6 - La denuncia –

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-Avete visto?! Avete visto che pandemonio!? La statua del Sole! Incredibile!- . Il signor Weasley stava commentando sbalordito la sua copia del giornale mattutino quando Harry, Hermione ed uno scarmigliato Ron irruppero al piano di sotto, appena svegli. George e la signora Weasley dormivano e Fred stava facendo colazione.

- Cosa?! Signor Weasley, parla della Fontana del Sole?- chiese Harry agitato.

- Si, ma come fai a....-

- Mi faccia vedere!- esclamò il ragazzo, prendendogli la copia di mano. Quando la apri, in prima pagina vide esattamente ciò che si aspettava. Incominciò subito a leggere ad alta voce.

"Distrutta la Statua del Sole"

"I Guardamaghi di San Pedro brancolano nel buio."

"Ieri sera , verso le 21, i maghi e le streghe che passeggiavano nel paesino di San Pedro hanno udito un enorme boato proviene dalla piccola piazzetta laterale del villaggio. Sono subito accorsi ed hanno trovato la statua del Sole distrutta, anzi, non l' hanno proprio trovata , visto che è stata polverizzata, probabilmente - come dice un esperto- da un potente Incantesimo Reductor .La popolazione, sconvolta, ha subito chiesto aiuto alla Pattuglia di Sicurezza magica di San Pedro, che però ancora brancola nel buio.

L'unico indizio trovato consiste nel disegno di una mezzaluna. Ciò fa pensare all'opera di una setta di fanatici, di cui non si conosce il nome, che agiva nello stesso modo, ma che si riteneva estinta da quattro anni or sono.

Il signor Lucas De'Sisas, grande personalità qui a San Pedro..."

- De'Sisas!- lo interruppe Ron. - Vuoi vedere che c'entra con quella Consuelo?-

- Quasi sicuramente, ma fammi continuare. Dicevo ...- Harry riprese a leggere:

"Il signor Lucas De'Sisas, grande personalità qui a San Pedro , ha dichiarato: - Sono sicuro che la Pattuglia farà di tutto per scovare il colpevole di questi atti di vandalismo, per il bene di tutta la comunità-.

Intanto il Sindaco di San Pedro invita alla calma i cittadini.

Riusciremo a catturare questi fanatici?"

Harry finì di leggere ed appoggiò la copia sul tavolino. Ron ed Hermione si lanciavano occhiate stupite, ed il signor Weasley sembrava sconvolto.

-Fiuuu... la fontana del sole... questa è roba seria....-

Una setta, pensò Harry. Allora questa è tutta opera di una setta. E Consuelo ne deve far parte.

- Ma... Harry.... Tu come facevi a saperlo? - chiese sospettoso il signor Weasley.

- Ieri sera io... io stavo andando a fare una passeggiata, e ho visto tutto! -

- Anche chi è stato?- chiese il signor Weasley.

Harry inspirò profondamente , e poi disse:

- Si.-

Il signor Weasley lo fissò con immenso stupore.

- Allora chi è stato!?- chiese agitato.

- E' stato.. cioè, è stata....-

- Avanti, dicci!- sentenziò Fred, che aveva parlato per la prima volta.

-...Consuelo.- concluse Harry.

La reazione fu quella prevista. Il signor Weasley fece un piccolo balzo sulla sedia, e Fred si alzò in piedi di colpo.

- Cosa?!- urlò il gemello.

- Proprio così.- affermò Harry.

- Non è possibile! - Fred era livido dalla rabbia - Consuelo non farebbe mai una cosa simile! Se l'è inventato perché la odia! -

- Io non mi sono inventato niente! - rispose adirato Harry.

- Non puoi negare l'evidenza, Fred! - gridò Hermione.

- Harry non se le sogna le cose! - urlò Ron.

- Ragazzi, vi prego! - esclamò spaventato il signor Weasley.

- Ho capito il vostro gioco! Siete degli sleali! Io..io vi odio! - urlò Fred, e si Smaterializzò.

- Signor Weasley! Bisogna far qualcosa! Era lei! Non può non capirlo! - disse Harry, agitato.

- Suvvia, ragazzi... non può essere... ti sarai sbagliato.- concluse secco il signor Weasley.

- Così non ci credi nemmeno tu, eh papà? Bene! Allora faremo...- urlò Ron. Ma fu interrotto da Sirius che scendeva le scale. Aveva sentito tutto dal piano di sopra.

- Chi è che non crede ad Harry?!- chiese.

- Sirius...stanno dicendo che...- iniziò il signor Weasley.

- Alt!- intimò Sirius. - Ne parlo con i ragazzi. Venite fuori.-

- Arriviamo, prima facci far colazione!- lo implorò Ron.

Dopo la fugace colazione, fuori, Harry, Ron ed Hermione spiegarono tutto a Sirius.. Parve molto interessato.

- Uhm..- disse, quando ebbero finito.

- Allora, almeno tu mi credi?- chiese speranzoso Harry.

- Si.- rispose il suo padrino. Harry provò una stupenda sensazione di sollievo. Con Sirius dalla sua parte, erano già in un certo vantaggio.

- Bene, almeno tu ci credi...- iniziò il ragazzo.- Ma ora che facciamo?! Dobbiamo fermarla! Insomma...non possiamo lasciarla fare così!-

- Infatti andremo a denunciarla alla Pattuglia.- sentenziò Sirius.

- Era quello che pensavo anch'io!- esclamò Hermione - Non abbiamo prove, però un testimone sì!-

- Esatto!- esclamò Ron.

- Bene, allora andiamo.- disse Sirius, avviandosi giù per la strada.

Percorsero tutta la tortuosa via Buena Vista fino ad arrivare alla svolta per la Plaza Grande, la piazza principale di San Pedro. Pur essendo le otto di mattina, era gremita di maghi e streghe, probabilmente usciti a far colazione.Non ci misero molto a trovare il Quartier Generale della Pattuglia di Sicurezza Magica.

Era un edificio bianco, largo e basso. Una doppia porta a vetri, l'ingresso, era sovrastata dalla raffigurazione di una stella con al centro una bacchetta magica . Accanto, su una lastra di marmo, c'era scritto.

Quartier Generale della Pattuglia di sicurezza Magica "Pedro Gõuillo"

Commissario Robertos Chicas

Appena furono dentro, Harry e gli altri si trovarono nel bel mezzo quello che sembrava un grande ufficio.

Harry notò che ,escluse le dimensioni molto più piccole, era quasi identico al Quartier Generale degli Auror a Londra. C'erano molti cubicoli con dentro maghi al lavoro.

In fondo alla sala, c'era una porta, ed accanto, una strega molto giovane seduta ad una scrivania con scritto, in spagnolo, Informazioni .

Sirius avanzò verso la strega , e questa, cortesemente, gli chiese qualcosa in spagnolo.

- Ehm...- iniziò lui un po' imbarazzato - ...ecco, potrebbe parlare in Inglese, per favore?-

- Ah, certo.- rispose lei, ovviamente senza nascondere un certo accento spagnolo.

- Buongiorno, cosa desiderate?-

- Ecco, vorremmo vedere il commissario.- disse Sirius.

- Oh, mi spiace, ma è molto impegnato e...-

- Sappiamo della statua esplosa.- la interruppe Harry.

Al sentir quelle parole, la donna si bloccò, e guardò il ragazzo con occhi sbalorditi. Poi, dopo essersi ripresa, disse:

- Da...davvero? Oh, allora è un'altra faccenda... vi riceverà subito... aspettate un attimo.-

La strega allora, bussò alla porta alla sua destra, la aprì, mise la testa dentro la stanza.

- Signor Chicas....ci sono tre inglesi che vogliono vederla.... Sanno della statua... li faccio entrare , allora? Ok....-

La donna si girò verso Sirius.

- Vi riceve subito. Entrate pure.-

I tre entrarono nell' ufficio. Era molto ampio e luminoso. In fondo, dietro una scrivania di legno pregiato, stava seduto il commissario.

Era un uomo corpulento, con la faccia senza collo ed i baffoni. Ad Harry ricordò molto suo zio Vernon. Davanti a lui, sul tavolo, la targa di legno diceva: Commissario.

- Ebbene?- chiese , burbero. - Cosa sapete della statua esplosa?-

- Ecco... noi sappiamo chi è stato... abbiamo un testimone.- disse Sirius.

- Davvero? Noi non abbiamo trovato nessuno quando siamo arrivati sul posto. Accio ciambelle!- disse scettico il commissario, chiamando a se con la bacchetta un grosso pacco di ciambelle e mangiandone avidamente il contenuto.

-Infatti io ero lì prima che voi arrivaste.- disse Harry.

Il commissario strizzò gli occhi e guardò dubbioso verso Harry. Era proprio vero: quell'uomo aveva proprio gli stessi occhi porcini di Zio Vernon.

- E tu chi saresti?- domandò acido.

- Sono Harry. Harry Potter.-

Gli occhi del commissario si ridussero a due fessure.

- Ah...Potter... so che in Inghilterra sei molto conosciuto...Allora, sentiamo. Chi sarebbe stato a far esplodere la statua?-

Ci fu un momento di silenzio, in cui Harry prese coraggio, poi disse:

- Consuelo De'Sisas.-

Il commissario lo guardò sbalordito, poi ,pian piano, scoppiò in una risata forte, sempre più forte, disgustosa. Harry si sentiva davvero preso in giro.

- Mi scusi,ma cosa c'è da ridere?!- chiese alterato Sirius.

- C'è che questo ragazzino ha appena accusato la figlia del più illustre personaggio di San Pedro di vandalismo!- tuonò il commissario.

- Ma io c'ero! L' ho vista!-

- Sciocchezze!- ringhiò il commissario - Te lo sarai sognato.-

- Harry non si è sognato un bel niente! E' lei che deve svegliarsi!- gridò Sirius.

-Ah si, beh, su, ora andate via , sapete, sono molto occupato...-

- Guardi che è vero! Consuelo De'Sisas non è altro che una vandala!- gridò Harry, ormai fuori di se dalla rabbia.

-Come osi!- urlò il commissario, scattando in piedi - Come osi accusare la figlia di Lucas, mio caro amico d'infanzia, di vandalismo!-

- Ahaha!- tuonò Sirius, puntando il dito contro il commissario! - Ecco qua! è suo amico! Dunque è corrotto!-

- Come... come osa... fuori! Fuori di quiiiiiiiiiiiii! -

Sirius, uscendo dall'ufficio, sbatté la porta talmente forte che il vetro andò in frantumi.

Quando furono fuori, il padrino di Harry sbottò:

- Bleah.... Mi fanno schifo le persone così...corrotte, viscide! Bene! Lo scopriranno da soli , a loro spese!-

Così si avviarono verso casa. Intanto. Harry, Ron ed Hermione discutevano sussurrando.

- E ora? Non possiamo lasciar stare!- disse Harry.

- Infatti! Dobbiamo trovare le prove per incastrarla!- aggiunse Ron.

- Bene. Farò delle ricerche da un libro che ho preso ieri dalla biblioteca, Storia Antica e Recente di San Pedro Gõuillo.Se si tratta di una setta , lì troverò di sicuro qualcosa!-

- Esatto! Poi ci dirai se hai scoperto qualcosa!- esclamò Ron.

Quando furono a casa, mangiarono molto velocemente e subito andarono al mare a fare un tuffo. Quel giorno, Sirius aveva stregato un ciocco di legno perché navigasse come una moto d'acqua e tra gli sguardi di disappunto della signora Weasley, tutti fecero delle corse veramente spericolate. Quando Ron scese dal ciocco, era verde in faccia.

- Non...non mi sento molto bene...-.

- Allora esci e sdraiati un attimo!- gli disse Sirius. - Ehi, George! Vuoi venire a fare un giro tu!?-

Il gemello, che era come al solito seduto sulla spiaggia, scosse cupo la testa.

Fred, ovviamente, non si vedeva da ore.

Hermione stava sempre leggendo quel suo librone, e fece il bagno solo perché Ron, Sirius, Harry ed il signor Weasley la buttarono di peso in acqua.

- Ahia!- disse imbronciata, mentre si rialzava bagnata fradicia , tra le risate generali. - Potevate farmi male, siete dei bruti!-

Rientrarono a casa solo al tramonto, e crollarono stanchi sul sofà.

Anche Fred era tornato, ma non li salutò neanche, anzi, appena entrarono, andò a chiudersi in camera. Ad un certo punto, ad Harry cadde l'occhio su un annuncio del giornale che prima non aveva notato. Il titolo era:

Corsa Di Scope di Capodanno

- Corsa di scope? - chiese stupito Ron.- Avanti, leggi! Vediamo cos'è!-

Harry iniziò a leggere ad alta voce.

Sono aperte le iscrizioni per la tradizionale corsa di scope di capodanno , che da dieci anni si tiene a San Pedro Gõuillo.

Sono accettati concorrenti dai quindici anni compiuti in su, con ogni tipo di scopa.

La gara si svolgerà il 31 dicembre P.V. alle ore 15, con partenza sulla spiaggia principale di San Pedro.

Per iscrizioni contattare il Bar Seneras oppure...

-....il signor Pablo in persona!- disse una voce gioviale alle loro spalle. Pablo era appena entrato in casa, con in mano una tavoletta per appunti orribilmente simile a quella della professoressa Umbridge, l'odiosa donna che insegnava Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts.

- Ero venuto a proporvi appunto la corsa, ma vedo che lo avete già letto....Allora, che ne dite? - continuò sorridente.

- Una gara di scope! Forte! - disse Ron. - Che facciamo, Harry? Ci iscriviamo?- chiese poi rivolto all'amico.

- Certo! Sarà divertentissimo!- rispose lui.

- Bene!- esclamò Pablo. - Ovviamente mi serve l'autorizzazione di un vostro genitore, dato che non siete maggiorenni...-

- Un tutore va bene?- disse Harry, ammiccando verso Sirius.

- Uhm... sì, credo, di si.- rispose Pablo.

- Allora è fatta. Sirius, posso?- chiese Harry rivolto al padrino.

- Certo!- rispose lui.

- Ed io... posso...mamma?- chiese titubante Ron rivolto a sua madre.

La signora Weasley ci pensò su, poi, un po' contrariata, disse:

- Ok. Basta che non fai il pazzo su quella scopa!-

- Grazie mamma! - esultò Ron.

- Allora, mi serve il vostro nome, cognome e tipo di scopa e... ah. Scusate, mi sa che c'è un problema.-

- Cioè?- chiese Sirius.

- Ecco...- iniziò Pablo un po' imbarazzato - Ecco... mi dispiace dirvelo, ma.... Dunque,le iscrizioni sono a numero limitato e... è rimasto posto per una persona sola.- concluse.

Harry si girò verso Ron, che disse:

- No, allora vai tu, Harry.... Non vedo perché dovrei andarci io, ecco...-

Ma Harry vide nel volto del suo migliore amico la delusione, la tristezza di non poter partecipare a niente... di essere sempre escluso.... E prese la decisione giusta.

- No.- disse sicuro Harry. - Vai tu. E' più giusto che ci vada tu, Ron.-

-Ma...ma Harry... -

- Niente storie.- disse Harry sorridendo - Voglio che vada tu.-

- Io...io...grazie!- esclamò Ron.

- Però... ascolta, non per offenderti,ma...- iniziò Harry un po' imbarazzato.- Ecco, è meglio se usi la mia scopa, anziché la tua, no?- - Cavalcare la Firebolt? - chiese sbalordito Ron. - Io.. certo... wow! Sarebbe stupendo!-

- Bene! - esclamò allegro Sirius.- Allora, un iscrizione a nome Ronald Weasley, con scopa modello Firebolt in uso da..ehm.. due anni, quindici anni di età.-

- Perfetto.- disse Pablo, prendendo appunti sulla sua tavoletta Umbridge- style. - Ora mi serve solo la firma di Molly.-

La signora Weasley firmò, sebbene a malincuore.

Più tardi, a cena, Fred non c'era. Ron discusse molto con Harry sul come allenarsi per la corsa, fino a che Sirius, sentendolo, non di offrì di aiutarlo.

- Ti aiuterò io, Ron. Ero piuttosto bravo sulle scope, alla tua età, sai? -

- Davvero? Grazie!- esclamò Ron.

Qualche ora dopo, Ron ed Harry andarono a dormire, e solo allora quest'ultimo si ricordò che il giorno dopo sarebbe stato Natale.