Uomini & Donne continua. Keima e Cupido litigano (Niente di nuovo…). Nel mentre, nel Vecchio Inferno, Bruno ottiene il permesso per avviare il suo piano…

FLAG. 276 Moon Knight

*Applausi Invisibili. *

"Bentornati! Bentornati a Uomini & Donne! Il tronista sta tornando."

"Beh, non hai finito?"
"No, Socio. Non abbiamo finito."

"Abbiamo?"

"Ti abituerai presto a condividere il tuo corpo con me."

"Non mi abituerò per niente. Finito tutto questo teatro e baciato la ragazza che dirai tu, ti farò uscire dal mio corpo. E le tue sorelle ti faranno uscire. Che ti piaccia oppure no."

"Parole povere, Keima, non puoi scaricarmi. Anche se provassero a farti uscire dal tuo corpo, io opporrei resistenza e vincerei."

"Come puoi sapere di avere già vinto senza provare?"
"Perché sono più forte di tutte le mie sorelline messe insieme visto che loro, in questo momento, sono a corto di poteri."
"Tutte cazzate. Allora da dove prendono l'energia per usare i loro poteri? Dal nulla? Dall'oblio? Dalla Sorgente degli Dei?"

"Noi dei maschili usiamo la Sorgente degli Dei come forza propria. Ma le dee femminili hanno bisogno di amore, che però è assente. Senza amore, i poteri non si attivano."

"E allora, ripeto, da dove prendono i loro poteri?"

"..." - Cupido tacque all'improvviso.

"Ehi, rispondimi Cupido." - Keima voleva una risposta.

"Vuoi sapere la verità?"

"Sì." - rispose Keima, che si era già rotto dei giochi di parole.
"La verità è…" - cominciò Cupido.

"La verità è…" - ripeté Keima, spazientito.

"La verità è… che non lo so nemmeno io."
"Che cosa?!" - Keima non capiva.

"Sinceramente non so nemmeno se le mie sorelline sappiano da dove viene il loro potere. Potrebbero aver fatto accesso alla Sorgente mentre non c'eravamo. Ma l'ipotesi non regge. Le loro Ospiti avrebbero potuto innamorarsi di un altro ragazzo. Ma non è così. Non c'è nessuna teoria che regga al momento. Eppure i poteri funzionano, e le mie sorelline non sono ritornate a dormire. Questo non è normale." - concluse Cupido

"E no che non è normale, da come la racconti tu! Questa è una presa in giro. Se non ricevono amore e non accedono a questa Sorgente degli Dei, da dove prendono i poteri? Dai loro marchi?" - ipotizzò Keima.

"Le dee non usano marchi nelle proprie Ospiti."

"E allora come fanno?!"

"NON LO SOOOO!" - Cupido abbagliò Keima con una luce e si fiondò su di li.
"AHIA!" - stavolta la siringa gliel'aveva messa nel braccio destro. E sempre a tradimento.

"Ci penserò dopo a risolvere questa situazione spinosa. Ora, devi concentrarti sulla tua prossima conquista. Ossia Kujo Tsukiyo, l'ospite della mia sorellina Vulcanus. - Cupido aveva fretta - Abbiamo già perso troppo tempo. Via alle immagini."

"Bene, facciamo in fretta. Non ho voglia di restare qui per sempre."

"Non ho poi molto da chiedere. Voglio ritornare a questa frase."

(Ricambia i miei sentimenti ancora per poco.)

"Cosa significa, Socio? Tu provavi qualcosa per Tsukiyo?"

"Specifica, per favore." - Keima stava cercando di resistere.

"Te lo dico senza censure. La amavi?"

"Forse." - Keima si stava giocando tutte le sue carte, per non dare risposte precise.

Cupido alzo il sopracciglio: "Forse, per me, non significa niente. La risposta è sì o no. - Keima non rispose, stava ancora tentando di resistere. - Sì o no?!" - gli urlò Cupido.

"Io… Io… - Keima sentiva le sue labbra muoversi da sole. - La amavo."
Cupido non se l'aspettava: "La amavi? Passato?" - non perse l'occasione e precisò la domanda.

"Sì, passato. Mi ero innamorato di lei, per qualche secondo, o minuti, o magari giorni." - Keima si coprì la faccia come se avesse appena commesso un peccato.

"Ma, non la ami più ora?"

"No, non è la ragazza di cui sono innamorata." - rispose Keima, senza esitare.
"Chi è la ragazza che ami, Keima?"

"Non sono innamorato di nessuna ragazza. Al momento." - Keima adesso parlava fluentemente. Non aveva nessuna verità scomoda da raccontare.

"Quindi hanno tutte una possibilità?"

"Una piccola. Hanno tutte una piccola possibilità di farmi innamorare di loro. Tuttavia, è molto bassa."

"Capisco. Ho capito che cosa ti è successo. Tuttavia, lo capirai da solo. Ma io devo capire una cosa. Pensi davvero che Tsukiyo possa vedere la bellezza in qualsiasi cosa?"
"Sul serio pensi che lo dicessi sul serio? Mi sorprende che abbia trovato la bellezza in me. Io che sono… - Keima si morse la lingua d'istinto per evitare di insultarsi da solo. E se la prese con Cupido - Non ne posso più di queste cose. Ed ora lasciami in pace!"

Cupido entrò nella cupola: "Capisco che tu ti senta a disagio con me e a dire la verità.. - gli disse Cupido, a Keima, per rassicurarlo - Però ti dovrai abituare a…"

"Non sono per niente a disagio! - Keima aveva ragione, non era a disagio, era arrabbiato, perché il suo spazio personale era di nuovo invaso. - Levati dai coglioni prima che ti rompa come un CD per Computer." - lo minacciò Keima.

"Ti ricordo, che poi noi, dovremmo riprendere i contatti con le mie sorelline e le loro Ospiti." - gli sussurrò Cupido.

Keima sbottò, si alzò e prese Cupido per il collo, come per strozzarlo: "Senti, Stornzo! Se fosse per me, io ti getterei in un cassonetto, e gli darei fuoco! Quindi non rompermi le palle! O potresti finire male…"

"Lasciami, Socio!" - Cupido cominciò a contorcersi dal dolore.

"Non c'è nessun Socio! - Keima aveva perso la pazienza. - Fammi uscire da qui!"

"Pausa! Ho detto pausa pubblicitaria! - Keima svanì e Cupido si ritrovò, disteso, a terra, e tossiva. - Miseria, certo che non è il massimo come socievolezza. Ed adesso mi serve un aspirina e un antidolorifico. Ho il mal di testa e mal di collo…" - disse prima di rialzarsi.

****...****

"Ma che diavolo. Ci tiene proprio a farmi incazzare. - commentò Keima, mentre ricominciava a giocare - So dove vuole andare a parare Cupido. L'ho capito anche io. Il problema con ogni conquista è questo. Non è che nutro sentimenti particolari, o speciali, per qualcuna. Il fatto è che per un pò di tempo seguente alla conquista, potrei aver avuto una cotta o, in termine tecnico, uno striscio, che è durato da secondi a tre giorni massimo. Ma me ne sono sbarazzato in fretta. Però ho deciso. Non m'innamorerò mai più. Finito questo stupido show, e baciata la ragazza che serve, farò sloggiare Cupido dal mio corpo. E non voglio più sentire parlare di dee o altro. Ho intenzione di dare un taglio al passato, e intendo, tagliare tutte le comunicazioni con ogni mia vecchia conquista. Quel che è fatto è fatto. Non si torna indietro. Si guarda solo avanti."

****...****

In sala non c'era nessuna reazione.
"Tagliare le comunicazioni? Non credo che glielo lascerò fare." - concluse Cupido.

Tsukiyo non era triste, era offesa. Quelle parole le avevano lasciato il segno. Meno male che Cupido poteva tenere a bada Vulcanus altrimenti Keima, sarebbe molto già da tanto tempo.

****Vecchio Inferno…****

"Se aspettiamo ancora, penso che quei due si ammazzeranno a vicenda." - disse Bruno, alludendo a Keima e Cupido.

"Beh, sarà bene se lo fanno. Risparmieremo la fatica." - sogghignò Maroan.

"Io voglio vedere il sangue sgorgare da quei corpi! Vederli bruciare dal dolore!" - si spazientì Bruno.

"Sì, sì, e poi arrivati all'Inferno tu e i tuoi demoni gli tagliate l'uccello e bla, bla, bla!" - ricordò Maroan.

"Sei una persona che non capisce il piacere del combattere. Altro che potere della Cascata Oscura, potere della Pozzanghera Innocua semmai!" - Bruno insultò Maroan, pesantemente.

"Non riusciresti a contenere quella Fiamma Oscura nemmeno se ti facessi piovere addosso tutti e Sette gli Abissi Proibiti!" - Maroan controbatté, e i due re demoni cominciarono a litigare.

"Non riusciresti a colpire un bersaglio nemmeno se fossi in un lago piatto! Pozzanghera Sciapa!"

"Non avresti un po' di calma nemmeno se te la appiccicassi a quel mantello! Fiamma Ingestibile!"

"Com'è che mi hai chiamato, Stratega del Cazzo?!"

"Ma che vuoi, Stronzo?!"

A Gabrion stava esplodendo il cervello ed urlò: "SILENZIO! - un Fulmine Oscuro esplose rasoterra. - Finché Master Ade non ci darà altre istruzioni, ci atterremo al piano originale! E questo è quanto. Mi avete capito?"

"Sì, fratello." - dissero Maroan e Bruno contemporaneamente.

(Non sapete che ho in mente. Master Ade mi ha appena dato la conferma che posso attuare il mio piano. Devo preparare l'incantesimo ed è fatta!) - Bruno cominciò a ridacchiare, mentre pensava alla fine che Keima era sul punto di fare.

NEXT STEP… FLAG 277…

Cupido: "Sarò io a dirigere il gioco stavolta."

Keima: "Sei stato tu a condurlo fino ad ora…"

GIRL PLAYER, NPC BOY

Bruno: "Non resisterai a lungo, Keima Katsuragi. Fra poco esploderai, ed io, aspetto quel momento!"