Verso la Contea Jarjeyas

"Padre, resterò con Voi."

"Oscar...per favore, figliola, coff...vai a riposare...etcium … coff…"

"Assolutamente no Padre, voglio rimanere qui con Voi!"

"Coff...sii ragionevole! Coff...sarai stanca...etcium! Coff...e poi non vorrei contagiarti...nelle tue condizioni...coff..."

"Padre, ma io non posso lasciarVi da solo, Voi non state bene, e poi cos'è quest'idea di voler partire domani mattina all'alba?! Voi state troppo male!"

"Oscar! Coff...non discutere sempre! Etcium! Domani mattina starò benissimo! Etcium …"

"Ma cosa dite? Voi domani starete peggio, vedrete!"

"Coff! Ma cosa dici! Io sono il Generale Jarjayes! Coff...ci vuole ben altro coff...per tenermi a letto! Etcium ... ANDRE! Fai ragionare mia figlia!"

"Signore, Voi lo sapete che Oscar non sente ragione. Permettetemi di dirVi che ..."

Oscar ribatte: "Andrè, si può sapere cosa dici?"

"Oscar, hai bisogno di riposarti un poco...dai...resto io con tuo padre!"

"Andrè, a quanto pare, sei più cocciuto di mio padre. Io sono davvero preoccupata per lui, sta davvero male!"

Mio padre, fa un respiro profondo, ha gli occhi lucidi, il naso chiuso e poi mi dice, con una voce cavernosa: "Oscar, per cortesia, non farmi preoccupare...coff...riposati..."

"E va bene Padre, come volete, andrò in camera mia."

Mio padre alza gli occhi al cielo, apre le braccia, sorride sornione e ribatte soddisfatto: "Grazie Signore!"

Mia figlia non si arrende, e dice: "Però André resterà qui! Non voglio che rimaniate da solo".

Guardo mia figlia, ha un piglio deciso, lo sguardo freddo, è determinata a non cedere! Dritta in piedi, appoggiata alla parete vicino alla porta. Fiera, orgogliosa, testarda. Uguale a me, in fondo!

"Andrè, figliolo, io non ho bisogno di nessuno. Farò i miei fumenti da solo. E poi anche tu hai bisogno di riposare, domani, comunque andranno le cose, noi ci rimetteremo in viaggio! Nel pomeriggio, al massimo sera, dovremo essere a casa! Quindi, raggiungi tua moglie!"

"Ah no, Padre! Voi da solo no! O resta André o resto io! Che sia chiaro!"

"OSCARRR! ADESSO BASTA! Coff .. coff ... ACCIDENTI, NON FARMI AGITARE! Voglio rimanere solo, voglio stare tranquillo! E poi, dopo aver fatto i fumenti, mangerò qualcosa che ho nella borsa da viaggio e andrò a letto, quindi, voi due siete pregati di lasciare la mia stanza in fretta, CHIARO! ... ETCIU' ..."

"Padre, siete davvero impossibile! Mi chiedo come riesca mia madre a sopportarvi! Comunque siete malato, vi farò portare una bella zuppa calda per cena! E André ed io ceneremo qui con Voi!"

"NO! ALLORA NON HAI CAPITOOO! Voglio rimane solo, magari fammi portare la zuppa calda, ma voglio rimanere solo!"

"NO NO NO NO Sono più cocciuta di Voi!"

"Ih ihih …"

"ANDREEEEE' PORTALA VIAAA! E POI, NON MI SEMBRA CHE SIA IL CASO DI RIDERE! COFF ...COF ... ETCIU'... "

"Scusate Generale, ma non riesco a resistere ah ah ah …"

Guardo mio genero, è seduto su una poltroncina, con le gambe distese, le braccia incrociate, rilassato e ride beato della nostra discussione. Devo dire che è un gran bel ragazzo, ho scelto proprio un bel marito per la mia piccola … chissà che bel nipotino mi porterà l'anno nuovo! Ah …. non vedo l'ora di tenerlo in braccio! Però, se Andrè non la smette di ridere …. guai a lui!

"Santo cielo, ma dico Andrè, si può sapere cos'hai da ridere? Piuttosto convincila ad andare via!"

"Generale, perdonatemi, ma io non intendo discutere con mia moglie. Per cui Oscar, tu andrai a riposare e ti prometto che io resterò qui!"

"SENTITO OSCAR? TI ORDINO DI DARE ASCOLTO A TUO MARITO! ADESSO FUORII!"

"E va bene, ma André, tu resti...io mi fido di te...lo sai! Buon riposo Padre! A dopo!"

Vedo mio genero sorridere, si alza dalla poltroncina, si avvicina leggero ad Oscar, le accarezza una guancia e abbraccia mia figlia, che poco dopo lascia la mia stanza, credo che le abbia qualche parolina dolce all'orecchio, perché la mia piccola è arrossita … che tenerezza che fanno questi due! Oscar, quando è con Andrè, sembra un'altra persona, diventa dolce ed arrossisce come un'educanda!

"Oh finalmente! Maledizione!... E' mai possibile che queste figlie siano tutte testarde come un mulo!"

"Ih ih ih ... perdonatemi Generale, ma sono uguali a Voi, sono senza dubbio delle Jarjayes!"

"Andrè cosa dici, mi prendi in giro?"

"Oh Generale! Non adiratevi! Oscar é cresciuta imitandovi, lo sapete! Ha preso quasi tutto da Voi!"

"Uhmm ... Andrè!... etciùùù …"

"Ditemi Generale! Posso fare qualcosa per Voi?Volete che vi regga l'asciugamano? Volete una copertina?"

Guardo Andrè, faccio un respiro profondo, e dico:"E va bene, mi arrendo! Passami la copertina, ma l'asciugamano lo reggo io grazie, e dopo ESCI DI QUIIII!"

"Generale, ecco la copertina! Mettetela così! Non vorrei che prendeste freddo! Però perdonatemi, ma ho promesso ad Oscar di restare con Voi, per cui Vi terrò compagnia! Non vorrei che Oscar si arrabbiasse...sapete, con la gravidanza ha bisogno di tranquillità!"

Sono fuori di me, mi alzo dalla poltrona con indosso la copertina e l'asciugamano in testa, a passo marziale vado verso la porta, la spalanco e dico: "Non ce la faccio più, prima mia figlia adesso tu, sai cosa ti dico Andrè?"

"Cosa Generale?"

"FUORI DI QUIIII! ADESSO, SUBITO, SU DUE PIEDI, SE NON VUOI CHE TI PRENDI A FIL DI SPADA! ETCIU' …"

"Generale, non vorrete farmi litigare con mia moglie, vero? Me lo avete detto voi che una donna va assecondata, coccolata e vezzeggiata! Soprattutto ora che aspetta nostro figlio, il Vostro nipotino!"

Anche se André ha uno sguardo angelico, innocente, perdo la pazienza, e digrigno: "Questo è davvero troppo! ADESSO TI FACCIO VEDERE IO ..."

Vedo il Generale avventarsi sulla spada e, puntandomela al petto, mi dice: "Fuori, se non vuoi che il mio François rimanga orfano ancora prima di nascere! Adesso hai capito, mio carissimo genero?" FUORIIIII!"

"Non urlate Generale, potreste disturbare il riposo di Oscar! E comunque preferisco affrontare Voi piuttosto di mia moglie!"

Il Generale mi preme la punta della spada sul petto e urla ancora: "HO DETTO FUORIIIIIII!"

Con due dita prendo la punta della spada e la sposto appena, giusto per sicurezza, guardandolo negli occhi gli dico: "NO. Conoscete Vostra figlia, io da questa stanza non esco."

"Andrè, ci tieni tanto a restare? Allora rimani!"

"Grazie, Signore!"

"Andrè, sai cosa ho capito?"

"Cosa Signore!"

"A questo punto, non so chi è il più testardo tra te e mia figlia. Una cosa è certa, mio nipote sarà un vero Jarjayes!"

E di questo, devo ammetterlo, sono davvero soddisfatto! Almeno una certezza! Ma in fondo, ho cresciuto io Andrè, con gli stessi valori di Oscar. Certo lo facevo meno testardo, ma pazienza, l'importante è che mi diano il mio nipotino! Cosa devo sopportare per avere il mio François!

"Spero che non rimaniate deluso Signore."

"Non ti capisco Andrè, cosa vuoi dire?"

"Ehm ... Signore...e se fosse una bambina?"

"Andrè, non dirlo nemmeno per scherzo! E poi ragazzo dimmi, nella famiglia di tuo padre, ci sono più maschi o più femmine?"

"Ehm...in realtà...credo femmine, Signore..."

"CO COSA?! NOOOO NON È VERO! COFF COFF! Ho fatto una piccola indagine prima di decidere di darti in moglie mia figlia. So per certo che tuo padre ha ben tre fratelli maschi! ETCIUM!"

Cosa crede questo? Che non mi sia informato a dovere? È vero che solo lui riesce ad andare d'accordo con la mia piccola figliola, però …. qualche indagine non guasta mai! Devo pure assicurarmi che il mio "stallone" sia in grado di darmi il mio nipotino.

"Ah ... si ... certo ... però loro ... ehm ... insomma ... ho solo cugine! Che poi non ho mai frequentato."

"Comunque sia, da te pretendo dei maschi, capito?!"

"Sissignore! Certo signore! ... Però dovreste prendere in considerazione l'ipotesi che sia una femmina...Voi ne avete avute ben sei!"

"ANDREEE'! IN QUEL CASO, VUOL DIRE CHE COFF COFFF... che appena passati i tre mesi di astinenza che le regole papali ti impongono, ti metterai immediatamente a lavoro, CAPITOOO? ETCIUUUMMM E guai a te se fallisci! COFF ….. COFF ….. E adesso lasciami fare i fumenti, credo che la febbre si sia alzata."

"Certo signore, sarà un piacere...un vero piacere! Aspettate, vi prendo delle pezze fresche per la febbre!"

"E adesso spudorato, lasciami tranquillo, taci e non dire altre idiozie! … Ma guarda un po' che sfacciato! Parlare così a tuo suocero! ... Temo che Joséphine abbia contagiato tutti!"

"Ma Signore, cosa ho mai detto?!"

"Zitto! E adesso lasciami fare i fumenti! Etciùm …. Maledizione, non è possibile! ….. Coff … coff … tutto per cosa? O meglio per chi? Per colpa di Joséphine e di quello sprovveduto di Charles! … È tutta colpa loro se mi sono ammalato! … Ero troppo arrabbiato, quella passeggiata sotto la pioggia e poi, senza essermi cambiato i vestiti, ho trascinato quei due in quella stalla puzzolente ad allenali … Etciuuu' …. Maledizione, ancora! … Ah ma se avrò ancora a tiro Charles, gli farò vedere io! Altro che se gli farò vedere ! … Coff … coff ….. Comunque mia cara Joséphine, già mi basteranno, le battutine dei vostri figli al vostro rientro ih ih soprattutto quella delle di George e di … Arthur! Ih ih … quando vedranno la loro madre con il pancione! Ih ih …. Quei due sono uguali alla madre …. ironici e sfrontati …..ih ih …. Miei cari nipoti, aspetto con impazienza il momento in cui vedrete vostra madre prossima a darvi il settimo fratello … etciù … Giuro che non vedo l'ora! …. Così imparate a fare certe sconcezze davanti a me! Sporcaccioni che non siete altro … etciu …. Dannazione a questo raffreddore ed a questi fumenti!"

Le parole del Generale mi fanno sorridere, per fortuna che non mi può vedere!Certo, immagino anche io la faccia che faranno i loro figli, in effetti Joséphine e Charles sono già nonni …. avranno dei nipoti più grandi del loro ultimogenito …..che buffo!

Guardo il Generale con attenzione, é sudato,seduto su una comoda sedia, davanti ad un tavolo, non troppo grande. Sul tavolo é stato collocato un recipiente colmo di acqua bollente in cui le sorelle Jarjayes hanno messo alcune gocce di olii essenziali. Secondo il medico, respirare questo vapore aiuterà mio suocero a liberarsi del catarro...in effetti da bambino mia nonna mi curava sovente così! Mi ricordo ancora molti raffreddori invernali, in cucina, su un recipiente, con Oscar che mi prendeva in giro! E mi faceva i dispetti ….. Il mio angioletto biondo …..la amavo già allora!

Il Generale si copre il capo con un asciugamano e si china sul recipiente. Ispira, tossisce e si solleva.

Ha il viso rosso, accaldato. Dal naso cola qualcosa di appiccicoso che si ferma sulle labbra! I capelli, legati in un codino, ricadono sulla fronte appiccicandosi alla pelle, madida di sudore. Povero Generale! Non ha un bell'aspetto! Prende un grande fazzoletto candido e si soffia rumorosamente il naso, credo che i fumenti stiano facendo effetto, per fortuna!

Ha già indosso la sua veste da notte bianca, lunga fino ai piedi, le maniche appena arrotolate e le cifre ricamate in corrispondenza del cuore, sulle spalle ha uno scialle di Marianne! Ai piedi calzettoni di lana e pantofole! Sul tavolo, è appoggiata la sua berretta da notte, bianca con lo stemma dei Jarjayes ricamato a rilievo ed un lungo pom pom …..ha l'aria di essere una berretta molto calda! Certo, gli farà bene restare coperto!

Sento la voce soffocata del Generale che dice: "Povero me! Spero solo che tutto questa finisca quanto prima!"

"Gerard …"

"Dimmi Alain!"

"Il Vecchio Pazzo è davvero messo male. Tu credi davvero che domani deciderà di partire?"

"Conoscendolo Alain, credo di si. Sappiamo tutti com'è fatto, nemmeno se stesse morendo si darebbe per vinto! E poi, all'idea che domani a quest'ora potrebbe stare a casa sua, si rimetterà in marcia anche in quelle condizioni!"

"Ma! … Quell'uomo, secondo me, è davvero una testa di legno!"

Mentre discorriamo delle condizioni di salute del nostro esimio generale, iniziamo a prepararci per la sera, cerchiamo abiti puliti e iniziamo ad indossarli.

Un tocco alla porta, apro.

Davanti a noi si presenta una graziosa donzella che ci porta da bere.

Sembra non avere più di vent'anni, non tanto alta, capelli colore delle nocciole, raccolti sul capo in uno chignon, da cui cadono alcune ciocche ribelli. Ha gli occhi vispi ed un sorriso ammaliante, vestita con una camiciola chiara, a fiorellini, con un'ampia scollatura quadrata che lascia intravedere un petto generoso, una gonna rossa ed un grembiule. Una bella ragazza, c'è poco da dire. Io sono un uomo sposato, ormai posso solo guardare!

"Buonasera Monsieur! Vi ho portato da bere, come avete chiesto."

Guardo Gerard, gli chiedo: "Gerard hai sentito? Tu hai chiesto da bere?"

"No, ci deve essere uno sbaglio, io non ho chiesto nulla! … Forse Madame, avete sbagliato stanza."

"No, Monsieur, è proprio questa la stanza."

Senza che nessuno le dica nulla, la donna avanza, appoggia il vassoio sul tavolo, si volta verso me e Gerard e dice: "Signori, vi offro io da bere, a condizione che mi permettiate di farvi compagnia!"

Gerard la guarda stupito e dice: "Co come madame, Voi … volete dire che …."

"Con tutti e due se lo volete, se è questo che desiderate, per me non è un problema!"

Guardo Alain con disagio, il mio amico si gratta prima la testa e poi dice: "Ascoltate madame ehm … Voi siete … gentile, ma non abbiamo bisogno delle Vostre attenzioni."

"Ne siete sicuro Monsieur?"

"Ih ih ih … si certo, sicurissimo Madame …."

La donna non si arrende, guarda Gerard, dice: "E voi Monsieur, siete sicuro di non aver bisogno di nulla?"

"Eh eh eh Nulla Madame, grazie."

"Nemmeno del vino che Vi ho portato?"

Alain sorride e ribatte: "No, quello lasciatelo pure Madame … ecco tenete il denaro, adesso se non Vi dispiace lasciateci riposare."

"E va bene! Grazie Monsieur per il denaro, felice notte!"

"Grazie Madame!"

Accompagno la donna alla porta, la chiudo lentamente, guardo il mio amico e protesto: "Accidenti Gerard, quanto è difficile resistere! Quando poi a bussare è una giovane donna, bella, formosa e disponibile ….."

"Ah ah ah ah … Alain cosa fai, ricominci con la stessa cantilena?"

"Gerard, Gerard! Ma hai visto che donna avvenente?"

"Certo che l'ho vista, sono fedele Alain, mica ceco!"

"Ah povero me Gerard, che sofferenza indicibile!"

"Oh no! Adesso chi ti sopporta con i tuoi piagnistei!"

"Tu amico mio, chi se no! E per fortuna che il capellone ha la sua stanza singola, almeno posso sfogarmi con te!"

"Aiuto Alain, mi fai paura! Ah ah ah!

"Smettila imbecille! Io voglio con me solo la mia Sabrina e nessun altro. Accidenti a questa dannata missione, ma dico, cosa avranno di tanto segreto i sovrani, per rispedirci di nuovo tra queste montagne?!"

"E chi lo sa amico mio, fatto sta che stiamo di nuovo viaggiando come trottole!"

"Gerard, per lo meno, l'altra volta che siamo finiti qui, non ero sposato e …"

"No ti prego Alain, hai solo combinato guai. Almeno adesso riesci a stare lontano dai pasticci, e ti sento solo lamentarti."

"Le tue parole, mi fanno disperare ancora di più Gerard, ti prego adesso basta! … Beato Andrè!"

"Cosa c'entra adesso André?"

"Come cosa c'entra? Lui c'entra eccome!"

"In che senso Alain?"

"Lui fa parte dei privilegiati: ha sua moglie con se! Lui non è obbligato a soffrire come noi! Lui può passare intere notti di passione, d'amore … lui …..e noi? Niente! Noi siamo qui a soffrire!"

"A davvero? E quando era lui a soffrire? Ti ricordi? Prima il Comandante non si decideva ad accettarlo come fidanzato, e poi quando l'ha fatto, il Generale gli è stato tutto il tempo con il fiato sul collo."

"Già, il Vecchio Pazzo! … Gli ha rincorsi per tutta Venezia, poveretti!"

"Mentre tuti sollazzavi da una donna all'altra! … Adesso come vedi .. tu soffri e lui è con sua moglie! Ah ah ah ah!"

Prima di andare in camera mia per riposarmi, mi sono aggirata per il corridoio per assicurarmi che tutto fosse in perfetto ordine. Passo davanti alla stanza di Alain e Gerard, la porta è socchiusa, si sentono delle risate, Alain come sempre ha fatto una delle sue solite battute, ho capito immediatamente che stesse parlando di me e di Andrè, ho ascoltato, decido di entrare senza bussare.

"Co Comandante, siete qui! … Accidenti, non ho nemmeno i pantaloni! Ma Comandante, non potevate almeno bussare?"

"Se avessi voluto evitare il mio ingresso improvviso, avresti dovuto chiudere la porta! Non ti pare Alain?"

"Ve Veramente Comandante, io … noi … Comandante, che ne dite di lasciarmi rivestire?"

"Alain, ormai i pantaloni te li sei tirati su, devi solo chiuderti la camicia! …. Su muoviti!"

Gerard mi guarda e dice: "Comandante, è successo qualcosa, perché siete agitata?"

"La Salle, io non sono agitata! Sono qui per una semplice perlustrazione, passo in rassegna le mie truppe e Vi ritrovo ancora in queste condizioni?"

"Ma...ma... Comandante! Ci siamo messi in libertà! Per riposarci. Sapete, dovreste farlo anche Voi!"

"Alain, non siamo qui per riposarci, e voi due lo sapete! Dobbiamo stare allerta sempre. Invece voi due cosa fate?! Vi prendete delle libertà!"

"Ma ma no...Comandante! Cosa...cosa dite! Noi ci stavamo cambiando ... la cena ... ehm ... si ..."

"Ehm? ... Su avanti ... mio testimone di nozze, cosa dicevi a proposito di Andrè e di me?... Su forza, racconta! Sai, vorrei ridere anch'io!"

"Ma no ... Comandante...noi.. ..scherzavamo...vero Gerard?"

"Ve Vero Alain ... è solo che ... Comandante, Alain ed io ci chiedevamo come ... si .. insomma ... Di uomini come Andrè non ce ne sono ... sono una rarità ecco!"

"Non ci sembra di aver detto nulla di male."

"Uhm...non vi capisco...su...siate più espliciti."

Alain ribatte: "Ih ih Co Comandante, se avete ascoltato, è inutile che lo ripetiamo, vero Gerard?" ...

"Vero Alain, è inutile ripetere."

Il nostro Comandante non si arrende e insiste: "Repetita juvant...facciamo così, voi adesso mi spiegate perché avete detto beato André! Oppure Alain preferisci che al nostro ritorno faccia qualche chiacchiera con Sabrina?"

"Ih ih ... Comandante! .. Su, non siate spietata, mi sembra di avere di fronte il Generale!"

"Alain! Se non la smetti, passerai dei guai seri! Parla!"

"Comandante, non siate spietata, ma comprensiva, su... sorvolate ."

"Devo sorvolare, Gerard..."

"Si Comandante!"

"Ho visto una signorina uscire la questa stanza mentre arrivavo...cosa ci faceva qui?"

"Nulla di ciò che pensate Comandante, ci ha servito del vino e nient'altro ..."

"Uhm...non vi ha offerto nient'altro? Ne siete certi?"

"Beh ... Ah ah ah Comandante, Voi sapete come vanno certe cose, lo sapete meglio di me, quelle sono delle donne che cercano compagnia. Anzi, più che compagnia Comandante, direi che sono donne che vanno alla ricerca di denaro!"

"Ricordatevi perché siamo qui, e non commettete sciocchezze! E lasciate mio marito fuori dai vostri discorsi? Sono stata chiara?! ANDRÈ È MIO!"

"Sssi Comandante ... non parleremo più di certe ... questioni ..."

"MEGLIO! "

Il comandante lascia in tutta fretta la nostra stanza, chiudo la porta, guardo Gerard e sottovoce gli dico: "Puff … Accidenti al Diavolo Biondo, non appena gli tocchi il marito diventa una belva! … Ma l'hai sentita Gerard?"

"Certo che l'ho sentita, come hai appena detto, sembrava avvero una belva! … Senti Alain, mi domando come faccia ad avere tutta questa forza! Non dimentichiamo che è una donna e per giunta incinta!"

"Bah, che posso dirti Gerard! Non ha nulla a che vedere con le altre donne, e tanto meno con le sue svenevoli sorelle, ho ragione io, a chiamarla Diavolo Biondo ih ih ih …"

"Oh Charles, che viaggio memorabile che è il nostro! Ma ci pensi, abbiamo concepito nostro figlio tra la Francia e l'Italia! ... Senti Charles, il nostro bambino sarà francese o italiano?"

"Joséphine! Che domande, sarà francese, come i suoi genitori! Spero solo che non venga contagiato da tuo padre, sai con la smania che ha di avere un nipotino uguale a lui...io ho un poco di timore! Sarebbe terribile! Un Jarjayes in miniatura per casa!"

"Su dai Charles! E poi cosa avresti da ridire su noi Jarjayes? Ma non vedi che belle donne che siamo? Nostro padre, non può che essere orgoglioso di noi!"

"Certo, siete tutte perfette...ma tu lo vorresti un figlio uguale a tuo padre? Dimmi la verità! Ci rincorrerebbe per casa con la spada sguainata!"

"Ah ah ah ah Charles ah ah ah ... ma cosa dici? Lui diventerà un uomo d'affari proprio come suo padre, ma se permetti, lo voglio biondo e con gli occhi chiari proprio identico a mio padre! Sai, sarà anche dispotico, ma era davvero un bell'uomo!"

"Ti prego Joséphine, io il ritratto di tuo padre, seppure in miniatura, non ce lo vorrei proprio per casa! Sarà stato anche un bell'uomo, ma ha un caratteraccio!"

"Charles, mio padre infondo non è cattivo! E' un soldato, e questo ha influenzato tantissimo il suo modo di essere! Ma non vedi quante attenzioni riserva a tutti noi? Basti pensare che ci ha sommerse di cuscini e di coperte."

"Certo Joséphine! Tuo padre vi vuole molto bene, a tutte! E, seppure a modo suo, vuole bene anche a noi generi. Ha solo un modo strano di dimostrare il suo affetto: bagni nello sterco, duelli, fontane...vedi tu! Ti ripeto: io un figlio con il suo carattere, che poi è pure quello di tua sorella Oscar, preferirei non averlo. Se poi sarà così...pazienza! Vorrà dire che mi sacrificherò e mi farò rincorrere per casa con lo spadino di legno!"

"Ah ah ah ah Charles, ma sai che ormai abbiamo superato i quarant'anni, te lo immagini che a quasi a sessanta, tu venga rincorso dietro ah ah ah!"

"A quasi sessanta mi sotterrerà...se assomiglierà davvero al nonno, ed alla zia, finirò dritto nel letame! Povero me! No no...io pensavo a sei anni, come tua sorella che correva dietro ad Andrè con lo spadino di legno! Tela ricordi? … Che situazione Joséphine, forse è meglio dire che follia avere un figlio alla nostra età."

"Ed è tutta colpa di quel bordello ah ah ah ... Ovvero di quegli affreschi, così fantasiosi ah ah ah ..."

"Però moglie mia, che nottata! MEMORABILE! Certo che me lo ricordo"

"Vero Charles! ... Senti caro, che ne dici di ripeterla? Tanto ormai è fatta, non può accadere null'altro che già non sia successo."

"Ah ah ah ah …."

"Su avanti, fatti sotto caro!"

"Stavo pensando la stessa cosa, mia adorata!"

"Charles, però, tu ti lamenti del Generale, ma è grazie a lui se ci siamo sposati! ... Ricordo quando mio padre mi disse: Figliola, ho conosciuto Charles de Liancourt, il figlio primogenito del mio amico Maurice, Marchese de Liancourt, ti assicuro che è un bravo ragazzo, ed è perfetto per diventare tuo marito!... Lo vedi Charles, dopo tutto non è così terribile come pensi, anzi, dovremmo essergli grati di averci fatti conoscere!"

"Joséphine, non lo metto in dubbio che tuo padre sappia combinare matrimoni alla perfezione, ma ti assicuro che averlo come suocero non è una passeggiata! Devo rammentarti gli ultimi avvenimenti?"

"Ah ah ah Charles, il bagno nel letame non è stato così tanto sgradevole, anzi ... l'ho trovato alquanto interessante!"

"Ti scongiuro Joséphine, non rammentarmelo...puzzo ancora di sterco di cavallo! Neanche fossi davvero uno stalliere!"

"Tu sei il mio adorabile stalliere, su vieni qui, abbracciami Charles ... e fammi impazzire!"

"Certo, non perdiamo temo!"

Mi butto addosso a mia moglie e cadiamo assieme sul letto, un grande letto morbido! Inizio a baciarla avidamente, ad accarezzarla, gioco con le sue labbra ed insinuo le mie mani nella sua camicia, quanto è bella la mia Joséphine. Sfacciata, prorompente, calda e passionale! Le sfilo veloce i pantaloni, sbottono i miei e la prendo così, con impeto e passione, mentre continuiamo a baciarci. Sento le sue gambe stringermi forte i fianchi, aggrappandosi al mio corpo! Mi fa impazzire! Ci perdiamo così uno nell'altro, finche non cadiamo nel letto sfiniti!

"Marianne come ti senti? Ti è passata la nausea?"

"Si si, sto molto meglio, grazie Louis! Avevo solo bisogno di un poco di riposo! Continuo a chiedermi come faccia mia sorella Oscar a resistere a cavallo tutto il santo giorno!"

Guardo mia moglie, è seduta su una poltroncina, i capelli lunghi lasciati cadere sciolti, la camicia bianca sbottonata che lascia intravedere la curva del seno. È ancora un poco pallida, ma mi sembra più in forma di oggi. Mi sento più tranquillo.

"Sinceramente non lo so! ... Però c'è da dire che rimane un soldato, e non solo: è una donna forte. Credo che Andrè, si sia adeguato perfettamente a sua moglie, non ribatte mai!"

"Si si, certo. Andrè è cresciuto con lei, poi è stato il suo attendente, un suo soldato ed ora marito. Ciò non toglie che lei sia più avanti nella gravidanza, ma si vede appena, mentre io sono già più rotonda, e lei riesce a stare a cavallo tranquilla, mentre io dopo poco non ce la faccio! Sembra che la gravidanza non le crei nessun problema...oppure finge molto bene...non lo so!"

"Marianne, tu lo sai benissimo che ciascuna donna reagisce in maniera diversa, e poi al riguardo del fatto che tu sia più rotonda di Oscar, è perché hai già avuto quattro gravidanze, invece per tua sorella è la prima. Vedrai quando ne avrà altre, il ventre le si gonfierà molto prima! ... Marianne, penso ai nostri figli, chissà come la prenderanno, quando ti vedranno tornare a casa con il pancione! ... Soprattutto Catherine che a breve si sposa!... Mi chiedo cosa starà succedendo a palazzo!"

"Oh! Non farmi pensare, ti prego! Non si è mai vista la madre della sposa in stato interessante! Che figura che farò! Oh cielo! Che vergogna!"

Louis mi stringe a se, e dice: "Su Marianne, non preoccuparti! ... Affronteremo insieme le battutine dei nostri figli. Su coraggio cara!"

"Si...si..grazie amore! Chissà come sta mio padre, andiamo a vedere? Non vorrei che avesse bisogno di qualcosa e dubito che Joséphine si stia occupando di lui, Oscar..beh, spero che si stia riposando per cui...dai andiamo!"

"Aspetta cara, preferisco che tu rimanga in camera a riposarti, andrò io da tuo padre."

"Oh, grazie...va bene...mi sdraio ancora un poco, finché non arriverà la cena, però tu vai a informati subito, mi raccomando!"

"Si, certo, tranquilla Marianne, ora vado."

Sono in camera mia, ho appena fatto il bagno e ho indossato dei vestiti puliti.

Bussano alla porta, apro, è il ragazzo con la cena, gli chiedo: "Hai servito il brodo caldo per l'ospite che è nella stanza infondo?"

"Si, certo Monsieur, è stato il primo ospite a cui ho servito la cena."

"Bene!"

"Questa è per voi Monsieur, sono due coperti come avete chiesto."

"Grazie, puoi andare."

Porgo al ragazzo una moneta come mancia e lo faccio uscire dalla stanza.

Il piatto di Andrè è coperto, appena avrò finito di cenare andrò da lui, in modo che venga a ristorarsi; mi siedo a tavola, comincio a mangiare e penso: Domani, molto probabilmente mio padre deciderà di rimettersi in viaggio. Prima di sera arriveremo a Collegno, almeno lui potrà ristabilirsi del tutto, anche Girodelle ha bisogno di riposo con quella brutta ferita che si ritrova! …. E poi, in tutta sincerità, anch'io ho bisogno di fermarmi per qualche giorno, stare in sella tutta la giornata sta diventando impossibile: la schiena comincia a risentirne!

Mi tocco il ventre e sussurro: "Ehi piccolino, vuoi farti già sentire?!"

Non è possibile! Io … io .. che parlo con … mio figlio … Mio e di Andrè! … Andrè, mio marito. Mi sembra così incredibile! Non riesco ancora ad abituarmi all'idea che sarò madre, anche se ormai inizia ad essere evidente: i pantaloni sono diventati stretti …..ho dovuto allargare tutti i laccetti, ma così non cadono più bene! Chissà se tornerò come prima, ho davvero paura!

Dopo la medicazione del dottore, il garzone mi ha portato la cena, ho appena finito, penso al Generale,mi chiedo come stia, prima di mettermi a letto, decido di andare in camera sua!

Percorro il corridoio che mi porta in camera del Generale, sento la voce di Madamigella Oscar alle mie spalle.

"Girodelle!"

"Comandante Oscar!"

"Girodelle, il dottore vi ha visitato, ditemi, come va la ferita?"

"Mi ha detto che in definitiva sta bene, ma ci vorrà ancora qualche giorno affinché si rimargini completamente."

"Beh, lo immaginavo, è piuttosto profonda! …. Girodelle, spero che la ferita non lasci un'evidente cicatrice!"

Madamigella Oscar è accanto a me, sento il suo profumo che mi stordisce, le sue parole mi turbano, arresto il passo, lo fa anche lei, la guardo, senza nemmeno riflettere le dico: "Comandante, la cicatrice al braccio è l'ultima delle mie preoccupazioni, in definitiva sono un soldato! … L'unica cosa che mi importa è che sia stato colpito io e non Voi!"

Le parole del Maggiore mi turbano, spalanco gli occhi, e sussurro: "Grazie per le Vostre parole Girodelle, comunque sappiate che mi dispiace."

Vedo l'azzurro dei suoi occhi spalancarsi, il suo volto è bellissimo, dolcissimo. Non era mia intenzione, ma credo che le mie parole l'abbiano messa in imbarazzo, con tono tranquillo le dico: "Comandante, siete pallida, dovreste riposare."

Se è possibile, adesso è diventata ancora più bella, con le forme un po' più arrotondate e la camminata meno rigida. Indossa una leggera camicia bianca, lasciata appena aperta sul collo, con dei voulant sul davanti ed i polsini ricamati, un paio di pantaloni blu scuri, stretti, calze di seta bianche e scarpe maschili. È sempre impeccabile!

"Si, ma prima devo andare da mio padre."

Continuiamo a camminare, le dico: "Anch'io sto andando da lui, voglio sapere se sta meglio e cosa ha detto il dottore!"

"Il dottore ha detto che ha un brutto raffreddore, nulla di cui preoccuparsi!"

"Mi fa piacere Madami … Comandante!"

Sono ancora alle prese con i fumenti, in camera mia ci sono due dei miei tre generi, Andrè e Louis, i più tranquilli!

Con il fazzoletto sulla testa e la bacinella fumante, protesto contro i miei generi: "Ma si può sapere cosa cifate ancora qui? Tornate in camera Vostra, io sto già molto meglio. Non è il caso che rimaniate!"

Louis ribatte: "Generale, Marianne è molto preoccupata per la Vostra salute! Voleva venire qui in camera Vostra, ma io le ho detto di mettersi a letto …"

"Hai fatto benissimo Louis, Marianne ….. l'ho vista davvero male, aveva il viso pallido, e poi il fatto che soffra di stomaco è un bel problema! …. Ecco fatto! … Per stasera ho finito i fumenti, adesso, se non Vi dispiace tornate nelle Vostre stanze, così potrò mettermi a letto!"

Un tocco alla porta.

Louis, che è il più vicino, l'apre. Vedo Oscar entrare in camera con Girodelle.

"Buona sera Generale, come Vi sentite?"

"Victor, io sto benissimo … Etciu' …. Oscar, cosa fai ancora qui, va a riposarti figliola!"

"Padre ero venuta per …..Andrè hanno servito la cena."

Avanzo verso mia moglie e le domando: "Oscar hai mangiato?"

"Si Andrè …"

Pur di rimanere solo, non perdo l'occasione, spalanco la porta e dico: "Sentito Andrè, vai a rifocillarti, su figliolo che si fredda la cena! Adesso sono in compagnia di Victor e Louis, non ho bisogno di Voi due!"

"Ne siete davvero sicuro Padre?"

"Sicurissimo Oscar, potete andare."

"E va bene Padre, a domani."

"A domani Oscar! È inutile che Vi dica che si parte all'alba, voglio essere nella Contea, in serata."

"Lo immaginavo padre, come desiderate! … Signori, buona sera."

"Buona sera Oscar!"

Finalmente vedo uscire i primi due. Mi sono liberato di Andrè e Oscar, per fortuna che mia figlia non ha insistito! Forse perché sono in compagnia di Louis e Victor, meglio così, ma adesso devo mandare via quest'altri due. Spero che mi lascino tranquillo.

Girodelle, dice: "Generale, Vi vedo un tantino meglio."

"Ovvio Victor, i fumenti sono un vero tocca sano! A proposito, dimmi cosa ha detto il dottore a proposito del tuo braccio?"

"Sta andando bene, la ferita ormai è in via di guarigione."

"Benissimo ragazzo, comunque sappi che anche domani viaggerai in carrozza e poi avremo tutti una settimana di riposo: ci fermeremo a Collegno."

"Signore, con tutto il rispetto però, non voglio viaggiare per tutto il giorno in carrozza, vorrei …"

"Tu non vuoi un bel niente Victor, qui si fa quello che decido io! Viaggerai in carrozza a costo di legarti, e adesso, se a Voi due non dispiace, lasciatemi solo ho bisogno di riposare!"

Louis, lascia la mia stanza senza protestare e mi dice: "Buona notte Signore! … Maggiore!"

"Buona notte Conte!"

Louis va via, Victor invece rimane. Uff …. che fatica per rimanere solo! Qui sembra che non vogliano lasciarmi riposare!

"Signore, io …."

"Ascolta figliolo, io capisco che il nostro problema si chiami Joséphine. Dico nostro, perché anch'io sono nelle tue stesse condizioni … Coff … Coff … Ma cosa possiamo fare? Nulla! Dobbiamo sopportare mia figlia ancora per un giorno, una volta che saremo a destinazione, entrambi ci saremo ristabiliti e potremo proseguire a cavallo! Quindi ragazzo, dobbiamo avere pazienza ancora per un giorno. Su Victor, forza e coraggio, che il peggio ormai è passato!"

"E va bene Signore!"

"Adesso se non ti dispiace …"

"Sissignor Generale, Vi lascio riposare."

"Grazie, a domani!"

Chiudo la porta, sollevo le braccia al cielo e borbotto: "Signore ti ringrazio! Finalmente sono andati via, finalmente solo, non ne potevo più! … Non è possibile, nemmeno se fossi moribondo!"

Sento bussare alla porta, sussurro: "Santo cielo e adesso chi sarà? …. Avanti!"

La porta si apre, è il garzone che timidamente, mi dice: "Signore,sono venuto per ritirare il vassoio della cena."

"Si, certo, portalo via! … Ragazzo ascolta, per nessuna ragione voglio essere disturbato, capito?"

"Si certo Signore, avviserò tutti i servitori che non debbono disturbarVi."

"Bene, adesso fa presto e lasciami solo!"

"Sissignore, con permesso!"

Accompagno il garzone alla porta, do il primo e il secondo giro di chiave, e sussurrò: "Ecco fatto! … Finalmente adesso mi lasceranno in pace!

Sono appena uscito dalla stanza del cliente, ho il vassoio in mano, una delle ragazze della casa, mi dice: "Jean, hai ritirato il vassoio?"

"Si, appena fatto! … Dove vai Laure?"

"Che domanda! Ma dal tipo, magari riesco a combinare qualcosa."

"Lascia stare, il vecchio è malato, e ha dato ordine tassativo di non essere disturbato."

"Accidenti Jean, stasera gira male! … Abbiamo ospiti feriti, malati, e chissà cos'altro! … Meglio che torni in camera mia! … Jean, se dovessero arrivare altri avventori avvisami, magari vogliono delle distrazioni."

"Tranquilla Laure, in quel caso verrò a svegliarti."

Sono nel letto, aspetto che Andrè esca dalla toilette, ma non credo che riuscirò ad aspettarlo sveglia, sono troppo stanca! Sento gli occhi chiudersi, mi appoggio al cuscino, tanto ho già indossato la mia camicia da notte, mi rilasso, solo un attimo, tanto sentirò arrivare il mio Andrè …. voglio dargli il bacio della buonanotte … voglio aspettarlo sveglia …. Voglio …

Ho appena fatto il bagno, mi sono cambiato per la notte, indosso una camicia da notte leggera, esco dalla toilette, la luce fioca della candela illumina appena la stanza. Cerco con lo sguardo mia moglie, è a letto, avvolta al lenzuolo, la guardo, si è addormentata. Mi infilo lentamente nel letto, non voglio svegliarla, le poso il braccio intorno ai fianchi, sento che sono più rotondi, la mia mano accarezza il suo ventre,la stringo un po' più a me, la sento mugolare qualcosa, stringe le mie mani, sorrido, affondo il viso tra i suoi capelli profumati e mi abbandono al sonno …..

E' l'alba! Siamo riuniti davanti alla carrozza, pronti per partire.

Guardo la mia dolcissima Oscar, è tornata ad essere il fiero Comandante: ha un'espressione decisa, lo sguardo duro, severa. Indossa una camicia azzurrina, abbottonata fino al collo, chiusa con uno Jabot, un gilet un poco più scuro, i cui ultimi bottoni purtroppo non si chiudono più, finemente ricamato con fili colore argento, pantaloni blu scuri da cavallerizza e stivali. La spada allacciata alla cintura ed una pistola carica posizionata sulla sella del cavallo. Io indosso un completo simile, sui toni del verde.

Il Comandante Oscar mi guarda severamente e mi dice: "Alain, tu guiderai la carrozza! … Charles, Louis affiancherete Gerard e scorterete la carrozza!"

Louis risponde: "Va bene Oscar!"

Padre, Voi e Victor proseguirete il viaggio in carrozza con Marianne e Joséphine. In quanto a me e Andrè, saremo a capo della spedizione, è tutto chiaro?"

Vedo mio padre, portarsi la mano alla bocca e tenta di protestare: "Maledizione … Coff … coff…"

"Cosa c'è Padre? Non siete d'accordo sulle mie disposizioni?"

"Certo che non sono d'accordo! … Tu a capo della spedizione, non va bene etciu' …"

"Padre, non possiamo fare altrimenti, Voi e Victor non potete viaggiare a cavallo, e poi sarebbe inutile, quindi, salite in carrozza!"

"Etciu … dannazione Victor, ma vedi se dovevamo avere tutte queste complicazioni!"

"Generale, anch'io sono mortificato per via di questa incresciosa situazione che si è creata. Ma dobbiamo riconoscere che Vostra figlia Oscar ha ragione, purtroppo al momento siamo solamente d'intralcio!"

Joséphine mi sorride e dice: "Suvvia Padre, è inutile perdere ancora tempo, saliamo in carrozza, desidero arrivare a Torino quanto prima! … E poi Padre, Victor, vedrete che non ci annoieremo, anzi, il tempo scorrerà talmente in fretta che nemmeno ce ne accorgeremo!"

Salgo sulla vettura preceduta da mia sorella Marianne, sento la voce di mio padre giungermi alle spalle: "Joséphine, se solamente cominci a dire idiozie, giuro che ti faccio viaggiare in groppa al mulo, mi sono spiegato?"

"Spiegatissimo Padre, e adesso sbrighiamoci!"

Guardo tutti salire in carrozza, Alain e gli altri sono alla loro postazione, Andrè ed io siamo avanti, sui nostri cavalli. Finalmente si parte! Destinazione: la Contea di Collegno.

Marianne si sporge entusiasta dal finestrino e dice: "Padre, che bella vallata! Guardate, siamo circondati dalle montagne! Ed alle nostre spalle, quelle che abbiamo appena attraversato! È magnifico! …. È così diverso da Parigi!"

Joséphine ribatte: "Vero Marianne! Oh, sono così felice! Stiamo visitando posti nuovi, magnifici! E pensare che non avevo mai lasciato la Francia!"

"Hai ragione, sorellina, in mezzo a tutto questo verde, ai pascoli, con la Dora che scorre al suo fianco….sembra una favola!"

"Invece Vi sbagliate! Voglio dire che ci siete state, ma quando eravate bambine. Vostra madre ed io siamo stati qui, quando tu Joséphineavevi tre anni e tu Marianne quasi due, è solo che eravate troppo piccole per ricordarlo."

Joséphine mi guarda estasiato e risponde: "No Padre, non me lo ricordo, e da adulta non ho mai viaggiato in queste terre! Ma ditemi, quel Castello, ha tutta l'aria di appartenere al medioevo?"

"Si figliola, era un avamposto, faceva parte di un piccolo feudo! Vedi, è collocato su un'altura, così da poter essere meglio difeso in caso di attacchi e per avere una migliore visuale sul territorio circostante!"

Girodelle risponde: "Madame, è strategia militare …. datata ma ancora adesso valida!"

Mia sorella Marianne continua: "Padre, è stupendo! E poi il luogo è così bello!"

"Mia cara Marianne quello che vedi, è il Castello di San Giorgio!"

"Padre, devo ammettere che sono partita con riluttanza da Parigi, ma questo viaggio è veramente piacevole! E poi, ora che siamo in pianura e la temperatura è molto più gradevole, si sta davvero bene!"

Marianne continua a sorride, e dice: "Maggiore, e voi, non siete mai stato a Torino?"

No, mai Madame anche per me è la prima volta!"

"Maggiore, Padre, guardate quanti piccoli borghi abbarbicati sulle montagne! E quanti boschetti che costeggiano la nostra strada, e poi i pascoli! Guardate! è tutto così...così….eccitante!"

"Ma Padre, davvero ci sono persone che vivono lì, anche in inverno?"

"Certo che si, Joséphine! … Ci sono svariate casupole, lontano dal villaggio."

Guardo le mie figlie, sembrano due bambine, Joséphine poi, è quasi impazzita per la gioia! Incredibile, nei tratti di montagna di sono lamentate parecchio, ed ora guardale qui, sembrano due bambine!

"Padre, la nostra Contea di Collegno è lontana dal centro abitato?"

"Joséphine, la nostra residenza è al centro di un piccolo paese, con le case adagiate ai muri della fortificazione. Ma stai tranquilla, seppure piccolo, in quel paese troveremo tutto ciò di cui necessitiamo. E poi, abbiamo un vasto territorio attorno, sempre di proprietà della nostra famiglia!"

"Padre, a me basta solamente che ci sia almeno un emporio che ci fornisca di ciò che necessitiamo."

"Un emporio, Marianne? E cosa vorresti acquistare …. abiti più ehm …. adatti al vostro attuale ...ecco …. stato? …. Coff … Coff …"

"Non solo Padre, ci serve qualche essenza per il bagno e profumi, e dei nastri per i capelli!"

"Uhm...si hai ragione, anche perché ci recheremo dai sovrani …. Marianne e poi vorrei acquistare anche delle stoffe. Dicono che in Italia si produca dell'ottima seta!"

Il Generale ribatte: "A Collegno troverai molta seta, c'è un allevamento di bachi da seta con coltivazione di gelso! E delle piccole botteghe in cui vengono prodotti i tessuti, lungo le sponde della Dora! … Chissà, forse finalmente vedremo anche Oscar in abiti femminili! Anche la nostra famiglia produce dell'ottima seta partendo proprio dai bachi"

"Ih ih … Però, chi l'avrebbe detto!"

"Detto cosa Joséphine?"

"Padre, ma siete davvero impaziente di vederla in abiti femminili!"

"Coff … Ma che domanda! Ma non ti sei accorta che tua sorella tra un po' non entrerà più nei suoi … pantaloni!"

"Certo che l'ho notato, solo non voglio dire nulla a mia sorella a tal proposito. Sapete Padre, secondo me Oscar non se ne rende nemmeno conto"!

"Ma cosa dici Marianne! Secondo te, nostra sorella quando la mattina indossa i suoi abiti, non si accorge che tra un po' non ci entra più?"

"Beh … si, vero Joséphine! Credo che tra non molto, che lo voglia o no, dovrà anche lei indossare le vesti!"

Ascolto la conversazione delle figlie del Generale, vorrei almeno sorridere, ma non posso. Madame Joséphine non fa che scrutare ogni mia singola espressione per stuzzicarmi. Comunque, non riesco a immaginare il mio bellissimo Comandante che lascia i suoi abiti per indossare delle vesti. Sono sicuro che sarà bellissima!

Joséphine, mi guarda e dice: "Padre, che meraviglia, si può sapere cos'è quell' edificio sulla punta della montagnola?"

"Èun monastero, cara, la Sacra di San Michele!"

Joséphine chiede: "Dei frati? Sono così isolati? Ma dico, perché mai si sono rilegati fin lassù, forse hanno un mucchio di peccati da espiare, Marianne ah ah!"

"Joséphine! Sono monaci Benedettini, pregano anche per la tua anima! Che ne ha davvero bisogno ….."

"Io non ho bisogno delle preghiere di nessuno Padre! Mi domando solo, come degli uomini possano vivere in quel modo lontano dal mondo?! E poi non hanno alcun motivo di pregare per le anime altrui e tanto meno per la mia! Io non ho alcun peccato da espiare. Magari che preghino per le povere anime che vivono di lussuria nelle corti, vero Victor? Voi ne sapete qualcosa in merito!"

"Madame, veramente ..."

"Suvvia Victor, avanti raccontate ancora!"

"Madame, vi prego! Ognuno di noi ha i suoi peccati da espiare e le sue croci da portare"

Vedo mi padre accigliarsi, e mi riprende immediatamente:"Joséphine, ma ti rendi conto di ciò che dici?"

"Certo che si Padre! Dico semplicemente la verità. E poi io non ho peccati, e se Voi pensate che ne abbia ditemelo, su avanti!"

"Joséphine! Tu di peccati nei hai tanti!"

"Io? Dite a me Padre?"

"Hai anche il coraggio di chiedermelo?! Sei senza vergogna! Oh, ma vedrai …..ci penserò io a te!O devo ricordarti cosa hai fatto sul mio …..arg … etciù … JOSEPHINE! Tu...Charles …. il mio compleanno! Devo andare avanti?! Vuoi davvero che racconti le tue nefandezze davanti al Maggiore?"

"Ma Padre, su, non è il caso di mettere in piazza le nostre cose! E poi cosa abbiamo fatto di male?Charles ed io eravamo fidanzati, non eravamo due squallidi amanti."

"Fidanzati! Appunto, non sposati! No no...tu hai bisogno di un confessore, di un padre spirituale, di un esorcista!"

"Che esagerato che siete! Addirittura di un ….. cosa? Ah ah ah …. Padre, io non ho nulla di cui vergognarmi! … A differenza di tante altre dame di Versailles, io amo solo mio marito, e nessuno può colpevolizzarmi per questo! …. Vero Victor?"

"Ehm...Madame, Vi prego, non mettetemi in imbarazzo …. qui nessuno credo voglia mettere in dubbio la vostra devozione muliebre ….. vero Generale?"

Ma guarda questa famiglia, che discorsi che fa! Io capisco che il Generale si preoccupi per le figlie, ma queste sono ormai adulte, e da parecchio! Che imbarazzo!

"Grazie per avermi difesa Victor! … Anzi, Padre, se proprio debbo dirla tutto, sappiate che Marianne ed io, quando frequentavamo Versailles, abbiamo visto cose che…..i cosiddetti nobili, non chiudevano nemmeno le porte per fare le loro sconcezze con le mogli o i mariti delle altre! … Vero Victor?"

"ORA BASTA! Coff … coff … coff … Davvero, tu hai bisogno di una guida spirituale! Una volta giunti a Torino, cercherò subito mio fratello Armand! E se non dovessi trovarlo, chiederò aiuto al Padre Priore della Certosa! Vedrai, cara figliola, troverai la pace!"

"Ma Padre, cosa dite? Io non mi confesso da anni, figurateVi se lo faccio con un certosino! Scordatevelo! …. E poi, non ho ancora capito cosa dovrei confessare! .. Io direi piuttosto di fare confessare il Maggiore, visto che è a conoscenza di certi dettagli! Vero Victor?"

"Ma perché lo chiedete sempre a me Madame! Anche Vostro Padre, il capitano Grandièr e Vostra sorella sono a conoscenza di certi particolari. Chiedete a loro!"

"Certo che lo farò Maggiore, ci potete giurare ih ih ih .. "

"Joséphine, tu non farai nulla di tutto questo! Tua sorella e Andrè, frequentano Versailles per lavorare, non per spettegolare, intesi? Coff .. coff …. Dannazione! Comunque tu andrai a Confessarti ...eccome se lo farai! Con mio fratello, o con il Padre Priore! Meglio sarebbe con mio fratello, lui è un Cardinale, saprà indirizzarti meglio!"

Marianne, interviene: "Ma Padre, non vi sembra di esagerare?"

"Lascia stare Marianne, nostro padre non sta bene, non vorrei che si agitasse ancora! …. Comunque Padre, se proprio ci tenete, ecco, magari con lo zio andrà benissimo! Sapete sono anni che non scambio due chiacchiere con lui ah ah ah!"

"TU DEVI CONFESSARTI! E sappi che lo informerò personalmente circa le argomentazioni che dovrà sentire dalla tua dolce bocca, figliola! E non ti darà l'assoluzione, e la relativa penitenza, se non avrai raccontato tutto…. ma proprio tutto! Camera, scuderia, soffitta e qualsiasi altra cosa sconveniente tu abbia combinato con quello scellerato e irrispettoso di tuo marito, quando eravate fidanzati! E non mi importa se sono passati venticinque anni! Io esigo che la tua anima diventi candida! E pure Charles dovrà confessarsi!"

Guardo questa strana famiglia, si comportano come se anche io ne facessi parte, parlano senza riguardo. Da un lato mi fa piacere essere considerato di famiglia, ma dall'altro …. queste Jarjayes sono davvero eccessive! Povero me, non bastava essere ossessionato da Madamigella, adesso che madame Joséphine che dice cose inadatte ad una dama ….

"Uff … E va bene Padre, Vi accontenteremo. Vedrete, io e Charles faremo volentieri due chiacchiere con lo zio ah ah ah …. Padre …."

"Cosa c'è ancora?!"

"Voi, vi siete confessato?"

"Ma come Osi?!"

"Se non sbaglio, io sono nata con ben tre mesi di anticipo, si può sapere chi Vi ha dato l'assoluzione, lo zio Armand oppure..."

Mio padre mi risponde infastidito: "Tuo zio Armand non aveva ancora pronunciato i voti, all'epoca dei fatti!"

"Quindi, chi vi ha assolto?"

"Uhm …. il cappellano militare, ovviamente! Sono un soldato, IO!"

"Ih ih ih Padre, però ammettetelo, siete stato un vero Jarjayes, come le vostre figlie!"

"Un vero Jarjayes è, prima di tutto, un buon soldato, fedele alla famiglia Reale! Oscar è l'unica figlia che è una Jarjayes fino al midollo!"

" Ah ah ah … Ma Padre, sarà anche il Vostro erede, ma il vero erede, lo state aspettando, dalla Vostra sesta figlia! Ih ih …"

"Oscar è il mio erede, e François, sarà il suo erede, non dimenticarlo! Il prossimo conte Jarjayes sarà Oscar! Anche se è nata femmina! Lei è il futuro Conte de Jarjayes ….. con buona pace di Andrè!"

"Padre, desidero farVi un ultimo appunto e poi Vi lascerò in pace, promesso!"

"Avanti su, cos'altro vuoi dire?! E bada a te, prima di aprire bocca, intesi?"

"Padre, se la matematica non è un'opinione, allora anche Andrè e Oscar dovranno confessarsi, giusto?"

"Joséphine!"

"E no Padre! Se volete che io e Charles ci confessiamo, dovrà farlo anche il Vostro erede, visto che Oscar avrà un figlio dopo l'ottavo mese dal matrimonio! Giusto Girodelle?!"

"Madame Joséphine, Vi prego!"

"JOSEPHINNN!... Coff …. Coff …"

"Noto con piacere che starnutite meno e tossite meno Padre, a quanto pare i fumenti Vi hanno giovato! … Allora, rispondetemi: Oscar e Andrè, conosceranno anche loro il confessionale dello zio? Oppure volete costringere solo me e il povero Charles?!"

Lo sguardo di mio padre, è davvero acceso: i suoi occhi, non sono più azzurri ma rossi, ma non mi importa, esigo la sua risposta e lo guardo severamente.

"Oscar...anche lei ed Andrè dovranno confessarsi! Perché, è sotto gli occhi di tutti! Sposati da un mese e mezzo, ed in stato interessante da tre mesi...sgrunt! Queste figlie! E questi generiii!"

"Benissimo, adesso non Vi chiederò più nulla, sono una donna di parola! …. Guardate Padre, credo che ormai manchi poco!"

"Si Joséphine, per fortuna ormai ci siamo quasi! …. Sia ringraziato il cielo!"

Non è possibile! Madame Joséphine, si diverte a infierire! … Sa perfettamente che mi sto distruggendo d'amore per sua sorella, e lei cosa fa?! Mi mette a conoscenza di certi particolari! Non posso urlare per la disperazione, ma dentro di me scoppio …..DIO AIUTAMIIII!"

"Guarda Oscar! Ora percorriamo lo stradone di Francia, diritto...davanti si staglia la Basilica di Superga, tra non molto, proseguiremo sullo stradone! ….. Eccoli!... Guarda attraverseremo alcuni piccoli insediamenti, e poi svoltiamo a sud per entrare nel borgo di Collegno! … Oscar, cosa c'è perché mi guardi in quel modo?"

"Andrè, ti ricordi quando siamo stati a Verona?"

"Come potrei dimenticarlo Oscar! E' stato il viaggio più bello di tutta la mia vita! … E poi Venezia, dove mi hai confessato di amarmi …"

"Andrè, ricordo la passeggiata di sera a Venezia, quando …. Ci siamo baciati!"

"Certo che lo ricordo, come ricordo che per poco quei due gendarmi che pattugliavano le strade, ci avevano scambiati per due uomini! Ah ah ah …"

"Già … Ma ti immagini?! Portati al Comando della gendarmeria veneziana, e magari avrebbero convocato il Generale Jarjayes ah ah ah ah … E poi la nostra passeggiata per la collina Torinese, il centro della città, il bicerin…..chissà se lo fanno anche al nostro castello!"

Finalmente ci siamo! Ecco, entriamo nel viale di accesso, la carrozza percorre un tratto in ghiaia, mentre vediamo una dama abbigliata di scuro, con un velo in pizzo a coprirne il viso, salire su una carrozza e uscire dal recinto della proprietà, per un attimo incrocio i suoi occhi, colore delle nocciole, con un viso dolcissimo ….

"Andrè hai visto?"

"Certo Oscar, ma che strano!"

Mi sporgo dal finestrino e vedo una carrozza allontanarsi, mi chiedo: ma chi sarà? Chi è questa dama, e soprattutto cosa ci fa a casa MIA?!

Tutti al Colosseo

Protagonisti: Generale Augustin Reynier François de Jarjayes – Joséphine de Jarjayes – Alain de Sassoin

Ospiti: Lucciola e Australia7

Le Autrici: Aizram e Terry

Joséphine: "Perbacco! E così questo è il Colosseo! Spettacolare!"

Alain: "Madame Joséphine, ma guardate che monumento!"

Joséphine: "Visto Alain! Certo Alain, non abbiamo fatto in tempo ad arrivare nella Contea di Collegno che siamo qui nella città eterna! … Padre a proposito avete notato quella donna che ha lasciato il nostro palazzo?"

Generale: "Certo che l'ho notata Joséphine, era una donna bellissima e molto distinta! … A proposito di questa nuova figura misteriosa, Donzelle, ditemi di chi si tratta, perché quella dama lasciava il mio palazzo?"

Aizram: "Ih ih Generale, Voi non potete chiederci delle anticipazioni, dovete pazientare, vedrete lo scoprirete in seguito, come verrete a conoscenza di molte altre cose ah ah ah!"

Generale: "Sassoin, ascolta queste orribile risate!"

Alain: "Generale, le risate delle nostre Donzelle, non sono per niente orribili, anzi, sono aggraziate e armoniose.!"

Terry: "Alain, non prenderci in giro tanto lo sappiamo che vuoi tenerci buone affinché non ti accada nulla, non è vero Alain?"

Alain: "Ah ah ah … Certo che a Voi due non la si può fare! Ah ah ah"

Joséphine: " Aizram, Terry …!"

Terry: "Cosa c'è Joséphine."

Joséphine: "Sia mio padre che Alain, si lamentano o meglio Vi temono, io invece, non ho nulla di cui lamentarmi, anzi, sono molto soddisfatta della Vostra magnifica piuma. Per quello che mi riguarda, vi supplico di continuare così! … Sono più che felice che mi stiate facendo divertire e poi, non Vi ho ancora ringraziate per averci fatto quel magnifico regalo!"

Aizram: "Regalo Joséphine? Ma di quale regalo stai parlando?"

Joséphine: "Ma Aizram, del bordello con i suoi affreschi! Sapete, ho passato una delle notti più belle della mia vita!"

Generale:"JOSEFHINNN!"

Joséphine: "Ma padre, non vi è bastato strillare contro di me durante il capitolo, adesso anche nel siparietto dovete rimproverarmi?"

Generale: "Certo, in qualsiasi posto o epoca che sia! Se devo rimproverarti, lo faccio e basta! E adesso vedi di chiudere la bocca. Non basta che hai detto un mucchio di sconcezze davanti a Girodelle, adesso lo devi fare anche in presenza di Sassoin?"

Alain: "Se è per me Signore, non preoccupatevi, Madame Joséphine può tranquillamente parlare, prego Madame continuate pure!"

Generale: "BASTA JOSEFHINE! NON VOGLIO PIU' ASCOLTARTI! …."

Aizram: "Cosa c'è Generale, Vi sentite male?"

Generale: "Ce certo che comincio a sentirmi male, guardate là … chi c'è!"

Terry: "Ma dove Generale?"

Generale: "Alle Vostre spalle, insieme ai centurioni! … Gulp Centurioni? Ma come, Donzelle, ma in quale epoca ci troviamo?"

Aizram: "Generale, oggi è il 20 Luglio 2018."

Generale: "E allora cosa ci fanno quei centurioni romani qui?! E poi … la cosa che mi sconvolge di più, è la donzella che è con loro, guardatela! … Ride allegramente con i soldati romani, e ho l'impressione che stiano vedendo da questa parte!"

Aizram: "Terry guarda! Lucciola e Australia sono qui!"

Terry: "Generale, Vi preoccupate di Lucciola?"

Generale: "Madame prego, non fate la spiritosa, sapete benissimo a chi mi riferisco, non è Madame Lucciola che mi preoccupa, ma l'altra: Madamigella squinternata!"

Terry: "Generale, è mai possibile che Voi non riusciate a trovare una soluzione per andare d'accordo con Australia?"

Generale: "Madame, con lei è impossibile trovare un punto di incontro! È troppo aggressiva nei miei confronti, tanto quanto è sdolcinata con quest'imbecille di Sassoin!"

Alain: "Generale, adesso io cosa c'entro? Possibile che non fate che prendervela sempre con me?"

Generale: "Ti sbagli Sassoin, io me la prendo con gli insubordinati!"

Terry: "Aizram, guarda Australia e Lucciola, vengono da questa parte con i centurioni."

Generale: "Donzelle, si può sapere cosa vogliono quei soldati romani da noi?"

Alain: "Forse vengono ad arrestarVi Signore! Magari Vi mettono in isolamento, o peggio ancora a spalare il letame ah ah ah ah!"

Generale:"Taci Sassoin, è inutile, sei davvero un imbecille! Spero, per il suo bene, che tua figlia non ti somigli!"

Alain:"Figlia? Spero che somigli alla mia Sabrina! Ah ah ah …. Madame Joséphine, ditemi come fate a sopportare un padre simile?"

Joséphine: "Ih ih ih .. Ma no Alain, mio padre, anche se burbero, in realtà ha un cuore d'oro, e lo sta dimostrando a tutti noi!"

Alain: "Si, vero Madame, basti pensare che nell'ultima locanda dove abbiamo alloggiato, mi ha preso in giro per via di alcune donne che si sono avvicinate al nostro tavolo!"

Joséphine: "Davvero Alain? Però! Certo che se lo sapesse Sabrina Ih ih ih!"

Alain: " Non scherzate Madame, mia moglie è gelosissima, guai se sapesse una cosa simile!"

Australia7: " Tesoruccio, sei qui! Ma che bella sorpresa!"

Joséphine: "Madamigella Australia, che piacere rivederVi!

Australia7: "Joséphine che bello, anche tu! Sappi che sei il mio idolo!"

Joséphine: "Grazie Australia! Ma che accoglienza calorosa che ricevo!

Aizram: "Lucciola che bello rivederti!"

Lucciola: "Joséphine, sapevamo che eravate con Aizram e Terry, e così, Australia ed io ci siamo dette: Perché non incontrali nella città eterna?"

Generale: "Avete fatto benissimo, per noi è davvero un piacere!"

Lucciola: "Generale, è un onore rivederVi dopo quella rocambolesca festa!"

Generale: "Vi prego Madame, non ricordatemelo. È stato uno dei peggiori incubi della mia vita!"

Australia7: "Su vecchio Generalone, ma di che ti lamenti? Hai ricevuto più onori tu, che tutto il cast messo insieme! Tze!"

Generale: "Madamigella prego, non mi spintonate! Non vi è bastata la palpatina irriverente durante il lancio? Adesso, mi spintonate?"

Australia7: "Generale, quante storie, rilassati e vieni a farti una bella fotografia con i centurioni."

Generale: "Bella cosa?"

Lucciola: "Fotografia Generale!"

Generale: "Di quale invenzione si tratta?"

Australia7: "Lo saprai, non appena ce la scatteranno, su coraggio vieni! … Alain su muoviti, io voglio una foto ricordo soprattutto con te, sbrighiamoci! Terry, Aizram, Joséphine … muovetevi, che i centurioni romani, vanno a scatto ah ah ah ah!"

Lucciola: "Generale, se permettete, io voglio stare accanto a Voi e al Vostro braccio."

Generale: "Prego Madame Lucciola, anche se non ho capito un bel niente, andiamo!"

Lucciola: "Avete ragione Generale, vedete, la fotografia, non è nient'altro che il ritratto dei Vostri tempi!"

Generale: "Davvero Madame? ..Ma scusate, dov'è la tela!"

Terry: "Ah ah ah …"

Aizram: "Generale, avete forse dimenticato? Ma come è possibile che non ve lo ricordiate, ne abbiamo fatte tante!"

Generale: "Si, si vero Donzelle, solo che … la sola vista di Madamigella rinsecchita, mi manda in confusione!"

Australia7: "Ah ah ah questa poi! E così io ti mando in confusione? Ih ih ih ….Su muoviamoci, un paio di scatti e poi una bella chiacchierata con il mio tesoruccio, e perché no, anche con il vecchio malaticcio Ih ih !"

Generale: "Ehi moderate i termini donzella, come osate rivolgervi a me in questo modo!"

Australia7: "Quante storie, muoviti! … E vieni qui! …. Alain, dammi il braccio. Centurioni sguainate le spade, forza ah ah ah!"

Generale: "Ma che … spade? … Ma cosa sarebbero queste?!"

Centurione: "Come, non vi piacciono le nostre spade? Cos'è che non va?! Ah ah ah"

Generale: "Ma sono finte!"

Centurioni: "Ma no, sono vere, come noi siamo dei veri centurioni! Ah ah ah !"

Generale: "Certo che non fanno più le spade di una volta! Ah ah ah!"

Lucciola: "Generale, a quanto pare il nostro secolo, Vi sta cambiando, adesso siete diventato anche ironico ah ah ah!"

Generale: "Madame Lucciola, mi adeguo alle Autrici, non posso fare altrimenti!"

Centurione: "Signori … guardate me, uno scatto …. Ancora un altro … fatto!"

Lucciola: "Grazie Centurione, questa foto ricordo, la metterò in soggiorno."

Australia7: "Io invece, la metterò sul comodino accanto al letto, in ricordo di questo splendido momento! Una splendida fotografia al braccio del mio tesoruccio!"

Alain: "Madamigella Australia voi mi lusingate."

Australia7: "Alain tu lo sai io sono una tua fan! … Fortunata la tua Sabrina!"

Generale: "Madamigella Aizram, ma sentitela! … Madamigella Australia ha perso il senno per Sassoin ih ih ih … se lo sapesse Sabrina! Ih ih ih …."

Australia7: "Generalone la bella Sabrina non ha motivo di essere gelosa di me, è vero, io adoro Alain, ma nulla di più!"

Terry: "Aizram, guarda Australia, ha dato un altro spintone al Generale ih ih ih !"

Aizram: "Ti diverti proprio, vero Terry?"

Terry: "Tantissimo amica mia! … Mi diverto un mondo Ih ih !"

Aizram: "Sei tremenda ih ih ih…"

Generale: "Madamigella, è la seconda volta che mi spintonate, prego un po' di educazione!"

Australia7: "Ah ah ah … Ma Generalone, è un modo per dimostrarti il mio affetto! A proposito, debbo dire due parole a Jo, il flagello di Dio!"

Generale: "Jo chi?"

Australia7: "Zitto, vecchiaccio, lasciami parlare con tua figlia! …. Jo, ascolta …"

Joséphine: " Cosa c'è Australia?"

Australia7: "Devo scambiare con te due paroline in privato, vieni con me!"

Joséphine: "Cos'è tutto questo mistero!"

Australia7:"Certo, che questa volta l'hai fatta davvero grossa ih ih ih!"

Joséphine: " Ih ih ih ..Australia, forse ti riferisci a quello che è successo in camera con mio padre, vero?"

Australia7: "Certo che si, sappi che per colpa tua e del vecchio scimunito di tuo padre, mi stavo letteralmente strozzando dal ridere!"

Joséphine: "Addirittura?! Ah ah ah ah ….."

Australia7: " Ma ti pare poco, quello che hai fatto? Ih ih ih … Ascolta il vecchiaccio sarà anche petulante, però, quello che hai fatto è davvero eclatante ih ih ih!"

Joséphine: "Zitta! Potrebbe sentirti mio padre!"

Australia7: "Si, certo, certo! … Jo lasciatelo dire, hai una fantasia! Ovunque lasci le tue impronte, sai come ti ho rinominata!"

Joséphine: "Come?"

Australia7: "Jo, il flagello di Dio ih ih !"

Joséphine: "Australia, detto da te è un complimento! Ah ah ah!"

Generale: "Madame Lucciola, guardate quelle due?"

Lucciola: "A chi Vi riferite Generale?"

Generale: "Alla gattaccia ed a quella sfacciata di mia figlia! … Chissà cosa staranno blaterando!

Terry: "Generale!"

Generale: "Cosa c'è Madame?"

Terry: "Vostra moglie ha ragione quando dice che, da quando siete nel nostro tempo, Voi state cambiando modo di esprimerVi!"

Generale: "Cosa volete farci Madame! … Ahimè … senza volerlo, mi sto adeguando al Vostro tempo!

Australia7: "Alain!"

Alain: "Dite Madamigella Australia!"

Australia7: "Sappi che prima o poi, mi ucciderai con le tue battute, sempre stra azzeccate ih ih ih!

Alain: "Io Madamigella, sono un povero soldato schietto: dico ciò che pensa!"

Australia7: "Continua così tesoruccio, almeno leggendoti, mi fai trascorrere delle serate divertenti! … E questo vale anche per te vecchio pazzo!"

Generale: "Ops … ma … MADAMIGELLA AUSTRALIA, MODERATE I TERMINI PREGO!"

Terry: "Generale, calmateVi, siamo qui, per trascorrere una bella vacanza romana …"

Generale: "Madame, anch'io vorrei starmene tranquillo, ma come potete udire, la rinsecchita, fa di tutto per irritarmi!"

Australia7: "Ah ah ah … prima di lasciarti vecchiaccio, voglio dirti un ultima cosa …."

Generale: "Non voglio ascoltarVi, andate via!"

Australia7: "Niente affatto, devo dirtelo."

Generale: "Dirmi cosa?"

Australia7: "E' tutto inutile che tu hai aspettato in piazza la benedizione del Papa, tanto tra sei mesi, non nascerà Francesco, ma Sophie ih ih ih"

Generale: "SASSOINNN!"

Alain: "Sissignore!"

Generale: "PORTALA VIA DA QUIIII!"

Alain: "Agli ordini Signore!"

Australia7: "Lascia stare tesoruccio, vado, tu rimani qui con il vecchio pazzo! …. Lucciola tu cosa fai?"

Lucciola: "Rimango ancora un po' con il Generale, va pure!"

Australia7: "Come vuoi, divertiti! ….. Jo, a presto, e ricordati, che ti sosterrò sempre, qualsiasi cosa che tu combini! … Buon proseguimento a tutti!"

Lucciola: "A presto Australia!"

Generale: "Ma quale a presto?! A non rivederci più gattaccia rinsecchita!"

Australia7: "Si … si .. Ah ah ah ah …"

Generale: "Basta, non ne posso più! La gattaccia, mi perseguita!"

Lucciola: "CalmateVi Generale, Voi lo sapete come è fatta Australia, lei è sempre così scherzosa! … Generale cambiando discorso, voglio dirVi che ho letto il precedente capitolo, e ho notato che è pieno di microbi."

Generale: "Microbi? … No, Vi prego, non spiegatemelo, di sicuro quei … microbi, saranno nuove invenzioni della Vostra epoca."

Lucciola: "Ma no Generale, i microbi sono dei piccoli esserini che portano malattie."

Generale: "Vi riferite al mio raffreddore, vero?"

Lucciola: "Esattamente! … Senza contare che c'è il povero Girodelle che non solo è ferito, ma anche stressato."

Generale: "Vero Madame Lucciola! … Come ben sappiamo, lui è innamorato di mia figlia, ma io tra non molto troverò una moglie adatta a lui, dolce, remissiva, tranquilla, bella, statene certa!"

Lucciola: "Mi fa piacere Generale, e poi Girodelle merita di essere felice: è un bravo ragazzo!"

Generale: "Certo Madame, avete ragione. In certi momenti mi fa davvero tenerezza…..se l'oggetto del suo desiderio non fosse il mio erede, lo spronerei a gettarsi nella conquista! Lui è un bel ragazzo, sono sicuro che farebbe innamorare qualsiasi donna!"

Lucciola: "Bene Generale, io debbo lasciarVi! … Aizram, Terry state facendo fare un tour stupendo al nostro Generale, vi auguro una buona permanenza!"

Terry: "Grazie Lucciola, ciao alla prossima!"

Generale: "Arrivederci Madamigella! ….. Autrici, la donzella ha parlato di permanenza, ma io voglio tornare nel mio tempo!"

Joséphine: "Padre, è così interessante stare in questa epoca, perché tanta fretta di tornare?"

Generale: "Joséphine, è già una settimana, che mi ritrovo in questa epoca, a me sembra un'eternità!"

Joséphine: "Ma no Padre, cosa dite? … A proposito siete stato nella nuova Parigi?"

Generale: "Certo, e ti dirò di più: è irriconoscibile! ….. A proposito, quando le donzelle mi hanno portato nella Parigi del loro tempo, ho appreso che il 14 luglio è festa nazionale in tutta la Francia! È un giorno molto importante, in questa epoca così lontana dalla nostra!"

Joséphine: "In che senso, perché importante?"

Generale: "Il popolo francese quel giorno festeggia la presa della Bastiglia! La Bastiglia….il carcere…."

Joséphine: "Cosa padre?! … Ma .. non capisco!"

Generale: "Nemmeno io e le Autrici, non hanno voluto darmi alcuna spiegazione in merito!"

Aizram:"Generale, Terry ed io non ve lo diremo nemmeno adesso, lo capirete tra un anno."

Generale: "Perché, cosa accadrà tra un anno?"

Terry: " Lo scoprirete da solo Generale, adesso continuiamo con il nostro tour, andiamo! …."

Generale: "Come desiderate …. Donzelle Arpie … andiamo!"

Aizram: "Suvvia Generale, non assumete quell'aria remissiva, non vi si addice!"

Generale: "Madamigella, siate meno sarcastica, tanto lo sappiano tutti che sono nelle vostre mani."

Aizram: "Infatti, non serve assumere quell'aria da vittima, tanto non serve a niente!"