedi, lui si inginocchiò per sfilarglieli meglio, poi si rialzò e le tolse il reggiseno, ora lei era completamente nuda, sulla veranda di casa di lui. Ma questo a loro non importava, Maria tolse l'asciugamani dalle anche di Michael, lui si inginocchiò e iniziò a baciargli lo stomaco, Maria trafisse le sue mani nei capelli di lui, che la tenne fermamente dalle anche, lui tracciava piccoli cerchi con la lingua sotto l'ombelico di lei e pian piano scendendo.
AMY: "Maria.benvenuta!" le tenne fuori la mano in forma di saluto mentre l'altra sorreggeva un bambino di circa un anno. MARIA: "Gra-grazie" si riprese subito ecco, è successo un'altra volta AMY: "Micky, perché non hai fatto accomodare questa bellissima ragazza" MICHAEL: "Cosa?" Michael si voltò verso la madre, e ora toccò a lui risvegliarsi. AMY: "E poi non ti potevi mettere qualcosa addosso?" Michael annuì ancora intontito e andò in camera sua a rivestirsi. MARIA: "Buonasera signora io sono Maria" prendendo e stringendo la mano della donna. AMY: "Prego, accomodati" MARIA: "Grazie"
Le due donne erano sedute sul divano e Amy aveva appena finito di far vedere la casa alla ragazza. AMY: "Questo è il piccolo Daniel e quella bambina lì è Tracy" indicando prima il bambino in braccio a lei poi la bambina in braccio a Michael che intanto si era vestito. MARIA: "Ciao bellissimo" disse dolcemente prendendo dalle braccia della madre il bambino. AMY: "Scusate ragazzi sono già in ritardo.il resto te lo spiegherà Micky!" disse alzandosi, e prendendo la borsa salutò tutti e uscì.
Maria guardò Michael. MARIA: "Micky?" chiese prima di scoppiare a ridere. MICHAEL: "Ho bisogno di una spiegazione" Maria intanto si era messa a fare l'aeroplano con il piccolo Daniel. MARIA: "Dimmi Micky" fece il verso alla madre tentando di sviare il discorso. MICHAEL: "Ehi" MARIA: "Scusa, Micky, non volevo prenderti in giro." e scoppiò di nuovo a ridere, mise il bambino nel lettino vicino al divano e andò da Michael che era seduto con Tracy in braccio su una poltrona, lei si inginocchiò di fronte hai due, e guardò dolcemente la bambina. MARIA: "Ciao" la bambina era un po' timida e si coprì con le maniche della felpa di Michael, Maria guardò il ragazzo e sorrise. MICHAEL: "Non essere timida Tracy" la bambina si rivoltò. TRACY: "Ciao" MARIA: "Io mi chiamo Maria" TRACY: "Lo so" MARIA: "Tu invece ti chiami Tracy, giusto?" TRACY: "Sì con la Y alla fine" disse orgogliosa. MARIA: "Bene Tracy con la Y alla fine piacere di conoscerti" TRACY: "Grazie, anche per me è un piacere" Maria sorrise, i bambini gli facevano sempre una gran tenerezza. MARIA: "Sai che io conosco il tuo fratellone?" chiese dolcemente. TRACY: "Sei una sua amica?" MARIA: "Ma certo" TRACY: "No" MARIA: "No? Perché no?" TRACY: "Non voglio che sei sua amica" Maria sporse il labbro e fece finta di piangere. MARIA: "Perché non posso essere sua amica?" la bambina sorrise. TRACY: "Perché sei bella e gentile" MARIA: "E perché non vuoi che io sia sua amica?" TRACY: "Perché potresti essere la sua fidanzatina" Maria sorrise. MARIA: "Certo potrei" Tracy le ricambiò il sorriso. TRACY: "Allora è deciso, voi siete fidanzatini" MARIA: "Come vuoi, va bene io e Michael siamo fidanzatini, e dimmi tu ce l'hai il fidanzatino?" la bambina tornò a nascondersi dietro la manica della felpa di Michael e Maria tornò a sorridere guardando il ragazzo, che carino che era. sono sicura che quando avrà dei figli sarà un padre bravissimo pensò, poi allontanò subito il pensiero non appena sentì il pianto del bambino. La ragazza lo andò a prendere. Maria guardò Michael.
MARIA: "Ha già mangiato?" TRACY: "Glielo ha dato la mamma prima" MARIA: "Forse deve essere cambiato" la biondina andò verso il bagno, Michael si alzò e prese in braccio Tracy e le sussurrò qualcosa all'orecchio: MICHAEL: "Andiamo a vedere anche noi?" la bambina annuì. TRACY: "Maria, possiamo venire anche noi?" chiese piano. MARIA: "Ma certo" i quattro si chiusero in bagno, Michael aveva ancora in braccio Tracy che tra una coccola e l'altra si addormentò. Maria cambiò Daniel e poco dopo si addormentò anche lui. I due ragazzi portarono i bambini nelle rispettive stanze.
MICHAEL: "Non hai risposto alla domanda che ti ho fatto prima" chiudendo la porta della camera di Tracy e parlando a bassa voce. MARIA: "Quale?" chiudendo la porta della camera di Daniel. MICHAEL: "Perché fai tre lavori?" MARIA: "Perché io non ho la mammina che mi paga i vestiti e tutto il resto e poi, mi piace lavorare inoltre mi tratto bene.e poi io adoro i bambini e stare in mezzo alla gente, per questo ho scelto questi tre lavori" concluse sedendosi sul divano. MICHAEL: "E quando studi?" chiese sapendo che lui studia sì e no una volta ogni cavata di papa, ma poi a lui cosa importava, andava bene lo stesso a scuola. MARIA: "Studio la notte" Michael si sedette sul divano di fianco a lei. MICHAEL: "Scusa una cosa, ricapitolando: dalle nove alle quattro sei a scuola, poi dalle quattro e mezza fino alle cinque e mezza sei da Milton, poi al Crash Down fino alle sette e mezza e alle otto vieni qui e questo tutti i giorni." Maria annuì come se fosse la cosa più normale del mondo ".poi tornerai a casa verso le undici e ti metti a studiare.non hai una vita privata? Degl'hobbies?" Maria si rattristì. MARIA: "No!" disse solamente. Michael capì che aveva un'altra volta toccato il tasto sbagliato. MICHAEL: "Scusa se mi faccio gli affari tuoi, ma io al posto tuo sarei stanco morto" Maria sorrise debolmente, poi sentirono una voce da dietro di loro.
TRACY: "Maria?" la ragazza saltò su sentendo il suo nome e corse dalla bambina. MARIA: "Dimmi" la bambina si strofinò gli occhi. TRACY: "Ho paura da sola, stai con me e Micky finché non arriva la mamma?" Maria sorrise annuendo. MARIA: "Ma certo" TRACY: "Posso venire sul divano con voi?" MICHAEL: "Sicuro vieni qui" la bambina prese per mano Maria e le due di sedettero di fianco a Michael. MARIA: "Sdraiati qui.e usa le mie gambe come cuscino" la bambina lo fece poi si accoccolò nel calore di Maria. TRACY: "Grazie" MARIA: "Scusa, perché tua madre ha bisogno di una Baby-sitter quando ci sei tu?" MICHAEL: "Io da solo non sono capace di solito quando ci sono delle belle ragazze come Baby-sitter io resto a dare una mano" sorrise sbirciando Maria con la coda dell'occhio. MARIA: "Ah, sì? E quante belle ragazze ci sono state?" sentendosi un po' gelosa, anche se non sapeva il perché.
MICHAEL: "Una: TU!" i due ragazzi si avvicinarono, lui era completamente catturato dalle labbra di lei e lei da quelle di lui, quando sentirono la bambina rimescolarsi e guardarli silenziosamente. TRACY: "Non fate caso a me" disse come un adulto. Michael e Maria sorrisero. MICHAEL: "Come mai non dormi? Sono già le dieci e le brave bambine dormono a quest'ora!" TRACY: "Micky, lo so che vuoi stare da sola con lei.e siccome ti voglio tanto bene me ne vado, ma solo se voi." la bambina diventò tutta rossa, Maria e Michael erano sulle spine. MICHAEL: "Solo se voi?" TRACY: "Solo se voi vi baciate" Maria sorrise. MARIA: "Si tratta solo di questo?" Michael la guardò non sapeva se sentirsi sorpreso o felice, forse era entrambe le cose. Maria si voltò verso il ragazzo, lei si stava avvicinando, altra volta sembrava una scena a rallentatore. Maria baciò Michael, un calmo, tranquillo, casto bacio sulla guancia.e siamo a due. Tracy sorrise. TRACY: "Grazie!" Michael era sorpreso, non si era ripreso. Maria sorridendo si alzò e accompagnò la bambina in camera sua. Quando tornò da Michael, il ragazzo si era addormentato. Lei prese una coperta e gliela mise sulle spalle, baciandogli inconsapevolmente un'altra volta la guancia.
Pochi minuti dopo Amy rientrò a casa e si congratulò con Maria per il bel lavoro.tutto andò secondo i progetti della ragazza e felice tornò a casa salutando la Sig.ra DeLuca. Non appena sentì la porta chiudersi dietro Maria il bello addormentato volò in piedi urlando: MICHAEL: "Maria" AMY: "È appena andata via" Michael guardò la porta sconsolato.
Il giorno dopo a scuola Michael cercò subito Maria.(stranoooooooo-questo è un mio appunto ;)) MICHAEL: "Ehi" Maria sorrise. Lui si appoggiò di fianco all'armadietto da dove la ragazza stava prendendo fuori i libri di scuola. MARIA: "Ciao Spaceboy" sollevando appena la testa per salutarlo. MICHAEL: "Avrei gradito sentir queste due parole anche ieri sera" intanto appostate proprio di fianco a loro ma comunque non viste c'erano Isabel e Tess che ascoltavano la conversazione tra i due.
TESS: "Hai sentito? Sono andati a letto insieme!" concluse la prima oca. ISABEL: "Quella roba non è per lei, Michael è mio!" gridò la seconda oca.
MARIA: "Ma se stavi dormendo come un angioletto?!?!?!?!?!" lo derise. MICHAEL: "Avresti potuto svegliarmi" con l'aria un po' imbronciata. MARIA: "Non ne avevo il coraggio, se poi mi picchiavi perché ti avevo svegliato?" Michael le fece leggermente il solletico su un fianco. MICHAEL: "Non l'avrei mai fatto" poi facendole l'occhiolino se ne andò. MARIA: "Ma tu sei tutto scemo" gli grido da dietro, lui senza voltarsi fece cenno di sì con la testa e se ne andò in classe.
Maria lasciò gli armadietti e si diresse verso il bagno, non appena uscì sentì due paia di braccia che la trascinavano di nuovo dentro, e la sbatterono contro il muro.per la sorpresa lei chiuse gli occhi per poi riaprirli non appena il colpo si era un po' attutito. Gli occhi di Maria si aprirono piano e davanti a lei, due ragazze bionde. MARIA: "Isabel.Tess.cosa volete da me?" chiese ancora un po' dolorante per il colpo appena ricevuto. Isabel si avvicinò al suo orecchio. ISABEL: "Stai lontana da Michael, lui è mio" Maria la guardò. MARIA: "Guarda che io e Michael siamo solo amici, lavoriamo insieme e basta" ISABEL: "Non voglio che ti avvicini più a lui!" disse risoluta senza ascoltarla. MARIA: "Come vuoi" scrollandosi di dosso le mani delle due ragazze. Ma Isabel la riprese e le mise le mani al collo comprimendo un pochino. ISABEL: "Se vi vedo riparlare come questa mattina, tu te ne pentirai" Tess ghignò. TESS: "Amaramente" certo queste due ragazzine non è che facevano proprio paura a Maria, anzi sarebbe stata capace di affrontarle tutte e due insieme in fondo erano solo umane.ma avevano ragione: lei non poteva attaccarsi così a un essere umano, non dopo aver scoperto che lei non lo è. Le due ragazze lasciarono la presa e orgogliose si diressero verso l'uscita, aprirono le porte con aria di chi vince sempre e se ne andarono. Maria sospirò. MARIA: "Non sono più convinta che sia stata una buona idea lasciare la Florida per venire qui" disse sospirando mentre anche lei si dirigeva verso l'uscita.
Maria entrò in classe oramai era a Roswell da una settimana, anche se la scuola era iniziata solo da due giorni lei non aveva conosciuto nessuno a parte Michael, che era molto gentile, Max, Liz e qualcun altro di cui non ricordava il nome. La ragazza si guardò attorno per vedere se c'era un posto libero, eccolo! Guardò chi c'aveva vicino: Michael! Si guardò un altro po' attorno fortunatamente lui non si era accorto che lei era lì, vide un altro posto libero e si sedette. Michael alzò la testa e vide che Maria era seduta dall'altra parte dell'aula, il professore non era ancora entrato Michael si alzò, prese la sua roba e si sedette dietro la biondina. Questa si voltò e vedendolo sorrise, poi si ricordò e si rivoltò, naturalmente Michael capì subito che qualcosa non andava.
Maria srotolò il bigliettino che gli era arrivato da dietro e lo lesse: Ti aspetto alla quarta ora nella stanza dei cancellini. Spaceboy.
La ragazza sorrise scrisse sì sul foglietto e lo rifilò dietro di lei.
Alla quarta ora nella stanza dei cancellini, Maria aspettava Michael. MARIA: "Ragazza mia.tu sei partita.conosci quel ragazzo da solo tre giorni e fai già queste cose? No-no, non ci siamo." si zittì non appena sentì la porta aprirsi. MICHAEL: "Ciao" entrando e chiudendo poi la porta dietro di se. MARIA: "Ciao" disse cercando di essere più fredda possibile. MICHAEL: "Volevo chiederti una cosa" la sua aria diventò da dolce a preoccupata e Maria sentì una stretta al cuore al pensiero di quello che stava per dirgli. MARIA: "Prima che tu mi chieda qualsiasi cosa.voglio dirti una cosa io" Michael annuì. MICHAEL: "Certo, sputa il rospo" MARIA: "Non possiamo andare avanti così" Michael la tagliò. MICHAEL: "Che vuoi dire?" chiese tristemente. MARIA: "Insomma noi ci conosciamo da soli tre giorni e tu mi tratti come se mi conoscessi da degl'anni" scotendo la testa per sottolineare le sue parole. MICHAEL: "Ma certo, in realtà è così, ti ho letto nel pensiero, sono un alieno: ricordi?" Maria questa volta non stette al gioco. MARIA: "Smettila di scherzare, perché io non lo sto facendo."
Michael senza neanche pensarci su due volte, la prese di prepotenza e la baciò, non servirono a nulla i tentativi di rivolta, lui era troppo forte e lei forse non voleva minimamente rivoltarsi. Michael iniziò a baciarle il collo, lei spostò la testa da un lato per permettergli di prendere nella sua bocca più pelle. Maria fece scivolare le mani sotto la sua maglietta e iniziò ad accarezzargli la schiena, lui non smetteva mai di baciarle e succhiarle il collo. Lui gli tolse la magliettina e poi il reggiseno, Maria gemette non appena sentì le caldi mani del ragazzo che la accarezzavano, Michael la sollevò da terra, lei gli cinse la vita con le gambe e lui iniziò a baciargli il collo fino ad un primo seno, e iniziò a succhiarle un capezzolo, poi passò all'altro.
Maria si rattristì molto, il ragazzo non dava segni di vita. MARIA: "Addio Michael" non appena sentì queste due ultime parole uscirle dalla bocca, il mondo di Michael crollò e il suo cuore si sbriciolò. MICHAEL: "Maria aspetta" troppo tardi era già uscita.
Una lacrima bagnò una guancia di Maria e la ragazza ne rimase sorpresa: la sua prima lacrima! A questa se ne aggiunse un'altra, lei non ci credeva, allora sapeva piangere anche lei, una sensazione di felicità mista a tristezza si impadronì del suo corpo, fu risvegliata dai suoi pensieri dal suono della campanella.
Nel pomeriggio al Crash Down lavoravano Max e Michael, era ancora presto e Maria non sarebbe arrivata prima di una mezz'ora, Michael rubò quel tempo per raccontare tutto all'amico. MAX: "Non ci credo e perché mai ti ha detto una cosa del genere?" Michael stava spazzando il pavimento. :lol MICHAEL: "Non lo so, deve essere successo qualcosa che le ha fatto cambiare idea, fino a questa mattina era gentile come al solito" Max alzò le spalle. MAX: "Forse era solo la luna, se è un'aliena veramente, l'influenza lunare si farà sentire" poi risero alla sciocchezza che Max ebbe appena detto.
CONTINUA.
