PRIMO ANNO
PARTE PRIMA
Ed era successo. l'aveva incontrato di nuovo, e da quel momento. Scosse la testa con forza: nonostante tutto quello che era successo, non aveva mai rimpianto la sua vita, e non lo avrebbe mai fatto! Anche incontrare lui faceva parte della sua vita ed era strettamente legato ad Hogwarts! Quella scuola le aveva regalato tanti momenti, e per anni l'aveva considerata come una seconda casa, come poterla dimenticare?.
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Dopo aver percorso i sotterranei del castello, i ragazzi del primo anno entrarono in una sala, in cima ad una lunghissima rampa di scale. Ad attenderli, si trovava una donna piuttosto austera, che li guardava con sguardo severo. Dopo essersi presentata con il nome di professoressa McGranitt, disse loro che presto sarebbero entrati nella sala grande, dove ci sarebbe stato lo smistamento nelle quattro Case, nelle quali per i prossimi sette anni avrebbero segnato con dei punti le loro vittorie e le loro sconfitte, e raccomandò tutti di farsi belli. Ryta si mise in fila attendendo il momento cruciale, impaziente e un po' impaurita. Cercò di ravvivare la sua lunga chioma inutilmente, perché i suoi capelli scendevano dritti senza la minima piega, e questo la fece innervosire ancora di più. Il colpo di grazia, lo dettero un gruppo di fantasmi, che spuntarono fuori da una parete all'improvviso, facendo spaventare tutti quanti. Hermione continuava a snocciolare notizie sulla scuola e sulla sua storia, ma Ryta capì dal suo sguardo che doveva essere tesa almeno quanto lei. Finalmente entrarono nella sala grande, e si trovarono davanti a quattro lunghissimi tavoli che si stendevano verticalmente per tutta la sala, ed uno su cui sedevano gli insegnanti, che si trovava in fondo alla grande stanza. Al soffitto erano appese tante candele, almeno questo credette Ryta in un primo momento, poi si rese conto che le candele volteggiavano sospese in aria, e al posto del soffitto si poteva vedere il cielo stellato. Hermione la distolse da quell'incanto con un'altra notizia. - E' per magia che somiglia al cielo di fuori! L'ho letto in Storia di Hogwarts - Ryta vide Harry e Ron trattenere una cattiva battuta: anche loro erano molto nervosi, e la parlantina fastidiosa di Hermione e il fatto che tutti gli occhi degli studenti più vecchi fossero puntati su di loro, non migliorava di certo la situazione. La professoressa McGranitt posizionò davanti a loro uno sgabello, e vi posò sopra un cappello da mago piuttosto vecchio e logoro. Quasi come se Ryta se lo aspettasse, questo iniziò a parlare e a recitare una filastrocca. Subito dopo, la professoressa che aveva atteso che il cappello finisse, srotolò una pergamena, ed iniziò a chiamare in ordine alfabetico tutti i ragazzi del primo anno. Ryta vide che la prima ragazza ad essere chiamata, mise il cappello in testa, e poco dopo questo urlò la Casa in cui era stata assegnata. Tirò un sospiro di sollievo, rendendosi conto che la prova di cui tutti parlavano non era poi così difficile. Quando fu il turno di Hermione, la ragazzina cercò di essere il più normale possibile, e le riuscì difficile, ma dopo alcuni istanti il cappello urlò la Casa a lei destinata. - GRIFONDORO!!!- il tavolo dei Grifondoro urlò e applaudì, e Ryta sperò in cuor suo di poter seguire la sua amica. La cosa avvenne molto presto, perché subito dopo sentì la professoressa McGranitt che annunciava il suo nome - Holmes Ryta!- Ryta si avvicinò cercando di apparire sicura e disinvolta, e indossò il capello. Si meravigliò, quando sentì una vocina nell'orecchio, e si rese conto che proveniva dal cappello stesso. - Vediamo.- iniziò a dire pensieroso il cappello - hai davvero un bel coraggio, non c'è che dire, e l'intuito poi.sì, ho deciso: GRIFONDORO!!!!- Ryta tolse il cappello esultante, accolta dalle ovazioni del tavolo della sua nuova Casa. Dopo alcuni ragazzi, fu il turno di Malfoy, che non appena sfiorò il cappello, fu mandato nella Casa dei Serpeverde. - C'era da aspettarselo!- urlò Ryta ad Hermione, tentando di sovrastare gli applausi che venivano dal tavolo dei Serpeverde, e i fischi provenienti dal suo. Finalmente fu il turno di un altro dei nuovi amici di Ryta, Harry Potter. Questi indossò il cappello tra il vociare generale non appena era stato nominato, e attese il suo giudizio. Ryta, non capì come, ma ascoltò tutto quello che diceva il cappello di lui. - Ehm. Difficile, molto difficile. Vedo coraggio da vendere. E neanche un cervello da buttar via. C'è talento, oh, accipicchia, sì. e un bel desiderio di mettersi alla prova. Molto interessante. Allora, dove ti metto?- pensava. - M-ma tu non senti niente?- chiese Ryta accostandosi ad Hermione, sperando di poterci capire qualcosa. - No, perché scusa, cosa dovrei sentire?- rispose l'amica sorpresa. Ryta fissò per un istante Hermione, e poi la sua attenzione si rivolse di nuovo ad Harry Potter, che scongiurava al cappello di non farlo entrare nei Serpeverde. - Non a Serpeverde, non a Serpeverde!- ripeteva. - Se ne sei proprio sicuro, meglio. GRIFONDORO!!!- ribatté allora il cappello. Tra le ovazioni dei Grifondoro, Harry Potter si avvicinò al suo tavolo e si sedette accanto a Ryta, la quale ancora confusa per quello che le era capitato, preferì non farne parola con nessuno, e godersi anche l'entrata di Ron Weasley nei Grifondoro, e l'abbondante cena che comparve magicamente davanti ai loro occhi. A fine pasto erano tutti pieni, e a malapena reggevano il sonno dovuto alla stanchezza del viaggio e della tensione. Ryta cercò di ignorare il fantasma della loro Casa, il quale aveva spiegato loro il perché venisse chiamato Nick-Quasi-Senza-Testa, e ascoltò a malapena il piccolo discorso che tenne il preside Albus Silente, il quale aveva parlato di alcune regole molto importanti: innanzitutto tutti gli studenti non potevano addentrarsi nella foresta che costeggiava il castello, né fare gare di magia tra classi nei corridoi, ed era severamente vietato andare al terzo piano del castello, per non dover fare una fine dolorosa. Ryta non si chiese neppure cosa volesse dire con quelle parole, perché era molto assonnata. Dopo aver intonato uno strano inno della scuola, si avviarono verso i dormitori. Nel tragitto che conduceva alla loro Casa comune, guidati da uno dei fratelli maggiori di Ron, che era un Prefetto, Ryta dovette fare molta fatica per memorizzare il percorso per non doversi perdere il giorno dopo. Alla fine stanca, ma felice fino all'inverosimile, si addormentò quasi subito, sognando la giornata appena trascorsa.
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Forse era troppo piccola, per pensare seriamente all'epoca a quello che le era successo, in quel momento quel piccolo particolare del cappello le sembrò una cosa ovvia, mentre solo anni prima non si sarebbe data una risposta. Hogwarts. entrare in quella scuola significava vivere una vita parallela, completamente diversa da quella del mondo, che ancora per qualche giorno le era sembrato reale, quello dei Babbani. In sole due settimane si era abituata ai ritmi singolari i quella scuola, alle lezioni, ai tavoli che si riempivano magicamente, agli insegnanti strani, ai gufi che portavano la posta la mattina, ogni cosa in poco tempo era diventata. "normale"!.
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Non erano trascorse altro che due settimane, ma Ryta si era già integrata nella quotidianità di Hogwarts. Ormai trovava perfettamente normale lo sciame i gufi che al mattino consegnavano a lei e ai suoi amici la posta, mentre tutti facevano colazione nella Sala Grande, e così anche le lezioni; all'inizio si erano rivelate piuttosto difficili da comprendere, ma le era bastato rinunciare a quello che credeva il suo buon senso, per accettare ciò che ogni giorno imparava. Oltre ad Astronomia ed Erbologia, che studiava le piante con la professoressa Sprite, c'erano Storia della Magia, che sentenziò Ryta, se non fosse stato per il professore che la insegnava, il fantasma Rüf, sicuramente sarebbe stata meno noiosa e più interessante, Incantesimi, il cui insegnante era il professor Vitious, un piccolo mago che per potersi fare notare si trovava sempre su una pila di libri e Trasfigurazione, una materia interessante quanto difficile: la professoressa McGranitt, insegnava a trasfigurare degli oggetti in altri, ed era molto difficile, ma quando Ryta vide che Hermione era riuscita a trasformare un fiammifero in un ago sin dalla prima lezione, sentenziò che con un po' di impegno ce l'avrebbe sicuramente fatta. Infine c'erano Difesa contro le Arti Oscure, che era insegnata dal professor Raptor, un mago timido e balbuziente, che sembrava voler nascondere la sua testa sotto un turbante, e Pozioni il cui professore era Piton. Il suo aspetto pallido e magro, con i capelli lunghi untuosi e il naso lungo, non avevano certo dato una buona impressione di lui. Inoltre sin dal primo momento tutti si resero conto che quel professore odiava tutti coloro che non appartenessero alla Casa di cui era il direttore, Serpeverde, in particolar modo i Grifondoro, e soprattutto, Harry Potter. Durante la prima lezione, si era rivelato un vero aguzzino, e secondo Ryta, aveva provocato il suo amico Harry, per potergli togliere due punti per la loro Casa. Comunque due settimane erano trascorse, ed oltre alla scuola Ryta aveva approfondito molto di più l'amicizia con Hermione. Quando si trattava di studio sapeva essere davvero antipatica, e proprio per questo i ragazzi che avevano conosciuto il primo giorno sul treno, si erano allontanati, e la loro amicizia era rimasta al livello di conoscenza, ma Ryta sapeva che Hermione aveva sempre ragione, e non esagerava quando pretendeva che fossero fatti tutti i compiti, nonostante ne avessero tanti e non si riuscissero a fare. Ryta comunque si era affezionata molto ad Hermione, che si era rivelata dopotutto un'amica sincera ed affettuosa. Certo, avrebbe voluto approfondire l'amicizia anche con Harry Potter e Ronald Weasley, ma le era quasi impossibile anche solo parlarci per più di mezz'ora. La cosa più strana era che l'attirava molto il ragazzo con la cicatrice, non sapeva spiegarsi il motivo, ma le piaceva quando lui le rivolgeva la parola in tono gentile o l'aiutava a portare i libri troppo pesanti. E poi il suo amico Ron era simpaticissimo, ed era sicura che tutti insieme si sarebbero divertiti un mondo, e la vita scolastica sarebbe stata meno faticosa. Quel giorno avevano la prima lezione di Volo. Hermione e Ron erano proccupatissimi, la sua amica non faceva altro che leggere e imparare regole sul volo, ma lei non vedeva l'ora. Era sì un po' impaurita dall'idea di volare su di una scopa, ma sin da piccola aveva sempre sognato di potersi librare in aria, e quel giorno il sogno si sarebbe trasformando in realtà. Scesero tutti nel cortile, dove ad attenderli c'era Madama Bumb. La professoressa fece mettere tutti i ragazzi da un lato delle loro scope, e disse loro di ordinare alla scopa di raggiungere la mano di ognuno, sollevandosi da terra. La scopa di Harry Potter si alzò subito, mentre quella di Ryta si alzò non appena lei si rese conto che doveva dimostrare alla scopa una certa sicurezza. Dopo che Madama Bumb spiegò la posizione giusta e fischiò per dare il via al volo, uno dei ragazzi di nome Neville Paciock, si alzò troppo in fretta, e dopo alcuni pericolosi giri cadde di schianto a terra, rompendosi un polso. Madama Bumb fu costretta a portare il ragazzo in infermeria, ma minacciò chiunque fosse salito in groppa alla scopa, di espulsione. Tutti attesero l'arrivo della professoressa, fino a che Draco Malfoy, che con la sua Casa partecipava alle lezioni di volo assieme ai Grifondoro, trovò il modo per rovinare tutto. Salì in groppa alla sua scopa, e velocemente sfilò dai capelli il fermaglio che Ryta aveva usato per fermarli. - Ridammelo subito!!!!-
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Ryta era rimasta scossa dall'accaduto, e anche se aveva dato il meglio di sé durante il resto della lezione di Volo, dimostrando grandi capacità, si sentiva terribilmente in colpa, e temeva che per colpa sua Harry potesse essere espulso. Quando però si fece vedere in Sala grande, aveva un enorme sorriso stampato sulle labbra. Ryta si fiondò verso di lui, per avere chiarimenti. - Harry cosa ti è successo!?!- gli chiese allarmata. Il ragazzo inaspettatamente le sorrise. - Puoi stare tranquilla - le rispose - non sono stato espulso, anzi.- e qui si accostò per non farsi sentire da tutti - . sono stato scelto per far parte della squadra di Quidditch!- le disse con una nota di eccitazione nella voce. - E che cosa sarebbe?- chiese lei interdetta. Harry non ebbe la reazione sperata. - Ah. non lo conosci, vedi è lo sport dei maghi. Non so nemmeno io di cosa si tratta, ma so di essere un Cercatore. comunque credo che Hermione ne sappia parecchio su questo argomento!- Ryta annuì, evitando di farsi sentire proprio da Hermione, per non dover ascoltare un simposio sul Quidditch, in quel momento. Dopo aver ricevuto i complimenti dai gemelli Weasley, i fratelli di Ron che facevano anch'essi parte della squadra di Quidditch, Harry Potter si imbatté in Draco Malfoy, che con una faccia radiosa credeva di aver sistemato il ragazzo per le feste. Scosso poi dalla rabbia per la mancata espulsione, sfidò Harry e Ron ad un duello di mezzanotte nella sala dei trofei, incrociando, tra l'altro il disaccordo di Hermione, che non ammetteva minimamente violazioni delle regole. Ma né Ron né Harry la ascoltarono, e si prepararono alla lotta imminente.
Quando Ryta aprì gli occhi, il suo primo pensiero fu quello di indossare gli occhiali, e di guardare l'orologio. Mancava mezzora alla mezzanotte, ed Hermione non era nel suo letto. Subito indossò la vestaglia, e scesa nella Sala Comune, trovò la sua amica, che litigava con Ron ed Harry. Hermione, ovviamente, non voleva che i due ragazzi uscissero di notte, andando in giro per il castello, ma sia Ron che Harry non volevano ascoltarla. - Ragazzi, ma volete svegliare tutti quanti? Smettetela di urlare!- li ammonì Ryta cercando di non alzare troppo la voce. - Ryta, dì anche tu ad Hermione che non possiamo non andare, ne va del nostro orgoglio!- disse Ron cercando nella ragazzina un aiuto. Anche Hermione la fissò, cercando invece un coinvolgimento da parte sua. - Beh, se devo essere sincera. da un lato penso che dobbiate andare, perché Malfoy non lo posso sopportare nemmeno io, però.- iniziò a dire Ryta. - Però cosa?- Ron sembrava spazientito. - Però. siete sicuri che non sia una trappola? Conoscendo Malfoy c'è da aspettarselo, magari nella Sala dei Trofei invece di lui, troverete Gazza o la McGranitt che vi aspettano!- concluse. La reazione che ebbero i due ragazzi, era prevista. In effetti a questo non avevano pensato. - Forse vale la pena di tentare!- continuò poi dopo aver osservato le espressioni combattute dei due ragazzi. Non appena Ryta ebbe finito di parlare, Hermione che credeva di aver trovato un'alleata, si scagliò anche contro di lei, mentre Harry e Ron iniziavano ad uscire dal buco del ritratto. - Ma dico Ryta, sei impazzita? Come puoi appoggiare le loro stupidaggini, potremo essere espulsi per questo!- le disse in collera. Ryta, cercando di rabbonire la sua amica, intanto seguiva i ragazzi attraverso l'uscita. Quando furono fuori tutti, Ron si rivolse ad Hermione irritato. - Oh insomma Hermione finiscila, se non ci appoggi te ne puoi tornare a letto!- - Certo che me ne torno! E di corsa anche!- ribatté lei. Poi si voltò, ma quale sorpresa, non appena vide che la signora grassa del ritratto era sparita. - Oh no, e adesso come faccio. sono costretta a venire con voi!- si lagnò accentuando la sua disapprovazione. - Sì, ma smettila di parlare, o ci scopriranno davvero!- intervenne Harry riportando finalmente la pace; così tutti e quattro si diressero verso la Sala dei Trofei. Ci volle molto tempo e grandi capacità per muoversi il più silenziosamente possibile, e alla fine raggiunsero la Sala. Le supposizioni di Ryta non erano sbagliate, infatti Malfoy non si fece vedere, e dopo nemmeno un minuto i quattro sentirono la voce di Gazza il guardiano che entrava nella Sala. Senza perdere tempo si misero a correre per i corridoi, senza fermarsi un attimo. La loro corsa fu rallentata anche da Pix il Poltergeist, il folletto dispettoso che infestava la scuola di Hogwarts, il quale urlando, fece portare sulla loro strada Gazza. I ragazzi continuarono a correre finché, senza neanche rendersene conto, giunsero al terzo piano, quello proibito. Aprirono la porta chiusa a chiave di una stanza con l'incantesimo Alohomora, ed entrarono. Si misero tutti in ascolto, timorosi che Gazza potesse trovarli, ed intanto prendevano fiato per la lunga corsa. Ryta si voltò massaggiandosi il fianco dolorante, ma dopo aver visto quello che nascondeva la porta, il fianco quasi non lo avvertì più. - O-ra so per-perché. è proibito!- le ultime parole le uscirono in un soffio, mentre anche gli altri si voltarono facendo la terribile scoperta. Davanti a loro si trovava un enorme cane a tre teste, molto probabilmente desideroso di uno spuntino di mezzanotte. Approfittando di Gazza che si era allontanato, uscirono di corsa, bianchi in volto, scampando da un fine molto dolorosa, proprio come aveva detto il professor Silente. Correndo a più non posso raggiunsero la loro Sala Comune, e entrarono di corsa visto che fortunatamente la Signora Grassa era tornata. Si sedettero sulle poltrone, per riprendersi da tutto quel trambusto. Ron era quello che appariva più sconvolto. - Ma. ma che diavolo ci fa un cane a tre teste in questa scuola!!!- strillò agitato. - Non hai visto su cosa appoggiava i piedi?- chiese Hermione come se stesse chiedendo una cosa ovvia. - Sul pavimento? Sai io ero più impegnato a guardare le sue teste, erano tre Hermione, te ne sei accorta?- ribatté Harry sarcastico. - Hermione ha ragione ragazzi - disse Ryta che sapeva a cosa si stava riferendo Hermione - anch'io mi sono accorta che quel cane proteggeva qualcosa.- - Scusate, ma io non vi capisco.- continuò Harry confuso. Hermione parlò con un tono tra lo sconvolto e l'irritato. - Quel cane, poggiava i piedi su una botola. Molto probabilmente protegge qualcosa che si trova lì dentro! Ma adesso basta, io me ne vado a letto, non voglio più saperne di questa storia. Non voglio più rischiare di morire, o peggio, di farmi espellere!!!- detto questo Hermione si allontanò in collera, seguita poi da Ryta, che salutò i suoi amici dandogli la buonanotte. Prima di addormentarsi, Ryta pensò a quanto era successo. Lei non era in collera con loro, anzi, tutto sommato quella era stata una bella avventura, e fino ad un mese prima non si sarebbe mai sognata una vita così appassionante. E poi adesso c'era un mistero da risolvere, e se i suoi amici si sarebbero interessati, lei li avrebbe sicuramente aiutati. Con questi pensieri, e con un sorriso sulle labbra, si addormentò sognando lei che con i suoi amici sconfiggeva il cane a tre teste (ragazzi lo so che questa cosa può sembrarvi strana, ma qui si sta parlando di una bambina di undici anni, che fa sogni così infantili. Perciò non mettetevi a ridere come ha fatto la mia carissssssima amica Luna Malfoy!!!! Scusate l'interruzione! NdA). La mattina seguente, mentre faceva colazione, puntualmente arrivò la posta via gufo. Ryta ricevette una lettera dai suoi genitori, nella quale le chiedevano se stava bene e la informavano che Josh era entrato a far parte della squadra di calcio della scuola, e una scatola con dei dolci che Ryta amava tanto. La cosa che la incuriosì però, fu la posta che ricevette il suo amico Harry Potter. Lui non riceveva mai la posta, e fu una cosa insolita anche per lui. Fu più singolare però, il pacco che ricevette: già a prima vista si capì che si trattava di un manico di scopa, perché l'incarto stretto lasciava trasparire la sua forma. Harry però lesse prima il biglietto che era allegato con il pacco, nel quale la professoressa McGranitt, lo informava che gli era stata regalata una Nimbus Duemila, l'ultimo modello in fatto di manici di scope, ma aveva il divieto assoluto di aprire il pacco a tavola, e di attendere la fine delle lezioni. Ron Weasley, aveva il volto paonazzo per la contentezza di poter toccare una scopa del genere, e anche Ryta avrebbe voluto farlo, se i due ragazzi non si fossero allontanati velocemente dalla Sala Grande per portare nella loro camera il nuovo regalo. Ryta cercò di finire quanto prima di fare colazione, per poter parlare con i suoi amici, mentre li osservava che litigavano con Malfoy, probabilmente geloso di quella fortuna, o sorpreso di trovare Harry ancora a scuola. La sua attenzione si rivolse su Hermione, che si alzava pericolosamente indignata dal posto di fronte a Ryta sul quale sedeva. Si diresse in direzione dei due ragazzi, Ryta decisa a seguirla, trangugiò l'ultimo dolcetto e si alzò. Quando raggiunse il resto del gruppo sulle scale, sentì Hermione che inveiva contro i ragazzi. - E lo trovate divertente? Avreste potuto rischiare veramente grosso questa notte! E per di più siete contenti di aver ricevuto un regalo per aver rischiato la vita!- inveì indignata. - Oh senti Hermione, non farci la predica!- la rimbeccò Ron visibilmente irritato da quell'interruzione. La ragazzina si allontanò stizzita, in direzione della torre di Grifondoro. Ryta allora, si avvicinò ai due ragazzi. - Non potete prendervela con lei, lo sapete benissimo che ha ragione!- disse loro cercando di farli ragionare. - Che fai Ryta, ti ci metti pure tu?- chiese ancora Ron. - No, però voglio che siate più gentili con lei, dopotutto se si arrabbia non è che non gliene importi niente di voi!- continuò la ragazzina. - Ascolta Ryta, io non la sopporto proprio quando fa così!- ribatté il ragazzo. - Uffa, fate che volete allora!!!!- sbottò Ryta allontanandosi sbuffando, e dirigendosi nella stessa direzione di Hermione. Quando entrò nella loro stanza, la trovò che sistemava i libri nella borsa. Senza che lei dicesse niente, Hermione le parlò. - Se preferisci stare con loro fa pure, tanto io lo so di essere antipatica!- Ryta rimase colpita dall'affermazione della ragazza. - Ma stai scherzando?- le rispose sconvolta - Hermione tu sei la mia migliore amica, non mi allontanerei mai da te solo perché hai ragione e hai trovato pericoloso quello che è successo la scorsa notte!!! Certo, io non nego che non mi sia divertita tutto sommato.- a questa affermazione Hermione si voltò verso di lei sbigottita, e Ryta cercò di salvare la situazione -. però preferisco stare con te! E trovo che nonostante tutto abbiamo rischiato la vita, e non dobbiamo fare più una cosa del genere!- Hermione sorrise alla ragazzina, e si convinse con le sue parole. - Dai, andiamo a fare lezione!-
Continua.
Fine prima parte. Come avrete potuto notare, sto cercando di essere il più sintetica possibile, senza però tralasciare gli avvenimenti più importanti. Purtroppo in questi primi capitoli ancora non si è delineato perfettamente il ruolo che ha questo nuovo personaggio nella storia, in effetti si limita a sostituire dei personaggi già esistenti, e ad assecondare i protagonisti. quello che vi chiedo è un po' di pazienza, almeno per i primi due anni, poi la situazione cambierà; adesso sono troppo piccoli per pensare al destino e all'amore, e soprattutto voglio sottolineare che di fondo c'è un'amicizia consolidata da alcuni anni! Per il momento lo trovate interessante? E' ovvio che accetto anche dei commenti negativi, serviranno a migliorarmi! Mi raccomando commentate!!!! Ciaooooooo Ryta
PARTE PRIMA
Ed era successo. l'aveva incontrato di nuovo, e da quel momento. Scosse la testa con forza: nonostante tutto quello che era successo, non aveva mai rimpianto la sua vita, e non lo avrebbe mai fatto! Anche incontrare lui faceva parte della sua vita ed era strettamente legato ad Hogwarts! Quella scuola le aveva regalato tanti momenti, e per anni l'aveva considerata come una seconda casa, come poterla dimenticare?.
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Dopo aver percorso i sotterranei del castello, i ragazzi del primo anno entrarono in una sala, in cima ad una lunghissima rampa di scale. Ad attenderli, si trovava una donna piuttosto austera, che li guardava con sguardo severo. Dopo essersi presentata con il nome di professoressa McGranitt, disse loro che presto sarebbero entrati nella sala grande, dove ci sarebbe stato lo smistamento nelle quattro Case, nelle quali per i prossimi sette anni avrebbero segnato con dei punti le loro vittorie e le loro sconfitte, e raccomandò tutti di farsi belli. Ryta si mise in fila attendendo il momento cruciale, impaziente e un po' impaurita. Cercò di ravvivare la sua lunga chioma inutilmente, perché i suoi capelli scendevano dritti senza la minima piega, e questo la fece innervosire ancora di più. Il colpo di grazia, lo dettero un gruppo di fantasmi, che spuntarono fuori da una parete all'improvviso, facendo spaventare tutti quanti. Hermione continuava a snocciolare notizie sulla scuola e sulla sua storia, ma Ryta capì dal suo sguardo che doveva essere tesa almeno quanto lei. Finalmente entrarono nella sala grande, e si trovarono davanti a quattro lunghissimi tavoli che si stendevano verticalmente per tutta la sala, ed uno su cui sedevano gli insegnanti, che si trovava in fondo alla grande stanza. Al soffitto erano appese tante candele, almeno questo credette Ryta in un primo momento, poi si rese conto che le candele volteggiavano sospese in aria, e al posto del soffitto si poteva vedere il cielo stellato. Hermione la distolse da quell'incanto con un'altra notizia. - E' per magia che somiglia al cielo di fuori! L'ho letto in Storia di Hogwarts - Ryta vide Harry e Ron trattenere una cattiva battuta: anche loro erano molto nervosi, e la parlantina fastidiosa di Hermione e il fatto che tutti gli occhi degli studenti più vecchi fossero puntati su di loro, non migliorava di certo la situazione. La professoressa McGranitt posizionò davanti a loro uno sgabello, e vi posò sopra un cappello da mago piuttosto vecchio e logoro. Quasi come se Ryta se lo aspettasse, questo iniziò a parlare e a recitare una filastrocca. Subito dopo, la professoressa che aveva atteso che il cappello finisse, srotolò una pergamena, ed iniziò a chiamare in ordine alfabetico tutti i ragazzi del primo anno. Ryta vide che la prima ragazza ad essere chiamata, mise il cappello in testa, e poco dopo questo urlò la Casa in cui era stata assegnata. Tirò un sospiro di sollievo, rendendosi conto che la prova di cui tutti parlavano non era poi così difficile. Quando fu il turno di Hermione, la ragazzina cercò di essere il più normale possibile, e le riuscì difficile, ma dopo alcuni istanti il cappello urlò la Casa a lei destinata. - GRIFONDORO!!!- il tavolo dei Grifondoro urlò e applaudì, e Ryta sperò in cuor suo di poter seguire la sua amica. La cosa avvenne molto presto, perché subito dopo sentì la professoressa McGranitt che annunciava il suo nome - Holmes Ryta!- Ryta si avvicinò cercando di apparire sicura e disinvolta, e indossò il capello. Si meravigliò, quando sentì una vocina nell'orecchio, e si rese conto che proveniva dal cappello stesso. - Vediamo.- iniziò a dire pensieroso il cappello - hai davvero un bel coraggio, non c'è che dire, e l'intuito poi.sì, ho deciso: GRIFONDORO!!!!- Ryta tolse il cappello esultante, accolta dalle ovazioni del tavolo della sua nuova Casa. Dopo alcuni ragazzi, fu il turno di Malfoy, che non appena sfiorò il cappello, fu mandato nella Casa dei Serpeverde. - C'era da aspettarselo!- urlò Ryta ad Hermione, tentando di sovrastare gli applausi che venivano dal tavolo dei Serpeverde, e i fischi provenienti dal suo. Finalmente fu il turno di un altro dei nuovi amici di Ryta, Harry Potter. Questi indossò il cappello tra il vociare generale non appena era stato nominato, e attese il suo giudizio. Ryta, non capì come, ma ascoltò tutto quello che diceva il cappello di lui. - Ehm. Difficile, molto difficile. Vedo coraggio da vendere. E neanche un cervello da buttar via. C'è talento, oh, accipicchia, sì. e un bel desiderio di mettersi alla prova. Molto interessante. Allora, dove ti metto?- pensava. - M-ma tu non senti niente?- chiese Ryta accostandosi ad Hermione, sperando di poterci capire qualcosa. - No, perché scusa, cosa dovrei sentire?- rispose l'amica sorpresa. Ryta fissò per un istante Hermione, e poi la sua attenzione si rivolse di nuovo ad Harry Potter, che scongiurava al cappello di non farlo entrare nei Serpeverde. - Non a Serpeverde, non a Serpeverde!- ripeteva. - Se ne sei proprio sicuro, meglio. GRIFONDORO!!!- ribatté allora il cappello. Tra le ovazioni dei Grifondoro, Harry Potter si avvicinò al suo tavolo e si sedette accanto a Ryta, la quale ancora confusa per quello che le era capitato, preferì non farne parola con nessuno, e godersi anche l'entrata di Ron Weasley nei Grifondoro, e l'abbondante cena che comparve magicamente davanti ai loro occhi. A fine pasto erano tutti pieni, e a malapena reggevano il sonno dovuto alla stanchezza del viaggio e della tensione. Ryta cercò di ignorare il fantasma della loro Casa, il quale aveva spiegato loro il perché venisse chiamato Nick-Quasi-Senza-Testa, e ascoltò a malapena il piccolo discorso che tenne il preside Albus Silente, il quale aveva parlato di alcune regole molto importanti: innanzitutto tutti gli studenti non potevano addentrarsi nella foresta che costeggiava il castello, né fare gare di magia tra classi nei corridoi, ed era severamente vietato andare al terzo piano del castello, per non dover fare una fine dolorosa. Ryta non si chiese neppure cosa volesse dire con quelle parole, perché era molto assonnata. Dopo aver intonato uno strano inno della scuola, si avviarono verso i dormitori. Nel tragitto che conduceva alla loro Casa comune, guidati da uno dei fratelli maggiori di Ron, che era un Prefetto, Ryta dovette fare molta fatica per memorizzare il percorso per non doversi perdere il giorno dopo. Alla fine stanca, ma felice fino all'inverosimile, si addormentò quasi subito, sognando la giornata appena trascorsa.
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Forse era troppo piccola, per pensare seriamente all'epoca a quello che le era successo, in quel momento quel piccolo particolare del cappello le sembrò una cosa ovvia, mentre solo anni prima non si sarebbe data una risposta. Hogwarts. entrare in quella scuola significava vivere una vita parallela, completamente diversa da quella del mondo, che ancora per qualche giorno le era sembrato reale, quello dei Babbani. In sole due settimane si era abituata ai ritmi singolari i quella scuola, alle lezioni, ai tavoli che si riempivano magicamente, agli insegnanti strani, ai gufi che portavano la posta la mattina, ogni cosa in poco tempo era diventata. "normale"!.
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Non erano trascorse altro che due settimane, ma Ryta si era già integrata nella quotidianità di Hogwarts. Ormai trovava perfettamente normale lo sciame i gufi che al mattino consegnavano a lei e ai suoi amici la posta, mentre tutti facevano colazione nella Sala Grande, e così anche le lezioni; all'inizio si erano rivelate piuttosto difficili da comprendere, ma le era bastato rinunciare a quello che credeva il suo buon senso, per accettare ciò che ogni giorno imparava. Oltre ad Astronomia ed Erbologia, che studiava le piante con la professoressa Sprite, c'erano Storia della Magia, che sentenziò Ryta, se non fosse stato per il professore che la insegnava, il fantasma Rüf, sicuramente sarebbe stata meno noiosa e più interessante, Incantesimi, il cui insegnante era il professor Vitious, un piccolo mago che per potersi fare notare si trovava sempre su una pila di libri e Trasfigurazione, una materia interessante quanto difficile: la professoressa McGranitt, insegnava a trasfigurare degli oggetti in altri, ed era molto difficile, ma quando Ryta vide che Hermione era riuscita a trasformare un fiammifero in un ago sin dalla prima lezione, sentenziò che con un po' di impegno ce l'avrebbe sicuramente fatta. Infine c'erano Difesa contro le Arti Oscure, che era insegnata dal professor Raptor, un mago timido e balbuziente, che sembrava voler nascondere la sua testa sotto un turbante, e Pozioni il cui professore era Piton. Il suo aspetto pallido e magro, con i capelli lunghi untuosi e il naso lungo, non avevano certo dato una buona impressione di lui. Inoltre sin dal primo momento tutti si resero conto che quel professore odiava tutti coloro che non appartenessero alla Casa di cui era il direttore, Serpeverde, in particolar modo i Grifondoro, e soprattutto, Harry Potter. Durante la prima lezione, si era rivelato un vero aguzzino, e secondo Ryta, aveva provocato il suo amico Harry, per potergli togliere due punti per la loro Casa. Comunque due settimane erano trascorse, ed oltre alla scuola Ryta aveva approfondito molto di più l'amicizia con Hermione. Quando si trattava di studio sapeva essere davvero antipatica, e proprio per questo i ragazzi che avevano conosciuto il primo giorno sul treno, si erano allontanati, e la loro amicizia era rimasta al livello di conoscenza, ma Ryta sapeva che Hermione aveva sempre ragione, e non esagerava quando pretendeva che fossero fatti tutti i compiti, nonostante ne avessero tanti e non si riuscissero a fare. Ryta comunque si era affezionata molto ad Hermione, che si era rivelata dopotutto un'amica sincera ed affettuosa. Certo, avrebbe voluto approfondire l'amicizia anche con Harry Potter e Ronald Weasley, ma le era quasi impossibile anche solo parlarci per più di mezz'ora. La cosa più strana era che l'attirava molto il ragazzo con la cicatrice, non sapeva spiegarsi il motivo, ma le piaceva quando lui le rivolgeva la parola in tono gentile o l'aiutava a portare i libri troppo pesanti. E poi il suo amico Ron era simpaticissimo, ed era sicura che tutti insieme si sarebbero divertiti un mondo, e la vita scolastica sarebbe stata meno faticosa. Quel giorno avevano la prima lezione di Volo. Hermione e Ron erano proccupatissimi, la sua amica non faceva altro che leggere e imparare regole sul volo, ma lei non vedeva l'ora. Era sì un po' impaurita dall'idea di volare su di una scopa, ma sin da piccola aveva sempre sognato di potersi librare in aria, e quel giorno il sogno si sarebbe trasformando in realtà. Scesero tutti nel cortile, dove ad attenderli c'era Madama Bumb. La professoressa fece mettere tutti i ragazzi da un lato delle loro scope, e disse loro di ordinare alla scopa di raggiungere la mano di ognuno, sollevandosi da terra. La scopa di Harry Potter si alzò subito, mentre quella di Ryta si alzò non appena lei si rese conto che doveva dimostrare alla scopa una certa sicurezza. Dopo che Madama Bumb spiegò la posizione giusta e fischiò per dare il via al volo, uno dei ragazzi di nome Neville Paciock, si alzò troppo in fretta, e dopo alcuni pericolosi giri cadde di schianto a terra, rompendosi un polso. Madama Bumb fu costretta a portare il ragazzo in infermeria, ma minacciò chiunque fosse salito in groppa alla scopa, di espulsione. Tutti attesero l'arrivo della professoressa, fino a che Draco Malfoy, che con la sua Casa partecipava alle lezioni di volo assieme ai Grifondoro, trovò il modo per rovinare tutto. Salì in groppa alla sua scopa, e velocemente sfilò dai capelli il fermaglio che Ryta aveva usato per fermarli. - Ridammelo subito!!!!-
***************** Gli aveva urlato, ma ovviamente non era valso a nulla, solo l'intervento di Harry, che si era lanciato a bordo della scopa per la prima volta senza pensarci due volte, e dimostrando anche di saperci fare, che il prezioso fermaglio le era ritornato indietro. Aveva rischiato tutto per lei, e per la prima volta si era sentita protetta da qualcuno, non le era mai successo. Harry aveva anche rischiato di essere espulso dopo solo due settimane di scuola, anche se poi non era successo.
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Ryta era rimasta scossa dall'accaduto, e anche se aveva dato il meglio di sé durante il resto della lezione di Volo, dimostrando grandi capacità, si sentiva terribilmente in colpa, e temeva che per colpa sua Harry potesse essere espulso. Quando però si fece vedere in Sala grande, aveva un enorme sorriso stampato sulle labbra. Ryta si fiondò verso di lui, per avere chiarimenti. - Harry cosa ti è successo!?!- gli chiese allarmata. Il ragazzo inaspettatamente le sorrise. - Puoi stare tranquilla - le rispose - non sono stato espulso, anzi.- e qui si accostò per non farsi sentire da tutti - . sono stato scelto per far parte della squadra di Quidditch!- le disse con una nota di eccitazione nella voce. - E che cosa sarebbe?- chiese lei interdetta. Harry non ebbe la reazione sperata. - Ah. non lo conosci, vedi è lo sport dei maghi. Non so nemmeno io di cosa si tratta, ma so di essere un Cercatore. comunque credo che Hermione ne sappia parecchio su questo argomento!- Ryta annuì, evitando di farsi sentire proprio da Hermione, per non dover ascoltare un simposio sul Quidditch, in quel momento. Dopo aver ricevuto i complimenti dai gemelli Weasley, i fratelli di Ron che facevano anch'essi parte della squadra di Quidditch, Harry Potter si imbatté in Draco Malfoy, che con una faccia radiosa credeva di aver sistemato il ragazzo per le feste. Scosso poi dalla rabbia per la mancata espulsione, sfidò Harry e Ron ad un duello di mezzanotte nella sala dei trofei, incrociando, tra l'altro il disaccordo di Hermione, che non ammetteva minimamente violazioni delle regole. Ma né Ron né Harry la ascoltarono, e si prepararono alla lotta imminente.
Quando Ryta aprì gli occhi, il suo primo pensiero fu quello di indossare gli occhiali, e di guardare l'orologio. Mancava mezzora alla mezzanotte, ed Hermione non era nel suo letto. Subito indossò la vestaglia, e scesa nella Sala Comune, trovò la sua amica, che litigava con Ron ed Harry. Hermione, ovviamente, non voleva che i due ragazzi uscissero di notte, andando in giro per il castello, ma sia Ron che Harry non volevano ascoltarla. - Ragazzi, ma volete svegliare tutti quanti? Smettetela di urlare!- li ammonì Ryta cercando di non alzare troppo la voce. - Ryta, dì anche tu ad Hermione che non possiamo non andare, ne va del nostro orgoglio!- disse Ron cercando nella ragazzina un aiuto. Anche Hermione la fissò, cercando invece un coinvolgimento da parte sua. - Beh, se devo essere sincera. da un lato penso che dobbiate andare, perché Malfoy non lo posso sopportare nemmeno io, però.- iniziò a dire Ryta. - Però cosa?- Ron sembrava spazientito. - Però. siete sicuri che non sia una trappola? Conoscendo Malfoy c'è da aspettarselo, magari nella Sala dei Trofei invece di lui, troverete Gazza o la McGranitt che vi aspettano!- concluse. La reazione che ebbero i due ragazzi, era prevista. In effetti a questo non avevano pensato. - Forse vale la pena di tentare!- continuò poi dopo aver osservato le espressioni combattute dei due ragazzi. Non appena Ryta ebbe finito di parlare, Hermione che credeva di aver trovato un'alleata, si scagliò anche contro di lei, mentre Harry e Ron iniziavano ad uscire dal buco del ritratto. - Ma dico Ryta, sei impazzita? Come puoi appoggiare le loro stupidaggini, potremo essere espulsi per questo!- le disse in collera. Ryta, cercando di rabbonire la sua amica, intanto seguiva i ragazzi attraverso l'uscita. Quando furono fuori tutti, Ron si rivolse ad Hermione irritato. - Oh insomma Hermione finiscila, se non ci appoggi te ne puoi tornare a letto!- - Certo che me ne torno! E di corsa anche!- ribatté lei. Poi si voltò, ma quale sorpresa, non appena vide che la signora grassa del ritratto era sparita. - Oh no, e adesso come faccio. sono costretta a venire con voi!- si lagnò accentuando la sua disapprovazione. - Sì, ma smettila di parlare, o ci scopriranno davvero!- intervenne Harry riportando finalmente la pace; così tutti e quattro si diressero verso la Sala dei Trofei. Ci volle molto tempo e grandi capacità per muoversi il più silenziosamente possibile, e alla fine raggiunsero la Sala. Le supposizioni di Ryta non erano sbagliate, infatti Malfoy non si fece vedere, e dopo nemmeno un minuto i quattro sentirono la voce di Gazza il guardiano che entrava nella Sala. Senza perdere tempo si misero a correre per i corridoi, senza fermarsi un attimo. La loro corsa fu rallentata anche da Pix il Poltergeist, il folletto dispettoso che infestava la scuola di Hogwarts, il quale urlando, fece portare sulla loro strada Gazza. I ragazzi continuarono a correre finché, senza neanche rendersene conto, giunsero al terzo piano, quello proibito. Aprirono la porta chiusa a chiave di una stanza con l'incantesimo Alohomora, ed entrarono. Si misero tutti in ascolto, timorosi che Gazza potesse trovarli, ed intanto prendevano fiato per la lunga corsa. Ryta si voltò massaggiandosi il fianco dolorante, ma dopo aver visto quello che nascondeva la porta, il fianco quasi non lo avvertì più. - O-ra so per-perché. è proibito!- le ultime parole le uscirono in un soffio, mentre anche gli altri si voltarono facendo la terribile scoperta. Davanti a loro si trovava un enorme cane a tre teste, molto probabilmente desideroso di uno spuntino di mezzanotte. Approfittando di Gazza che si era allontanato, uscirono di corsa, bianchi in volto, scampando da un fine molto dolorosa, proprio come aveva detto il professor Silente. Correndo a più non posso raggiunsero la loro Sala Comune, e entrarono di corsa visto che fortunatamente la Signora Grassa era tornata. Si sedettero sulle poltrone, per riprendersi da tutto quel trambusto. Ron era quello che appariva più sconvolto. - Ma. ma che diavolo ci fa un cane a tre teste in questa scuola!!!- strillò agitato. - Non hai visto su cosa appoggiava i piedi?- chiese Hermione come se stesse chiedendo una cosa ovvia. - Sul pavimento? Sai io ero più impegnato a guardare le sue teste, erano tre Hermione, te ne sei accorta?- ribatté Harry sarcastico. - Hermione ha ragione ragazzi - disse Ryta che sapeva a cosa si stava riferendo Hermione - anch'io mi sono accorta che quel cane proteggeva qualcosa.- - Scusate, ma io non vi capisco.- continuò Harry confuso. Hermione parlò con un tono tra lo sconvolto e l'irritato. - Quel cane, poggiava i piedi su una botola. Molto probabilmente protegge qualcosa che si trova lì dentro! Ma adesso basta, io me ne vado a letto, non voglio più saperne di questa storia. Non voglio più rischiare di morire, o peggio, di farmi espellere!!!- detto questo Hermione si allontanò in collera, seguita poi da Ryta, che salutò i suoi amici dandogli la buonanotte. Prima di addormentarsi, Ryta pensò a quanto era successo. Lei non era in collera con loro, anzi, tutto sommato quella era stata una bella avventura, e fino ad un mese prima non si sarebbe mai sognata una vita così appassionante. E poi adesso c'era un mistero da risolvere, e se i suoi amici si sarebbero interessati, lei li avrebbe sicuramente aiutati. Con questi pensieri, e con un sorriso sulle labbra, si addormentò sognando lei che con i suoi amici sconfiggeva il cane a tre teste (ragazzi lo so che questa cosa può sembrarvi strana, ma qui si sta parlando di una bambina di undici anni, che fa sogni così infantili. Perciò non mettetevi a ridere come ha fatto la mia carissssssima amica Luna Malfoy!!!! Scusate l'interruzione! NdA). La mattina seguente, mentre faceva colazione, puntualmente arrivò la posta via gufo. Ryta ricevette una lettera dai suoi genitori, nella quale le chiedevano se stava bene e la informavano che Josh era entrato a far parte della squadra di calcio della scuola, e una scatola con dei dolci che Ryta amava tanto. La cosa che la incuriosì però, fu la posta che ricevette il suo amico Harry Potter. Lui non riceveva mai la posta, e fu una cosa insolita anche per lui. Fu più singolare però, il pacco che ricevette: già a prima vista si capì che si trattava di un manico di scopa, perché l'incarto stretto lasciava trasparire la sua forma. Harry però lesse prima il biglietto che era allegato con il pacco, nel quale la professoressa McGranitt, lo informava che gli era stata regalata una Nimbus Duemila, l'ultimo modello in fatto di manici di scope, ma aveva il divieto assoluto di aprire il pacco a tavola, e di attendere la fine delle lezioni. Ron Weasley, aveva il volto paonazzo per la contentezza di poter toccare una scopa del genere, e anche Ryta avrebbe voluto farlo, se i due ragazzi non si fossero allontanati velocemente dalla Sala Grande per portare nella loro camera il nuovo regalo. Ryta cercò di finire quanto prima di fare colazione, per poter parlare con i suoi amici, mentre li osservava che litigavano con Malfoy, probabilmente geloso di quella fortuna, o sorpreso di trovare Harry ancora a scuola. La sua attenzione si rivolse su Hermione, che si alzava pericolosamente indignata dal posto di fronte a Ryta sul quale sedeva. Si diresse in direzione dei due ragazzi, Ryta decisa a seguirla, trangugiò l'ultimo dolcetto e si alzò. Quando raggiunse il resto del gruppo sulle scale, sentì Hermione che inveiva contro i ragazzi. - E lo trovate divertente? Avreste potuto rischiare veramente grosso questa notte! E per di più siete contenti di aver ricevuto un regalo per aver rischiato la vita!- inveì indignata. - Oh senti Hermione, non farci la predica!- la rimbeccò Ron visibilmente irritato da quell'interruzione. La ragazzina si allontanò stizzita, in direzione della torre di Grifondoro. Ryta allora, si avvicinò ai due ragazzi. - Non potete prendervela con lei, lo sapete benissimo che ha ragione!- disse loro cercando di farli ragionare. - Che fai Ryta, ti ci metti pure tu?- chiese ancora Ron. - No, però voglio che siate più gentili con lei, dopotutto se si arrabbia non è che non gliene importi niente di voi!- continuò la ragazzina. - Ascolta Ryta, io non la sopporto proprio quando fa così!- ribatté il ragazzo. - Uffa, fate che volete allora!!!!- sbottò Ryta allontanandosi sbuffando, e dirigendosi nella stessa direzione di Hermione. Quando entrò nella loro stanza, la trovò che sistemava i libri nella borsa. Senza che lei dicesse niente, Hermione le parlò. - Se preferisci stare con loro fa pure, tanto io lo so di essere antipatica!- Ryta rimase colpita dall'affermazione della ragazza. - Ma stai scherzando?- le rispose sconvolta - Hermione tu sei la mia migliore amica, non mi allontanerei mai da te solo perché hai ragione e hai trovato pericoloso quello che è successo la scorsa notte!!! Certo, io non nego che non mi sia divertita tutto sommato.- a questa affermazione Hermione si voltò verso di lei sbigottita, e Ryta cercò di salvare la situazione -. però preferisco stare con te! E trovo che nonostante tutto abbiamo rischiato la vita, e non dobbiamo fare più una cosa del genere!- Hermione sorrise alla ragazzina, e si convinse con le sue parole. - Dai, andiamo a fare lezione!-
Continua.
Fine prima parte. Come avrete potuto notare, sto cercando di essere il più sintetica possibile, senza però tralasciare gli avvenimenti più importanti. Purtroppo in questi primi capitoli ancora non si è delineato perfettamente il ruolo che ha questo nuovo personaggio nella storia, in effetti si limita a sostituire dei personaggi già esistenti, e ad assecondare i protagonisti. quello che vi chiedo è un po' di pazienza, almeno per i primi due anni, poi la situazione cambierà; adesso sono troppo piccoli per pensare al destino e all'amore, e soprattutto voglio sottolineare che di fondo c'è un'amicizia consolidata da alcuni anni! Per il momento lo trovate interessante? E' ovvio che accetto anche dei commenti negativi, serviranno a migliorarmi! Mi raccomando commentate!!!! Ciaooooooo Ryta
