La ragazza decise infine di seguire gli altri...

Una volta lasciato l'uomo all'ospedale, i quattro uscirono, tornando sulla strada... ma appena oltrepassata la porta, un'altra esplosione distrusse l'ospedale... nel fumo denso che si alzava come una colonna verso il cielo si poteva intravedere una figura umana... l'uomo che poco prima era in fin di vita, ora avanzava lentamente verso i quattro, completamente guarito, facendosi largo tra le macerie; anche se esternamente sembrava completamente guarito, e le ferite erano sparite, lui continuava ad avanzare con passo lento e malfermo, come se fosse ancora ferito... non necessariamente nel corpo...

"Ma chi è, l'uomo esplosivo??" chiese Yuya mentre la sua espressione denotava un'incredulità pressoché totale.

"Ma chi è questo qui? Un attimo fa sembrava mezzo morto, adesso... cioè.. sembra ancora mezzo morto ma in maniera diversa... non so se mi spiego..." disse Shinjo.

"No che non ti spieghi!" rispose Kairi che guardava il ragazzo avanzare con occhi strabiliati.

Miren continuava a tacere. Dopo lo scontro con Shinjo non aveva ancora aperto bocca. Guardava l'uomo senza nome, pensando in cuor suo che gli pareva famigliare... Ma chi era?

Intanto il ragazzo continuava a camminare avanti, guardava verso il quartetto, ma sembrava che non vedesse nulla. Shinjo, Kairi e Yuya ora si guardavano tra di loro, ora guardavano lui, alla fine si girarono verso Miren, perché il suo respiro era diventato un rantolo.

"Ma è la giornata dei morti viventi oggi?" disse Yuya.

"Yuya, insomma!" lo redarguì Kairi.

"Io...devo andare... non posso più aspettare..." disse annaspando Miren,

"Ma dove vuoi andare conciata così!" si lamentò Shinjo.

"No... devo andare... i demoni..."

"I demoni?" Shinjo cominciava ad interessarsi, cosa che non era normale per lui, di solito nemmeno la migliore delle avventure pareva appassionarlo.

Intanto l'uomo sconosciuto raggiunse i quattro e si fermò proprio dinnanzi a loro, con uno sguardo di ghiaccio... non si capiva se li vedesse oppure no... Il suo atteggiamento era alquanto strano, e si sa... i ragazzi son sempre attirati da tutto ciò che non comprendono appieno.

Così Kairi fece un passo avanti per avvicinarsi di più a quello sconosciuto, scrutandolo con attenzione.

"Kairi! Torna qui!" la richiamò Yuya.

Ma la ragazza non dette ascolto al compagno e con fare curioso si accostò all'uomo.

"Ehm...tutto ok?..." chiese con un filo di voce.

L'uomo non sembrò neanche notarla, fatto sta che un secondo dopo Kairi si ritrovò schiantata contro un albero qualche metro più giù. Era stato come un battito di ciglia, non si era visto niente, nessuno sembrava essersi mosso, come se fosse stata l'aria a colpire la ragazza.

"Kairi!!!Stai bene?!" urlò preoccupato Yuya alla compagna di squadra.

Dal canto suo Shinjo si era messo in guardia, pronto a difendersi od attaccare a seconda della prossima mossa del tizio che era rimasto immobile. Mentre Miren ora aveva approfittato della distrazione per cominciare ad allontanarsi da quel luogo... doveva andarsene il prima possibile, prima che fosse troppo tardi.

"Si sto bene..." rassicurò Kairi tornando all'istante al fianco dei compagni, pronta anche lei sta volta a non farsi trovare impreparata.

Fine secondo capitolo

L'uomo inizio a parlare, mantenendo lo stesso sguardo spento: "Voi non potete niente contro di me... io sono l'arma segreta del Villaggio del Suono... io sono Hibiki, l'incarnazione del suono".

Il ninja del Vilaggio del Suono non mosse nemmeno un muscolo, e i 4 vennero lanciati via con violenza, andando a sbattere contro un muro e alzando una nuvola di polvere.

L'uomo parlò di nuovo: "Io sono il signore dell'aria... voi non potete nulla contro di me..."

Dalla nube di polvere uscirono, lanciati a grande velocità, 5 kunai, che però arrivati vicini a Hibiki ribalzarono, come se avessero colpito un muro.

Shinjo osservò i cinque coltelli da lancio infrangersi contro una barriera invisibile. Le armi convenzionali parevano non aver alcun effetto su quel ninja oscuro. Manovrava qualcosa di sconosciuto, anche quando Kairi era stata catapultata contro un tronco di un albero, lui non aveva mosso un nervo. Finché non avessero capito quali erano i reali poteri dell'uomo, non avrebbero potuto niente contro di lui. Era meglio filarsela per il momento.

"Ragazzi, non possiamo fare nulla, lasciamo il lavoro alla squadra speciale" .

Urlò il biondino agli altri e si guardò un attimo intorno: dove era finita quella rossina apparsa poco prima? Sparita, proprio come era comparsa. "Merda" poi si fiondò in una via secondaria, seguito dai compagni.

I tre correvano a più non posso, ma non capivano se l'uomo li stesse rincorrendo o no. Ogni tanto si voltavano e non vedevano nessuno, ma una strana paura li incitava a non fermarsi.

"Ragazzi... mica possiamo correre in eterno!" disse affannato Yuya. Allora cominciarono a rallentare fino a fermarsi. Si guardarono intorno cercando di recuperare ossigeno ed energie.

"Ma chi era quello??" chiese con foga Kairi. "Non pare che ci abbia seguito... però non riesco a togliermi dalla mente quello che ha fatto! Cos'era, una qualità innata?"

"Mah... chi lo sa..." rispose vago Shinjo, il quale non riusciva a capacitarsi di quello che stava avvenendo. -Fortuna che mi stavo annoiando- pensò -anche se questa faccenda non è che mi tocchi più di tanto, forse un pochino... sempre meglio che il nulla assoluto come al solito.-

"Sentite ma... che fine ha fatto quella strana ragazza?" chiese alla fine Yuya. Già, che fine aveva fatto....

Miren si era allontanata dal gruppo nella speranza di uscire dal villaggio, ma un attacco improvviso allo stomaco l'aveva costretta a fermarsi. Il villaggio della foglia. Non vi era mai stata, ma suo padre ne aveva parlato come un villaggio favoloso, pieno di ninja molto forti e poi c'era lui, il ragazzo della volpe a nove code. "Tks..." sbuffò "Se potessi anch'io creare un sigillo come quello!". Sapeva tutto del quarto Hokage e di come aveva imprigionato il demone, ma quel tipo di tecnica richiedeva la vita dell'autore stesso, mentre la tecnica che aveva usato lei per sigillare i due mostri dentro di sé era molto più grossolana, molto più instabile. "Sarà meglio sbrigarmi!" disse ad alta voce alzandosi in piedi ed uscendo dal vicolo in cui si era nascosta. Molti ninja erano in allerta a causa di quel tipo del villaggio del Suono. Chissà chi era. Eppure più Miren ci pensava, più era convinta di averlo già sentito nominare... o forse già visto. All'improvviso però un centinaio di shuriken le vennero lanciati contro. Si spostò di scatto appena in tempo, ma forse non troppo velocemente. Cominciò a sanguinare da una spalla e aveva anche altri piccoli tagli lungo le gambe. "Maledizione!" imprecò trovandosi di fronte due ninja con una lunga tunica ocra. I due del villaggio delle ceneri l'avevano raggiunta. Tutta colpa sua che si era fermata troppo. Ora però non le restava che combattere o morire. "Bene signorina! Siamo alla resa dei conti!" disse uno dei due. "Non ci sfuggirai più! Ti riporteremo al villaggio e riavremo i nostri dei!" aggiunse l'altro. "Ma quali dei!" gridò acida la ragazza nascondendo il più possibile la fatica e il dolore. "Stai zitta! Sappiamo che non puoi combattere!" rise con aria malefica il ninja delle Ceneri dai capelli color argento e si preparò a colpirla.

Non c'erano tracce di quella ragazza e non c'era motivo di rimanere lì, prima o poi il ninja del suono li avrebbe trovati. Soltanto il tempo di riprendere un po' il fiato e poi Shinjo parlò:

"Ragazzi, è meglio andare, è pericoloso qui".

Gli altri lo guardarono e annuirono con la testa. Il gruppo riprese a correre, ma con un'andatura più blanda rispetto a prima. Svoltarono ad un angolo e poi si trovarono davanti una strana scena: due uomini stavano per attaccare una ragazzina dai capelli rossi.

Kairi la guardò un attimo e la riconobbe per prima:

"E' lei!" disse indicando l'esile figura lontana. I due ragazzi caricarono i nemici e spuntandogli alle spalle li atterrarono con un calcio volante.

"Ecco il mitico duo del villaggio della foglia!" si gonfiò Yuya, facendo il segno di vittoria verso la rossina. Il solito esaltato.

Shinjo intanto constatava le condizioni dei nemici: uno era svenuto, l'altro fece per rialzarsi, ma fu subito messo a dormire dal biondino con un colpo dietro il collo.

Kairi giunse a corsa, in ritardo come suo solito.

"Chi erano quei tipi?" chiese curioso Yuya. Miren era rimasta allibita davanti alla scena. Quei due ragazzi davanti a lei avevano atterrato i suoi inseguitori in un istante. Uno di loro, quello dai capelli neri però ora le aveva fatto una domanda e il ragazzo biondo al suo fianco la guardava a terra con aria di chi non l'avrebbe lasciata andare senza una risposta. "Sono due inseguitori del villaggio delle Ceneri!" ammise infine la ragazza. "Villaggio delle Ceneri?" fece Kairi perplessa. "Ma si, il villaggio sorto dopo la distruzione nel paese della sabbia..." spiegò Yuya atteggiandosi un po' a saputello. "E senti un po' tu!" aggiunse allora Shinjo ancora con gli occhi puntati su Miren "Si può sapere chi sei? E soprattutto perché due ninja del villaggio delle Ceneri ti inseguono?" Miren deglutì, si sentiva peggio che ad un interrogatorio. In realtà avrebbe potuto benissimo raccontare tutto senza problemi, ma sapeva che nel momento stesso in cui avrebbe rivelato la sua storia quei tre ragazzi sarebbero stati in pericolo, come lei. Non era forse per evitare spargimenti di sangue che aveva deciso di partire da sola? "Allora?" chiese il biondo. Kairi lo guardò sconcertata. Shinjo non era affatto un tipo curioso, anzi degli altri non glie ne importava proprio molto, ma allora perché era così interessato a quella ragazza? "Mi chiamo Miren, Miren Sikigaisen! Vengo dal villaggio dei sigilli!" disse infine la rossa. "Bene, chiamami Shinjo, lei invece è Kairi e lui Yuya!" tagliò corto il ragazzo che stava aspettando la secondo risposta. "E va bene..." sbuffò infine Miren rialzandosi da terra "Pare che se non ti racconto tutto non mi lasci andare è? In ogni caso non sarei in grado di fuggire..." spiegò la ragazza guardandosi le brutte ferite alla spalla e alle gambe. "Il villaggio delle Ceneri adorava in segreto due demoni ormai da parecchio tempo..." raccontò. "Demoni?" domandò Kairi curiosa e anche un po' sorpresa. "Come sospettavo!" intervenne Shinjo stranamente sempre più interessato. "Lo sapevi?" domandò Yuya perplesso. "No, prima ti ho sentito nominare dei demoni..." disse rivolto a Miren "E volevo saperne di più..." Kairi soffocò un sorriso, ecco perché Shinjo era diventato curioso, le novità lo entusiasmavano subito, anche se poi molto spesso l'entusiasmo svaniva in breve tempo. "Tre giorni fa, mi sono infiltrata nel villaggio e ho sigillato i due demoni..." continuò Miren un po' affaticata "Nel mio corpo..." "Cosa?!" gridò Yuya con gli occhi fuori dalle orbite. "Eh? Ma che stai dicendo?" aggiunse Kiari completamente incredula. Shinjo invece rimase impassibile. "Beh la famiglia Sekigaisen è esperta di sigilli e questa è la nostra specialità innata!" spiegò prontamente Miren, anche se forse le sue spiegazioni non avevano avuto molto effetto. "È per questo che sembri una specie di cadavere ambulante?" la punzecchiò Yuya a metà tra il sarcasmo e il serio. "Effettivamente..." confermò la rossa "Dovrei raggiungere il monte Fuin al più presto e liberarmi dei demoni... ma purtroppo mi sono persa..." Miren faceva fatica a parlare e cominciava ad avvertire delle brutte vertigini. "Il monte Fuin?" domandò Kairi pensosa cercando di ricordare dove lo avesse già sentito, ma purtroppo proprio in quel momento Miren, senza alcun preavviso, cadde a terra svenuta.