Capitolo 3: La pappa di William.
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La pizza arrivò molto velocemente . Non passarono nemmeno cinque minuti dalla fine della telefonata di Voldemort che un ragazzo di circa venticinque anni suonò alla porta (NdL SUONO' ALLA PORTAAA?! NdA Si, certo che suonò alla porta, Voldemort aveva anche l'entrata di servizio nel suo antro, cosa credevate? ) . In mano portava tre scatole di una pizzeria. Voldemort pagò ( se la cavò piuttosto bene coi soldi Babbani, anche se tentò di pagare con una banconota da cinque anziché da dieci....) ma il ragazzo tese la mano chiedendo anche la mancia.
- Signore... al vostro buon cuore!-
- Eh...cosa..Ah! Si, aspetti ora guardo....- disse imbarazzato Voldemort, aprendo il portamonete. Ma questo era vuoto. Si girò verso Codaliscia.
- Psst... ce l'hai qualche spicciolo? ....-
- No...-
- Allora c'è solo una soluzione.....- Voldemort si girò ed estrasse la bacchetta - ...eccoti la mancia, ragazzo. Avada Kedavra!-
In un lampo di luce verde, il povero garzone fu ucciso.
- Ma..ma padrone...- balbettò Codaliscia atterrito, fissando il cadavere.
- Non potevo fare la figura dello spilorcio!- si giustificò Voldemort. - Cosa avrebbe pensato se lo avessi mandato via senza mancia! Al giorno d'oggi, bisogna pensare anche all'immagine! -
- TOOOOOM!!- trillò Lutisha dalla sala da pranzo - VIENI QUI, IMMEDIATAMENTEEE!- - *gulp* Arrivo, Lutisha!- rispose terrorizzato Voldemort.
- Mi devi chiamare Sua Eccellenza, Tom.- scandì la suocera quando Voldemort arrivò al suo cospetto.
-Si, Sua Eccellenza, Si! Ditemi...- rispose Voldemort, inchinandosi.
- Devi dare la pappa a William.-
Voldemort alzò il capo, sconcertato.
- Da....dare la pa...pappa...a....a William!?-
Il Basilisco, che indossava sempre i suoi occhiali da sole, fece schioccare la sua lingua biforcuta, famelico. Il problema era che Voldemort non aveva la più pallida idea di cosa mangiasse un Basilisco! Certo, ne aveva avuto uno, prima che quel bastardo di Potter lo uccidesse ( NdVoldie: povero Chicco, ogni volta che ci penso mi viene da piangere... STRONZO DI UN POTTER!) ma quello semplicemente si cibava con i vari cadaveri di l che capitavano lì.
- Tieni presente...- iniziò gelida Lutisha, fulminandolo con lo sguardo. - Che il mio piccolo William mangia solo pappe di prima qualità ...vero, cucciolo?- continuò, grattando sotto il muso del rettile, che faceva uscire la lingua soddisfatto.
- Ehm... che tipo di.. pappe?- chiese titubante Voldemort.
- Solo le "Scatolette Cinque Stelle di Zia Slitheryn" -
- E..dove...si.dove si comprano?-
- AFFAR TUO!- tuonò Lutisha, facendo trasalire il povero Voldemort dalla paura. - basta che le porti al mio piccolo William al più presto, altrimenti.... Sarai TU la sua cena.-
Voldemort deglutì, e , inchinandosi, tornò in cucina, dove un indaffarato Codaliscia tentava di mettere in rodine il disastro causato dal tentato Avada Kedavra di prima.
- Padrone, cosa...-
- Dobbiamo dare il pranzo a quel rettile, se non vogliamo essere noi, il pranzo. - - Padrone, ma come otterrà il cibo per il basilisco...?-
- Beh, c'è un solo modo....-
- Cioè?-
- Internet, ovviamente! Ma dove vivi, Codaliscia!?- esclamò Voldemort, accendendo il PC ( NdA: ^_^) - Dunque... B.... Bacchette .... Battitore.... Ehi, i Tornados stanno vincendo il campionato di Quidditch! FORZA TORNADOOOS! YU- UUUH!- gridò, euforico.
- Padrone, il Basilisco....-
- ah, si, certo...- disse Voldemort, calmandosi. - Dunque... ecco qua! " Scatolette Cinque Stelle di Zia Slitheryn" , cibo di prima qualità per Basilischi giovani... ordina via gufo! Ecco qua! Dovrebbe arrivare fra pochiss... AHI!-
Un gufo bruno era appena entrato dalla finestra, lasciando cadere un pesante pacco sulla testa di Voldemort.
- Già arrivato?!- esclamò Codaliscia.
- Si-direbbe-di-si.- rispose a denti stretti Voldemort, massaggiandosi la testa. - E ora che vuoi, stupido uccellaccio... ah, si, il conto.-
IL gufo stava porgendo a Voldemort un piccolo pezzo di pergamena. Lo stregone lo prese e lo lesse. Dopo nemmeno un secondò, urlò:
- AAAH! MA E' UN SALASSO! CINQUANTATRE GALEONI E SEDICI FALCI PER QUESTA ROBA!?-
- Padrone , si calmi,è un cibo molto raro....-
- Raro un accidente! Mi costa un occhio della testa! E va bene, accetti la DeathEaters Credit Card? - chiese Voldemort, rivoltò al gufo. L'animale annuì e tirò fuori dalla borsa uno di quegli apparecchi per le carte di credito.
- Padrone, perché usate sempre quella carta?- chiese incuriosito Codaliscia.
- Eeeh...- rispose soddisfatto Voldemort, mentre il gufo passava la tessera nelle fessura della macchinetta - E' un affare. Per ogni Galeone che spendi con quella carta, prendi dieci punti. A cinquemila punti, vinci una profezia a tua scelta dall' Ufficio Misteri!-
Appena il gufo volò via dalla finestra, Voldemort aprì il pacco. Dentro stavano tre barattolini di legno finemente intagliati, con scritto a lettere d'oro Pappa per Basilischi Cinque Stelle di Zia Slitheryn .
- Oh, finalmente... Codaliscia, prendimi un piattino. -
Il servo ubbidì e Voldemort preparò il pranzo, spalmando sul piatto il contenuto delle scatolette aiutandosi con un cucchiaio. Quando il tutto fu portato al cospetto di William e Lutisha, tutti e due sembrarono molto soddisfatti, con grande sollievo di Voldemort.
- Molto bene...- disse la suocera - Ora però devi svolgere anche un altro compito.-
- Quale?!- chiese terrorizzato lo stregone.
- Beh.... Devi anche fargli il bagnetto, a William.-
Voldemort non vide ne sentì altro. Roteò gli occhi e svenne, disperato.
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MWUAHAHAHAHA! Me spietato! ^__^ Certo gliele sto facendo passare di tutti i colori al povero Zio Voldie, Eh? Mi raccomando, lasciate le vostre recensioni, che mi fanno solo piacere! Alla prossima, con "Sapone e Basilischi non vanno mai d'accordo"!
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La pizza arrivò molto velocemente . Non passarono nemmeno cinque minuti dalla fine della telefonata di Voldemort che un ragazzo di circa venticinque anni suonò alla porta (NdL SUONO' ALLA PORTAAA?! NdA Si, certo che suonò alla porta, Voldemort aveva anche l'entrata di servizio nel suo antro, cosa credevate? ) . In mano portava tre scatole di una pizzeria. Voldemort pagò ( se la cavò piuttosto bene coi soldi Babbani, anche se tentò di pagare con una banconota da cinque anziché da dieci....) ma il ragazzo tese la mano chiedendo anche la mancia.
- Signore... al vostro buon cuore!-
- Eh...cosa..Ah! Si, aspetti ora guardo....- disse imbarazzato Voldemort, aprendo il portamonete. Ma questo era vuoto. Si girò verso Codaliscia.
- Psst... ce l'hai qualche spicciolo? ....-
- No...-
- Allora c'è solo una soluzione.....- Voldemort si girò ed estrasse la bacchetta - ...eccoti la mancia, ragazzo. Avada Kedavra!-
In un lampo di luce verde, il povero garzone fu ucciso.
- Ma..ma padrone...- balbettò Codaliscia atterrito, fissando il cadavere.
- Non potevo fare la figura dello spilorcio!- si giustificò Voldemort. - Cosa avrebbe pensato se lo avessi mandato via senza mancia! Al giorno d'oggi, bisogna pensare anche all'immagine! -
- TOOOOOM!!- trillò Lutisha dalla sala da pranzo - VIENI QUI, IMMEDIATAMENTEEE!- - *gulp* Arrivo, Lutisha!- rispose terrorizzato Voldemort.
- Mi devi chiamare Sua Eccellenza, Tom.- scandì la suocera quando Voldemort arrivò al suo cospetto.
-Si, Sua Eccellenza, Si! Ditemi...- rispose Voldemort, inchinandosi.
- Devi dare la pappa a William.-
Voldemort alzò il capo, sconcertato.
- Da....dare la pa...pappa...a....a William!?-
Il Basilisco, che indossava sempre i suoi occhiali da sole, fece schioccare la sua lingua biforcuta, famelico. Il problema era che Voldemort non aveva la più pallida idea di cosa mangiasse un Basilisco! Certo, ne aveva avuto uno, prima che quel bastardo di Potter lo uccidesse ( NdVoldie: povero Chicco, ogni volta che ci penso mi viene da piangere... STRONZO DI UN POTTER!) ma quello semplicemente si cibava con i vari cadaveri di l che capitavano lì.
- Tieni presente...- iniziò gelida Lutisha, fulminandolo con lo sguardo. - Che il mio piccolo William mangia solo pappe di prima qualità ...vero, cucciolo?- continuò, grattando sotto il muso del rettile, che faceva uscire la lingua soddisfatto.
- Ehm... che tipo di.. pappe?- chiese titubante Voldemort.
- Solo le "Scatolette Cinque Stelle di Zia Slitheryn" -
- E..dove...si.dove si comprano?-
- AFFAR TUO!- tuonò Lutisha, facendo trasalire il povero Voldemort dalla paura. - basta che le porti al mio piccolo William al più presto, altrimenti.... Sarai TU la sua cena.-
Voldemort deglutì, e , inchinandosi, tornò in cucina, dove un indaffarato Codaliscia tentava di mettere in rodine il disastro causato dal tentato Avada Kedavra di prima.
- Padrone, cosa...-
- Dobbiamo dare il pranzo a quel rettile, se non vogliamo essere noi, il pranzo. - - Padrone, ma come otterrà il cibo per il basilisco...?-
- Beh, c'è un solo modo....-
- Cioè?-
- Internet, ovviamente! Ma dove vivi, Codaliscia!?- esclamò Voldemort, accendendo il PC ( NdA: ^_^) - Dunque... B.... Bacchette .... Battitore.... Ehi, i Tornados stanno vincendo il campionato di Quidditch! FORZA TORNADOOOS! YU- UUUH!- gridò, euforico.
- Padrone, il Basilisco....-
- ah, si, certo...- disse Voldemort, calmandosi. - Dunque... ecco qua! " Scatolette Cinque Stelle di Zia Slitheryn" , cibo di prima qualità per Basilischi giovani... ordina via gufo! Ecco qua! Dovrebbe arrivare fra pochiss... AHI!-
Un gufo bruno era appena entrato dalla finestra, lasciando cadere un pesante pacco sulla testa di Voldemort.
- Già arrivato?!- esclamò Codaliscia.
- Si-direbbe-di-si.- rispose a denti stretti Voldemort, massaggiandosi la testa. - E ora che vuoi, stupido uccellaccio... ah, si, il conto.-
IL gufo stava porgendo a Voldemort un piccolo pezzo di pergamena. Lo stregone lo prese e lo lesse. Dopo nemmeno un secondò, urlò:
- AAAH! MA E' UN SALASSO! CINQUANTATRE GALEONI E SEDICI FALCI PER QUESTA ROBA!?-
- Padrone , si calmi,è un cibo molto raro....-
- Raro un accidente! Mi costa un occhio della testa! E va bene, accetti la DeathEaters Credit Card? - chiese Voldemort, rivoltò al gufo. L'animale annuì e tirò fuori dalla borsa uno di quegli apparecchi per le carte di credito.
- Padrone, perché usate sempre quella carta?- chiese incuriosito Codaliscia.
- Eeeh...- rispose soddisfatto Voldemort, mentre il gufo passava la tessera nelle fessura della macchinetta - E' un affare. Per ogni Galeone che spendi con quella carta, prendi dieci punti. A cinquemila punti, vinci una profezia a tua scelta dall' Ufficio Misteri!-
Appena il gufo volò via dalla finestra, Voldemort aprì il pacco. Dentro stavano tre barattolini di legno finemente intagliati, con scritto a lettere d'oro Pappa per Basilischi Cinque Stelle di Zia Slitheryn .
- Oh, finalmente... Codaliscia, prendimi un piattino. -
Il servo ubbidì e Voldemort preparò il pranzo, spalmando sul piatto il contenuto delle scatolette aiutandosi con un cucchiaio. Quando il tutto fu portato al cospetto di William e Lutisha, tutti e due sembrarono molto soddisfatti, con grande sollievo di Voldemort.
- Molto bene...- disse la suocera - Ora però devi svolgere anche un altro compito.-
- Quale?!- chiese terrorizzato lo stregone.
- Beh.... Devi anche fargli il bagnetto, a William.-
Voldemort non vide ne sentì altro. Roteò gli occhi e svenne, disperato.
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MWUAHAHAHAHA! Me spietato! ^__^ Certo gliele sto facendo passare di tutti i colori al povero Zio Voldie, Eh? Mi raccomando, lasciate le vostre recensioni, che mi fanno solo piacere! Alla prossima, con "Sapone e Basilischi non vanno mai d'accordo"!
