3)HOGWARTS:
Il treno era arrivato ad Hogwarts, Hagrid aveva, come sempre, accolto Harry e i suoi amici con calore prima di accompagnare al castello i maghetti del primo anno; erano tutti saliti sulle carrozze senza cavalli, avevano varcato il famigliare ingresso del castello e dopo lo smistamento, il discorso di Silente e la cena luculliana, Harry aveva finalmente localizzato Cho, tra gli altri Corvonero, e la era andata a salutare. Erano lontani ormai i tempi in cui aveva tremato alla sola idea di avvicinarsi a lei per parlarle del ballo a cui voleva invitarla: adesso erano buoni amici ed Harry era cresciuto abbastanza da poter affrontare in scioltezza l'intero clan delle Corvonero, radunate intorno all'affascinante cercatrice; le amiche di Cho gli avevano sorriso e lui aveva trovato qualche battuta simpatica per sciogliere il ghiaccio, creatosi dopo qualche mese di separazione. Ma stare davanti a Cho, finalmente, dopo quei lunghi mesi di desiderio, riempiva comunque Harry di brividi.'Dio, come sei bella! Voglio baciarti, voglio toccarti, voglio.'."Ciao Cho! Che piacere rivederti!"
"Harry! Ciao! Che bello essere di nuovo insieme, mi sei mancato!". 'Tu no! Mi sei stata nel sangue per tutta l'estate ed è adesso che mi manchi, perchè non sei sdraiata con le labbra umide e socchiuse sotto di me nel mio letto!'. "Anche tu mi sei mancata. non avevo nessuno con cui giocare una partita di quidditch decente quest'estate. sono in crisi d'astinenza". Il riso di Cho.cristallino, contagioso. "Ti sfido Harry! Appena ti avrò strappato via il boccino, senza che tu abbia avuto il tempo di accomodarti sulla tua scopa, ti pentirai di avermi detto che ti sono mancata!" "Sfida accettata! Dimmi solo quando! E sarai tu a desiderare di non avermi mai più rivisto." "Questo mai Harry! Sono una Corvonero, quindi sono abbastanza intelligente da figurarmi il mondo senza Harry Potter: tremendamente noioso!" "E incredibilmente migliore!" "MALFOY!!". Harry e Cho avevano esclamato all'unisono. "L'unico e il solo qui ad Hogwarts" "Per nostra grandissima gioia!". Harry stava già tremando di rabbia ma sapeva che non avrebbe mai dovuto lasciarsi andare ald una scena simile a quella di poche ore prima davanti alla sua adorata Cho.
"Che cosa vuoi Draco?". La voce di Cho, gentile e amichevole, riusciva a rendere bello anche il nome di Malfoy!
"Ma salutarti, Cho, carissima!". Il nome di Cho riusciva soave anche tra le labbra di quel viscido serpeverde! Ma come osava chiamarla "carissima"? Harry iniziava a vedere rosso. "Oh Draco! Grazie della tua premura! Proprio non pensavo di meritare che i due ragazzi più popolari della scuola si scomodassero per salutare me, appena arrivati qui ad Hogwarts. Anche tu hai bisogno di qualche lezione di quidditch, Drac?" "Grazie tesoro! Ma penso che il tuo tempo sarà già molto impegnato se il tuo buon cuore ti spingerà a cercare di insegnare al nostro "bambino prodigio" come usare con un minimo di classe il suo manico di scopa!"
"Sparisci Malfoy!" Harry stava per perdere il controllo.
"Potter! Non puoi pretendere di monopolizzare l'attenzione di tutte le ragazze più interessanti della scuola. Cho. Patricia, Elena, Aretusa e le nostre amatissime Corvonero , essendo le ragazze più interessanti dell'intero mondo magico, hanno diritto ad un po' della mia attenzione, specie dopo aver dovuto digerire la tua insulsa presenza per qualche minuto. vero ragazze?" Le Corvonero ridevano con aria civettuola di fronte alla schermaglia nata per le loro grazie, tra due dei più bei ragazzi di Hogwarts. Cho era divertita come le altre mentre Harry bolliva di rabbia repressa: voleva strozzare Malfoy. Intanto alcuni Grifondoro avevano assistito alla scena allarmati e Hermione e Ginny si erano precipitate al fianco di Harry per impedire che la situazione degenerasse:
"Non riesci proprio a non gravitare attorno ad Harry, vero Malfoy?" 'Dolcissima Hermione! Tanto fragile, femminile e sensibile eppure sempre pronta a combattere per quelli che ama'
"Taci Granger! Se c'è qualcuno che non riesce a star lontana da Potter, quella certamente sei tu e non io. Cosa vuoi? Sei gelosa di Cho?". 'Disgustoso Furetto! Come osi anche solo parlare alla mia più cara amica con quel tono sprezzante?' Hermione era arrossita violentemente ma stava per rispondere a tono quando. "Smettila Malfoy! E chiedi subito perdono!". La chiara voce di Ginny aveva interrotto il diverbio tre Draco ed Hermione e tutti si erano voltati a guardare la graziosa creatura dal volto imbronciato che guardava Malfoy con aria di sfida. "Perdono, Piccola Weasley? E di che cosa, di grazia?". Rivolgendosi a Ginny il tono della voce di Draco si era fatto caldo e carezzevole, i suoi occhi si erano addolciti e brillavano di una luce maliziosa e divertita, il suo viso si era fatto ancora più bello, i suoi tratti più nobili, la sua intera figura ancora più seducente. Harry era stregato e allibito. Ginny stava flirtando con Malfoy?
"Hai detto che le Corvonero sono le ragazze più interessanti della scuola. sono molto in collera con te!". Ma il tono di Ginny non era certo quello della rabbia: stava stuzzicando Malfoy. Harry non ci poteva credere!
"Non sai che un Malfoy non chiede mai perdono piccina?- Harry tremava di rabbia: Malfoy aveva chiamato "piccina" Ginny. la sua Ginny. la sua "piccina"- Se ho detto quel che ho detto non ho ragione di pentirmene: le Corvonero sono ragazze interessanti, intelligenti e stimolanti così come le Serpeverdi sono sensuali, intriganti e pericolose e le Tassorosso sono gentili, romantiche e affettuose". "Io sono una Grifondoro. Come sono le ragazze di Grifondoro?" "Coraggiose! Lo sanno tutti!" "Ed è tutto qui?" "Il coraggio è un grande virtù" "Siamo anche leali e generose!" "E testarde, complicate e troppo orgogliose" "E forti, comprensive e allegre!" "E bellissime!". Draco aveva buttato fuori quell'ultima frase ad effetto garantito, come fosse un bacio rubato, lasciando Ginny e tutti gli astanti senza parole. Dopo un attimo di silenzio, Ginny aveva sorriso con tutta la dolcezza dei suoi quindici anni e aveva sussurrato: "D'accordo Malfoy! Scuse accettate!". Draco aveva risposto al sorriso di Ginny con uno sguardo brillante di allegria e avvolgente e appassionato. ed era andato via, lanciando a tutti un rapido saluto collettivo. Harry era rimasto di ghiaccio: 'Affascinante; superiore a tutti.No! No! NO! Malfoy è soltanto una stupida, inutile, vanagloriosa serpe.Che cosa diavolo mi viene in mente?'.Ma Ginny! Ginny voleva provocarlo.Perché? Che cosa vedeva nel bastardo serpeverde? No! Forse si era sbagliato: Ginny amava giocare per il solo gusto di farlo e a volte non si rendeva conto di essere così terribilmente provocante; era poco più di una bambina, infondo e . ma la voce di Draco, e il suo sguardo e. "Harry! Harry a cosa stai pensando? Allora, ti va bene domani verso le cinque?" "Cosa? Come? Alle cinque cosa?". Harry era stato riportato al mondo reale dal suono soave della voce di Cho: "Ti va bene vederci giù al campo alle cinque di domani per la nostra sfida? Ti sei già pentito del tuo ardire o mi vuoi dire che Malfoy è riuscito ad ammaliare anche te?". Harry era troppo confuso per indignarsi alla giocosa provocazione di Cho su Malfoy: "Domani alle cinque!! Non riuscirò a pensare ad altro! Buona notte Cho! Andiamo a dormire Herm?" "Si, Harry! Dobbiamo proprio andare altrimenti domani rischio di arrivare stanca alle prime lezioni dell'anno e sarebbe davvero una tragedia. Buonanotte ragazze!". Hermione aveva afferrato al volo il braccio di Harry, scivolando con lui fuori dalla sala grande dopo che Ginny si era diretta di nuovo al tavolo dei Grifondoro per recuperare Ron. Harry era seccato perché forse avrebbe voluto parlare con Ginny, ma. per dirle cosa?
Hermione teneva il suo braccio quasi aggrappandosi a lui mentre procedevano lungo i corridoi: "Qualcosa non va, Harry?" "Malfoy mi da l'urto!" "Sei geloso?" "Di Malfoy?" "No! Sciocco! Di Ginny!" "Allora è vero? Ginny ha una cotta per il furetto!" "So solo quel che entrambi abbiamo visto." "Ron non deve saperlo. non lo sopporterebbe!" "E tu lo sopporti?" "Ginny non è mia. sai quanto la amo ma sai anche che tra noi non c'è più nulla in sospeso e." ".E tu adesso vuoi Cho! Lo so! Anche se non me lo hai ancora detto esplicitamente so che la desideri da tempo e adesso mi sembra arrivato il momento giusto per voi ma. so che sei possessivo con Ginny, come con tutti quelli che ami e so che vuoi solo il meglio per loro e." "Malfoy deve stare lontano da lei! Hai ragione Herm, vado fuori di testa se penso a quei due insieme" "Anche a me la cosa non piace per niente.Ginny ama giocare, è ancora una bambina in questo ma Malfoy è pericoloso: peccaminosamente bello e pericoloso." "PECCAMINOSAMENTE BELLO???? Hai davvero appena detto che Malfoy è peccaminosamente bello?" "Si Harry! Gli occhi ce li ho anch'io sai?" "Ma tu odi Malfoy!" "Non lo stimo, è vero! Si! Forse lo ho anche odiato a volte, ma Harry, non vorrai farmi credere che non ti sei mai reso conto di quanto sia sexy quell'idiota? Da piccolo sembrava una perfetta bambola di porcellana: con la sua pelle madreperlacea, i suoi capelli di seta, i suoi occhi d'argento e la sua bocca morbida e rossa. Adesso crescendo inizia ad essere quasi indecente: con quel suo corpo alto e magro ma virile e definito, e quel suo incedere altezzoso, quella dannata sicurezza, quel sorriso beffardo e provocante e infine quello sguardo. lo hai visto anche tu. quello sguardo penetrante ed impudico che ha rivolto a Ginny. E' un odioso bastardo, infido e presuntuoso ma tutti ne sono attratti in qualche modo perché è dannatamente bello!". Harry era sconcertato: "Hermione! Anche tu hai una cotta per." "Non dirlo neanche per scherzo, Harry! Malfoy è bello ma la sua malia non mi attrae. io amo un altro!" "AMI UN ALTRO????". 'Oddio Ron si ucciderà quando lo verrà a sapere ' Hermione era arrossita come una bimba: cosa rara in lei, sempre così matura e razionale. "Si, Harry, non è poi così strano, mi sembra!" "Come non è strano? E' assurdo!" "Grazie tante, Harry!" "No! Herm! Volevo dire: è assurdo che tu sia arrivata ad amare una persona e che io non abbia mai nemmeno saputo che ti piaceva qualcuno! Perché non mi hai mai detto niente? Ron lo sa?" "Neanche tu mi dici mai niente di te ma io ti osservo e capisco e poi vengo da te e ti parlo! .E.no! Ron non sa niente e non lo saprà mai!" "Hai ragione Herm! Non sono l'amico fantastico che sei tu per me. perdonami se non ho capito nulla! Ma scusa, perché Ron non deve sapere niente? Lo sai che ti vuole bene almeno quanto me e che non ti prenderebbe certo in giro e non andrebbe di certo a spifferare tutto. Sai che puoi dirgli tutto, che per non tradire te si farebbe fare a pezzi in allegria." "Harry!.Lo so!.So che Ron mi ama con tutto il cuore.proprio come te.ed è proprio per questo che non dovrà mai sapere niente di quello che provo per lui". Nel frattempo i due erano arrivati davanti all'entrata della sala comune. "Herm! Vuoi dire che.?". Harry era sconvolto e felicissimo: 'SI AMANO! I miei due migliori amici sono innamorati l'uno dell'altra!' "Si, Harry ! Amo il mio migliore amico: non credo possa esistere una pena più sottile e lacerante." Hermione aveva parlato con una voce carica di sofferenza ed Harry era in procinto di rivelarle ciò che sapeva sui sentimenti di Ron, deliziato dalla prospettiva di poter curare per una volta il cuore della sua amica che tante volte aveva saputo guarire il suo, quando. una voce aveva spezzato il silenzio impedendogli di ribattere: "Sei.innamorata.di.Harry?" "RON!!".Avevano risposto in coro Harry e Hermione. Ron stava dritto immobile, in mezzo al corridoio alle spalle di Harry e di Hermione, la quale non si era accorta di aver alzato notevolmente la voce nel pronunciare l'ultima frase. Ron sembrava pietrificato: le braccia lungo i fianchi, i pugni chiusi, sul volto un'espressione indecifrabile. Aveva parlato piano, come se le parole, uscendo dalla sua bocca gli facessero male.
"Ho lasciato gli altri indietro per correre da voi due e sapere del vostro scontro con Malfoy e. Volevo stare con voi. Mi dispiace. Vi ho interrotto ma.io! Scusatemi! Dovevo andarmene senza dire niente." "Cosa stai dicendo Ron?" Harry continuava a passare il suo sguardo tra l'uno e l'altra dei suoi più cari amici, evidentemente sconvolti: Hermione guardava in basso con un espressione atterrita e umiliata mentre Ron continuava a borbottare mortificato, frasi senza senso: ".Era un momento intimo e io.". Continuava a guardarli con lo sguardo perso. "Non c'era nessun momento intimo Ron! Io e Hermione stavamo solo parlando." "Ma.lei.ti.ama.Harry." "No! Che non mi ama!" "Ha detto che ti amava proprio un attimo fa, credi le sia già passata?" "Ron sei un idiota!- la voce di Ginny, veniva da pochi passi dietro al fratello- Hermione non ha mai detto di amare Harry!" "Stai zitta, Ginny! Tu non sai nulla: quando sono arrivato, Hermione stava dicendo che." ".Che ama il suo migliore amico!". Aveva concluso Ginny. "Infatti!".Il tono di voce di Ron era quello di chi è stato sconfitto. "E quindi secondo te Hermione ama Harry?". Ginny sembrava divertirsi un mondo e Ron aveva bisogno di arrabbiarsi con qualcuno per impedirsi di piangere: "Insomma Ginny! Hai delle difficoltà di comprensione o ti stai solo divertendo a ripetere la stessa cosa per il puro piacere di prolungare l'imbarazzo di questo momento?" "Sei un idiota, Ron! L'ho detto e lo ripeto! E tu, Hermione, alza gli occhi e diglielo!" "No! Ti prego Hermione: non dirlo di nuovo.mi fa male!". Ron aveva quasi gridato. Hermione aveva guardato Ron, poi Ginny e Harry, che le aveva sorriso, annuendo in silenzio...Infine aveva deciso di avvicinarsi a Ron di un paio di passi per guardarlo meglio negli occhi, aveva raccolto tutto il suo coraggio e aveva detto quello che in tutta se stessa sentiva di dover dire: "Ti amo!". Era stato solo un sussurro ma a guardare Ron lo si sarebbe detto un tornado: Hermione lo guardava dritto negli occhi e aveva detto. "COSA!!!" "TI AMO, IDIOTA!!". A questo punto il coraggio di Hermione stava per venir meno.Era una Grifondoro d'accordo ma aveva pur sempre 16 anni!! Ron allora si era mosso, avvicinandosi e afferrandole le spalle con le mani: "Che cosa hai detto?". La voce di Ron adesso era ferma e calda, gli occhi colmi di una passione bruciante. "Ho detto che. ti amo!" Un altro sussurro. Gli occhi ormai incapaci di sostenere lo sguardo del suo amico, del suo amore.ormai troppo vicino per non sentire male. "Guardami, Hermione". Lo sguardo di Hermione si era alzato dolcemente e lentamente, rendendo Ron folle d'amore ed incapace di parlare e di trattenere ancora l'irresistibile desiderio di baciarla. Hermione era tra le sue braccia, completamente abbandonata all'incendio della sua passione e lui la stringeva così forte da farle male.Sentiva il sapore delle sue labbra.Oddio era troppo bello!!! Ma mancava ancora qualcosa. Quasi con dolore Ron aveva staccato appena la sua bocca da quella di Hermione, aspettando per un istante per poter godere del folle piacere di guardare da quella distanza gli occhi che avevano ogni potere su di lui, gli sconvolgenti occhi dell'unica donna che esistesse per lui mondo riaprirsi: "Ti amo anch'io Herm, ti amo disperatamente, ti amo da sempre!".
Il treno era arrivato ad Hogwarts, Hagrid aveva, come sempre, accolto Harry e i suoi amici con calore prima di accompagnare al castello i maghetti del primo anno; erano tutti saliti sulle carrozze senza cavalli, avevano varcato il famigliare ingresso del castello e dopo lo smistamento, il discorso di Silente e la cena luculliana, Harry aveva finalmente localizzato Cho, tra gli altri Corvonero, e la era andata a salutare. Erano lontani ormai i tempi in cui aveva tremato alla sola idea di avvicinarsi a lei per parlarle del ballo a cui voleva invitarla: adesso erano buoni amici ed Harry era cresciuto abbastanza da poter affrontare in scioltezza l'intero clan delle Corvonero, radunate intorno all'affascinante cercatrice; le amiche di Cho gli avevano sorriso e lui aveva trovato qualche battuta simpatica per sciogliere il ghiaccio, creatosi dopo qualche mese di separazione. Ma stare davanti a Cho, finalmente, dopo quei lunghi mesi di desiderio, riempiva comunque Harry di brividi.'Dio, come sei bella! Voglio baciarti, voglio toccarti, voglio.'."Ciao Cho! Che piacere rivederti!"
"Harry! Ciao! Che bello essere di nuovo insieme, mi sei mancato!". 'Tu no! Mi sei stata nel sangue per tutta l'estate ed è adesso che mi manchi, perchè non sei sdraiata con le labbra umide e socchiuse sotto di me nel mio letto!'. "Anche tu mi sei mancata. non avevo nessuno con cui giocare una partita di quidditch decente quest'estate. sono in crisi d'astinenza". Il riso di Cho.cristallino, contagioso. "Ti sfido Harry! Appena ti avrò strappato via il boccino, senza che tu abbia avuto il tempo di accomodarti sulla tua scopa, ti pentirai di avermi detto che ti sono mancata!" "Sfida accettata! Dimmi solo quando! E sarai tu a desiderare di non avermi mai più rivisto." "Questo mai Harry! Sono una Corvonero, quindi sono abbastanza intelligente da figurarmi il mondo senza Harry Potter: tremendamente noioso!" "E incredibilmente migliore!" "MALFOY!!". Harry e Cho avevano esclamato all'unisono. "L'unico e il solo qui ad Hogwarts" "Per nostra grandissima gioia!". Harry stava già tremando di rabbia ma sapeva che non avrebbe mai dovuto lasciarsi andare ald una scena simile a quella di poche ore prima davanti alla sua adorata Cho.
"Che cosa vuoi Draco?". La voce di Cho, gentile e amichevole, riusciva a rendere bello anche il nome di Malfoy!
"Ma salutarti, Cho, carissima!". Il nome di Cho riusciva soave anche tra le labbra di quel viscido serpeverde! Ma come osava chiamarla "carissima"? Harry iniziava a vedere rosso. "Oh Draco! Grazie della tua premura! Proprio non pensavo di meritare che i due ragazzi più popolari della scuola si scomodassero per salutare me, appena arrivati qui ad Hogwarts. Anche tu hai bisogno di qualche lezione di quidditch, Drac?" "Grazie tesoro! Ma penso che il tuo tempo sarà già molto impegnato se il tuo buon cuore ti spingerà a cercare di insegnare al nostro "bambino prodigio" come usare con un minimo di classe il suo manico di scopa!"
"Sparisci Malfoy!" Harry stava per perdere il controllo.
"Potter! Non puoi pretendere di monopolizzare l'attenzione di tutte le ragazze più interessanti della scuola. Cho. Patricia, Elena, Aretusa e le nostre amatissime Corvonero , essendo le ragazze più interessanti dell'intero mondo magico, hanno diritto ad un po' della mia attenzione, specie dopo aver dovuto digerire la tua insulsa presenza per qualche minuto. vero ragazze?" Le Corvonero ridevano con aria civettuola di fronte alla schermaglia nata per le loro grazie, tra due dei più bei ragazzi di Hogwarts. Cho era divertita come le altre mentre Harry bolliva di rabbia repressa: voleva strozzare Malfoy. Intanto alcuni Grifondoro avevano assistito alla scena allarmati e Hermione e Ginny si erano precipitate al fianco di Harry per impedire che la situazione degenerasse:
"Non riesci proprio a non gravitare attorno ad Harry, vero Malfoy?" 'Dolcissima Hermione! Tanto fragile, femminile e sensibile eppure sempre pronta a combattere per quelli che ama'
"Taci Granger! Se c'è qualcuno che non riesce a star lontana da Potter, quella certamente sei tu e non io. Cosa vuoi? Sei gelosa di Cho?". 'Disgustoso Furetto! Come osi anche solo parlare alla mia più cara amica con quel tono sprezzante?' Hermione era arrossita violentemente ma stava per rispondere a tono quando. "Smettila Malfoy! E chiedi subito perdono!". La chiara voce di Ginny aveva interrotto il diverbio tre Draco ed Hermione e tutti si erano voltati a guardare la graziosa creatura dal volto imbronciato che guardava Malfoy con aria di sfida. "Perdono, Piccola Weasley? E di che cosa, di grazia?". Rivolgendosi a Ginny il tono della voce di Draco si era fatto caldo e carezzevole, i suoi occhi si erano addolciti e brillavano di una luce maliziosa e divertita, il suo viso si era fatto ancora più bello, i suoi tratti più nobili, la sua intera figura ancora più seducente. Harry era stregato e allibito. Ginny stava flirtando con Malfoy?
"Hai detto che le Corvonero sono le ragazze più interessanti della scuola. sono molto in collera con te!". Ma il tono di Ginny non era certo quello della rabbia: stava stuzzicando Malfoy. Harry non ci poteva credere!
"Non sai che un Malfoy non chiede mai perdono piccina?- Harry tremava di rabbia: Malfoy aveva chiamato "piccina" Ginny. la sua Ginny. la sua "piccina"- Se ho detto quel che ho detto non ho ragione di pentirmene: le Corvonero sono ragazze interessanti, intelligenti e stimolanti così come le Serpeverdi sono sensuali, intriganti e pericolose e le Tassorosso sono gentili, romantiche e affettuose". "Io sono una Grifondoro. Come sono le ragazze di Grifondoro?" "Coraggiose! Lo sanno tutti!" "Ed è tutto qui?" "Il coraggio è un grande virtù" "Siamo anche leali e generose!" "E testarde, complicate e troppo orgogliose" "E forti, comprensive e allegre!" "E bellissime!". Draco aveva buttato fuori quell'ultima frase ad effetto garantito, come fosse un bacio rubato, lasciando Ginny e tutti gli astanti senza parole. Dopo un attimo di silenzio, Ginny aveva sorriso con tutta la dolcezza dei suoi quindici anni e aveva sussurrato: "D'accordo Malfoy! Scuse accettate!". Draco aveva risposto al sorriso di Ginny con uno sguardo brillante di allegria e avvolgente e appassionato. ed era andato via, lanciando a tutti un rapido saluto collettivo. Harry era rimasto di ghiaccio: 'Affascinante; superiore a tutti.No! No! NO! Malfoy è soltanto una stupida, inutile, vanagloriosa serpe.Che cosa diavolo mi viene in mente?'.Ma Ginny! Ginny voleva provocarlo.Perché? Che cosa vedeva nel bastardo serpeverde? No! Forse si era sbagliato: Ginny amava giocare per il solo gusto di farlo e a volte non si rendeva conto di essere così terribilmente provocante; era poco più di una bambina, infondo e . ma la voce di Draco, e il suo sguardo e. "Harry! Harry a cosa stai pensando? Allora, ti va bene domani verso le cinque?" "Cosa? Come? Alle cinque cosa?". Harry era stato riportato al mondo reale dal suono soave della voce di Cho: "Ti va bene vederci giù al campo alle cinque di domani per la nostra sfida? Ti sei già pentito del tuo ardire o mi vuoi dire che Malfoy è riuscito ad ammaliare anche te?". Harry era troppo confuso per indignarsi alla giocosa provocazione di Cho su Malfoy: "Domani alle cinque!! Non riuscirò a pensare ad altro! Buona notte Cho! Andiamo a dormire Herm?" "Si, Harry! Dobbiamo proprio andare altrimenti domani rischio di arrivare stanca alle prime lezioni dell'anno e sarebbe davvero una tragedia. Buonanotte ragazze!". Hermione aveva afferrato al volo il braccio di Harry, scivolando con lui fuori dalla sala grande dopo che Ginny si era diretta di nuovo al tavolo dei Grifondoro per recuperare Ron. Harry era seccato perché forse avrebbe voluto parlare con Ginny, ma. per dirle cosa?
Hermione teneva il suo braccio quasi aggrappandosi a lui mentre procedevano lungo i corridoi: "Qualcosa non va, Harry?" "Malfoy mi da l'urto!" "Sei geloso?" "Di Malfoy?" "No! Sciocco! Di Ginny!" "Allora è vero? Ginny ha una cotta per il furetto!" "So solo quel che entrambi abbiamo visto." "Ron non deve saperlo. non lo sopporterebbe!" "E tu lo sopporti?" "Ginny non è mia. sai quanto la amo ma sai anche che tra noi non c'è più nulla in sospeso e." ".E tu adesso vuoi Cho! Lo so! Anche se non me lo hai ancora detto esplicitamente so che la desideri da tempo e adesso mi sembra arrivato il momento giusto per voi ma. so che sei possessivo con Ginny, come con tutti quelli che ami e so che vuoi solo il meglio per loro e." "Malfoy deve stare lontano da lei! Hai ragione Herm, vado fuori di testa se penso a quei due insieme" "Anche a me la cosa non piace per niente.Ginny ama giocare, è ancora una bambina in questo ma Malfoy è pericoloso: peccaminosamente bello e pericoloso." "PECCAMINOSAMENTE BELLO???? Hai davvero appena detto che Malfoy è peccaminosamente bello?" "Si Harry! Gli occhi ce li ho anch'io sai?" "Ma tu odi Malfoy!" "Non lo stimo, è vero! Si! Forse lo ho anche odiato a volte, ma Harry, non vorrai farmi credere che non ti sei mai reso conto di quanto sia sexy quell'idiota? Da piccolo sembrava una perfetta bambola di porcellana: con la sua pelle madreperlacea, i suoi capelli di seta, i suoi occhi d'argento e la sua bocca morbida e rossa. Adesso crescendo inizia ad essere quasi indecente: con quel suo corpo alto e magro ma virile e definito, e quel suo incedere altezzoso, quella dannata sicurezza, quel sorriso beffardo e provocante e infine quello sguardo. lo hai visto anche tu. quello sguardo penetrante ed impudico che ha rivolto a Ginny. E' un odioso bastardo, infido e presuntuoso ma tutti ne sono attratti in qualche modo perché è dannatamente bello!". Harry era sconcertato: "Hermione! Anche tu hai una cotta per." "Non dirlo neanche per scherzo, Harry! Malfoy è bello ma la sua malia non mi attrae. io amo un altro!" "AMI UN ALTRO????". 'Oddio Ron si ucciderà quando lo verrà a sapere ' Hermione era arrossita come una bimba: cosa rara in lei, sempre così matura e razionale. "Si, Harry, non è poi così strano, mi sembra!" "Come non è strano? E' assurdo!" "Grazie tante, Harry!" "No! Herm! Volevo dire: è assurdo che tu sia arrivata ad amare una persona e che io non abbia mai nemmeno saputo che ti piaceva qualcuno! Perché non mi hai mai detto niente? Ron lo sa?" "Neanche tu mi dici mai niente di te ma io ti osservo e capisco e poi vengo da te e ti parlo! .E.no! Ron non sa niente e non lo saprà mai!" "Hai ragione Herm! Non sono l'amico fantastico che sei tu per me. perdonami se non ho capito nulla! Ma scusa, perché Ron non deve sapere niente? Lo sai che ti vuole bene almeno quanto me e che non ti prenderebbe certo in giro e non andrebbe di certo a spifferare tutto. Sai che puoi dirgli tutto, che per non tradire te si farebbe fare a pezzi in allegria." "Harry!.Lo so!.So che Ron mi ama con tutto il cuore.proprio come te.ed è proprio per questo che non dovrà mai sapere niente di quello che provo per lui". Nel frattempo i due erano arrivati davanti all'entrata della sala comune. "Herm! Vuoi dire che.?". Harry era sconvolto e felicissimo: 'SI AMANO! I miei due migliori amici sono innamorati l'uno dell'altra!' "Si, Harry ! Amo il mio migliore amico: non credo possa esistere una pena più sottile e lacerante." Hermione aveva parlato con una voce carica di sofferenza ed Harry era in procinto di rivelarle ciò che sapeva sui sentimenti di Ron, deliziato dalla prospettiva di poter curare per una volta il cuore della sua amica che tante volte aveva saputo guarire il suo, quando. una voce aveva spezzato il silenzio impedendogli di ribattere: "Sei.innamorata.di.Harry?" "RON!!".Avevano risposto in coro Harry e Hermione. Ron stava dritto immobile, in mezzo al corridoio alle spalle di Harry e di Hermione, la quale non si era accorta di aver alzato notevolmente la voce nel pronunciare l'ultima frase. Ron sembrava pietrificato: le braccia lungo i fianchi, i pugni chiusi, sul volto un'espressione indecifrabile. Aveva parlato piano, come se le parole, uscendo dalla sua bocca gli facessero male.
"Ho lasciato gli altri indietro per correre da voi due e sapere del vostro scontro con Malfoy e. Volevo stare con voi. Mi dispiace. Vi ho interrotto ma.io! Scusatemi! Dovevo andarmene senza dire niente." "Cosa stai dicendo Ron?" Harry continuava a passare il suo sguardo tra l'uno e l'altra dei suoi più cari amici, evidentemente sconvolti: Hermione guardava in basso con un espressione atterrita e umiliata mentre Ron continuava a borbottare mortificato, frasi senza senso: ".Era un momento intimo e io.". Continuava a guardarli con lo sguardo perso. "Non c'era nessun momento intimo Ron! Io e Hermione stavamo solo parlando." "Ma.lei.ti.ama.Harry." "No! Che non mi ama!" "Ha detto che ti amava proprio un attimo fa, credi le sia già passata?" "Ron sei un idiota!- la voce di Ginny, veniva da pochi passi dietro al fratello- Hermione non ha mai detto di amare Harry!" "Stai zitta, Ginny! Tu non sai nulla: quando sono arrivato, Hermione stava dicendo che." ".Che ama il suo migliore amico!". Aveva concluso Ginny. "Infatti!".Il tono di voce di Ron era quello di chi è stato sconfitto. "E quindi secondo te Hermione ama Harry?". Ginny sembrava divertirsi un mondo e Ron aveva bisogno di arrabbiarsi con qualcuno per impedirsi di piangere: "Insomma Ginny! Hai delle difficoltà di comprensione o ti stai solo divertendo a ripetere la stessa cosa per il puro piacere di prolungare l'imbarazzo di questo momento?" "Sei un idiota, Ron! L'ho detto e lo ripeto! E tu, Hermione, alza gli occhi e diglielo!" "No! Ti prego Hermione: non dirlo di nuovo.mi fa male!". Ron aveva quasi gridato. Hermione aveva guardato Ron, poi Ginny e Harry, che le aveva sorriso, annuendo in silenzio...Infine aveva deciso di avvicinarsi a Ron di un paio di passi per guardarlo meglio negli occhi, aveva raccolto tutto il suo coraggio e aveva detto quello che in tutta se stessa sentiva di dover dire: "Ti amo!". Era stato solo un sussurro ma a guardare Ron lo si sarebbe detto un tornado: Hermione lo guardava dritto negli occhi e aveva detto. "COSA!!!" "TI AMO, IDIOTA!!". A questo punto il coraggio di Hermione stava per venir meno.Era una Grifondoro d'accordo ma aveva pur sempre 16 anni!! Ron allora si era mosso, avvicinandosi e afferrandole le spalle con le mani: "Che cosa hai detto?". La voce di Ron adesso era ferma e calda, gli occhi colmi di una passione bruciante. "Ho detto che. ti amo!" Un altro sussurro. Gli occhi ormai incapaci di sostenere lo sguardo del suo amico, del suo amore.ormai troppo vicino per non sentire male. "Guardami, Hermione". Lo sguardo di Hermione si era alzato dolcemente e lentamente, rendendo Ron folle d'amore ed incapace di parlare e di trattenere ancora l'irresistibile desiderio di baciarla. Hermione era tra le sue braccia, completamente abbandonata all'incendio della sua passione e lui la stringeva così forte da farle male.Sentiva il sapore delle sue labbra.Oddio era troppo bello!!! Ma mancava ancora qualcosa. Quasi con dolore Ron aveva staccato appena la sua bocca da quella di Hermione, aspettando per un istante per poter godere del folle piacere di guardare da quella distanza gli occhi che avevano ogni potere su di lui, gli sconvolgenti occhi dell'unica donna che esistesse per lui mondo riaprirsi: "Ti amo anch'io Herm, ti amo disperatamente, ti amo da sempre!".
