Io e te insieme capitolo 12 – Le acque termali

Terry, puoi pubblicare!

Siamo in viaggio da oltre una settimana, abbiamo attraversato quasi tutta la pianura Padana, siamo passati per Pavia, poi Mantova ed ora siamo a Abano, località nota per le sue acque termali.

Abbiamo deciso di riposare qui qualche giorno, prima di raggiungere Venezia. Abbiamo dovuto usare le lettere di cambio che ci ha lasciato mio padre per avere altra liquidità per il viaggio.

Vedo la mia Oscar uscire dalla toilette, dopo tanti giorni ha indossato un pantalone e camicia, sorrido e dico: "Non hai resistito! Tutti qui pensano che siamo fratelli, adesso dobbiamo stare attenti a non farci scoprire." Sussurro all'orecchio. "Sei bellissima ... ti amo ..." la bacio con passione, la sento sciogliersi tra le mie braccia.

"Oh André! Che ne diresti di uscire e raggiungere uno dei laghetti di acqua termale? Ho una gran voglia di tuffarmici!" Rispondo sorridendo felice. Ormai siamo al sicuro!

"Sono sicuro che dopo ti sentirai meglio ma dovremo portarci degli abiti asciutti!"

"Ma veramente...vorresti fare il bagno vestito?!" Rispondo maliziosa.

" ... Ma ... ecco ... vorresti tuffarti in acqua senza vestiti?"

"Esatto! Ah ah ah …"

Spalanco la bocca e sussurro: "E se ... poi ... qualcuno ti vedesse?"

"Penserebbe che finalmente ti sei trovato una donna ... ed hai abbandonato tuo fratello! Ah ah ah ah!"

"Oscar, ti prego non scherzare su una cosa tanto ... tanto ... ah ah ah ..."

"Beh ... fai come vuoi ... io mi farò un bel bagno!" Poi sorrido.

Vedo Oscar lasciare la stanza e la seguo mestamente, poi sussurro: " Ma io sono un tantino geloso, e se dovesse vederti qualcuno?"

"Mi vedrai tu ... ovviamente! Allora vieni o no?!"

Poi scendo le scale della locanda e raggiungo la grande sala comune.

Vedo scendere il comandante, spalanco la bocca e sussurro come un ebete: "E' bellissima!"

Vedo il mio amico guardare troppo il Comandante, gli do una gomitata nel fianco e dico: "Imbecille torna alla realtà! Ma non hai visto che André è al suo fianco?"

"Eh ... si si ... però... è bellissima lo stesso!"

Mi avvicino ai nostri amici, Alain ha una strana espressione.

"Va tutto bene? André ed io ci allontaniamo un paio d'ore! Voglio andare a vedere questi laghetti di acqua termale! A dopo ragazzi!"

"A dopo ... Comandante!" la seguo con lo sguardo fino a che non lascia la sala, sussurro sottovoce: "Beato lui!" poi mi guardo intorno, vedo una donna sorridermi, la ignoro. "Chissà cosa vorrà?! Mica sono piacente, anzi!"

Raggiungo le scuderie seguita da André, mi avvicino a César, faccio per prendere la coperta sottosella quando sento la mano di André afferrare la mia.

"Lascia, faccio io. La sella pesa troppo per te ...

Sento un brivido, la sua mano stretta alla mia, sale l'emozione, non resisto, lo bacio timidamente, sussurro: "Ti amo tanto!"

"Anche io André...anche io ..." Poi sorrido.

"Ora però prepariamo i cavalli! Uhm ... anche a te Alain sembra strano?"

"Ammetto che negli ultimi tempi è molto distratto, forse pensa a Parigi ... ma no, cosa dico?! A Parigi non ha famiglia ..."

"Non so a cosa pensa ... però lo trovo strano! Su, ora prepariamo i cavalli! Voglio tuffarmi in uno di questi laghetti!"

"Andiamo ..." Prendo le redini di César e salgo in sella. Sono diverse settimane che non monto, faccio un poco fatica a salire ma non voglio fare preoccupare Andrè.

"Coff ... " Faccio un bel respiro, mi sistemo meglio in sella, mi volto verso Andrè, lo osservo e dico: "Bene, andiamo Andrè?!"

Mi faccio portare dal garzone un bicchiere di liquore e dico al mio amico: "Gerard, non vedo l'ora di trasferirmi a Venezia, però devo pensare di cosa vivrò ... anzi vivremo!"

"Alain ... come prima cosa dovrai toglierti dalla testa la donna di Andrè! Vedi di iniziare a vederla così: la donna di Andrè!"

" ... La donna di André! ... Uhm ... belle parole!" rispondo buttando giù il liquore. "Facile a dirsi amico mio ma a farsi? ... Gerard, dove credi siano andati quei due?"

"Dove non lo so ... ma ho una vaga idea del cosa vogliano fare!"

"Cosa? Avanti parla!"

"ALAIN! Ma apri gli occhi! Faranno quello che fanno tutte le persone che si amano! Insomma, devo essere più esplicito?"

L'afferro per il bavero e digrigno: "Smettila! Ti proibisco di continuare!" Poi lo spingo e lascio il salone.

Osservo il mio amico allontanarsi, spero davvero che riesca a pensare al comandante in maniera diversa, deve togliersela dalla testa o diventerà matto.

Cammino svogliatamente con le mani in tasca, tiro un calcio a un ciottolo, sento un lamento: "Ahi che male! Ma siete impazzito?! E' così che trattate le donne?"

Alzo lo sguardo, vedo davanti a me una donna minuta, con i capelli rossi e le lentiggini in viso, giovane, molto giovane.

"Ehm ... ecco, veramento no, certo che no!"

"E vorrei vedere!" rispondo mentre mi massaggio la caviglia. "Monsieur avete forse litigato con la Vostra donna ed è per questo che tirate i calci alle pietre?"

"No no ... nessuna donna ... almeno nessuna donna mia ... ecco!"

"Quindi è la donna di un altro! Ma di dove siete? Cioè volevo dire è evidente che siete francese ma da dove venite?"

"vengo da Parigi, Mademoiselle!"

"Parigi?! Oh Signore ma lì non è scoppiata la rivoluzione?"

"Proprio lì! Un posto da cui fuggire, credetemi!"

"Dunque siete un fuggiasco?! Uhm ... forse siete un ricercato?"

"Eh? No no ... perchè ricercato?"

"Venite o no da Parigi? Quindi siete un fuggiasco!"

"No no ... sono un uomo libero! Niente ricercato, niente fuggiasco, niente di niente! Solo un francese che ha deciso di allontanarsi dal caos che regna lì!"

"Chissà perché ma non Vi credo, comunque è affar Vostro! ... Ditemi, dove siete diretto?"

"Non lo so ... non ho ancora deciso"

"Mi piacerebbe che mi portaste con Voi!"

"Ma ... perchè?!"

"Perché non ho famiglia e desidero viaggiare."

"Eh, capisco però io ... mi dispiace ma non credo che sia possibile, mademoiselle. Ed ora, se volete scusarmi ..."

"Voglio venire con Voi altrimenti Vi segnalo alle autorità!"

" Ma ... no no, io proprio non posso. Mi dispiace!" Poi mi volto e mi allontano deciso.

Vedo andar via l'uomo e sussurro: "Accidenti, ma perché non trovo un uomo?"

Corro via da quella squilibrata, quasi quasi vado a fare un tuffo in qualche laghetto, almeno mi rilasso un poco! ...

Dopo avere cavalcato per un breve tragitto, porto il cavallo al passo, sento un poco di stanchezza e di fatica a respirare. Cerco di fermarmi, di rallentare il respiro. Forse ho chiesto troppo a me stessa.

Vedo Cesar rallentare, pian piano porto al passo il mio cavallo fino ad affiancarla, domando: "Cosa ti succede? Stai male?"

"No no ... solo ... " arrossisco un poco, non voglio fare preoccupare Andrè, "Ecco, forse sono stata troppo a riposo ... coff coff ..."

"Non sei ancora guarita ma sono sicuro che andrà tutto bene!" Scendo da cavallo, le porgo la mano e dico: "Su, vieni, tanto siamo quasi arrivati."

"Si ... " Poi scendo con fatica, aiutata da Andrè. Faccio un bel respiro e ci addentriamo nel folto del bosco. Dopo pochi passi vediamo un magnifico laghetto, piccolo, riservato, tranquillo. Andrè lega i cavalli e prende due coperte, le sistema a terra e poi mi osserva. Sento lo sguardo di Andrè addosso, mi volto e lo scopro intendo ad osservarmi. Arrossisco, imbarazzata. Poi sorrido, il suo sguardo mi scalda il cuore, gli sorrido, mi avvicino, prendo le sue mani e le stringo tra le mie.

"Oscar vieni qui, meglio che ti riposi un poco, la cavalcata ti ha stancata."

"Si ... forse ... però sarebbe meglio se facessi un bel bagno caldo ... coff ...magari potrebbe aiutarmi ... se poi tu volessi venire con me ... coff coff"

"Si ma ... dobbiamo toglierci i vestiti ..."

"Si, l'idea sarebbe proprio questa ... un bel bagno caldo ... senza vestiti ... solo tu ed io ..." rispondo posando una mano sul suo petto, all'altezza del cuore.

"Se è questo che vuoi, sono pronto!" Rispondo mentre mi libero della camicia.

Sorrido mentre osservo Andrè, è così bello e sensuale mentre si sfila la camicia. Faccio un bel respiro e inizio anche io a sfilare gli abiti, tolgo gli stivali, poi le calze, sbottono i pantaloni e li lascio cadere a terra.

Guardo la mia Oscar, sussurro: "Sei bellissima, da togliermi il fiato ..."

"Oh, io ..." Imbarazzata abbasso lo sguardo, "Grazie, io ... anche tu sei ... bellissimo!"

Mi avvicino alla mia donna, l'abbraccio poi mi perdo in un lungo e appassionato bacio ...

Sento le labbra di Andrè sulle mie, la sua lingua cercare la mia, le sue braccia stringermi forte, poi piano ci muoviamo fino a raggiungere il laghetto e così, stretti l'uno all'altra, ci immergiamo nelle calde acque termali di questo laghetto. Piano sento le mani di Andrè farsi più impertinenti, i suoi baci più esigenti. Iniziamo così ad amarci, con calma, dolcezza e calore.

Mi addentro mestamente tra i laghi, desidero fare un bel bagno termale, spero che la tensione che ho accumulato sparisca con un bel tuffo in acqua. Continuo a camminare, intravedo un lago, sussurro: "Ecco sono arrivato, un bel bagno non me lo toglie nessuno." mi sfilo il primo e il secondo scarpone, guardo il calzino, c'è un bel buco. "Accidenti, prima di ripartire debbo fermarmi ad un emporio, debbo comprare delle calze!" poi mi sfilo la camicia e infine slaccio la cintura dei pantaloni, quando all'improvviso sento un vociferare ...

Mi avvicino al lago, nascosto da un cespuglio, accidenti, io avrei voluto fare un bel bagno caldo in solitudine! Sposto un poco le fronte, "Ahi .. accidenti a te cespuglio spinoso!", brontolo per avere scelto un cespuglio pieno di spine, sembra quasi un rovo. Poi sbircio, sono proprio curioso, dal rumore sembrano due amanti. Mi sistemo per bene, sposto qualche foglia cercando di non pungermi ... e poi la vedo. Li vedo. Loro due, belli, lei sembra una dea, con i capelli bagnati e senza abiti, stretta a lui.

Sbianco in volto, sussurro: "Accidenti ad André! Quanto lo invidio! ... Ci ha messo tutta la vita per averla e ci è riuscito! Oh Signore quanto soffro! Aiutatemi, Vi prego!"

Sento i loro gemiti, la sento gioire tra le sue braccia, avvinghiata a lui. Le sue lunghe gambe gli cingono la vita mentre lui la stringe, immerso in acqua a metà. Lei piega la testa all'indietro, i capelli appoggiati all'acqua, il collo esposto ai baci di Andrè. Si muovono all'unisono, gemono in sincronia. È un concerto di anime, inizio a sentirmi di troppo, però ... come vorrei essere io al posto di Andrè. Anche io potrei ... no, la osservo meglio, no. Io non potrei mai farla gioire così. Lei lo ama, ama lui, solo lui.

Accovacciato, cerco di allontanarmi, afferro gli scarponi e la camicia e vado via.

"Ma guarda cosa doveva accadermi, maledizione!" All'improvviso sento una voce già sentita.

Monsieur, ma è destino incontrarci ancora, dove state andando?"

"Oh, Mademoiselle. Di nuovo Voi? Vado ... a cercare un altro laghetto, questo è già occupato ... purtroppo!"

"Vengo con Voi!"

"Piuttosto ... potreste consigliarmi un altro laghetto?!"

"Certo, venite con me!" Rispondo felice mentre faccio strada.

Seguo questa ragazza, ora che ci penso ... non conosco neppure il suo nome.

"Madamigella ... come Vi chiamate?"

"Bella, Voi?"

"Alain"

"Alain! Ma che bel nome! Ditemi, il mio Vi piace?"

"E' molto ... particolare, ecco!" Però è una bella ragazza ... ma io ... amo il comandante ...

"Si, infatti lo è. Il nome l'ho ereditato da mia nonna. Ma ditemi, viaggiate da solo?"

"Io ... no, no. Viaggio con degli amici, tre amici, per la precisione."

"Ma lo sapete che il numero tre porta male? ... Ho deciso, verrò con Voi!"

"COSA?! No no ... non è possibile! Noi ... noi ... stiamo facendo il Gran Tour! Si si ... il Gran Tour!"

"Non capisco ... comunque ovunque Voi andiate per me va bene."

"Eh ... ma per i miei amici non so ...insomma, sono loro che ... finanziano il viaggio, ecco!"

"Ma io posso essere utile ... non so, potrei governare i cavalli, preparare i pasti insomma qualsiasi cosa tranne concedermi. E' meglio mettere le cose in chiaro, sono una ragazza onesta."

"Ma ... io ... non posso, davvero. Io non posso decidere una cosa simile! E poi ... perchè? Insomma, avrete una famiglia qui, degli amici, parenti ..." Rispondo imbarazzato, questa pazza non vuole arrendersi!

"Ma ve l'ho detto già prima, io non ho nessuno al mondo e voglio cambiare vita, magari trovo un brav'uomo che mi sposa. A proposito, siete impegnato?"

"COSA? Ma ... Voi mi conoscete appena ... non potete davvero fare certe domande!"

"Come no?! Non c'è nulla di male! Credevo che i francesi fossero persone di larghe vedute e invece mi sbagliavo, siete dei tardoni!"

"Ah no, tardone a me proprio no! Che Vi sia ben chiaro, io sono un uomo a modo, educato ... beh, insomma, quasi educato! E sveglio!"

"E allora perché Vi siete scandalizzato quando Vi ho chiesto se avete una donna?"

"Perchè ... perchè ... io non ho nessuna donna ... anche se ... ne vorrei una, una sola, ma non posso averla, lei è già di un altro ..."

"Ohhh mi dispiace! Beh vedrete che ne troverete un'altra magari più carina! E ditemi, i Vostri amici sono tutti uomini?"

"Ehm ... no ... "

"Quindi c'è una donna con Voi!? Magari è proprio quella di cui siete innamorato, non è vero?"

"In effetti ... ma come Vi ho detto, lei è impegnata"

"Sono davvero curiosa di conoscerla! Forse è lei che è a capo della spedizione? Perché se così fosse, vorrei parlarle, magari la convinco a farmi partire con Voi."

"Eh ... ma una donna a capo di una spedizione? Ma poi ... la nostra non è una spedizione! È un viaggio! Il Gran Tour! Oh ... Voi mi state confondendo!"

Sorrido e ribatto: "Ma lo sapete che siete simpatico? Comunque siamo quasi arrivati ... eccoci al laghetto, forse un bel bagno è quello che Vi ci vuole magari Vi aiuta ad aprirVi mentalmente e quando sarete uscito dalle acque sarete meno tardone!"

"Oh ... ancora! Io non sono tardone, chiaro?! Ed ora ... se non Vi dispiace, vorrei fare il bagno!"

"Posso farlo anch'io? Ovviamente con la biancheria che indosso."

"Oh ... beh, se volete ... e sia! Ma poi non datemi del maniaco ... gli occhi son fatti per guardare ... ed io guardo!"

"Guardare non ha mai fatto nascere bambini e poi Vi ho già detto che indosserò le sottane! ... Ah ... ma certo ... per un francese magari è scandaloso, non è vero?"

"Beh ... mica solo per un francese! Sappiate che siete davvero sfacciata! Ma ... quanti anni avete? Diciotto?!"

"Sedici."

"Ecco ... siete ancora una bambina!"

"Bambina? Ma se tutte le mie amiche sono sposate e hanno figli! Beh ... io certo non sposerò il primo venuto!" dico togliendomi il vestito e rimanendo con le candide sottane, poi mi immergo nell'acqua. "Avanti, sbrigateVi ... non sapete cosa Vi perdete!"

"Oh ... Voi mi farete impazzire, ragazzina!" Poi mi sfilo gli scarponi, le calze, la camicia e mi butto nel laghetto.

"Ehi Alain, i tuoi amici sono più gentili di te? Ah ah ah ..."

André ed io ci asciughiamo e ci rivestiamo. Mi infilo le scarpe quando mi sento cingere da dietro, André mi afferra per i fianchi, mi bacia l'orecchio e sussurra con dolcezza: "Mi farai impazzire! ... Non faccio che desiderarti ... ti amo!"

"Andrè ... ma ... tu ancora ... vorresti?" Rispondo imbarazzata. Andrè è un amante appassionato, attendo, dolce ed instancabile. Io invece ... mi stanco facilmente, sarà colpa della malattia ...

"E perché no?!" la giro a me e la bacio con passione. La porto giù sul prato.

"A ... Andrè ... io ... coff .. coff. ...non .. sono ... io ... coff ... scusami ma ... sono stanca ..." Rispondo imbarazzata, arrossendo, vorrei anche io, però mi sento davvero stanca. E poi, non è che ci siamo risparmiati, nel laghetto, anzi!

La stringo a me, bacio le sue mani e guardandola negli occhi sussurro: "Scusami, hai ragione!" poi l'aiuto ad alzarsi e bacio ancora le sue mani. "Dai, vieni! Meglio tornare alla locanda ma non dimentichiamoci che da questo momento siamo nuovamente fratelli! Ah ah ah ..."

"Andrè ... se non ti dispiace io ... vorrei rimanere ancora un poco qui ... questo posto è così bello! E poi .. quest'acqua ... mi sembra di respirare meglio ... "

"Come vuoi amore mio! ... Troviamo un posto dove sederci!" mi guardo in giro. "Ecco, quel tronco andrà benissimo." stringo la sua mano alla mia e la porto con me, ci sediamo, vicini, stretti. Sposto i suoi lunghissimi capelli biondi e l'abbraccio. "Sei un sogno! ... Tutto ciò che desidero lo stringo tra le mie braccia! ... Oscar, ti amerò fino all'ultimo giorno che Dio vorrà concedermi."

"Oh Andrè ... io ... non avrei mai pensato di poter provare simili sensazioni ... io ... vivo solo stando accanto a te." Poi mi stringo nel suo abbraccio, respiro il suo profumo, mischiato a quello di questo boschetto e delle acque termali. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare, sento le mani di Andrè stringermi, mi appoggio al suo corpo e mi affido a lui, totalmente.

Palazzo Jarjayes

"NANNY! NANNYYY! Ma dove sei? E' ora di partire! Accidenti, Marguerite, se non si presenta entro un minuto, io la lascio qui!" Sbuffo, adesso che so dov'è mia figlia, voglio raggiungerla. Mio figlio, o figlia, il mio erede. Lei è uguale a me, forte, fiera e decisa. E mi manca, devo ammetterlo, mi manca.

"Sta calmo Augustin, ma cosa ti prende? ... Eccola sta arrivando!"

"Oh, Marguerite, io voglio partire e raggiungere nostro figlio ... e di sicuro tuo fratello sa dov'è diretto. Quindi prima partiamo e prima lo troviamo!"

"Ma si, caro, lo desidero anch'io!"

Cammino veloce, fino a raggiungere la vettura.

"Paff .. paff ... Scusatemi Generale ma avevo dimenticato di prendere i dolci che tanto piacciono ai miei ragazzi!"

"I dolci? Ma Nanny ... i dolci li mangeremo noi durante il viaggio! Ora che li raggiungeremo ...saranno diventati tutti duri come delle pietre! Su forza, saliamo in carrozza! Jacques, preparati a partire! Forza, veloci!"

"Sissignore!" Rispondo chiudendo lo sportello, poi tiro su il predellino, salgo a cassetta e tiro i cavalli.

Mi sistemo in carrozza accanto a mia moglie, davanti a me si è sistemata Nanny.

"Marguerite, sono ansioso di raggiungere tuo fratello. Anche se uscire dalla Francia non sarà affatto facile!"

"Spero vivamente che nessuno ci segua. Augustin, ho paura!"

"Stai tranquilla ... ho fatto predisporre dei lasciapassare ... e poi i nobili che scappano passano tutti dal Belgio, noi invece attraverseremo il Paese, daremo meno nel'occhio così. Ufficialmente saremo dei borghesi che vanno in visita a dei parenti ... Vedrai che andrà bene!"

"Lo spero Augustin ..."

Nanny tira fuori il fazzoletto, si asciuga le lacrime e sussurra: "Spero che i miei ragazzi siano in un luogo al sicuro."

"Ne sono certo, Nanny. Mio cognato li ha protetti e curati ... vedrai che li troveremo in salute! Su su ... un poco di ottimismo, donne!"

"Si, avete ragione Signor Generale ..."

Sono in acqua con quella mocciosa, la sento ridere e non fa che parlare, Dio che mal di testa mi sta facendo venire! ... Non ne posso più decido di uscire.

Vedo Alain allontanarsi a nuoto e andare verso la riva fino a che non tocca il fondo e lascia il laghetto, lo chiamo: "ALAIN ASPETTATE! ... ESCO ANCH'IO!"

"Oh...Mademoiselle! Lo sapete che siete ... siete... uff..."

"Sono cosa? Forse la mia presenza Vi da fastidio? Beh rassegnatevi tanto ho deciso che verrò con voi ... parlerò con i vostri amici e partiremo insieme!" Dico lasciando il laghetto.

"Oh ... povero me! Ma chi Vi dice che i miei amici Vi vogliano!"

"Non vedo perché dovrebbero rifiutarmi?!" lo guardo dritto negli occhi e continuo: "Non voglio approfittare di nessuno, il viaggio saprò guadagnarmelo!"

"Guadagnarvelo? E come? Sono proprio curioso!"

"Accudendo voi e i vostri amici e poi ho qualche moneta che ho risparmiato."

"Accudendoci? Io non ho bisogno di essere accudito! E neppure i miei amici! Ed ora scusatemi, vado da loro!"

"E i vestiti? Le Vostre coullottes? Chi li lava?"

" Le mie ... io!"

"E quelle degli altri? Sempre voi?"

"Certo che no! Ognuno di noi si lava le proprie cose ... a parte André che si occupa del c ... ehm ... di Madame!"

"Volete dire che uno dei vostri amici lava le coullottes a una donna?!"

"Eh ... si certo. La sua donna ... oh ma insomma! Lasciatemi in pace!"

"CHE?! Ma dove si è mai visto che un uomo lava le coullottes di sua moglie!? ... Va bene che sono una donna di larghe vedute e voi siete un tardone ma questa davvero non l'ho mai sentita!"

Mi allontano a passo spedito, seguito da questa matta che mi riempie di parole.

Povero me! Mi sta rintronando!

Passo davanti al laghetto dove ho visto il Comandante, mi fermo un attimo, sospiro, indeciso se spirali ancora o andare oltre.

"ASPETTATE! Perchè correte in questo modo?" Domando tentando di tenerlo al passo.

"Perché...perché si!"

Sposto un poco il cespuglio, decido di sbirciare di nuovo. Accidenti a me ed alla mia curiosità!

Sono alle spalle di Alain, sussurro all'orecchio: "Oltre ad essere tardone siete anche guardone!"

"Io non sono un guardone ... come ti salta in testa di dire una cosa del genere? E poi ... cosa vuoi TU da me!" Sbuffo, mentre sbircio al di là del cespuglio. Eccoli lì, lei stretta tra le sue braccia, credo che si sia addormentata. Lui la accarezza piano la schiena, la tiene appoggiata sul suo petto.

"Ah no?! Se non siete un guardone perché state spiando quei due amanti?"

"Perchè ... perchè quei due sono i miei amici, e poi io non spio, mi assicuro che ... che nessuno li disturbi! Ecco ..."

"Siete il loro guardiano? Uhm ... beh se lo dite Voi! Comunque se quei due sono i vostri amici, andrò da loro per chiedere se mi lasceranno partire con voi!" Ribatto oltrepassando la siepe.

"COSA?! No no ... resta qui, ragazzina impertinente!"

Alain mi afferra la mano, lo guardo e dico: "Non vorrete provarci con me, spero!"

"Certo che no, ma tu non andrai a disturbarli, chiaro?!"

"Se non volete che li disturbi allora verrò con voi in paese e attenderò che quei due tornino alla locanda per parlargli!"

"Oh ... mi arrendo ..."

Sento dei rumori alle nostre spalle, piano sposto Oscar, afferro la spada e mi alzo. Mi avvicino al luogo dei rumori. Non posso crederci, Alain è qui, con una ragazza.

Vedo André puntarmi la spada contro, metto le mani davanti e balbetti: "A .. André ... so ... sono io ... mi riconosci, vero amico?"

"Certo che ti riconosco, ma tu cosa ci fai qui!"

"Ma come ... non eravate di guardia?! Dunque avevo ragione, siete un guardone!"

"Alain ... spiegami cosa stai facendo qui e chi è lei!" Rispondo indicando una ragazzina, sistemata al fianco di Alain, che si è intromessa nella nostra discussione.

"Ecco lei ... lei è ..." guardo la ragazza e domando: "Ma come diavolo hai detto che ti chiami?"

"Avevo ragione, siete un tardone, visto che non ricordate nemmeno il mio nome! Comunque Monsieur, il mio nome è Bella."

"Allora Alain ... mi vuoi spiegare?" Domando arrabbiato.

" ... Ecco ... io ..."

Bella ribatte:"Ve lo spiego io, Monsieur..."

"NO! Tu sta zitta!"

"E invece parlo! Vedete Monsieur, Alain ha fatto il bagno nel laghetto e anch'io ... come vedete siamo bagnati fradici, poi stavamo tornando alla locanda e vi abbiamo incontrati."

"E no, non ci avete incontrati ... ci avete spiati! Che è ben differente! Allora Alain ... tu lo sapevi che saremmo venuti al laghetto ... cosa ci fai qui?!"

Sento delle voci, mi alzo, raggiungo André e ascolto la discussione.

"Ehi André ma sei matto o cosa?! Come ti ha detto madamigella Bella, sono venuto qui per fare un bagno, il resto è pura coincidenza. Ma guarda tu, cosa mi tocca sopportare ... essere additato come spione ..."

"Monsieur, Alain ha ragione, infatti ci siamo incontrati casualmente e poi mi ha perfino promesso che partirò con voi!" Dico soddisfatta.

"COSA?! Alain ... tu sei tutto matto! No no no ... è fuori discussione! E poi questa è solo una ragazzina! Vuoi crescere una buona volta? E smettere di correre dietro ad ogni gonnella che incontri? Questa è davvero troppo grossa!" Quasi urlo decisa, palesando la mia presenza a fianco di Andrè. Possibile che Alain non voglia crescere?

"Ma Com ... ehm ... Madame Françoise, io non corro dietro a nessuna tanto meno alle ragazzine."

"Certo Alain ... e tutto ciò ... come lo spieghi?!"

"Madame, Alain ha detto la verità, lui non mi corre dietro anzi se potesse mi farebbe sparire immediatamente, solo che si è impietosito per via della mia condizione e ha deciso che mi porterà con lui. Vedete madame, non ho nessuno al mondo ed io desidero andare a Venezia e cambiare vita, non voglio rimanere qui e sentirmi costretta a sposare un vecchiaccio bavoso pur di mangiare!"

"Ma ... Andrè ... tu cosa pensi?!"

"Dico che per me, Bella può unirsi a noi."

Abbraccio felice il giovane dagli occhi verdi e dico: "Grazie, grazie Monsieur!" poi guardo la donna, abbasso gli occhi. "Scusatemi Madame, non volevo adirarvi ma io sono così felice ... Grazie!"

"E sia, però che ti sia ben chiaro ragazzina, qui comando io. E Andrè ... Andrè è mio marito. In quanto a te Alain ... vedi di non creare altri problemi!"

"Si ... certo Madame!

Uff ... e adesso cosa faccio con questa ragazzina?! ... Beh ... devo riconoscere che mi ha salvato dalla lama di Andrè e del comandante.

"Andrè ... torniamo alla locanda ... coff ..."

"Si ... andiamo ... Françoise!" Sussurro mentre ci allontaniamo seguiti da Cesar.

Appena i due vanno via, dico: "Bene Alain, non mi ringraziate? Da quanto ho visto, vi ho salvato la vita!

"Taci! Ma lo sai che sei davvero ... impossibile! Ed io ora ...cosa ci dovrei fare con te?!"

"Cosa ci vorreste fare?! Ehi ... sappiate che io non sono una meretrice quindi esigo rispetto! E poi, Vi consiglio di comportarvi bene con me, se non volete che dica al Vostro amico che siete innamorato di sua moglie!"

"COSA?! Tu TU TU ... sei tutta matta! Ed ora muoviti, torniamo alla locanda ... uff ... povero me!"

"Ohhh come sono felice! Finalmente si realizzeranno i miei sogni! .. Si, andiamo Alain! Ih ih ... Che fortuna che mi è capitata, grazie mio Dio!"