Nella luce.
Amenadiel sfoderò le ali, scendendo facilmente dalla palma. Si accigliò alle risate di Jesus che gli disse
"Sembravi un burattino gettato dall'alto"
Una voce li portò nel guardare alla loro destra
"Voi cosa fate qui?"
Un'anziana li guardava da una stradina di campagna a qualche metro da loro. La donna, che era piuttosto alta e magra, indossava una tunica dorata, con sulle spalle una mantellina nera. I capelli erano lunghi e bianchi cadenti sulle spalle. Amenadiel sgranò gli occhi, dicendo sorpreso all'anziana
"Nonna Ilis? Eri morta"
L'anziana scosse la testa, dicendo con tono calmo ai due, guardandoli con occhi marroni dalle lunghe ciglia
"Su venite con me. Lungo la strada e al castello vi spiegherò tutto"
I due la seguirono seppure sospettosi.
Un paio di minuti dopo.
Amenadiel con Jesus avevano seguito l'anziana lungo un'ampia strada asfaltata. La strada era in un percorso dove una natura rigogliosa era dovunque. Una natura più che variegata. Videro accanto ad un abete un albero di limoni. Incontrarono anche un carro pieno di sacchi di iuta, trainato da due enormi buoi. Il conduttore per Amenadiel e jesus sembrava un contadino normale ma con due corna grigie sulla testa. Al conduttore la donna disse con calma
"Ricorda di farne farina fine. Di quell'altra abbiamo abbastanza"
Il contadino rispose
"Non si preoccupi"
Ripartendo.
Lungo il percorso, l'anziana di avvicinò a Jesus, prendendolo sotto braccio, dicendogli
"Vorrei presentarmi almeno a te, l'unico che in quel paradiso sembra avere un minimo di buon senso…"
Amenadiel si trattenne dal dire qualcosa, camminando appena qualche passo dietro i due
"...io sono Ilis. Nonna materna di questo qui dietro come tutti gli altri"
Jesus era confuso, domandando
"Credevo eravate morta con vostro marito per qualche malattia della vostra realtà"
La donna ridacchiò
"Devi sapere che sia mia figlia la Dea…"
L'anziana alzò gli occhi al cielo sbuffando
"...che il Dio che sposò, venivano da due realtà differenti. I due decisero di formare un loro universo. Tu non sai come eravamo felici io con mio marito Paie, con gli altri nostri figli e figlie. Purtroppo però i due si rivelarono sia geniali che testoni. Il culmine per noi fu il fatto di Samael o meglio Lucifer. L'unica volta nel quale mia figlia e suo marito furono d'accordo fu nel condannare quel povero nipote che voleva solo la libertà per tutti. Decisero insieme di condannare a quel posto orribile il mio nipotino"
Amenadiel era certo che
"Nonna ma la mamma a sempre detto che fu un'idea solo di papà"
La donna fermò il camminare, sempre al braccio di Jesus, spiegando all'angelo con durezza senza voltarsi per guardarlo
"Taci! Tu con i tuoi fratelli e sorelle vi siete fatti ingannare da due genitori senza ritegno…"
La nonna di Amenadiel guardò Jesus più serena, continuando il cammino con lui, riprendendo il racconto
"...io con mio marito e anche i nostri consuoceri siamo rimasti malissimo. Decidendo di monitorare questo universo ma non tornarci più"
Jesus gli domandò
"Come mai siete tornate? Per aiutare vostro nipote Lucifer?"
La donna fermò nuovamente il cammino, guardando Jesus intensamente, dicendogli
"Jesus voglio che tu mi dia del tu. Sei come ti descrivono. Grazie a te il paradiso sembra veramente un luogo familiare. Mio caro devi capire che quando ho visto qualcosa di terribile fatto da mia figlia e mio genero, un qualcosa che può distruggere il vostro universo…"
L'anziana vide la preoccupazione nello sguardo di Jesus
"...ma che il nostro Lucifer e la sua amata hanno debellato con il vero amore…"
Sollievo di Amenadiel e Jesus
"...ma quei due poveretti dovranno superare un ulteriore scoglio preparato dai genitori del mio povero nipote Lucifer. Un amore così immenso che guardate cosa ha fatto…"
L'anziana indicò con la mano destra intorno
"...vi presento l'inferno modernizzato grazie all'amore di Lucifer e Chloe"
Amenadiel si guardò intorno incredulo come Jesus. La nonna materna dell'angelo riprese il braccio di Jesus che si scusò
"Ti chiedo scusa di averti privato del mio braccio"
La donna gli sorrise
"Capisco la tua sorpresa. Su continuiamo…"
Durante il cammino
"...non potevo restare ferma mentre il mio nipotino lottava assieme alla sua amata per restare assieme. Presto saremo al castello. Li saprete il resto"
Voltata una strada vicino una collina la sorpresa dei due fu ancora maggiore.
All'orizzonte si vedeva una zona con tantissime torri nere e alte. Ogni tanto dal vertice delle torri usciva una luce che saliva in un cielo serenissimo. Alla loro destra poi c'era un enorme castello che Amenadiel riconoscete come
"Il castello della Disney..."
L'anziana gli disse senza voltarsi, come se gli avesse letto nel pensiero
"...Non sbagli nipote, gli somiglia tantissimo. Ancora pazienza"
Arrivarono all'enorme portone del castello. Due soldati in armatura nera gli aprirono. Percorsero un amplissimo cortile dove Amenadiel e Jesus videro gente al lavoro in un piccolo mercato. Molti sembravano umani ma con corna sulla testa. Altri erano del tutto dall'aspetto di demoni. Altri ancora sembravano esseri leggendari, come gnomi. Entrati nel castello, con la nonna di Amenadiel sempre al braccio di Jesus, l'anziana gli spiegò mentre percorrevano dei corridoi
"Un evoluzione dell'inferno che qui ci sono voluti millenni ma sulla Terra o per voi solo un paio di ore…"
La donna si fermò di fronte un enorme finestra da dove si vedevano le torri nere e alte. Spiegò ai due
"...In ogni torre c'è un unico corridoio a spirale, dove si trovano le celle. Delle volte, per alcune anime servono i demoni, altre volte l'anima fa tutto da sola con il suo senso di colpa. Se un'anima risulta troppo malvagia, la porta della cella si chiude definitivamente. Un pena infinita derivata non dal senso di colpa ma dall'anima irrecuperabile. Se l'anima va oltre il suo senso di colpa, non risulta solo malvagità, escono da sopra la torre andando in purgatorio o paradiso"
Amenadiel era sconcertato. Da sempre suo fratello Lucifer aveva in progetto di modernizzare l'Inferno, per essere luogo di giustizia vera. Fu sempre il diniego del loro padre Dio che lo fermò. Invece in quel momento, Amenadiel vide che era riuscito nel far evolvere l'inferno con i demoni.
In una amplissima veranda coperta con il panorama di un giardino degno di Versailles, Amenadiel e Jesus trovarono chi meno si aspettavano. In una zona della veranda c'era un lungo tavolo di legno rettangolare. Seduti su due sedie che sembravano dei troni, ai due lati corti del tavolo c'erano la Dea e Dio. I due si muovevano come volessero andare via ma erano come incollati alle sedie. La Dea vedendo Amenadiel lo supplicò
"Figlio mio, aiutami!"
Ma l'angelo le disse con disprezzo
"Come osi, vergogna!"
Invece Dio si rivolse alla suocera che indicò ad Amenadiel e Jesus due sedie da un lato lungo del tavolo rettangolare e lei dall'altro lato
"Liberaci subito Ilis! Non puoi tenerci qui"
L'anziana sbatté il palmo della mano destra sul tavolo, provocando un tuono nel cielo, urlando a Dio
"Io posso tenervi qui quanto voglio. Siete dei criminali! Come me lo pensa tutta la realtà da dove vieni Dio…"
Rivolta alla figlia la Dea
"...come anche dalla tua realtà"
Dio scosse la testa, certo che
"Non può essere vero. Almeno dalla mia realtà avranno capito che l'ho fatto per il bene di tutti. Fondendo l'essenza di Samael con qui l'inferno trovavo per lui un eterna cella"
La nonna di Amenadiel si alzò in piedi, appoggiando entrambi palmi delle mani sul tavolo. Gli occhi divennero di un bianco intenso. La voce dell'anziano divenne più possente anche se parlava con tono normale
"Imponendo a vostro figlio un ulteriore condanna se avesse trovato il vero amore. Volete vedere quanto odio nelle vostre realtà? Io convinsi a non uccidervi, venendo per aiutare quelle due anime innamorate che giungeranno qui. Perché nell'infermo mio nipote Lucifer sarà rinchiuso nei dieci muri"
Prima che Amenadiel e Jesus potessero domandare all'anziana cosa significasse che Lucifer sarebbe stato imprigionato in dieci mura, nel mezzo del tavolo di legno si aprì uno squarcio. Dallo squarcio si alzò un piccolo tornado. Fu quello che percepirono tutti che era più devastante del piccolo tornado. Amenadiel e Jesus non percepirono mai così tanta rabbia, tutta rivolta alla Dea e Dio che urlavano terrorizzati. Solo quando l'anziana tornò a sedersi, lo squarcio si richiuse. La suocera di Dio guardò la figlia e il genero che non avevano il coraggio di proferire parola. L'anziana spiegò ad Amenadiel e Jesus
"Questi due hanno aggiunto un ulteriore cella nel nostro Lucifer. Quando scoprirà il vero amore, sarà rinchiuso nel centro di dieci mura. Su ogni muro una porta che solo il suo vero amore può distruggere, superando i ricordi terribili del re dell'inferno"
Amenadiel si vergognava tantissimo dei suoi genitori. La mano di Jesus si appoggiò sulla spalla destra, sussurrandogli il correggere del trono del Paradiso
"Non fare così. Il loro amore può superare tutto"
Amenadiel ci sperava. Un terremoto di pochi secondi scosse tutto. Dalla veranda videro nel giardino cadere dal cielo dieci cerchi sempre più grandi. La nonna di Amenadiel disse con calma all'angelo e Jesus
"Raggiungiamo Chloe, dev'essere comparsa di fronte la prima porta"
Amenadiel aveva un dubbio da risolvere
"Nonna, se Chloe non dovesse farcela…"
Il cuore di Amenadiel tremò
"...cosa succede ai due"
L'anziana sospirò
"Per l'amata di Lucifer nulla. Tornerà alla sua vita normale. Sulla Terra sono passate appena ventiquattro ore. Per Lucifer diversa cosa. Rimarrà per l'eternità rinchiuso nello spazio dell'ultimo muro circolare…"
La donna guardò figlia e genero con odio
"...per fortuna questi due hanno concesso che Lucifer rimarrà in una sorta di eterno sonno. Almeno una minuscola agevolazione"
Né Amenadiel o Jesus avevano la forza di dire qualcosa.
Poco prima nella luce.
Nella luce, in un nulla pacifico, Lucifer e Chloe erano finalmente assieme. Non gli importava se nudi e senza peso, volando senza problemi. L'unica cosa che volevano era stare assieme, baciarsi. Riuscirono anche nel fare l'amore diverse volte. Improvvisamente mentre erano abbracciati, Lucifer percepì qualcosa di strano nel petto, dicendo alla sua amata Chloe
"Io ti amo Chloe…ma…ma non preoccuparti starò bene"
Chloe lo guardò accennando un sorriso nervoso, dicendogli anche più agitata
"Lucifer ma che dici. Anch'io ti amo. Torneremo assieme sulla Terra. Abbiamo vinto persino le fiamme del tuo dolore"
Lucifer aveva gli occhi lucidi, cercando di toccarla ma qualcosa lo portò via. Chloe cercò di seguirlo ma si trovò seduta in una nuvola. La nuvola plano leggermente in un cielo limpidissimo. Un cielo limpido che non diminuì la disperazione di Chloe. Perché vide Lucifer buttato in quello che Chloe poteva descrivere come un enorme giardino. In seguito caddero intorno a Lucifer dal cielo dei muri circolari sempre più grandi. La nuvola portò placidamente Chloe sulla terra di fronte una porta di legno chiaro, sull'ultimo cerchio del muro che imprigionava Lucifer.
Nell'ultimo cerchio interno, largo appena qualche metro, Lucifer appoggiò le mani al muro, dicendo mentre percepiva Chloe e il sonno arrivare
"Chloe amore mio ti prego vai via. Non fare nulla. Io…io starò bene"
Chloe batte i pugni sulla porta che non aveva maniglia, gridando disperata
"Non vado via! Ci dev'essere un modo per liberarti! Lucifer ti prego non perdere la speranza"
Lucifer voleva dirle altro ma finì in ginocchio sull'erba morbida, quasi del tutto addormentato, dicendo
"Chloe…ti amo"
Chloe era certa che sarebbe morta. Picchiò sul muro e la porta finché le mani non gli sanguinarono. Era disperata. Una voce la sorprese
"Chloe calmati ti prego"
Era Amenadiel. Chloe vide accanto ad Amenadiel quello che riconoscete come Jesus e una donna anziana. La donna le disse, visibilmente commossa con un vestito sul braccio destro
"Anima lucente cerca di trovare della calma in questo momento buio per te…"
Le porse il vestito
"...copriti, sentirai freddo"
Chloe in quel momento capì che era nuda ma non gli importava. Si diresse da Jesus, pregandolo
"Ti prego libera Lucifer. Tu lo conosci bene, sai che non merita tutto questo male"
Jesus prese dalla nonna di Amenadiel il vestito che era un'ampia vestaglia fiorata, mettendole sulle spalle di Chloe, dicendole con gli occhi lucidi
"Ti giuro mai mi sono sentito così inutile"
Le gambe di Chloe cedettero, finendo prima in ginocchio, poi svenuta.
Mezz'ora dopo. Corridoio dove c'erano le porte di camere da letto del castello.
Amenadiel non capiva come Jesus riusciva a stare seduto in una delle poltrone nel corridoio. Lui era così agitato da non riuscire a far altro che camminare. Lo fermò solo sua nonna materna che uscì dalla camera, domandando proprio a lui
"Ce un modo per portare qui Maze e la figlia Trixie?"
Ma Amenadiel voleva sapere
"Nonna ma cosa vuole fare?"
L'anziana sorrise ma era un sorriso triste
"Vuole cercare di liberarlo. Niente le farebbe cambiare idea…"
La voce rotta della nonna colpì Amenadiel, perché sua nonna non piangeva mai
"...Un amore immenso…"
La donna si rivolse a Jesus che si avvicinò
"...Jesus, Chloe vuole parlare con te"
Jesus entrò nella camera da letto. Amenadiel vide nell'apertura della porta che Chloe era in piedi, vicino al balcone, vestita con abiti normali. Richiusa la porta Jesus, l'angelo volò oltre l'inferno per portare Maze e Trixie.
Sulla Terra.
Il blocco del tempo continuava sulla Terra. La luce pulsante che aveva coperto quasi tutta Los Angeles era scomparsa. Amenadiel planò di fronte al parcheggio dove era l'appartamento di Chloe e Trixie, usando la magia celeste per non farsi vedere. L'angelo cercò di capire come spiegare tutto a Maze e Trixie, venendo sommerso da una rabbia immensa per quel destino così duro con suo fratello. Rimando indietro quella rabbia, era in missione per Chloe.
CONTINUA
