Heilà come va? Se siete qui vuol dire che avete letto il primo capitolo e io ve ne sono infinitamente grata. Spero che la storia vi sia piaciuta, cercherò di fare del mio meglio per continuarla.un bacione a tutti.

CAPITOLO 2 La storia continua

#Inaudito!# pensava Hermione mentre era intenta a lucidare degli alambicchi # Inammissibile! Come osa quell'uomo farmi pulire tutte le sue stupide bottiglie?! A quest'ora della notte?! E per di più, chiusa, nella medesima stanza, con Malfoy!!! Un giorno me la pagherà!# e iniziò a strofinare talmente forte, che la delicata boccetta di vetro si ruppe nelle sue mani. "Tsk! Granger dovresti essere più delicata come si converrebbe ad una ragazza della tua età." La ragazza in questione si voltò lentamente verso Draco, il quale stava seduto in fondo alla stanza, con le braccia incrociate dietro la nuca e le gambe appoggiate al banco che aveva di fronte, e con il solito sorriso ironico stampato sul volto. "Tsk! Malfoy " gli si rivolse Hermione imitando perfettamente il suo tono. "Un ragazzino di buona famiglia, e suppongo anche ben istruito di buone maniere, non dovrebbe stare seduto a quel modo. Cosa direbbe papino se ti vedesse così?". "Sicuramente nulla visto che di me non gliene importa nulla" disse a bassa voce il ragazzo. " Come hai detto scusa?" "Ho detto: ma non avevamo messo fine alle battutine sarcastiche?". "Veramente sei stato tu a scagliare la prima pietra." "Eh!No!" sbottò il biondino indignato. "Io questa volta non ti ho tirato addosso proprio nulla!" "E' un modo di dire Malfoy, significa che sei stato tu a iniziare. E' proprio vero ". A quel punto Draco si alzò di scatto dal banco, e con gli occhi colmi di rabbia si diresse a grandi passi verso Hermione, la quale, sorpresa e abbastanza intimorita da quella reazione, iniziò ad indietreggiare fino a che non si trovò con le spalle al muro, e con due occhi grigi che riflettevano i suoi nocciola. Draco la fissò per alcuni secondi, poi, con la voce tremante per la rabbia disse: "Non osare mai più associarmi a quell'assassino, egli non è più mio padre, ho chiuso con lui. L'unica persona che conti per me è mia madre e ti assicuro, che con un marito come quello, mi ha educato fin troppo bene! Hai capito?!" Hermione, fece subito segno di sì, scivolando per terra con le lacrime agli occhi. Vedendo ciò un ricordo si fece strada nella mente del giovane: lui quell'estate, nei sotterranei con suo padre.si era appena rifiutato di torturare un prigioniero.anzi una prigioniera.una ragazzina, perfino più piccola di lui.e lei lo guardava con quegli stessi occhi che mostravano solo paura e chiedevano pietà..e lui era stato punito severamente.crudelmente. Hermione non capiva che cosa stesse accadendo, un attimo prima Malfoy la stava minacciando con uno sguardo a dir poco tremendo, e ora stava di fronte a lei, inginocchiato, con le mani nei capelli e piangeva! # Malfoy che mostra i suoi sentimenti? A me poi? La persona che odiava più di tutti fino a qualche secondo fa?# Poi sentì che diceva sommessamente: "Perdonami ti prego! Non voglio farti del male, perdonami!" In quel momento la ragazza provò una gran pena per lui, si avvicinò e non appena gli ebbe posato una mano sulla spalla, Draco ritornò improvvisamente in sé, si alzò e prima di andare via le disse: " Tu prova a raccontare a qualcuno quello che è successo stanotte, e sarà la volta che ti farò del male seriamente!".Dopo che fu uscito Hermione aspettò qualche minuto ancora sconvolta, dopodiché tornò velocemente nella sua torre, ma quella sera non riuscì a dormire bene, pensieri e domande affollavano la sua mente #Cosa è successo a Malfoy quest'estate? E' diverso dagli altri anni, è più.umano. E poi ha pianto e ha chiesto scusa. Ma è davvero lui? Bè certo che è lui, nessun altro ha quegli stupendi occhi grigi che cambiano così rapidamente..un momento, frena tutto, ho detto stupendi? Devo essermi sbagliata. Comunque il problema ora non è quello. Devo assolutamente scoprire come stanno realmente i fatti!# La sera dopo. Mentre Hermione puliva la cattedra del professore, Draco leggeva un libro. Non l'aveva degnata neanche di uno sguardo per tutta la sera, solo ogni tanto distoglieva lo sguardo dalla sua lettura per assicurarsi che stesse pulendo. Dopo circa un'ora di quel silenzio opprimente, Hermione decise di romperlo: "Ora basta! Non puoi evitare di parlarmi per tutta la settimana, tanto più che prima o poi dovremo lavorare insieme per organizzare la festa di Halloween!". "E invece lo farò." Rispose secco Draco. "Ma se mi hai appena parlato" gli fece osservare lei furbescamente. Per una volta nella sua vita, il biondino rimase a bocca aperta senza emettere alcuna risposta. "Visto? Non puoi fare a meno di parlarmi, e comunque sarà meglio che tu chiuda la bocca se non vuoi che vi entrino le mosche!"riluttante Draco seguì il suo consiglio. Hermione posò poi lo straccio che stava utilizzando e andò verso di lui, fino a che non si andò a sedere proprio in fronte a lui. Occhi nocciola che sfidavano una tempesta grigia. Una coraggiosa leonessa che affrontava un pericoloso serpente. "Senti, parliamoci chiaro, tu hai dei problemi, e anche piuttosto gravi; so anche che mi odi e io invece ti detesto, ma in nome del quieto vivere di entrambi ti chiedo di confidarti con me e ..." Fu a quel punto che Draco le scoppiò, letteralmente, a ridere in faccia, e se c'era una cosa che Hermione non sopportava, oltre che ripetere un concetto due volte, era anche che qualcuno le ridesse in faccia: Draco stava facendo proprio quello. Fu un attimo. La ragazza estrasse rapidamente la bacchetta dai jeans e puntandogliela in faccia pronunciò: "Immobilus". L'effetto fu immediato. Poi Hermione, come se nulla fosse accaduto abbassò la bacchetta e iniziò a parlare: "Dicevo, prima che tu m'interrompessi, sarebbe di grande utilità per te stesso sfogarti con qualcuno, dico sul serio" .La sua espressione era veramente seria. "Ora ti starai chiedendo perché dovresti confidarti proprio con me, una ragazza, Gryffindor, migliore amica di Harry Potter e, cosa più importante una mudblood?! Te lo dico io perché: le uniche persone con cui ha dei rapporti sono tutte Slytherin,e conoscendovi, non credo che ve siano molti interessanti ai problemi altrui". La ragazza lo fissò per qualche minuto, dopodiché sollevata la punta della bacchetta, sciolse l'incantesimo. Draco : "E va bene, ragazzina, vuoi sapere qual è il mio problema?". Hermione annuì vigorosamente. "Il problema è che ho un, chiamiamolo, padre" enfatizzò molto la parola. "Che mi costringe, pena atroci sofferenze, a torturare uomini, donne, ragazzi e ragazze, innocenti che hanno solo avuto la sfortuna di incrociare la sua strada." Tutto fu raccontato con voce gelida. Pausa. Riprese, ma questa volta la voce tremava. "Persone che quando mi avvicinavo a loro, mi osservavano con lo stesso sguardo che avevi ieri sera."Poi vennero le lacrime. Non vi furono solo quelle di Draco, ma anche quelle della ragazza che gli stava di fronte. I di lui occhi, ora diventati i un tenero blu scuro, la fissavano increduli. Con la voce rotta dal pianto le chiese : "Perché.ora.piangi?". "Perché.nemmeno un ragazzo.odioso..come te.si merita un simile trattamento.scusa." "E perché ora mi chiedi scusa?". "Perché .ti ho insultato..non volevo". "No, sono io che ti devo chiedere scusa..almeno tu.puoi perdonarmi?". Adesso era lui ad essere osservato da un paio d'occhi sbarrati per lo stupore. "Perdonami, per tutti questi anni, per tutte le cose brutte che ti ho detto, per tutti gli scherzi malvagi che ti ho fatto.ti prego.perdonami." Il ragazzo nascose il viso nelle mani. Fu allora che si sentì avvolgere da due braccia sottili. Una sensazione piacevole di calore, che ormai credeva di aver dimenticato, lo avvolse nell'animo. Aprì gli occhi. L'unica cosa che riuscì a scorgere tra le lacrime, fu una folta chioma castano chiaro. "Ti perdono, Draco, ti perdono ogni cosa."