Qualche ora dopo il risveglio di Lucifer in paradiso senza memoria.

Per la prima volta nella sua eternità Amenadiel pensò di picchiare il padre Dio. L'angelo era vicino alla porta della camera d'ospedale dove si era chiuso Lucifer. Quell'angelo non poteva sopportare di vedere ma soprattutto percepire nuovo dolore dal fratello Lucifer. Era stato felice di vederlo sereno e innamorato accanto a Chloe e Trixie. Cain si era introdotto tentato di uccidere Amenadiel ma colpendo solo Charlotte. Ritrovando le ali, Amenadiel aveva portato l'anima di Charlotte in paradiso pentendosi di non essere subito tornato per aiutare Lucifer. Quel fratello che aveva così tanto odiato ma era stato l'unico ad accoglierlo quando perse le ali. L'ennesimo gesto di grande amore di Lucifer verso Chloe e Trixie, pronto alla morte per liberarle da Cain, colpì ancora di più Amenadiel. L'angelo disse al padre Dio con malcelata rabbia

"Padre per quanto posso proteggerò mio fratello. Non ti permetto di rimandare Luci all'inferno. Lui deve essere finalmente felice. La sua pena per la ribellione io la ritengo finita. Ti prego padre. Era andato anche oltre il fatto che Chloe era stata creata per lui. Fai il padre per una volta!"

Jesus si posizionò tra suo padre Dio molto sorpreso e Amenadiel, dicendo a quest'ultimo

"Amenadiel devi stare tranquillo. Nostro padre a finalmente capito molte cose. Ci saranno belle novità per Lucifer"

Dio annuì positivamente dicendo con lo sguardo alla porta

"Amenadiel non mente tuo fratello Jesus. Ora dobbiamo pensare a Lucifer. Porta le sue umane amate qui per cercare di aiutarlo"

Jesus guardò male suo padre Dio, dicendogli

"Come al solito caro padre non dici ogni cosa. Devi dirgli tutto…"

Jesus si rivolse ad Amenadiel

"...mi dispiace dirti Amenadiel che ti sei sbagliato. Ogni cento anni nostro padre dona a delle coppie sterili un figlio o una figlia immuni ai poteri degli eterni. Nel suo piano tutto questo avrebbe permesso una interazione tra umani e angelici"

Amenadiel rise, abbracciando Jesus per poi scomparire. Nella camera Lucifer era sempre terrorizzato, non ricordando proprio niente.

Mezz'ora dopo. Appartamento Chloe e Trixie.

Amenadiel era in piedi nel soggiorno dell'appartamento con lo sguardo basso. Poco prima aveva confessato a Chloe e Trixie di come lui con sua madre la Dea si fossero sbagliati, considerando Chloe come un regalo per Lucifer. Quella confessione dell'angelo aveva fatto letteralmente perdere il controllo alla detective. Chloe stava tirando ad Amenadiel tutti i cuscini del divano. La ormai non più calma detective urlava all'angelo

"Io e Lucifer potevamo già essere felici assieme! Ora capisco tutti i suoi dubbi! L'ha fatto per amore mio, per difendermi!"

Trixie decise che era abbastanza gridando a sua madre

"Mamma dobbiamo andare da Lucifer!"

Chloe respirò profondamente, dicendo ad Amenadiel mentre cercava di ricomporsi

"Portaci da Lucifer. Per mio conto non voglio più averti nella mia vita"

Si aggiunse Trixie

"Neanche io!"

Amenadiel non poteva dargli torto, sentendosi in colpa.

Pochi secondi dopo. Corridoio ospedale dove era la camera di Lucifer.

Amenadiel con Chloe e Trixie. L'angelo disse alle due mentre gli indicava la porta chiusa

"Ti prego Chloe ascoltami. Lucifer aveva bisogno di cure particolari per guarire dal fuoco del paradiso. Solo che ora non ricorda nulla. Dice di non sapere chi sia lui stesso o tutto il resto..."

Amenadiel guardò intensamente Chloe

"...Chloe capisco che tutto questo ti deve sembrare inverosimile oltre ad aver scoperto quanto io con mia madre vi abbiamo ostacolato. Devi solo essere certa che lui prova sentimenti profondi per te"

Chloe annuì positivamente. Non sopportando più di attendere, Trixie corse avanti bussando alla porta della camera dove era chiuso Lucifer, dicendo

"Lucifer sono Trixie. Con me c'è anche la mamma. Ti ricordi di noi?"

Nella camera Lucifer fu scosso sentendo quella voce. La successiva voce di Chloe

"Lucifer apri la porta. Sono Chloe. Si risolverà tutto. Devi fidarti di noi"

Sbloccò tutti i ricordi. Voleva raggiungerli ma tentando di alzarsi dalla poltrona scoprì che la bendatura era piena di sangue. Disse, sperando di avere la forza di parlare

"Non posso aprire...qualcuno compaia qui dentro"

Svenendo.

Poco dopo.

Lucifer si svegliò nuovamente nella camera d'ospedale del paradiso, supino nel letto. Ricordava ogni cosa. Alla sua destra vide Chloe e Trixie che dormivano abbracciate in un divano. Desiderava così tanto dirgli qualcosa, spiegare perché non gli aveva mai mostrato la sua parte bruciata o le ali. Tentò di alzarsi ma Amenadiel lo fermò, dicendogli sottovoce

"Vedi di stare calmo. Avevi rotto tutti i punti. Sei tornato normale?"

Lucifer annuì positivamente, indicando con un movimento del capo Chloe e Trixie. Amenadiel gli disse sorridendo

"Sono qui da ore. Ti vogliono molto bene. Quindi vedi di guarire. Chloe forse ti picchierà. Tranquillo ti accettano come sei"

Lucifer era veramente commosso. Chiuse gli occhi lasciandosi andare a un sonno sereno. Amenadiel invece provò un senso di solitudine, certo che Chloe e Lucifer l'avrebbero allontanato.

Nei giorni seguenti Amenadiel riuscì nel ricucire il rapporto con Chloe e Trixie. Un riavvicinamento grazie soprattutto a Lucifer e Linda.

Un mese dopo.

Sulla Terra grazie a delle magie concesse dal paradiso tutti credettero che il falso tenente Pierce, rivelatosi un boss criminale, fosse morto nel loft durante uno scontro a fuoco. Nessuno si stupì, neanche Dan o Ella, della vacanza di Chloe e Trixie con Lucifer su un'isola privata per una settimana. Una vacanza per riprendersi dal periodo difficile. Invece Chloe e Trixie erano in paradiso per aiutare Lucifer ancora convalescente.

Un pomeriggio Chloe vide nel corridoio dell'ospedale una scena che la portò quasi alle lacrime così era felice. Un elegante Lucifer che indossava un pigiama di seta blu, sopra un altrettanto elegante vestaglia rossa, camminava mano nella mano con Trixie nel corridoio dell'ospedale.

A piccoli passi quel potente re infernale con Trixie alla sua destra, percorreva il corridoio. Chloe ricordava benissimo poche ore prima Lucifer non voleva alzarsi dal letto d'ospedale per la ferita al fianco destro. Il dolore della ferita lo fermava. Una ferita provocata dal fuoco del paradiso quando aveva tentato di portare dentro Cain. Soprattutto una ferita che guariva come se Lucifer fosse umano, fosse o meno vicino la detective.

Quel momento fu per Chloe un'ulteriore prova. La prova del legame padre e figlia di Trixie e Lucifer. Quel re infernale che faceva battere ancora di più il cuore della detective. In quel periodo sia Lucifer che Chloe avevano deciso di parlare dei loro sentimenti appena il re dell'inferno fosse guarito del tutto. Erano d'accordo di restare comunque amici. Una decisione che Chloe decise di mettere da parte vedendo sua figlia mano nella mano con Lucifer.

Raggiante Chloe raggiunse Lucifer che le disse con un sorriso timido

"Tua figlia deve entrare in politica. Riesce nel far fare tutto a chiunque"

Un bacio di Chloe inizialmente sorprese Lucifer che si riprese subito. Trixie lasciò la mano di Lucifer, felice di quel momento. Soprattutto Trixie fu felice di sentire la madre dire a Lucifer

"Basta indugi o altro. Io ti amo, Lucifer io accetto tutto di te. Anche quella versione bruciata. Ti amo"

Nuovo bacio ma una voce li interruppe.

Dietro di loro a un passo comparve Jesus. Trixie lo indicò con un enorme sorriso. La bambina disse a Lucifer che l'aveva avvicinata a lui quasi con paura che Jesus la portasse via

"Lucifer, lui aveva sgridato degli infermieri che parlavano male di te"

Lucifer tentò di sorridere a Jesus, domandandogli

"Quale cattiveria da parte di nostro padre?Jesus puoi dirgli che non lascerò mai Chloe e Trixie"

Jesus ridacchiò, dicendo con tono calmo

"Porto buone notizie. Visto lo sbaglio con Cain e Michael, nostro padre ti concede queste cose. Potrai gestire l'inferno dalla Terra. La tua demone Maze diviene vice regina dell'inferno con ali. Inoltre per tutti gli alati che si sposano i partner diventano immortali e gli eredi anche acquisiti a trent'anni possono decidere se essere eterni o meno. Lucifer potrai anche venire quando vuoi in paradiso senza rischiare nulla. Come vedi porto buone notizia"

Trixie si allontanò da Lucifer portando una sedia. Un'ottima idea visto che Lucifer era esterrefatto e senza parole. Le gambe del re infernale divennero deboli, ringraziando Trixie per la sedia. Quel re dell'inferno non riuscì nel frenare le lacrime come anche Chloe e Trixie, potendo finalmente stare insieme.

Qualche mese dopo il ritorno dei tre sulla Terra, Linda scoprì di essere incinta di Amenadiel. La gravidanza della terapeuta strinse ancora di più l'affetto di quella famiglia speciale come la definiva Trixie. Nasce un figlio ad Amenadiel che decide con Linda di chiamare Charlie. Fin da subito sia Amenadiel con Lucifer devono fermare Remiel che tentò di portare in paradiso il nipote. Solo dopo aver sconfitto in un duello la sorella Remiel, Amenadiel le fece capire che il figlio restava sulla Terra.

Tre anni dopo. Ospedale di Los Angeles. Reparto maternità. Pomeriggio.

Trixie aprì la porta della camera lentamente. Il giorno prima sua madre Chloe aveva dato alla luce la seconda figlia. Una piccola vita in salute culmine dell'amore con Lucifer. Era stato deciso di darle il nome Aurora. Nella camera c'era seduta Maze in una poltrona vicino una culla accanto la finestra. La demone le disse prendendo nella mano destra il cellulare

"Trixie io vado un attimo qui fuori la camera. Serve qualcosa chiamami. Non voglio che il suono del cellulare svegli tua sorella. Tua madre si trova a una visita di controllo dalla ginecologa, con lei Lucifer"

Trixie annuì positivamente. Si sentiva più che abile nel provvedere alla sorella, dopotutto a quasi tredici anni si definiva una adulta. Cautamente si avvicinò alla culla.

Nella culla la piccola vita dormiva serena. Trixie doveva ammettere che ebbe paura appena sua madre e Lucifer le rivelarono che sarebbe diventata una sorella maggiore. Lei da sempre voleva essere una sorella maggiore, un desiderio che aveva lasciato spazio al desiderio che Lucifer non andasse più via. Proprio Trixie con l'aiuto di Linda era riuscita nel far accettare a suo padre Dan la vera natura di Lucifer e Maze. Per Ella fu molto più facile. Fu poi il modo di fare di Lucifer che le permise di capire che nulla sarebbe cambiato. Quel re infernale pretese che Trixie fosse totalmente coinvolta in quella gravidanza. Trixie ricordava con affetto la tabella di visite o altro della gravidanza composta con Lucifer e sua madre Chloe. Le varie volte che il tocco di Lucifer o suo calmava i salti nel ventre materno della piccola vita. Per arrivare quando Trixie chiamò per la prima volta Lucifer

"Papà Lucifer"

Dicendole il re dell'inferno

"Trixie io sono felice e onorato. Perché tu per me sei come una figlia"

Abbraccio tra Trixie e Lucifer che fece diventare Chloe un mare di lacrime.

Il culmine fu nel momento del parto di Chloe. Trixie letteralmente spinse nella sala parto Lucifer che era terrorizzato dicendole ormai vestito per farlo

"Forse sarebbe più tranquilla"

Con Trixie che lo spingeva da dietro dicendogli

"Papà Lucifer devi esserci! Sarai perfetto! Su entra"

Felice quando il padre acquisito esegui.

In quel momento Trixie voleva dire qualcosa alla sorella che si era svegliata sbadigliando

"Ciao Rory. Spero ti ricordi di me, dopo la mamma e tuo padre Lucifer sei stata nelle mie braccia. Ti ringrazio per avermi afferrato il mignolo nella tua mano, la mamma era sicura mi avevi riconosciuto. Ti voglio un mare di bene. Per quanto posso cercherò sempre di esserci, proteggendoti da ogni pericolo. Sei fortunata come io da quando incontrai la prima volta il tuo papà. Perché facciamo parte di una famiglia speciale, dove si vuole bene sul serio, senza pensare ai legami del sangue. Ora riposa. Appena potrai farlo ti farò assaggiare la cioccolata. Devi conoscere Charlie, nostro cugino, il bambino più divertente dell'universo. Ora cerca di dormire. Ti voglio tanto bene"

Una luce intensa nella camera spaventò Trixie che prese in braccio la sorella, chiamando Maze.

Nella camera comparve Ibriel, un fratello di Lucifer con enormi ali grigie aperte. Disse a Trixie

"Devi darmi il mezzo angelo. Subito!"

Prima che potesse fare altro, Maze si posizionò con le sue ali nere aperte di fronte a l'angelo, urlando a Trixie

"Trixie corri via"

Dirigendosi alla porta, Trixie vide in una sacca dietro le spalle dell'angelo Charlie che gli allungava le braccia. Svelta Trixie lo afferrò uscendo dalla camera.

Trixie vide il tempo fermarsi ma lei era immune per la vicinanza prolungata con esseri alati. La bambina comprese che era arrivato Amenadiel. Ugualmente corse fuori dal reparto.

Nella camera oltre Maze anche Amenadiel e Lucifer trattenevano Ibriel. Amenadiel afferrò per il collo il fratello, urlandogli

"Dov'è mio figlio"

Maze lo trattenne, dicendogli

"Calmati, l'ha preso Trixie"

Nella camera comparve Dio e accanto Jesus che disse al padre indicando la scena, visibilmente arrabbiato

"Lo vedi padre? Devi parlare con ogni tuo figlio che non ama la tua creazione. Guarda Ibriel"

Proprio Ibriel urlò contro il padre Dio, sempre trattenuto da Lucifer e Amenadiel

"Come puoi lasciare i figli del cielo tra gli animali!"

Dio fece un passo verso Il figlio che sembrò spaventato

"Tu osi definire la mia creazione animali? Anche se gli animali non abbiano nulla da vergognarsi. Figlio comprendo solo ora di aver fatto credere a te come ad altri figli di essere troppo superiori a chiunque"

Dio guardò Lucifer, Amenadiel e Jesus dicendo a quest'ultimo

"Devo darti ragione. Devo chiarire molte cose a tutti in paradiso..."

Rivolto ad Amenadiel e Lucifer

"...nessuno vi darà noie. Molte cose cambieranno in paradiso"

Lucifer disse a Jesus prima di scomparire come il padre Dio e il fratello Ibriel

"Jesus volevo solo dirti grazie. Nella mia eternità prima di ritrovare Amenadiel eri l'unico ad avere una parola di pietà verso di me"

Jesus gli sorrise scomparendo.

Riavviato il tempo, Amenadiel comunicò

"Stranamente non percepisco mio figlio. Neanche Trixie o la sorella"

Chloe stava rientrando nella camera accompagnata da Lucifer. La demone Maze disse con un mezzo sorriso a Lucifer

"La piccoletta sono certo abbia acquisito la tua capacità di celare lei e altri"

Lucifer era orgoglioso di sua figlia. Fu una capacità che auto realizzò per non farsi trovare nell'inferno. In quel momento era un problema. Cercando di tranquillizzare la sua amata Chloe, Lucifer le disse

"Comunque sono vivi. Perché non vedo mia sorella Azrael…"

Lucifer disse a Maze

"...Tu l'hai allenata per trovare un nascondiglio. Si trova con un bimbo di due anni e una bimba di poche ore"

La demone disse pensando

"Deve trovare un luogo che abbia cibo e acqua. Soprattutto molto sicuro…"

Maze disse sgranando gli occhi

"...la cucina dell'ospedale. C'era una dispensa molto ampia"

Nella dispensa dell'ospedale.

Trixie aveva trovato un luogo sicuro nella dispensa dell'ospedale, dietro uno scaffale di ferro pieno di ogni tipo di scatolame. Alla peggio avrebbe gettato lo scaffale sugli intrusi. Sarebbe poi scappata fuori con i piccoli da una finestra proprio sopra di loro. Non aveva neanche acceso la luce, sfruttando la luce di un lampione in strada che entrava dalla finestra. In fretta aveva preso da una camera di un reparto una coperta. Con cura aveva avvolto il cugino Charlie e la sorella. Era pronta a tutto per difenderli, tenendo tra le mani il coperchio tagliente di un barattolo di brodo di pollo. Dei rumori fuori la porta la tesero di più. Una voce quasi la commosse. Era Lucifer che diceva

"Trixie pericolo scampato! Puoi venire fuori!"

Trixie aprì appena la porta della dispensa, domandando

"Sei tu papà Lucifer?"

Vedendolo arrivare con Amenadiel e Maze subito Trixie rientrò andando dietro lo scaffale. Prese per prima la sorella, portandolo a Lucifer dicendogli

"Portala dalla mamma. Deve essere affamata"

Lucifer baciò la fronte di Trixie per poi scomparire. Fu il turno di Charlie che Trixie ridiede ad Amenadiel che gli disse commosso

"Sei un'anima luminosa"

Scomparendo anche lui con il figlio. Rimasta con Maze, la demone le disse

"Orgogliosa di te piccola diavoletta"

Si diedero il cinque.

Tornata nella camera della madre, Trixie fu accolta da un enorme abbraccio della madre a cui si unì Lucifer. Il re dell'inferno le disse mentre Maze cullava la piccola Rory

"Trixie ricorda sempre, senza di te non esisterebbe nessuna famiglia speciale. Tu sei la stella polare di tutti noi"

La demone sussurrò alla piccola vita tra le sue braccia

"Abituati agli abbracci. Delle volte sono piacevoli"

Un anno dopo Lucifer e Chloe si sposarono, officiando la cerimonia Jesus. Chloe divenne eterna e regina dell'inferno.

Pochi mesi al trentesimo compleanno di Trixie. Marte, primo avamposto umano.

Da otto anni una quasi trentenne Trixie viveva su Marte con altre diciannove astronaute e venti astronauti per preparare la prima città umana su Marte. Tornava sulla Terra ogni sei mesi per un mese.

In un giorno qualunque, Trixie si infilò una tuta pressurizzata raggiungendo un deposito fuori il modulo abitativo che formava una enorme città futuristica. Tolta la tuta pressurizzata stava per cercare qualcosa quando sobbalzò alla comparsa accanto di una ragazzina bruna con ali rosse raccolte dietro la schiena. Ripresa dallo spavento, Trixie le disse

"Rory vuoi farmi morire di crepacuore? Per fortuna gli alati non sono rilevati dalle telecamere di sicurezza…"

La ragazzina abbracciò con entusiasmo Trixie che sorrise

"...sai usare bene la mia tecnica. Perché sei qui?"

La sorella le disse nell'abbraccio

"Una bella notizia…"

Si allontanò di un passo

"...zia Linda da ieri una eterna. Sposata con zio A, grazie a papà. Dopo zio Dan, zia Ella manchi solo tu per diventare una eterna…"

Rory perse del sorriso

"...Perché tu vuoi diventare una eterna, visto che compirai presto i trent'anni che servono"

Trixie distolse lo sguardo, dicendo alla sorella

"Senti Rory, questa possibilità di diventare eterni oltre i figli di alati fu estesa ai parenti e amici che dovevano avere una buona motivazione. Mio padre Dan desidera l'eternità per poter migliorare la giustizia in America. Zia Ella per gestire la fondazione creata con papà Lucifer per aiutare le studentesse con tanto talento ma pochi soldi. Zia Linda per continuare il suo aiuto agli esseri magici nella terapia…"

Trixie guardò la sorella

"...ma io? Tra una settimana torno sulla Terra. Il mio progetto della vita può dirsi finito. Meglio non chiedere altro"

Rory sbatte i piedi sul pavimento arrabbiata, dicendo

"Non puoi diventare una anima in paradiso. Tu sei quella che più merita di diventare una eterna..."

Nuovo abbraccio della ragazzina

"...Tu sei Trixie quella che dimostrò a nostro papà Lucifer che non era un mostro. Tu soprattutto spingesti la mamma e papà perché dovevano stare insieme. Tu sei la mia sorellona che quando piangevo perché avevo paura del mio primo volo mi diede tanto coraggio. Devi essere una eterna"

Trixie abbracciò a sua volta la sorella. Il cuore di Trixie si riempi di affetto verso quella sorella. Una sorella che fu ogni gioia possibile per lei. Si stupiva sempre quanto era cresciuta. Le disse con voce calma

"Va bene. Penserò alla possibilità. Va bene?"

La sorella sorrise felice.

Poco dopo.

Scomparsa Rory, dal buio emerse un essere magico avvolto in un mantello. Dall'aspetto umano, era un elfo. Più esattamente era re Avram della realtà alternativa elfica Weis. Subito finì per baciare con passione Trixie che gli accarezzava i lobi delle orecchie dalla lunga punta. Il re lasciò le labbra di Trixie tenendola stretta a sé, dicendole con evidente piacere

"Trixie sei l'unica che comprende quanto amo questo gesto…"

Guardò Trixie con occhi dalle pupille di gatto, dicendole

"...stavo per cacciare tua sorella. Poteva rovinare il nostro momento"

Trixie ridacchiò

"Non ti preoccupare, per controllare tutte le scorte ci vogliono ore"

Nuovo bacio con passione.

Molto dopo.

Re Avram e Trixie erano mezzi nudi e abbracciati su alcuni materassi. Il re coprì Trixie con una coperta presa da un mucchio, dicendole

"Però l'idea di tua sorella di essere una eterna non sarebbe così male"

Trixie baciò il petto nudo del suo amato re, dicendo con il viso nascosto

"Avram non chiedermi questo. Tu dopodomani dovrai scegliere la tua sposa. Preferisco andare in paradiso o dove merito. Vivendo la mia vita forse ti toglierò dai miei pensieri"

Re Avram odiava quella cerimonia. Lui voleva come regina Trixie. Lei era una eroina per il suo popolo per averlo salvato. Lui, re Avram, stava per essere scoperto dagli altri umani su Marte con Trixie. Tutto a causa dell'imprudenza del re, sicuro che Marte fosse disabitato come sempre. Un'astronave aveva colpito alla schiena re Avram stordendolo. Si occupò Trixie di nasconderlo. Quel gesto fece nascere un'amicizia che diventò amore. Un amore destinato alla fine, viste le nozze previste del re. I due rimasero in un piacevole ma anche malinconico silenzio.

Una settimana dopo. Attico.

Tornata sulla Terra, Trixie non si aspettava nulla di meno da Lucifer che organizzò tre giorni di festa al Lux. Nonostante tutto, Chloe notò il fondo di tristezza negli occhi della figlia. Da anni la ormai ex detective gestiva con Lucifer e Maze un'agenzia investigativa non avendo mai perso il suo intuito. La stessa Trixie decise di raccontarle tutto del suo impossibile amore

"Un essere magico così solo. La sua intera famiglia morì in una guerra della sua realtà. Lo amo ma non posso metterlo contro il suo popolo, il suo destino".

Nello stesso momento. Realtà di Weis.

Re Avram camminava su una strada che portava al giglio della profetessa. Era un enorme giglio bianco sul vertice di una collina lussureggiante. Il giglio decideva per ogni re e regina regnanti chi dovevano sposare. Intorno alla collina c'era un immensità di abitanti della realtà alternativa. Giunto vicino all'enorme giglio bianco re Avram domandò

"Giglio rivela chi sarà mia regina"

L'angoscia del re aumentò, lui voleva Trixie con lui. Il giglio disse con voce dal tono neutro

"Della tua sposa vedo oltre una gran bellezza, nobiltà d'animo e nobiltà di famiglia. Nel vostro futuro c'è amore sconfinato del vostro popolo. Ecco il suo nome…"

Attico.

Chloe e Lucifer seduti nel divano con Trixie, cercavano di consolarla per il suo amore finito. Un suono di tromba sorprese tutti. Dalla porta del balcone entrò re Avram in alta uniforme dell'esercito, dicendo con tono solenne verso Trixie che era scioccata

"Sono qui per chiedere a te Beatrice Espinoza Decker Morningstar di diventare la mia sposa e regina della mia realtà. Il giglio…"

Trixie si portò le mani alla bocca con gli occhi lucidi come stava diventando re Avram

"...decreta che io devo sposare te Trixie"

Trixie guardò sua madre e il padre del cuore Lucifer che erano felici per lei. Dopo averli abbracciati, Trixie corse da re Avram che gli disse

"Trixie amore mio. Credevo di vivere un'eternità con una cicatrice sul cuore. Invece sarà un'eternità piena d'amore"

Baciandosi con passione. Re Avram allontanò le labbra da Trixie dicendogli triste

"Purtroppo sono solo"

Trixie gli indicò sua madre Chloe e suo padre Lucifer, dicendo al suo amato re

"Avram non sarai mai più solo. Fai parte della mia famiglia speciale"

Re Avram sussurrò a Trixie preoccupato

"Perché tuo padre Lucifer mi guarda male?"

Trixie gli spiegò

"Devi conquistare la sua fiducia. Come ogni padre non ama subito il probabile partner delle figlie"

Re Avram cercò di non avere timore, dicendo a Trixie

"Sarò degno della sua fiducia per amore tuo"

Avvicinandosi al re e la regina dell'inferno.

Due anni dopo. Realtà di Weis. Pomeriggio.

Chloe si avvicinò al balcone nel corridoio. Vide il popolo di Weis in attesa. Una nobile elfica le disse

"Sono tutti preoccupati per la regina Trixie. Voi sapete quanto la ama il suo popolo. Perché di solito i regnanti hanno un solo figlio o figlia. In questo caso sono due gemelli, un maschio e una femmina"

Chloe le sorrise, voleva dire qualcosa ma l'attesa le aveva sempre dato fastidio. Anch'esso in ansia, Lucifer abbracciò la sua amata Chloe. In quel corridoio c'era tutta la famiglia speciale della regina Trixie.

Due piccoli ma decisi pianti fecero tirare un sospiro di sollievo a tutti. Rory saltava dalla gioia dicendo raggiante

"Sono una zia! Sono una zia"

Re Avram aprì la porta della camera dicendo visibilmente felice

"Venite per conoscere i nostri figli"

Trixie era supina nel centro del letto stanca ma sorridente. Alla sua destra due piccole vite che piagnucolavano. Dan, Amenadiel e Lucifer si avvicinarono a re Avram. Il re dell'inferno disse a quel re elfico commosso

"Congratulazioni, sei entrato nel club di quelli che saranno sempre preoccupati ma anche felici per i figli"

Qualche anno dopo.

La regina Trixie sorrise sentendo i due figli, Adel e Lia di quasi se anni che erano nel balcone dire felici

"Nonno Lucifer"

La regina vide il suo padre acquisito Lucifer sedersi sul pavimento con i nipoti che gli dissero quasi insieme

"Nonno ci racconti la favola dell'angelo triste, la detective e la bambina?"

Con commozione la regina Trixie sentì quella favola che era il suo paradiso

"C'era una volta un angelo molto triste che la sua famiglia rendeva più triste. Nella sua eternità senza sorrisi, l'angelo incontrò una detective, la migliore di tutte le realtà, la felicità di quell'angelo. Con la detective c'era sua figlia, una stella lucente per tutti quelli che lo incontravano…"

Il racconto di una famiglia speciale.

FINE