4°Cap. - Le 2 prove di 'coraggio' -
I due ragazzi correvano alla pari ormai da una decina di minuti, quando ad un certo punto Akane si rese conto di essergli passata avanti 'Che strano, non ho accelerato... si sarà fermato un attimo per riposarsi!' pensò convinta; la sua sicurezza svanì però dopo alcuni secondi, mentre continuava a rifletterci sù 'Ma non è il tipo da stancarsi subito, ci dev'essere un'altra spiegazione... e se avesse incontrato una di quelle...?!' la giovane si fermò e voltò indietro: di Ranma non c'era nemmeno l'ombra! Così ricominciò a correre più veloce, ma nel senso opposto, finchè, svoltato l'angolo, non le apparve la scena di Shampoo avvinghiata con fare appiccicoso al collo del suo fidanzato. Quest'ultimo era visibilmente impaziente di essere liberato e, ancor prima di vedere lei, ripeteva supplichevole: - Shampoo per favore! Devo andare, adesso non ho tempo per queste cose! - Wuot ai lin!- rispose l'altra facendo finta di non capire e, anzi, sfregando lentamente il viso sulla sua casacca rossa. Akane si avvicinò a lunghe falcate verso la coppia, accecata dal forte desiderio di separarli; nemmeno lei sapeva esattamente definire quello stato d'animo, perchè quella che la spingeva non era semplice rabbia, probabilmente era un sentimento più forte e profondo: in situazioni del genere una nebbia strana le appannava la vista, concentrando la sua attenzione solo sull'obiettivo... e niente poteva fermarla se non la propria volontà. - Oh, Akane.. era ora che ti accorgessi della mia assenza!- esclamò il ragazzo tra lo scocciato e l'ironico ma, prima che se ne rendesse conto, la giovane gli aveva assestato un bel pugno in testa, portando a quota due il numero dei bernoccoli e stendendolo a terra. - Ugh!- fu l'unico suono che il poveretto riuscì ad articolare dopo la botta. Poi lei rivolse uno sguardo di fuoco alla sua rivale, gridandole autoritaria: - Devi finirla di infastidire Ranma, vuoi capirlo una buona volta?! Lui non è interessato a te! - Ah...- cominciò a rispondere la cinesina con tono di sfida- ...e scommetto che invece è intelessato ad avele una futula moglie incapace come te. Akane arrossì improvvisamente a quelle parole, ma cercò di continuare con tono deciso: - Bè, in ogni caso quello che ho detto è vero e devi lasciarlo andare! L'altra intanto si era inginocchiata vicino al ragazzo privo di sensi, così alzò lo sguardo e ribattè nuovamente: - E pelchè mai? - Perchè deve aiutarmi negli allenamenti!- insistette la fidanzata, mentre lui, ancora stordito, cominciava a risvegliarsi; Shampoo lo aiutò a mettersi seduto e, abbracciandolo da dietro, in modo da immobilizzarlo, concluse: - Non mi impolta, il mio Lanma limane con me. Ola andlemo a fale una passeggiata, velo calo?- chiese rivolgendosi al giovane, ma non dandogli il tempo di replicare, perchè senza aspettare il suo consenso aveva ricominciato a parlare- Tu invece Akane non hai bisogno di lui, puoi fale benissimo da sola! La sedicenne non ci vide davvero più: come si permetteva quella smorfiosa a parlarle in quel modo e ad abbracciare Ranma così stretto? Quindi si avvicinò ulteriormente: - Non penso proprio carina!- disse testarda, afferrando il ragazzo per una manica, mentre Shampoo lo tratteneva dall'altra parte- Ranma è il MIO fidanzato e viene con ME!- urlò tirando con tutte le sue forze. - No, vellà con me!- strillò la sua rivale, senza alcun segno di voler cedere. Lui, ormai ripresosi completamente e resosi conto di quello che stava accadendo, con uno scatto fulmineo si rialzò in piedi, lasciando attonite le due giovani: - Oh, basta! Basta litigare!- esclamò spazientito, muovendosi bruscamente all'indietro e saltando sul muretto di fronte, senza curarsi del lungo strappo che con quel movimento si era procurato alla camicia. - Ma pelchè fai così Lanma? Se non vuoi venile con me ti costlingelò!- concluse la cinesina. - Shampoo, tu non costringerai proprio nessuno! Lui è libero di fare quello che vuole. Allora...- cominciò la sedicenne dai capelli corti, guardandolo dritto negli occhi-... Ranma, cosa hai intenzione di fare? 'Devo trovare un modo...' rifletteva l'interessato nel frattempo, e, improvvisamente, gli venne un lampo di genio 'Speriamo che funzioni, almeno per farci prendere un po' di tempo..': - Ecco, Shampoo...- iniziò con tono incerto. - Sì, hai deciso di seguilmi? - No, bè ho visto che sta arrivando Moose e... - Ti dà fastidio?- provò ad indovinare lei- Aspettami qui calo: vado a plendele un po' d'acqua così quello scocciatole non dalà tloppo fastidio e tolno! - Sì vai, ti aspetto!- rispose il ragazzo agitando la mano, con un falso sorriso sulle labbra 'Vai vai, eh eh! Come pensavo!' esultò dentro di sè, vedendola allontanarsi. Non si era accorto però che intanto Akane, credendo anche lei alle sue parole, aveva ripreso a bollire come una pentola a pressione e, non appena il giovane scese dal muretto, si sfogò mollandogli un ceffone in pieno viso: - Idiota! Ti odio!- glì sbraitò agitata, e fece per girare i tacchi, quando si sentì inaspettatamente afferrata da dietro- Ma... che cosa...- farfugliò voltandosi: Ranma non sembrava aver risentito dello schiaffo, tranne che per un segno rosso a forma di mano sulla guancia e, tenendole un polso, la guardava divertito: - Ma non hai capito che era soltanto un trucco per mandarla via? La ragazza gli rispose con occhi smarriti: - Eh?! No, io, ehm... Lui sorrise di nuovo, poi, velocemente, la prese in braccio: - ?! Che fai?! - Ti porto in un posto dove potremo allenarci senza Shampoo.- le disse, volgendo lo sguardo davanti a sè, mentre cominciava a saltare da un tetto all'altro. La giovane, dapprima tesa, dopo alcuni secondi iniziò a rilassarsi: cullata dal ritmo di quella corsa, andò ad intrecciare le braccia dietro al collo del ragazzo per sentirsi più sicura, guardando con discrezione i pettorali che s'intravedevano attraverso lo squarcio della rossa maglietta di cotone. - Ranma, dove stiamo andando di preciso?- domandò lei con curiosità. - Veramente non avevo una meta particolare, ma credo che il parco vada bene, vero?- chiese il fidanzato voltandosi leggermente ad osservarla, mentre il vento scompigliava loro i capelli. - Parco?... Eh, sì sì, ok!- esclamò imbarazzata, ripensando al proprio sogno: era stato breve ma aveva riconosciuto il paesaggio intorno... non poteva essersi sbagliata, era tutto successo lì! 'Ma noi non andiamo a fare una semplice passeggiata: dobbiamo allenarci!' pensò, nel tentativo di tranquillizzarsi. - Akane, che c'è? Tutto bene? - Certo, perchè?- chiese lei sorpresa, riprendendo il suo colorito normale. - Mah, eri diventata improvvisamente bordeaux, credevo ti sentissi male. Comunque...- si fermò, ponderando le parole. - Cosa?- insistette, quasi con ansia: sul volto del ragazzo era dipinta un'espressione seria. - Comunque prima sei stata una stupida a credere a quello che ho detto a Shampoo. Figurati che m'importa di Moose... avrei potuto addirittura baciarla al suo cospetto, tanto con un calcio l'avrei spedito in orbita non appena si fosse azzardato ad avvicinarsi.- concluse con presunzione. - Ma senti un po', mai una parola gentile!- si lamentò lei, incrociando le braccia sul grembo con uno sbuffo deluso e guardandosi le gambe. - Ehi, tieniti se non vuoi cadere!- l'avvisò lui, accorgendosi del suo movimento e stringendola più forte. - Io.... - cominciò a mormorare la giovane accigliata, attirando l'attenzione del ragazzo su di sè-... NON CREDO ASSOLUTAMENTE CHE TU ABBIA IL CORAGGIO DI BACIARE UNA RAGAZZA!!!- finì per urlare con quasi tutta l'aria che aveva nei polmoni, scostando da sè il suo torace con le braccia e facendogli così perdere l'equilibrio: il sedicenne posò male un piede sulle tegole ancora bagnate per la pioggia della notte precedente e i due finirono per scivolare inevitabilmente dal tetto, separati. Fortunatamente però, appena prima che fosse troppo tardi, egli riuscì a riprenderla cingendola con un braccio intorno alla vita e ad aggrapparsi alla grondaia: - Ranma...- sussurrò lei, con le lacrime agli occhi. - Adesso... arrampicati... su di me...- disse l'altro, affaticato dallo sforzo che stava facendo per sorreggere entrambi con una sola mano- ... Svelta!- la incitò, vedendo che non si muoveva. - Va... va bene.- rispose la giovane, riprendendosi dal momento di shock e, una volta che l'abbraccio del fidanzato si fu allentato, cominciò a risalire; prima poggiò i palmi sulle sue spalle, dandosi una spinta verso l'alto e cercando di raggiungere con il braccio l'altezza del tetto... 'Porca miseria, manca così poco eppure... non ci riesco!' pensò quasi disperata: - Ranma, non ci arrivo!- esclamò, rivolgendo lo sguardo al ragazzo e preoccupandosi della sua espressione affaticata: di certo non avrebbe resistito ancora per molto. - Akane!- la richiamò, per essere certo di essere ascoltato- Ora faremo così: io... cercherò di arrivare un po' più su e tu stai pronta ad aggrapparti con entrambe le mani... poi non voltarti, pensa solo a salire completamente. - Ma...- stava per replicare lei. - Niente ma!- la bloccò deciso- Pronta al mio 3! 1... 2...e 3!- urlò, mentre con uno sforzo esagerato lasciava la ragazza e piegava il braccio appeso, cercando nel frattempo di attaccarsi anche con l'altro. La fidanzata intanto, appena toccata la grondaia, la afferrò con tutte le sue forze e, in un moto di volontà, riuscì a tirarsi sù; ma non si riposò nemmeno un istante, perchè il suo compagno era ancora in pericolo: appena seduta, lo prese per le braccia tirando con le sue ultime energie: - Forza Ranma, ce l'hai quasi fatta!- tentò di rassicurarlo, con la voce affannata- ... ecco, ancora un momento e...- sussurrò, quando ormai metà del corpo era al sicuro, così la giovane decise di dare un ultimo strattone per concludere la cosa... senza pensare però che forse ci stava mettendo più energia del necessario. Fu così che i due, dopo aver sbattuto le fronti fra di loro (Poveroçç, con tutte queste botte in testa si starà rincretinendo! ... E non è vero che la differenza non si nota!N.D.VidelB), si ritrovarono senza volerlo uno sull'altra. I secondi che seguirono furono di puro imbarazzo, reso esplicito, a parte che dai visi dal colore molti simile al fosforescente, dagli occhi, perplessi prima e "impanicati" poi, dei due fidanzatini. 'Che... che cavolo di situazione! E' abbastanza... come dire, ambigua!' pensò la giovane, già affaticata per conto suo, mentre il cuore le batteva come un tamburo nella cassa toracica e sentiva il respiro del giovane sul suo viso. 'Devo... sì devo reagire!' riflettè lui, mentre contemporaneamente distoglievano lo sguardo, quindi si spostò velocemente, mettendosi a sedere da un lato, ancora evidentemente scosso; così ricominciò ad articolare qualche parola... di rimprovero ovviamente: - Uff... se non ti fossi agitata a quel modo, tutto questo non sarebbe successo.- disse con aria scocciata. - Cosa?? E io che volevo pure ringraziarti! Se tu non dicessi certe idiozie io starei certamente più calma!- replicò con sicurezza, mentre cercava ancora di riprendere un respiro regolare- ... E comunque sono convinta di quello che ti ho strillato prima.- confermò; Akane aveva un aspetto testardo e cocciuto, uno dei più irremovibili in quel momento, e, con le mani sui fianchi, aspettava pazientemente che il suo interlocutore si voltasse ad osservarla; quando lui finalmente si girò, ella cominciò a fissarlo per niente intimorita, cercando di capire che cosa stesse pensando. 'Non sembra nemmeno voler distogliere lo sguardo per prima, ma vedi un po' che testa dura!' meditò dentro di sè il ragazzo: - Tsk! Non vorrai mica una dimostrazione pratica?- le domandò senza pensarci troppo, mentre si voltava in direzione di un albero vicino, evitando i suoi occhi 'Chissà con che faccia strana mi starà guardando ora... ma se le ho detto questo è solo perchè sono sicuro al 100% se non di più della sua risposta...' -... Sì, se potesse convincermi del contrario. Ma credo che tu non abbia il coraggio neanche di abbracciarmi, figuriamoci di baciarmi!- rispose la ragazza, per poi interrompersi 'Ops, forse mi sono sbilanciata troppo' pensò, vedendo la luce della determinazione affiorare nello sguardo del giovane. 'No, non era questa la risposta che mi aspettavo... bè in ogni caso non posso dargliela vinta, non voglio!' riflettè, arrabbiandosi con sè stesso per la propria timidezza 'Se solo non tremassi, se solo non diventassi rosso mentre...': - Uhm... e perchè la prova dovrei farla proprio con te?- chiese così, fingendosi sospettoso. - Il motivo è semplice- spiegò l'altra- se lo chiedessi alla tue 'spasimanti' farebbero tutto loro, invece sei tu a dover agire, capisci?- lo rimbeccò. - Però ti ho portata in braccio fino ad adesso, quindi in poche parole ti ho abbracciata, no?- continuò, sperando di non dare troppo a vedere che in realtà voleva sfuggire alla 'dimostrazione pratica'. Akane rimase stupita: - Ma non c'entra niente, anche i miei parenti mi portavano in braccio da piccola! E' l'abbraccio appassionato, di chi ama, che tu non riuscirai mai a fare... come d'altronde baciare una della tua età sulle labbra, o altro ancora che non sai nemmeno cosa significhi... non ti ci vedo proprio, sai?- esclamò la fidanzata con tono sarcastico, immaginandosi la scena di un Ranma impacciato che non sa come fare. E stava ridendo sommessamente, guardandolo diventare di tutti i colori, dal nero di rabbia al rosso dell'imbarazzo, finchè non si avvide, solo dopo qualche istante in realtà, di essere finita col viso contro il suo petto duro e tiepido e di essere stretta con forza e dolcezza; Akane rimase per qualche secondo letteralmente senza fiato, sconvolta, quando istantaneamente il cuore aveva ripreso a batterle ad un ritmo forsennato... ma perchè quando lui era più vicino del solito, doveva farle un tale effetto? Ed era solo il proprio battito che sentiva impazzito o anche quello del ragazzo di fronte? Passati alcuni momenti di silenzio lui, con voce agitata, mormorò: - Ora... hai capito?- le domandò, dopo aver spostato le proprie mani sui suoi fianchi e senza dare segni di volerla lasciare. Akane non riuscì a trattenere un brivido, poi deglutì: - P-per l'abbraccio sì ma... potremmo cambiare posto?- rispose, indicandogli la folla di guardoni e curiosi che si era formata intorno a loro. Ranma si voltò lentamente, rimanendoci naturalmente di sasso; il massimo fu quando tra tutti questi riconobbe Nabiki e per di più intenta a riporre la macchinetta fotografica, evidentemente appena usata, nella borsa. Il ragazzo a quel punto non ci vide più: saltò in mezzo al gruppo e strappò di mano la fotocamera alla sorella della fidanzata, ignorando le urla di protesta; poi ritornò dalla compagna, la prese alla bell'e meglio (tipo pacco postale N.D.VidelB') e iniziò a correre e saltare via di lì come un fulmine. - Ranma, cosa stai combinando?!- strillò la giovane sballottata durante la fuga. - Avevi ragione tu, là c'era troppo gente!- si sentì rispondere, così sorrise soddisfatta: - A-ah! Quindi hai trovato un'altra scusa eh? 'Magari... quell'abbraccio mi è costato più della metà del mio sangue freddo ed ora...' rimuginò lui, ma replicò: - Non c'entra, solo che non mi piace che ci guardi qualcuno, ecco!- sbuffò. - Bah, puoi dire tutto quello che vuoi, ma se 'non lo vedo non ci credo' (Uhmm... era lo slogan pubblicitario di... ahem, niente pubblicità occulta!N.D.VidelB')! E so che tu non... - Io che?- la interruppe offeso- Ti ho detto che non ho problemi! Dimmi dove!- la rimbeccò accigliato, mentre si fermava di nuovo poggiandola sulle tegole e inginocchiandolesi di fronte. - Uhm, non saprei. Dovremmo andare dove non c'è gente, e qui in città è un po' difficile trovare luoghi del genere.- si pronunciò lei, con aria pensierosa. - E se... chiudessimo la palestra a chiave?- propose a fatica 'Come faccio a districarmi da questo pasticcio?! Non riuscirò a fare una cosa del genere con tutta quest'organizzazione!... Bè anche senza sarebbe stato difficile, ma così è ancora peggio! Però... potrei provare con la mia tattica personale...' meditò concentrato. - Mah, sinceramente mi sembra un po' squallido. (--)''' Cosa ne dici se torniamo prima a casa e ci pensiamo con calma?- 'Ma da quand'è che sono diventata così sfacciata?' si rimproverò la ragazza sorprendendosi della scioltezza con cui gli parlava... stavano decidendo dove darsi il primo bacio e lei era così tranquilla!!! 'Non mi rendo conto nemmeno che una cosa talmente importante non dovrebbe essere decisa a tavolino... ma ovviamente per lui è solamente una stupida prova che ha come unico scopo quello di dimostrarmi che ho torto... lo so, è inutile che mi faccia strani film in testa: a lui non interesso... o almeno non nel senso che intendo.' pensò demoralizzandosi un po' e guardando tristemente quel volto concentrato accanto al suo. 'Ecco, proverò a farla arrabbiare, non ci vorrà molto e così... altro che bacio! Sarò piuttosto in pericolo di bernoccoli, ma non è un problema: è successo tante volte e abbiamo sempre fatto pace, perchè dovrebbe essere diverso stavolta?' cercava di convincersi il sedicenne, ma era come se qualcosa gli impedisse di offenderla di nuovo 'Insomma, questa storia deve finire!' si ridestò d'un colpo, tentando di respingere quelle strane preoccupazioni che non si era mai fatto, mentre bruscamente alzava il viso, preparandosi a dirle qualcosa di male... ma senza minimamente immaginare la scena che gli si sarebbe parata davanti.
Vi aspetto presto per il 5°e ultimo cap., ciao!!! -!
Barby
