Capitolo 3: L'inizio della fine

DIMMELO! gridò Ron completamente fuori di sé. Continuava a stringere con forza la ragazza per le braccia. I suoi occhi lanciavano scintille e gli diventava sempre più difficile respirare.

Ron…lasciami… lo pregò la ragazza evitando il suo sguardo, mentre le lacrime scendevano copiosamente lungo le guance.

NO! – urlò furioso – FINO A QUANDO NON MI AVRAI DETTO TUTTO! CON CHI HA PASSATO LA NOTTE?

Ron, per favore…

RISPONDI!

CON DRACO! rispose infine guardandolo negli occhi.

Ron lasciò andare attonito Hermione. Era come ipnotizzato, quello che aveva appena sentito era la cosa più assurda al mondo….Doveva essere un incubo….

Ron, dimmi qualcosa! esclamò la ragazza piangendo, essendosi accorta che il ragazzo non sbatteva neanche le palpebre.

Co..come è iniziata? mormorò con lo sguardo perso nel vuoto.

Cosa?

Voglio che mi racconti come cazzo hai fatto a metterti con Malfoy!

Non penso sia la cosa migliore parlarne adesso…

PARLA! strillò Ron trattenendo le lacrime.

Hermione si asciugò la faccia con la manica del mantello di Draco e si diresse in silenzio verso il camino.

Che cavolo poteva dirgli? Come spiegargli che ciò che provava per il Serpeverde era un sentimento molto più forte di quello che pensava?

Ron adesso era girato, piangeva impotente.

Ti ascolto! gridò il ragazzo senza voltarsi.

La ragazza fece un respiro profondo prima di raccontare tutto quello che le era successo. Si sedette in una delle poltrone della sala di ritrovo, e coprendosi la faccia con le mani, disse con voce tremula:

È cominciato tutto con l'inizio di quest'anno scolastico…

QUATTRO MESI PRIMA

Hermione attraversò il muro che separa il mondo dei babbani con quello dei maghi, e si ritrovò nella piattaforma 9 ¾ . Dall'altra parte aveva appena salutato i suoi genitori, e ora, sola, cercava i supi inseparabili amici per iniziare quello che sarebbe stato l'ultimo anno a Hogwarts. Con una mano reggeva la gabbietta, che conteneva Grattastinchi, e con l'altra il suo pesante baule. Stava procedendo con difficoltà, facendosi strada verso la magnifica locomotiva scarlatta, quando uno sguardo grigio la lasciò senza fiato.

Hermione! Hermione qua! sentì la voce allegra di Ron che la chiamava.

Si girò a sinistra e finalmente li vide. Ron la stava chiamando col braccio alzato, e di fianco a lui c'erano Harry e Ginny che sorridevano felici. Hermione cercò tra la folla quegli affascinanti occhi grigi, ma non li trovò.

Hermione, sbrigati! la chiamò di nuovo il ragazzo dai capelli rossi, che ora si trovava vicino ad una delle porte del treno.

Vengo, vengo… rispose, pensando senza volerlo a quello sguardo.

Finalmente! esclamò Ron aiutandola con il baule.

Com'è?

Stanca... – sospirò la ragazza – Dove sono Harry e Ginny?

Beh…stanno cercando uno scompartimento solo per loro due… e le fece l'occhiolino.

Che vuol dire? domandò Hermione mentre si dirigevano verso la zona dei prefetti.

Harry e Ginny si sono fidanzati, che bella notizia vero? e le sorrise da un orecchio all'altro.

È fantastico! Finalmente Harry si è deciso! comentò felice di vederli finalmente insieme.

Si era l'ora… aggiunse il ragazzo mentre entrava nello scompartimento dei prefetti.

Hermione si era già riposata abbastanza insieme ai suoi colleghi di Tassorosso, quando decise di fare un giro di controllo nei corridoi.

Dobbiamo proprio farlo ora? chiese Ron infastidito, interrompendo la sua conversazione sul Quidditch con un prefetto di Tassorosso.

Si, dobbiamo rispose decisa Hermione alzandosi in piedi con le mani sui fianchi.

Puoi andare tu per prima? – chiese il ragazzo dai capelli rossi – poi ti raggiungo

Ron!

Per favore Hermione! Non ha ancora finito di raccontarmi com'è stata l'ultima partita di….

Ma alla ragazza non interessava nulla dell'ultima partita di cui parlava Ron. Prima che il ragazzo potesse finire di parlare Hermione uscì irritata dallo scompartimento. Percorreva seria i corridoi stanto attenta che nessun alunno fosse fuori a creare confusione. Tutto era tranquillo, quindi decise di ritornare dove aveva lasciato Ron, quando uno sguardo gelido e grigio la colse di sorpresa. Draco Malfoy, il suo peggiore nemico da quando aveva messo piede a Hogwarts, si stava avvicinando a lei. Non c'era nessun altro nel corridoio e, per una ragione inspiegabile, i vagoni successivi erano deserti.

Che cosa ci fa una sporca mezzosangue come te, sola, nei miei corridoi? le chiese fermandosi di fronte a lei.

Non sapevo che questi fossero i tuoi corridoi sbottò lei secca.

Ora lo sai…o forse speravi d'incontrarmi? le disse mentre i suoi occhi grigi brillavano di una luce strana.

Cosa! Perché dovrei volerlo? esclamò Hermione sorpresa.

Mmm…questo lo sai solo tu mezzo-sangue .

Per tua informazione, non starò al tuo gioco rispose la ragazza, stringendo con più forza la bacchetta dentro alla tasca del mantello.

E tu pensi che io voglia giocare? disse Draco incrociando le braccia.

Hermione non rispose subito, la sua mente era occupata da un'altra domanda : sarò io la prossima?

Lasciami in pace Malfoy! esclamò la ragazza dopo qualche secondo.

E dopo averlo guardato per l'ultima volta negli occhi, se ne andò.

Perché sei arrossita Granger? le sussurrò Draco all'orecchio quando gli passò a fianco.

La ragazza ovviamente non rispose e arrossendo ancora di più, si allontanò dallo sguardo del Serpeverde, che adesso accennava un sorriso di trionfo.

&&&&

Per tutta la cena di benvenuto Hermione non riuscì a pensare ad altro che alle parole di Malfoy. Ogni tanto si voltava verso il suo tavolo e lo vedeva seduto insieme ai suoi amici e alla sua eterna "fidanzata" Pansy Parkinson.

Ti senti bene Hermione? le domandò una voce facendola tornare di colpo alla realtà.

La prefetta si voltò a destra e vide Ginny che la osservava con gli occhi fissi su di lei.

Hai bisogno di una mano? le chiese di nuovo la ragazzina.

Credo che stia per succedere qualcosa, ma forse mi sto solo facendo delle paranoie inutili… le rispose fissando l'arrosto sul suo piatto.

Ma ti prego! Tu? Con paranoie? esclamò la sua amica.

Qui non si può parlare. Ci vediamo nella sala di ritrovo? disse Hermione quando si accorse dello sguardo inquisitore di Ron.

Eh…si,si…è meglio

Perché non mangi? disse improvvisamente Harry che era seduto di fianco a Ginny.

Non ho fame…

Ti senti male? domandò Ron preoccupato.

No..no..non ho niente..

E per uno strano motivo il suo sguardo si incrociò con un altro grigio.

"Si tú me miras, si tú me miras te enseñaré a decir te quiero sin hablar"

Hei Hermione! Hermione! sentì che la stavano chiamando.

Eh? Ah si! Che c'è Ron? rispose automaticamente.

Chi stavi guardando? le chiese, essendosi accorto che la ragazza si era irrigidita dopo aver

visto qualcuno da lontano.

Io? Nessuno…eh…mi sono ricordata di una cosa e basta… mentì la prefetta.

Ah.. mormorò il ragazzo poco convinto.

Hermione continuava a sentirsi confusa, strani pensieri tormentavano la sua mente.

Adesso mi vuoi spiegare? le chiese Ginny quando si ritrovarono nella stanza insieme dopo aver consumato una deliziosa cena.

Hermione si guardò intorno e soprattutto controllò che né Ron né Harry fossero nei paraggi.

Si rispose a bassa voce e la portò in un angolo più nascosto.

Perché tanto mistero? insisté Ginny, appoggiandosi al davanzale della finestra.

Perché..si tratta di…di Malfoy le spiegò con un filo di voce.

Malfoy?

Shhhh…scusa – disse la ragazza sgranando gli occhi – potresti ripete quello che hai detto? Credo di non aver capito bene .

Mi sa che hai sentito bene…si tratta di Malfoy .

Che cosa hai a che fare con quell'idiota? sbottò Ginny.

Niente! Niente!

Allora?

Credo di essere io la prossima rispose, e a pronunciare quelle parola le sue guance arrossirono.

La prossima? La prossima!

Si...

E cosa te lo fa pensare? chiese Ginny ansiosa.

Lo sento…

Sono paranoie!

Te l'ho detto che erano stupidaggini!

Non può essere vero che Malfoy ti consideri la sua prossima vittima!

Abbassa la voce! la supplicò Hermione.

Scusa, scusa, ma…è impossibile…

Anche io lo penso, o almeno, lo pensavo…

Hai qualche prova?

Beh, è da quando sono tornata che continua a fissarmi..

E se fosse solo una coincidenza?

Si, può essere, però…

Però?

Però oggi sul treno ci siamo incrociati, e..

E?

E mi ha detto delle cose che mi hanno fatto arrossire e..

E? chiese la ragazzina sempre più ansiosa.

E niente…nient'altro… rispose Hermione.

Speriamo che la cosa non peggiori…sai che cosa fa Malfoy alle ragazze...

Sì lo so – ammise subito Hermione – le conquista solo per andarci a letto e poi le abbandona subito dopo…

Stai attenta Hermione!

Attenta a cosa? chiese improvvisamente la voce di Ron alle spalle delle due ragazze.

Eh.. farfugliò Hermione, guardando il ragazzo con terrore.

Ai raffreddori che ci saranno quest'anno, Ron…per caso non hai letto il Profeta? Hanno dedicato un intero numero alle malattie che ci saranno quest'inverno…ma cosa leggi tu? gli chiese Ginny.

Ma…veramente io pensavo che parlavate di…vabbé, dimenticatevelo rispose il ragazzo confuso.

Vabbé, vabbé, adesso è molto tardi e domani è un gran giorno, l'ultimo primo giorno a Hogwarts gli fece notare Hermione, strizzando l'occhio a Ginny senza che Ron se ne accorgesse.

Allora ci vediamo domani mattina…che lezione abbiamo? chiese il ragazzo che si dimenticava sempre l'orario.

Per prima cosa abbiamo due ore di Pozioni con quelli di…Serpeverde rispose Hermione, rimanendoci di stucco, mentre Ginny le lanciava delle occhiate furtive.

No! Perché con loro? esclamò Ron scuotendo la sua testa rossa.

C'est la vie…Ohhh…che sonno! sbadigliò Hermione dirigendosi verso el scale che portavano ai dormitori femminili.

Sogni d'oro! le augurò Ginny.

Buona notte… disse Ron seguendola con lo sguardo.

Perché non ci riesco! disse, quando la prefetta scomparve dalla sua vista, trattenendo la rabbia.

Hai avuto mille occasioni per avvicinarla aggiunse Ginny incrociando le braccia.

E se mi respinge? Ricordati che quel Krum le scrive ancora….

Il fatto che le scriva non significa nulla, sono solo amici .

Non so…non ho il coraggio di dirle che…che mi piace… confessò diventando tutto rosso come i suoi capelli.

Se non glielo dici adesso, ti possono battere .

Chi? chiese Ron spaventato.

Ginny si voltò dall'altra parte.

Chi? domandò una seconda volta il ragazzo.

Eh…è solo un'ipotesi Ron .

Non sopporterei di vedere Hermione con un altro, lo sai Ginny .

Proprio per questo devi dirle quello che provi per lei una volta per tutte…

E se si arrabbia?

Perché dovrebbe arrabbiarsi?

Perché sono un suo amico e perché io a lei non piaccio…e questo potrebbe rovinare la nostra amicizia…

Chi te lo dice che tu non le piaci?

Ron fece spallucce.

Vedi! Devi dichiararti! Non essere stupido! lo rimproverò la sorella con le mani sui fianchi.

E mentre nella sala di ritrovo i due fratelli discutevano sull'amore, alcuni metri sopra di loro, in una stanza buia per le ragazze del settimo anno, Hermione, sdraiata sul suo letto confortevole, con la faccia affondata nel cuscino, pensava senza volerlo a quei freddi occhi grigi.


Finalmente è finito il terzo capitolo…..mi dispiace tanto per l'attesa! Adesso che sono in vacanza conto di riuscire a tradurre il 4 capitolo e di poterlo mettere in rete in un tempo abbastanza decente….ma non garantisco nulla!