Perché mi sono innamorato di te?
Perché sarebbe stato impossibile non farlo. Una persona straordinaria come lui sarebbe riuscita facilmente a sciogliere anche il più duro dei cuori, peccato che io fossi stato l'unico a vedere tutta la verità senza che lui l'avesse mai detta, solo attraverso il suo sguardo bellissimo e malinconico. Se l'immenso amore che lui aveva sempre elargito verso il prossimo era condannato a rimanere nell'ombra, il mio adesso aveva bisogno di esplodere con tutta la potenza della sua grandezza.
Le mie mani si mossero da sole non più titubanti, aprirono tutti insieme i bottoni di quell'orrendo mantello che indossava quasi strappandolo, lo gettai a terra soffermandomi con lo sguardo sul suo corpo magro ma tonico e forte ancora nascosto dalla divisa che gli stava troppo larga e cadente.
Non ti sei mai reso conto di quanto sei meraviglioso.
Gli avvolsi la vita tra le braccia con vigore, le mie mani furono sfiorate dai lunghi capelli adesso liberi, sentivo il vigore dei suoi muscoli forti anche se sottili. Adesso potevo finalmente ammirare la parte del suo corpo che mi aveva fatto sempre impazzire, il collo fine e candido con tutte le nervature che lo attraversavano e ornato dal quella semplice collana a cui doveva essere molto affezionato; le clavicole sporgenti, era sempre stato molto esile ma la forza fisica non era necessaria al suo smisurato potere. La mia bocca corse ad impadronirsi di quella meraviglia accarezzandola con piccoli e lievi baci mentre le mie narici si riempivano del suo odore accogliente e inebriante, lui sospirò chiudendo gli occhi e reclinando la testa all'indietro. Ero qualcosa per lui. Lo ero sempre stato.
Perché hai fatto a pezzi il mio cuore distruggendoti la vita?
Avrei saputo i motivi più che validi che lo avevano spinto a tanto al tempo debito, quando lui avrebbe deciso che il momento era giunto.
Mi sfilai il gilet tattico verde e, subito dopo, la maglia a maniche lunghe, volevo sentire il suo calore direttamente sulla mia pelle adesso. Riprese a guardami intensamente mente facevo altrettanto con lui, non si mosse mentre gli slacciavo la cintura bianca, non oppose resistenza al mio movimento di sfilargli l'enorme maglia che gli arrivava alle cosce. Il mio respiro si mozzò all'istante mentre facevo vagare lo sguardo sul suo corpo sottile e bianco, l'inizio del pettorali appena accennato. Quel tatuaggio identico al mio, un mero marchio in realtà, ma non potei fare a meno di rammentare che fu proprio quello il periodo in cui lo vidi per la prima volta. Gli addominali appena accennati sul ventre asciutto, il costato di cui potevo appezzare il movimento nel suo respiro accelerato.
Perché non sono riuscito a salvarti?
