Almeno emotivamente parlando, quella era per me la missione più importante a cui avessi mai partecipato, due in una in realtà. Non solo avevamo mobilitato una gigantesca squadra per scovare Akatsuki, ma allo stesso tempo, anche per rintracciare Sasuke.
Lo riporterò a casa. L'aspetto più essenziale di tutti è che i tuoi sogni vengano realizzati. Conta su di me amore mio, il tuo sacrificio non è stato inutile, io ho capito ogni cosa.
Quell'uomo mascherato ci stava mettendo in seria difficoltà, aveva già schivato una serie di attacchi sferrati da Naruto, Kiba, Shino e Yamato. Ci stava tenendo fermi prendendoci in giro e contando sul fatto che nessuno di noi riuscisse a capire l'origine di quella sorta di teletrasporto ormai da un'ora buona. Allo stesso modo di molti anni prima, i fondamentali obiettivi a cui stavo prendendo parte fungevano da anestetico per il mio cuore che, almeno momentaneamente, sembrava aver smesso di sanguinare. La certezza di stare lavorando per i sogni della persona che amavo bastava a sostenermi e ad impedirmi di crollare, almeno per il momento.
Tenere la mente attiva era sempre stato uno dei metodi più efficaci per farmi dimenticare di me almeno fino al momento di chiudere gli occhi nel letto che, comunque, arrivava puntuale ogni sera. Anche per questo mi scervellavo così tanto sulle tecniche dell'uomo mascherato, il sudore mi scendeva copioso dalla fronte.
"Quello chi sarebbe?" Sakura aveva mantenuto sin troppo troppo la calma all'apparire di quella specie di uomo pianta che sembrava essere spuntato dal nulla.
Un altro tizio appartenente ad Akatsuki che era stato segnalato.
"È finita, Sasuke ha avuto la meglio."
Ad uccidermi era stata solo la metà bianca del volto di quella specie di scherzo della natura. La soluzione definitiva ai miei tormenti che avevo tanto e disperatamente cercato, era arrivata. Mi sentivo leggero, svuotato, come se mi fossi trasformato in un sottile foglio di carta in balia del vento. O forse ero morto anche io e quella era la mia anima che fluttuava nell'aria.
Sto arrivando, amore mio.
"Quindi Sasuke ha…" la voce di Sakura tremò riportandomi sulla terra.
Dovevo tornare, dovevo vivere per loro e per realizzare i sogni per cui lui aveva dato la vita, glielo dovevo, mollare adesso avrebbe significato rovinare tutto rendendo inutile il suo sacrificio. Mandai giù la disperazione per impedirle di salire agli occhi almeno finché non fosse scesa la notte a cambiare i connotati al mondo.
Piangerò tutte le lacrime di una vita, ma non adesso. Ora tu hai bisogno di me.
"Adesso ci dirai immediatamente dove si trova Sasuke, brutta aloe spinosa!" gridò Naruto contro quella specie di mostro.
Questa era amicizia, questo era l'amore che doveva proseguire nel mondo nuovo. Questo era il desiderio che lui aveva affidato nelle nostre mani.
Sasuke non sarebbe stato più lo stesso dopo quel giorno e averebbe avuto bisogno del sostegno di tutti, compreso il mio.
L'uomo mascherato scomparve nel nulla seguito dall'altro. Sebbene il cammino da fare fosse ancora lungo, avevamo imboccato la strada giusta. Quando il momento sarebbe giunto, avrei lasciato a Naruto la libertà di agire per il meglio perché solo lui aveva la chiave del cuore di Sasuke. In quell'istante, Naruto avrebbe saputo e capito tutte le motivazioni di Itachi mettendole in pratica per realizzare quello per cui aveva sempre lottato dando la vita. Grazie a Naruto avrebbe avuto finalmente tutto quello che meritava da sempre. Non dovevo più sentirmi in colpa, avevo fatto quello che era giusto. Stavo realizzando quello che lui voleva.
Sorrisi perché anche lui, adesso, ero certo che facesse altrettanto e che lo avrei avuto sempre accanto. Era fiero di me e dei miei ragazzi, questo era l'amore che ero destinato a dare e adesso mi sentivo soddisfatto per aver raggiunto l'obiettivo.
Ti amo e niente potrà cambiare ciò che provo per te, ho capito sempre ogni cosa dal grido silenzioso dei tuoi occhi, ma non lo dirò.
