Il vestito rosso
Sono disteso sul sofà, quando sento bussare alla mia porta. Mi ricompongo per accogliere i miei visitatori …. o disturbatori! Mi siedo composto, infilo le scarpe, poso la copertina, passo le mani sui pantaloni per togliere qualsiasi piega. Mi guardo allo specchio, adesso posso aprire.
"Avanti …"
"Ci hanno detto che volevate vederci, Signor Generale."
"Si, si, entrate."
"In cosa possiamo esserVi utili Signore?!"
"Sassoin, La Salle, come sapete, ci fermeremo a Torino per circa venti giorni …"
"Sissignore!"
"Dovrete sfruttare questo lasso di tempo per tenere in allentamento i mie generi, anzi se fosse possibile vorrei che migliorassero …"
"Ih ihih Anche André?"
"Sassoin, sii serio e non interrompermi! Quando parlo di allenare i miei generi, mi riferisco a Charles e Louis naturalmente! Se non avessi questa maledetta bronchite, me ne occuperei io personalmente! Visto che io non posso, dovrete pensarci Voi! Coff cofff Voglio che tutti i giorni, dico e sottolineo, "tutti i giorni" a partire da questo momento, vengano allenati con le armi: spada, fucile e pistole, chiaro?"
"Sissignore!"
"E dopo ogni allenamento, voglio che mi veniate a fare rapporto."
"Ai Vostri ordini Signore!"
"Via, adesso andate! No, un momento …"
"Sissignore …"
"Per quanto riguarda gli allenamenti con la spada, potrete utilizzare la sala d'armi, e per i fucili e le pistole, userete un luogo poco distante dal palazzo, che è destinato al il tiro al bersaglio, chiedete al maggiordomo, vi condurrà lui . E' tutto potete andare!"
"Agli ordini Signore!"
Facciamo il saluto militare, come si conviene, battiamo i tacchi e ci giriamo per uscire. Per una volta il generale non ci ha chiesto qualcosa di assurdo!
I due soldati lasciano la mia camera e sussurro: "Charles, Louis, quando lasceremo la Contea, potrò vantarmi di avere al mio seguito altri due soldati! .. Etciù … maledizione!"
Mi accomodo nuovamente sul mio divanetto, rassegnato a passare una giornata al calduccio, oziando tranquillamente. Prendo in mano un libro, il "De Bello Gallico" è perfetto! Perché questa è la mia guerra…in famiglia. Tolgo le scarpine, prendo la coperta e mi metto comodo sul mio sofà, almeno questo non è stato profanato da Joséphine, non ancora…
"Oh Charles, che meraviglia, finalmente abbiamo ritrovato un po' di intimità!"
"Sapessi quanto mi è mancata cara!"
"Oh caro, sapessi quanto ho sofferto per la tua indifferenza."
"Ma Joséphine, la mia non era indifferenza, ma impossibilità di stare con te!"
"Si lo so Charles, e pensare che il nostro viaggio non è nemmeno a metà!"
"Su, amore mio, approfittiamo queste poche ore che ci rimangono, prima che arrivi l'ora di cena."
"Possiamo sempre cenare qui, in camera nostra."
"Impossibile caro, stasera mio padre ci vuole tutti presenti alla riunione di famiglia, sai per via dello zio Armand! … Caro che ne dici se prima di cena, ci rituffassimo nuovamente nell'amore?"
"Ma certo cara, vieni qui …. Abbracciami!"
Siamo stesi sul letto sfatto, nudi, con le lenzuola attorcigliate, sudati, stanchi, ma non ancora appagati. La stanza sembra un campo di battaglia, abbiamo esplorato ogni angolo, testato ogni mobile, sedie, poltrone, divano, tavolo…dando sfogo alla mia illimitata fantasia. E poi i ricordi di quegli affreschi….sono ancora così vivi nella mia mente che non faccio alcuna fatica ad inventare nuove posizioni con il mio Charles. Ormai questa stanza non ha più segreti…..e siamo qui solo da ventriquattr'ore! Dovremo provare altri spazi!
"Alain questa è la stanza del Marchese, si è questa, bussiamo."
TOC TOC…..niente, nessuna risposta. Riprovo ancora….TOC TOC…..
"Joséphine ….. Joséphine …."
"Cosa c'è caro?"
"Credo che abbiano bussato alla porta …"
"Charles, io non ho sentito nulla …."
Toc toc
" Joséphine … hanno bussato ancora …."
"Lascia stare Charles, non sarà nulla di importante ….. dimentichi che siamo a palazzo …. Qui ciascuno di noi fa ciò che vuole …. Non serviamo a nessuno! … Ti prego Charles, amami …. E poi tu servi a me!"
"Oh Josèphinnnne …. Sei instancabile …."
Mi tuffo sul petto di mia moglie, affondo il viso sulle sue rotondità, la annuso, la assaporo….non sono ancora sazio di lei….né lei di me!
"Alain, i Marchesi non ci sono, magari, si aggirano per il palazzo!"
"Senti Gerard, lasciamo stare per adesso il Marchese, e andiamo dal Conte."
"Cosa facciamo Alain, ci alleniamo solo con lui?"
"Gerard, vediamo se almeno troviamo lui, andiamo!"
"Marianne, come ti senti?"
"Meglio caro! Louis, che ne dici se dopo che finisco il bagno, passeggiamo per i giardini?!"
"Va bene cara, come desideri, nel frattempo che ti rilassi, leggo il mio libro, ti aspetto in camera."
"Va bene caro, va pure."
Apro con la chiave il cassetto dello scrittoio, prendo il mio libro e lo richiudo, quando sento bussare alla porta.
Apro, vedo i due soldati, appena mi vedono Gerard mi dice: " Buongiorno Signor Conte!"
"Gerard, Alain, cosa succede?"
"Nulla Signor Conte, veniamo da parte del Generale, ci ha ordinato di informarVi che, da questo momento, Voi e il Marchese dovete riprendere i Vostri allenamenti."
"Veramente?!"
"Si Signor Conte! Il Generale ha aggiunto che sarà così fino al giorno prima della partenza, e Voi ne conoscete il motivo."
"Si, certo! Mio suocero ha perfettamente ragione! … Dobbiamo cominciare adesso?"
"Si Signor Conte, adesso!"
"Quale arma?"
"Io suggerirei di cominciare con la spada."
"Bene, datemi qualche minuto, il tempo di avvisare mia moglie."
"Vi aspettiamo Signor Conte, prego!"
Il Conte rientra in camera, e dico: "Alain, del Conte mi occupo io, tu intanto va a cercare il Marchese."
Va bene Gerard, ci vediamo nella sala d'armi!"
Entro nella toilette, mia moglie è ancora nella vasca da bagno,è completamente immersa nell'acqua, la guardo, è bellissima! Per un attimo, mi soffermo a guardarla, lei mi sorride.
"Louis, che ti prende, non dovevi leggere il tuo libro?"
"È che … che … no .. cioè si … ma non lo leggerò!"
"Cosa ti succede Louis?"
"È che, tuo padre ha mandato Alain e Gerard, per dirmi che devo riprendere gli allenamenti."
"Capisco Louis, vuol dire che rimanderemo la nostra passeggiata!"
" La faremo dopo cena Marianne, ma prima di lasciarti, voglio che mi dai almeno un bacio."
Vedo Louis, avanzare, mi guarda con dolcezza, mi sorride, abbassa il suo viso verso il mio, strofina il suo nasino sulla mia guancia, vedo le sue labbra, morbide, la sua barbetta ispida e poi mi bacia, un bacio profondo, lento, dolce, rassicurante. Come è lui, il mio Louis! Non sarà mai un soldato, ma è il marito migliore che potessi avere, il mio conte di Evreux!
Sussurra appena: "A dopo Marianne!"
"Ciao Louis, ti aspetto!"
Non riesco a trovare il Marchese, non mi resta che tornare dal generale, e chiedere il suo aiuto…..ho una certa idea sul dove possa essere, ma non posso certo essere io a disturbarlo!
"Sassoin cosa ci fai qui? Ti avevo ordinato di occuparti di Louis e Charles!"
"Signore, il Conte è con Gerard, nella sala delle armi, il problema è il Marchese, non lo trovo da nessuna parte!"
"Coff … coff … Come sarebbe a dire che non lo trovi da nessuna parte! Lo hai cercato nella sua stanza?"
"Certo Signore, per ben due volte. Ho chiesto di lui anche alla servitù. Ma nessuno lo ha visto!"
"E mia figlia?"
"Nemmeno lei si trova, nessuno sa nulla di loro!"
"Accidenti a quei due! Di sicuro saranno da qualche parte a …. Lasciamo stare Sassoin! Ascolta, se nessuno li ha visti in giro, allora significa che sono in camera loro!"
"L'ho pensato anch'io, ma come Vi ho già detto, ci sono passato per ben due volte, ma nulla!"
"Accidenti Sassoin, sono sicurissimo che siano in camera loro, è solo che saranno così indaffarati, che non avranno sentito bussare! … Ma tu hai bussato forte?"
"Ma Signore, non potevo mica buttare giù la porta! Ho bussato e basta!"
"Ho capito, qui ci voglio io! … Aspetta che prendo la giacca, sento freddo."
Vedo il Generale afferrare con stizza la giacca che è appoggiata alla spalliera della sedia, e con tono concitato mi dice:" Vieni con me Sassoin! Sono sicuro che quei due sono chiusi in camera!"
Percorriamo a passo marziale i corridoi: Il primo e poi il secondo, mentre il Generale, borbotta.
"Lui dice di avere la bronchite, ma io lo trovo più arzillo di un uccello, però che grinta quest'uomo! Anche moribondo sarebbe capace di metterci tutti in riga!
Eccoci davanti alla porta dei Marchesi, vedo alzare il braccio del Generale, stringere il pugno e battere sulla porta con forza.
"Charles, apri immediatamente!"
"Joséphine, hai sentito qualcosa?"
Dico sollevando appena il capo dalle grazie di mia moglie.
"Io niente Charles ….. è una tua impressione! … Su Charles, concentrati su di me!Io non sono ancora sazia!"
"Visto Generale, non c'è nessuno!"
"Impossibile! Sono sicuro che quei due siano barricati qui dentro! …. CHARLESSS APRIII PRIMA CHE SFONDI LA PORTA!"
"Accidenti Joséphine! Non mi sbagliavo, è la voce di tuo padre!" Riemergo rabbrividendo dal paradiso in cui mi trovavo….le cosce di mia moglie sono così calde, morbide, accoglienti…..ah…io mi rituffo…non resisto, è così invitante, così lasciva, sdraiata sulle coltri sfatte, i capelli lunghi sciolti tutti arruffati, le ginocchia appena piegate e le sue cosce, dalla pelle liscia, un profumo seducente….
"CHARLESSSS DANNAZIONE APRIIIII!"
"Oh no o oo! Ma…. Ma….. co….sa vuole ancora? Oh…. Possibile che non ci lasci in pace nemmeno qui? Oh Charles, ti prego….non fermarti….."
"APRITEEE! ….. CHARLES APRI ALTRIMENTI ME LA PAGHI! E TU LO SAI, CHE NE SONO CAPACE!"
Mi alzo in tutta fretta da mia moglie, e con movimenti veloci vado alla ricerca dei miei vestiti.
"Charles! Torna qui! Ci sono parti del mio corpo che reclamano ancora la tua attenzione! E poi, questa scena è vecchia, l'ho già vista un'altra volta."
"Joséphine ti prego, non prendermi in giro!"
"Charles, i tuoi vestiti sono finiti sotto il letto!"
Metto il broncio a mio marito, tiro su un lenzuolo per coprirmi, sono irritata….io voglio il mio Charles!
Mi piego sulle ginocchia alzo la coperta, guardo sotto il letto, impreco: "Ma come hanno fatto a finire lì?"
"Come! Hai dimenticato il giochetto che abbiamo fatto poco fa?"
"Ti prego Joséphine, non rendermi nervoso!"
"CHARLES APRIII!"
"Signore, non urlate in questo modo, potreste far accorrere tutti, e poi avete visto? Non c'ènessuno!"
"Zitto Sassoin! So cosa dico!"
Vedo il vecchio pazzo, più infervorato che mai, che strepita: "ALLORA, TI MUOVI! APRIII!"
"Un momento Generale, adesso arrivo! … Datemi qualche minuto!"
"Visto Sassoin?! Sono in camera loro! Conosco quei due, oltre al letto, non conoscono altro!"
Guardo Sassoin con aria divertita, anche se c'è poco da stare allegri qui!
"Veramente Signore, conoscono anche altri luoghi….ormai lo sappiamo tutti! Ih ihih….."
Vedo avanzare verso di noi il Cardinale, che appena si avvicina dice: "Augustin, si può sapere cosa succede? Perché urli in questo modo?"
"Non sono cose per te, va via Armand!"
"Non capisco, perché non sarebbero cose per me? Sbaglio, o per poco non buttavi giù la porta di Joséphine?"
"Armand ti prego va via, sono …"
"Faccende di famiglia? Non faccio forse parte della famiglia Augustin?"
"Non volevo dire questo Armand, non fraintendere ti prego!"
Il vecchio pazzo è in imbarazzo, è ovvio che non vuole dare nessuna spiegazione riguardo a ciò che sta succedendo nella camera della Marchesa! …. Ih ihih …..
"Cosa c'è Sassoin, cosa hai da ridere?!"
"Nulla Generale, è solo che … nulla!"
Vedo aprire la porta, il marchese si presenta quasi in ordine, con alcuni dettagli che fanno capire chiaramente quale fosse la sua occupazione, ha i capelli scomposti, il viso arrossato e segni inequivocabili sul collo, che non è riuscito a nascondere! Si capisce immediatamente, cosa stesse facendo con la marchesa, anche il prete se ne è accorto ed è imbarazzato!
Apro la porta, e mi ritrovo davanti il Cardinale, Alain e il Generale, sono imbarazzato, dalle loro espressioni, capisco che abbiano intuito la causa del mio ritardo.
"Generale, co cosa succede, perché siete qui?" La mia voce è un sussurro, mi sento il viso in fiamme, neanche fossi un ragazzino colto con le mani nella marmellata! Che situazione imbarazzante! Mio suocero ha il potere di mettermi in soggezione continuamente!
"Charles, preparati ad andare via con Sassoin!"
"E dove Generale?"
"Nella sala d'armi, devi allenarti!"
"Allenarmi?!" Spalanco gli occhi per lo stupore….anche qui…..ancora…..allenamenti! Neanche un giorno di riposo! Tra il Generale e mia moglie, finirò per soccombere! Povero me…ma se devo morire, meglio farlo tra le braccia della mia dolce sposa…..
"Si, hai sentito benissimo! Cosa credevi? Di essere venuto qui in vacanza?"
"No, certo Signore …"
"E allora muoviti! Segui Sassoin, e fa del tuo meglio!"
"Sissignore, ma almeno lasciatemi avvisare mia moglie …."
Sento una voce giungere da lontano, è quella di Joséphine che con tono ironico, mi dice: "Ho sentito Charles, va pure! Tanto nemmeno qui, mio padre ci lascia in pace!"
Il Generale, mi guarda severamente e digrigna: " Hai sentito mio stimatissimo genero? Anche tua moglie ti ha appena detto di allenarti! Va via, subito!"
"Sssi Signore! …. Alain, possiamo andare."
Non appena i due si allontanano, mormoro: "Hai visto Armand, cosa vuol dire gestire un intero regimento di figlie?"
"Certo Augustin, soprattutto quando si è in missione! Ah ahahah"
Oh Lucia, per fortuna che sei arrivata! Il signor conte ha bisogno di te...anche se temo che voglia qualcosa di impossibile!"
"Conte? Ma Giovanna, tu non mi hai detto che si trattava di vestire un uomo!"
"Ma no, ma no! Lucia...il signor conte in questione è una donna! Oh...sapessi sapessi...Lucia! Qui ai sun tutt fol!"
"Come come? Ma cosa dici? Il Conte in realtà è una Contessa!"
"Si si...ma devi chiamarla conte, o il Generale suo padre potrebbe non gradire! Lui, cioè lei, è il suo erede!"
"COSA?! Ma Giovanna allora hai ragione che sun tutt fol!"
"Si si...ma aspetta, il Conte, madame Oscar, ha bisogno che le allarghi degli abiti...pantaloni, gilet, giacche! Ed un magnifico abito da ballo, almeno questo è un abito da donna!"
"Allargare degli abiti da uomo? Ma di chi? Di suo marito?"
"No no...suoi! Lei si veste da uomo!"
""Si veste da uomo?! Ma Giovanna, non mi starai mica prendendo in giro?"
"Assolutamente no!"
"Ma ... è assurdo!"
"Oh...questo è niente! La sua stanza, è piena d'armi! Si veste sempre e solo con abiti maschili! Ed il marito...vedessi...un uomo bellissimo, che la asseconda in tutto!"
"Davvero?! Ma guarda che fortuna! Più sun fole e più sono fortunate!"
"Oh...vieni Lucia, andiamo...mi raccomando, non farti impressionare! Ah...dimenticavo, i vestiti, devono essere allargati perchè madame le Comte è in stato interessante."
"Santo cielo! Spero che sia almeno una donna ragionevole! Accompagnami Giovanna."
"Madame le Conte, è arrivata la sarta!"
"Grazie Giovanna, venite, entrate!"
"Buongiorno Conte, sono la sarta, mi chiamo Lucia!"
"Buongiorno signora Lucia!"
Oh mi Signur, ma questa è davvero assurda! È davvero vestita come un uomo! E la stanza….santo cielo! È piena di armi! Ma come è possibile? Madame le Comte è magrina, piatta….con degli abiti che non la valorizzano per nulla! Ma come è possibile vestirsi così? Questa mostra le gambe e nasconde il petto! Ma….non si è mai vista una cosa simile! Questi francesi sono davvero strani!
"Di cosa avete bisogno ... Signor Conte?"
Faccio fatica a dire Signor Conte….ad una donna! Perché si vede che è una donna, dai lineamenti fini, la pelle liscia, i capelli….se si vestisse bene potrebbe anche essere una bella donna, strana, atipica, forse esotica….
"Vedete Lucia, devo ehm... allagare alcuni pantaloni ...gilet...giacche...e soprattutto...ehm...il corpino di questo abito da sera...almeno questo mi serve che sia pronto entro domani sera, per il ballo di San Lorenzo."
"Fate vedere Signor Conte! ... Impossibile Signor Conte! All'interno dei vestiti, non c'è stoffa a sufficienza per poter allargare i Vostri abiti. Io Vi consiglio di provvedere ad altri, questi ormai, vanno accantonati, magari Vi potranno rientrare in seguito."
"Quindi, Voi dite che dovrete farmi dei completi nuovi? Uhm...e va bene...mi raccomando però, che si possano adattare ancora...la mia pancia diventerà sempre più ingombrante!Per l'abito da sera, Vi ringrazio, madame Lucia, ma non credo...no...davvero. Piuttosto, concentriamoci sugli abiti maschili. Li voglio simili ai miei. Niente di strano, sobri e comodi. Mi raccomando. Niente tessuti appariscenti E per l'abito da ballo? Potete sistemarlo? E' importante."
"Madam... ehm.. Signor Conte, io Vi consiglio di indossare un altro abito! Questo ormai, almeno per il momento, è inutilizzabile come gli altri! ... Se permettete Conte, mi sono permessa di portare con me, alcuni davvero stupendi!"
"Ma...ma...no...io...io voglio questo ..."
"Signor Conte, sono rammaricata, ma è impossibile, mi dispiace! ... Posso mostrarVi degli altri!"
Abbasso lo sguardo, disperata. Mi mordo un labbro...questo è l'abito che ho indossato per il nostro fidanzamento, è con questo che voglio ballare con Andrè! Possibile che non capiscano?
"Madame, scusate ... Conte ... Vorrei che almeno lo indossaste, così vedo se posso fare qualcosa, ma non Vi assicuro nulla!"
Prendo il vestito, mi reco dietro al paravento, per provare ad infilarlo. Impedisco alle due donne di seguirmi, non voglio che mi vedano. Non mi sento a mio agio con degli estranei. Tolgo la camicia ed i pantaloni. Afferro prima la sottogonna, la appoggio a terra, faccio un passo per entrare al centro, mi piego e la sollevo. lego i due nastrini per chiuderla, ma resta un poco aperta, sul retro. Prendo poi la gonna, quella che va sopra, aperta sul davanti, la appoggio sugli altri tessuti, afferro il nastro, lo attorciglio alla vita con due giri e lo chiudo sul retro, nascondendo così l'apertura della sottogonna. Con il corpino è più complesso, lo infilo, ma non posso certo chiuderlo da sola...esco dal paravento.
"Lucia, ecco...provate ad allacciare il corpino, vedete ..."
"Vediamo ... Umm ... manca poco per chiuderlo ... ma ... non ci riesco! ... Mi dispiace Conte, ma rischio di strapparlo. E poi, nelle vostre condizioni, non dovreste indossare un abito così stretto….. Madame, metteteVi l'anima in pace, dovete cambiare abito!"
Sospiro...no...io non voglio...
"Lucia, non importa, davvero. Occupatevi degli altri indumenti. Mi servono almeno tre completi. Mi raccomando."
"Capisco Madame, vedrò cosa fare per i completi maschili. Ma a Voi occorre un abito per la festa, dovete assolutamente sceglierne un altro per l'evento."
"Troverò qualcosa di adatto tra gli abiti che ho con me, state tranquilla. Vorrà dire che non ballerò...forse avete ragione Giovanna, ballare con mio marito indossando abiti maschili potrebbe non essere una buona idea. Vi ringrazio, ora lasciatemi sola."
Madame le comte ha un'aria rassegnata, triste. Per quanto sia una donna strana, vorrei cercare di aiutarla!
"Ma nooo! Cosa dite! Voi dovete prendere parte al ballo come si conviene, Madame Le Conte! ... Lucia, fa portare qui gli abiti!"
"Oscar, Oscar...posso entrare?"
E' la voce di Marianne, che si affaccia dalla porta della mia stanza.
"Vieni avanti Marianne!"
"Sorellina cosa succede, perché quella faccia? . Oscar, cosa ci fanno tutti i tuoi abiti sparsi? E quel vestito .. non sapevo che avessi portato con te un abito da ballo! E non uno qualsiasi! Lo riconosco, è quello della tua festa di fidanzamento!"
"Si, è quello del mio fidanzamento, ed è quello che vorrei indossare al ricevimento di domani, solo che non mi entra, e allora ... vuol dire che indosserò i pantaloni."
"Ma no, dai... ci deve essere una soluzione! E' davvero così stretto? Uhm...fatti guardare per bene ..."
Lucia ribatte: "Vedete Contessa, non riesco ad allaccialo, il vestito non può essere allargato! Anche se aggiungessi un poco di tessuto all'interno, il vestito perderebbe la sua bellezza, e non andrebbe bene! … Ho suggerito al Conte di vederne qualcuno che ho portato, ma non vuole."
"Lucia, voi siete una sarta, suppongo. Pensate di poter rifare un corpetto uguale a questo, ma adatto alle nuove forme di mia sorella? Entro domani sera, si intende!"
"Uguale a questo? Si certo, ma sarà impossibile trovare la stessa tonalità di colore!"
"Oscar, credi che possa andare bene comunque? Sarà simile, magari lo facciamo un poco più chiaro della gonna, con un bordo nella parete bassa per amalgamarlo al resto del vestito. In fondo è piuttosto semplice, credo che possa andare! Ma devi decidere tu."
"Se proprio non c'è altra soluzione Marianne, per me va bene!"
"Perfetto! E dimmi ti farai cucire anche degli abiti maschili?"
"Certo che si! Mi ci vedi ad andare in giro come te? No assolutamente! Voglio degli abiti di taglio maschile, e che mi vengano consegnati quanto prima! Altrimenti, sarò costretta ad indossare quelli di André! Che come puoi vedere sono troppi grandi per me!"
"Ah ah..si Oscar...lo vedo...sei buffissima! Ma alla funzione, domani mattina, cosa indosserai?"
"Ecco ... io ... Potrei indossare l'alta uniforme! Sai quella mi è un tantino larga, credo che sia perfetta!"
"Oscar, ti prego! Ma non pensi che Andrè potrebbe gradire averti al suo braccio? Entrare in chiesa assieme, in maniera conveniente?"
"Ma .. io .. veramente... Marianne, ho sempre preso parte agli eventi in alta uniforme ..."
"Beh, mia cara sorellina, magari potresti provare a cambiare, per una volta. Non credi che fare nuove esperienze possa essere interessante?"
Cerco di stuzzicare mia sorella, voglio convincerla ad indossare un abito da giorno, di suo gusto certo, ma che sia femminile!
"Marianne, ho portato con me solo quell'abito che Lucia dovrà modificare. Io non pensavo minimamente che mi sarebbero serviti!"
"Lucia, avete qualcosa di adatto a mia sorella? Un abito da giorno elegante, degno della contessa, ma sobrio, direi senza troppi orpelli, con una scollatura appena accennata, le maniche a trequarti e...senza panier, vero sorellina?"
"Infatti, era quello che dicevo, prima che Voi entraste! Certo che li ho portati con me, sono di sotto."
"Bene, se sei d'accordo con me Oscar, possiamo farli portare di sopra! Allora? Cosa ne pensi? Diamo almeno un'occhiata!"
"Uff ... e va bene! ... Fateli portare sopra Lucia!"
Guardo la mia sorellina, è arrossita, imbarazzata. Credo che l'idea di farsi ammirare da Andrè le piaccia, ma la metta in imbarazzo. Nostro padre ha combinato un vero disastro con la sua educazione! Non sa assolutamente nulla di come si comporta una contessa, non sa nulla di tessuti, gioielli, acconciature o altro….. Fa una tenerezza, così indifesa ...… La porta si spalanca, entrano le ragazze della sartoria che portano in camera i vistiti.
"Oh, madame Lucia, avete portato diversi abiti...dunque, fateci vedere quelli che si possono indossare senza panier!"
"Veramente, Giovanna, mi aveva avvertita che la Contess... che il Conte non predilige gli abiti con il panier, e quindi ne sono tutti sprovvisti, eccetto uno."
"Marianne, sono così ... strani ... direi buffi ..."
"Buffi? E perchè mai?"
"Non so Marianne ... e poi mi ci vedi vestita così?"
"Così ..come? Da donna? Certo che ti ci vedo! E credo che Andrà ne rimarrà estasiato! Che io sappia, non ti ha mai vista con indosso un abito da giorno... o mi sbaglio?"
"Beh ... no ... mai! A parte quello del matrimonio."
"Ecco...direi che potrebbe essere una piacevole sorpresa! Su dai ...guarda questo! Rosso, vivace, non troppo scollato...su provalo!"
Ne ho guardati diversi, mentre parlavo con mia sorella. Trovare qualcosa di adatto a lei non è semplice, di solito i vestiti sono pieni di nastrini, ricami, perline e fiocchetti…..tutte cose che lei non vuole….
"TU dici Marianne?! Ne sei sicura? Credi davvero che ad Andrè ... piacerò, vestita in questo modo?"
"Beh...io credo di si! Qualunque marito vorrebbe poter tenere sottobraccio la propria sposa! E questo abito mi sembra adatto a te! Vedi? Non ha fiocchi, ne altri fronzoli. Il tessuto è di ottima fattura, guarda come è lucente, ed il rosso, in estate, è perfetto! Dai, provalo... per favore Oscar!"
"Tu credi!? ... Forse hai ragione ... Andrè, mi troverà bella ... ehm ... e va bene, proverò questo."
Lucia ci guarda stranita, e dice: "Bene madame...ehm ... Signor Conte. Volete che vi aiuti?"
" Vi ringrazio, ma faccio da sola."
"Oh...come volete, madame..."
Sottovoce, Lucia sussurra a Giovanna: "Certo che è una donna davvero strana!"
"Oscar, vuoi che venga ad allacciarti il corsetto? Da sola non puoi riuscirci!"
"Eh si ... da sola proprio non ci riesco!"
"Ih ih...arrivo! Su...girati...ecco...adesso chiudo i laccetti... va ben così? O è stretto?"
"Vorrei che lo allentassi un po', è un poco stretto."
"Certo... ecco fatto! Sulla pancia come va? Non deve essere troppo tirato, ma neppure largo...ecco...su... fatti guardare!"
"Credo che vada bene ... Si Marianne, va bene! ... … Marianne, come ti sembro?! Temo di essere ridicola."
"Oscar, sei bellissima! Direi perfetta! Mancano solo le scarpine...e poi direi di fare una bella treccia morbida con i tuoi capelli! … Lucia, avete scarpine rosse? Come il vestito?"
"Si certo Contessa! Ho portato dei modelli davvero molto belli! ... Aspettate che le prendo ... eccole guardate, non sono stupende?"
"Si...decisamente stupende...ma... Oscar, tu cosa dici?"
"Ecco io ... non so ... si ecco, preferisco quelle più basse."
Sorrido, come sempre mia sorella non si smentisce: quelle più basse, anche il tacco un poco più comodo ed un laccetto alla caviglia, per tenere meglio il piede. Sono un modello per le giovani ragazzine che affrontano il loro primo ballo, una donna della sua età dovrebbe indossare modelli ben diversi, ma pazienza! Tanto Oscar è molto più alta di me, se anche indossa tacchi meno alti, sembrerà comunque molto alta!
"Su, provale. Così vediamo l'effetto."
"Marianne, sono molto comode, vanno bene, non ho dubbi, voglio queste!"
"Bene! Allora Lucia, controllate che l'abito cada bene, fate le modifiche necessarie affinché sia perfetto su mia sorella, controllate bene la lunghezza e consegnateci il tutto entro questa sera."
"Si, certo Contessa! Non appena arriverò in sartoria, mi metterò personalmente al lavoro. Tutto sarà pronto per domani mattina al massimo!"
"Bene, presto, mi raccomando. Voglio che mia sorella sia perfetta per la messa delle dieci e trenta! …. Vedrai, Oscar! Andrè sarà estasiato!"
"Grazie Marianne!"
"Ah Lucia, mi raccomando il corpetto dell'abito da ballo, nel pomeriggio dovrà essere pronto!"
"Non dubitate Contessa, tutto verrà consegnato in orario! ... Bene possiamo andare! E' stato un piacere Signor Conte, averVi servito!"
"Grazie. A domani."
Abbiamo lasciato la camera del Conte, ci allontaniamo quanto basta, per poter commentare.
"Giovanna, ma davvero il signor Conte è strana! E' una gran bella donna... ma davvero strana."
"Te l'avevo detto Lucia! Ma non è colpa sua, credo che l'unico responsabile, sia il padrone."
"Il Padrone? Spiegati meglio su..."
"Vedi ... il padrone, ha generato solo figlie femmine, e per sopperire alla mancanza di un erede, ha allevato l'ultimogenita come un maschio, facendo di lei il Conte Jarjayes."
"Cosa? L'ha allevata come un maschio? Ed è per questo, che veste in quel modo?"
"Si Lucia, è per questo che veste in questo modo!"
"Oh... mi signur! Ma l'è nen pussibil...è fol (Oh Signore ma non è possibile, è pazza)! Ma il Padrone...ma... davvero! …. E' una gran bella donna...ma davvero strana!"
"Giovanna, sembrava inorridita dai vestiti! E solo quelli semplici! Ma insomma, una contessa dovrebbe indossare degli abiti magnifici, e invece questa...oh... santo cielo!"
"E cosa ci possiamo fare cara Lucia! Più son ricchi e più son folli!"
"Eh, mia cara...hai ragione! Va bene, vado o non riuscirò a finire tutto!
"Oscar... posso entrare? Coff..."
"Avanti! ... Padre siete Voi!"
"Buongiorno Oscar, Andrè….Ma...Oscar! Ma cosa hai messo addosso?!"
"Come, non si vede? Sono gli abiti di André! ... Padre, cos'è quella faccia! Forse non mi stanno bene?"
"Ma .. ma….perché?! Dico, non hai abiti a sufficienza? Cosa è successo ai tuoi?!"
"Ecco, Padre ... è che ... insomma, i miei non mi entrano più, e per mancanza d'altro ho indossato quelli di André!"
"Cosa?! Ma ma … Andrè?! E tu non dici nulla? Ma insomma ….. siamo una famiglia onorevole, nobile! Chiama subito la sarta! Non puoi andare in giro vestita così! E domani ci sarà pure la festa patronale … oh Signore!"
" Signor Generale, la sarta è già stata qui, e Oscar, credo che abbia risolto tutto, almeno ... spero!"
"Oscar ….. davvero? Hai già pensato a dei nuovi abiti? Adatti alla tua condizione?"
"Beh ... ecco Padre ... veramente ... io ... ho chiesto alla sarta di cucirne altri, ma di taglio maschile!"
"Cosa?! Coff …. ma ma …. Oscar … tu non puoi vestirti ancora così! Andrè! Coff …. coff ….. dille qualcosa anche tu!"
"Generale, cosa potrei dirle, Voi la conoscete, è difficile convincerla."
"Andrè! E' tua moglie! Non puoi permetterle di vestire ancora così … nel suo stato! Lei aspetta il mio François!"
"Generale, cosa volete le dica?! E' lei che se ne deve convincere, non io."
"Oh ….. Andrè! Ma insomma! Tu devi convincerla! Sei il marito! è ora che tiri fuori gli attributi! Coff ….. coff .."
André, mi guarda e dice: "Oscar, oltre a chiedere di cucirti degli abiti maschili, hai pensato anche a qualcuno di più femminile? E per la festa di domani, cosa pensi di indossare?"
"Ma Andrè … da quando ti interessa vedermi in abiti femminili?! E per domani, non preoccuparti ….. l'alta uniforme mi va ancora bene!"
"In alta uniforme! Ma Oscar, tu davvero Vorresti presentarti in alta uniforme?"
"Cosa? Oscar! Non pensarci neppure! Ti metterai un vestito delle tue sorelle, ma tu sei il mio erede! E ti voglio vestita bene, in abiti femminili!"
"Padre, io non ho nessuna intenzione di indossare un abito delle mie sorelle! Loro sono più ... grosse di me, ed io mi sarei ridicola!"
"Oscar, data la tua attuale situazione, credo che un loro abito da giorno ti possa andare bene, al massimo lo fai aggiustare appena dalla sarta! CHIARO?! Coff …. "
"Padre, io sono molto più alta delle mie sorelle, gli abiti mi andrebbero tutti corti."
"Almeno provaci! Coff …. coff ….. e pensare che il dottore mi ha detto di starmene tranquillo! Ma come faccio?! Andrè! Fai qualcosa!"
"Generale, cosa voleteche faccia? Ricordate cosa mi avete detto, quando mi avete proposto di sposare Vostra figlia? ... Che sarei stato l'unico a sopportare le sue stravaganze!"
"ANDRE'! MA COSA DICI?"
"Vedete Generale, come va in collera? Magari provateci Voi, forse Vi darà ascolto."
"Oscar, adesso basta. Coff … abbi pietà per il tuo augusto genitore ammalato …. chiediamo alle tue sorelle di guardare tra i loro bagagli ….. ecco … magari Marianne ….. coff ….. che è più tranquilla …. ha qualcosa di utile! Per favore, mia cara figliola …. sii comprensiva"
Penso a cosa mi tocca fare per cercare di convincere questa figlia riottosa … non voglio che si agiti ….. potrebbe fare mal al mio François!
"Andrè, a te dispiacerebbe, vedermi presenziare alla festa in alta uniforme?!
"Ecco …. veramente Oscar ….. lo sai, ti ho promesso che non ti avrei chiesto di essere diversa da quella che sei … quindi …. fai come credi … io mi adatterò!"
"Sentito Padre? Ad André andrò bene, in qualsiasi modo."
Andrè ….. Andrè ….. MA INSOMMA! Sei troppo permissivo, accomodante, conciliante! Qui si esagera! Devi imparare a farti valere un minimo! Ragazzo mio ….. coff … coff ….. qui sei tu che porti i pantaloni!"
"Ih ih ... Veramente Signore, i pantaloni li porta anche Vostra figlia! Se non sbaglio, l'avete educata Voi in questo modo, a me non dispiace! ... Ve ne sarò eternamente riconoscente, altrimenti, non me l'avreste concessa come moglie, grazie Generale!"
"Oh … coff ….. cof ….. BASTA! ….. OSCAR! TI ORDINO DI INDOSSARE UN BELL'ABITO FEMMINILE DOMANI! SONO TUO PADRE COFF ….. ED UN TUO SUPERIORE! CHIARO COLONNELLO?!"
"Padre, non arrabbiateVi, non mi sembra il caso!"
"Oscarrrrr! Non mi sto affatto arrabbiando! Coffcoff….."
La porta si spalanca, entra Marianne, che dice: "Cosa sono queste grida? Padre, Oscar, Andrè! Si può sapere cosa succede?
"Marianne! Figliola cara, diglielo anche tu a questa testona che domani deve indossare un bel vestito! COFF …. COFF …. ETCIUM …"
"Ma certo Padre, domani mia sorella indosserà un bellissimo abito, abbiamo provveduto con madame Lucia. Vedrete Sarà bellissima! ... E tu Andrè rimarrai sorpreso!"
"Marianne! Doveva essere una sorpresa! Ma sorella ….. ma.….. "
"Oscar, al punto in cui è arrivata la discussione, non potevo tacere! Nostro padre, ha la bronchite, e non può agitarsi, e tu dimentichi troppo spesso di essere incinta! Oscar, non puoi arrabbiarti e strepitare in questo modo. Sappi che le tue urla, le ho sentite fino in fondo al corridoio!"
Vedo il viso di Andrè illuminarsi, mi dice: "Oscar, io …. davvero tu domani ….. per me? Oscar io sono felicissimo! Potremo ballare e tenerci per mano! Amore mio!"
Guardo mia moglie, è furiosa, ma io sono felicissimo! Credo avesse in mente una sorpresa …. quanto la amo! Mi avvicino a lei e la abbraccio, la stringo forte a me …..
"Finalmente una figlia dotata di buon senso …. COFF …. COFF"
"Andrè ti prego! Niente smancerie, soprattutto davanti a mio padre!"
"Coff ….. coff …. e tu Oscar, ti sei divertita a prenderti gioco di me? Se volevi tenere Andrè all'oscuro di tutto, ti sarebbe bastato mandarlo a prendere una cioccolata!"
"Padre, siete impossibile!"
"Oscar, dai ….. io sono così felice! Lasciati abbracciare!"
Le passo una carezza sul viso, sposto una ciocca di capelli, la tengo stretta a me, non intendo lasciarla finché non si sarà calmata.
"André ... per favore! ... E voi Padre, siete soddisfatto?"
"Si … grazie cara ….. Coff … "
"Padre, andate a riposare … credo che tra poco arriverà il dottor Pautasso!"
Marianne, chiede: "Cosa fate adesso? Dove andate Padre?"
"Come ha suggerito tua sorella Oscar, torno in camera mia."
Meno male, ho risolto un altro problema! Che fatica tenere a bada questo intero esercito di figlie!"
Siamo riuniti a tavola, ci siamo tutti, compreso lo zio Armand.
Vedo mia sorella Joséphine, un poco infastidita, mio padre la osserva e chiede: "Figliola, cos'è quella faccia? Forse non hai riposato abbastanza durante il tuo riposino pomeridiano?"
"No Padre … il mio riposino è stato interrotto, proprio da Voi! O forse vi siete dimenticato di avere strepitato contro la mia porta? Urlando come un pazzo?"
"Davvero figliola? Non credevo, che tu e tuo marito aveste un sonno tanto pesante, visto che ci avete messo davvero tanto tempo per aprire!"
"Padre! Lo sapete benissimo che non stavamo affatto dormendo! Ci avete interrotti .."
"Joséphine! Il problema è che Voi due siete continuamente interrotti, ed io non posso farci nulla se tuo marito, oltre che avere degli obblighi nei tuoi confronti, ne ha altri con me! Chiaro!"
"No, affatto Padre! Qui siamo nel nostro castello! Ed io intendo approfittare di questi giorni per dare libero sfogo alle mie necessità di donna! Qualora non lo sapeste, durante la gravidanza divento ancora più ….. esigente! E Voi ci avete interrotti, così sono stata costretta a farmi un bagno freddo! Oh … se Vostro nipote, quello che porto in grembo, nascerà con una voglia di ….. sappiate che ne siete il solo ed unico responsabile!"
"JOSE'FINNNN! BASTA! NON TI VERGOGNI NEMMENO DAVANTI A TUO ZIO CHE è UN ... Cardinale ... che ha fatto il ... voto di castità!"
"Ih ih ….. stai tranquillo Augustin! Ho sentito molto di peggio ….. "
"TACI ARMAND! CHE TU ..."
"Che io? ….. Su ….. finisci la frase …. mio caro fratello!"
"Ecco ….. appunto mio caro zio ….. raccontateci un poco di Voi ….."
"Co... cosa vo .. vorresti sapere, nipotina cara?"
"Niente, niente zio Armand..."
"Padre, ho l'impressione che tutti, compreso lo zio Armand, abbiano le proprie ... necessità, vero zio? A proposito, caro zio, cosa ne pensate dell'amore?"
"Oh ….. Joséphine ….. sono un uomo anche io … come tutti … L'amore dici? Ah …. l'amore …..porta alla gioia infinita, o alla disperazione ….. ma credo che nella nostra famiglia porti soprattutto gioia e figlie femmine! Vero Augustin?!"
"ARMANDDDDD! MALEDIZIONE, ADESSO TI CI METTI ANCHE TU!"
"Mi ci metto anche io? A che proposito?!"
"Come a che proposito?! Armand, non ti credevo tanto sfacciato!
"Oh … ma io non sono sfacciato! Vuoi forse negare che hai prodotto, come dici tu, un esercito di figlie femmine?"
"Guardo mia moglie, è un tantino imbarazzata e dico: "Oscar tutto bene?"
"Andrè ma li stai ascoltando? Tra poco ci manca solo che facciano confessare lo zio, circa la donna misteriosa!"
"Sccc... Oscar, ascoltiamo cos'altro hanno da dire!"
"Armand! Sono un uomo sposato e tu ... tu ... però ... io ... ti ho anche detto che ... ARMAND! ALMENO TU SII D'ESEMPIO A QUESTA SCELLERATA FIGLIA CHE MI RITROVO! ... TACI ARMAND E FAI IL PRETE, ANCHE SE NON LO SEI!"
"Come non lo sono?! E secondo te questa veste scarlatta che indosso cosa sarebbe? Un abito di Carnevale forse? Ma sei impazzito?"
"ARG! ORA BASTA! ANCHE TU ADESSO!"
Non resisto, lancio il tovagliolo sul tavolo e mi alzo, mentre Marianne intimorita, sussurra: "Padre, cosa fate? Non finite la cena? Dove andate?"
Mio fratello Armand mi guarda e con un mezzo sorriso, mi dice: "Augustin, per cortesia, siediti e finiamo la cena tranquilli! Non immagini neppure quanto sia felice di avere tre delle mie nipoti qui a tavola! E anche tu … erano anni che non ci vedevamo!"
"Armand! Per fortuna che sono anni che non ci riuniamo, altrimenti, non avrei visto venire al mondo la mia discendenza!"
"E perché, di grazia?"
Michele ed io siamo in un angolo della sala da pranzo, assistiamo alle scenate dei padroni, mio fratello sussurra: "Giovanna, mi sa madamina mia, che il padrone e la Contessa hanno scoperto tutto! Oh povero Cristo, è stato smascherato!"
"Michele qui sun tut foll, altro che nobiltà!"
"Giovanna, mi chiedo come abbiano scoperto la verità!"
"Michele, loro hanno scoperto una mezza verità …"
"Sccc ….. zitta madamina, ci manca solo che scoprano tutto il resto, e questo palazzo diventa completamente una gabbia di foll!"
E' mattina, i primi raggi del sole entrano nella stanza e disturbano i miei sensi, piano apro gli occhi, accarezzo i capelli biondi appoggiati al mio petto, e mi guardo in giro. Il letto è davvero un disastro, abbiamo tutte le lenzuola attorcigliate, alcuni cuscini sono a terra. Abbiamo avuto una notte movimentata, si ….. il mio diavoletto biondo ….. le poso un bacio leggero su una tempia, ma proprio non si vuole svegliare! Da quando aspetta il nostro cucciolo, dorme molto di più. Mi sposto piano, mi alzo dal letto e mi avvio alla toilette: devo rinfrescarmi e sistemare un certo problemino mattutino, perché il suo profumo mi ha fatto venire certi pensieri ….. ma non è proprio il caso. Credo che prima o poi penserà che io sia un maniaco. Sorrido sornione, mentre mi passo una pezza bagnata con acqua fredda sul corpo, per riprendere un aspetto accettabile.
Infilo una camicia pulita e dei pantaloni, voglio scendere di sotto per portare la colazione a letto alla mia Oscar. L'ho fatta stancare troppo questa notte, credo che si meriti una coccola! In punta di piedi esco dalla stanza, lanciando un'ultima occhiata al letto, dove Oscar riposa beata, abbracciata al mio cuscino! Chiudo la porta, mi volto per percorrere un tratto di corridoio quanto vedo il Generale, già pronto, che mi guarda male!
"Andrè! Cosa fai? Sembri un cospiratore! Dove stai andando?"
"Io cospiratore? Ma Generale, cosa dite! Io non credo di aver fatto nulla di male!"
"E allora perché esci di nascosto dalla stanza di mia figlia?"
"Ehm ... Generale ... vedete, vorrei farle una sorpresa … vorrei portarle la colazione in camera ….. così può riposare ancora un poco."
"Uhm … riposare? Vi siete ritirati presto ieri sera ….. non è che l'hai stancata? Lo sai Andrè! Tu non la devi toccare fino a dopo la nascita del mio nipotino! Se scopro che …. tu … io ti giuro che ti faccio passare qualsiasi idea! NON LA DEVI TOCCARE! NEPPURE IN SOGNO! E ora vai, veloce!"
"Si .. si Signor agli ordini!"
E smettila di rispondere Sissignore! Che mi sembri Maxim!"
"Sissignore!"
"Tu l'hai lasciata riposare in pace mia figlia, vero Andrè?!"
"Si.. si .. certo Signore, non dubitate
"Si si certo … certo cosa? Uhm … Andrè ….figliolo …. senti ….. tu però hai bisogno di darti una sistemata … non puoi certo scendere di sotto così!"
Indico con un dito i pantaloni di Andrè ….. visto lo stato in cui sono, forse non mente … o forse sta ricordando la notte appena trascorsa? Questo ragazzo mi da troppi pensieri. È si tranquillo ed equilibrato, ma da alcuni mesi si dimostra fin troppo focoso con mia figlia. Dovrei chiedere al dottor Pautasso se esiste una polverina per calmare certi ardori giovanili. Si…..mi pare proprio una buona idea! Lassonne mi aiuterebbe di certo!
" Così come? E poi, nessuno farà caso a me ..."
"Così …. ecco ….. ragazzo …. vai a farti un bel bagno freddo ….. ti porto io la colazione in camera ….. va va ….. è meglio!"
"Ops ... Signore .. ma .. io .. ecco ... Grazie Generale!"
"Ma io ….. cosa? è mai possibile che qui pensiate tutti solo a …. siete dei maniaci! Marguerite ….. se almeno tu fossi qui!"
Mi allontano, e mi rendo conto delle insinuazioni che ha appena fatto il Generale: che vergogna!
Ah Marguerite ….. quanto mi manchi … non avrò la loro età ….. ma anche io ….. ho bisogno di te! Basta, questa sarà la mia ultima missione, non riesco più a stare tanto lontano da mia moglie …. o forse viaggiare con tutte queste coppiette di assatanati non mi rende lucido!
"Augustin, cosa ti prede, adesso parli da solo?! Ti manca tua moglie non è vero?"
"Armand, cosa fai! Adesso mi spii?!
Ma no, figurati ….. passavo per caso …. ma dimmi, va tutto bene? Sai, devo andare a controllare che in parrocchia sia tutto pronto"
"Bene ... bene ... Senti Armand, ma tu, di tanto in tanto, ti sottoponi al sacramento della confessione?" "Augustin, cosa vuoi sapere, forza, che ho fretta! Non girare attorno, e vai dritto all'obbiettivo!"
"Ehmm .. nulla fratello .. nulla! ... Armand, ricordati che stasera dovrai presentarmi la tua ... Marchesa ..."
"La Marchesa Clelia Anna di Saluzzo, sarà nostra ospite già a pranzo! Arriverà per la santa messa con il figlio, e si fermerà qui. Siccome poi si farà troppo tardi, e non mi piace che una signora con un figlio piccolo rientri nella capitale la notte, senza una scorta, le ho chiesto di fermarsi al castello. Giovanna ha già preparato la stanza per madame e per il figlio. Spero che non ti dispiaccia!"
"Assolutamente no Armand, anzi! Sai cosa ti dico! Che avrò tutto il tempo di conoscere sia lei, che ... suo figlio! Giusto Armand? Perché quel bambino è il figlio del defunto?"
"Certo, mio caro fratello. Certo. Ora scusami, devo andare! A più tardi! Il banco del conte è stato preparato apposta per te e le mie nipotine!"
"Ti aspetto quindi, in prima fila, al seguito della processione...ih ihih"
"Si, si Aspettami, che io aspetto te!"
"Non capisco Augustin … "
"Capisco io Armand! …. Armand, tutto sommato sei un uomo fortunato."
"Non capisco, cosa vuoi dire Augustin!"
"Ma ti rendi conto, le mie figlie quanti problemi mi danno? Credo che a causa loro, prima o poi impazzirò."
"Continuo a non capire, perché sarei fortunato?!"
"Semplice, non hai figli, quindi non hai problemi! … Armand, ma tu non hai figli, vero?"
"Augustin!"
"Augustin, un bel niente!"
"Hai o non hai figli?"
"Augustin!"
"Armand, conosco il mio nome, non è il caso che tu me lo ricordi! Fratello, quel ragazzino …"
"Augustin, non so, se sei più testone o petulante! Ti ricordo che sono un servitore di nostro Signore!"
"Armand, non saresti il primo servitore ad avere un figlio, magari con una vedova!"
"Augustinnnn! Tu … tu … faresti perdere la pazienza anche a un santo!"
"Ma tu non sei un santo Armand, ed io lo so!"
"Ah se lo dici tu …. Augustin!"
"Armand, forse èmeglio che torni in camera mia, ho bisogno di riposare!"
"Buon riposo fratello mio!"
" Grazie Armand! ….. Attendo con impazienza che arrivi l'ora del pranzo! .. Etciù …"
"Salute, fratellone caro!"
Mio fratello si allontana, lo guardo, sorrido, penso: "Povero Augustin, credo davvero che abbia ragione! Conosco appena tre delle mie nipoti, già mi è sufficiente capire, che mio fratello, non ha vita facile con loro!"
Verona: la città di Romeo e Giulietta
Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes e André Grandier
Ospiti: Perla, Tetide e Lucciola 67
Generale non avete dimenticato nessun altro nella Vostra presentazione?
No, non credo ….
Sicuro?
Ah si! Le Arpie: Madamigella Aizram e Madame Terry
Uffa Generale! Noi non Vi abbiamo mica offeso! E poi in questo siparietto non scivolate e non Vi arrabbiate con nessuno. Sarà semplicemente una bella passeggiata per la bellissima Verona, e nient'ALTRO!
Lo spero …. Donzellacce!
Ah ah ah ah ….
Oscar: "Andrè guarda che meraviglia, siamo nuovamente qui!"
André: "Oscar, si, è vero, ma è tutto così … cambiato! Non è la Verona che abbiamo visitato nel nostro tempo!"
Oscar: "Andrè, mi pare ovvio! Sono passati più di duecento anni! .. Su dai, andiamo!"
Generale: "Ehi, un momento voi due, si può sapere dove state andando?"
Oscar: "Padre, Andrè ed io ce ne andiamo in giro da soli! …. Aizram, Terry come abbiamo stabilito, ci vediamo tra tre ore davanti all' Arena."
Aizram: "Andate pure ragazzi, a dopo!"
Generale: "Un momento, Donzelle Arpie, voi avete autorizzato quei due a scorazzare per la città da soli?!"
Aizram:"Beh, si, e allora?"
Generale: "Come allora! Vi rammendo che mia figlia non si può affaticare, ed io conosco quell'altro scellerato e pervertito di Andrè! Sono sicuro che la porterà di sicuro in qualche locanda a ….. dormire!"
Terry: "Se mai, a prendere un buon gelato Generale, visto il caldo che fa!"
Generale: "Madame, è mai possibile che Voi abbiate sempre voglia di scherzare?"
Terry: "Chi Vi ha detto che io stia scherzando Generale, per una volta tanto sono serissima!"
Generale: "Madame!"
Terry: "Generale!"
Generale: "Madame!"
Terry: "Generale! Cosa facciamo adesso, come nel capitolo? Ebbene io so di essere una Signora! Avanti, facciamoci questo giro per Verona!"
Generale: " Voi siete una Madamina foll!"
Aizram: "Ah ah ah ah ah ah .. Terry, il Generale ha imparato il piemontese! Ah ahahah"
Terry: "Ah ah ah ah Aizram, aspetta che nel prossimo capitolo ce lo facciamo ripetere! Ah ah ah ah ah !"
Aizram: "Da chi? Al Generale?"
Terry: "Da chi se no! Ah ah ah ah … Magari lo dirà ad Armand, o ad Alain, oppure chissà … a Joséphine …. Ih ihih "
Generale: "Per favore non me la nominate!"
Aizram: "Perché? Cosa Vi ha fatto la dolce, remissiva e casta Joséphine?"
Generale: "Madamigella, la Vostra ironia è decisamente fuori luogo!"
Aizram: "Generale, possibile che Voi non abbiate voglia di scherzare? Eppure ridere fa bene alla salute, fisica e mentale! Ih ihih "
Generale: "Forse a voi due, e alle lettrici di questo scellerato racconto, non certo a me, che subisco di continuo!"
Terry: "Ma si può sapere cosa subite? Forse non Vi è piacito il capitolo che si è appena concluso?"
Generale: "Certo che no! Quanti problemi!"
Aizram: "Suvvia Generale, che esagerazione!"
Generale: "Esagerazione? A voi pare poco, buttare quasi giù la porta di quei due pervertiti, per farsi aprire? …."
Terry: "Ma si amano Generale …"
Generale: "Amare un accidenti Madame! …. Quei due sono davvero incorreggibili! … E poi, che dire di quello che è successo a tavola! Quella sfrontata di Joséphine e quell'altro fornicatore di Armand! A proposito, voi avete fatto in modo di lasciargli a disposizione il castello, non è vero?"
Aizram: "Certo Generale, per lo meno si gode un poco di intimità con Anna, senza che Voi li spiate!"
Generale: "Voi siete una sfacciata!"
Terry: " E Voi un matusalemme! Andiamo Generale, Verona ci aspetta e non possiamo perderci in chiacchiere!"
Oscar: "Andrè stiamo attraversando il ponte, ormai siamo prossimi alla casa di Giulietta!"
André: "Aspetta Oscar, dove vai?"
Oscar: "Cosa c'è Andrè?"
André: "Voglio che tu mi dia un bacio, qui, proprio come abbiamo fatto duecento anni fa!"
Oscar: "Oh caro amore mio! ….."
André: "Dai Oscar, dammi la mano ….. su andiamo!"
Oscar: "Andrè! Guarda quanti visitatori!"
André: "Davvero tanti Oscar! Quando siamo venuti qui, non c'era tanta gente!"
Oscar: "Andrè, guarda quanti cuoricini che ci sono disegnati sui muri …."
André:"Aspetta Oscar, voglio che ci sia anche il nostro!"
Oscar: "Ma, come lo scrivi?! Non abbiamo la piuma e il calamaio dietro!"
André: "Sccc…. Guarda! Terry e Aizram hanno pensato a tutto! … Vedi cosa mi hanno dato! Una penna adatta per scrivere ….. vedi? ….. Aspetta ….. ecco … scrivo prima i nostri nomi "Andrè e Oscar" e poi …"
Oscar: "No, aspetta Andrè, prima di racchiudere i nostri nomi, voglio scriverne un terzo, da qua il pennino …."
André: "Tieni … ecco qua!"
Oscar: "Grazie amore! ….. Sophie …"
André:" "Oscar, ma è il nome della nostra bambina!"
Oscar: "Certo Andrè, anche se non è ancora nata, lei c'è, è in me! … Ecco tieni il pennino, adesso puoi racchiudere il cuore, ci siamo tutti."
André:"Ne sei sicura Oscar? Ti rammento che Terry e Aizram nel racconto natalizio, ci hanno fatto conoscere anche il nostro piccolo François che nascerà tra circa ventidue mesi!"
Oscar: "Vero Andrè, allora prima di racchiudere il cuore, scrivi anche il nome del nostro François."
André:" " Agli ordini Comandante! Ih ihihih …Però ci scrivo ancora un'altra cosa …"
Oscar:"Quale?"
André: "La data …. nove agosto millesettecentottantotto ….ecco fatto, adesso disegno il cuore!"
Oscar: "André, ma cosa hai fatto! Oggi è il nove agosto, ma siamo nell'anno duemila e diciotto …."
André:" "Ops … è vero! … Ma noi veniamo dal nostro mondo. Comunque, non ha importanza! L'importante è che abbiamo lasciato anche noi il nostro cuore! ….. Oscar … ti amo!"
Oscar: "André …. Grazie, per avermi aspettata per vent'anni ….."
Perla: "Andrè, perché non lo spieghi anche a me, come hai fatto ad aspettare Oscar per vent'anni…"
André:" "Madamigella Perla! Voi qui?!"
Perla: "Si André, io! Come vedi, sono qui, davanti al portone della casa di Giulietta! Andrè ho guardato un'infinità di volte il vostro anime, e mi sono sempre chiesta come tu abbia potuto perseverare in questo modo!"
André: "Madamigella Perla, io … veramente …"
Perla: "Andrè, sono rimasta colpita dal fatto che tu abbia aspettato Oscar per così tanto tempo. Dimmi come hai fatto? Possibile che esistano situazioni come la Vostra?"
Oscar: "Andrè ti prego lascia parlare me! … Vedete Madamigella Perla, André non mi ha fatta innamorare, perché non è così che funziona. Io ho sempre amato André, anche se ci ho messo molto per capirlo. Non si può chiedere di essere amati, ma è una questione istintiva."
André:" "Oscar, lascia finire me adesso. Madamigella Perla e tutte voi, care lettrici, Oscar ed io siamo nati per amarci e per stare insieme e niente e nessuno ci potrà mai separare, nemmeno la morte! … Vero amore?!"
Oscar: "Si, certo Andrè, nemmeno la morte ci ha separati! … Colgo l'occasione per ringraziare Terry e Aizram, di averci donato questa bellissima opportunità di poterci amare e di essere felici, rendendoci la vita allegra e tranquilla!"
André:" " Un momento Oscar, tanto tranquilla io non direi. Siamo in missione per la seconda volta, e non solo, siamo stati attaccati non solo dai ribelli, ma anche dall'intera famiglia, non vedi che non ci lasciano mai tranquilli, soprattutto tuo padre, che non fa che ripetermi: "Andrè, lascia mia figlia tranquilla che deve riposare!" E per fortuna Oscar, non sa nulla di questa notte!" Ah ahahahah!"
Oscar: "André sei davvero diventato uno sfacciato! Probabilmente è tutta colpa della vicinanza di mia sorella Joséphine!"
André: " Ti dispiace davvero?"
Oscar: "Ad essere sincera no, Andrè! … Andrè ti amo ….."
Perla:"Ehmm … scusatemi, ma adesso devo andare! Vi auguro un buon proseguimento, e mi raccomando…..Oscar di a tuo padre, che avete ereditato un po' tutti la tempra dello zio Claud! Ih ihih ….. Ciao, a presto!"
Oscar: " A presto Madamigella! ….. Che cara ragazza, vero André?"
André: "Si Oscar, davvero una ragazza a modo! …. Adesso su entriamo nella casa di Giulietta. Oscar, cosa ne diresti se ci facessimo scattare anche noi una foto come ricordo?"
Oscar:"Ma Andrè, non abbiamo,quei meccanismi moderni!"
André:"Ti sbagli, mia amata Oscar, aspetta …. Guarda qua, un telefonino di ultima generazione!"
Oscar: "Ah ahahah … André! Immagino che sia stata opera delle adorabili Autrici, vero?"
André: "E di chi se no! Mi chiedo come tuo padre possa detestarle tanto!"
Oscar: "André sinceramente, credo che le adori, è solo che non lo vuole ammetterlo!"
André:" "Probabile! Su, adesso andiamo!"
Generale: "Donzelle malefiche, se scopro che André ha portato mia figlia in qualche posto per ….."
Aizram: "Uffa! Generale, sempre la stessa parodia, e basta!"
Terry: "Generale, fermiamoci in una gelateria, voglio rinfrescarmi con un buon gelato, su andiamo!"
Tetide: "Lucciola guarda chi viene da questa parte!"
Lucciola: "Tetide, ma è il nostro Generale! …. GENERALEEEE VENITE! PREGO DA QUESTA PARTE!"
Generale: "Autrici, a quel tavolo ci sono le Donzelle: Tetide e Lucciola, desidero salutarle."
Aizram: "Ma certo Generale, andiamo!"
Tetide: "Generale, prego accomodateVi, è sempre un piacere rivederVi!"
Generale: "Grazie donzelle!"
Lucciola: "Generale, su venite qui, che vogliamo commentare con voi il capitolo precedente."
Generale: "A proposito di cosa Madame Lucciola, visto che è successo di tutto!"
Lucciola: " A proposito di Oscar alle prese con Giovanna, che scena tragicomica, sapeste quanto ho riso!"
Generale: "Cos'è che Vi ha divertito così tanto Madame?"
Lucciola: "Giovanna è così all'antica ….. fuori moda…"
Generale: "Madame. Voi parlate di una donna del settecento, sapete cosa Vi dico! Che sono le mie figlie ad essere troppo moderne, per i tempi in cui viviamo!"
Lucciola: "Forse Volete dire: che vivete!"
Generale: "Esatto!"
Tetide:"Generale, a proposito di Giovanna, permettete di dirmi che poveretta, tra un po' la farete impazzire del tutto, certo che avere a che fare con l'intera truppa Jarjayes non è semplice!"
Generale: "Madame Tetide, so che da un po' di tempo nella mia famiglia succede di tutto, ma lei, Giovanna, non fa che ripetere: Sun tuttfoll, sun tuttfoll! Ma dico, forse la sua famiglia è perfetta?! Io non credo! Anche nella sua sicuramente ci saranno un sacco di Foll!"
Lucciola: "Generale …"
Generale: "Dite madame Lucciola."
Lucciola: "Però quell'intercalare dialettale, mi fa morire, è così divertente!"
Generale: "Bah, se lo dite Voi!"
Lucciola: "Generale, mi dispiace tantissimo per Alain: sta soffrendo tantissimo per la mancanza della sua Sabrina."
Generale: "Madame, forse io non soffro per la lontananza di mia moglie? Eppure non faccio il bagno nel fiume!"
Aizram: "Ah ahah Generale, siete di memoria corta! Vi rammento che anche Voi per una "crisi esistenziale" chiamiamola così, vi siete gettato un secchio di acqua ghiacciata addosso ih ihih"
Generale: "MADAMIGELLA!"
Aizram: Si, Generale?!"
Generale: "Credo che sia ora di andare all'appuntamento che abbiamo con mio figlia e Andrè."
Aizram: "Terry che ora è?"
Terry: "Vediamo … le sette."
Generale: "Il treno per Pisa a che ora l'abbiamo"
Terry: "Aizram, il treno parte tra due ore."
Terry: "Sentito Generale, abbiamo ancora tempo per interloquire con Lucciola e Tetide, e poi io prendo un altro gelato."
Generale: "Donzelle, mia figlia ci starà aspettando!"
Aizram: "Generale, Vostra figlia è con suo marito, tranquillizzateVi che sta benissimo! Ah ahahah!"
Terry: "Cameriere, portateci cinque gelati."
Generale: "Questa risata non mi piace per niente!"
Oscar: "Eccoci qui, alla spettacolare Arena di Verona!"
André: "Oscar è un'opera grandiosa fatta dagli antichi romani!"
Oscar: "André è stupenda! Quando siamo stati nella Verona del settecento, non abbiamo avuto tempo per vederla."
André: "Oscar, che strano, tuo padre non è ancora arrivato …"
Oscar: "André, forse le Autrici, hanno preso tempo, per lasciarci un poco tranquilli."
André: "Credo proprio che sia così! .. Oscar, cosa ne dici di approfittare di questo momento …"
Oscar: "Cosa c'è André?"
André: "Ancora un bacio, qui, all'Arena di Verona."
Oscar: "Andrè caro …."
Generale: "Donzelle guardate quei due sfacciati!"
Terry: "Di chi parlate, Generale?"
Generale: "Come chi, ma non li vedete?"
Aizram: "Ahhh Oscar e André!"
Terry: "Ma lasciateli in pace!"
Generale: "Si stanno baciando!"
Aizram: "Allora? Non siete contento? Di questo passo il Vostro erede è assicurato!"
Generale: "Tanto il mio erede è già in viaggio!"
Aizram: "Però. Non sapevo che avreste fatto di Sophie, una seconda Oscar! Ih ihih"
Generale: "MADAMIGELLA!"
Terry: "Scccc non sciupiamo, questo momento idilliaco delle due colombelle! …. Ma guardateli quanto sono belli!"
Generale: "Madame Arpia, avete detto che la prossima tappa sarà Pisa?"
Aizram: "Si Generale, vedrete, rimarrete stupito da una magnifica costruzione."
Generale: "Quale costruzione?"
Terry: "Dalla torre pendente?"
Generale: "Come? Una torre che pende?"
Aizram: "Si certo, una torre pendente, famosa in tutto il mondo: La Torre di Pisa."
Generale: "Questa è l'ennesima diavoleria del vostro strano tempo! Adesso costruiscono anche le torri pendenti! Giovanna ha davvero ragione quando dice che gli italiani son tutt foll!
Aizram: "Terry ah ahahahahah ….."
Terry: "Aizram ah ahahahahah …."
Generale: "Si può sapere, perché ridete in quel modo Belle Arpie?"
Aizram: "Uaooo ! Ehi Terry, hai sentito il Generale, che complimento che ci ha appena fatto!"
Terry: "Certo, Aizram, l'ho sentito! …. Aizram, oltre ad essere galante è anche disinformato …."
Generale: "Madame, si può sapere a cosa Vi riferite?"
Aizram: "Alla torre di Pisa!"
Generale: "Uhmmm .. sentiamo Bella Arpia, cosa avete in testa?!"
Terry: "Nulla! Ma Voi … Avete detto che è un'altra diavoleria del nostro tempo, vero?"
Generale: "Beh … ecco … veramente …"
Aizram: "Terry, io non pensavo che un uomo tanto colto come il nostro Generale non sapesse che i lavori della torre sono cominciati nel ….."
Generale: "Millecentosettantatre e conclusi nel milletrecentosettantuno su progetto di Bonanno Pisano! Ih ih ih … ve l'ho fatta dannatissime e bellissime Arpie! Ah ah ah …."
Aizram: "Terry, strozzo te o lui?"
Terry: "Ma scusa, si può sapere cosa c'entro io adesso?"
Aizram: "E' stata una tua idea quella di farlo apparire agli occhi delle lettrici" come un ignorantone!"
Terry: "Vero … però … Aizram, ma non ti accorgi che cerca di metterci l'una contro l'altra?"
Aizram: "Uhmmm … beh, si! "
Terry: "E allora? Cosa ti arrabbi?... Se vuoi strozzare davvero qualcuno, strozza lui, non me!"
Generale: "Che giornata! E voi due Arpie, smettetela, tanto lo sapete che sono un uomo colto, e non potete prendermi in giro! …..….. OSCAR ANDRE' ADESSO BASTA! DOBBIAMO ANDARE! SU SBRIGATEVIIII!"
Oscar e André: "AGLI ORDINI GENERALE JARJAYES!"
Generale: "Arpie, adesso anche loro mi prendono in giro!"
