Nonostante questi favolosi anni siano giunti alla fine, li considero senza ombra di dubbio i più belli e ricchi della mia vita. Già so che difficilmente potrà capitarmi qualcosa capace di battere questo splendido record.
Naruto questa volta ringraziò l'applauso che lo costrinse a interrompersi senza avvertire, in questo modo ebbe la possibilità di mandare giù il groppo che gli si era formato nella gola senza che nessuno se ne accorgesse. O almeno questo era quello che sperava, gli occhi lucidi non li poteva certo nascondere sotto ai potenti riflettori di cui sentiva addirittura il calore. Lui sorrideva nonostante avesse visto diverse persone sfoderare fazzoletti per asciugarsi gli occhi.
Vi ringrazio per avermi voluto bene, ve ne voglio anche io e di certo questi sentimenti non finiranno con il termine della mia carica. Io ci sarò sempre; cambierò ufficio, le mie mansioni saranno un po' diverse e meno impegnative, ma potrete sempre contare su di me.
Questa volta a dare il via all'applauso fu il sorriso che il biondo rivolse alla massa sconfinata di persone che lo stavano ascoltando, alle loro spalle l'ultimo chiarore lieve del sole che solo in estate dura quasi fino alla mezzanotte; il mare sullo sfondo faceva sentire la sua presenza grazie al placido borbottio e al limpido riflesso della luna. La piazza ai piedi della ruota panoramica era talmente gremita che Naruto era stato costretto a far chiudere al traffico la strada del lungomare al fine di recuperare spazio per altra gente, l'intera città era praticamente tutta lì per ammirare gli spettacoli di addio del sindaco uscente. Nessuno aveva mai organizzato niente del genere concludendo l'incarico. Le ultime parole di Naruto avevano avuto il potere di aumentare la commozione dei presenti che lo stavano ascoltando con il fiato sospeso, il biondo riuscì a scorgere delle lacrime che non potevano più essere trattenute.
Vorrei, però, che stasera poteste farmi il regalo di salutarmi con delle facce felici perché è questo che io ho sempre desiderato per tutti i miei amici. Sì, siete tutti miei amici e non solo gli artisti che tra poco vedrete esibirsi su questo palco. Fare il sindaco non è il mestiere più bello del mondo perché lo è di per sé, siete stati voi a renderlo tale. Tutto quello che ho voluto fare per aiutarvi e migliorare le vostre vite è venuto dal cuore e non so come ringraziarvi di avere rinnovato la fiducia in me per ben tre volte. Forse ho commesso involontariamente qualche sbaglio, forse no; di questo non potrò mai avere la certezza assoluta. Ma di una cosa sono assolutamente sicuro: se domani una macchina del tempo mi riportasse al giorno in cui questa bellissima avventura è iniziata, rifarei tutto allo stesso modo, con il cuore in mano e il sorriso sulle labbra. Vi auguro che questi anni trascorsi insieme possano finire nello scrigno dei ricordi migliori di tutti voi. Nel mio ci saranno sicuramente.
Anche se solo fino alla fine dell'anno, Naruto era ancora la guida della città; tuttavia questa volta pensò che non poteva esistere assolutamente niente di male se la sua voce era andata incontro a un lieve tremolio pronunciando le ultime parole. Non era stato così tanto apprezzato per aver dimostrato che anche il sindaco è umano? La gente lo aveva tanto amato proprio perché lo aveva percepito vicino e simile, anche per questo motivo Naruto aveva scelto di presentare gli spettacoli sempre indossando una delle sue consuete camicie a maniche corte, jeans e delle comode scarpe da ginnastica. Niente di stonato, semplicemente una persona. Una di quelle che salutano con un allegro sorriso incontrandola per la strada.
Naruto scese le scalette del palco accompagnato dalla soave musica di Tayuya che stava aprendo la serata, procedeva inseguito dagli insistenti flash dei cellulari e delle macchine fotografiche e da un caloroso applauso che sembrava non dovesse avere mai fine. Si fermò ad ammirare i suoi amici che si stavano preparando per le loro esibizioni nell'unico spazio rimasto delimitato dalle transenne metalliche. Sasori e Sarana ripassavano le loro battute guardandosi a vicenda e raggianti negli occhi. Madara, Itachi e Sai erano impegnati negli esercizi di riscaldamento. Hinata e Izuna si concedevano le ultime prove dei loro aggraziati passi, mentre Shisui e Yahiko si erano lanciati nella loro differente tipologia di danza. Deidara e Karin non erano lì, questa volta lo spettacolo pirotecnico avrebbe raggiunto un apogeo mai tentato in precedenza. I fuochi sarebbero partiti da una piattaforma posizionata strategicamente in mezzo al mare che i due, al momento, stavano raggiungendo in motoscafo. Deidara desiderava sfruttare l'effetto specchio dell'acqua per far apparire il tutto ancora più grandioso. Genma sarebbe stato il loro fotografo personale per l'occasione, al momento stava ritraendo Sasuke e Sakura che posavano per lui con i pattini già indossati. Akira si faceva immortalare con tutti a turno dall'obiettivo di Genma come un divo famoso, Obito e Rin lo guardavano abbracciati e sorridenti.
Naruto sorrise vedendo Kiba arrivare di corsa per strappare Sai ai suoi esercizi iniziando a ballare con lui in maniera improvvisata sulle dolci note del flauto di Tayuya, i due subito furono imitati da Choji e Temari. Questa era la chiusura che Naruto aveva sempre desiderato, gli occhi di oceano brillarono ancora di commozione.
Un lungo e meritato applauso segnò la fine dell'esibizione di Tayuya, Sasori e Sarana presero il suo posto per la loro rappresentazione di burattini. La rossa flautista scese le scale elegante come non lo era mai stata, décolleté azzurri tempestati di glitter uguali all'abito ampio e svasato, tutto questo, unito al metallo del flauto, aveva mandato fino a pochi secondi prima bellissimi lampi di luce. Abbracciò sia Kisame che Hidan incassando una cascata di complimenti da entrambi.
Naruto non era mai stato così emozionato, mentre osservava la bellissima immagine di Nagato che gli veniva incontro per abbracciarlo e baciarlo, non badò alla lacrima che gli rotolò sulla guancia rosa di pesca, la lasciò andare sapendo che non poteva trattarsi di nient'altro che gioia.
Nonostante i molti dubbi sulla scelta di Kisame di incontrare Kabuto e le inaspettate parole di Shisui passate alla televisione, adesso non esisteva niente di terribilmente angosciante come era accaduto durante il precedente discorso che Naruto aveva fatto in un'occasione simile due anni prima. Quell'estate erano stati tutti coinvolti in una tournée che aveva toccato diverse città. Naruto, durante il suo discorso di conclusione dell'esperienza, aveva dovuto fare i conti con la decisione di abbandonare la carica che aveva creduto di dover prendere per stare vicino a Nagato. Il marito, durante quella serata, era scomparso praticamente davanti agli occhi di Shisui e Yahiko non riuscendo a sopportare la stretta vicinanza tra Naruto e Itachi durata per l'intero mese di agosto. Mentre stava lì a congedarsi prematuramente da quella gente che lo ascoltava incredula e contrariata con la morte nel cuore, Naruto era appena rientrato da un rocambolesco viaggio in macchina per riportare a casa Itachi colto da un terribile malore sul finire della sua esibizione. Lui e Sai erano riusciti a fare in modo che gli spettatori non si accorgessero di niente. Naruto non sapeva come aveva fatto a racimolare la forza di parlare non avendo la più pallida idea di dove si trovasse Nagato e avendo ricevuto, pochi minuti prima, l'angosciosa telefonata con cui Sasuke gli aveva comunicato la caduta in coma di Itachi successa a casa di Kisame davanti a tutti.
Anche questa volta tutto si risolverà.
Mentre si avvicinava sorridente a Sasuke e Sakura, a Naruto l'avere aiutato Kisame nella sua scelta di parlare con Kabuto e le parole di Shisui sembrarono improvvisamente delle bazzecole in confronto a quanto accaduto durante la lunga notte di due anni prima.
"Siete pronti?" li salutò Naruto "Tra poco tocca a voi e voglio vedervi spaccare tutto."
Sasuke si voltò sereno verso l'amico : "Naruto, ti devo soltanto ringraziare. Se tu non mi avessi convinto a partecipare io e Sakura ci saremmo persi questa meravigliosa occasione. Non è solo per noi due, vogliamo anche rendere onore a te e a quanto hai sempre fatto per aiutare tutti quanti."
Sasuke e Sakura sembravano due stelle appena scese dal cielo limpido di quella notte estiva. I loro abiti di raso bianco erano ricamati di palillettes a specchio, Sakura con la gonnellina corta mentre Sasuke con la tuta attillata. Il trucco della ragazza seguiva lo stesso stile dell'abito, gli orecchini brillanti completavano l'insieme.
"Sono davvero fortunato ad avervi come amici, non cambierei la mia vita con niente al mondo" Naruto riuscì a stringerli contemporaneamente in un abbraccio "State rendendo questa serata molto più bella di come l'avrei mai immaginata."
"Naruto, il merito è tuo ma anche del mio Nii – san che mi ha preparato alla perfezione."
Sentendo il complimento del suo Otouto, Itachi si voltò sorridente nella loro direzione. Indossava già la divisa da acrobata costituita solo dai pantaloni simili a jeans attillati, esibendosi avrebbe lasciato scoperti anche i piedi per poterli usare come mani. Sempre con il suo trucco leggero ma incisivo.
Il momento dei pattinatori era arrivato, Sasori e Sarana scesero le scalette sorridenti. Stringendo la mano di Sakura, Sasuke riuscì a trasformare la lieve ansia residua in sicurezza.
Questo è forse il momento più speciale della serata. Se avevate avuto già occasione di ammirare gli altri artisti non è così per i due ragazzi che vedrete tra poco. Sakura è un talento che abbiamo scoperto casualmente, ringrazio il mio vecchio amico Kisame per averla assunta della sua bellissima palestra anche come insegnate. Suo marito Sasuke si è impegnato al massimo per me, ci teneva moltissimo a rendere speciale questo evento; in pochi mesi si è trasformato in un perfetto acrobata del pattinaggio. Averli qui stasera per me non può che essere un onore, li ringrazierò per sempre per essere entrati a far parte della mia vita.
Le parole di Naruto riuscirono a spazzare via le ultime piccole ombre dal cuore di Sasuke, al moro sembrò di volare mentre saliva la rampa stringendo la mano di Sakura. I suoi sorrisi durante l'esibizione furono sinceri, al termine di ogni figura lui e Sakura si guardavano sorridenti. Gli amici stavano tutti con il naso all'insù con l'attenzione dedicata solo a loro. Madara affascinato, Shisui e Yahiko finalmente davvero orgogliosi di lui. Naruto sembrava illuminato dal sole della gioia, gli occhi di Akira brillavano di orgoglio. Nagato non aveva più il minimo problema ad apprezzare i successi altrui, anzi, adesso ne era immensamente felice, il dolore con cui aveva sempre affermato di essere venuto al mondo svaniva negli incoraggiamenti rivolti a Sasuke e Sakura per tutto il tempo. I sogni del Kisame ragazzo erano andati ben oltre le aspettative avute mentre ancora doveva combattere per far accettare alla famiglia le sue scelte, la passione per lo sport aveva attirato altre persone con lo stesso interesse non fermandosi più solo al livello professionale. Kisame poteva dirsi assolutamente realizzato in ogni ambito della vita, uno di quei casi in cui le cose che capitano sono talmente belle e inaspettate che fanno sorprendere per non averle nemmeno pensate. Abbracciava sorridente Itachi consapevole di essere sulla cima di quella vetta cercata per tutta la vita. E c'erano davvero tutti su quell'apice, prima di tutti Sasuke che adesso incassava il meritatissimo applauso insieme alla moglie. Poteva finalmente respirare dopo una battaglia durata anni, praticamente tutta la vita.
E tu, Nii – san? Sono arrivato finalmente al mio traguardo e tu puoi esserci solo a metà. Adesso stai sorridendo orgoglioso di me, ma io, che dovrei sentirmi completamente appagato, non riesco ad esserlo. Non posso mostrarti quello che sono e questo mi distrugge, come farò a sopportarlo per tutta la vita?
Sasuke, ancora sul palco, scoccò una inconsapevole occhiata d'intesa a Kisame. Altrettanto involontariamente ottene la sua risposta.
Quando giunse il momento di Itachi e Sai era come se tutti avessero smesso di respirare, Kisame il motivo lo sapeva eccome e lo stesso valeva per Sasuke che adesso lo aveva raggiunto insieme a Sakura senza togliersi i pattini. Gli occhi di Sasuke brillarono di commozione sentendo Naruto presentare Itachi come il fratello del precedente pattinatore.
L'esibizione dei due artisti questa volta sarebbe sarebbe stata un po' diversa, il nastro presente era solo uno legato alle due estremità. Vista l'accresciuta popolarità che riscuoteva tra la gente Itachi in qualità di fenomenale acrobata privo della vista, il duo aveva scelto di far svolgere proprio a lui la maggior parte del lavoro.
Itachi e Sai entrarono in scena silenziosi, sembrava già che volassero anche solo camminando. Sai si appese a testa in giù al nastro usando le cosce ed eseguendo una perfetta spaccata, Itachi lo raggiunse lentamente con la grazia di un soffio di vento. Mentre la struttura veniva lentamente sollevata, Itachi afferrò le mani del suo partner. Da ora in poi i movimenti furono tutti di una velocità e fluidità straordinaria, Itachi allacciò le gambe alla vita di Sai per afferrare il nastro sopra di lui, si tirò su mettendosi nella stessa posizione facendo in modo che adesso le spaccate fossero due. Unì le gambe scivolando più in basso reggendosi con la sola sola forza dei piedi; la meraviglia degli osservatori era alle stelle, il respiro di tutti i presenti ancora mozzato, anche dopo anni che conoscevano Itachi ogni volta si stupivano vedendolo volare. Itachi mollò la presa dei piedi e sembrò effettivamente in balia della caduta libera per diversi centimetri, esclamazioni sinceramente allarmate si sollevarono dal pubblico. Sai afferrò Itachi da una caviglia bloccandolo quando ai suoi capelli mancavano pochi centimetri a toccare il pavimento con una fluidità di movimento irreale, l'applauso che scattò in quel momento ebbe una funzione anche liberatoria. Kisame si compiacque notando come anche Kiba, questa volta, fosse rimasto totalmente ammutolito.
Kisame, però, non sapeva se complimentarsi anche con sé stesso oppure no. Avrebbe dovuto visto quanto aveva costruito con le sue mani praticamente da zero, poi era arrivato anche Itachi a donargli sia amore che aiuto. Aveva amici, quell'accettazione che aveva sempre sognato ma che gli era mancata da giovane, tuttavia sentiva di avere ancora qualcosa di cui rimproverarsi. Dal giorno della festa organizzata da Deidara in quello stravagante e pazzo locale rock, erano passati più di quindici giorni; lì aveva assicurato per la seconda volta a Naruto come Itachi fosse pienamente d'accordo ad incontrare Kabuto. Nonostante l'esibizione mozzafiato del marito che Kisame aveva davanti in quel momento, abbassò lo sguardo lasciando andare un mesto sospiro. Malgrado tutto quel tempo trascorso non era riuscito a parlare con Itachi di Kabuto. Il marito si era ripreso lentamente in seguito ai contarsi con Shisui, poi erano iniziati i serrati allenamenti con Sai in vista di quella serata da cui Itachi usciva sempre esausto spesso addormentandosi addirittura in macchina durante i cinque minuti di viaggio che separavano la palestra dalla loro casa. Itachi era anche turbato da come Sasuke stava reagendo alle parole di Shisui, pur sforzandosi, non riusciva a perdonare il cugino maggiore per la scivolata fatta in televisione, lo continuava a trattare con freddezza accusandolo di avere usato Itachi come un mero strumento al fine di incrementare le vendite del suo libro.
"Servirti di mio fratello evidentemente era l'ultima occasione che ti restava per appioppare quella schifezza sgrammaticata a qualcuno. Forse hai dimenticato che, se Itachi non avesse dentro quel pezzo di metallo, sarebbe morto due anni fa. Ma a te cosa importa se devi solo tirare l'acqua al tuo mulino? Dovresti riflettere e vergognarti, Shisui."
Sasuke aveva abbandonato i suoi allenamenti per andarsene in lacrime subito dopo mentre Shisui rientrava mogio a svolgere il suo lavoro. Entrambi erano convinti che nessuno avesse assistito a quella scena ma Itachi aveva udito ogni cosa, nonostante la musica, mentre faceva le prove dell'imminente spettacolo ai nastri. Mentre Itachi raccontava quanto accaduto a Kisame, la sera stessa, era quasi scoppiato a piangere a sua volta. Dopo aver assistito alla disperazione di Konan nel corso della serata organizzata da Deidara, aveva immediatamente concesso il perdono a Shisui considerando un nonnulla il suo dolore se confrontato con quello della donna. Itachi era molto dispiaciuto vedendo che Sasuke trovava impossibile fare lo stesso ragionamento. L'altruismo di Itachi andava ben oltre l'aver scoperto all'improvviso la verità sulla frase disperata che sognava quasi ogni notte e che suo marito aveva cercato di fare una sciocchezza subito dopo.
Certo, Itachi, non sia mai che la tua sofferenza possa rischiare di sorpassare quella di qualcun altro.
Kisame non aveva avuto il coraggio di infierire ulteriormente parlando di Kabuto e dell'intenzione di sottoporre Itachi a una sua visita, in fin dei conti non c'era la certezza che il moro potesse effettivamente recuperare la vista, dargli una falsa speranza adesso sarebbe stato infinitamente crudele. Tuttavia avrebbero dovuto assolutamente affrontare il discorso anche con Sasuke, magari dopo gli spettacoli quando tutti avrebbero ripreso un ritmo normale e un umore decente.
L'esibizione di Itachi e Sai era finita, Kisame li applaudiva commosso ammirando l'esile figura di suo marito che sembrava diventate tutt'uno con la luce dei riflettori mentre si godeva il meritato e dirompente applauso. Anche Naruto era raggiante nonostante si stesse per chiudere un periodo importante della sua vita. Kisame non aveva potuto fare a meno di notare la malinconia del biondo in seguito alla sua decisione riguardo a Kabuto.
Lo so, tu vorresti che io riuscissi ad accettare Itachi per quello che è. Hai pienamente ragione, Naruto, come sempre, tuttavia mi conosci ormai abbastanza per sapere che sono un combattente che non getta la spugna al primo ostacolo.
Kisame vide Itachi venirgli incontro sorridente e trionfante, lui gli rimandò istintivamente la stessa espressione pur sapendo che non sarebbe mai giunta a destinazione. Si abbracciarono mente Izuna e Hinata entravano in pista, Kisame strinse la pelle sudata e accaldata del marito facendosi pungere dal pensiero che non avrebbe potuto nemmeno ammirare Shisui e Yahiko subito dopo. Ma, nonostante tutto, Itachi era felice come non lo era mai stato in tutta la sua vita. Naruto aveva accettato di aiutarli, in fondo di lui ci si poteva fidare, no?
Itachi baciò sia il marito che Sasuke esultante di gioia, tra pochi minuti avrebbe dovuto esibirsi con Madara nelle speciali tecniche di Taekwondo pensate appositamente per lui dal cugino maggiore. L'ennesimo successo, ancora una straordinaria conquista di cui essere fieri. Kisame scorse una lacrima scendere su una guancia di Naruto e Sasuke che non si preoccupava per niente di nascondere gli occhi lucidi.
Sei eccezionale, Itachi, nessuno lo può negare, però è tutto a senso unico e a noi fa male. Sasuke vorrebbe essere ammirato da te a sua volta, mentre io vorrei tornare a condividere in tua compagnia tutte quelle piccole cose sembrano banali ma che ora mi mancano da morire.
Gli addii, di solito, non sono positivi per nessuno, ma voi questa sera siete stati capaci di donare a me quello più bello del mondo. Mentre abbraccio qui tutti i miei specialissimi amici, è come se lo stessi facendo anche con tutti voi. Siete andati davvero tutti oltre le mie aspettative, questa sera so che ci siamo scambiati per sempre un pezzetto di cuore.
Le emozioni che seguirono le ultime parole di Naruto furono esplosive. Applausi interminabili, lacrime, ma anche sorrisi. Proseguirono come un fiume in piena finché Deidara non lanciò i primi fuochi di rischiamo dalla piattaforma in mezzo al mare. Lo spettacolo pirotecnico andò avanti per più di un quarto d'ora infrangendo un record mai visto prima, la moltitudine di persone che stava nella piazza lo ammirò stando abbracciati o comodamente seduti sul prato della passeggiata di tamerici. Fontane galleggianti illuminarono il mare mentre i disegni sulla tela del cielo sembravano avvolgere tutti, Kiba ebbe l'impressione che Deidara avesse saputo ricreare una sorta di sindrome di Stendhal collettiva. Fu invaso dalla contentezza pensando che anche gli altri finalmente potessero avere un'idea di come era fatto il suo dono, abbracciò Sai da dietro sopraffatto dalla gioia baciandolo sulla testa.
"Beh, devo ammettere che questo è decisamente meglio degli arcobaleni che Deidara è solito creare nella mia piscina" Tsunade sorrise senza nascondere la sua ammirazione nei confronti dell'amico mentre abbracciava Samui, erano entrambe stese di schiena sull'erba fresca ad ammirare il cielo.
Obito, Rin e Akira stavano appoggiati alla balaustra di pietra proprio sopra il mare, avevano posizionato il bambino a sedere sul parapetto in modo che nessuno potesse impedirgli la vista. Sapevano che avrebbe voluto attendere Deidara e Karin per saltare loro al collo una volta scesi dal motoscafo al termine dello spettacolo. Sarebbero stati attesi anche da Naruto e dalla città intera.
Kisame si sentì abbracciare forte da Itachi, si erano posizionati sul fresco prato un po' in disparte. Il moro gli sedeva in grembo e il gesto era davvero traboccante d'affetto. Kisame se lo strinse al petto senza riuscire a staccare gli occhi di ghiaccio dal cielo.
Visto che di questa sera ti rimarrà solo l'amore, Itachi, voglio dartene il più possibile.
