Profumo di stalla

Dopo aver pranzato con tutta la famiglia finalmente sono qui, in camera mia, in compagnia di Nanny. Ci dedichiamo ai ricami delle ultime camicine per i piccoli che nasceranno. I miei nipotini in arrivo: uno da Luisa e uno da Oscar, il nostro erede. Chissà come sarà! E chissà come starà la mia figliola. Spero solo che non sia troppo avventata.

"Madame Marguerite, guardate quanto è bella questa, ormai manca solamente l'orlo ed è finita!"

"Nanny, la stai orlando con il colore rosa …"

"Certo Madame, non vorrete che tutte le camicine siano orlate con il colore azzurro!"

"Beh, no! Certo, però, potevi rifinirla con il giallo o con …"

"Con niente Madame! Abbiamo preparato un mucchio di vestitini per il piccolo di Oscar, li abbiamo decorati con tutte le tinte, e mi sono resa conto che non abbiamo orlato una sola camicina di rosa! Quindi, questa sarà rosa!"

"Nanny, per fortuna che Augustin non è qui ad ascoltarti, altrimenti le sue grida verrebbero udite per tutto il palazzo!"

"Quante storie Madame! E anche se fosse?! La ricamo io, e decido io!"

"Oh Nanny! In effetti, sarei felice se fosse una bambina! Un batuffolo da coccolare!"

"Nel caso in cui nascesse un maschietto, vorrà dire che la metteremo da parte per il prossimo! … Ecco qua Madame, ho finito, non è un amore!"

"Si! È bellissima! Nanny, sono arrivati anche i vestiti per Oscar?"

"Si, sono arrivati stamattina, li abbiamo già riposti nel suo armadio!"

Vedo spalancarsi la porta: è Luisa.

"Madre siete qui! Fate vedere! Oh ma sono bellissime! , Sono per il bambino di mia sorella, non è vero?"

"Si Luisa! Abbiamo preparato un intero assortimento!"

"Bene, sono davvero contenta! Madre e questa?! E' una camicina rosa! Uhmm .. io suggerisco di tenerla ben nascosta, non vorrei che a mio padre venisse un colpo!"

"Ah ah ah...hai ragione!"

"Madre, se proprio non dovesse servire a mia sorella, la prenderò per il mio bambino, sperando che sia una femminuccia."

"Stai tranquilla! Qualcosa mi dice che Oscar avrà una bambina! Dovremo prepararci a sopportare mio marito!"

" Ih ih ih … Ma ci pensate madre! Qui oltre a George e Antony, figli di Joséphine, non ci sono altri nipoti maschi per nostro padre! Ih ih ih Nostro padre è circondato rigorosamente da donne! Per lui avere una nipotina da mia sorella sarebbe un disastro! Ci sarebbe da temere davvero per il suo equilibrio mentale! Ah ah ah …"

"Hai ragione! Obbligherebbe tua sorella ed André a rimettersi subito al lavoro!"

"E mio nipote, quello svergognato, non se lo farebbe ripetere due volte! Oh no! Povera bambina! Preferisco che Oscar dia un maschio a quel folle di Augustin! … Ops .. scusatemi Madame Marguerite!"

"Non c'è niente di cui scusarti! Comunque, non vedo l'ora che tornino! Voglio vedere Oscar! Ih ih ih"

Vedo la cameriera di palazzo entrare nella mia camera, mi si avvicina e dice: "Madame Marguerite! Hanno appena consegnato questa lettera per Voi!"

"Una lettera! Grazie Marie! ….. Sono sicura che sarà di Augustin!"

"Su, Madre … è lui che la manda?!"

"Si, si .. è la sua!...Nanny, vieni! C'è una lettera di Augustin!"

"Davvero! … Oh Madame, su presto aprite … ehm … sempre che non sia indiscreta."

"Indiscreta? Assolutamente no! Magari ci sono notizie di Oscar … chissà come va la gravidanza!"

Rompo il sigillo ed inizio a leggere ad alta voce la lettera di mio marito.

Madame, se ci dovessero essere delle nozioni riservate, Vi prego non preoccupatevi, io capirò."

"Oh, sta tranquilla….dunque..."

"Contea di Collegno, 12 agosto 1788

Mia adorata sposa,

siamo giunti nella nostra terra d'Oltralpe dopo un viaggio a dir poco rocambolesco. Seppure siamo nella stagione estiva, abbiamo incontrato maltempo e persino neve.

Al nostro arrivo poi, siamo stati accolti da un maggiordomo di una sciatteria spaventosa, Michele, e dalla sorella che si occupa della casa, Giovanna, una sorta di sergente in gonnella, direi la versione giovanile di Nanny.

"Nanny, povera cara…..senti cosa scrive!"

"Già immagino! Augustin alle prese con tanti problemi, povero caro! .. Ih ih .. Allora che fili dritto!"

"Ti ha paragonata ad un sergente in gonnella…..ma come si permette!"

"Madre lasciate stare, su continuate!"

"Ma facciamo un passo indietro. Quelle svergognate, incoscienti, scellerate, lussuriose delle tua figlie, e mi riferisco alla primogenita ed alla seconda, hanno avuto l'ardire di giacere con i loro mariti, senza pensare alle conseguenze delle loro azioni! Seppure ormai siano in età non più giovanissima, entrambe, dico entrambe, sono in stato interessante! Un vero incubo!"

Vedo Nanny e Luisa spalancare gli occhi e in coro dicono: "Cosa?!"

"Madre, ma davvero è scritto così!"

"Certo Luisa! Tuo padre ci comunica che le tue sorelle aspettano un bambino!"

"Madame, è assurdo!"

"Nanny hai ragione! Comincio davvero a preoccuparmi! Ma ci pensate?! Augustin alle prese con tre figlie incinte, con malesseri e sbalzi di umore! Santo cielo! Questo viaggio sarà per tutti interminabile! Spero solo che non accada nulla di male!"

"Madre, cosa temete che possa accadere, sono partiti per un viaggio, non certo per una missione militare! ….. Madre, ma Voi siete sbiancata, Vi sentite male?"

"Luisa ha ragione, Madame Vi sentite male? Forse è meglio che Vi sdraiate un poco …."

"No, non è nulla! Sto bene, voglio continuare a leggere la lettera …."

Ma spiegami come è possibile! Joséphine ha quarant'anni! È già nonna! Quella donna è una sciagurata con un marito smidollato. Ah, ma è colpa tua, che non le hai educate a dovere. Se tu avessi spiegato loro come si devono comportare delle nobildonne del loro rango, che certe cose si fanno solo per obbligo e non per sollazzo, ora io non sarei in questo guaio!

"Madameee! Augustin non cambierà mai! Come sarebbe a dire per sollazzo! Forse lui ha messo al mondo le sue figlie in questo modo!"

"Calmati Nanny, tu sai come è fatto mio padre, è inutile discutere con lui di certi argomenti! … Forza Madre, continuate a leggere."

"Si, certo cara …."

Si perché, se la gravidanza di Oscar mi rende felice e sono disposto a portarla in braccio fino a casa qualora sia necessario, queste due le chiuderei a chiave in un convento e getterei via la chiave stessa. "

"Oh Nanny….avremo altri nipotini! Certo che Joséphine e Marianne non hanno proprio l'età per certe cose, speriamo che vada tutto bene!"

"Ma certo Madame, vedrete andrà tutto per il verso giusto! Però Voi siete talmente preoccupata …"

"Mi pare ovvio Nanny ….. povere figlie mie!"

"Madre, cos'altro dice la lettera?"

"Aspetta, dov'ero rimasta …. Ah si … ecco …. "

Perdonami per lo sfogo, ma spero che tu comprenda che la situazione è molto grave. Anche perché, se Oscar gode di ottima salute, si ostina a cavalcare, tirare di scherma e svolgere qualsiasi attività come se nulla fosse, queste due hanno invece una serie di problemi.

La maggiore, vuole Charles, sempre. Non è mai sazia! Non so come possa comportarsi in tale maniera. Sarebbe capace di fare certe nefandezze anche davanti a suo padre!

Marianne invece rigurgita sovente. Mi preoccupa davvero, è pallida e stanca. Ma non vuole farsi vedere da un medico, una testa dura!

Ah, la mia dolce tenera Oscar invece, ha un caratteraccio allucinante, che con la gravidanza è peggiorato. Solo Andrè riesce a placarla. Non voglio farti preoccupare, è solo più istintiva del solito, irascibile e sfrontata. Ma infondo, anche tu hai avuto qualche "sbalzo d'umore" durante le sei gravidanze. E poi sopporto tutto per il mio François! Si, peccato che ella, il mio quasi perfetto erede, voglia una femmina!

"Madre, immagino la devastazione di mio padre, se Oscar mettesse al mondo una femmina. Andrè non troverebbe un solo angolo di Parigi dove nascondersi!"

"Luisa, preferisco non pensare a questo. Meglio che prosegua con la lettera."

Prima di leggere ad alta voce, leggo in silenzio ….

Vedo mia madre spalancare gli occhi e sussurrare: "Nanny, Augustin dice che dobbiamo organizzare un matrimonio ….."

"Certo Madame, quello di Catherine, vostra nipote!"

"No, Nanny … un altro …"

"Un altro! E si può sapere di grazia chi si sposa?"

"Armand ….. suo fratello Armand ….."

"Armand? Ma … io non conosco nessun Armand, se non … avete detto fratello?! Volete dire ….. Armand de Jarjayes!"

"Si, Nanny, proprio lui, mio cognato …"

"Come?! Ah ah ah ah … al povero Augustin gli ha dato proprio di volta al cervello! Poveretto! Si, si, non sta bene più con la testa!"

"Madre, ma si può sapere cosa dite! Il nostro zio Armand è un Cardinale, e da quando in qua i Cardinali si sposano?!"

"Luisa, Nanny, qui dice che Armand ha un figlio di cinque anni e molto presto ne arriverà un altro!"

"Madame, ora ne sono sicura: il mio povero Augustin è impazzito! Questo viaggio gli ha fatto davvero male!"

"Ascoltate continuo a leggere …

Ma i problemi non finisco qua, sarebbero troppo pochi!

Al castello ho trovato mio fratello Armand, pare che viva qui già da parecchio tempo. Sono stato felice di rivederlo, finchè non ho compreso che si è trasferito a Collegno a causa di una relazione clandestina con una giovane vedova! Un cardinale ed una vedova! E, cosa assai grave, ha pure un figlio! Un maschio! Io ho sei femmine e lui, un maschio! In mondo va davvero al rovescio ormai! L'alba del XIX secolo è cupa, colma di brutti presagi.

Ovviamente, non è finita. Il caro fratellino, non soddisfatto di avere un figlio illegittimo, si è dato da fare per farne un altro! E adesso, finalmente aggiungerei, ha deciso di abbandonare la tonaca e sposare la sua amante, la Marchesa Anna Clelia di Saluzzo. Una bella donna, educata, simpatica, spiritosa. Giovane, troppo giovane per Armand! Ha l'età della nostra piccola! Cose da pazzi, mia amata.

Ma siccome sono un uomo buono, generoso, logico ed integerrimo, ho detto ad Armand ed alla Marchesa di partire con noi e sposarsi a Parigi. Dunque, prepara le nozze!

Ah….quanti grattacapi che ho! Quanti pensieri! Quanti problemi! Certo, sono il capofamiglia, da qui i miei sottoposti sono disubbidienti!

Ma non sai ancora il peggio, a causa della scelleratezza di mio fratello, ci siamo dovuti affrontare in maniera, come dire, molto maschile! In breve, abbiamo una serie di lividi sparsi ovunque. Una bella scazzottata tra fratelli! Ci voleva proprio! Non immagini quante ne ho prese, ma ne ho date ben di più….da buon soldato e fratello maggiore!

L'unica nota positiva è che quel soldato indisciplinato, che diventerà padre a breve, si è finalmente calmato! Resta irriverente, ma almeno non devo più andarlo a cercare nei bordelli! E credimi, è un gran sollievo.

Ah, mia amata, mi manchi! Mi manca tutto di te!

Ti sogno ogni notte, mai come ora la distanza che ci separa mi appare insopportabile. Spero davvero che questa sia la mia ultima missione, perché non riesco più a stare lontano da te. Mi manchi, mi manca il nostro talamo, mi manca la tua voce, i tuoi capelli, il tuo profumo. Mi manca la tua pelle, le tue labbra, i tuoi occhi. Mi manca sentire il tuo respiro, le tue mani.

Marguerite, ti amo. la verità è questa.

Mia figlia ribatte: "Non è possibile! Ma questa non è una lettera ma piuttosto un dispaccio di guerra! Madre cosa sta succedendo in questo viaggio!"

"Figliola, io … non so che dirti … Joséphine e Marianne incinte, Armand, oltre a lasciare il sacerdozio, si scopre che ha una relazione clandestina da ben quindici anni con una donna che gli ha dato un figlio e presto ne avrà un altro! ….. Ma ci pensate! Attraversare le Alpi con ben quattro donne incinte al seguito! Non voglio pensarci! ….. E poi tuo padre e tuo zio sono arrivati addirittura alle mani"

Nanny inorridita dalle parole di Marguerite, ribatte: " Ah questo si, che è troppo! Quei due hanno davvero toccato il fondo! Ma Vi immaginate! Un Generale e un Cardinale che fanno a botte! Di questo passo non so dove arriveremo!"

Luisa, continua: "Nanny, immagino mio padre alle prese non soltanto con Joséphine, che già mi immagino cosa combinerà, adesso ci si mette anche lo zio Armand con i suoi colpi di testa!"

"Ma figliola tuo zio non è più un ragazzino a cui impedire certe cose, non so se mi spiego."

"Certo Madre! Ma mio padre, è arrivato alle mani con suo fratello perché, a dir suo, lo zio deve astenersi con la Marchesa fino al matrimonio."

"Ma cara, tuo zio ormai non è più un ragazzino a cui dire di non fare certe cose! E poi , è già padre!"

"Infatti Madre! Mio padre ha ragione! Lo zio doveva prima rinunciare ai voti Cardinalizi e poi sposarsi! Ma tanto ciò che dice mio padre, per la famiglia, è sempre sbagliato. Sappiate che io l'appoggio. Mio zio non doveva comportarsi in questo modo! A dirla tutta, mi sembra giusto che adesso si astenga dal giacere con la Marchesa, che aspetti al matrimonio!"

Mi accascio sulla poltrona e mormoro: "Quindi, secondo te, tuo padre ha fatto bene ad arrivare alle mani con suo fratello?!"

"Ma no, Madre, non intendevo questo, solo sostengo che lo zio adesso debba comportarsi da gentil uomo: deve rispettare la Marchesa."

Nanny ribatte: " Beh, effettivamente dovrebbe essere così cara, ma in questo caso non credo che si possa dire a due persone che hanno una lunga relazione alle spalle e per di più quasi due figli, di astenersi!"

"Ah no?! Beh, io continuo a sostenere mio padre. Sono sicura che farà rigare tutti, anche lo zio!"

Mia madre sospira e dice: "E adesso, cosa succederà!"

"Madre, Vi prego non svenite, reagite! .. Nanny corri a prendere i Sali!"

"No. Lascia stare Nanny, sto bene! … Non ci resta che avvisare la famiglia di quanto sta succedendo! …. Dobbiamo preparare le nozze di Armand e della Marchesa di Saluzzo!"

Sento Nanny che borbotta: "Oh questa si che è bella! In vita mia non mi è mai successo una cosa simile! Io che mi debba prodigare per organizzare la festa di nozze a un Cardinale! E poi, cosa diranno quei due sfacciati di George e Antony quando sapranno che la loro madre è in stato interessante? … Ahhh Non voglio nemmeno pensarci! Già sento fin qui le loro irriverenti battutine! E già! Sono tali e quali alla loro madre!"

Luisa infierisce: "Nanny, penso a mia cugina Catherine che si sposa, e sua madre sarà in stato di gravidanza inoltrato?! Santo cielo! Santo cielo! Nella nostra famiglia, non si capisce più nulla! Povero Padre mio, quanto lo comprendo! Sono sicura che nessuno delle mie sorelle lo appoggerà in questo delicato momento!""

Vedo mia madre alzarsi dal sofà e, con tono deciso, mi guarda e dice: "Luisa, raduniamo la famiglia di sotto e informiamoli della notizia!"

"Notizia! Madre, io direi notizie!"

"Si, hai ragione cara: notizie, e che notizie!"

Attraverso rapidamente il parco del Castello per cercare di arrivare il prima possibile nelle mie stanze e liberarmi di questo odore insopportabile! Puzzo peggio di un cavallo tenuto male! I miei abiti sono luridi a causa della caduta nelle scuderie! Ah, ma Michele mi sentirà, e pagherà anche questa!

Vengo distratto dai miei pensieri dalla vista dei soldati di mia figlia, che passeggiano tranquillamente, puliti e profumati, loro!

"Sassoin! Sempre in giro a non fare nulla?!"

"Beh, Generale, io sono sempre in allerta, non si può mai sapere cosa potrebbe accadere! ….. Ma Generale, cosa Vi è successo?! Ih ih … Ma Voi siete caduto dentro al letame! Forse avevate voglia di profumare di sterco di cavallo?"

Guardo il generale, tutto impettito, con i suoi preziosi abiti luridi. Dalla giacca, che originariamente era rossa, fuoriescono i polsini di una camicia bianca, ricoperti di sterco. Il panciotto, finemente ricamato, non è da meno. Ed i pantaloni! Poveretto! E poi, puzza! Santo cielo, quanto puzza! Ma cosa avrà mai fatto per ridursi così?

"Sassoin! Sei sempre il solito impertinente! Visto che non hai nulla da fare, ed hai una certa esperienza con le stalle, va a cercare lo stalliere ed aiutalo a pulire! Le stalle sono piene di sterco di cavallo! Mai visto un tale disastro! Le voglio lucide! Ci siamo capiti, Sassoin?"

"Ma Generale, io non capisco perché ve la prendiate con me! Non è colpa mia se siete caduto nel letame, quindi non capisco il motivo per cui Voi volete prendervela con me!"

"E' sempre colpa tua, Sassoin! Muoviti! Se non saranno pulite e dovere, ti riterrò responsabile! CHIARO?!"

"Ehm...perdonami fratello…..ma ti ricordi vero di quella richiesta che hai fatto a ….. ehm ….. "

Guardo Augustin dritto negli occhi, io a certe cose credo ciecamente. Se ha fatto un fioretto, deve mantenerlo!

"Come! Il fioretto …."

Alain mi guarda, e con tono canzonatorio, ribatte: "Generale, Voi avete fatto un fioretto?"

"SASSOINNN! NON SONO AFFARI CHE TI RIGUARDANO!"

"Certo, lo so che la questione non mi interessa, ma se avete fatto un fioretto, dovete rispettarlo, altrimenti nostro Signore non Vi darà ascolto! … Vero Cardinal …. emm .. Signore!"

"Vero soldato, vero….."

"Sassoin, muoviti e vai alle scuderie! Controlla che lo stalliere pulisca tutto,...ehm...per cortesia….sgrunt"

Faccio davvero fatica a contenermi, quanto vorrei urlare contro quello sfrontato. Ha un sorrisetto beffardo che mi innervosisce! Ah, ma quando sarà nato il mio François, gliele farò pagare tutte! Tutteeeeeeee!

"Si, certo Generale adesso vado! …. Generale, intuisco che la Vostra questione riguardi me, o sbaglio? Ih ih … Questa si, che è bella! Almeno adesso mi tratterete un poco meglio! Ah ah … Grazie Cardinale, è tutto merito Vostro! Ih ih …"

"Sassoin! Finiscila o giuro che una volta rientrati a Parigi….sgrunt…."

"Generaleeee ricordateVi del fioretto!"

"Sassoin! SPARISCI! Tanto prima o poi aggiusteremo tutti i conti….. Ma dico io, con tanti soldati che mia figlia ha ai suoi ordini, proprio te doveva portare in missione? Ah…..povero me! Prendi esempio da Gerard: lui è tranquillo, educato, obbediente…...e non corre mai, dico mai, dietro alle gonnelle!"

"Augustin, fratello caro, calmati…"

"Armand, Armand! Secondo te come posso calmarmi! Non lo senti?!"

"Date ascolto a Vostro fratello, Generale! E poi Voi non ne siete ancora al corrente, ma non appena Gerard ed io torneremo a Parigi, chiederemo il congedo."

"Davvero? Bene bene….mi fa piacere! Almeno così sarò sicuro di non incontrarti ancora! E dimmi, cosa farai per mantenerti? Ti ricordo che hai una moglie ed un figlio…...non vorrai di certo vivere alle spalle della tua sposa!"

"Ma no, Generale, cosa dite! Alain de Sassoin non è un parassita! Ho sempre lavorato per vivere. Comunque sappiate che un lavoro già ce l'ho, come pure il mio amico, vero Gerard?"

"Sssi Alain, però è meglio rimandare la questione a dopo, quando il Generale sarà più calmo …."

"A dopo? E perché mai La Salle….dimmi, dove avete trovato impiego? Sono davvero curioso…...nonostante questa puzza….."

Sassoin mi guarda e continua: "Gerard, il Generale ha ragione, non vedo perché dovrebbe essere all'oscuro, dopo tutto il palazzo Jarjayes è casa sua, vero Generale?"

"Palazzo Jarjayes? E cosa c'entra adesso? No….non avrete mica chiesto aiuto a mia figlia?! Noooooo non voglio neppure prendere in considerazione una cosa simile….La Salle mi starebbe bene ….. ma tu no! Averti per casa tutto il giorno?! Oh Santo cielo!"

"Ih ih ih …. Invece si, Generale! Con immenso piacere, Vi comunico che io e Gerard lavoreremo presso la Vostra famiglia! Naturalmente è stata il Comandante ad accogliere le nostre richieste! … Non siete contento Generale? Ahhh prima di rispondermi, ricordateVi del fioretto!"

"SASSOIN! Sono felice, felicissimo…..uhm...visto che vuoi lavorare per me...inizia già ora: FILA A PULIRE LE STALLE! …. Oh, Armand...lo vedi…..cosa devo sopportare? Coff…."

"Augustin, credo che tu sia troppo severo con quel giovane, in fondo è un bravo ragazzo e non ti ha detto nulla di male."

"Armand...tu non lo conosci! Tu non sai cosa ha fatto nella precedente missione…...un vero supplizio! Ogni occasione era buona per andare ad imboscarsi! Renditi conto!"

"Davvero Augustin! Ih ih ih Immagino che non fosse ancora sposato, vero Augustin?"

"Guarda Armand, questo screanzato si è sposato durante il viaggio! Povera ragazza, una gran brava ragazza! Ha solo avuto la sfortuna di innamorarsi di questo impertinente! In ogni caso, prima di sposarsi correva dietro ad ogni gonnella…...un vero supplizio. Dopo, ogni occasione era buona per frequentare, passami il termine, sua moglie! Un vero flagello!"

"Beh, non ha fatto nulla di diverso di quello che abbiamo fato noi caro fratello! O forse lo hai dimenticato?"

"Armand, io in missione non mi faccio distrarre! Il soldato Sassoin invece ha rischiato di compromettere la buona riuscita! Invece di riposarsi, lui svolgeva attività clandestine! E poi era stanco durante i turni di guardia! E' una gravissima mancanza, credimi!"

"Si, certo, come darti torto su questo. Però Augustin, ma dimmi, quanto tempo ancora vuoi rimanere in queste condizioni, non hai voglia di darti una ripulita?!"

"Si si, hai ragione! …. Sassoin! Muoviti! Occupati delle stalle! "

"Si, Generale, ma ricordateVi del fioretto! Ih ih ih …. E poi non dovreste trattarmi in questo modo! Ricordate cosa Vi dissi nell'ultimo viaggio?"

"Sassoin hai detto tante di quelle stupidaggini, che non potrei ricordarle tutte."

"Allora Vi aiuterò a ricordare! Vi avevo detto che se avessi avuto un maschio l'avrei chiamato come Voi, sapete, per l'affetto che mi riportate, Voi mi ricordate un po' mio padre!"

"Tuo padre! Ma se mi hai raccontato che era un despota!"

" Appunto …"

"SASSOINNNN! SPARISCIIII!"

"Gerard, qui si mette davvero male, meglio andare."

"Amico mio, finalmente hai detto qualcosa di sensato, andiamo!"

Gerard ed io ci allontaniamo appena, la distanza giusta per non udire ancora le grida del vecchio pazzo.

"Fratello credimi, non ne posso più!"

"Ti comprendo …"

"No, tu non puoi capire, hai vissuto protetto nel tuo monastero per anni!"

"Ne sei sicuro Augustin?"

"Certo! Il tuo unico problema è stato: pregare e correre dietro alle sottane! Per fortuna che ti sei dato una calmata con la Marchesa! E adesso Armand, per cortesia vai a cercare Oscar ed assicurati che non faccia sciocchezze! E' una sconsiderata, non si rende conto che nelle sue condizioni deve stare tranquilla ed a riposo! Per favore….vai da lei!"

"Si, certo, vado! Ma tu tranquillizzati, sei troppo ansioso. Tua figlia, anche se incosciente, ha suo marito al suo fianco."

"Ecco, appunto. Un marito che la asseconda in tutto. Andrè è troppo accondiscendente! Insomma, c'è un limite a tutto! … Bene, vado a darmi una ripulita….conto su di te!"

Mentre mi dirigo verso il castello sento il rumore dei passi di Armand allontanarsi, finalmente mio fratello si è convinto a collaborare! Spero che vada alla ricerca di mia figlia, e che la trovi! Mi volto, e vedo alle mie spalle tutti i segni lasciati a terra dalle mie scarpe, luride. Scuoto la testa sconsolato, sarà una vera fatica liberarmi di questo olezzo!

"Gerard lo hai sentito il Generale?"

"Come potevo non ascoltare!"

"Pare che il nostro simpatico Cardinale, prima di sistemarsi con la bella Marchesa, si sia dato da fare alla grande! Ih ih …. "

"Già! Infondo Alain, siamo tutti dei poveri uomini succubi delle donne! Ih ih …"

"Uhmm … ti prego non parlare in questo modo altrimenti comincio a perdere il senno …"

"Sccc… Alain, il Cardinale viene da questa parte …."

"Ih ih ih …"

"Cosa c'è Alain, perché stai ridendo, forse è per mio fratello?"

"Emi … Signore, secondo me, il Generale si preoccupa un poco troppo per sua figlia! Al Comandante c'è già chi ci pensa! … Eminenza, lo avete visto Vostro fratello?! Si arrabbia per qualsiasi cosa. Io sinceramente non so come il povero Andrè, riesca a sopportarlo! Ma! … Che pena mi fa!"

"Sassoin! ma come ti permetti! Ah….in fondo mio fratello è solo ansioso, dovresti provare a capirlo! È un Generale, ed ha solo figlie femmine! Per lui è uno smacco….."

"Si però …."

"Uhm...si...quindi?!"

"Quindi ….. Ma Signore, possibile che Voi non riusciate a calmarlo un poco il nostro Generale! Dopo tutto rimanente un uomo di chiesa anche se di mondo! In tutti questi anni, credo che abbiate imparato come placare le ire di noi poveri mortali!"

"Nel caso di mio fratello...non c'è soluzione!"

"Sentito Gerard, non c'è soluzione! Non ci resta che rassegnarci! … Andiamo amico prima che davvero qualcuno ci metta a spalare letame! Arrivederci Signor Cardinale! Ih ih ih "

"Aspetta! Preparami il cavallo...meglio che Augustin mi veda uscire... o continuerà a brontolare!"

"Bene, lo faccio subito!"

"Grazie!"

Abbiamo fatto una breve passeggiata a cavallo, senza forzare l'andatura, tra i prati che costeggiano il borgo di Collegno. Abbiamo attraversato la Dora, e ci siamo spostati verso la frazione di Savonera, dove sono collocate molte cascine, alcune di proprietà della nostra famiglia, con annessi campi coltivati. Adesso stiamo rientrando verso il Castello, stiamo attraversando il ponte sul fiume, costeggiando la piccola chiesa della Madonna del guado, messa di sentinella per proteggere le terre dalle inondazioni del fiume. Faccio fermare Cesar per ammirare il paesaggio, da qui lo sguardo può abbracciare una buona parte dell'arco Alpino! È davvero un bel posto per vivere!

"Oh, Madame Oscar, come è bello andare sul cavallo! E quanto è morbida la sua criniera!"

"Vero Carlo, io adoro il mio Cesar."

"E poi è proprio bravo…...ma, ditemi mi insegnerete ad andare da solo? Io voglio imparare….."

"Ma si, certo! Però Carlo potresti chiederlo al … Cardinale."

"Ehm...si...avete ragione….voi ripartirete….ed io resterò di nuovo da solo…."

"Beh …. forse, però …. Carlo ti piace tanto la nostra compagnia?"

"Si Madame! Molto! Avete portato le spade, i cavalli e tanta allegria…...anche il Signor Generale è simpatico….."

"Davvero! Mio padre ti è simpatico! … Non l'avrei mai immaginato!"

"Ih ih…..sembra tanto burbero….però credo che sia buono…...Voi non siete d'accordo? uhm….posso farvi una domanda?"

"Dimmi pure Carlo, cosa vuoi chiedermi!"

"Ma, se voi siete il Signor Conte, Vostro marito cos'è? La Contessa?! Io davvero non capisco…".

Carlo scuote la sua testolina, con i capelli mossi dal vento, lasciati sciolti ed un poco lunghi. È davvero un bel bambino….chissà come sarà la mia creatura?

"Ah ah ah...ma no Carlo! No davvero! Io non sono una contessa! Stai pure tranquillo! ah ah ah! …. Certo Oscar, che tuo padre ha fatto un bel pasticcio…..capisco che Carlo sia curioso!"

"André hai ragione! Mio padre ha fatto davvero un bel pasticcio! … Che ne dici se torniamo a palazzo, comincio a sentirmi stanca!"

"Ma certo! Vieni, andiamo!"

"Ma ditemi, Voi davvero dovrete partire? Perché non restate? Queste terre sono vostre….così potreste insegnarmi a cavalcare e tirare di scherma! Prometto che non farò troppe domande…"

"Carlo devi parlare con tua madre, certe cose spettano a lei decidere."

"Ma no, lei mica può decidere per Voi! Restate, Vi prego! Non mi sono mai divertito così tanto! E poi vedere il cardinale ed il Generale con i lividi in viso….chissà cos'hanno combinato! Ed i cavalli….oh madame….sono così belli! Vi prego, non lasciatemi da solo….sto così bene…"

Carlo mi guarda con due occhioni supplichevoli, è davvero un bambino molto dolce.

"Monsieur Andrè, per favore…..restate qualche mese almeno…...così mi porterete ancora a cavallo!"

"Carlo, non possiamo dirti nulla! Devi chiederlo a tua madre, magari riuscirà ad accontentarti in qualche modo."

"Io...davvero non capisco….scusatemi...…..forse non avrei dovuto insistere…"

Sento il piccolo Carlo appoggiare la sua schiena su di me, abbassa un poco la testolina, come se fosse deluso. Mi dispiace davvero molto….

"Senti Carlo, ti piacerebbe fare un viaggio?"

"Un viaggio? Avete detto un viaggio Contessa?! Ma certo che si! Magari! Ma mia madre non viaggia mai. L'unico posto dove mi porta è qui al castello. La maggior parte delle volte mi intrattengo con Michele, mentre la mamma va a confessarsi con il Cardinale! A proposito Contessa, perché sua Eminenza non indossa l'abito talare? Forse ha deciso di non portarlo più?! Sapete, nemmeno a me piace, magari il Cardinale non la indossasse più e passasse più tempo con me. Sarebbe bellissimo!"

"Un viaggio….Carlo, un viaggio con tua madre, con mio zio e con noi! Ti piacerebbe? Potreste venire a Parigi!"

"Davvero! A Parigi! Che bello! Si, si Contessa, voglio venire anch'io, quando partiamo?"

"Aspetta Carlo, devi parlare con tua madre, ma sono sicura che sarà ben felice di partire con noi! Sai, ne abbiamo giusto discusso qualche giorno fa e mi è parsa decisa a partire, sempre se anche tu lo vuoi!"

"Certo che lo voglio. Quando si parte?"

"Ah ah ah...hai visto Andrè? Quanto entusiasmo! … Partiremo tra una decina di giorni circa, pensi di poter fare i bagagli in tempo?"

"Si, certo che si, Contessa! Sono così felice di partire con Voi! Verrà anche il Cardinale, non è vero? Sapete, vorrei tanto che diventasse il mio papà."

"Il tuo papà? Davvero ti piacerebbe un padre come lui? Sarebbe bellissimo, così saresti il mio cuginetto!"

"SIIIIIII! Contessa, portatemi al castello, voglio dirglielo al Cardinale! Magari lui mi dirà di si, e potrò chiamarlo papà. Che bello, sono così felice!"

"Ah ah ah…..va bene Carlo, adesso rientriamo…..ti piacerebbe tenere le redini di Cesar?"

"Siiiii!"

"Bene, allora prendi, stringile bene nelle manine, ma non tirare….mi raccomando!"

"Su, andiamo cavallino, portami dal mio papà!"

Guardo Oscar, è davvero brava con il piccolo Carlo! Sono sicuro che sarà una splendida madre! Ha gli occhi pieni di gioia, è felice e rilassata. Solo, non vorrei che si stancasse….ah, quanto è bella!

"Andiamo Oscar, rientriamo al Castello!"

"Andiamo Andrè!"

Batto con i talloni sul ventre di Cesar, ed iniziamo a muoverci verso il borgo. Certo, ho solo illuso Carlo nel lasciargli le redini, in realtà sono sempre io a controllare Cesar, con le gambe e con il peso del corpo. Un buon soldato deve sapere controllare il proprio cavallo anche imbracciando le armi!

"Madame...ma quello laggiù...é il Cardinale?"

"Si, è lo zio!"

Lo zio Armand si avvicina sempre di più, fin tanto che ci ritroviamo gli uni di fronte agli altri.

"Oscar, Andrè, siete di ritorno!"

"Si Armand, stiamo rientrando!"

"Carlo ti è piaciuto passeggiare a cavallo?"

"Cardinale! Guardate! Madame mi ha dato le redini di Cesar! È bellissimo!"

"Carlo, per te è stata la prima volta che qualcuno ti ha fatto salire in groppa un cavallo, non è vero?!"

"Si Eminenza! E poi Madame ha detto che se mia madre è d'accordo potremmo partire anche noi! Così sarò in compagnia!"

"Davvero! Tu davvero saresti felice di lasciare la tua casa per partire?"

"Siiiii! Mi piace stare con Madame, i cavalli e le spade!"

"Sono contento Carlo! … Carlo adesso lascia tranquilla Oscar, perché non vieni in sella al mio cavallo?! Mi piacerebbe che facessimo un giro insieme. Tu ed io."

"Ma io...Madame...io sto bene con Voi...posso restare?"

"Certo che puoi restare con me! Però torniamo al Castello...magari puoi dare una mela a Cesar!"

Entro a passo spedito nell'atrio del castello, quando mi imbatto in Giovanna che, appena mi vede, spalanca gli occhi, si porta le mani al viso e dice: "Oh Signurrrr! Ma cosa Vi è successo?!"

"Ci vuole tanto a capirlo Giovanna?! Sono caduto nel letame! Ma si può sapere chi si occupa della pulizia delle stalle?!"

"Se ne occupa Luigi Signurrr …."

"Giovanna! Lo stalliere è un incompetente! Per colpa sua, sono ridotto in queste condizioni! Riferisci allo stalliere che se non è capace di occuparsi della pulizia delle scuderie, che si cerchi altro da fare! Mi sono spiegato Giovanna?!"

"Sssi Signur( Signore), glielo riferirò!"

"Giovanna cosa fai lì impalata! Avverti la servitù che mi riempiano la vasca di acqua mi sono spiegato?"

"Si, subito Signurr(Signore) …"

"Giovanna!"

"Signur(Signore)…"

"Di alle cameriere che mettano un infinità di essenze dentro la tinozza!"

"Va bin Signur(va bene Signore) …"

"Va bin, cosa?!"

"Ho detto va bin, va bene Signur (Signore) …"

"Ahhh e fatevi capire Madame Giovanna! In questo momento non sono dell'umore adatto a prendere lezioni di lingua locale!"

"Si, certo Signur (Signore) !"

"Giovanna non perdeteVi in chiacchiere, sbrigateVI! .. Intanto vado di sopra a liberarmi di questa roba."

Il Generale si allontana in tutta fretta, ed io mi reco di corsa in cucina.

"Rosa, Lucrezia Presto! Preparate immediatamente almeno quattro paioli d'acqua, il padrone deve farsi il bagno!"

Lucrezia ribatte: "Signora Giovanna, non capisco perché siete tanto agitata! E' successo qualcosa?"

"Di tutto Lucrezia, di tutto! In questa casa non c'è pace!"

"E' successo qualcosa al padrone?"

"Certo Rosa! A quanto pare le scuderie non sono state ancora pulite, e il Generale è caduto nello sterco degli animali! … Dopo che avrete messo sul fuoco l'acqua per il bagno, fate venire immediatamente Luigi da me! Una bella ramanzina, non gliela leva nessuno! … Fare una figura simile con il padrone! Oh Signur, Signur, che vergogna!"

Finalmente sono in camera mia, mi avvicino alla specchiera, mi guardo e sussurro: " ome sono combinato! E pensare che la giornata non è ancora finita, cos'altro succederà! … Bah, meglio che prenda i vesti puliti. Però che brutto odore che emano! … Mi domando quell'imbecille di Sassoin come abbia sopportato tutto quel tempo a spalare letame, e soprattutto quella povera ragazza, Sabrina, abbia potuto sopportarlo! Mi chiedo, come una donna a modo possa essersi innamorata di un individuo simile!"

Ho tirato dai cassetti i miei vestiti puliti, entro nella toillette, appoggio gli abiti su di una poltroncina, mi siedo sullo sgabello ed aspetto con impazienza che le donne mi portino l'acqua per il bagno. Mi sfilo il primo stivale e rimango ancora con l'altro quando sento bussare.

"Padrone, possiamo entrare? Abbiamo portato l'acqua per il bagno!"

Rimango seduto sullo sgabello, sono ancora con il primo stivale in mano, e rispondo: "Entrate donne, su, su, fate presto! Riempite la vasca immediatamente!"

"Sissignore!"

"Avete portato le essenze che avevo chiesto?"

"Si padrone! Una parte sono già nell'acqua e il resto lo versiamo dopo."

"Bene! E adesso su, presto muoveteVi che ho una certa fretta."

Il padrone ci scruta, sbuffa e borbotta qualcosa nella sua lingua, l'unica cosa che comprendo è che ha fretta di liberarsi di noi, lo capisco, dato lo stato in cui riversa. Si è già sfilato il primo stivale e sta cercando di togliersi il secondo, stando seduto sullo sgabello della toilette. Ha uno sguardo feroce, un'espressione contrita. Credo che non abbia passato una giornata tranquilla. Solo incrociare il suo sguardo mi mette addosso un'ansia incredibile, io non l'ho mai servito ed ora, con quest'uomo che soppesa ogni mia azione, ogni mio passo, mi sento confusa e temo di commettere qualche cosa che possa farlo infuriare più di quanto non lo sia già. A sentire Giovanna, è un vero tiranno a cui non va bene nulla! Un uomo pieno di pretese, rigido. Che comanda tutti come fossero dei soldati. Lucrezia ha già versato il suo paiolo nella tinozza, adesso tocca a me mettere il mio. Mi avvicino alla tinozza quando sento qualcosa intralciare il mio cammino, oh povera me sono inciampata nel tappeto, cerco di reggermi in piedi ma è tutto inutile. Cado rovinosamente a terra lasciando andare il paiolo pieno d'acqua nel vano tentativo di fermare la mia caduta.

Sento un tonfo inequivocabile.

SPLACCCC ….

La voce di Lucrezia: "Santo cielo!"

Il padrone impreca: "DANNAZIONEEEEE NOOOO! ….. ANCHE QUESTA! COSA AVETE COMBINATO! IO VOLEVO FARE UN BAGNO, NON LAVARMI IN QUESTO MODO!"

La voce di Lucrezia è risoluta, soccorre il Generale. E dice: "Padrone state bene …."

"MALEDIZIONEEE! VI PARE CHE STIA BENE! SONO TUTTO BAGNATO E IMPASTRICCIATO DAL LETAME!"

Rosa guarda il padrone spaventata. Si porta le mani sulle gote, e con gli occhi pieni di lacrime sussurra timidamente: "Mi … mi dispiace padrone, io … io .. non volevo …"

I piagnistei della ragazza mi riportano alla calma, la guardo e ribatto nervosamente: "Su, su , Madamigella non fate così, ma … ma la prossima volta fate più attenzione! E adesso fuori, fuori di qui! Anzi, no! Portatemi altra acqua, anche se sono bagnato dalla testa ai piedi, debbo fare ancora il bagno."

"Sssiii Sissignore, porto subito un altro paiolo, faccio in un attimo!"

Vedo le donne uscire in tutta fretta dalla toilette, a gran voce ribatto: "MESDAMES NON CORRETE IN QUEL MODO, NON VORREI CHE INCIAMPASTE DI NUOVO E ROTOLASTE PER LE SCALE! VOGLIO SOLO UN POCO D'ACQUA PER LAVARMI!"

"Si padrone!"

Lasciamo la camera del Generale a passo veloce, dico a Rosa: "Bel debutto che hai fatto con il Generale! Per fortuna che era di buon umore, altrimenti le sue grida le avrebbero sentite tutti qui a palazzo. Su sbrighiamoci!"

Vedo Lucrezia entrare in tutta fretta in cucina, animatamente mi dice: "Signora Giovanna, mi serve ancora dell'acqua."

"Forse il padrone ne vuole altra?"

"No, è che … Rosa ha inciampato ed ha rovesciato il paiolo pieno d'acqua addosso al Generale!"

"Oh Signur! Dici davvero?!"

"Non ho nessuna voglia di scherzare Signora Giovanna. Il padrone non soltanto era ricoperto di sterco, adesso è impasticciato completamente da quella robaccia!"

"Oh Signur, Signur! Cos'altro deve ancora accadere in questo castello! Oh, mi signur! Che dire! ai sun tutt foll!"

"Signora Giovanna avete ragione, qui sun tutt foll(qui sono tutti pazzi)!"

"Ehm...Cardinale...posso farvi una domanda?"

"Dimmi Carlo, cosa vuoi chiedermi?"

"Ma...ecco...i Vostri abiti, Cardinale….non indossate più la veste? Sapete, sembrate più giovane senza!"

Guardiamo lo zio Armand, indossa abiti scuri, ma non la veste cardinalizia, già da questa mattina.

"Ecco …. Carlo, d'ora in avanti mi vedrai vestito in questo modo."

"E...perché? Insomma….Voi mi avete sempre detto che i sacerdoti indossano la veste, come le femmine! Ehm ….. perdonate Madame Oscar, Voi non indossate le gonne….anche se siete una femmina…"

Sorrido alle parole del piccolo, guardo Andrè che fatica a trattenersi dalle risate! Certo che questo bimbo è davvero curioso...voglio sapere come ne uscirà lo zio! Ih ih….

"Carlo, è vero! I sacerdoti indossano le vesti, però, a volte può accadere che devi rinunciare a delle cose per avere delle altre, magari molto importanti."

"Uhm...quindi …. se io volessi qualcosa….tipo un cavallo….dovrei rinunciare a qualcos'altro? E' questo che intendete?"

Sono sempre più curiosa di sapere come finirà questa discussione, Carlo è davvero simpatico! Curioso ed impertinente. E vuole un cavallo….ih ih ih

"Ah ah ah … No, no Carlo! Se desideri davvero che ti regali un cavallo, lo avrai, senza dover rinunciare a nulla."

"Ah...grazie Cardinale! Davvero mi regalerete un cavallo? Bianco come Cesar?! Siete davvero buono! Avete sentito Madame?! Avrò anche io un cavallino!"

"Carlo, però credo che per te sia più adatto un pony….sei troppo piccolo per un cavallo come Cesar! … Mi raccomando zio…..un pony! …. Ti ricordi Andrè quando mio padre ci regalò i nostri pony?"

"Oscar, certo che mi ricordo dei nostri pony! Erano bellissimi! Quanti guai che abbiamo combinato!"

"Si, Oscar hai ragione, gli regalerò un pony. Sei contento Carlo?"

"Siiii, grazie Cardinale!"

"Ehmm .. Carlo preferirei che tu mi chiamassi in un altro modo …."

"Ah...ehm...e come? Voi siete un Cardinale….io non saprei….."

"Veramente … io … Carlo ci penseremo dopo, ma desidero che tu non mi chiami più così."

"Ma...e come dovrei chiamarvi?"

"Come vorresti chiamarmi?"

"Uhm...non so…..Madame Vi chiama zio, Monsieur Andrè vi chiama Armand, mia Madre Vi chiama Cardinale…...io….non ho un padre, ma se lo avessi vorrei che fosse come Voi….quindi mi piacerebbe potervi chiamare padre…"

"Davvero Carlo! Tu, tu, vorresti chiamarmi cosi?"

"SI, certo! E' possibile?"

Sorrido per l'emozione e sussurro timidamente: "Ne sarei davvero felice, se tu mi chiamassi … Padre!"

"Oh, grazie! ih ih"

Sorrido tutto felice e mi appoggio a Madame Oscar, sono davvero felice! Adesso anche io avrò un padre, come tutti i bambini!

Guardo mio zio, ha gli occhi lucidi per l'emozione, la voce che trema un poco. Carlo non immagina neanche che immensa gioia ha dato allo zio con le sue parole. Certo che è davvero un bel bimbetto, ha molto dei Jarjayes. Qualcosa mi dice che durante il viaggio combinerà qualche marachella, e a Parigi…..ih ih ih…credo che ci sarà parecchio da ridere!

Siamo ormai in vista del borgo, attraversiamo le strette vie e raggiungiamo l'ingresso principale del Castello. Nel cortile vediamo la Marchesa venirci incontro, attorniata da alcuni servitori pronti a portare gli animali nelle stalle!

"Madre Madre! Che bello!"

"Marchesa, venite, così faccio scendere Carlo dal cavallo! Su, da bravo, passa un piedino, così …. Ecco ... Marchesa, ce la fate a prenderlo?"

"Madre, avete visto come sono bravo?! E' stato bellissimo!"

"Madame Oscar, spero che mio figlio si sia comportato a modo!"

"Certo! E' stato bravissimo! Ed ha anche tenuto le redini di Cesar! Sei contento Carlo?"

"Si Madame Oscar, sono davvero contento! Madre, d'ora in poi chiamerò il Cardinale, Padre."

"Co...cosa?! Ma Carlo…."

"State tranquilla Marchesa, sono stato io ad autorizzarlo! Non mi va che mi chiami Cardinale, lo sapete bene! Piuttosto, sapete che Carlo vorrebbe viaggiare?"

"Come! Ma … Arm … Cardinale io non capisco! Non riesco davvero a capire, perché avete autorizzato Carlo a chiamarVi … Padre?"

"Oh...perché Cardinale era ormai fuori luogo, e Carlo mi ha detto che se avesse un padre, lo vorrebbe come me! Sono davvero felice, Marchesa!"

"Io .. sono davvero costernata! …. Ma Cardinale avete detto che Carlo vorrebbe viaggiare …."

Oscar interviene: "Si Marchesa, in verità sono stata io a parlarne con Carlo. Lui mi ha chiesto di restare a Collegno, e così mi sono permessa di chiedergli se a lui sarebbe piaciuto partire con noi, ovviamente insieme a sua madre!"

Oh .. beh, io … Contessa, non so come ringraziarVI …."

"E di cosa? Sapete, Vostro figlio è un bambino molto intelligente! Simpatico e ben educato….."

Scendo anche io dal mio cavallo, lascio le redini ad Andrè che vuole occuparsi personalmente dei nostri cavalli!

"Oscar, io porto Cesar ed Alexander alle stalle e li sistemo, poi ti raggiungo. Tu riposati un poco, mi raccomando!"

"Si, certo Andrè! ….. Carlo, adesso vai con tua madre e con … tuo padre! … Così potrete parlare del viaggio che intraprenderemo, vero zio?"

"Ssssi, certo Oscar, hai ragione! Venite, andiamo!"

"Madame, mi porterete ancora a cavallo con Voi?!"

"Si, certo Carlo! Però non ti piacerebbe che ti portasse tuo padre?"

"Beh...si...anche...però Voi siete un soldato, usate anche la spada…..io preferirei venire con Voi….se non disturbo!"

"Non mi disturbi, però devi sapere che anche tuo padre sa maneggiare la spada, e lo sa fare bene quanto me, vero zio?"

"Beh, Oscar...no...tu sei molto più brava di me! Non voglio illudere Carlo! Ed anche a cavallo, credo proprio che farei una brutta figura al tuo confronto. Però mi arrangio!"

"Padre, mi piacerebbe andare a cavallo anche con Voi, mi porterete, vero?"

Guardo la famiglia di mio zio incamminarsi verso il castello con la vocina di Carlo di racconta della passeggiata. Non posso fare a meno di pensare a come sarà mio figlio, o mia figlia. E che madre sarò? Di certo, Andrè sarà un padre stupendo. Ma io? però con Carlo mi sono trovata bene…chissà….sorrido tra me e me.

Vedo entrare nella stalla André con i cavalli, si sorprende nel vedermi, e mi dice: "Alain?! Ma, cosa ci fai con la pala in mano, a raccogliere letame? Ne sentivi forse la mancanza?!"

"Mancanza dici! No, André! Se sono qui, è tutto merito di tuo suocero."

"Mio suocero? Perché? Cosa è successo? O meglio, cosa gli hai fatto, che ti ha spedito a pulire le stalle?! Ih ih ih"

"Io? Ma nulla Andre! Lo sai com'è fatto! Basta poco per irritarlo. Anche se penso che sia continuamente fuori di testa!"

"Alain, secondo me stai esagerando. E comunque, perché sei qui?"

"Ma nulla Andrè! Se non mi credi chiedilo a Gerard o eppure a Sua Santità!"

"Ih ih ih….quindi sei qui di tua spontanea volontà? A spalare letame?!"

"Io, di spontanea volontà! Sei forse impazzito! Senti André, è meglio obbedire al vecchio pazzo, almeno fin tanto che siamo in missione."

"Oh...bene, quindi ti ha mandato lui qui! Ih ih….."

"Già! … Il vecchio pazzo non si smentisce mai. E pensare che ho deciso di chiamare mio figlio come lui!"

"Cosa?! Davvero Alain?! Io l'ho sempre detto, tu e mio suocero siete ormai inseparabili! Ih ih….bene, ti lascio al tuo letame! Mi raccomando, i box di Cesar ed Alexander perfetti, puliti e profumati! Ih ih ...e prima di rientrare a palazzo, fatti un bel bagno! ih ih ih"

"Intanto sarà lui a farsi il bagno per primo."

"Di chi stai parlando?"

"Di vuoi che parli, ma del Generale! Se non lo sai Andrè, poco fa è scivolato qui dentro …"

"Vuoi dire che …."

"Che è di cattivo umore, perché è ricoperto di letame, capito adesso! Doveva prendersela con qualcuno, e come sempre se l'è presa con me! Capito adesso?"

"Ih ih ih …"

"Ridi, ridi … Dannazione anche a te Amico! La vicinanza del vecchio pazzo non ti fa per niente bene!"

"Alain! Secondo me stai esagerando! Il Generale è un brav'uomo….su! Ah ah ah…...Alain...non ti smentisci mai! A dopo!"

" A dopo André"

"Ah ah ah …."

All'Opificio di Caserta

Personaggi: Il Generale Jarjayes – Marguerite_ Luisa – Nanny – Armand

L'ospite: Perla

Le Autrici: Terry e Aizram

Luisa: "Padre avete uno strano odore, siete forse caduto nello sterco?"

Generale: "Certo! Non uso come profumo essence de crottin!"

Luisa: "Padre, abbiamo appena ricevuto Vostre notizie, sappiate che Vi sostengo in tutto e per tutto. Su coraggio Padre, fateVi coraggio e soprattutto fateVi rispettare, anche se so benissimo che non Vi sarà facile!"

Generale: "Mia cara figliola! La gravidanza ti ha reso assennata! Che gioia!"

Luisa: "Ma cosa dite! Io lo sono sempre stata! Padre su raccontatemi prima delle mie sorelle! Ho appreso che sono in stato interessante."

Generale: "Siiii! Quelle sciagurate! Lussuriose! Assatanate! Alla loro età! Joséphine é già nonna! Una cosa indicibile! Ed i loro mariti...argh! Non mi ci fare pensare!"

Luisa: "Padre, non ho parole! Sapete, ho sbirciato tra le righe delle Autrici, e ho scoperto che avete alloggiato in un bordello, ed è lì che le mie sorelle hanno consumato il disfatto!"

Generale: "Non me lo ricordare! E quando siamo stati in convento? Hai letto?!"

Luisa: "Si, si padre! E poi che dire dello zio Armand! E' davvero scandaloso! Un uomo votato a nostro Signore faccia certe cose!"

Generale: "Oh...che figlia giudiziosa! La gravidanza ti fa proprio bene! L'ho sempre saputo io...è solo colpa di Maxim!"

Luisa: "Maxim?! Cosa centra adesso mio marito?"

Generale: "Prima eri infelice! Per colpa di Maxim!"

Luisa: "Ma no, padre, cosa dite! Maxim è un bravo marito, e solo che Voi non lo avete ancora capito!"

Generale: "BASTA! Via...lasciami solo con tua madre!"

Luisa: "Ma padre cosa Vi succede! Siete cos' irascibile!"

Generale: "Viaaaaa! Vai viaaaa! Margueriteeeee!"

Luisa: "Madre! Cosa succede al mio povero genitore?! Sta forse impazzendo davvero, a causa delle Autrici? Io non gli ho detto nulla di sconveniente per essere trattata in questo modo! Sing ...Sing …"

Nanny: "Augustin! Se non ti calmi ti prendo a mestolate! Luisa ha bisogno di tranquillità!"

Generale: "Nanny! Tu qui! Comunque sappi che sono io ad aver bisogno di tranquillità! Forse non sai quello che mi è appena successo!"

Nanny: "So tutto! E vedi di lasciare tranquille le mie bimbe! Chiaro?!"

Generale: "NOOO! Tu non sai nulla! Le Autrici mi hanno prima fatto cadere nel letame e come se non bastasse per decisione di Madame Arpia, una delle mie cameriere mi ha gettato un secchio d'acqua addosso! Dico, un intero secchio! E sai perché?!"

Nanny: "Certo che lo so Augustin! Ho letto la loro...come la chiamano?! Ah...si...chat!"

Generale: "Si, proprio quella strana cosa! Dunque ,ora ti racconto, vedi …. Madame Arpia, ieri è salita sul terrazzo di casa sua, ha riempito il secchio pieno d'acqua per innaffiare sue piante, e sai cosa le è successo? .. Ih ih ih …"

Nanny: "Augustin, cosa c'è, ridi in un modo strano!"

Generale: "Vedi Nanny, ih ih ih … L'Arpia ha afferrato il manico del secchio e … ih ih ih … e si è spaccato in due o tre parti! Ah ah ah … Madame Arpia ha preso litri e litri d'acqua sulle gambe! E che dire dei piedi? Erano talmente bagnati che le ciabatte e le calze si potevano strizzare Ah ah ah ah …."

TerrY: "Aizram senti la nostra creatura come si sta divertendo alle mie spalle!"

Aizram: "Terry...cosa ci vuoi fare? A te l'acqua...a lui il letame! Se continua così gli toccheranno altri bagni benefici. Che poi c'è gente al giorno d'oggi che va nelle beauty farm a fare bagni in cose assurde! Il Generale dovrebbe ringraziarci!"

Nanny: "Augustin, ma ti sembra il caso di deridere una dama?!"

Generale: " Dama? Ma quale dama?! Ma certo mia dolce nanny! Perché adesso ho riso io, ma tu non sai cosa ha combinato quella dama là! Vedi! In questo momento sta confabulando con l'altra Arpia! Comunque ti dicevo, non appena successo il fattaccio, Madame Arpia ha raccontato l'accaduto alla sua complice. Sai che cosa le ha detto?!"

Nanny: "Certo che lo so...come so che vuoi comunque raccontarmelo!"

Generale: "Nanny, debbo pure sfogarmi con qualcuno, altrimenti impazzisco davvero!"

Nanny: "Certo certo!"

Generale: " Hanno comunicato attraverso i loro mezzi infernali, e madamigella le ha chiesto: "Terry, sei scivolata? … L'altra ha risposto: "Nooo! Però la mia disavventura la metterò in pratica nel prossimo capitolo, naturalmente la vittima sarà il Generale!" …. Capito nanny! Madame si è rovesciata l'acqua addosso e poi a pensato che la cameriera di palazzo lo facesse a me! Ma ti sembra giusto tutto questo Nanny! Io non ce la faccio più! E che dire di mio fratello lo spretato?! Pensa solamente ad appartarsi con la Marchesa, e non si preoccupa minimamente a impartire un minimo di educazione a suo figlio! Ah ma vedrai, con me, dovrà filare dritto anche se non vuole!"

Nanny: "Augustin! Lascialo in pace!"

Generale: "Non ci penso nemmeno! Certe cose si fanno solo dopo il matrimonio!"

"Augustin! Basta!"

Luisa: " Padre, io Vi appoggio! Avete ragione! Lo zio Armand, ha già peccato abbastanza. Adesso deve aspettare fino a dopo le nozze!"

Nanny: "Lasciate in pace il povero Armand!"

Aizram: "Terry, certo che Luisa è la figlia che assomiglia di più a suo padre!"

Terry: "Ih ih … Buon sangue non mente!"

Armand: "Donzelle Vi prego, non permettete a mio fratello di impedire me e Anna di stare insieme! Lui forse non si rende conto che io non sono più un ragazzino."

Aizram: "TranquillizzateVi Armand, a lui ci pensiamo noi come sempre. Troveremo il modo di non sacrificarVi ancora! .. Vedrete durante il resto del viaggio, Terry ed io, troveremo il modo di lasciarVi tranquilli."

Armand: "Grazie madamigella! Almeno so che posso contare sulle Autrici."

Terry: "Ih ih ih Armand, pur di fare un dispetto al Generale, Aizram ed io siamo disposte a congenare di tutto! Ah ah ah …"

Armand: "Grazie ancora mie adorabili e bellissime Donzelle!"

Luisa: "Non è possibile! Padre avete ragione! Quelle due ce l'hanno davvero con Voi!"

Generale: "OHHH Finalmente qualcuno l'ha capito, era ora! Visto figliola, che avevo ragione?! … Marguerite, non ho più dubbi, la gravidanza a Luisa l'ha fatta rinsavire, altro che quel inetto di Maxim!"

Luisa: " Padre, Vi prego, non parlate male di Maxim, non se lo merita!"

Generale: "So io, cosa meritano i miei generi buon'annulla! Hai visto cosa ne ho fatto di Charles e Louis? Da due femminucce quali erano, li ho resi uomini, soldati! Sappi figlia mia che non appena rientrerò a Parigi, farò di Maxim un vero uomo!"

Luisa: "Padre, ma cosa dite! Allora Giovanna ha ragione! Voi .. Voi .. Siete foll!"

Generale: "MA COME TI PERMETTI! LUISA SEI UNA FIGLIA INDISCIPLINATA! MARGUERITEEE E' TUTTA COLPA TUA CHE NON LE HAI SAPUTE EDUCARE!"

Marguerite: "Ma Augustin, cosa dici!"

Generale: "ZITTA MARGUERITE! .. AUTRICI DA STRAPAZZO!"

Aizram: "Ummm … Terry, si ricomincia …"

Terry: "Vediamo cosa vuole adesso! … Cosa c'è Generale, perché strillate in questo modo?"

Generale: "COME SEMPRE E' TUTTA COLPA VOSTRA SE MI AGITO! VOGLIO CHE RISPIEDIATE LUISA NEL 700', NON LA VOGLIO QUI!"

Luisa: "Ma padre!"

Generale: "Zitta, figlia degenere!"

Terry: "Basta Generale, calmatevi! .. Aizram la prossima tappa è l'opificio di Caserta."

Generale: "Dove vorresti portarmi madame Arpia?!"

Aizram: "Generale, se urlaste meno, non perdereste la sensibilità acustica! Ho appena detto che Vi portiamo all'opificio."

Generale: " E di grazia cosa sarebbe?"

Terry: "In pratica era la residenza della Regina Carolina."

Generale: "E va bene, tanto sono in mano vostra. Andiamo, vieni mia adorata Marguerite!"

Marguerite: "Si, caro, ma calmati, non vorrei che ti sentissi davvero male!"

Generale: "Marguerite, io non so queste due sciagurate cos'altro hanno in mente, però lo ammetto: Comincio a temerle!"

Terry: "Su muoveteVi Generale, quante storie! Avanti che Vi attende una donzella che vuole interloquire con Voi!"

Generale: "Donzella? Di chi si tratta?"

Aizram: " Madamigella Perla, ricordate, l'avete conosciuta sul terno che ci ha portato a Roma?"

Generale: "Si, certo la ricordo. Non sono mica svampito! Io sono ancora giovane e aitante, vero moglie mia?"

Marguerite: " Si certo caro, però con qualche capello in meno!"

Generale: "Marguerite!"

Terry e Aizram: "Ih ih ih …"

Generale: "Si può sapere cosa avete Voi due da ridere?"

Aizram: "Ecco, ve lo diciamo subito! Cosa avete appena detto! Giovane e aitante?"

Generale: "Si, Madames."

Aizram: "Ma siete tutto spelacchiato Ah ah ah ah !"

Terry: "Aizram, credo che questa volta, tu abbia esagerato! Ah ah ah …"

Generale: " MALEDIZIONE!"

Marguerite: "Cosa c'è caro? Non ho capito nulla di quello che hanno detto le Autrici.""

Generale: "Argh .. Nulla, nulla, meglio andare altrimenti le Arpie chissà cosa mi combinano se le faccio aspettare."

Perla: "Generale, Madame Marguerite ma che bella sorpresa! Benvenuti all'opificio!"

Generale: "Grazie Madamigella Perla, ma la sorpresa me l'avete appena fatta voi! Ditemi, le Arpie hanno invitato anche Voi qui?"

Perla: "No, Generale, a dire il vero, ho sono stata io a suggerire Terry e Aizram di condurVi qui. Dovete sapere che sono stata qui, in gita scolastica. Vedete, non è un posto stupendo circondato dalla natura?!"

Generale: "Certo, Madamigella!"

Marguerite: "Visto Augustin! Le Autrici, ci danno la possibilità di conoscere il bel paese, non è magnifico?"

Generale: "Armand, ti prego, non me le nominare! … Dunque Madamigella Perla, parlatemi di questo luogo."

Perla: "Con vero piacere Generale, su, venite con me!"

Aizram:"Perla, siamo invitati anche noi al tour?"

Perla: "Ma certo Aizram, venite con me che Vi spiego a cosa serviva l'opificio. Dunque, in questo posto vi era un feudo dei conti Acquaviva di Caserta noto come Palazzo del Belvedere o Palagio Imperiale. Annesso vi era anche un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi."

Generale: "Scccc… Madamigella Vi prego abbassate la voce!"

Perla: "Cosa Vi prende Generale?"

Generale: "Avete detto casino di caccia …"

Perla:"Si, e allora Generale, dov'è il problema?"

Generale: "Il problema Madamigella, e che se le mie figlie lo sapessero, volerebbero di filata qui, per farne uso, soprattutto la mia primo genita. Mi sono spiegato adesso perché dovete parlare a bassa voce?"

Perla:" Ah ah ah Spiegatissimo Generale!"

Armand: "Augustin, bravo fratello! Meglio che le mie nipoti non sappiano nulla di questo posto, soprattutto la maggiore, così ci vengo e la mia Anna."

Generale: "CHE COSA HAI DETTO ARMANDDD! SCORDATELO! TI HO DETTO E TI RIPETO CHE TU E LA MARCHESA NIENTE FINO AL MATRIMONIO! MI SONO SPIEGATO ARMAND!"

Armand: "Marguerite, ti prego, intrattieni un poco mio fratello, magari si calma!"

Generale: "Non è possibile! Un .. un … un ex Cardinale che si esprime in questo modo!"

Armand: "Esatto fratello! Ex Cardinale! E poi ti ho già detto che non ho mai avuto alcuna vocazione, per cui taci! E adesso prego Madamigella Perla, continuate."

Generale: "Argh!"

Perla: "Si, Cardinale Armand, continuo …"

Generale: "Ma quale Cardinale! Mio fratello è simile allo zio Claud! Madamigella è il caso che venga chiamato per nome, non vedete che non indossa nemmeno più la tonaca? Ha fatto portare via tutti i suoi indumenti dalla servitù di palazzo. Altro che prelato, mio fratello pensa solo e soltanto alla Marchesa e non si occupa nemmeno di suo figlio! Di questo passo dovrò occuparmi anche dell'educazione di quel ragazzino! Oh Marguerite, possibile che tutte le responsabilità della famiglia debbano ricadere su di me!"

Marguerite: "Coraggio Augustin, coraggio! … Allora Madamigella dove eravate rimasta?"

Perla: "Emm, si … Inseguito, questi possedimenti passarono ai Borbone di Napoli, e il feudo divenne un dormitorio per i reali.

Marguerite: "Che bello Augustin! Caro che ne diresti se non appena rientri a casa ne facciamo costruire uno?!"

Generale: "Certo Marguerite, e magari ci trasferiamo io e te, e ci liberiamo da quell'esercito di lussuriose delle tue figlie!"

Marguerite: "Augustin, ti ricordo che sono le NOSTRE figlie!"

Generale: "Si, si, però cara cerca di non ricordarmelo. Solo al pensiero comincio a sentirmi male!"

Marguerite: "Oh povero caro! Madaemes Autrici, Vi prego, abbiate un poco di comprensione per il mio povero marito."

Aizram: "Ma certo Madame, certo! Ah ah ah …"

Generale: "Ascoltate che risate, sembrano due streghe a tutti gli effetti!"

Terry: "Ah ah ah .. Generale siete pronto per ripartire?"

Generale: "Certo che si, Arpia! Mi riportate nel mio tempo?"

Terry: "Niente affatto! Prossima destinazione: Gli scavi di Pompei!"

Generale: "Cielo! Anche lì, non è possibile!"

Aizram: "Tranquillo Generale, il Vesuvio non erutta da quella fatidica giornata. Quindi ….. si parte!"

Generale: "Marguerite, Marguerite! Voglio tornare a casa nostra. Desidero sperimentare il nostro letto:"

Marguerite: "Su, caro, c'è tempo questo, adesso rimettiamoci in viaggio! … Augustin, però è davvero splendida l'Italia!"

Generale: "Si, cara! Ma io voglio tornare a casa."

"Generale, rilassatevi, il nostro viaggio è ancora lungo! Ah ah ah ….."

Generale: " Marguerite, avere a che fare con queste due foll, è ancora più pericoloso che consegnale la lettera di Sua Maestà!"

Marguerite: "Caro, non abbiamo scelta. Dobbiamo sottostare alla volontà delle Autrici."

Generale: "Purtroppo Marguerite, purtroppo!"