5 - Il vero volto di Consuelo –

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Pochi minuti dopo, tutti si stavano preparando per andare al mare. Sirius, sul divano, dormiva così profondamente che Harry dovette urlagli nell'orecchio per svegliarlo.

- Eh... co...cosa?- esclamò il padrino balzando in piedi.

- Sirius, andiamo al mare! Su, preparati! Ah, ti sei perso la colazione di Pablo....- lo rimproverò Harry.

-Poco male...non ditemi che non avete capito chi è quel certo cane nero che da un po' di tempo ruba gli avanzi!-

Harry e Ron risero, ma Hermione no . Ogni cosa che andava contro le regole non le piaceva.

- Sirius, non dovresti...-

- Suvvia, Hermione!- la zittì Ron. - Per due pasticcini!-

- Veramente erano venti...- lo corresse con un ghigno Sirius.

-Ehm... va bene, ma comunque non è niente...-

- Si, ma...-

- Basta!- li zittì Harry. - Muoviamoci a prepararci, Ginny e George sono già pronti!-

- A proposito, Fred dove è?- chiese Sirius guardandosi intorno.

- E' uscito subito dopo colazione.... Sarà andato da quella... quella Consuelo.- rispose mesto Ron.

- Ah.-

Pochi attimi dopo, George, Harry, Sirius e Ron scesero le scale, in tenuta da mare. Sotto, li aspettavano, insieme alle ragazze, i coniugi Weasley, anch'essi in costume. La cosa buffa era che i vestiti da mare evidenziavano le caratteristiche fisiche opposte del padre e la madre di Ron.

Arthur Weasley era veramente magro. Quel poco di carne glielo dava il pesante mantello, ma ora che non indossava niente, Harry notò quanto fosse allampanato.

La signora Weasley era molto più grassottella. Il costume a pezzo unico era enorme, un taglia esagerata, si sorprese a pensare Harry.

- Bene- esclamò Sirius. - Andiamo.-

Dopo pochi minuti di cammino, erano già arrivati alla familiare spiaggia.

Immediatamente,il signor Weasley montò a colpi di bacchetta l'ombrellone, mentre le ragazze e la signora Weasley si stesero a prendere il sole. Tutti i ragazzi, tranne George, dal canto loro, erano già in acqua. Sirius creava dei gaiser colorati con la bacchetta magica, cosa che piacque molto a Ron ed Harry. George era a sonnecchiare sulla sabbia.

- Ehi, Sirius.... Che ne dici di fare qualche gara con le scope?- chiese ad un certo punto Harry.

-Se vi va, certo! Io però non la ho!- rispose il padrino.

-Faremo a turno!-

- Ehm...- li interruppe timidamente Ron. - Ecco.. però le scope le abbiamo lasciate a casa!-

- Ops! Già, è vero!- esclamò Harry.

-Nessuno problema!- disse Sirius. - Dove sono, esattamente?!-

- Beh, sono nei nostri bauli, ma....-

In quell'istante, Sirius si smaterializzò con il solito crack . Nemmeno un minuto dopo riapparve, con in mano i due manici di scopa.

- Beh, adesso direi che possiamo cominciare- esclamò sorridente.

- Wow!- disse Harry.

- Allora dai, prima gara io contro Harry ! - esclamò Ron.

- Bene, allora in sella alle scope!- disse Sirius. I due ragazzi salirono sulle loro scope.

- Prima gara, da qui alla fine della spiaggia! Tre, due, uno... VIA!-

I ragazzi partirono fulminei a pelo d'acqua. Harry, grazie alla velocità della Firebolt, fu subito in testa, e vinse la gara.

- Vince Harry! - gridò Sirius.

I due ragazzi atterrano.

A quella gara, se ne susseguirono altre, tutte divertentissime. Fecero la gara di picchiate ( sotto gli sguardi severi della signora Weasley), e Sirius ne fece una talmente spericolata che si schiantò contro un gabbiano di passaggio. Ron, invece, non riuscì a rallentare in tempo e cadde con un grande spruzzo in acqua. Le ragazze fungevano da giuria, ed alla fine, per le acrobazie, vinse Sirius.

- Eeeh, ragazzini...- disse trionfante, uscendo dal mare. - Vi batto ancora e sono molto più vecchio di voi... -

- Ma stai zitto!- lo rimproverò scherzosamente Harry.

- Bene, ora, se avete finito con le vostre follie...- li interruppe la signora Weasley - ...sarebbe ora di pranzo, e ho portato il pic-nic e panini per tutti!-

- Gnam!- esclamò Sirius, andando verso di lei.- Vincere mette sempre fame!-

- Ma sentilo...- disse Ron.

Harry aveva notato che da quando erano arrivati in Spagna Sirius era come ringiovanito di dieci anni. Si comportava ancora come se fosse un adolescente.

Mangiarono il buonissimo pic-nic della signora Weasley in meno di dieci minuti. Aveva preparato degli ottimi panini con la maionese ed il prosciutto.

-Aaah...- disse soddisfatto Ron, quando ebbero finito. - Mamma, questi erano veramente buoni, altro che carne secca...-

- Si, erano squisiti, Molly.- confermò Sirius.

- Beh.. grazie, cari!- rispose compiaciuta la mamma di Ron.

- E mamma, quando possiamo andare a fare il bagno, ora?- chiese Ron.

- Ron, lo sai che dovete digerire, perciò non prima di...-

-...dieci minuti!- concluse per lei Sirius.

- Sirius, vi fa' male...- lo rimproverò lei.

- Sciocchezze, Molly! Siamo grandi e vaccinati, cosa vuoi che ci faccia...- insistette il padrino di Harry.

- E va bene, ma a vostro rischio e pericolo...-

Pochi minuti dopo, ed erano di nuovo in acqua. Passarono tutto il pomeriggio a chiacchierare sull'acqua, grazie al portentoso un Incantesimo Galleggiante di Sirius.

Alla fine, verso le cinque del pomeriggio, i coniugi Weasley decisero di rientrare.

- Allora, noi andiamo...- disse la signora Weasley .- Chi vuole venire con noi!?-

Le ragazze risposero:

- Uhm.. si, noi andiamo... stavamo incominciando ad annoiarmi!-

E, dopo aver salutato, scomparvero su per il viottolo.

George ancora dormiva.

Ad un certo punto, a Sirius venne un idea pazza.

- Ragazzi... chi è che vuole fare un mini-duello contro di me?-

- Un...duello?- chiese sconcertato Ron. - Ma...Sirius...-.

- No, niente di pericoloso, solo una cosa così per gioco...- rispose lui. - Oppure volete dirmi che ai vostri gruppi di Difesa non avete imparato nulla?- continuò con un ghigno malizioso.

- Certo che abbiamo imparato!-ribattè Harry, sfoderando la bacchetta. -Dai, vediamo un po' cosa sai fare, .....-

Ma Ron lo interruppe.

- No, Harry... voglio provare io.-

- Ah. - rispose Harry, - Beh, se ti va....-

- Ok!- esclamò allora Sirius. - Allora, tre, due, uno....-

Ma all'improvviso si udì un singhiozzo provenire dalla spiaggia. Sirius si interruppe per scoprire che era George.

- Ma che cosa... George, tutto bene?- chiese Sirius.

Ma il gemello non rispose. Era seduto sulla spiaggia, la testa sulle ginocchia, scosso ogni tanto da un singhiozzo di pianto. Harry, Ron e Sirius uscirono dall'acqua e lo raggiunsero.

-George...- chiese Ron quasi spaventato. - George.. cosa c'è..? -

- Io... Io... mi sento solo... stavamo sempre insieme... le nostre merendine marinare...- rispose suo fratello, alzando la testa. Il volto era rigato dalle lacrime.

- E' per Fred?- chiese Sirius, mettendogli una mano sulla spalla.

George annuì.

-Ora....ora non lo vedo più.... - continuò il gemello. - Va sempre con quella Consuelo, e non riesco a divertirmi...- e detto questo, scoppiò a piangere.

Era un insolito quanto triste spettacolo vedere il sempre spavaldo George Weasley in queste condizioni. Harry era veramente dispiaciuto per lui, e lo capiva benissimo.

- Dai, alzati... - disse Sirius, alzando George dolcemente per un braccio.- Non fare così. Vedrai che rinsavirà.-

In quell'istante, con gran sorpresa di Harry, Ron andò ad abbracciare il fratello.

- George...non devi essere triste...Fred in questo momento non capisce niente... è ammattito, si sa...-

- Grazie, Ron... - disse George, un po' rincuorato. - Ora sto un po' meglio...-

Poco dopo, i due Weasley sciolsero l'abbraccio e Sirius, vedendo che era il tramonto, pensò che era meglio tornare a casa.

- Ragazzi, forse dovremmo andare, Molly ci aspetta per cena...-

- Si, hai ragione, avviamoci....- rispose Harry. - Però intanto voi due andate, noi vi raggiungiamo con la scopa!- esclamò.- Eh, Ron? La facciamo l'ultima gara!?-

- Con piacere! Da qui a casa, chi perde offre il gelato all'altro, Ok?- rispose Ron.

- Allora preparati a pagare, amico... ci sto!- esclamò Harry.

- Bene, allora noi andiamo ! - disse Sirius. - Va bene, George?-

Il gemello annuì, e con un sonoro crack, i due si Smaterializzarono.

*

Pochi minuti dopo, i quattro erano già tutti a casa. Ron aveva vinto alla corsa, ma solo perché l'altro si era distratto guardando una bellissima farfalla tropicale che stava volando accanto a lui, ma visto l'entusiasmo dell'amico, Harry preferì non farlo presente.

Si vedeva che tutti erano stanchi della giornata appena passata. La signora Weasley lavorava fiaccamente ai fornelli, Ginny ed Hermione dormivano sul sofà. Il signor Weasley era caduto stremato su una sedia.

- Uuff... è da tanto che non andavo al mare, sapete.... - esclamò a voce alta, risistemandosi gli occhiali.

- Shhh!- sibilò la voce della signora Weasley dal cucinotto - Ginny e Hermione dormono, Arthur!-

- Uh, scusa...- rispose il marito, abbassando la voce - Come è andata?- continuò poi rivolto a Sirius - Avete avuto problemi?-

- No, non ti preoccupare...tutto bene - rispose. Poi, sussurrò: - Fred è mica tornato?- - No.- rispose triste il signor Weasley. - Non lo vedo da stamattina... si comporta in modo sempre più strano, ultimamente....-

- Me ne sono accorto anch'io...- disse Sirius . - Beh, andiamo.- concluse, ed i quattro salirono le scale.

Appena furono si sopra, andarono sul terrazzo a vedere il tramonto, e solo allora Harry si ricordò che di lì a un'ora sarebbe dovuto andare a fare lo scherzo a Consuelo. Più il momento si avvicinava, più lui si sentiva meno sicuro e più pensava a rinunciare. E se lo avessero scoperto? Gli avrebbero sequestrato la bacchetta? Non osava pensarci. Stava per decidere di rinunciare, quando si girò verso George.

Il volto del ragazzo era ancora rigato da silenziose lacrime. Harry fu veramente colpito: non aveva mai visto i gemelli Weasley così allontanati, erano sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda. Insomma, Harry praticamente li aveva sempre considerati come una persona sola.

Invece ora erano separati. Separati per colpa di quella ragazza.

Pensando a tutti i problemi che quella snob aveva causato, Harry si sentì molto più coraggioso, e decise di proseguire nel piano di Hermione.

Poco dopo la signora Weasley li richiamò per la cena. Erano tutti molto silenziosi quando scesero al piano terra, dove invece tutti erano ciarlieri ed allegri. Hermione si era svegliata e chiamò Harry e Ron da una parte.

-Allora Harry, sei pronto?-sussurrò rivolta al ragazzo.- Fra meno di un ora devi andare!-

- Si, sono pronto.-

- Bene!- Ron gli diede una pacca sulla spalla. - Siamo tutti con te, dunque! Ora andiamo a mangiare, che si raffredda tutto!- disse.

- Pozzo senza fondo...- mormorò Hermione.

Durante la cena tutti chiacchierarono animatamente. Fred era tornato, ma come suo solito non disse una parola.

Le ragazze stavano parlando di chi secondo loro erano i ragazzi più carini di Hogwarts ci si intromise anche la mamma di Ron, che gli studenti di Hogwarts li vedeva solo al binario nove e tre quarti!)

- Seamus Finnigan? Ma è quello biondo che porta sempre le magliette irlandesi?- chiedeva eccitata.

- Si!- rispose Ginny

- Ah! Si, lui è veramente carino! - disse divertita la signora Weasley. - Se solo non fossi sposata...-

- Mamma!- La rimproverò Ron.

- Sto scherzando, Ron!-

- Allora, devo essere geloso?- chiese divertito il signor Weasley.

- No, tesoro, il nostro matrimonio è ancora saldo..- rispose scherzosa la signora Weasley.

- Ah, beh, perché io mi sono appena messo con Tonks...- scherzò il papà di Ron.

- Papà!-

- Figlioli, scherzo...-

Ma a tavola c'era chi non era allegro . George cercò due volte di attaccare bottone con Fred, ma questo non gli rispose. In tutta risposta, il gemello tenne il broncio per tutta la cena. Harry ancora pensava al momento in cui avrebbe dovuto colpire Consuelo, che si avvicinava sempre di più.

- Mangia qualcosa, Harry, o non avrai forze per stasera!- gli mormorò Hermione, vedendo che non aveva toccato cibo.

In risposta, Harry si ficcò in bocca un pezzo di carne .

Hermione aveva ragione. Non era difficile, comunque aveva il mantello dell'Invisibilità, e c'era meno del dieci per cento delle possibilità di farsi scoprire.

Ma quella possibilità c'era.

Dopo qualche minuto arrivarono al dolce, una vasta gamma di pasticcini che la signora Weasley aveva comprato al Bar Seneras, gestito da Pablo. Era tutto buonissimo, Harry mangiò talmente tanti Croissant Canterinos che non era sicuro che da lì a venti minuti la sua scopa lo avrebbe sostenuto.

Intanto erano arrivate quasi le nove. Fred era già uscito. Dopo pochi minuti, tutte le persone si alzarono dal tavolo per trasferirsi a chiacchierare in salotto. Hermione trattenne Ron ed Harry al piano di sotto.

- Allora, è ora che Harry vada.- disse seria.

Harry annuì. Si sentiva strano: di li a poco sarebbe stato su una scopa, a mirar Consuelo, che a malapena conosceva. Ma d'altronde meritava tutto questo: era stata veramente perfida con Hermione. Un bel po' di brufoli sulla faccia gli stavano proprio bene.

- Sei pronto?- chiese un po' ansioso Ron.

- Si.-

- Sicuro?! Voglio dire, si può benissimo rimandare ad un altro giorno, se non ce la fai, o...- -Ron!- lo rimproverò Hermione.- Allora, Harry, vai. La tua scopa è già fuori che ti aspetta, mi raccomando metti il Mantello dell'Invisibilità.-

- E se qualcuno chiede dove sono?- domandò Harry un po' preoccupato.

- Beh, gli diremo che sei andato a comprare una cosa e che torni tra poco.- rispose con noncuranza Hermione.

- Ciao, Harry a dopo.- disse Ron, mentre l'amico si avviava fuori dalla porta.

- Buona fortuna, mi raccomando- concluse l'altra.

Pochi attimi dopo, Harry era fuori dalla porta. Era una sera calma come le precedenti: non un filo di vento. Si sentiva solo il vociare dei maghi in paese, più giù.

Harry si mise il mantello dell'Invisibilità, montò sulla scopa e decollò. Dall'alto San Pedro era molto più bella, sembrava una macchia bianca di case in mezzo al verde della vegetazione e al blu dell'oceano. Poco dopo, ricordandosi del perché era lassù a quell'ora, scese di quota per poter trovare Consuelo.

Dopo nemmeno un minuto, la vide.

Era incappucciata con un lungo manto argenteo, che non mostrava nessun particolare del suo corpo dalla testa ai piedi. Harry la riconobbe solo perché , quando l'aveva avvistata, non si era ancora tirata su il cappuccio.

Camminava lentamente, lungo un vicolo deserto e buio. Harry stava preparandosi a colpire, quando vide che la ragazza non si dirigeva affatto verso il luogo dell'appuntamento con Fred. Fu vinto dalla curiosità, ed abbasso la bacchetta, seguendola.

La ragazza si stava dirigendo verso una piazzetta piuttosto trascurata . Era deserta. In mezzo c'erano solo un'alta fontana costituita da un Sole che sprizzava acqua dalle punte dei raggi. Lì Consuelo si fermò, e sfoderò la bacchetta puntandola contro il monumento. Harry capì subito che stava per fare qualcosa di sbagliato, ma prima che il ragazzo riuscisse a tirare fuori la bacchetta, Consuelo gridò:

- Reducto!-

In un lampo di luce, la statua esplose , polverizzandosi con un boato. Harry dovette cabrare violentemente per evitare che un pezzo di Sole gli spaccasse la faccia.

Subito dopo, Harry vide Consuelo tracciare per terra una mezzaluna argentea con la bacchetta, e poi scomparire, sghignazzando. Era veramente scioccato. Era sempre stato sicuro che quella ragazza avesse qualcosa di oscuro, ma ora ne aveva la conferma.

Doveva subito tornare a casa. Doveva avvertire tutti.

In special modo Fred.

Pochi secondi dopo, Harry fu subito davanti all'ingresso di casa, il mantello addosso. Dalla furia e il panico non se lo tolse nemmeno quando entrò dentro, e Ron ed Hermione presero quasi un colpo quando lo videro comparire davanti ai loro occhi.

- Aaah! Harry! Come hai fatto...- gridò Hermione spaventata.

-Wow... Hai imparato a materializzarti..- disse stupito Ron.

- Non dire stupidaggini, avevo il mantello... comunque, vi devo raccontare una cosa incredibile...-

- Come è andata? - chiese Hermione.

- Non ti puoi immaginare, ora ti spiego...-

In meno di un minuto Harry spiegò l'accaduto, come era vestita Consuelo, cosa aveva fatto, e di quella mezzaluna che aveva lasciato come firma.

Hermione e Ron erano sconvolti.

- Ma.. l' ha fatto proprio esplodere?- boccheggiò incredulo Ron.

- Esatto! Vedrete domani sui giornali!- rispose Harry.

- C'è solo una cosa da fare a questo punto- disse Hermione preoccupata.

- Cosa?- chiese Ron.

- Domani andremo a denunciarla. -

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