CRAZY IN LOVE – CHAPPIE 2

La mattina dopo, Harry si svegliò al dolce profumo di cibo. Si trovò inaspettatamente abbracciato ad un morbido cuscino.

La luce mattutina filtrava attraverso la finestra aperta della camera di Draco. Accortosi che quello a cui era abbracciato non era il suo Draco, iniziò a cercarlo tastando, ad occhi socchiusi per il sonno, il letto.

- Buongiorno Harry…" - disse Draco avvicinandosi al letto con due tazze tra le mani. Harry lo vide e si infilò gli occhiali che aveva sul comodino; il biondo era a torso nudo, aveva indosso solamente il pantalone del pigiama.

- Buongiorno…che ore sono? - chiese Harry assonnato.

- Saranno le sette…ho chiesto a Dobby di portarci la colazione in camera. Non ha più paura dei Malfoy… - disse Draco sedendosi sul bordo del letto dove era Harry. Questo raccolse da terra i boxer, se li infilò e si sedette sul bordo del letto.

Mentre i due facevano colazione, Harry disse a Draco:

- Senti…ho ripensato a quello che mi hai chiesto ieri sera…scusa ma non sono quello adatto a te. Tu sei un Malfoy…io un Potter…come posso piacerti? Se tuo padre venisse a sapere tutto questo, ti ucciderà…e io non voglio che qualcuno ti faccia del male…"

- Harry…sappi che ieri sera ero assolutamente sincero, non riesco ad immaginarmi una vita senza te, io ti amo…e nessuno potrà mai farmi cambiare idea, nemmeno mio padre. Riuscirà ad accettare la nostra relazione e il fatto che ho una mia vita e la gestirò come meglio credo…tu sei la persona più importante, la più importante che per me adesso c'è - disse Draco passando un dito sulle labbra del compagno, per poi unirle alle sue in un profondo bacio.

Quella mattina Silente aveva dato disposizione che gli studenti rimasti a scuola sarebbero dovuti rimanere con le proprie case. Per questo Draco ed Harry dovettero di malavoglia dividersi. Si vestirono e si incamminarono verso il corridoio che portava alla sala comune dei Grifondoro.

- Ciao…ci vediamo stasera? Da me o da te? - chiese Harry baciando l'amante.

- Stavolta da te…voglio fare un giochetto…noi due soli! -

- Devo preoccuparmi? -

- No…devo andare…ti amo… - disse Draco unendo con un ultimo bacio le loro labbra e dirigendosi verso un gruppo di Serperverde che fortunatamente non li aveva visti.

La mattinata passò in fretta mentre si scartavano i regali, non aveva visto Ginny per tutto il tempo. Si videro solamente a pranzo quando festeggiarono il giorno di Natale. Il moro avrebbe voluto la compagnia di Draco ma non era ancora tempo di rendere pubblica la loro relazione, sarebbe stato un disastro e sarebbero stati divisi.

Tutti i Grifondoro erano nel cortile della scuola a giocare con la neve, Harry era nel suo dormitorio, guardava la scena dalla finestra, notò che non c'era Ginny e decise di andare a parlarle. Aveva una cosa molto importante da dirle, che avrebbe cambiato molte cose. Bussò alla porta della stanza di Ginny. Questa volta era deciso, la ragazza doveva sapere che lui amava un altro e soprattutto doveva farle capire che era un uomo, per di più Malfoy e non una ragazza. Non gli interessava cosa lei avrebbe pensato, cosa avrebbe fatto dopo averlo saputo, ma doveva dirglielo per essere più libero di stare con Draco senza nascondersi o pensare ai pregiudizi degli altri.

Aspettò che la ragazza gli aprisse la porta.

- Ehi Gin…sono Harry…apri, devo dirti una cosa importante… -

- Un secondo…sto arrivando…HARRY! CIAO! ENTRA! - la rossa lo fece entrare e lo abbracciò con tutta la forza che aveva, mentre lo baciava lo portò sul letto e gli si sdraiò sopra baciando Harry dappertutto.

- Dov'eri ieri notte? Ti ho aspettato fino a notte fonda! Avevo tanta voglia di farlo con te, uffa! Dobbiamo recuperare… - disse Ginny mentre gli apriva la camicia.

- Ginny…senti…dobbiamo… - Harry cercò di finire la frase mentre provava a fermarla, ma la ragazza si era fermata di colpo alla vista del segno che il suo fidanzato aveva sul collo.

- …parlare… - il moro finì la frase rimasta in sospeso cercando di rivestirsi.

Ginny aveva gli occhi sbarrati.

- Cos…è…quello? Chi…è stato? CON CHI SEI ANDATO A LETTO? - urlò Ginny con le lacrime agli occhi.

Harry abbassò la testa in cerca di una scusa.

- Gin…lasciami spiegare… non è quello che sembra! -

Ginny, intanto gli aveva lanciato un cuscino addosso e aveva iniziato a camminare freneticamente avanti e indietro per la stanza urlando.

- CHI E' STATO? VOGLIO SAPERE CHI E' STATO! TU VUOI DIRMI CHE QUEL SUCCHIOTTO NON SIGNIFICA CHE SEI ANDATO A LETTO CON QUALCHE ALTRA? -

- Effettivamente no ma… -

- MA COSA? NON NE VOGLIO PIU' SAPERE DI TE E DELLA NOSTRA RELAZIONE! NON SFORZARTI NEMMENO PER SPIEGARMI IL PERCHE'. MI BASTA QUELLO CHE HO VISTO. QUANTE VOLTE CI SEI ANDATO A LETTO CON QUELLA? SENZA DIMENTICARE CHE TUTTE LE VOLTE CHE ABBIAMO FATTO L'AMORE, TU PENSAVI A LEI, NON E' VERO? -

- Veramente… - rispose Harry sbuffando.

- SAI COSA TI DICO?…NON NE VOGLIO PIU' SAPERE DI NOI DUE. DIMENTICAMI, TRA NOI E' FINITA! CAPITO? FI-NI-TA! - Ginny aveva ormai il fiatone.

Harry sembrò essere rimasto impassibile alle urla della ragazza.

- Hai finito?…Bene, allora, l'ottanta percento di quello che hai detto è sbagliato. Ora fai parlare me mentre riprendi fiato. Primo, non è un'altra ma un altro – Ginny sgranò gli occhi – Si, sono…"diverso"! Secondo, sono felice che sia finita tra di noi – gli occhi di Ginny cominciarono a lacrimare – Terzo, è un anno che ci vado a letto; quarto, non sono scemo tanto da aver bisogno della sillabazione della parola 'finita'! Le uniche cose che hai indovinato sono state, il fatto che è un succhiotto e il fatto che non pensavo a te quando facevamo l'amore -

Detto questo si incamminò verso la porta. Aveva appena girato la maniglia quando lei gli corse in contro e gli disse tra le lacrime e i singhiozzi:

- TU, BRUTTO FIGLIO DI PUTANA! NON L'ACCETTERO' MAI! MI HAI USATA PER UN ANNO INTERO! TI RENDI CONTO CHE HAI DISTRUTTO LA MIA VITA! NON TI PERDONERO' MAI! NON POSSO…NON POSSO REALIZZARE IL FATTO CHE IL MIO FIDANZATO E' GAY! – Ginny continuava ad urlare mentre Harry non sembrava sentire le sue urla - SEI UN INSENSIBILE! COME PUOI ESSERE COSI' FREDDO! CHI E' QUESTO BASTARDO CHE CERCA DI ALLONTANARTI DA ME? NON POSSO CREDERE CHE SIA UN UOMO! TU CHE HAI SEMPRE DETTO DI AMARMI! DIMMI CHI E', LO UCCIDERO' CON LE MIE MANI! COSI' SARAI MIO E MIO SOLTANTO! RISPONDIMI! FIGLIO DI PUTTANA!"

- NON CHIAMARMI IN QUEL MODO E NON INSULATARE LA MAMORIA DI MIA MADRE! RAGAZZINA VIZIATA CHE PENSA CHE GLI ALTRI NON ABBIANO SENTIMENTI E CHE DEBBANO RENDERE CONTO AGLI ALTRI DI CIO' CHE PROVANO! SONO STUFO DI DOVER VIVERE IL MIO AMORE NEL BUIO DEI CORRIDOI, O NASCONDERMI! RINGRAZIA CHE TI HO DETTO TUTTO E NON HO CONTINUATI AD USARTI. PERCHE' AVREI POTUTO FARLO MA NON SONO COSI' INSENSIBILE COME CREDI TU! AVREI POTUTO USARE QUEL TUO BEL CORPICINO PER APPAGARE I MIEI PIACERI OCCASIONALI! MA NON VOLEVO!…LASCIAMI E TORNA A GIOCARE CON LE BAMBOLE…PER TUA INFORMAZIONE LA PERSONA CHE AMO E' UNA PERSONA CHE FINO AD ORA TUTTI HANNO PENSATO CHE FOSSE SCHIERATA DAL LATO OSCURO! INVECE IO HO AVUTO LA POSSIBILITA' DI CONOSCERLO NEL PROFONDO DEL SUO CUORE E POSSO DIRE CHE E' PIU' SINCERO DI TUTTE LE RAGAZZE DI HOGWARTS MESSE INSIEME! TU NON FARAI NULLA A MALOFY, non puoi…Si, hai capito bene, è Malfoy l'uomo che amo…Draco Malfoy…ora lasciami, ho cose migliori da fare piuttosto che consolare una bambina che ha perso la sua bambola preferita!… -

Anche Harry era in preda alle lacrime guardando Ginny mentre allentava la presa dal mantello ormai persa e muta per il dolore provocatogli.

Il primo pensiero di Harry fu 'Scusa Ginny, ma dovevo farlo. Questo ha rovinato tutta la nostra amicizia, ma è meglio così per tutti e due, credimi! Non farmi pentire di quello che sto facendo, ti prego…ti voglio troppo bene per rimanere con te.

Uscì dalla stanza di corsa e si diresse verso il corridoio. Cominciò a correre, non sapeva dove andare. Si era convinto di aver fatto la cosa giusta ma allo stesso tempo gli dispiaceva per la reazione di Ginny, si consolò pensando che lei avrebbe trovato qualcuno più adatto nella sua vita. D'un tratto si accorse che i suoi piedi lo avevano portato inaspettatamente davanti alla porta della stanza di Draco. Voleva vederlo ma non voleva essere visto in lacrime, la sua fragilità avrebbe potuto pregiudicare la loro situazione sentimentale. Si sedette sul ciglio dell'entrata e sbottò in lacrime. D'un tratto sentì due braccia circondarlo da dietro, le dita di Draco cercarono di asciugare le lacrime dagli occhi del compagno.

- Draco…non…ti prego… - Harry cercò di dire qualcosa per evitare quella situazione ma, in un certo senso voleva che la sua anima gemella lo consolasse.

- Ehi…Shh…cosa è successo?…dimmi, sono qui per questo…vieni dentro - Draco gli sospirò nell'orecchio per calmarlo.

Harry si fece forza grazie a Draco, entrarono nella stanza insieme chiudendo la porta dietro di loro…