META NAME"Generator" CONTENT"Internet Assistant for Word Version 3.0"
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BFONT FACE"Bell MT" SIZE5P PRESENTANDO: IL CONTE DEI VELENI/P
/B/FONTFONT FACE"Bell MT"
P"Che noia, ho tre ore di chimica e mi annoierò come un matto… anche perché il mio insegnante è un incompetente. In più, non ho un compagno di laboratorio perché sono tutti altrettanto incapaci."/P
PCain era appena arrivato nel laboratorio di chimica con il suo solito atteggiamento negativo./P
PCerto, chi avrebbe potuto biasimarlo visto che probabilmente era vero il fatto che fosse più intelligente del suo stesso professore./P
PDiciamo che durante queste ore poteva concedersi un po' di svago../P
PEra immerso nel suo mondo dove il suo attuale professore gli stava baciando i piedi e aveva vinto il nobel, quando si sentì appoggiare una mano sulla spalla attirando la sua attenzione./P
PGuardando in alto, si trovò faccia a faccia con una ragazza veramente bella, che lo stava guardando con un sorriso altrettanto stupendo./P
P-IChi sarà? Non l' ho mai vista? Magari ha sbagliato classe…-/IPensò mentre continuava a fissarla, e a quanto pare, la cosa era reciproca visto che anche lei lo stava guardando con altrettanto interesse./P
P---------------------------------------------10 minuti prima-----------------------------------------------------/P
PLoyola stava camminando lungo il corridoio che portava al suo nuovo laboratorio di chimica./P PEra molto contenta di essere passata al livello superiore, non solo perché avrebbe trovato le lezioni molto più interessanti, ma anche perché il suo -adesso- vecchio compagno di laboratorio era un cretino. (Un certo Lombardini che diceva che il ghiaccio sublimava e i criceti erano invertebrati)./P PSperava davvero che questa volta avrebbe trovato qualcuno più interessante, più intelligente e più abile con cui passare le sue ore di lezione./P PArrivata davanti alla porta del laboratorio, Loyola si fermò di colpo, quasi come se si fosse trovata davanti alla porta dell' Inferno./P P-IOk…ci siamo…speriamo bene và-/I E prendendo un bel respiro profondo,chiuse gli occhi, ed entrò./P PUna volta dall' altro lato, aprì gli occhi e si guardò intorno./P PIl professore non era ancora arrivato, ma l' aula era quasi al completo./P PPrendendo un altro bel respiro, iniziò a camminare tra i tavoli per vedere se trovava qualcuno che non aveva ancora un compagno./P PPeccato, però, che erano tutti già accoppiati./P IP-Avrei dovuto immaginarlo, la scuola è iniziata da due mesi. Vabbè, pazienza, mi metterò da sola infondo alla classe…..sempre meglio che stare in coppia con uno come il Lombardini, che crede di sapere tutto e poi ha il quoziente intellettivo di un sasso."/P /IPCosì, si avviò verso i tavoli che si trovavano infondo all' aula./P PUna volta arrivata alla fine dei tavoli, però, notò che nell' ultima fila c' era un ragazzo, apparentemente assorto nei suoi pensieri, completamente SOLO./P IP-Siiiiiii! È tardi, quindi, forse, non ha un compagno-/I sperò Loyola con tutta se stessa mentre camminava verso di lui a passo veloce./P PUna volta arrivatagli dietro, gli poggiò un a mano sulle spalle per attirare la sua attenzione./P PSubito, si girò verso di lei, e Loyola rimase affascinata./P PAveva gli occhi più incredibili che avesse mai visto, di un verde brillante ma con i riflessi dorati, erano unici, e senza rendersene conto, rimase lì, bloccata, a fissarlo./P PLui facendo lo stesso./P PDopo quasi due minuti in cui entrambi erano stra-imbambolati, una provetta indirizzata alla testa del Conte, lo portò fuori dalla sua trance./P PCain si girò di colpo quando fu colpito dalla fialetta di vetro, e per fortuna che non si era rotta./P PNon era la prima volta che succedeva, e per questo aveva chiesto a Michael di insegnargli come creare una barriera così da non farsi male se fosse successo di nuovo./P PAd ogni modo, dopo aver interrotto il contatto visivo, avevano entrambi ritrovato il dono della parola. Allo stesso momento./P P"Ecco…" iniziarono a parlare insieme, e dopo di questo, risero entrambi nervosamente./P PQuesta volta fu Loyola la prima a riprendersi, e porgendogli la mano si presentò./P P"Piacere, sono Loyola"/P PCain non esitò un secondo e le prese la mano, presentandosi a sua volta./P P"Io sono Cain, Cain Hargreaves, a cosa devo questo onore?"/P P"Bè, ho notato che non hai un compagno, io sono nuova in questo corso, magari possiamo fare coppia?" gli domandò Loyola guardandolo con un espressione da cucciolo abbandonato che avrebbe fatto cedere chiunque./P P-IChe faccio…accetto? Carina è carina, ma magari è un po' tonta…pazienza, al massimo vedrò di sbarazzarmene in qualche modo-/I Pensò Cain prima di accettare./P PLoyola, nel vedere che quel bellissimo ragazzo sarebbe stato il suo nuovo compagno di laboratorio, riuscì a trattenersi a stento dall' urlare./P P-IChe bello! Che bello! Alla faccia delle Boozye! Però, magari è solo bello e nient' altro- /Ipiù Loyola pensava, e più si buttava giù di morale. /P IP-Oddio, magari c' era un motivo se era infondo all' aula….probabilmente è la bella copia del Lombardini! Oh no! Devo fuggire! Come faccio! È già un miracolo se con tutto il tempo che ho dovuto passare con la brutta copia il mio quoziente intellettivo non è regredito tanto da non farmi più trovare la strada di casa-/I /P PAdesso la ragazza era nel panico, e aveva fatto tutto da sola, visto che Cain non le aveva dato alcuna ragione di pensare che fosse un cretino, o almeno non ancora./P PStava quasi per darsela a gambe e mandare all' aria tutto, quando il professore entrò in aula, ed invitò tutti i suoi studenti a prendere i loro posti./P PLa povera Loyola, piuttosto che fare una brutta impressione sul nuovo professore, preferì rischiare, e si mise a sedere accanto a Cain, che però aveva notato i cambiamenti emotivi della ragazza, da uno stato di felicità, a uno di dubbio, fino ad arrivare a quello di panico ed infine, rassegnazione./P PDiciamo che non ci aveva praticamente capito nulla. Comunque non diede peso alla cosa./P IP-Mà, chi le capisce le ragazze, vabbè, iniziamo un'altra noiosissima lezione- /P /IPE senza nemmeno dare un occhiata al suo professore, chiuse gli occhi./P P"Buon giorno ragazzi!" disse loro un allegro omuncolo che stava seduto alla cattedra./P P"so che non mi conoscete, infatti sono un supplente./P PVedete, il vostro professore ha avuto un incidente quindi sarò io a farvi lezione."/P PCain sospirò./P P-IUffa…un altro incompetente… adesso ci dirà che visto che starà con noi solo per poco tempo, ci farà studiare liberamente, magari riesco a parlare con questa Loyola e a capire perché si è rattristata tutta d'un tratto.-/P /IPPeccato che il fato (o meglio io…autrice sadica e crudele) aveva ben altro in mente./P P"Allora" continuò a parlare allegramente il supplente/P P"visto che starò con voi per un po', sapete, il vostro insegnante è all' ospedale, non è niente di particolarmente grave, ma ha bisogno di almeno due mesi per riprendersi del tutto"/P P-IOh beh, poco male…lo sopporterò-/P /IPPensò il ragazzo che non stava nemmeno guardando in faccia il suo nuovo insegnante, ma che era troppo occupato a guardarsi le scarpe./P P"Quindi, visto che non so a che punto siete, ora facciamo un piccolo compituccio" continuò a parlare allegramente l' ometto, sempre sorridente./P P"Prendete carta e penna."/P P-IUffa, oggi mi tocca anche questa. Vabbè, farò questo compito impegnandomi almeno un po', così si renderà subito conto che a me non ha assolutamente nulla da insegnare e mi lascerà in pace./P /IPCain stava prendendo a fatica dei fogli dalla sua cartella quando gli tornarono in mente le parole della scommessa che aveva fatto con Eros quella stessa mattina/P P BCain, devi fare finta di essere un deficiente a Chimica per tutta la giornata /P /BPIl ragazzo rimase pietrificato./P IP-Oh No…No…No…No…No…No..NO! Non è possibile! Non posso! Oddio come faccio!-/P /IPIn quel momento gli venne in mente solo una parola: BS.O.S./P /BPLoyola, intanto, riusciva a fatica a nascondere un sorriso./P P-IBene, fino ad ora ha sempre avuto quella faccia annoiata e adesso guarda come si preoccupa-/P /IPPensò questo fino a quando non notò che Cain aveva iniziato a sbiancare. E si preoccupò./P PCerto, era contenta che adesso non aveva più quell' aria strafottente, ma il ragazzo le piaceva, non era normale che fosse diventato così bianco tutto a un tratto./P P"Hargreaves?" gli chiese appoggiandogli una mano sulla spalla./P P"Cain? Stai bene? Mi sembri un po' bianco, è tutto a posto?"/P PCain stava quasi per sorridere….quasi./P PIl problema stava nel fatto che stava male veramente, ma non per cause naturali./P PSappiamo già che Cain è un vero esperto quando si tratta di veleni, tanto che, sfruttandone alcuni, è riuscito a creare sostanze meno nocive dei veleni stessi, ma altrettanto pericolose se in mano a persone che non sono in grado si gestirle./P PTra queste, ce ne sono due che porta sempre con se./P
P1) è un potentissimo sonnifero che fa effetto anche solo a contatto con la pelle, pericoloso perché funziona fino a quando non si prende l' antidoto./P PQuindi, volendo, una persona potrebbe anche restare incosciente per un periodo di tempo infinito./P
P2) l' alta è una sostanza che Cain chiama S.O.S. /P PPer cui, se ingerita, provoca in pochi secondi, gli stessi sintomi di una forte influenza, non curabile con i farmaci normali, ma solo con il proprio antidoto, altrimenti non è che peggiora, ma non migliora neanche./P
PMorale della favola, il nostro caro conte, una volta capita la situazione, piuttosto che sottomettere la sua autorità a quella del proprio insegnante come farebbe ogni alunno normale, aveva preferito ammalarsi bevendo di nascosto una boccetta intera di S.O.S./P P"Non mi sento molto bene" bisbigliò a Loyola , appoggiandosi al banco e quasi cascando dalla sedia./P P-Ioddio, ma sta veramente male…-/Ipensò la ragazza, che subito alzò la mano per attirare l' attenzione del suo professore./P PL' ometto seduto alla cattedra, che stava per dettare le domande del compito, la guardò sorridendo dolcemente./P P"Si signorina…?"/P P"Matamoros" gli offrì Loyola "sono Loyola Matamoros"/P P"Cosa posso fare per lei signorina Matamoros?"/P P"Ecco, vede, il mio compagno qui non si sente molto bene, penso che sarebbe meglio lasciarlo andare in infermeria"/P P"Ma davvero? Lo porti qui signorina" le rispose l' insegnante sempre sorridendo./P PLoyola si girò subito verso di Cain e lo prese sotto braccio./P P"Cain? Ce la fai?" gli chiese preoccupata aiutandolo ad alzarsi./P PAnche solo così riusciva a sentire che aveva la febbre alta./P P-IDio mio, ma come ha fatto? Stava bene un attimo fa…-/P /IPA fatica Loyola riuscì a portarlo fino alla cattedra e lì il professore lo guardò, e nonostante si vedesse di lontano che stava male, l' ometto continuava a sorridere come se niente fosse, e sempre allegro, prese una fialetta da uno dei cassetti della cattedra e la passò a Loyola./P P"è una medicina eccezionale, fagliela bere un po' "/P PLoyola era scioccata./P P-IMa questo qui è pazzo-/P /IP"Scusi professore, non è per mancarle di rispetto, ma dubito assai fortemente che una qualsiasi sostanza possa curare o far ammalare qualcuno all' istante"/P IP-Beata ignoranza-/I pensò Cain che iniziava a trovare Loyola sempre più interessante./P P-Iche carina, si preoccupa per me senza neanche conoscermi…magari non è scema come credevo..-/P /IP"Signorina Matamoros" la voce del suo professore lo portò fuori dai suoi pensieri./P P"Gliela faccia prendere che poi ne riparliamo"/P PLoyola, però, non si muoveva, e continuava a fissare il suo docente con occhi scettici e increduli./P PQuesto fino a quando non si sentì togliere di mano la fialetta./P PInfatti, Cain, vedendo che Loyola esitava, e volendole rendere le cose più semplici, decise di fare a modo suo, prendendole la fialetta di mano e bevendola./P PDopo di questo, guardò il suo professore negli occhi che adesso aveva uno sguardo trionfale in volto perché convinto di averlo appena guarito./P IP-oh, quanto ti sbagli-/P /IPSi disse Cain sorridendo a sua volta, e subito dopo, cadde a terra./P P"Cain!" urlò Loyola afferrandolo giusto un momento prima che si scontrasse con il pavimento./P P"Accidenti, Cain come stai?"/P P"Benissimo" le rispose il ragazzo con un filo di voce "Mai stato meglio"/P P-Isi, ma intanto sei sarcastico- /P /IPPensò Loyola che però, piuttosto che riprendere Cain, preferì rifarsela con il suo professore./P P"Ma cosa gli ha dato!"/P P"Si calmi signorina!" la rimproverò l' ometto che adesso, però, non rideva più. /P P"Gli ho soltanto dato una medicina efficacissima"/P P"Ma sì! Certo! Si vede di lontano che ha proprio fatto effetto! Ma mi faccia il piacere, io lo porto in infermeria!"/P PE senza nemmeno aspettare che il professore le rispondesse, aiutò Cain ad alzarsi e tenendolo con una mano sul fianco e una sotto le spalle, si incamminarono verso l' infermeria./P PUna volta che le porte dell' aula di laboratorio si furono chiuse alle loro spalle, Loyola sospirò scuotendo la testa./P P"Mi dispiace, avrei dovuto portarti subito fuori e basta.."/P PIl tono preoccupato della ragazza lo sorprese notevolmente, ma mai quanto il fatto che lei, apparentemente tanto composta e controllata, avesse appena risposto male e voltato le spalle al proprio professore solo per lui, che tra l' altro aveva appena conosciuto./P P"Stai tranquilla, non è nulla" le disse Cain per tranquillizzarla, non c' era niente di cui preoccuparsi, ma lei non lo sapeva./P P"Come nulla? Non ti reggi nemmeno in piedi! E poi quell' incompetente ti ha pure dato quella specie di robaccia…si, medicina un cavolo!"/P P"Già…" decise di concordare con lei, anche se dentro di sé la pensava in tutt' altro modo./P P-IPiccina, quell' antidoto probabilmente era anche efficace, ma io ho fatto quella pozione apposta così che anche se prendessi un antidoto che però non è il mio, gli effetti non diminuiscono…..però questo Loyola non lo deve sapere-/P /IP"Forza Cain che ci siamo, poi durante la pausa pranzo vado a riprendere le nostre cartelle"/P PLoyola non tentava più nemmeno di nascondere il fatto che fosse preoccupatissima./P PSapeva di averlo appena conosciuto, ma essendo un Itako, poteva capire facilmente se una persona fosse maligna o meno, e l' aura di Cain non era proprio purissima, ma aveva qualcosa di particolare, per cui non ne aveva mai percepita una simile./P PE poi, diciamocelo, dopo aver passato un anno intero in coppia col Lombardini, la prospettiva di avere come compagno di laboratorio un ragazzo come Cain era un sogno./P IP-non sono disperata- /IPensò Loyola contenta del fatto che fossero quasi arrivati./P P-Iè solo che voglio provare a diventare sua amica, e aiutarlo adesso che ne ha bisogno mi sembra il modo migliore per iniziare a conoscerlo meglio-/P /IP"Dai che siamo arrivati"/P PErano finalmente arrivati in infermeria./P PEra una stanza tranquilla, con i muri tutti bianchi, larga quanto una normale aula di lezione. /P PSul lato destro della stanza c' erano 5 letti con la spalliera attaccata al muro, mentre su quello sinistro, c' erano alcuni scaffali con vari medicinali e una scrivania, dove di solito stava una infermiera o un infermiere, che però, adesso non c' era./P PErano soli./P P-IPer fortuna-/I Cain tirò un sospiro di sollievo./P P-ISe ci fosse stato Ului/U mi avrebbe fatto una partaccia-/P /IPAdesso Loyola lo stava aiutando a camminare verso il fondo dell' aula, e quando arrivarono all' ultimo lettino, lo aiutò a sdraiarcisi sopra./P P"Cain, senti, vuoi che cerchi qualcosa negli armadietti? Magari un aspirina…non lo so…/P PAccidenti, è Paolina che in genere si occupa di queste cose quando una di noi sta male.."/P PL' ultima parte del discorso era più rivolta a se stessa che a Cain, infatti lui non ci aveva capito assolutamente niente. In più, gli stava venendo il mal di testa a guardare Loyola che, parlando tra se e se, stava rovistando in tutti gli scaffali con l' aria di un gatto disidratato che cerca una granita./P P"Chi è Paolina?"/P PLe chiese Il ragazzo una volta che Loyola si decise a mettersi a sedere su una sedia accanto a lui, con in mano un aspirina e un bicchiere d' acqua./P P"Una tra le amiche con le quali divido l' appartamento. È nel campus, non molto lontano da qui./P PSiamo in tante, anche contando le Boozye, ma lei è l' unica che ci capisce qualcosa in fatto di arti curative. È un alchimista fantastica, io sono abbastanza brava in chimica, mi posso inventare quasi di tutto, ma quando si tratta di antidoti o medicine mi trovo un po' in difficoltà. Preferisco di gran lunga il lato scientifico della materia."/P PGli rispose la ragazza sorridendogli./P IP-Però, è veramente carina. Aspetta un attimo….ha detto Boozye?-/P /IP"Scusami ma, hai detto che siete in tante? E chi sono queste Boozye?"/P PCain non capiva bene perché, ma voleva saperne di più su di lei./P P"Beh, io divido l' appartamento con tre mie amiche: Paolina, Ana ed Elisa./P PCi siamo conosciute nei primi anni del liceo quindi siamo molto legate. Poi, ho una sorella più piccola, Alejandra, che abbiamo scoperto è la terza Boozye"./P P-IRieccoci con questa parola, ma cosa è una Boozye?-/P /IPCome leggendogli nella mente, il che non era difficile visto che Cain la stava guardando come se stesse parlando un'altra lingua, Loyola continuò./P P"Vedi, è un po' complicato…. Non so se mi crederai…"/P P"E perché non dovrei?"/P P"Ecco, prima rispondi a questo: Credi nella magia?"/P PAdesso Cain le aveva proprio sentite tutte./P P-IMa che razza di domanda? Se me l' avessero fatta due anni fa mi sarei messo a ridere, ma dopo quello che ho passato con Eros e Michael, la risposta è una soltanto-/P /IPMentre il ragazzo pensava a tutto questo, Loyola, vedendolo esitare, avrebbe voluto sotterrarsi./P P-IMa che razza di domanda gli ho fatto! Sono impazzita! Mi sta fissando in modo strano… oddio, magari sta pensando al nome di uno psicologo da cui mandarmi! Penserà che sono una matta! Devo andarmene…-/P /IPStava quasi per alzarsi quando sentì la sua risposta./P P"Certo"/P PLoyola scattò la testa in direzione di Cain e lo fissò dritto negli occhi./P P"Cosa hai detto?"/P P"Certo. Certo che ci credo nella magia."/P P"Veramente? Oddio, per un momento ho pensato che mi credessi una matta" /P PLoyola tirò un sospiro di sollievo./P P"Fidati" le disse Cain " è più facile il contrario… ma dimmi che sono queste Boozye"/P P"Allora diciamo che è una nuova razza sperimentale di Demoni. Il problema è che non sono proprio delle creature degli inferi, hanno più la cattiveria dei demoni normali, ma sono molto più potenti. Come mentalità, assomigliano più a quella di una Barbie, tutte trucchi e scarpe."/P P"Vorrai dire trucchi, scarpe e vestiti?"/P P"No, no, gli importa assai di quello che indossano, potrebbero anche andare in giro nude per quello che le riguarda, ma basta che abbiano delle scarpe da urlo. Per me da urlo perché non mi piacciono, ma l' ultima volta che io e la Z (zi) abbia nascosto i loro ultimi acquisti ,ci hanno murate vive in una diga mentre dormivamo. Quindi, vedi, sono un po' cattive."/P PSorprendentemente, Cain stava ascoltando tutto con molta attenzione, al contrario delle aspettative di Loyola, che si aspettava che si mettesse a correre in cerchio urlando e agitando le braccia. /P P(Le era già successa una cosa simile, ma questa è un'altra storia.) /P P"E questa Z (zi) chi sarebbe?"/P P"Ah, scusami, è solo il soprannome di una delle mie amiche, Elisa. Ma la chiamiamo tutti Z (zi)"/P P"E lei cosa c' entra con queste Boozye?"/P P"è la sorella maggiore della prima Boozye, Gianna. Poi viene Giulia, la sua migliore amica e infine Alejandra."/P P"Come fate a convivere con queste bestiole?"/P PLoyola si mise a ridere al nomignolo./P P"Ecco, ci sono tre entità diverse, chiamiamole così, che possono contenere e controllare il potere distruttivo delle Boozye, e sono il stana dell' ira, che però noi non abbiamo ancora mai visto/P PLe Guard, che sono dei guardiani con poteri particolare in grado di tenere testa alle bestiacce di cui stiamo parlando, e-"/P PCain a quel punto la interruppe./P P"Chi sono queste Guard? Che poteri hanno?"/P IP-accidenti, ma gli interessa veramente? Tanto vale approfittarne allora!-/P /IP"Le Guard sono tre, come le Boozye, e siamo Io, Elisa e Paolina. Poi, esiste anche una /P PBoozye-Guard, che sarebbe l' Ana, chiamata così perché non è sempre dalla stessa parte. /P PA volte aiuta le Boozye e a volte aiuta noi./P PA proposito dei poteri, abbiamo tutte poteri molto differenti, ma non posso entrare troppo in dettaglio. Io sono un' Itako, Paolina riesce a capire se una persona sta mentendo o meno, ed è molto controllata, una dote necessaria quando si ha a che fare con una Boozye./P PElisa è una Miko, e infine, Ana è una veggente./P POra, Cain, io mi rendo conto che magari tutte queste cose potranno sembrarti assurde, ma è la pura verità, fino all' ultima cellula diabolica delle Boozye."/P P-IA me non sembra matta….penso di poterle credere…-/P /IP"Comunque, tornando al discorso di prima, c' è poi la terza entità che può fermare le Boozye, che poi è anche la più potente. Il problema sta nel fatto che la maggior parte delle volte lascia a noi l' onore di sbrigarcela da sole. È un po' sadico nei nostri confronti…."/P P"E chi sarebbe?"/P P"ah, scusami, è Lucifero, o meglio detto Kira"/P PA Cain per poco non gli cascarono gli occhi./P P-IOra si che le credo. Mioddio, e se lo sapesse Michael?-/P /IP"Si, siamo quasi sempre da lui, negli inferi, l' ultima volta gli abbiamo fatto una partaccia./P PE comunque, non è che lui sia molto, molto più potente di noi una volta che uniamo le forze tutte e quattro. È che tutte e tre le Boozye perdono completamente quel poco di cervello che hanno una volta che vedono Kira. Lo amano alla follia, quindi non reagiscono."/P P"Avete questo tipo di rapporto con Lucifero?" Le chiese Cain sconvolto./P PLe poche volte che aveva visto insieme Kira e suo fratello Michael, gli era parsa una persona degna del nome di -Signore di tutti i mali-, non aveva avuto nemmeno il coraggio di parlargli./P P"Effettivamente può sembrare strano, ma noi siamo le uniche Guard che esistono, e se dovessimo lasciare tutte e tre le Boozye negli inferi a piede libero, sono sicura che impazzirebbe anche Kira./P PQuindi, in poche parole, gli stiamo facendo un favore."/P P"Wow…. Che storia…" /P PCain non poteva quasi crederci./P P-IAccidenti, come ho fatto a non notarla prima? Persone come lei o le sue amiche, se dice la verità, con dei poteri e delle qualità così ambigue, dovrebbero avere un aura molto insolita. Almeno Michael ed Eros avrebbero dovuto percepirle…. Magari sono qui solo da poco."/P /IP"Cambiando discorso.." iniziò ancora a parlarle Cain /P P" come mai non ti ho mai vista in classe fino ad ora? Era il tuo primo giorno in questa scuola?"/P P"Oh no! Ma vedi, io ho due anni in meno di te, l' anno scorso ho fatto il corso del primo anno, e visto che le cose per me erano quasi troppo facili, ho fatto il corso del secondo anno in questi primi due mesi, e sono entrata subito in quello del terzo."/P PAdesso Cain era davvero senza parole./P P-IOk, è carina, simpatica, dolce, con dei poteri magici e intelligente. Qualcuno lassù mi deve volere bene-/P /IPA Loyola, però, si limitò a dire Bravissima./P P"Senti Cain, io ho un'altra ora di lezione, Storia, ma posso tornare dopo la pausa pranzo ok/P PDopo passo in laboratorio a prendere il tuo zaino, tu resta qui e non ti muovere!"/P P"si mamma"/P PDopo di che , Loyola si alzò dalla sedia, e sempre sorridendogli uscì dall' infermeria./P PAdesso era in corridoio, ma non riusciva a toglierselo dalla testa./P P-IDio mio che occhi. Mai visti così belli. E poi che fisico…. Accidenti, spero di non averlo spaventato con tutti i miei discorsi… però sembrava interessato. Vabbè, lo vedrò più tardi-/P /IPE confortata dal fatto che lo avrebbe rivisto, si diresse verso la sua prossima aula di lezione./P
P /P P /P PJa Ne/P PZ.Z./P
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