2°Cap. - Movimenti nel sonno –

Salve ancora a tutti^_^ Prima di tutto voglio ringraziare Silvy e Alice88 per i commenti: mi hanno fatto molto piacere ^ -! Cmnq sappiate che sono accetti giudizi di tutti i tipi, sia positivi che negativi, purchè ovviamente si mantengano entro i limiti di educazione^^'. ...Ma ora basta con le chiacchiere= si continua la storia col 2°cap.!! ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

- Kasumi! Svegliati, sù!- la voce della sorella la chiamava e dopo che la ragazza ebbe sbattuto le palpebre disorientata, riconobbe Akane: - Scusate se sono svenuta così, però... Akane, è vero quello che dice Nabiki?- parlò concitata. - No, non ti preoccupare, era solo una sua ipotesi senza fondamenti.- le rispose lei con voce rassicurante, voltandosi dopo poco per dare un'occhiata di ghiaccio a Nabiki, la quale rise leggermente, annuendo all'altra sorella. - Oh, sia lodato il cielo! Mi avete fatto prendere un colpo! Akane non è ancora sposata e sa che non sarebbe buono se... - Sì sì! E non credete che succederà prima o poi!- strillò sfogandosi nuovamente, quindi si alzò di scatto e uscì dalla sala da pranzo sbattendo la porta scorrevole. Kasumi era rimasta un po' sconvolta, così Nabiki le si avvicinò dicendole: - Sai com'è fatta... - Sì, ma non capisco perchè se la sia presa tanto... beh, è meglio che vada a fare la spesa ora!- si riprese, sorridendo già tranquilla.

Akane nel frattempo camminava a passi lunghi e decisi verso la camera del fidanzato per chiamarlo. 'Ah, mai che si facessero gli affari loro! Sempre a indagare se c'è qualcosa tra me e quello...':- Ranma!!- chiamò a gran voce una volta arrivata, bussando violentemente alla porta, ma non ebbe alcuna risposta- Ranma!!!!- urlò più forte: ci mancava solo che fosse uscito senza dire niente. 'Forse ha lasciato un messaggio... ma questa volta ci litigo sul serio: l'aveva promesso che mi avrebbe aiutata!' Così la giovane, senza pensarci più, spalancò velocemente la porta ed entrò, ma i suoi piedi urtarono quasi subito qualcosa di solido e tiepido:- C-Che cavolo...- borbottò tornando indietro, prima di vedere ''cosa", o meglio "chi" aveva rischiato di calpestare: - R-Ranma...- balbettò sorpresa: il dorso del proprio piede aveva urtato il braccio del ragazzo addormentato. Akane si accucciò a guardarlo meglio, inizialmente propensa a svegliarlo, magari buttandogli addosso un bel secchio d'acqua gelata se fosse stato necessario; ma i secondi passavano e lei continuava ad osservarlo immobile: egli russava in modo leggero, con respiro calmo e regolare; il viso dall'espressione distesa e quasi fanciullesca era poggiato su una guancia contro il cuscino, ciocche di capelli corvini gli coprivano parte delle palpebre... insomma, nonostante i propri sforzi, in quel momento proprio non riusciva a trovarlo almeno carino e dolce, e per di più la stava prendendo una grande voglia di accarezzarlo e coccolarlo, proprio come se fosse stato un animaletto o un bimbo piccolo. La ragazza finì per sedersi lì davanti, assorta, come in contemplazione della cosa più bella che avesse mai visto, in bilico tra il movimento e lo star ferma. In quel momento però le venne un dubbio atroce: lui stava veramente dormendo? Se si fosse accorto della sua presenza, ma non volesse farlo capire? Ma no, respirava da addormentato, russava addirittura! E poi non era il tipo da fare cose simili, piuttosto si sarebbe incavolato per averlo disturbato! 'Sì, per una volta voglio fidarmi delle sua intenzioni...' pensò, mentre poggiava con delicatezza una mano sulla guancia tiepida accanto a sè ed iniziava ad accarezzarla dolcemente... un bacio... quanto ne avrebbe desiderato uno da lui, allora ancor di più: poter scoprire il suo sapore, poter sentire liberamente la sensazione dei loro corpi vicini... #^_^''# 'Oh, perchè penso a queste cose degne della mente perversa di Happosai?' riflettè, accorgendosi di fissare con amore il corpo bello e muscoloso del fidanzato ribelle steso davanti a lei, mentre un evidente colorito le imporporava le gote surriscaldate. E nuovamente cercò di recuperare determinazione 'Sono venuta qui per chiamarlo, no? Quindi forza... però un po' mi dispiace, è quasi come rompere un incantesimo: una volta sveglio tornerà il dispettoso di sempre. Bè, comunque prima o poi... quindi, prima ho strillato ma non mi ha sentito, vediamo se questo funziona...' Akane accostò la propria bocca al suo orecchio, soffiandovi piano: - Uhmm...- fu la reazione di Ranma che, infastidito dal solletico, aggrottando le soppracciglia, cercò di portare una mano all'orecchio e di rigirarsi dall'altra parte, sotto lo sguardo divertito della giovane 'Mah, pare che neanche così si risolva granchè. Proviamo con il solletico vero e proprio!' Lui ora era steso sulla schiena e lei, cercando di non far rumore, gli si avvicinò ulteriormente, inginocchiandoglisi praticamente attaccata, con le gambe posate contro un suo fianco e una mano dall'altro lato del pavimento per tenersi in equilibrio e guardarlo meglio in viso: ora improvvisamente la sua espressione le pareva malinconica, molto triste, di quella buffa e tenera di qualche momento prima non c'era quasi più traccia; ciò la fece impensierire, distogliendola dalle proprie intenzioni. 'Ranma-chan, chissà cosa starai sognando?' pensò, guardandolo interessata.

***Buio, luce; casa Tendo, uno sconosciuto, lui e Akane, le loro famiglie. Il primo a rompere il silenzio è Soun: - E così, Akane, hai preso questa decisione?- dice serio, guardando la figlia e il ragazzo sconosciuto. - Sì papà, ho deciso di fidanzarmi con Hiroshi- risponde tranquilla, guardandolo dritto negli occhi e voltandosi poi verso l'altro, prima di continuare- Sono mesi ormai che ci conosciamo, e credo che sia la persona veramente giusta per me.

- Ma papà, non senti?- bisbiglia Ranma a Genma- Dì qualcosa... l'accordo con Soun non vale più niente? - Mah, credevo che Akane non ti interessasse dopotutto.- replica l'altro. - Sì.. cioè no, però le vostre parole non valgono più?- insiste lui.

Hiroshi si volta sereno verso la giovane, poi comincia:- Signore, se lei me lo permette, vorrei chiederle la mano di sua figlia, la ragazza più bella e adorabile che abbia mai incontrato.- Il padre stava per parlare quando: - Soun! Il fidanzamento che avevamo accordato tra Ranma e Akane non ti dice più niente? Che vuoi farne?- il suo interlocutore lo guarda sorpreso, poi risponde: - Caro amico mio, se fare la felicità di mia figlia vuol dire rompere un patto, sono disposto a farlo. - Quindi la tua parola non vale più niente?- insiste l'altro. - Puoi anche pensarla in questo modo se ti va, ma la mia decisione l'ho presa: Akane sposerà colui che riterrà più adatto, senza vincoli e imposizioni da parte mia. - Oh papà!- esclama la ragazza, correndo ad abbracciare il genitore con le lacrime agli occhi per la felicità- Grazie, ti voglio bene!

Il giovane intanto si sente molto strano, come escluso dal discorso e insignificante 'No, no! Non può finire così! Lei non può lasciarmi, devo fare qualcosa!' - Ranma, mi dispiace, ma non posso fare nulla. Se tu l'avessi amata veramente, ora forse...- gli sussurra Genma. 'Ma non è così!' pensa con rifiuto il ragazzo col codino 'I-io ho sempre provato il desiderio di proteggerla, anche se a volte si comporta da maschiaccio, ho imparato a conoscerla e ad apprezzarla per come è, i-io...' Ranma non resiste più: si alza e in un balzo è arrivato accanto all'ex fidanzata, stringendola subito a sè, con tutta la forza della sua disperazione...***

Akane era ancora lì, semiferma a contemplare quei lineamenti belli ma angosciosi, quando all'improvviso si accorse che il ragazzo si stava rigirando sul futon e per l'agitazione, nel tentativo di spostarsi velocemente, finì per cadere di lato anche lei distesa, chiudendo un attimo gli occhi; quando li riaprì, si accorse che Ranma le aveva circondato il busto con le braccia e la stava pian piano stringendo a sè. Stava quindi per reagire, furiosa e paonazza per essere stata ingannata, quando scorse le piccole e luccicanti gocce che dalle palpebre ancora serrate del giovane cominciavano a scivolare lungo il viso; allora, stupita e sconcertata, rimase immobile, lasciandosi avvolgere sempre più dal calore e, ora lo percepiva chiaramente, dalla disperazione di quell'abbraccio. 'Ma cosa puoi star sognando in questo momento per stare così male?' gli chiese mentalmente, mentre sentiva la guancia umida posata sulla propria fronte e i battiti lenti e sonori del suo cuore provenire da oltre la cannottiera contro il proprio petto palpitante di emozione.

***- Ranma, ma che fai?!- esclama una Akane infastidita dal suo comportamento- Sei impazzito? Lui la fissa senza smettere di tenerla: - E'... è uno scherzo, vero? Voglio dire, tu non sei innamorata di quello là, giusto?- le chiede con voce tremante. L'altra lo riguarda con aria distaccata e alquanto irritata: - "Quello là" si chiama Hiroshi, riferisciti a lui in modo appropriato. E poi, certo che gli voglio bene, sto chiedendo il permesso a mio padre di fidanzarmi con lui! - M-ma... non puoi!- dice forte, agitato e ormai in preda al panico. - Perchè? A me invece sembrerebbe proprio di sì! - Perchè sono io il tuo fidanzato! - ...Hai appena sentito mio padre... e poi non c'è motivo di far durare il nostro stupido fidanzamento, no? Tu stesso hai sempre detto che è solo una scocciatura decisa contro la nostra volontà. Inoltre hai così tante pretendenti che non ti sarà difficile scegliertene una e frequentarla liberamente, senza imbrogli e senza nasconderti come hai fatto fino ad adesso. - Non ho mai fatto cose del genere! - Oh, basta! Lasciami in pace!- esclama scocciata. - Hai sentito? Lasciala!- dice Hiroshi, avvicinandosi alla fidanzata con atteggiamento protettivo. Ranma lo squadra dall'alto in basso con sdegno: - Come ti permetti tu... non la conosci nemmeno! Che ne sai di lei?! Sei tu piuttosto a non doverti avvicinare, damerino da strapazzo, combatti se ne hai il coraggio!- lo minaccia senza pensarci troppo, ma viene afferrato per un braccio dalla ragazza che, con sguardo fiammeggiante, aggiunge: - Sappi che se lo toccherai non ti rivolgerò più la parola. Ti stai comportando come un pazzo, non ti riconosco! - Ma perchè? Come mai non capisci che lo faccio per te?- chiede lui non sapendo più come agire.***

Akane, quatta quatta, stava tentando da almeno 2 minuti a divincolarsi dalle braccia di Ranma: doveva fare attenzione ai movimenti troppo bruschi o il ragazzo, svegliandosi in quel momento, chissà cosa avrebbe potuto immaginare! D'un tratto però, la presa si fece ancor più salda, costringendola all'immobilità e a respirare nell'incavo del collo del ragazzo 'No! Mannaggia, come faccio ora?' si chiese tra l'arrabbiata e l'impaurita, appena prima di sentire poche parole mormorate nel sonno ***Ti amo Akane!- urla, ormai senza più freni che gli impedissero di esprimere il suo sentimento***:- Ti... amo... Akane. La giovane cercò di guardarlo in faccia: stava dormendo, giusto? Ecco, pareva proprio di sì... in ogni caso dopo aver udito quelle parole il cuore aveva ripreso a batterle più velocemente e aveva sentito una forte dolcezza invaderla 'Stava sognando me!' pensò sorridendo sollevata, mentre, rannicchiata su un lembo di futon, assaporava l'odore del suo fidanzato, finalmente accompagnata dalla consapevolezza di essere ricambiata nei sentimenti.

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