Pirates of the Caribbean
Capitolo 1 - A Pirate's Life for me...again!
"Hey tu laggiù datti una mossa con quelle casse di rum, il capitano vuole partire domani mattina chiaro?!" urla un uomo barbuto dall'alto del ponte della nave su cui sta caricando enormi casse di legno.capelli lunghi annodati e resi stopposi dalla salsedine, barba incolta e selvaggia.sorriso quasi privo di denti e sguardo assassino.30, 40, 50 anni o forse di più, forse di meno chi avrebbe saputo dargli un'età era semplicemente uno dei tanti pirati che si potevano trovare facilmente nel porto di Tortuga. C'è un gran via vai di gente, molte navi stanno salpando, molte salperanno all'alba, le ciurme caricano di tutto, riempiendo le stive di cibo e di roba da bere; nessun pirata può sapere quanto durerà il suo prossimo viaggio, nessun pirata può sapere se farà un prossimo viaggio è questa la vita del mare! "Inizio a credere che non sia stata poi una così grande idea" pensi tu mentre scarichi l'ennesimo barile di rum da un carro per trasportarlo sulla nave.la tua grande idea.tornare a fare il pirata, tornare ad essere quello che sei sempre stata fin da piccola, fin da quando sei nata, sulla nave di tuo padre che ti ha insegnato ad amare questa vita; sei cresciuta così in mezzo al mare.sei un pirata nonostante le donne che possano definirsi tali siano rare e nessuno le prenda sul serio, ma questo certo non basta a spaventarti.così eccoti lì al porto di Tortuga, vestita in pieno stile piratesco, come ai vecchi tempi, classico cappello a tricorno, linguaggio da vero scaricatore di porto e tanta voglia di salpare il più presto possibile. Sono ormai due anni che vivi a Tortuga, sulla terra ferma, senza il coraggio di prendere di nuovo il largo, senza esserti mai imbarcata veramente in nessun viaggio, hai lavorato in parecchie taverne e comunque ti sei guadagnata da vivere, ma non hai mai avuto il coraggio di cercare di tornare a quella che hai sempre pensato sia la vita fatta per te.ma adesso sì stai per imbarcarti in qualche folle avventura insieme ad un orda di pirati. Sono oltre due ore che carichi casse pesantissime sulla tua nave.beh per meglio dire sulla nave su cui ti imbarcherai.la Perla Nera.un vanto della storia piratesca, una nave leggendaria.ancora ti stai chiedendo come hai fatto a farti prendere nell'equipaggio addirittura senza dover dire il tuo nome che ti avrebbe invece aperto molte strade, tu una donna, certo piena di esperienza, ma agli occhi della folla pur sempre una donna..ah! Sì, ora ricordi.il capitano quella sera era decisamente troppo sbronzo per essere conscio delle sue azioni e ancor di più delle sue parole.e così ne avevi approfittato per fargli la tua proposta e lui aveva biascicato qualcosa di molto simile a un sì, rivolgendoti un ghigno malizioso prima di lasciarsi cadere pesantemente addormentato e ubriaco su una sedia della taverna in cui vi trovavate.
Finalmente hai finito.il sole sta quasi tramontando.ora hai solo una gran voglia di buttarti da qualche parte a mangiare un boccone e a bere qualcosa.la tua ultima serata sulla terra ferma e poi sarai finalmente libera.questa è l'unica cosa che ti passa per la mente. Ti avvi camminando lentamente per la strada che collega il porto al centro di Tortuga, ti guardi intorno, sei circondata da pirati ubriachi e da prostitute, da gente che combatte e si spara, da uomini con gli arti mozzati.un po' ti senti rabbrividire.e pensi in che diavolo di guaio ti stai riccacciando.Tutti gli uomini intorno a te ti fissano quasi fossi un mostro.ma i loro sguardi certo hanno tutt'altro significato.certo tu sei sempre stata un maschiaccio.un pirata fin da quando eri piccola.le altre bambine a terra si sistemavano nei loro giardini giocando a fare le signore, agghindate e ingioiellate come le loro madri, tu ti aggiravi per il ponte della nave di tuo padre vestita in maniera totalmente diversa ascoltando i racconti della ciurma, imparando ad usare la spada e le armi, imprando a difenderti e ad attaccare.le navi sono la tua casa, tu adori l'acqua, l'hai sempre adorata.ed ora eccoti qui, di nuovo a Tortuga, nella città meno raccomandabile del mondo pronta per imbarcarti sulla Perla Nera al comando del famigerato Capitano Jack Sparrow.questa volta hai davvero ripreso in mano la tua vita! Guardi verso sinistra, e ti trovi davanti a una delle tante taverne della città entri per ripostarti un po', prendi posto in disparte come al solito, in un tavolo un po' nascosto e ordini il tuo rum, da bravo pirata e qualcosa da mangiare.ti guardi intorno ci sono una marea di persone tutte mezze ubriache che urlano parlando tra loro.il tuo sguardo cade su qualcuno.un qualcuno in particolarei.il tuo capitano.Jack Sparrow.eccolo lì seduto, in equilibrio sulle gambe posteriori della sedia con i piedi sulla tavola, una bottiglia di rum in mano e il suo solito sorriso stampato in faccia. Bevi un sorso dal tuo bicchiere guardandoti intorno consapevole del fatto che oltre la metà delle persone in quella stanza ti sta lanciando strane occhiate, sei l'unica donna, cameriere escluse.chissà se il Capitano Sparrow si ricorda di te e del fatto che l'altra sera ti ha preso nel suo equipaggio.ne dubiti visto come era preso.ma l'importante è che tu riesca a partire sulla sua nave.poi si vedrà.continui a far girare il tuo sguardo che torna per un attimo su di lui, ti sta fissando, e quando si accorge che anche tu stai guardando verso di lui alza la bottiglia con un gesto fluido e naturale, come per proporti un brindisi, sorridendo e lasciando intravvedere i numerosi denti d'oro. Allora forse si ricorda di te nonostante tutto. Ed ecco Sparrow che si alza e dirige la sua camminata sciolta e un po' barcollante verso il tuo tavolo, lo fissi mentre si avvicina. "Buonasera tesoro!" esclama arrivato davanti a te. "Capitano.!" rispondi cogliendo l'occasione per bere un altro sorso del tuo rum. "Io e te ci conosciamo vero? Ti ho già vista da qualche parte." continua lui prendendo imperterrito posto a sedere di fronte a te. "L'altra sera Capitano.mi hai preso nella tua ciurma!" continui tu con naturalezza. "Ah.già." borbotta lui pensieroso, ricordandosi forse del suo stato. "Sparrow." "Capitano Sparrow." ti interrompe lui. "Capitano Sparrow.ho caricato casse sulla tua nave per tutto il pomeriggio, ti assicuro che rimangiarti adesso quello che hai detto l'altra sera ti metterebbe seriamente nei guai." gli dici tu tenendo il suo sguardo fisso in quegli occhi così scuri e marcati. "Non è certo mia intezione cambiare idea tesoro.anche perché ho fatto le mie indagini su di te dopo averti preso a bordo." sorride lui con quel suo ghigno ammiccante.tu rimani un po' sorpresa.era sbronzo completo quando ha accettato la tua proposta possibile che si ricordasse davvero di te tanto da prendersi la briga di andare in giro a chiedere informazioni sul tuo conto? "Allora è vero che al Capitano Jack Sparrow non sfugge mai nulla." commenti tu continuando a bere. "Sì.è vero.soprattutto se in gioco c'è la figlia di John Truman, il vecchio terrore dei Caraibi." risponde lui sorseggiando del rum dalla sua fedele bottiglia.e così non ci aveva messo molto a tirare fuori dal tuo passato il nome di tuo padre.non che la cosa ti stupisse dopotutto, non c'era pirata vivente e non che potesse ignorare chi fosse e cosa avesse fatto! "Il nome di mio padre arriva sempre alle orecchie di tutti prima del mio!" sorridi tu continuando a bere e a guardarlo negli occhi! "Beh tesoro, è un onore averti a bordo della Perla Nera.conosco il nome di tuo padre ora mentre i tuo è?." ti chiede lui. Ci pensi un po'.non vuoi dirgli il tuo nome.solo tuo padre ti ha sempre chiamato per nome.tutte le altre persone ti hanno sempre soprannominato."BLACK.puoi chiamarmi Black." rispondi tu lasciando il capitano leggermente sorpreso di quella tua risposta.forse lui si aspettava un nome.non una presa in giro. "Beh Black Truman.benvenuta nella ciurma della Perla Nera." commenta lui alzando la bottiglia mentre tu avvicini il tuo bicchiere brindando, senza riuscire per qualche inspiegabile motivo a lasciare quegli occhi magnetici.in quel momento hai iniziato a capire le storie che giravano per Tortuga, le storie delle mille donne abbandonate da Jack Sparrow.con quel sorriso e quegli occhi non c'era da meravigliarsi che tante persone fossero cadute ai suoi piedi, soprattutto se si trattava di gente senza cervello che sbava dietro al pirata misterioso dal passato e dal presente oscuro quasi quanto il suo futuro, ma quello non faceva per te.beh in quel momento forse i suoi occhi però facevano decisamente per te.. "Grazie Sparrow" convieni tu guardandolo in faccia, e ti accorgi che sta per dire qualcosa " Capitano Sparrow" ti correggi immediatamente mentre lui ti risponde con un ghigno soddisfatto e complice.
Capitolo 1 - A Pirate's Life for me...again!
"Hey tu laggiù datti una mossa con quelle casse di rum, il capitano vuole partire domani mattina chiaro?!" urla un uomo barbuto dall'alto del ponte della nave su cui sta caricando enormi casse di legno.capelli lunghi annodati e resi stopposi dalla salsedine, barba incolta e selvaggia.sorriso quasi privo di denti e sguardo assassino.30, 40, 50 anni o forse di più, forse di meno chi avrebbe saputo dargli un'età era semplicemente uno dei tanti pirati che si potevano trovare facilmente nel porto di Tortuga. C'è un gran via vai di gente, molte navi stanno salpando, molte salperanno all'alba, le ciurme caricano di tutto, riempiendo le stive di cibo e di roba da bere; nessun pirata può sapere quanto durerà il suo prossimo viaggio, nessun pirata può sapere se farà un prossimo viaggio è questa la vita del mare! "Inizio a credere che non sia stata poi una così grande idea" pensi tu mentre scarichi l'ennesimo barile di rum da un carro per trasportarlo sulla nave.la tua grande idea.tornare a fare il pirata, tornare ad essere quello che sei sempre stata fin da piccola, fin da quando sei nata, sulla nave di tuo padre che ti ha insegnato ad amare questa vita; sei cresciuta così in mezzo al mare.sei un pirata nonostante le donne che possano definirsi tali siano rare e nessuno le prenda sul serio, ma questo certo non basta a spaventarti.così eccoti lì al porto di Tortuga, vestita in pieno stile piratesco, come ai vecchi tempi, classico cappello a tricorno, linguaggio da vero scaricatore di porto e tanta voglia di salpare il più presto possibile. Sono ormai due anni che vivi a Tortuga, sulla terra ferma, senza il coraggio di prendere di nuovo il largo, senza esserti mai imbarcata veramente in nessun viaggio, hai lavorato in parecchie taverne e comunque ti sei guadagnata da vivere, ma non hai mai avuto il coraggio di cercare di tornare a quella che hai sempre pensato sia la vita fatta per te.ma adesso sì stai per imbarcarti in qualche folle avventura insieme ad un orda di pirati. Sono oltre due ore che carichi casse pesantissime sulla tua nave.beh per meglio dire sulla nave su cui ti imbarcherai.la Perla Nera.un vanto della storia piratesca, una nave leggendaria.ancora ti stai chiedendo come hai fatto a farti prendere nell'equipaggio addirittura senza dover dire il tuo nome che ti avrebbe invece aperto molte strade, tu una donna, certo piena di esperienza, ma agli occhi della folla pur sempre una donna..ah! Sì, ora ricordi.il capitano quella sera era decisamente troppo sbronzo per essere conscio delle sue azioni e ancor di più delle sue parole.e così ne avevi approfittato per fargli la tua proposta e lui aveva biascicato qualcosa di molto simile a un sì, rivolgendoti un ghigno malizioso prima di lasciarsi cadere pesantemente addormentato e ubriaco su una sedia della taverna in cui vi trovavate.
Finalmente hai finito.il sole sta quasi tramontando.ora hai solo una gran voglia di buttarti da qualche parte a mangiare un boccone e a bere qualcosa.la tua ultima serata sulla terra ferma e poi sarai finalmente libera.questa è l'unica cosa che ti passa per la mente. Ti avvi camminando lentamente per la strada che collega il porto al centro di Tortuga, ti guardi intorno, sei circondata da pirati ubriachi e da prostitute, da gente che combatte e si spara, da uomini con gli arti mozzati.un po' ti senti rabbrividire.e pensi in che diavolo di guaio ti stai riccacciando.Tutti gli uomini intorno a te ti fissano quasi fossi un mostro.ma i loro sguardi certo hanno tutt'altro significato.certo tu sei sempre stata un maschiaccio.un pirata fin da quando eri piccola.le altre bambine a terra si sistemavano nei loro giardini giocando a fare le signore, agghindate e ingioiellate come le loro madri, tu ti aggiravi per il ponte della nave di tuo padre vestita in maniera totalmente diversa ascoltando i racconti della ciurma, imparando ad usare la spada e le armi, imprando a difenderti e ad attaccare.le navi sono la tua casa, tu adori l'acqua, l'hai sempre adorata.ed ora eccoti qui, di nuovo a Tortuga, nella città meno raccomandabile del mondo pronta per imbarcarti sulla Perla Nera al comando del famigerato Capitano Jack Sparrow.questa volta hai davvero ripreso in mano la tua vita! Guardi verso sinistra, e ti trovi davanti a una delle tante taverne della città entri per ripostarti un po', prendi posto in disparte come al solito, in un tavolo un po' nascosto e ordini il tuo rum, da bravo pirata e qualcosa da mangiare.ti guardi intorno ci sono una marea di persone tutte mezze ubriache che urlano parlando tra loro.il tuo sguardo cade su qualcuno.un qualcuno in particolarei.il tuo capitano.Jack Sparrow.eccolo lì seduto, in equilibrio sulle gambe posteriori della sedia con i piedi sulla tavola, una bottiglia di rum in mano e il suo solito sorriso stampato in faccia. Bevi un sorso dal tuo bicchiere guardandoti intorno consapevole del fatto che oltre la metà delle persone in quella stanza ti sta lanciando strane occhiate, sei l'unica donna, cameriere escluse.chissà se il Capitano Sparrow si ricorda di te e del fatto che l'altra sera ti ha preso nel suo equipaggio.ne dubiti visto come era preso.ma l'importante è che tu riesca a partire sulla sua nave.poi si vedrà.continui a far girare il tuo sguardo che torna per un attimo su di lui, ti sta fissando, e quando si accorge che anche tu stai guardando verso di lui alza la bottiglia con un gesto fluido e naturale, come per proporti un brindisi, sorridendo e lasciando intravvedere i numerosi denti d'oro. Allora forse si ricorda di te nonostante tutto. Ed ecco Sparrow che si alza e dirige la sua camminata sciolta e un po' barcollante verso il tuo tavolo, lo fissi mentre si avvicina. "Buonasera tesoro!" esclama arrivato davanti a te. "Capitano.!" rispondi cogliendo l'occasione per bere un altro sorso del tuo rum. "Io e te ci conosciamo vero? Ti ho già vista da qualche parte." continua lui prendendo imperterrito posto a sedere di fronte a te. "L'altra sera Capitano.mi hai preso nella tua ciurma!" continui tu con naturalezza. "Ah.già." borbotta lui pensieroso, ricordandosi forse del suo stato. "Sparrow." "Capitano Sparrow." ti interrompe lui. "Capitano Sparrow.ho caricato casse sulla tua nave per tutto il pomeriggio, ti assicuro che rimangiarti adesso quello che hai detto l'altra sera ti metterebbe seriamente nei guai." gli dici tu tenendo il suo sguardo fisso in quegli occhi così scuri e marcati. "Non è certo mia intezione cambiare idea tesoro.anche perché ho fatto le mie indagini su di te dopo averti preso a bordo." sorride lui con quel suo ghigno ammiccante.tu rimani un po' sorpresa.era sbronzo completo quando ha accettato la tua proposta possibile che si ricordasse davvero di te tanto da prendersi la briga di andare in giro a chiedere informazioni sul tuo conto? "Allora è vero che al Capitano Jack Sparrow non sfugge mai nulla." commenti tu continuando a bere. "Sì.è vero.soprattutto se in gioco c'è la figlia di John Truman, il vecchio terrore dei Caraibi." risponde lui sorseggiando del rum dalla sua fedele bottiglia.e così non ci aveva messo molto a tirare fuori dal tuo passato il nome di tuo padre.non che la cosa ti stupisse dopotutto, non c'era pirata vivente e non che potesse ignorare chi fosse e cosa avesse fatto! "Il nome di mio padre arriva sempre alle orecchie di tutti prima del mio!" sorridi tu continuando a bere e a guardarlo negli occhi! "Beh tesoro, è un onore averti a bordo della Perla Nera.conosco il nome di tuo padre ora mentre i tuo è?." ti chiede lui. Ci pensi un po'.non vuoi dirgli il tuo nome.solo tuo padre ti ha sempre chiamato per nome.tutte le altre persone ti hanno sempre soprannominato."BLACK.puoi chiamarmi Black." rispondi tu lasciando il capitano leggermente sorpreso di quella tua risposta.forse lui si aspettava un nome.non una presa in giro. "Beh Black Truman.benvenuta nella ciurma della Perla Nera." commenta lui alzando la bottiglia mentre tu avvicini il tuo bicchiere brindando, senza riuscire per qualche inspiegabile motivo a lasciare quegli occhi magnetici.in quel momento hai iniziato a capire le storie che giravano per Tortuga, le storie delle mille donne abbandonate da Jack Sparrow.con quel sorriso e quegli occhi non c'era da meravigliarsi che tante persone fossero cadute ai suoi piedi, soprattutto se si trattava di gente senza cervello che sbava dietro al pirata misterioso dal passato e dal presente oscuro quasi quanto il suo futuro, ma quello non faceva per te.beh in quel momento forse i suoi occhi però facevano decisamente per te.. "Grazie Sparrow" convieni tu guardandolo in faccia, e ti accorgi che sta per dire qualcosa " Capitano Sparrow" ti correggi immediatamente mentre lui ti risponde con un ghigno soddisfatto e complice.
