Stettero abbracciati per una manciata di minuti, quando sentirono il passaggio aprirsi, velocemente si staccarono, guardandosi imabarazzati.
Il piccolo elfo entrò, assicurandoli che i mangiamorte se ne erano andati.
I due ragazzi tornarono nel salone principale.
Draco mostrò ad Harry il resto della tenuta. Harry era incredibilmente sorpreso, sapeva che i Malfoy erano benestanti, ma mai aveva immaginato che fossero cos� ricchi.
Nonostante tutto, notò che Draco non si vantava come a scuola delle sue ricchezze, anzi sembrava piuttosto imbarazzato dall'idea di mostrare tutti i loro possedimenti ad Harry.
- bene, credo di averti mostrato tutto.!- disse Draco, spezzando le riflessioni del moretto.
- ... si ... - Harry avrebbe tanto voluto intavolare un discorso con il suo compagno, ma il comportamento fiero e distaccato di Draco, lo bloccavano.
- rientriamo, Oly avrà sicuramente preparato il pranzo. - disse Malfoy, mentre imboccavano il sentiero del ritorno.
Il pranzo era davvero ottimo, Harry gustò tutti i piatti che gli venivano serviti.
Narcissa e Lucius, intrattenevano il loro ospite con svariati discorsi, dallo studio, alla politica, fino ad arrivare ai mangiamorte.
- ... io ho finito ...- disse Draco attirando l'attenzione degli altri. - ... scusatemi, ma vorrei riposare un pò...- disse, mentre si allontanava.
Harry lo segu� con lo sguardo.
Nel momento in cui Draco non fù più visibile, Harry sent� un vuoto tremendo.
Narcissa e Lucius si guardarono non capendo lo strano comportamento del figlio, anche se Narcissa aveva un vago sospetto che centrasse il loro giovane ospite.
- allora Harry, ... dimmi vi hanno dato molti compiti per le vacanze?- chiese Lucius, spezzando il silenzio che si era creato al momento dell'uscita di Draco.
Harry spostò la sua attenzione sul padrone di casa - abbastanza, anzi... forse sarebbe meglio incominciarli oggi... - rispose gentilmente.
Lucius fece un leggero sorriso. - ti ricordi Narcissa, ... quando ci caricavano di compiti.? ... è proprio vero che certe cose non cambiano mai....- disse con una nota di divertimento.
Lady Malfoy annu�, facendo a sua volta un lieve sorriso, mentre pensava hai loro anni scolastici.
- Harry, ... mi faresti un favore? - chiese Narcissa con la sua voce melodiosa.
- certo... mi dica pure-
- andresti a vedere come stà Draco? ... non vorrei che gli servisse qualche cosa...-
- certo vado subito... con permesso...-
Harry percose la grande scalinata che conduceva ai piani superiori, raggiungendo la camera di Draco.
Bussò leggermente, ma non udendo risposta, apr� la porta, entrò nella camera di quello che ormai era da considerarsi il suo ex nemico.
La camera assomigliava a quella di Harry, notò che Draco era sdraiato nel letto, rivolto verso il camino, dando cos� la schiena alla porta.
Harry si avvicinò lentamente verso quella figura sdraiata che sembrava dormisse.
Aveva il cuore che batteva forte, anche se non nè capiva il motivo.
- ... Draco - sussurrò.
Il biondino sentendosi chiamare, si voltò leggermente.
Guardò sorpreso il giovane grifondoro. Quando aveva sentito bussare aveva pensato ad un elfo domestico, mai si sarebbe immaginato di trovare l'oggetto dei suoi sogni.
Riacquistò il suo solito ghigno - Potter che c'è?- chiese con voce scocciata.
- ... ni..niente, tua madre mi ha chiesto di vedere come stavi... tutto bene?- chiese insicuro.
- si. Sono solo stanco. Dille che stò bene.!- per far capire che non voleva essere disturbato, Draco si volse nuovamente verso il camino.
- ..mpf... ok. ...- ma Harry non accennava ad andarsene. Prese coraggio e chiese - ... ahm.. senti Draco... ti...ti andrebbe di studiare assieme?... sempre se te la senti...- si sentiva le guance in fiamme, ma l'idea di studiare da solo non lo allettava, e Draco, per quanto strano potesse sembrare, gli piaceva come persona. Era cos� diverso da come lo aveva sempre visto ad Hogwarts. Poteva addirittura pensare di provare un certo interesse per quella figura bionda.
Draco non rispose subito, il chè fece pensare ad Harry, che forse Draco stava pensando a quali parole dirgli per mandarlo fuori da quella stanza, ma inaspettatamente, sent� tutt'altra risposta.
- va bene Potter, vai a prendere i libri, studiamo qu� in camera mia.- disse risoluto Draco, senza mai spostare lo sguardo dal camino.
Harry si sent� leggermente sollevato e con un piccolo sorriso, usc� dalla stanza per recarsi nella propria a prendere il necessario per studiare.
In corridoio incontrò Narcissa, che gli chiese come stava suo figlio.
- stà bene, è solo stanco- rispose Harry, non notando che Narcissa lo stava osservando incuriostita.
Harry infatti aveva le guance rosse e un sorriso radioso, sembrava che fosse contento per qualche cosa, ma la signora Malfoy decise che avrebbe indagato più tardi.
Il grifondoro tornò nella stanza di Draco, trovandolo seduto sul letto.
- era ora Potter, ti sei perso?- chiese sarcasticamente.
- no... scusa, ho incontrato tua mamma e mi ha chiesto come stavi... tutto qu�...- rispose timidamente. Non capiva perchè, ma Draco lo intimidiva, non perchè gli facesse paura, tutt'altro, temeva solo di non riuscire a piacere a quel biondino che poco alla volta si stava conquistando tutta la sua fiducia.
- bene, cominciamo, siediti qu�.- disse Draco, indicando due sedie ed un tavolo rotondo che stavano in mezzo alla stanza.
Harry si sedette ed anche Draco, dopo aver preso i libri necessari, si sedette di fronte ad Harry.
- con... con che cosa cominciamo?- chiese Harry.
- io direi trasfigurazioni e poi incantesimi, Pozioni è meglio farla domani, dovremmo mandare Oly a recuperare un pò di ingredienti per le pozioni...- rispose Draco.
- ok,... allora...-
Passarono buona parte del pomeriggio a preparare i temi per trasfigurazioni, curarono i loro compiti con molta attenzione, la McGrannit era stata chiara al riguardo. Anche i compiti estivi avrebbero influito sui voti scolastici dell'anno. Entrambi non parlarono molto, ogni tanto Harry chiedeva qualche delucidazione a Draco e vice versa Draco chiedeva qualche cosa ad Harry, ma per il resto, la giornata passò in silenzio.
Dopo trasfigurazini fù la volta di incantesimi.
Il compito più difficile fù quello di incantare un set completo da the, in modo che la teiera scaldasse la bevanda, versasse da sola il contenuto nelle tazzine e che la zuccheriera fornisse la quantità giusta di zucchero.
Il risultato fù che la teiera spruzzò the ovunque fuorchè nelle tazzine e la zuccheriera sembrava impazzita.
-... dio mio... devo avere lo zucchero perfino nelle mutante.!- esclamò Draco a voce alta, con tono divertito. Mentre schiantava la zuccheriera.
Harry, stava sghignazzando, aveva appena immobilizzato la teiera.
- beh... direi che ci serve una pausa.- escalmò Draco - ti và una tazza di the?- chiese sghignazzando.
- assolutamente no.!- rispose Harry tra una risata e l'altra.
Arrivò il momento della cena e Oly venne ad avvisarli.
Mentre mettevano via i loro libri ad Harry venne in mente una domanda che formulò ad alta voce, senza pensarci.
- Draco, perchè mi chiami per cognome?... Voglio dire...- chiese Harry, leggermente imbarazzato.
- beh, credo che sia per abitudine... -. rispose Draco, notandò l'imbarazzo del compagno. - vuoi che ti chiami con il tuo nome?- chiese.
- si... mi... mi farebbe piacere...- rispose il moretto con le guance leggermente arrossate.
- bene Harry, direi che possiamo lasciare qu� i libri, tanto domani dobbiamo riprendere... andiamo.- disse Draco, aprendo la porta, notando che Harry aveva fatto un piccolo sorriso compiaciuto quando aveva pronunciato il suo nome.
