3- Consuelo-
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Circa un'ora dopo, la signora Weasley annunciò, dal piano di sotto, che il pranzo era pronto. Harry e Ron si stavano sfidando a scacchi magici.
- E dai, abbatti quella stupida torre.... Si, arriviamo!- disse Ron, che stava vincendo.
Pochi secondi dopo i due ragazzi erano già in cucina. La tavola era piena di cibo delizioso: per il loro primo giorno di vacanza, la signora Weasley doveva aver dato il meglio di se.
- Papà è tornato?- chiese Ron.
- No, è ancora fuori a parlare con Pablo.- rispose sua madre. - Ma sedetevi ed iniziate pure a mangiare, che fra poco arriva.-
Harry si accomodò tra Ron e Fred, ed attaccò subito una coscia di pollo al curry. Il pranzo era veramente buono.
Pochi istanti dopo, entrò il signor Weasley.
- Eccomi! Allora, ho parlato con Pablo, e devo dire che ci sono interessantissime novità da darvi, tra cui due buone notizie!-
- Che aspetti, allora? Dicci!- lo esortò George.
- Dopo pranzo, George...-
- Uffa.... Ma allora è un vizio!-
Mangiarono molto velocemente, e nemmeno venti minuti dopo avevano già spazzolato tutto. - Allora, papà? Eh? Avanti, quale è la notizia!?- chiese curioso Ron.
-Ah, giusto... Allora, prima buona notizia....- iniziò il signor Weasley - Dovete sapere che il Governo Magico Spagnolo è in disaccordo su molte leggi del Ministero inglese circa dagli anni cinquanta, quindi...-
- Papà, taglia corto...- lo interruppe Ron.
- Un attimo! Beh, allora, quel che vi sto per dire sottintende che dovrete dimostrarvi veramente accorti e responsabili durante il nostro soggiorno qui...-
- Papaaaa'! -
- Vabbè, insomma, qui in Spagna anche i minorenni possono usare la magia.-
Ala dichiarazione seguirono almeno cinque secondi di silenzio di tomba. Harry e Ron si scambiarono occhiate strabiliate.
- Stai scherzando!- gridò allibito Ron.
- Affatto.- proseguì calmo il signor Weasley.
- Vuol dire che...- boccheggiò esterrefatta Hermione.
- Si. Vuol dire che potete fare magie.- concluse il signor Weasley. Sembrava stranamente serio.
- Wow! Sara stupendo!- esclamò Harry, stupito.
- Puoi dirlo forte! Harry, ti rendi conto che pacchia? Possiamo fare magie! Tutte le magie che ci pare e piace! - esclamò eccitato Ron .
-Questo non significa...- lo interruppe severa la signora Weasley - Che dovrete incominciare ad usare la magia a vanvera, quindi ti avverto, Ronald Weasley: fai solo una stupidaggine e considera requisita la tua bacchetta fino a Gennaio!-
Ron si zittì all'istante e fece una smorfia orripilata.
- Ma... possiamo.. davvero?- disse Ginny, che ancora non riusciva a crederci. - Proprio.... Possiamo?-
- Certo.- rispose il signor Weasley.
- Arthur, secondo me non glielo dovevi dire. Ora faranno sicuramente qualche cavolata con la magia, me lo sento...- sentenziò accigliata la signora Weasley.
- Suvvia, Molly...- replicò il marito - Sono maghi anche loro, sebbene giovani, ed hanno il diritto di...-
- Sarà, ma rimango convinta del fatto che...-
Hermione pensò che era meglio stroncare quella discussione sul nascere.
- E signor Weasley, ha parlato anche di un'altra bella notizia... -
- Ah, si. La seconda buona notizia....-
In quell'istante, si sentirono dei tonfi ritmici provenienti dalla porta d'ingresso. - ...sta bussando alla porta!- concluse sorridente il signor Weasley.
La signora Weasley andò ad aprire. Harry si girò immediatamente verso l'ingresso, ed il suo cuore fece un balzo quando sentì una voce veramente familiare.
- Ciao, Molly...-
Sulla soglia, un alto uomo dai lunghi capelli neri stava parlando con la signora Weasley. Portava solo i sandali ed il costume, e aveva un asciugamano gettato sulla spalla. La sua pelle era molto chiara, come se non avesse preso il sole da molto, molto tempo.
Era Sirius. Sirius Black, il padrino di Harry.
- Sirius!- gridarono tutti in coro, alzandosi dalla tavola ed andandolo a salutare.
Harry era veramente felice come non lo era da molto. L'unico suo senso di colpa era svanito. Abbracciò il suo padrino, poi, stupito, chiese:
- Ma... ma come hai fatto a venire!? Sei ricercato!-
- Tsk.- Sirus schioccò le labbra maliziosamente. - Errore. Sono ricercato solo in Gran Bretagna!-
- Vuoi dire che...-
- Esattamente!- esclamò Sirius, come capendo quel che Harry stava per dire. - Qui sono libero. Fortunatamente, la Spagna non ha forti contatti con il nostro Ministero, e quindi.....passerò le vacanze qui con voi! C'è mica posto sul divano?-
- Ovvio che c'è!- gli rispose Ron.
- Ma come hai fatto a venire!?- chiese allibita Hermione rivolta al padrino di Harry. - Cioè, bisogna effettuare l'Incantesimo di Identità, e ti dovrebbero aver scoperto di sicuro!-
- Trucchetti del mestiere....- rispose allegro Sirius.
Hermione pensò che era meglio non indagare su quali fossero questi " Trucchetti del mestiere". - Allora...- esclamò Sirius - Io ero venuto a prelevare i ragazzi per andare in spiaggia, se hanno voglia...-
- E lo chiedi anche?!- esclamarono quasi in coro Ron ed Harry.
- Dacci il tempo di metterci il costume...- disse Fred.
- ...ed arriviamo!- finì per lui George.
-... sempre che vostra madre sia d'accordo!- concluse Sirus.
Harry e Ron rivolsero alla signora Weasley occhiate supplichevoli che ella non poté ignorare.
- Beh... uff, si, andate pure, ma entrate piano in acqua o vi fa male alla digestione...- si arrese lei.
- E vai!- gioirono i gemelli, ed insieme a Ron, Harry e le ragazze, corsero nelle proprie stanze a cambiarsi.
*
Pochi minuti dopo, tutti erano gia all'uscio della porta pronti per andare al mare, armati di asciugamani. I ragazzi non indossavano nulla, a parte il costume da bagno ed i sandali, le ragazze, invece, avevano il costume a due pezzi ma sopra una maglietta (- Guarda che non vogliamo prenderci una scottatura appena arrivate!-) . Tutti si erano portati dietro la bacchetta magica, però.
Fred portava anche l'ombrellone.
- Bene, andiamo!- esclamò raggiante Sirius.
Appena usciti di casa, Sirius non guidò la comitiva giù lungo la via principale, bensì piegò subito a destra e si infilò in uno stretto sentiero tra la vegetazione.
- Sirius, guarda che la spiaggia è per di là!- disse perplessa Hermione, indicando la via che stavano lasciando.
- La spiaggia affollata è di la, Hermione... fidati, vi porterò in un posto idilliaco.- rispose lui.
In effetti, circa una decina di minuti dopo, il fitto tunnel di vegetazione finì, ed il gruppetto si trovò sul retro del promontorio.
Un ripido e scosceso viottolo portava fino ad una piccola insenatura di spiaggia, molto più in basso. Non c'era anima viva, e, almeno ad Harry, questo fece sembrare il mare più azzurrò e la sabbia più bianca. Era veramente un posto meraviglioso, ed Harry non vedeva l'ora di scendere quel sentiero ed arrivarci.
- Wow....- sussurrò, estasiato.
- E'... è... meraviglioso!- boccheggiò Hermione.
-Eh? Che ve ne pare? Sempre fidarsi di zio Sirius! - esclamò il padrino di Harry, soddisfatto.
- Avevi ragione, Sirius. E' veramente idilliaco. - affermò Ginny. Anche i gemelli erano visibilmente meravigliati.
In pochi minuti, Harry e la piccola comitiva erano già scesi giù dal promontorio, sulla spiaggia bianca come lo zucchero. Harry e Ron, in meno di un secondo, si tolsero i sandali e fecero per buttarsi in acqua.
- Alt!- intimò Sirius, vedendoli. - Entrate in acqua sempre muniti di bacchetta. Non si sa mai che animali acquatici potreste trovare.... E quindi.. vigilanza costante!- ruggì, in una buffa imitazione di Moody. Harry e Ron, allora, si misero le bacchette nella tasca del costume.
- Ah, ed un'altra cosa...- continuò serio Sirius, rivolto ai ragazzi.
- Cosa?- chiese Harry.
- ...Chi arriva ultimo è un Molliccio! - gridò il suo padrino, correndo verso l'acqua. Harry e Ron corsero all'inseguimento, ridendo.
Sirius si tuffò per primo, seguito da Harry, ed infine da Ron. L'acqua era piacevolmente fresca, ma non fredda. Harry si sentì in paradiso.
- Naaaa... non ci siamo!- disse ridendo Sirius. - Riflessi troppo lenti, ragazzi! E pretendete anche di fare gruppi di Difesa?!-
- Ma smettila!- disse Harry, schizzandolo in faccia.
- Non vale!- gridò Ron. - Sei partito prima di noi!-
- Tutte scuse...- rispose Sirius.
Intanto fuori dall'acqua,le ragazze si erano sistemate sotto l'ombrellone. Si erano sdraiate a chiacchierare.
- Ehi, voi!- gli urlò Ron. - Venite a fare un tuffo!-
- No, dopo, Ron... - rispose Hermione, che, come al solito, stava leggendo un libro.
- E voi? Fred! George!-
- Ehm... forse dopo, fratellino.- rispose Fred.
I due gemelli stavano raccogliendo dei pezzetti di una strana pianta. Harry ebbe la terribile certezza che i due li avrebbero usati per degli esperimenti sulle Merendine Marinare.
- E dai! L'acqua è meravigliosa! insistette Harry.
In quell'istante, si udì il fragoroso, tipico crack di una persona che si stava materializzando. Harry sobbalzò.
Sulla spiaggia era appena apparsa una ragazza in costume di circa vent'anni, o forse poco più.
Aveva i capelli lunghi e neri, talmente lunghi che gli arrivavano fino alla vita. I suoi occhi erano marroni, leggermente a mandorla, il naso piccolo e un po' all'insù, ed era abbronzantissima. Le labbra, rosse come il sangue, erano schiuse in una smorfia un po' imbarazzata. Harry non poté fare a meno di notare che era molto attraente.
Ma anche Fred sembrava averlo notato. Da quando era apparsa, il ragazzo non gli aveva scollato gli occhi di dosso, con la bocca semiaperta.
La ragazza farfugliò qualcosa in spagnolo. Fred le se avvicinò cortesemente:
- Ehm... scusi, ma non riusciamo a capirla. Ecco, noi siamo Inglesi! Englaterra !- disse, gesticolando per farsi capire.
- Oh... io ablo un pochito di inglese.... Mi sono smaterializzata nel posto sbagliato! Scusatemi, Senor... -
-Oh... non. Non è niente...- disse impacciato Fred.
La ragazza cambiò subito tono.
- Davvero?! Ah, meglio così!- disse, molto più sicura si se. Aveva un fortissimo accento spagnolo. - Non siete di queste parti, dunque?-
- No, veniamo dall' Inghilterra. - rispose secco Sirius, che, insieme a Harry e Ron, era uscito dall'acqua. Non sembrava molto contento della visita.
- Ah... bel posto. Beh, io sono Consuelo. Consuelo De'Sisas. La mia famiglia è molto conosciuta, qui.... Beh, per forza, praticamente metà San Pedro è nostra!- disse lei, in un tono che a Harry sembrò piuttosto arrogante. Dalla faccia che fecero, anche tutti gli altri dovevano pensarla così.
Tutti, però, tranne Fred.
Ascoltava Consuelo con interesse, guardandola ammirato. Sembrava proprio fosse privo di volontà propria. Secondo Harry, ci mancò poco che gli uscisse la lingua penzoloni. La ragazza sembrava essersene accorta, perché lanciava al gemello occhiate sempre più seducenti.
Harry poteva giurare di averla vista fare l'occhiolino.
- Ah... beh... direi che allora San Pedro non è l'unica cosa meravigliosa nei paraggi...- disse Fred.
George, di nascosto, fece finta di vomitare. Non ci poteva credere: il suo fratello gemello stava corteggiando quella ragazza.
- Ooh, che galante....- disse ammirata Consuelo. - Dimmi un po', bel ragazzone, tu chi saresti?!-
- Io.. io sono Fred Weasley. -
- E questi sono tutti fratelli tuoi?!- chiese lei, notando la colorazione rosso fiamma dei capelli Weasley.
- Si.. cioè....no!- esclamò lui. - Questi sono miei fratelli... il mio gemello George, poi Ron e Ginny.- disse, accennando ai tre Weasley - E questi sono due amici. Hermione Granger ed Harry Potter.-
Al nome di Harry, Consuelo inarcò un sopracciglio.
- Uh... Potter... la celebrità del momento...- disse. Harry sentì che quella ragazza gli stava sempre più antipatica. - Ovviamente abbiamo sentito parlare di te...-
- Molti hanno sentito parlare di me, purtroppo.- replicò freddo Harry.
- Già... e questa chi è... ?- chiese Consuelo rivolta ad Hermione.
- Hermione . Hermione Granger.- rispose la ragazza, anch'essa gelida. Sembrava pensare esattamente quel che pensava Harry.
- Granger...uhm... è un famiglia di maghi inglesi che non ho mai sentito nominare...-
- Infatti non è una famiglia di maghi.- rispose acida Hermione. - I miei genitori sono Babbani.-
- Ah...- disse Consuelo, inarcando ancora il sopracciglio.- Ah.. beh... piacere di avervi conosciuti....- disse. - Ora scusate, ma devo proprio andare....-
- Aspetta!- disse Fred. - Aspetta, mi dai il... tuo... indirizzo?- chiese, arrossendo violentemente.
Ron fece una smorfia disgustata.
-Oh...certo!- ripose lei. - Residenza De'Sisas: se mi cerchi, questo ti basterà per trovarmi...arrivederci..- disse. Poi aggiunse : -Ciao, Freddy!-, e si Smaterializzò.
Al sentire Freddy, Fred avvampò.
Ma Harry aveva sentito Consuelo mormorare qualcosa rivolta ad Hermione, prima di scomparire. Ed avrebbe giurato che fosse:
- Bleah. Mezzosangue.-
Harry rimase sgradevolmente colpito da quell'affermazione. Era una grandissima offesa nel mondo dei maghi, lui lo sapeva bene. Sperava solo che Hermione non avesse sentito.
Invece aveva sentito benissimo.
La ragazza era in piedi, come pietrificata. Gli occhi gli si stavano facendo lucidi, e aveva una mano sulla bacchetta.
- Quella... quella megera... avete...avete sentito come... come mi ha chiamato?-
Harry annuì, ed andò a consolare la povera Hermione. Tutti andarono verso di lei: significa che anche loro avevano sentito.
- Non preoccuparti, Hermione...- disse Sirius. - Non ci pensare.... Le persone che dicono queste cose non bisogna nemmeno considerarle.... Sono solo fogna, spazzatura...-
- Insomma!!!!- gridò Fred. - Come vi permettete!? Non avete prove che abbia detto una cosa del genere!-
- Arriva il cascamorto di turno...- lo canzonò Ron.
- E dai, Fred! Lo hanno sentito tutti!- esclamò George.
Fred si stava scaldando - Secondo me se lo è immaginato! Lo sapete che è un po' prevenuta, in questi casi!-
- Cosa..? prevenuta, io? Fred, quella mi ha dato della Mezzosangue! - gridò Hermione.
- Ma hai le orecchie foderate di prosciutto!?- urlò Ron, rivolto al fratello.
- No! E' che è una ragazza stupenda! E voi siete solo gelosi, gelosi perché ha guardato più me che voi!- urlò Fred.
- Fred, cosa stai dicendo?!- gridò Sirius.
- Sì, è così! Basta ! Me ne vado! Siete degli....- e qui usò un espressione veramente poco educata che fece trasalire Sirius dalla rabbia.
- Bene! Vattene, allora!-
- Sirius, calmo, è solo che è cotto di quella ragazza...- disse Harry.
Infatti, Fred aveva raccolto un fiore dalla vegetazione vicino alla spiaggia, ed Harry e Ron lo videro farci un gioco che assomigliava terribilmente a "M'ama... non m'ama..."
- Hai ragione, Harry.- disse Ron, scotendo la testa, amareggiato. - E' proprio cotto a puntino-.
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Circa un'ora dopo, la signora Weasley annunciò, dal piano di sotto, che il pranzo era pronto. Harry e Ron si stavano sfidando a scacchi magici.
- E dai, abbatti quella stupida torre.... Si, arriviamo!- disse Ron, che stava vincendo.
Pochi secondi dopo i due ragazzi erano già in cucina. La tavola era piena di cibo delizioso: per il loro primo giorno di vacanza, la signora Weasley doveva aver dato il meglio di se.
- Papà è tornato?- chiese Ron.
- No, è ancora fuori a parlare con Pablo.- rispose sua madre. - Ma sedetevi ed iniziate pure a mangiare, che fra poco arriva.-
Harry si accomodò tra Ron e Fred, ed attaccò subito una coscia di pollo al curry. Il pranzo era veramente buono.
Pochi istanti dopo, entrò il signor Weasley.
- Eccomi! Allora, ho parlato con Pablo, e devo dire che ci sono interessantissime novità da darvi, tra cui due buone notizie!-
- Che aspetti, allora? Dicci!- lo esortò George.
- Dopo pranzo, George...-
- Uffa.... Ma allora è un vizio!-
Mangiarono molto velocemente, e nemmeno venti minuti dopo avevano già spazzolato tutto. - Allora, papà? Eh? Avanti, quale è la notizia!?- chiese curioso Ron.
-Ah, giusto... Allora, prima buona notizia....- iniziò il signor Weasley - Dovete sapere che il Governo Magico Spagnolo è in disaccordo su molte leggi del Ministero inglese circa dagli anni cinquanta, quindi...-
- Papà, taglia corto...- lo interruppe Ron.
- Un attimo! Beh, allora, quel che vi sto per dire sottintende che dovrete dimostrarvi veramente accorti e responsabili durante il nostro soggiorno qui...-
- Papaaaa'! -
- Vabbè, insomma, qui in Spagna anche i minorenni possono usare la magia.-
Ala dichiarazione seguirono almeno cinque secondi di silenzio di tomba. Harry e Ron si scambiarono occhiate strabiliate.
- Stai scherzando!- gridò allibito Ron.
- Affatto.- proseguì calmo il signor Weasley.
- Vuol dire che...- boccheggiò esterrefatta Hermione.
- Si. Vuol dire che potete fare magie.- concluse il signor Weasley. Sembrava stranamente serio.
- Wow! Sara stupendo!- esclamò Harry, stupito.
- Puoi dirlo forte! Harry, ti rendi conto che pacchia? Possiamo fare magie! Tutte le magie che ci pare e piace! - esclamò eccitato Ron .
-Questo non significa...- lo interruppe severa la signora Weasley - Che dovrete incominciare ad usare la magia a vanvera, quindi ti avverto, Ronald Weasley: fai solo una stupidaggine e considera requisita la tua bacchetta fino a Gennaio!-
Ron si zittì all'istante e fece una smorfia orripilata.
- Ma... possiamo.. davvero?- disse Ginny, che ancora non riusciva a crederci. - Proprio.... Possiamo?-
- Certo.- rispose il signor Weasley.
- Arthur, secondo me non glielo dovevi dire. Ora faranno sicuramente qualche cavolata con la magia, me lo sento...- sentenziò accigliata la signora Weasley.
- Suvvia, Molly...- replicò il marito - Sono maghi anche loro, sebbene giovani, ed hanno il diritto di...-
- Sarà, ma rimango convinta del fatto che...-
Hermione pensò che era meglio stroncare quella discussione sul nascere.
- E signor Weasley, ha parlato anche di un'altra bella notizia... -
- Ah, si. La seconda buona notizia....-
In quell'istante, si sentirono dei tonfi ritmici provenienti dalla porta d'ingresso. - ...sta bussando alla porta!- concluse sorridente il signor Weasley.
La signora Weasley andò ad aprire. Harry si girò immediatamente verso l'ingresso, ed il suo cuore fece un balzo quando sentì una voce veramente familiare.
- Ciao, Molly...-
Sulla soglia, un alto uomo dai lunghi capelli neri stava parlando con la signora Weasley. Portava solo i sandali ed il costume, e aveva un asciugamano gettato sulla spalla. La sua pelle era molto chiara, come se non avesse preso il sole da molto, molto tempo.
Era Sirius. Sirius Black, il padrino di Harry.
- Sirius!- gridarono tutti in coro, alzandosi dalla tavola ed andandolo a salutare.
Harry era veramente felice come non lo era da molto. L'unico suo senso di colpa era svanito. Abbracciò il suo padrino, poi, stupito, chiese:
- Ma... ma come hai fatto a venire!? Sei ricercato!-
- Tsk.- Sirus schioccò le labbra maliziosamente. - Errore. Sono ricercato solo in Gran Bretagna!-
- Vuoi dire che...-
- Esattamente!- esclamò Sirius, come capendo quel che Harry stava per dire. - Qui sono libero. Fortunatamente, la Spagna non ha forti contatti con il nostro Ministero, e quindi.....passerò le vacanze qui con voi! C'è mica posto sul divano?-
- Ovvio che c'è!- gli rispose Ron.
- Ma come hai fatto a venire!?- chiese allibita Hermione rivolta al padrino di Harry. - Cioè, bisogna effettuare l'Incantesimo di Identità, e ti dovrebbero aver scoperto di sicuro!-
- Trucchetti del mestiere....- rispose allegro Sirius.
Hermione pensò che era meglio non indagare su quali fossero questi " Trucchetti del mestiere". - Allora...- esclamò Sirius - Io ero venuto a prelevare i ragazzi per andare in spiaggia, se hanno voglia...-
- E lo chiedi anche?!- esclamarono quasi in coro Ron ed Harry.
- Dacci il tempo di metterci il costume...- disse Fred.
- ...ed arriviamo!- finì per lui George.
-... sempre che vostra madre sia d'accordo!- concluse Sirus.
Harry e Ron rivolsero alla signora Weasley occhiate supplichevoli che ella non poté ignorare.
- Beh... uff, si, andate pure, ma entrate piano in acqua o vi fa male alla digestione...- si arrese lei.
- E vai!- gioirono i gemelli, ed insieme a Ron, Harry e le ragazze, corsero nelle proprie stanze a cambiarsi.
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Pochi minuti dopo, tutti erano gia all'uscio della porta pronti per andare al mare, armati di asciugamani. I ragazzi non indossavano nulla, a parte il costume da bagno ed i sandali, le ragazze, invece, avevano il costume a due pezzi ma sopra una maglietta (- Guarda che non vogliamo prenderci una scottatura appena arrivate!-) . Tutti si erano portati dietro la bacchetta magica, però.
Fred portava anche l'ombrellone.
- Bene, andiamo!- esclamò raggiante Sirius.
Appena usciti di casa, Sirius non guidò la comitiva giù lungo la via principale, bensì piegò subito a destra e si infilò in uno stretto sentiero tra la vegetazione.
- Sirius, guarda che la spiaggia è per di là!- disse perplessa Hermione, indicando la via che stavano lasciando.
- La spiaggia affollata è di la, Hermione... fidati, vi porterò in un posto idilliaco.- rispose lui.
In effetti, circa una decina di minuti dopo, il fitto tunnel di vegetazione finì, ed il gruppetto si trovò sul retro del promontorio.
Un ripido e scosceso viottolo portava fino ad una piccola insenatura di spiaggia, molto più in basso. Non c'era anima viva, e, almeno ad Harry, questo fece sembrare il mare più azzurrò e la sabbia più bianca. Era veramente un posto meraviglioso, ed Harry non vedeva l'ora di scendere quel sentiero ed arrivarci.
- Wow....- sussurrò, estasiato.
- E'... è... meraviglioso!- boccheggiò Hermione.
-Eh? Che ve ne pare? Sempre fidarsi di zio Sirius! - esclamò il padrino di Harry, soddisfatto.
- Avevi ragione, Sirius. E' veramente idilliaco. - affermò Ginny. Anche i gemelli erano visibilmente meravigliati.
In pochi minuti, Harry e la piccola comitiva erano già scesi giù dal promontorio, sulla spiaggia bianca come lo zucchero. Harry e Ron, in meno di un secondo, si tolsero i sandali e fecero per buttarsi in acqua.
- Alt!- intimò Sirius, vedendoli. - Entrate in acqua sempre muniti di bacchetta. Non si sa mai che animali acquatici potreste trovare.... E quindi.. vigilanza costante!- ruggì, in una buffa imitazione di Moody. Harry e Ron, allora, si misero le bacchette nella tasca del costume.
- Ah, ed un'altra cosa...- continuò serio Sirius, rivolto ai ragazzi.
- Cosa?- chiese Harry.
- ...Chi arriva ultimo è un Molliccio! - gridò il suo padrino, correndo verso l'acqua. Harry e Ron corsero all'inseguimento, ridendo.
Sirius si tuffò per primo, seguito da Harry, ed infine da Ron. L'acqua era piacevolmente fresca, ma non fredda. Harry si sentì in paradiso.
- Naaaa... non ci siamo!- disse ridendo Sirius. - Riflessi troppo lenti, ragazzi! E pretendete anche di fare gruppi di Difesa?!-
- Ma smettila!- disse Harry, schizzandolo in faccia.
- Non vale!- gridò Ron. - Sei partito prima di noi!-
- Tutte scuse...- rispose Sirius.
Intanto fuori dall'acqua,le ragazze si erano sistemate sotto l'ombrellone. Si erano sdraiate a chiacchierare.
- Ehi, voi!- gli urlò Ron. - Venite a fare un tuffo!-
- No, dopo, Ron... - rispose Hermione, che, come al solito, stava leggendo un libro.
- E voi? Fred! George!-
- Ehm... forse dopo, fratellino.- rispose Fred.
I due gemelli stavano raccogliendo dei pezzetti di una strana pianta. Harry ebbe la terribile certezza che i due li avrebbero usati per degli esperimenti sulle Merendine Marinare.
- E dai! L'acqua è meravigliosa! insistette Harry.
In quell'istante, si udì il fragoroso, tipico crack di una persona che si stava materializzando. Harry sobbalzò.
Sulla spiaggia era appena apparsa una ragazza in costume di circa vent'anni, o forse poco più.
Aveva i capelli lunghi e neri, talmente lunghi che gli arrivavano fino alla vita. I suoi occhi erano marroni, leggermente a mandorla, il naso piccolo e un po' all'insù, ed era abbronzantissima. Le labbra, rosse come il sangue, erano schiuse in una smorfia un po' imbarazzata. Harry non poté fare a meno di notare che era molto attraente.
Ma anche Fred sembrava averlo notato. Da quando era apparsa, il ragazzo non gli aveva scollato gli occhi di dosso, con la bocca semiaperta.
La ragazza farfugliò qualcosa in spagnolo. Fred le se avvicinò cortesemente:
- Ehm... scusi, ma non riusciamo a capirla. Ecco, noi siamo Inglesi! Englaterra !- disse, gesticolando per farsi capire.
- Oh... io ablo un pochito di inglese.... Mi sono smaterializzata nel posto sbagliato! Scusatemi, Senor... -
-Oh... non. Non è niente...- disse impacciato Fred.
La ragazza cambiò subito tono.
- Davvero?! Ah, meglio così!- disse, molto più sicura si se. Aveva un fortissimo accento spagnolo. - Non siete di queste parti, dunque?-
- No, veniamo dall' Inghilterra. - rispose secco Sirius, che, insieme a Harry e Ron, era uscito dall'acqua. Non sembrava molto contento della visita.
- Ah... bel posto. Beh, io sono Consuelo. Consuelo De'Sisas. La mia famiglia è molto conosciuta, qui.... Beh, per forza, praticamente metà San Pedro è nostra!- disse lei, in un tono che a Harry sembrò piuttosto arrogante. Dalla faccia che fecero, anche tutti gli altri dovevano pensarla così.
Tutti, però, tranne Fred.
Ascoltava Consuelo con interesse, guardandola ammirato. Sembrava proprio fosse privo di volontà propria. Secondo Harry, ci mancò poco che gli uscisse la lingua penzoloni. La ragazza sembrava essersene accorta, perché lanciava al gemello occhiate sempre più seducenti.
Harry poteva giurare di averla vista fare l'occhiolino.
- Ah... beh... direi che allora San Pedro non è l'unica cosa meravigliosa nei paraggi...- disse Fred.
George, di nascosto, fece finta di vomitare. Non ci poteva credere: il suo fratello gemello stava corteggiando quella ragazza.
- Ooh, che galante....- disse ammirata Consuelo. - Dimmi un po', bel ragazzone, tu chi saresti?!-
- Io.. io sono Fred Weasley. -
- E questi sono tutti fratelli tuoi?!- chiese lei, notando la colorazione rosso fiamma dei capelli Weasley.
- Si.. cioè....no!- esclamò lui. - Questi sono miei fratelli... il mio gemello George, poi Ron e Ginny.- disse, accennando ai tre Weasley - E questi sono due amici. Hermione Granger ed Harry Potter.-
Al nome di Harry, Consuelo inarcò un sopracciglio.
- Uh... Potter... la celebrità del momento...- disse. Harry sentì che quella ragazza gli stava sempre più antipatica. - Ovviamente abbiamo sentito parlare di te...-
- Molti hanno sentito parlare di me, purtroppo.- replicò freddo Harry.
- Già... e questa chi è... ?- chiese Consuelo rivolta ad Hermione.
- Hermione . Hermione Granger.- rispose la ragazza, anch'essa gelida. Sembrava pensare esattamente quel che pensava Harry.
- Granger...uhm... è un famiglia di maghi inglesi che non ho mai sentito nominare...-
- Infatti non è una famiglia di maghi.- rispose acida Hermione. - I miei genitori sono Babbani.-
- Ah...- disse Consuelo, inarcando ancora il sopracciglio.- Ah.. beh... piacere di avervi conosciuti....- disse. - Ora scusate, ma devo proprio andare....-
- Aspetta!- disse Fred. - Aspetta, mi dai il... tuo... indirizzo?- chiese, arrossendo violentemente.
Ron fece una smorfia disgustata.
-Oh...certo!- ripose lei. - Residenza De'Sisas: se mi cerchi, questo ti basterà per trovarmi...arrivederci..- disse. Poi aggiunse : -Ciao, Freddy!-, e si Smaterializzò.
Al sentire Freddy, Fred avvampò.
Ma Harry aveva sentito Consuelo mormorare qualcosa rivolta ad Hermione, prima di scomparire. Ed avrebbe giurato che fosse:
- Bleah. Mezzosangue.-
Harry rimase sgradevolmente colpito da quell'affermazione. Era una grandissima offesa nel mondo dei maghi, lui lo sapeva bene. Sperava solo che Hermione non avesse sentito.
Invece aveva sentito benissimo.
La ragazza era in piedi, come pietrificata. Gli occhi gli si stavano facendo lucidi, e aveva una mano sulla bacchetta.
- Quella... quella megera... avete...avete sentito come... come mi ha chiamato?-
Harry annuì, ed andò a consolare la povera Hermione. Tutti andarono verso di lei: significa che anche loro avevano sentito.
- Non preoccuparti, Hermione...- disse Sirius. - Non ci pensare.... Le persone che dicono queste cose non bisogna nemmeno considerarle.... Sono solo fogna, spazzatura...-
- Insomma!!!!- gridò Fred. - Come vi permettete!? Non avete prove che abbia detto una cosa del genere!-
- Arriva il cascamorto di turno...- lo canzonò Ron.
- E dai, Fred! Lo hanno sentito tutti!- esclamò George.
Fred si stava scaldando - Secondo me se lo è immaginato! Lo sapete che è un po' prevenuta, in questi casi!-
- Cosa..? prevenuta, io? Fred, quella mi ha dato della Mezzosangue! - gridò Hermione.
- Ma hai le orecchie foderate di prosciutto!?- urlò Ron, rivolto al fratello.
- No! E' che è una ragazza stupenda! E voi siete solo gelosi, gelosi perché ha guardato più me che voi!- urlò Fred.
- Fred, cosa stai dicendo?!- gridò Sirius.
- Sì, è così! Basta ! Me ne vado! Siete degli....- e qui usò un espressione veramente poco educata che fece trasalire Sirius dalla rabbia.
- Bene! Vattene, allora!-
- Sirius, calmo, è solo che è cotto di quella ragazza...- disse Harry.
Infatti, Fred aveva raccolto un fiore dalla vegetazione vicino alla spiaggia, ed Harry e Ron lo videro farci un gioco che assomigliava terribilmente a "M'ama... non m'ama..."
- Hai ragione, Harry.- disse Ron, scotendo la testa, amareggiato. - E' proprio cotto a puntino-.
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