Capitolo 16 - Epilogo - le ragioni si spiegano
"Ciurma, andate, bevete e divertitevi, cercate di non combinare troppi casini e tornate qui tra una settimana esatta, non un giorno di più o sarete lasciati a terra!" esclami dall'alto della tua posizione vicino al timone all'equipaggio della Black Death ricevendo urla e fischi di approvazione da tutti. Sono passati ormai 5 anni da quando hai ritrovato la nave di tuo padre e ne sei diventata il Capitano, la Black Death si è fatta conoscere e tu e la tua ciurma vi siete fatti una temibile fama in giro per i Caraibi. Sei appena approdata a Tortuga, è la prima volta che ci metti piede da quando hai recuperato la tua nave, l'ultima volta che ci sei stata hai conosciuto Jack, Jack Sparrow e ti sei imbarcata sulla Perla Nera.quanto tempo è passato, non hai più rivisto nessuno della vecchia ciurma, né il Capitano né Will, né Liz, hai mantenuto la promessa di startene lontana da quei posti per un po' di tempo, per ben 5 anni; certo la lontananza non ti ha impedito di pensare a loro continuamente, soprattutto a Jack, soprattutto ogni volta che. "Mamma!!!!!!!!!!!!" i passi veloci e la voce squillante di John risuonano per la nave mentre sale in fretta le scale per venirti vicino. "Hey!" esclami prendendolo in braccio, tuo figlio, un magnifico bambino di quasi 5 anni, lo guardi abbracciandolo forte e ancora una volta la vista di quegli occhi ti fa pensare a Jack, gli stessi occhi di cioccolata, profondi e misteriosi. "Mamma possiamo andare a fare un giro? Non l'ho mai visto questo posto, è il posto dei pirati, io voglio vedere tutti i pirati!!!!" ti chiede mentre lo riposi a terra e vi incamminate sottocoperta. "Certo! Aspettami qui ok? Io vado a prendere una cosa in cabina e torno!" gli rispondi lasciandolo sul ponte. Sorridi pensando a quanto è vivace, curioso, a quanto sia importante per te, a quanto, ogni volta che lo guardi ti ricordi di suo padre, in ogni espressione, in ogni parola, sorridi tra te e te sapendo che comunque hai preso la scelta giusta, la più triste ma la migliore, il più temuto pirata dei Caraibi non avrebbe mai accettato di avere un figlio da te, di mettere a repentaglio la sua totale libertà per un bambino, e di certo tu non gliene fai una colpa, anzi ogni tanto ti ritrovi a ringraziarlo segratamente per averti dato la cosa più bella della tua vita. Torni sul ponte dopo aver recuperato le tue cose ma lo trovi vuoto, ti guardi intorno ma non vedi nessuno. "John!!!!" chiami a gran voce cercandolo sulla nave, poi sposti lo sguardo sul molo e lo vedi lì che corre avanti indietro. "JOHN TI AVEVO DETTO DI ASPETTARMI SUL PONTE TORNA QUI!" esclami, ma appena ti vede scoppia a ridere per farti uno scherzo e inizia a scappare verso la città. "John aspetta!" esclami iniziando a corrergli dietro, ha sempre voglia di giocare e di scherzare, ma questa volta ti avrebbe sentito. L'hai quasi raggiunto quando, dopo essersi girato per vedere dov'eri, va adosso ad una persona finendo per terra. "John! Ti avevo detto di aspettarmi!" gli dici tenendo lo sguardo basso su di lui e prendendolo per mano "Mi scusi non l'ha fatto apposta e venirle addosso!" continui rivolta ora alla persona contro cui John è andato a sbattere, alzi gli occhi e ti senti mancare il respiro. "Black?" esclama sopreso e stupito l'uomo davanti a te.un uomo.o meglio.Jack Sparrow. "J.a.ck!" rispondi con un sorriso, sentendoti decisamente in imbarazzo. "Dannazione è.insomma.èuna vita che non ci vediamo.come stai?!" ti chiede sinceramente contento di vederti. Lo fissi per un attimo, non è cambiato, non è cambiato per niente, quello stesso sguardo profondo e sensuale, quella gestualità eccessiva e coinvolgente, è sempre lo stesso vecchio Jack. "Bene! Benissimo, sono appena sbarcata qui a Tortuga.era da molto tempo che non ci mettevo piede!.e tu.come va?" chiedi a tua volta. "Magnificamente tesoro come al solito! Siamo qui per un paio di settimane di pausa, siamo appena tornati da Shangai!" ti risponde con quel sorriso, con il suo sorriso guardandoti intensamente, sembrava davvero felice di averti rivisto. "Anche noi siamo stati a Shangai vero mamma?" la voce di John ti riporta alla realtà. "Mamma?" sbotta Jack incredulo puntandoti gli occhi addosso con un'espressione a metà tra il divertito e il terrorizzato. "Jack.questo è John.MIO.figlio!" rispondi tu con un sorriso accarezzando il tuo bambino sulla testa e sentendo una pesante morsa stringerti lo stomaco. "Ciao Signor Jack!" esclama lui. Jack rimane senza parole per un attimo fissando te poi John.poi te.poi John. "Capitano Jack figliolo!" lo corregge poi mentre tu scoppi a ridere. "Mamma lui è il capitano che ti ha aiutato a prendere la nostra nave?" ti chiede John guardandoti. "Sì tesoro è proprio lui!" gli rispondi guardandolo. "MA ALLORA LA TUA NAVE è LA PERLA NERA!!!!" continua eccitatissimo battendo le mani. "Esatto John! Ti piacerebbe farci un giro?" gli chiede Jack accovacciandosi per guardarlo negli occhi. "SIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!! Posso mamma? Possiamo fare un giro sulla nave del capitano Jack?" ti chiede strattonandoti per la manica. "Non so.io." balbetti ti trovi una situazione a cui non avevi minamente pensato. "Dai, gli altri sarebbero contenti di vederti ne sono sicuro, soprattutto AnnaMaria!" ti dice Jack guardandoti dal basso verso l'alto. A dire la verità anche tu avevi voglia di salutare la vecchia ciurma. "E va bene!" sorridi accondiscendendo alla proposta di Jack. "GRAZIE MAMMA!!!!" urla John al settimo cielo. "E allora pronti.via!" esclama Jack prendendo il tuo bambino e mettendoselo sulle spalle. "Mamma adesso sono anche più alto di zio Stuck!" esclama John.Stuck è uno dei pirati del tuo equipaggio, un energumeno alto due metri e grosso anche di più che però aveva un debole per i bambini e soprattutto per il tuo in particolare. John lo adorava e diceva sempre che un giorno voleva diventare grande come lui! Ti ritrovi lì a guardare una scena che mai avresti immaginato di vedere realmente, l'hai sognata, milioni di volte, forse anche di più, tuo figlio, e suo padre.insieme.
Arrivate davanti alla Perla, Jack sta raccontando a John qualche sua storia impossibile e il bambino stra ridendo come un matto, anche tu sorridi guardando la scena, poi sposti il tuo sguardo sulla Perla, è bella come sempre forse anche di più. Salite sul ponte, gli uomini stranamente sono quasi tutti lì. "Signori! Abbiamo visite!!" urla Jack alla sua ciurma che si gira verso di voi incuriosita. "BLACK!!!!!!!!" la voce di Anna si staglia chiara e forte tra i bisbigli delle altre persone mentre corre in contro per abbracciarti. "ANNA, che bello rivederti!" rispondi tu abbracciandola. "Ma cosa diavolo ci fai qui? Dannazione sono passati anni!" continua la ragazza. "Già." rispondi tu con un velo di malinconia. Lo sguardo di Anna si posa poi su Jack. "E tu saresti?" chiede rivolta a John. "Lui è John, mio figlio!" rispondi tu mentre Jack fa scendere il bambino rimettendolo a terra. Gli occhi di Anna si incatenano con i tuoi, uno sguardo, è bastato quello e niente di più per convicerti che ha capito, non sono servite parole, lei ha già capito tutto. "Beh ciao John.io sono Anna!" si presenta tendendogli la mano. "Ciao Anna!" risponde lui stringendola. A uno a uno tutta la ciurma compare per salutarti, le ore passano e in men che non si dica vi trovate tutti nella sala mensa della Perla a cenare come ai vecchi tempi. Per tutta la giornata hai avuto un pesante nodo allo stomaco, ogni volta che vedevi Jack e John, insieme, anche in quel momento il Capitano tiene in braccio il tuo bambino e gli spiega uno strano gioco con le monete facendolo divertire con un matto. Ti alzi un attimo e te ne vai sul ponte, hai bisogno anche se solo per qualche istante di startene da sola, senti un peso enorme sulle tue spalle, ti appoggi al parapetto e lasci, per la prima volta in tanti anni che le lacrime escano dai tuoi occhi. "Beh adesso non è poi così difficile capire perché sei andata via.perché non hai voluto rimanere sulla Perla." la voce di Anna ti coglie di sorpresa facendoti sobbalzare, ti asciughi gli occhi e ti volti verso di lei. "Non è più un mistero!" aggiungi sorridendo malinconica. "Avresto dovuto parlarne Black, con me, con Liz.CON JACK!" continua lei venendoti vicino e passandoti un braccio attorno alla spalla. "Non sarebbe cambiato nulla Anna, Jack ha la sua nave e la sua libertà, non gli serve un figlio!" rispondi tu amara. "Questo non puoi saperlo, avresti almeno potuto parlarne con me!" "E tu non saresti andata a dirlo a Jack?" le chiedi già conoscendo la risposta. Rimanete in silenzio per un po'. "E' un bambino straordinario" ti dice lei ad un certo punto con un gran sorriso. "Lo so.ogni tanto è talmente uguale a suo padre che mi sembra di vederlo!" continui tu, tristemente ma sorridente. "Devi dirlo a Jack." ti interrompe lei. "Dirmi cosa signore?" la voce del Capitano si insinua nei vostri discorsi, alzi lo sguardi di scatto e lo vedi lì bello come sempre. "Io vado dentro a vedere di John." conclude Annamaria alzandosi e scomparendo sottocoperta. "Ti sei dileguata così all'improvviso." inizia a dire lui sedendosi sul baule accanto a te. "Avevo bisogno di un po' di aria." rispondi, senza guardarlo. "Tuo figlio è un pirata nato, ha già imparato a giocare e barare a poker." esclama Jack facendoti ridere. "Già un vero pirata." aggiungi tu rimanendo poi un attimo in silenzio. "Jack c'è una cosa che devo dirti." continui. "Lo so." risponde lui semplicemente, come se fosse la cosa più naturale del mondo. "Lo sai?" sbotti incredula. "Si lo so." continua tranquillo guardandoti, siete lì al buio, seduti sulla Perla come tanto tempo fa, i suoi occhi sono gli stessi, incantati e magici, sono le stesse anche le sue mani che ora ti accarezzano il viso. "Si tratta di John vero?" ti chiede, con un tono di voce basso e suadente, tu annuisci, sapendo che se avessi proferito anche una sola parola avresti pianto. "Gli ho chiesto chi è suo padre, lui mi ha detto semplicemente che è un pirata, un pirata che comanda la nave più temuta dei Caraibi, una nave con le vele nere e l'equipaggio più feroce dei sette mari." continua. Abbassi lo sguardo sapendo che ormai non puoi più reggere quella tensione. "E' per questo che non hai voluto rimanere sulla Perla e te ne sei andata per la tua strada con la tua nave scomparendo per non farti più rivedere? Perché l'hai fatto?" "Perché tu avevi già tutto quello che ti serviva Jack, avevi la tua nave, la tua ciurma, la tua libertà, non avevi bisogno di me né tanto meno di un bambino." "Questo avrei dovuto deciderlo io non tu." ti risponde severo "Avevo il diritto di sapere che portavi in grembo mio figlio". Ora stai piangendo, ora non te ne importa più di essere davanti a Jack, senti le sue braccia attorno a te, lo senti stringerti forte mntre tu affondi la testa nel suo petto. "Avevo paura Jack, non sapevo cosa fare" singhiozzi. "Lo so dolcezza.lo so." dal suo tono di voce sembra davvero che Jack ti abbia capito, che stia cercando di consolarti "Ma adesso son0 qui e voglio almeno provare a far parte della vostra vita.Sono un pirata è vero, ma lo sei anche tu esattamente come me, e se tu sei riuscita a diventare una buona madre per tuo figlio forse anche io posso provare a diventare per lui un padre quanto meno decente." continua senza lasciarti andare. "Mi sei mancato Jack!" rispondi tu semplicemente. "Anche tu dolcezza, non ho più fatto una litigata seria con nessuno da quando te ne sei andata!" scherza lui mentre entrambi vi mettete a ridere. Ti asciughi le lacrime e lo guardi negli occhi e poi segui il tuo istinto.baciandolo, senti Jack rispondere al tuo bacio, con passione, senti che forse le cose stanno per andare nel verso giusto. Dopo un po' vi staccate per riprendere fiato, per guardarvi di nuovo negli occhi. "Andiamo dentro.devo recuperare il tempo che ho perso con la mia famiglia." esclama lui baciandoti di nuovo. La sua famiglia.sareste davvero riusciti a essere una famiglia.forse sì forse no, in quel momento ti interessava solo il fatto che non eri più da sola, che avevi Jack accanto a te, che avreste cercato di dare a John.UNA FAMIGLIA.
"Ciurma, andate, bevete e divertitevi, cercate di non combinare troppi casini e tornate qui tra una settimana esatta, non un giorno di più o sarete lasciati a terra!" esclami dall'alto della tua posizione vicino al timone all'equipaggio della Black Death ricevendo urla e fischi di approvazione da tutti. Sono passati ormai 5 anni da quando hai ritrovato la nave di tuo padre e ne sei diventata il Capitano, la Black Death si è fatta conoscere e tu e la tua ciurma vi siete fatti una temibile fama in giro per i Caraibi. Sei appena approdata a Tortuga, è la prima volta che ci metti piede da quando hai recuperato la tua nave, l'ultima volta che ci sei stata hai conosciuto Jack, Jack Sparrow e ti sei imbarcata sulla Perla Nera.quanto tempo è passato, non hai più rivisto nessuno della vecchia ciurma, né il Capitano né Will, né Liz, hai mantenuto la promessa di startene lontana da quei posti per un po' di tempo, per ben 5 anni; certo la lontananza non ti ha impedito di pensare a loro continuamente, soprattutto a Jack, soprattutto ogni volta che. "Mamma!!!!!!!!!!!!" i passi veloci e la voce squillante di John risuonano per la nave mentre sale in fretta le scale per venirti vicino. "Hey!" esclami prendendolo in braccio, tuo figlio, un magnifico bambino di quasi 5 anni, lo guardi abbracciandolo forte e ancora una volta la vista di quegli occhi ti fa pensare a Jack, gli stessi occhi di cioccolata, profondi e misteriosi. "Mamma possiamo andare a fare un giro? Non l'ho mai visto questo posto, è il posto dei pirati, io voglio vedere tutti i pirati!!!!" ti chiede mentre lo riposi a terra e vi incamminate sottocoperta. "Certo! Aspettami qui ok? Io vado a prendere una cosa in cabina e torno!" gli rispondi lasciandolo sul ponte. Sorridi pensando a quanto è vivace, curioso, a quanto sia importante per te, a quanto, ogni volta che lo guardi ti ricordi di suo padre, in ogni espressione, in ogni parola, sorridi tra te e te sapendo che comunque hai preso la scelta giusta, la più triste ma la migliore, il più temuto pirata dei Caraibi non avrebbe mai accettato di avere un figlio da te, di mettere a repentaglio la sua totale libertà per un bambino, e di certo tu non gliene fai una colpa, anzi ogni tanto ti ritrovi a ringraziarlo segratamente per averti dato la cosa più bella della tua vita. Torni sul ponte dopo aver recuperato le tue cose ma lo trovi vuoto, ti guardi intorno ma non vedi nessuno. "John!!!!" chiami a gran voce cercandolo sulla nave, poi sposti lo sguardo sul molo e lo vedi lì che corre avanti indietro. "JOHN TI AVEVO DETTO DI ASPETTARMI SUL PONTE TORNA QUI!" esclami, ma appena ti vede scoppia a ridere per farti uno scherzo e inizia a scappare verso la città. "John aspetta!" esclami iniziando a corrergli dietro, ha sempre voglia di giocare e di scherzare, ma questa volta ti avrebbe sentito. L'hai quasi raggiunto quando, dopo essersi girato per vedere dov'eri, va adosso ad una persona finendo per terra. "John! Ti avevo detto di aspettarmi!" gli dici tenendo lo sguardo basso su di lui e prendendolo per mano "Mi scusi non l'ha fatto apposta e venirle addosso!" continui rivolta ora alla persona contro cui John è andato a sbattere, alzi gli occhi e ti senti mancare il respiro. "Black?" esclama sopreso e stupito l'uomo davanti a te.un uomo.o meglio.Jack Sparrow. "J.a.ck!" rispondi con un sorriso, sentendoti decisamente in imbarazzo. "Dannazione è.insomma.èuna vita che non ci vediamo.come stai?!" ti chiede sinceramente contento di vederti. Lo fissi per un attimo, non è cambiato, non è cambiato per niente, quello stesso sguardo profondo e sensuale, quella gestualità eccessiva e coinvolgente, è sempre lo stesso vecchio Jack. "Bene! Benissimo, sono appena sbarcata qui a Tortuga.era da molto tempo che non ci mettevo piede!.e tu.come va?" chiedi a tua volta. "Magnificamente tesoro come al solito! Siamo qui per un paio di settimane di pausa, siamo appena tornati da Shangai!" ti risponde con quel sorriso, con il suo sorriso guardandoti intensamente, sembrava davvero felice di averti rivisto. "Anche noi siamo stati a Shangai vero mamma?" la voce di John ti riporta alla realtà. "Mamma?" sbotta Jack incredulo puntandoti gli occhi addosso con un'espressione a metà tra il divertito e il terrorizzato. "Jack.questo è John.MIO.figlio!" rispondi tu con un sorriso accarezzando il tuo bambino sulla testa e sentendo una pesante morsa stringerti lo stomaco. "Ciao Signor Jack!" esclama lui. Jack rimane senza parole per un attimo fissando te poi John.poi te.poi John. "Capitano Jack figliolo!" lo corregge poi mentre tu scoppi a ridere. "Mamma lui è il capitano che ti ha aiutato a prendere la nostra nave?" ti chiede John guardandoti. "Sì tesoro è proprio lui!" gli rispondi guardandolo. "MA ALLORA LA TUA NAVE è LA PERLA NERA!!!!" continua eccitatissimo battendo le mani. "Esatto John! Ti piacerebbe farci un giro?" gli chiede Jack accovacciandosi per guardarlo negli occhi. "SIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!! Posso mamma? Possiamo fare un giro sulla nave del capitano Jack?" ti chiede strattonandoti per la manica. "Non so.io." balbetti ti trovi una situazione a cui non avevi minamente pensato. "Dai, gli altri sarebbero contenti di vederti ne sono sicuro, soprattutto AnnaMaria!" ti dice Jack guardandoti dal basso verso l'alto. A dire la verità anche tu avevi voglia di salutare la vecchia ciurma. "E va bene!" sorridi accondiscendendo alla proposta di Jack. "GRAZIE MAMMA!!!!" urla John al settimo cielo. "E allora pronti.via!" esclama Jack prendendo il tuo bambino e mettendoselo sulle spalle. "Mamma adesso sono anche più alto di zio Stuck!" esclama John.Stuck è uno dei pirati del tuo equipaggio, un energumeno alto due metri e grosso anche di più che però aveva un debole per i bambini e soprattutto per il tuo in particolare. John lo adorava e diceva sempre che un giorno voleva diventare grande come lui! Ti ritrovi lì a guardare una scena che mai avresti immaginato di vedere realmente, l'hai sognata, milioni di volte, forse anche di più, tuo figlio, e suo padre.insieme.
Arrivate davanti alla Perla, Jack sta raccontando a John qualche sua storia impossibile e il bambino stra ridendo come un matto, anche tu sorridi guardando la scena, poi sposti il tuo sguardo sulla Perla, è bella come sempre forse anche di più. Salite sul ponte, gli uomini stranamente sono quasi tutti lì. "Signori! Abbiamo visite!!" urla Jack alla sua ciurma che si gira verso di voi incuriosita. "BLACK!!!!!!!!" la voce di Anna si staglia chiara e forte tra i bisbigli delle altre persone mentre corre in contro per abbracciarti. "ANNA, che bello rivederti!" rispondi tu abbracciandola. "Ma cosa diavolo ci fai qui? Dannazione sono passati anni!" continua la ragazza. "Già." rispondi tu con un velo di malinconia. Lo sguardo di Anna si posa poi su Jack. "E tu saresti?" chiede rivolta a John. "Lui è John, mio figlio!" rispondi tu mentre Jack fa scendere il bambino rimettendolo a terra. Gli occhi di Anna si incatenano con i tuoi, uno sguardo, è bastato quello e niente di più per convicerti che ha capito, non sono servite parole, lei ha già capito tutto. "Beh ciao John.io sono Anna!" si presenta tendendogli la mano. "Ciao Anna!" risponde lui stringendola. A uno a uno tutta la ciurma compare per salutarti, le ore passano e in men che non si dica vi trovate tutti nella sala mensa della Perla a cenare come ai vecchi tempi. Per tutta la giornata hai avuto un pesante nodo allo stomaco, ogni volta che vedevi Jack e John, insieme, anche in quel momento il Capitano tiene in braccio il tuo bambino e gli spiega uno strano gioco con le monete facendolo divertire con un matto. Ti alzi un attimo e te ne vai sul ponte, hai bisogno anche se solo per qualche istante di startene da sola, senti un peso enorme sulle tue spalle, ti appoggi al parapetto e lasci, per la prima volta in tanti anni che le lacrime escano dai tuoi occhi. "Beh adesso non è poi così difficile capire perché sei andata via.perché non hai voluto rimanere sulla Perla." la voce di Anna ti coglie di sorpresa facendoti sobbalzare, ti asciughi gli occhi e ti volti verso di lei. "Non è più un mistero!" aggiungi sorridendo malinconica. "Avresto dovuto parlarne Black, con me, con Liz.CON JACK!" continua lei venendoti vicino e passandoti un braccio attorno alla spalla. "Non sarebbe cambiato nulla Anna, Jack ha la sua nave e la sua libertà, non gli serve un figlio!" rispondi tu amara. "Questo non puoi saperlo, avresti almeno potuto parlarne con me!" "E tu non saresti andata a dirlo a Jack?" le chiedi già conoscendo la risposta. Rimanete in silenzio per un po'. "E' un bambino straordinario" ti dice lei ad un certo punto con un gran sorriso. "Lo so.ogni tanto è talmente uguale a suo padre che mi sembra di vederlo!" continui tu, tristemente ma sorridente. "Devi dirlo a Jack." ti interrompe lei. "Dirmi cosa signore?" la voce del Capitano si insinua nei vostri discorsi, alzi lo sguardi di scatto e lo vedi lì bello come sempre. "Io vado dentro a vedere di John." conclude Annamaria alzandosi e scomparendo sottocoperta. "Ti sei dileguata così all'improvviso." inizia a dire lui sedendosi sul baule accanto a te. "Avevo bisogno di un po' di aria." rispondi, senza guardarlo. "Tuo figlio è un pirata nato, ha già imparato a giocare e barare a poker." esclama Jack facendoti ridere. "Già un vero pirata." aggiungi tu rimanendo poi un attimo in silenzio. "Jack c'è una cosa che devo dirti." continui. "Lo so." risponde lui semplicemente, come se fosse la cosa più naturale del mondo. "Lo sai?" sbotti incredula. "Si lo so." continua tranquillo guardandoti, siete lì al buio, seduti sulla Perla come tanto tempo fa, i suoi occhi sono gli stessi, incantati e magici, sono le stesse anche le sue mani che ora ti accarezzano il viso. "Si tratta di John vero?" ti chiede, con un tono di voce basso e suadente, tu annuisci, sapendo che se avessi proferito anche una sola parola avresti pianto. "Gli ho chiesto chi è suo padre, lui mi ha detto semplicemente che è un pirata, un pirata che comanda la nave più temuta dei Caraibi, una nave con le vele nere e l'equipaggio più feroce dei sette mari." continua. Abbassi lo sguardo sapendo che ormai non puoi più reggere quella tensione. "E' per questo che non hai voluto rimanere sulla Perla e te ne sei andata per la tua strada con la tua nave scomparendo per non farti più rivedere? Perché l'hai fatto?" "Perché tu avevi già tutto quello che ti serviva Jack, avevi la tua nave, la tua ciurma, la tua libertà, non avevi bisogno di me né tanto meno di un bambino." "Questo avrei dovuto deciderlo io non tu." ti risponde severo "Avevo il diritto di sapere che portavi in grembo mio figlio". Ora stai piangendo, ora non te ne importa più di essere davanti a Jack, senti le sue braccia attorno a te, lo senti stringerti forte mntre tu affondi la testa nel suo petto. "Avevo paura Jack, non sapevo cosa fare" singhiozzi. "Lo so dolcezza.lo so." dal suo tono di voce sembra davvero che Jack ti abbia capito, che stia cercando di consolarti "Ma adesso son0 qui e voglio almeno provare a far parte della vostra vita.Sono un pirata è vero, ma lo sei anche tu esattamente come me, e se tu sei riuscita a diventare una buona madre per tuo figlio forse anche io posso provare a diventare per lui un padre quanto meno decente." continua senza lasciarti andare. "Mi sei mancato Jack!" rispondi tu semplicemente. "Anche tu dolcezza, non ho più fatto una litigata seria con nessuno da quando te ne sei andata!" scherza lui mentre entrambi vi mettete a ridere. Ti asciughi le lacrime e lo guardi negli occhi e poi segui il tuo istinto.baciandolo, senti Jack rispondere al tuo bacio, con passione, senti che forse le cose stanno per andare nel verso giusto. Dopo un po' vi staccate per riprendere fiato, per guardarvi di nuovo negli occhi. "Andiamo dentro.devo recuperare il tempo che ho perso con la mia famiglia." esclama lui baciandoti di nuovo. La sua famiglia.sareste davvero riusciti a essere una famiglia.forse sì forse no, in quel momento ti interessava solo il fatto che non eri più da sola, che avevi Jack accanto a te, che avreste cercato di dare a John.UNA FAMIGLIA.
