Blaise attese nel proprio letto, continuando a rigirarsi fra le coperte, sempre più preoccupato per l'idea pazza del suo compagno di casa.
Mancava poco alle otto, pronto per la colazione e per affrontare la giornata, si diresse velocemente verso la sala grande.
Appena entrato, notò che la sua ragazza non era ancora arrivata… un piccolo sorriso fece capolino, al pensiero di Ginny ancora addormentata, avvolta dalle soffici coperte.
Fece scorrere il suo sguardo verso l'entrata della sala grande. Notò con molta sorpresa che il moro grifondoro aveva fatto il suo ingresso da solo. Non c'erano infatti né la Granger, né il fratello di Ginny.
Harry lo notò e gli fece un timido sorriso.
Blaise approfittò del fatto che pochi studenti fossero presenti in sala, per lo più erano tassorosso, e si avvicinò ad Harry.
- Ciao Blaise, … Dov' è Draco?- chiese Harry
- Arriva… Harry, … Devo parlarti, puoi venire nei bagni più tardi?- chiese con una certa ansia il serpeverde.
Lo sguardo di Harry si fece curioso – Certo, ma perché?-
- Dopo ti spiego… Non dire nulla a Draco…- si alzò veloce e riprese il suo posto fra i serpeverde, che poco dopo fecero il loro ingresso. Fra tutto il gruppetto, spiccava l'altezzosa figura di Draco Malfoy.
Harry lo guardò mentre con eleganza prendeva posto.
Lo sguardo di ghiaccio, si perse per un attimo nel verde smeraldo.
L'arrivo del duo dei grifoni interrupe il loro contatto visivo.
- Ciao Harry.!- salutò Hermione, carica di libri come suo solito.
- Ciao Herm… ciao Ron…- salutò di rimando il moretto.
- Mi auguro che abbiate studiato… Oggi c'è la prova di Pozioni…- cominciò Hermione come suo solito a fare la ramanzina.
I due ragazzi si fissarono per un breve istante e come per un tacito accordo, Harry e Ron annuirono moto poco convinti e con una scusa banale si allontanarono
dalla tavolata, più che altro si stavano allontanando da Hermione…
Mentre percorrevano il corridoio che conduceva all'aula di Piton, i due ragazzi stavano pensando alla terribile prova che avrebbero avuto a momenti.
- … certo che quando ci si mette Hermione è proprio insopportabile…!- disse Ron rompendo il silenzio.
Sul volto di Harry comparve un piccolo sorriso: - Hai ragione…- Calò ancora il silenzio.
- Ron…- lo chiamò Harry.
Il rosso Weasley, alzò lo sguardo verso il suo compagno.
-… come va fra te ed Hermione?...- chiese il moretto, non tanto perché era interessato, quanto per parlare un po' con il suo amico.
Il volto di Ron si fece rosso: - Beh… stiamo bene … anche se a volte è molto stressante per via dello studio… e tu con Ginny?-
Harry sbatté le palpebre più volte:- … be..bene… Andiamo con calma… Passiamo molto tempo a studiare e … a fare lunghe passeggiate…- ment� Harry.
Il rumore di passi affrettati che sopraggiunse li indusse a pensare che la colazione fosse finita. Infatti tutti gli altri studenti, li raggiunsero.
Ognuno di loro prese posto, in religioso silenzio.
Severus Piton li osservava con sguardo serio e composto.
Con un lieve movimento di polso, fece comparire le istruzioni per la pozione che avrebbero dovuto preparare per la prova.
In tutta la classe poche persone si sentivano sicure del compito che stavano affrontando: Hermione Granger, Blaise Zabini, Draco Malfoy ed Harry Potter.
Grazie agli insegnamenti di Draco, anche Harry era riuscito a carpire la sottile arte del preparare pozioni.
Gli unici rumori che si udivano erano le pozioni che bollivano dentro i calderoni ed i coltelli che sminuzzavano e trituravano i vari ingredienti.
Dopo quasi due ore di rigoroso silenzio, i vari allievi cominciarono a raccogliere in piccole ampolle i loro lavori. In fila indiana li disposero sulla scrivania del professore e alcuni con un piccolo sorriso, altri con la faccia demoralizzata, uscivano dall'aula per recarsi alla prossima lezione.
Harry usc� poco prima di Draco, curioso di sapere cosa volesse Blaise da lui.
Velocemente si recò nel bagno dei ragazzi e attese l'arrivo del serpeverde.
Draco, che pensava di poter parlare con Harry prima di recarsi alla lezione successiva, si dovette ricredere, aveva infatti visto il moretto uscire in fretta e furia dall'aula, per poi sparire nel nulla.
"Dove diavolo sarà andato??" pensò Draco tra il curioso ed il preoccupato. Blaise raggiunse il grifone nel bagno.
- Allora di cosa volevi parlarmi??- chiese subito Harry.
Zabini si appoggiò con grazia alla parete ed osservò Harry per un istante: - … Harry, so che non sono affari miei,… ma mi sembrava giusto dirtelo… Tu sai che Draco ti ama alla follia…-
Il moretto annu� e Blaise continuò: -… Quando siamo andati in gita, e hai visto quella sanguisuga di Pansy appiccicata a Draco… Sei andato via infuriato … Giusto??...- il moretto annu� di nuovo, non capendo dove volesse andare a parare il serpeverde. - … Anche se dopo vi siete riappacificati,… devi sapere che Draco era terrorizzato all'idea di perderti… Ti ama troppo e non vuole che qualcuno possa portarti via da lui.-
Il moretto a quella affermazione dell'amore che Draco provava per lui, arross� e fece un sorriso imbarazzato.
- Harry, ascolta… Draco è molto possessivo… e per evitare che qualcuno ti porti via da lui… sta preparando una pozione che ti legherà per sempre a lui… Nessuno potrà liberarti dall'effetto della pozione se non Draco stesso…- fin� Zabini.
Il grifondoro dopo aver assimilato tutto, esclamò ad alta voce – COSA.?!-
- hai capito bene Harry…-
- MA… E' ASSURDO.! Draco NON PUO' FARE UNA COSA SIMILE.! … NON HA FIDUCIA IN ME.! COME PUO'…- il respiro accelerato di Harry e le sue guance rosse erano segno che si stava arrabbiando e non poco…
- Harry… Ho fatto la stessa domanda a Draco… e sai cosa mi ha risposto?... Che si fida di te… Sei importantissimo per lui… Ma ha il terrore che per una sciocchezza come quella successa ad Hogsmeade, possa rovinare il vostro rapporto…-
Harry ascoltò tutto il discorso del serpeverde…:- Cosa mi consigli? Cosa faccio?...- chiese quasi in supplica.
- Fingi di bere la pozione… fai credere a Draco che hai bevuto la pozione e cerca di fargli capire il suo sbaglio…- disse con calma Blaise.
Harry annu�, anche se non molto convinto.

Dopo quel colloquio, la giornata prosegu� abbastanza normalmente.
Ma la mente di Harry era occupata dal pensiero della pozione e di Draco.
Faceva molta fatica ad accettare il fatto che Draco volesse fargli bere quella pozione.
Decise comunque di seguire il consiglio di Blaise, avrebbe preso la pozione, o meglio avrebbe fatto credere a Draco di averla presa… Poi gli avrebbe fatto capire che il suo amore non avrebbe dovuto essere messo in discussione e che nessuno lo avrebbe allontanato da lui, anche senza l'aiuto di una stupida pozione.

Malfoy aveva notato uno strano cambiamento in Harry, era più freddo e distaccato del solito.
" Cosa diavolo gli sarà preso?" continuava a pensare.
Durante il pranzo, Draco continuava a lanciargli occhiate furtive, il comportamento di Harry lo spiazzava totalmente, senza contare che l'idea della pozione da far bere ad Harry, lo stava allettando sempre di più.

Harry vide un maestoso barbagianni planare verso di lui, legato alla zampetta aveva una piccola pergamena.
Velocemente e sotto lo sguardo curioso dei suoi compagni di casa la srotolò e lesse mentalmente il messaggio.

Harry c'è qualche cosa che non va? Parliamone stanotte, ti aspetto alla guferia… baci

Il cuore del moretto batteva forte, sentiva su di se lo sguardo di Draco e dei suoi compagni, mise la missiva nella tasca dei pantaloni e ritornò a dedicarsi al pranzo, nonostante le domande insistenti dei suoi compagni, che curiosi domandavano chi fosse il mittente della letterina.

Harry lanciò un'occhiata a Ginny, la quale cap� che il moretto voleva parlarle in privato, lentamente la rossa si avvicinò al moretto, lo prese per mano e si allontanò dalla sala grande, non mancarono ovviamente le battute perfide dei serpeverde…

Raggiunsero la torre di grifondoro, una volta dentro Ginevra chiese preoccupata ad Harry: - Cosa c'è?... Di chi è la lettera?-
Harry lentamente prese posto sulla poltrona vicino al caminetto e con voce triste rispose alla sua compagna: - … è Draco, è sua la lettera…-
Ginevra prese posto accanto a lui, posò la sua piccola mano sopra quella di Harry: - Avete qualche problema?-
- …. No… non è proprio un problema… ma … non so nemmeno io come affrontare la situazione-
La rossa fissò Harry, lo vide pensieroso e molto triste – Harry, cerca di affrontare le cose in modo positivo, ricordati che io e Blaise ti siamo vicini…- gli sorrise dolcemente.
Harry alzò lo sguardo verso Ginny, e con un debole sorriso rispose:- … grazie Gin.- si abbracciarono affettuosamente.

Quella notte, Draco Malfoy aveva preparato la pozione per legare Harry a sè, era riuscito a trovare tutti gli ingredienti, alcuni li aveva chiesti al Professor Piton, il quale non gli aveva chiesto a cosa servissero.
Draco aspettava impazientemente l'arrivo del suo ragazzo, … forse era per l'ansia di essere scoperto, o forse era per il senso di colpa che si stava facendo strada dentro di lui, ma sentiva di avere un peso enorme sullo stomaco, decise di non farci caso, e attese l'arrivo di Harry.
Poco dopo, la porta della guferia si apr�,… Draco si era appiattito al muro, cercando di non essere visto, se non fosse stato Harry, anche se lui era un prefetto avrebbe dovuto comunque dare spiegazioni sulla sua presenza in quel posto.
Passarono pochi istanti di silenzio, alla fine si sent� un leggero fruscio, Draco vide il mantello dell'invisibilità cadere a terra, Harry lo stava fissando, con un piccolo sorriso.
Leggermente rincuorato dalla presenza del moretto, fece pochi passi e lo raggiunse al centro della stanza, dalla feritoia, entrava la luce della luna, che rese i due più pallidi di quanto non fossero.
- Ha .. Harry… - sussurrò Draco.
- Ciao Draco…- rispose Harry in sussurro.
- Va tutto bene?- chiese Draco, spezzando il silenzio fastidioso che si stava creando fra di loro – Ti ho visto preoccupato oggi, è successo qualche cosa?- chiese premuroso.
Harry alzò il sopracciglio, indeciso sul da farsi - … niente … di … particolare… ero solo… nervoso…- ment� il moretto.
Draco si girò verso il panorama, di notte era tutto diverso…
- Harry, ho… una cosa per te…- disse, mentre da sotto il mantello tirò fuori un'ampolla con dentro un liquido azzurrino…
Harry la fissò, sapendo che cosa fosse, aveva sperato fino all'ultimo che Draco non facesse quello che gli aveva detto Blaise, ma a quanto pare si sbagliava… Draco non aveva abbastanza fiducia in lui… dentro di sé sent� che il sottile legame che aveva con il biondino si era rotto, in un solo istante Harry aveva perso la stima e la fiducia di Draco… con molta fatica represse le lacrime che volevano uscire copiose dai suoi occhi.
- Co… cos'è?- chiese titubante il moretto.
- Una pozione rilassante…- disse Draco, cercando di non guardarlo negli occhi – Bevila, ti farà bene…- sussurrò piano.
Harry lentamente prese la pozione che Draco gli porgeva, si sforzò di non apparire deluso e con un sorriso falso apr� l'ampolla… fece un passo indietro, venendo cos� coperto dall'oscurità, velocemente lasciò cadere contro la stoffa del suo mantello, una buona sorsata di quel liquido azzurrino.
Si sporse poi di nuovo avanti verso la luce lunare, rendendo l'ampolla al suo legittimo proprietario.
Draco, sicuro che Harry l'avesse bevuta, si avvicinò al moretto, abbracciandolo stretto.
Fu una strana sensazione quella che provò, non era il solito abbraccio pieno di affetto che si scambiavano di solito, questo era freddo e distante… si scostò quel poco per vedere il verde smeraldo.
- Harry… mi ami?...- chiese titubante il biondino.
- Certo Draco.- rispose come un automa il grifone.
Il serpeverde lo guardò stranamente, c'era qualche cosa di strano nel comportamento di Harry, non era come se lo era immaginato, gli sembrava di avere di fronte un estraneo.
-… Credo sia ora di rientrare… Ci vediamo domani Harry…- disse il biondino, facendo segno al grifone di incamminarsi, ma Harry non dava segno di volersi muovere.
- Harry, cosa c'è?- chiese perplesso.
Con una freddezza incredibile Harry rispose al biondino: - io vengo con te… non ti lascio.!- si aggrappò al braccio di Draco, stringendoglielo forte.
-…hey che ti prende?... Harry?...-
Lo sguardo di Harry si posò sul viso del biondino – Vengo a dormire con te. Non ho intenzione di lasciarti neanche un istante.!- disse risoluto.
Draco spalancò gli occhi per la sorpresa. – ? Ma che stai dicendo?- la sua voce cominciava a tradire una nota di panico. " Devo aver sbagliato qualche ingrediente, cosa diamine gli prende? Possibile che sia un effetto della pozione???" pensò, cercando di capire il comportamento di Harry.
La stretta sul suo braccio, gli fece intuire che il moretto non avrebbe ceduto facilmente, Draco prese un bel respiro e con l'ansia addosso, si diresse verso i dormitori di serpeverde.
Davanti al quadro , disse la parola d'ordine ed entrò seguito da Harry, silenziosamente entrarono nel dormitorio, Draco gli mostrò il proprio letto.
Velocemente Harry, si tolse le scarpe, e la divisa, rimanendo in boxer: - Draco? Mi presti un pigiama?- chiese tranquillamente.
Il biondino che aveva osservato lo streap tease che Harry gli aveva offerto, annu� a malapena e gli diede uno dei suoi pigiami. Una volta indossato, Harry si stese nel letto di Draco, facendo segno al serpeverde di raggiungerlo.
Draco, ancora leggermente spiazzato dal comportamento del fratello, si cambiò anche lui e si accoccolò sotto le coperte, accanto ad Harry.
I loro volti erano vicini, ma qualche cosa non quadrava, non era come al Maniero dei Malfoy, Draco non si sentiva come allora, felice, euforico, imbarazzato… si sentiva triste ed… in colpa… volse lo sguardo verso Harry, che dormiva tranquillamente accanto a lui.
Notò che una piccola goccia salata stava scivolando sulla guancia del moretto, la catturò con le sue labbra fredde.
- Harry… Perché piangi?...- sussurrò Draco all'orecchio del grifone.
Il moretto mormorò:- Per..ché?.... fa..tto….ques…to…-
Draco lo fissò ancora un po', cercando di mettere insieme la frase del moretto.
Più si scervellava, e meno capiva, doveva riposare,… probabilmente, dopo una notte di riposo, avrebbe ragionato meglio.
Prese la mano di Harry e la strinse nella sua.
Lentamente i suoi occhi argentati si chiusero, portando Draco nel mondo degli incubi.