Secret of my heart
Capitolo: 3
- Ciao Doremì, come va?- salutò Maky.
Ma che vuole adesso, questa qui?- pensò Doremì, squadrandola.
Dopo quel giorno in cui aveva scoperto l'inganno di Maky, aveva sempre meno voglia di parlargli.
- Ciao- disse con poca euforia.
- Uhm? C'è qualcosa che non va? Hai una faccia…
- Non è niente.
Doremì era arrivata a scuola, prima dell'inizio delle lezioni. Erano arrivati tutti, tranne Onpu.
- Prima ti ho salutata, ma non mi hai sentito- continuò Maky.
- Ah, si?- si finse ingenua.
- Si. Senti, che ne dici di farci oggi un giro in centro? C'è un nuovo ristorante, dove preparano delle ottime bistecche - disse allegra.
- …no, mi dispiace, ma non posso- rifiutò.
- Eh? Ma pensavo che la bistecca ti piacesse. Pensavo di farti una sorpresa- disse delusa.
Ma che ipocrita! Prima mi parla dietro e poi si finge gentile e buona con me! Che crede? Ho scoperto il suo trucco!
- Maky, sta arrivando la prof.- l'avvertì una compagna di classe.
- Si, grazie. Allora Doremì? Sicura di non ripensarci?
- No.
- Perché insisti tanto con Doremì?- chiese una compagna di classe- tanto si sa che cosa ha in testa, quella!
- Anzi, che cosa non ha in testa!- ironizzò un'altra.
Risero.
- Ehi, smettetela di prendervela con Doremì!- disse Maky, con decisione.
- Eh? La difendi?- rimasero stupefatte, le due compagne.
- Si.
Questa scena si era ripetuta già un sacco di volte. Le compagne di classe erano solite prendere in giro Doremì. Però, quando erano in presenza di Maky, lei la difendeva. Chi avrebbe mai sospettato di una così brava ragazza agli occhi di tutti, che si occupa di aiutare gli altri?
A Doremì venne la nausea, ad assistere a quella scena, così falsa. Non sopportava gente come lei. Uscì dalla classe, senza farsi vedere.
Andò in bagno e si sciacquò la faccia.
Improvvisamente, era come se gli oggetti si muovessero da soli. Si diede una scrollata di capo e tutto tornò normale. Tirò fuori dalla tasca la scatola con le pastiglie, ne inghiottì una e tornò in classe.
Ultimamente non riusciva a dormire bene e si sentiva un po' stanca e stressata. Però cercò di non farlo vedere.
Poco prima di entrare in classe, vide Maky ridere con le ragazze che prima aveva sgridato. Poi notò che Maky si avvicinò a Kotake e lo prese per mano. Lui sembrò imbarazzato e si staccò subito. Maky rise di gusto.
Doremì non capì cosa gli succedesse. Si sentiva strana. E non dipendeva dal fatto che Maky la prendesse in giro, ma di come si comportava con Kotake.
Possibile che Maky abbia un debole per Kotake? Ciò è impossibile, assurdo!
Poi ci rifletté sopra. In effetti non era la prima volta, che la ragazza si atteggiava con comportamenti dolci, con Kotake. Non sarebbe sembrato strano, che a Maky piacesse Kotake. Però per Doremì, non era facile accettarlo. Avrebbe voluto essere così allegra come Maky, avrebbe voluto ritornare amica di Hazuki, Aiko, Onpu, Kotake, però loro non la credevano. Erano convinti che fosse lei, la bugiarda.
Doremì sospirò e si preparò ad un'altra noiosa giornata di scuola.
Quel giorno si doveva tenere una esercitazione, per la gara scolastica di fine trimestre. Le alunne, dopo essersi cambiate, si riunirono in cortile.
La giornata non era bella, tirava leggermente il vento e ogni tanto compariva il sole.
Le femmine dovevano fare i giri del campo, mentre i ragazzi si esercitavano all'asta.
Doremì correva in mezzo alle altre, ignara dello sguardo di alcune compagne, compresa Maky.
L'aria cominciava a farsi pesante. Doremì si sentì i brividi in tutto i corpo e il vento in senso contrario, non faceva che rendergli difficile la vista. Aveva il fiatone, ancora prima del solito.
Nessuno si accorgeva delle sue condizioni, che ignari continuavano a correre. E Kotake era troppo preso, con gli esercizi all'asta, per accorgersi di Doremì.
Maky era tra le prime del gruppo e le altre si trovavano dietro Doremì. Una di loro, accelerò la corsa per affiancarsi a Doremì.
Con disinvoltura e assicurandosi che nessuno la vedesse, fece lo sgambetto a Doremì.
Presa alla sprovvista, la ragazza cadde per terra, tra le risate delle compagne e con sguardo riprovevole della prof di ginnastica.
Le compagne beffeggiarono Doremì, che era ancora per terra con la faccia rivolta al suolo.
- Ah, ah. Doremì cos' hai? Non riesci neanche a rimanere in piedi?
- Ti sei già stancata?
- Come sei imbranata!
- Ehi, ci stai ascoltando?
- Non vedi che lo fa apposta?
- Che fai dormi?
- Rispondi, su!
- Ehi, Doremì?
- Doremì…?
Nel frattempo Kotake aveva finito il suo turno e sentì le voci delle compagne. Si girò verso il gruppo di persone, che si stavano ammucchiando intorno ad una ragazza. Con un brutto presentimento, si avvicinò al gruppo, per vedere chi era la ragazza caduta a terra.
- Che succede?- chiese la prof, infastidita da quella perdita di tempo.
- Prof, Harukaze è caduta per terra e non si rialza- spiega una ragazza, con aria innocente.
- Harukaze Doremì, su alzati. Non ho tempo da perdere, con queste scenate! Harukaze…?- si avvicina a Doremì e la scrolla. Ma Doremì non da segni di vita- Presto Matsuma, vai ad avvisare la dottoressa Fede, che un alunna sta male!
- S- subito prof.- e corse via.
La prof. sollevò Doremì e la prese in braccio.
- Non è successo niente- disse agli alunni che si erano raggruppati lì- Tornate ad esercitarvi! Tra poco torno, non voglio casini, intesi?- esclamò e si allontanò con Doremì, ancora svenuta.
Tra le compagne, si diffuse un brusio di chiacchiere. Nessuno si aspettava che sarebbe successo questo.
La ragazza che aveva fatto inciampare Doremì, si sentì improvvisamente in colpa. Eppure pensava di aver fatto la cosa giusta.
Quella nuova arrivata, si stava dando troppe arie…- pensò.
O almeno, era quello che le ripeteva sempre Maky. Era stato solo uno scherzo innocente, come quello delle altre sue compagne. Non pensava che Doremì, sarebbe svenuta per una banale caduta.
- Ehi, Kotake, ma che è successo a Doremì?- chiese Kenta.
- …
- Eh? Kotake, sto parlando con te!
Kotake aveva lo sguardo fisso, nel vuoto. Improvvisamente reagì e assunse uno sguardo serio. Si rivolse a Kenta.
- Senti, se la prof. ti chiede dove sono, digli che sono andato in bagno, okey?
- …okey, però…ehi, Kotake, aspetta…troppo tardi, è andato- disse l'amico, confuso.
Kotake era rientrato all'interno della scuola.
La prof. portò la sua alunna, ancora in stato incosciente, nell'infermeria della scuola.
Maky aveva avvisato l'infermiera ed era lì che aspettava.
- Che le è successo?- chiese Fede, preoccupata.
- Non lo so, è caduta e ha perso conoscenza- spiegò- Forse è solo un calo di zuccheri.
- Mh…- Fede guardò attentamente Doremì- Per il momento non è successo niente, si sarà sentita poco bene. Comunque è meglio farla rimanere qui a riposare, finché non si riprende.
- Okey, avviso io gli altri insegnanti. Matsuma, puoi rientrare in classe - ed uscì dalla sala medica.
L'alunna diede un ultimo sguardo a Doremì e uscì anche lei.
La dottoressa Federica, meglio conosciuta come Fede, era una brava infermiera e si preoccupava della salute degli alunni, che venivano da lei.
Sdraiò Doremì su un lettino. E si sedette vicino a lei. Era chiaro, che non era stata una semplice caduta, a farla svenire. La ragazzina era pallida, a differenza del primo giorno che l' ha vista a scuola.
Mancanza di vitamine?- si chiese- Forse, non dorme bene. Potrebbe essere, ma non ne sono sicura.
In quel momento sentì il rumore della porta aprirsi. Andò a vedere. Era un ragazzino.
- Si, che vuoi? Non ti senti bene?- chiese, venendogli incontro.
- Ehm, no…io…- disse, un po' imbarazzato.
- Uhm…fammi indovinare…sei qui per la tua compagna di classe, vero? Sei preoccupato per lei?
- Io? No…non proprio…
- …Stai tranquillo, lei sta bene- gli sorrise.
- Davvero?
- Si, almeno per adesso- disse Fede, guardando la ragazza.
- Come?
Fede tornò a guardare il ragazzino.
- Tu sei un suo compagno di classe, no? Quindi saprai, se ultimamente ha avuto qualcosa che non andava- disse seria.
- Io…non lo so- disse, con voce bassa.
- …non importa. Senti, io devo andare un attimo via, rimani qui tu con lei?
- Si, d'accordo.
- Bene, a dopo- uscì dall'infermeria.
Kotake si sedette, vicino al letto di Doremì. Dormiva profondamente.
Che ti succede, Doremì?
" Tu non sai niente di me!"- le parole di Doremì continuavano a risuonargli in mente- "Non vi sopporto! Siete tutti uguali!"
Doremì…
La ragazza non si era ancora svegliata.
Se solo capissi, cosa gli sta frullando in testa…
- Mh…- Doremì diede i primi di segni di conoscenza.
- Doremì…?- Kotake si sentì sollevato a sentire la voce della ragazza.
Doremì si mosse senza aprire gli occhi, come se stesse ancora dormendo. Però non era un sonno tranquillo e Kotake se ne accorse.
- Mh…smettetela…non è vero…io…io…non ve ne andate, per favore…- mugolò, muovendosi.
- Doremì. Non ti preoccupare, ci sono qui io- disse, prendendole la mano.
- Ahh!- si alzò di scatto, urlando.
- Ahh!- urlò Kotake, preso alla sprovvista e si allontanò spaventato.
- Uff, era solo un incubo- sospirò sollevata-…mh? Che ci fai tu qui, Kotake?…Ma dove sono io?- chiese, guardandosi intorno, un po' smarrita.
- Sciocca, mi hai fatto prendere un colpo!- gli disse, mentre cercava di far calmare il battito del cuore, per lo spavento- Non ricordi? Sei svenuta nell'ora di ginnastica e ti hanno portato qui.
- Ah, già- si ricordò- Beh, adesso mi alzo.
- No, aspetta. La dottoressa ha detto che devi riposare.
- Ma ho già dormito e poi sto bene, adesso.
- Non è detto. E' meglio che rimani qui.
- Ti ho già detto, che sto bene!
- Io lo dico per il tuo bene!
- Oh, e da quando ti preoccupi per me? Se non sbaglio, mi hai già fatto capire chiaramente, che per te non conto niente!- disse con ironia.
- Non volevo dire questo!- si difese.
- E invece si!
- Grr, sciocca!- si arrabbiò- Non so neanche, perché sto qui a perdere tempo!
- Già, perché? Non c'è già qualcuno che ti attende?- disse con sarcasmo- Tipo come…Maky.
- E adesso, lei che c'entra?
- Niente…dicevo così per dire- fece spalluccia.
- Non c'è l'avrai anche con lei, spero. Lei si è preoccupata per te e non sarebbe carino, essere così scortese con Maky!
- Già, la povera Maky, la gentile Maky, come poter dire qualcosa di crudele su di lei?- disse con ironia.
- Adesso basta, Doremì! Ti stai comportando in modo strano! Non ti riconosco più!
- Già, hai ragione! E ti sarei grata, che mi lasciassi perdere!- detto questo, scese dal letto. Barcollò un momento e poi si riprese. Senza accorgersene, gli cadde dalla tasca una scatoletta.
- Mh? E questo cos'è?- Kotake lo raccolse per prima.
- Come?- si girò verso Kotake e gli vide in mano la sua scatoletta- Ah, non lo toccare!- Doremì prese in fretta la scatoletta dalle mani di Kotake.
- E' tuo?- chiese stupito.
- …si- ammise, mentre teneva stretta la scatoletta.
- A cosa ti serve?- chiese curioso e preoccupato- Sembra un medicinale.
- Non ti interessa! Sono delle semplici vitamine, niente di più.
- Sicura?
- Certo. Adesso torno in classe- uscì subito dall'infermeria.
Kotake rimase in sala medica, senza sapere cosa fare. In quel momento tornò la dottoressa Fede.
- Ciao- salutò, poi notò il lettino vuoto- Dov'è la ragazza?
- …se n'è andata in classe- abbassò la testa.
- Si è già svegliata?
- Si.
- Uhm…Beh, in questo caso puoi tornare anche tu, in classe.
- Va bene.
Kotake era in procinto di uscire dalla stanza, ma si bloccò.
- Che succede?- chiese Fede.
- …posso chiederle una cosa?- chiese timoroso.
- Certo, dimmi pure- si sedette alla sua sedia, vicino alla scrivania.
- Ecco…volevo sapere a proposito di un medicinale...- gli spiegò com'era fatto e come si chiamava.
- Uhm…ho capito- disse pensierosa- Lo prendi tu?
- N- no…è solo curiosità…tutto lì.
- Di solito quel medicinale, lo prende chi ha avuto un grosso shock, a chi ha di solito delle crisi. Aiuta a calmarsi. Però preso in dosi esagerate, può provocare degli effetti collaterali. Chiunque lo prendi, deve stare attento, non è un semplice medicinale.
- …
- Beh, adesso vai in classe.
- Si.
Kotake uscì dalla sala medica e percorse i corridoi, con smarrimento e rabbia.
Perché mi ha mentito? E perché prende quei medicinali? Non capisco.
Fede era da sola nella sala medica. Appoggiò un fascicolo, che era andata a prendere, sulla scrivania.
Uhm, e così era come sospettavo- lesse- Doremì Harukaze, era seguita da un medico, prima di tornare qui a Tokyo. Ma in questo fascicolo, non viene accennato niente sulle condizioni della ragazza. Molto strano. Però se è come penso, Harukaze prende dei medicinali per la mente. Anche se quel ragazzo non mi ha voluto dire niente, è chiaro che si riferiva a lei. Però se Harukaze continua a prendere quei medicinali, deve essere qualcosa di serio. Ma non mi sembra, che stia rispettando le dosi. Devo intervenire, prima che sia troppo tardi.
Doremì era tornata in classe, sotto gli occhi stupefatti della classe.
Nessuno disse niente, né lei aprì bocca, ma si limitò a sedersi nel suo banco, come se non fosse niente. Kotake, entrò un minuto dopo di lei.
Le lezioni erano riprese e dopo qualche ora, la scuola finì.
Doremì tornò a casa.
- Ciao Doremì- la salutò la madre- Come è andata a scuola?
- Bene, mamma- si sforzò di sorridere.
- Oh, ma non ti senti bene? Ti vedo così pallida.
- Non è niente, sto bene. Davvero- la rassicurò- Sono solo un po' stanca, tutto qui. Vado in stanza a riposare.
- Okey.
La ragazza salì le scale.
- Doremì…sicura che vada tutto bene? Se ricominci a non sentirti bene, ti dovremmo portare indietro, sai?- l'avvertì la madre, prima che la figlia si allontanasse.
- Si, mamma- entrò in stanza.
Si lasciò cadere sul letto e si addormentò, con mille pensieri nella mente.
Era stata un'altra giornata stressante. Chissà quando tutto sarebbe finito?
Fine terzo capitolo
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Ed ecco la terza parte. Per il quarto capitolo, ci vorrà un po' di più.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto, per commentare questa fiction.
Non credevo davvero che a qualcuno piacesse. ^-^ Mi fa molto piacere!
Comunque, per le domande che vi siete posti a riguardo della fiction, spero che li capirete con il continuo della storia.
Spero di terminare al più presto il quarto capitolo. Non sarà un problema, finché continuano le lunghe notti d'insonnia. -_-' Sigh, spero che piova al più presto! Qui si crepa dal caldo!
Ps: Per chi non lo sapesse, ho utilizzato i veri nomi dei personaggi. Se non li capite, potete chiedermelo.
Ciao!
Doremì & Company non sono di mia proprietà.
By Ya-chan
