Nuovi stimoli per la Marchesa
"Vi prego zia Mafalda, portatemi con Voi al ricevimento dei Jarjayes!"
"Ludovico, ti prego controllati!"
"Ma Zia, io voglio incontrare la Marchesa Clelia di Saluzzo, lo sapete che sono pazzo di lei, la voglio! E quale migliore occasione che presenziare al ricevimento di domani!"
"Ludovico, ma se la Marchesa ti piace cosi tanto perché non sei venuto alla festa che i Jarjayes hanno dato in occasione del nostro Santissimo patrono?"
"Ma come, lo avete dimenticato? Mio padre, Vostro fratello, mi ha mandato a Milano per delle questioni di affari e non ho potuto prendere parte alla festa, altrimenti non sarei mancato per nulla al mondo."
"Comunque sappi che avresti concluso molto poco, visto che la Marchesa quella sera era letteralmente circondata dai Jarjayes, credo che sia sotto la loro protezione, chissà!"
"Zia, comunque io voglio che domani sera mi portiate con Voi!"
"E va bene nipote, hai vinto! Ma io dico, con tante donne nubili che ci sono ti vai ad innamorare di una vedova che per giunta ha un figlio!"
"Ma Zia, cosa posso farci se sono perdutamente innamorato di quella donna!"
"Ludovico, francamente penso che sia una donna inaccessibile."
"Spiegatevi meglio Zia!"
"Vedi caro, Clelia ormai è vedova da ben cinque anni, possibile che nel frattempo non abbia trovato marito?"
"Zia, sappiamo tutti che il vecchio Marchese di Saluzzo era un despota, credo che la Marchesa sia terrorizzata all'idea di prendere nuovamente marito, ma io le farò cambiare idea. Grazie Zia, siete un angelo! A proposito, mia cugina è sempre dell'idea di volersi fidanzare con il nipote del Generale?"
"Certo Ludovico, a mia figlia nessuno glielo leva della testa. E' folle d'amore per lui!"
"E il giovane?"
"Credo che abbia dell'interesse per lei, speriamo bene! Non lo nego, mi farebbe immensamente piacere dare in sposa la mia unica figlia a quel giovane. Appartiene ad un'illustre famiglia, occupa una posizione di prestigio, pensa che è Maggiore dell'esercito francese ed è il Comandante delle Guardie Reali di Sua Maestà Luigi XVI! E poi è ricco, giovane e bello. Certo ha qualche anno in più della mia piccola ma va bene comunque! L'importante è che la faccia felice!"
Sono nel giardino con la mia amata, le sussurro: "Anna stanotte lascia aperta la porta della tua camera, non appena tutti si saranno ritirati nelle loro stanze, verrò da te."
"Va bene Armand, ti aspetterò con impazienza …"
"Anna, Anna sapessi quanto ti desidero …."
"Oh anch'io Armand …."
"Anna, l'ultima volta che siamo stati insieme risale a tre giorni fa nella cascina…."
"Ti prego Armand non ricordarmelo, se ci penso, stasera mi chiudo dentro."
"Ma con me dentro Anna! …. Anna baciami …."
Con le dita accarezzo prima le sue labbra rosse e sensuali, per poi perdermi in un bacio lungo e appassionato …
"Giovanna hai visto il Cardinale?"
"Si Michele, l'ho visto qualche minuto fa allontanarsi con la Marchesa, erano diretti nel giardino! … Cosa succede, perché hai una delle sue vesti talari, se non ricordo male le avevi tutte riposte in soffitta …."
"Vero Giovanna, ma il Padrone Generale, mi ha ordinato di portarne una in camera del Cardinale!"
"Michele, ma te l'ha ordinato il Generale, non il Cardinale, magari avrai capito male!"
"No, Giovanna, non sun poi tanto tonto, ho sentito benissimo."
"Michele, non vorrei che il Cardinale, vedendola, si adirasse. Lui è stato chiaro, ci ha espressamente ordinato di far sparire tutto ciò che gli ricorda il sacerdozio."
"Vero Madamina, ma gli ordini del padrone sono stati i seguenti: Michele porta una veste cardinalizia a mio fratello, avanti obbedisci! … Ed io ho obbedito, adesso cosa me ne faccio?"
"Portala nella stanza del Generale, magari è lui che la vuole indossare!"
"Ma cosa dici madamina?!"
"Michele con questi Jarjayes oramai non mi meraviglio più di niente! Non abbiamo forse assistito stamattina alla scenata tra la Marchesa di Liancourt e suo padre per via della divisa che ha sottratto?!"
"Si, certo, hai ragione! Magari sun talment foll (talmente pazzi) che il Padrone la vuole portare con se a Parigi per indossarla quando vedrà sua moglie!"
"Appunto Michele, quindi niente domande e consegnala, di sicuro è un ennesimo capriccio del padrone!"
"Va bin Giovanna ora vado."
Ripongo accuratamente sul braccio la veste talare, per portarla al padrone. Lascio il salone per andare ai piani superiori quando incrocio lungo la scalinata i Marchesi di Liancourt.
La Marchesa ha una strana luce negli occhi, mi guarda, si sofferma sulla veste appoggiata sul mio braccio, sorride con un'aria che non promette nulla di buono e dice: "Michele ma quella è una delle vesti di mio zio! Ma non ti aveva ordinato di farle sparire tutte?"
"Si Marchesa, ma Vostro padre mi ha ordinato di portarla …"
"Come! Dici davvero Michele?!"
"Si, Marchesa!"
"Sai cosa ne deve fare?"
"No, Marchesa, non ne ho idea!"
"Ascolta Michele, immagino che tu le abbia messe tutte via, non è vero?"
"Cosa Marchesa?"
"Ma le vesti di mio zio!"
Charles mi guarda con disappunto e mi dice: "Non ci pensare nemmeno Joséphine, questa volta non intendo assecondati."
"Ma Charles, sarebbe divertente!"
"Non con quella veste! Lo sai che sono un uomo religioso e su certe cose non mi piace scherzare! … Va pure Michele, porta la veste a mio suocero!"
"Va bin Marchese, con permesso."
Mi allontano dalla Marchesa in tutta fretta, non vorrei che cambiasse idea all'improvviso e mi faccia rovistare nuovamente in soffitta! … E poi anch'io come il Marchese sono un timorato di Dio, non voglio prestarmi ad una simile sconcezza.
"Charles, si può sapere cosa ti prende! Perché non vuoi?"
"Lo debbo ripetere Joséphine?! Credo di essere stato chiaro!"
"E va bene Charles, ma non arrabbiati!"
"Dai Jo, torniamo in camera nostra si è fatto tardi."
"Si caro, ma prima di andare a letto devo scrivere una lettera di mia madre."
"Ottima idea cara, su andiamo!"
"Charles, senti….e se tu chiedessi ad Andrè di prestarti la sua divisa?!"
"La divisa di Andrè! Ma Jo sai che imbarazzo, e poi conosci tua sorella, sarebbe capace di sfidarmi a duello. No, meglio di no!"
"Ma no, figurati! Quei due senza dubbio l'avranno già adoperata! Su su….dai! Se non lo farai tu, andrò io a chiedergliela!"
"Ma Joséphine non ti è bastato tutto il putiferio che ha scatenato tuo padre?!"
"Ah, ma io questa la voglio in prestito, non voglio mica rubarla! Su su….vedrai, mia sorella mi aiuterà! Muoviti!"
"Ma Jo, cosa fai! Non spingermi ti prego! E poi cosa penserebbero di te .. di me .. che sono un pervertito depravato! No . no JO..."
Mi dirigo decisa verso la stanza di mia sorella, inseguita da Charles che non condivide la mia idea! Eppure non capisco cosa ci sia di male! Io chiedo, non mi costa mica nulla. E poi lei mi capirà, non è mica come mio padre…
Busso decisa alla porta.
"Oscar...sorellina...posso entrare?!"
"Sei tu Joséphine! …Charles perché rimani fuori, entra! Andrè, fai accomodare Charles!"
Chissà perché Charles è così titubante, di solito è molto socievole, sembra invece imbarazzato….chissà.
"Su...venite! Entrate! Sediamoci nel salottino! Stavamo giusto bevendo della cioccolata! Ne volete una tazza?!"
"Ehmmm … si, sorellina perché no! … Senti Oscar, debbo chiederti un favore, spero che non mi dirai di no …."
"Dimmi Joséphine….."
"Ecco sorellina, senti….io e Charles vorremmo chiedervi un grosso favore, a tutti e due in verità….però prima di rispondermi promettimi che conterai fino a dieci…"
"Joséphine cosa vuoi chiedermi! Sono sicura che la tua sarà una richiesta insolita, non è così?"
Mia sorella Joséphine inizia ad impensierirmi, cosa si sarà inventata adesso? Ci sediamo nel salottino, guardo mia sorella e mio cognato. Charles è sempre più imbarazzato, non sta fermo, sembra che la poltroncina su cui si è accomodato bruci. Guardo Andrè con aria perplessa.
"Ma no….dai...ecco….io vorrei chiedervi in prestito la divisa da capitano dell'esercito! Oh...ma non per me...per Charles! Sai….vorrei provare l'ebrezza di farlo con un ufficiale! Voi due mi capite vero?! Su….non ditemi di no!"
Alle parole di mia sorella balzo in piedi, sono davvero arrabbiata. Dopo il pessimo pomeriggio passato con la Contessa di Costigliole, finalmente mi ero rilassata e adesso mia sorella arriva con queste idee assurde! La divisa del mio Andrè! Ma come le vengono certe idee!
"Cosa! COSAAAA! CHARLESSSS!"
"Di Dimmi O Oscar ….. che … che … c'è …."
Ecco, lo sapevo…Joséphine è riuscita a fare arrabbiare anche sua sorella…..e da arrabbiata è uguale al Generale. L'ha proprio cresciuta a sua immagine e somiglianza, povero Andrè…..non lo invidio davvero! Però è meglio assecondarla, o potrebbe sfoderare la spada. Ma anche a mani nude sarebbe in grado di suonarmele di brutto.
"CHARLESSS! PORTA VIA TUA MOGLIE! FUORI!"
"Oh, ma dai sorellina! Si tratta solo di un prestito! E poi non dirmi che tu e Andrè non avete mai fatto questa esperienza! Ecco….vorrei provarla anche io! Su…..sii buona! E' solo un vestito!"
Guardo mia moglie, in questo momento è uguale a suo padre, stessa reazione, stesso temperamento! Certo che Joséphine ha proprio un bel coraggio, dopo quello che ha combinato!
"Su, sorellina non reagire in questo modo! Ricordati che aspetti un bambino e agitarti così ti fa male! … Andrè tua moglie è troppo nervosa dovresti prenderti cura di lei, farla felice. Insomma, passeggiare meno e rimanere più a lungo a letto, non so se mi spiego André. Oscar sarebbe più calma e somiglierebbe meno a nostro padre!"
"TACI ANDRE'! A MIA SORELLA CI PENSO IO! SPARISCI IMMEDIATAMENTI E SCORDATI DI UTILIZZARE LA MIA DIVISA O QUELLA DI ANDRE'! ANZI, GUARDA, TI DIRO' DI PIÙ...SERVONO A NOI! ED ORA FUORIIII!"
Ho udito le grida di mia figlia, mi precipito nella sua stanza, entro di corsa e con affanno. M rendo conto che nella stanza di Oscar ci sono Charles e Joséphine. Certo che è davvero furiosa, e che piglio. Ne ho fatto davvero un ottimo soldato. Ah, come sono fiero del mio "figlio maschio anche se femmina".
"Si può sapere cosa sta succedendo? Oscar, perché stai urlando in questo modo! Ricordati che stai aspettando un bambino!"
"Gliel'ho detto anch'io Padre, ma non sente ragione!" rispondo a nostro padre con aria angelica.
"Joséphine, intuisco che tutta questa discussione sia a causa tua, vero?"
"Padre ma è mai possibile che la responsabilità di ciò che succede sia sempre mia! Uff …. Charles meglio andare! … Oscar riguardo al favore che ti ho chiesto, spero che alla fine cambierai idea!"
"Non ci sperare sorellina!"
"A proposito Padre, poco fa ho visto Michele con la veste talare, a cosa Vi serve?"
"A me certo non serve ma a tuo zio si. A proposito, domani sera vedi di saperti comportare, come sapete tutti, avremo degli ospiti a cena, dobbiamo fare in modo che Victor si fidanzi con la Contessina, mi sono spiegato Joséphine?!"
"Padre, forse non Vi fidate di me?! Desidero quanto voi che il nostro maggiore si trovi una moglie e non pensi più alla mia sorellina! Scusami André ma per te non è un mistero! Quindi domani sarò io stessa a prodigarmi per il povero Victor!"
"Bene, mi fa piacere che mi aiuterai in questa impresa. Joséphine, sai come si sente Marianne? Non ho avuto ancora il tempo di recarmi da lei!"
"Non ne ho idea. Padre…...noi...ecco….andiamo...vieni Charles….e tu Oscar, ti prego….ripensaci! … "
"A dopo Figliola!"
Oscar mi domanda: "Padre, capisco che vogliate far accasare Girodelle, ma si può sapere cosa centra lo zio Armand con la veste?"
"Semplice Oscar, egli è ancora un Cardinale ed io non voglio che la sua decisione di spogliarsi e sposarsi giunga prima del tempo …. Sai ... i Costigliole potrebbero pensare male! Ma torniamo a noi, cosa voleva Joséphine?!"
"Ecco … nulla di importante Padre."
"Uhm...dalla tua reazione non mi pare….Andrè...dimmi...su...parla!"
"Ma no, Generale, nulla di ciò che già non sappiate: Joséphine raccontava di come Vi ha sottratto la divisa, conoscete come è fatta ! Per questo motivo, Oscar e sua sorella hanno cominciato a discutere, tutto qui!"
"Ah...bene...ma allora dimmi…..su cosa Oscar dovrebbe cambiare idea?! Veloce, parla!"
"Padre. Sono stanca ho bisogno di riposare …."
Non voglio che mio Padre si arrabbi ancora con mia sorella, preferisco cambiare argomento.
La nostra conversazione viene interrotta da Michele.
"Madame le Comte, posso entrare?"
"Avanti Michele, entra pure!"
"Scusate Generale, ho udito la Vostra voce e mi sono permesso di venire qui nella stanza di Vostra figlia."
"Parla, cosa è successo!"
"Nulla Padrone! Ho semplicemente portato la veste del Conte Armand nella Vostra stanza …:"
"Un momento Michele, abbiamo alcune cose da chiarire! Come saprai domani sera darò un ricevimento a palazzo per pochi intimi, avremo come ospiti i Conti Costigliole."
"Si, Signor Generale!"
"Bene! La questione riguarda principalmente riguarda mio fratello …"
"Non capisco Generale, cosa c'entra il Conte Armand?"
"Lui c'entra eccome, anzi! Domani sera che nessuno di Voi si rivolga a mio fratello con il titolo di "Conte", lui per tutti sarà "Sua Eminenza", mi sono spiegato Michele?"
"Certo Signore, avviserò io stesso la servitù. Generale per quando riguarda l'abito …"
"Michele, ti avevo detto di portarla nella stanza di Armand, non nella mia!"
"Sissignore, solo che il Conte mi ha ordinato di portarle via dalla sua stanza, non vorrei che vedendola si adirasse!"
"Pazienza! A lui ci penso io!"
"Va bin Generale, tolgo il disturbo!"
"Oscar, vado da Marianne. voglio sincerarmi della sua salute. A proposito, dopo domani verrà il dottor Pautasso a visitare tutte e tre, anzi tutte e quattro, visto che anche la Marchesa è in stato interessante!
"Cosa?! E perché mai?! Io sto bene! Benissimo! CHIARO?!"
"OSCARRR! Non ho alcuna intenzione di discutere! Voi tutte mettetevi in testa che tra qualche giorno dovremo ripartire ed è indispensabile che quella specie di medicastro vi visiti! Non voglio che Vi succeda nulla, hai capito! E poi figliola tu sei alla tua prima gravidanza, non sei preparata… lo so, è colpa mia, e proprio per questo vorrei le rassicurazioni del dottore. E secondo Lassonne, Pautasso è un buon medico, seppure strano"
"NO! Assolutamente no!"
"OSCARRRR! Andrè, per favore, fai ragionare tua moglie!"
"Generale, ma Oscar sta bene. Ha solo bisogno di stare tranquilla! Anzi...se non vi dispiace noi vorremmo restare soli e fare cena qui in stanza..."
"ANDREEEE'! ANCHE TU! SEI UN INCOSCIETE! Ma ti rendi conto che dobbiamo rimetterci in viaggio! … Ascoltami Oscar, questo vale per te e per tutte le donne della famiglia che sono incinte, che vi piaccia o no, voi vi farete visitare prima di metterci in viaggio, mi sono spiegato! E adesso vi lascio che debbo occuparmi di alcune cose."
"Padre, vi assicuro che se quel Pautasso cercherà di visitarmi, troverà la mia spada! Sappiatelo!"
"Allora farò sparire tutte le armi che ci sono!"
"La mia spada è mia. Vi ricordo che resta con me anche quando dormo! Mi avete insegnato Voi che un buon soldato non si separa mai dalla sua spada!"
"DANNAZIONE! OSCAR SEI IRAGIONEVOLE! Se solo ci fosse qui tua madre, sarebbe tutto più facile! Oscar, per favore, cerca di essere ragionevole, io mi preoccupo per te."
Mia figlia mi guarda in malo modo, si avvicina all'uscio della porta e la spalanca, la guardo accigliato e ribatto: "Oscar, puoi dire ciò che vuoi ma mio nipote, anzi TUTTI i miei nipoti hanno bisogno di un medico! E' inutile che discutiate! A dopo!"
Lascio la camera, quando alle mie spalle sento sbattere la porta, capisco che mia figlia è davvero furiosa, poco importa. La salute delle mie figlie prima di tutto, che dicano ciò che vogliono, tanto ho deciso: dopo domani sarà qui quello spaventapasseri di Pautasso. Ah Lassonne amico mio, se solo ci fossi tu, avresti portato alla ragione queste scellerate!
"André! Ma ti rendi conto di quanto sia asfissiante mio padre! Giuro che se oserà presentarsi con il dottore, scatenerò il fini mondo!"
Le parole di mia moglie mi fanno sorridere, mi avvicino, le accarezzo prima le gote e poi i capelli, le sussurro: "Dai Oscar calmati! .. Infondo capisco tuo padre, è solo preoccupato per la salute di tutte voi, infondo dovremo affrontare un lungo viaggio …."
"André vuoi dire che concordi con lui!"
Sono davvero allibita, mi scanso da Andrè, lo guardo dritto negli occhi.
"Ma no Oscar, dico che lo comprendo. Ascolta, quando il dottore verrà qui, gli diremo che non è necessario visitarti perché ti senti bene. Tranquillizzati adesso, su …. Abbracciami ….."
Mi butto tra le braccia di Andrè, nel suo caldo abbraccio, con lui mi sento sicura. Stringo le braccia attorno al suo corpo, sento le sue mani accarezzarmi piano la schiena, la nuca. Appoggio la testa sul suo petto e mi lascio coccolare. Appoggio tutto il mio corpo al suo. Ho bisogno solo del mio André, del suo amore. André è il mio rifugio ….
Abbiamo appena finito di cenare, Anna ed io ci siamo appartati in un angolo del salone, le predo la mano, sussurro: "Ti raggiungo non appena mi sarà possibile. Non vedo l'ora di essere da te, ti desidero Anna, ti voglio!"
"Armand, anch'io ti aspetto con impazienza! Armand, mi sei troppo vicino …"
"Forse non ti fa piacere?!"
"Certo amore mio, ma non vorrei che qualcuno della tua famiglia ci vedesse."
"Se quel qualcuno a cui ti riferisci è Augustin, sappi che non mi importa, che ci veda pure. Anna, non siamo più dei ragazzi e soprattutto sono un uomo come tutti gli altri!"
"Armand, devi riconoscere che infondo tuo fratello ha ragione, agli occhi della gente, sei il Cardinale Jarjayes e fin tanto che non riceverai la dispensa papale, dovremo mantenere le apparenze, e poi non, dimentichiamoci di nostro figlio Carlo, lui non sa ancora niente di noi due!"
"Ma se Carlo mi ha accettato come suo padre!"
"Si, è vero Armand ma lui non sa ancora che presto ci sposeremo, divideremo la stessa camera e soprattutto che avrà un fratello."
"Anna, i bambini, a quella età, accettano gli eventi in maniera naturale, vedrai che non ci causerà alcun problema …"
All'improvviso Anna si allontana da me, alle mie spalle sento la voce di mio fratello.
"Da ascolto alla Marchesa Armand! A quanto pare la tua futura sposa è più assennata di te!"
"Augustin adesso hai preso l'abitudine di origliare?"
"Ma cosa dici Armand! Passavo per caso ed ho ascoltato."
"Chissà perché, ma non ti credo Augustin!"
Uso un tono della voce un poco ironico, mio fratello ormai mi perseguita!
"E' un tuo problema fratello, comunque sappi che nella tua camera troverai la veste che indosserai domani sera."
"Scordatelo!"
"Armand, non credevo che tu fossi tanto testardo! … Marchesa inducete alla ragione il Vostro fidanzato, fategli capire che finché non avrà ottenuto la dispensa papale, lui è ancora il Cardinale Jarjayes!"
"Augustin, ancora con questa storia! Mi hai davvero stancato!"
Guardo il mio Armand, gli prendo la mano e sussurro: "Armand, permettimi di dire che il Generale ha ragione. Dimentichi che domani sera Carlo presenzierà alla cena e se i Conti di Costigliole ti vedessero vestito in questo modo, ti farebbero un mucchio di domande."
"Anna direi la verità …"
"No, Armand, credo che non sia il momento e poi Carlo va preparato prima che ciò accada."
"Sentito caro fratellino? Per una volta da ascolto a chi è più sensato di te! Per fortuna che hai accanto una donna assennata, altrimenti chissà cosa sarebbe stato di te."
"Augustin, ti stai divertendo, vero!"
"Tu sei pazzo Armand! Io non potrei mai divertirmi alle spalle di mio fratello. Anch'io aspetto con ansia che tutta questa strana situazione si risolva quanto prima ma ti ripeto: domani non è il momento!"
"E va bene, hai vinto Augustin! … Anna domani mattina parlerò con Carlo, dobbiamo prepararlo …."
"No, Armand, domani no."
"Ma perché Anna?"
"Armand, non vorrei che Carlo durante la cena con i Costigliole dicesse qualcosa di troppo, lo sai come sono i bambini, a volte parlano più del dovuto. Meglio rimandare di un altro giorno."
"Marchesa, è inutile che lo diciate a mio fratello, tanto lui non comprende …."
"AUGUSTINNN!"
"Armand, non ti alterare solamente perché sono franco! Tu non sai cosa significa allevare un figlio, infatti il tuo è privo di buone maniere, scusate Marchesa!"
"Augustin, forse tu lo sai! Ti sei forse occupato dell'educazione delle tue figlie? Su avanti, rispondimi!"
"Beh certo che no, io ho passato la mia vita con i miei soldati …"
"Lo vedi!"
Sto perdendo la pazienza! Augustin è davvero insopportabile. Avrà anche una sua logica, ma io sono stanco!
"Però mi sono occupato dell'educazione della mia ultimogenita, lo vedi come l'ho tirata su?!"
"Certo! Oscar è un perfetto soldato, peccato che sia una donna, vero Augustin?!"
"ARMANDDDD! Parli bene tu che hai avuto un figlio! Ma se fossi stato al mio posto, avresti fatto lo stesso!"
"Augustin, io non sono un folle!"
"ARMAND COSA VORRESTI DIRE, CHE SONO PAZZO?!"
La mia Anna interviene: "CalmateVi Generale, Armand non voleva dire questo, vero caro?! Su non discutete ancora, non dimenticate che siete fratelli, non dovete discutere in questo modo!"
"Anna, ma lo senti mio fratello, non fa che provocarmi, come posso controllarmi?!"
Augustin ribatte: "Armand, ricordati che comunque hai trascorso tutta una vita tra i sacerdoti, ti avranno pure insegnato ad avere pazienza e carità cristiana!"
"Cosa vuoi insinuare Augustin?"
"Domani sera sii caritatevole nei confronti della tua famiglia e indossa la tua veste, ricordati che dobbiamo risolvere un bel problema a tua nipote Oscar e poi non ti dispiace per quel ragazzo che sta soffrendo?"
"E va bene Augustin, hai vinto! Domani indosserò la veste, bada, che sia l'ultima volta, chiaro?!"
"Si, certo fratellino, non accamperò più pretese! … Marchesa mio fratello è un uomo davvero fortunato ad avere incontrato una donna giudiziosa come Voi. Mi ricordate mia moglie: tanto buona e generosa."
"Augustin, sono sicuro che se qui ci fosse stata Marguerite, ti avrebbe fatto rigare dritto e non diresti tante stupidaggini."
"Marchesa lo avete sentito?! E poi, che non si dica che sia io a provocare le discussioni! Buona notte Marchesa, buona notte anche a te fratello e vedi di andare dritto in camera tua, intesi?! Sai a cosa mi riferisco!"
"Si, certo mio caro Augustin! Buona notte!"
Mio fratello si allontana, sussurro: "Anna, finalmente è andato via, non ne potevo più! … Anna ti prego va avanti tra non molto ti raggiungo!"
"Sta attento a non farti vedere da nessuno Armand."
"Tranquilla, starò molto attento! … Anna … ti amo, ti amo!"
"Anch'io ti amo Armand, ti amo …."
Prima di andare in camera mia, mi fermo davanti alla porta di mia figlia Marianne, busso.
"Avanti!"
"Marianne figliola, posso entrare?"
"Certo che si, Padre, accomodateVi!"
Guardo mia figlia, è seduta su una dormeuse, con addosso una veste da camera. È pallida, stanca, con gli occhi un poco cerchiati. Si vede che sta molto bene.
"Louis, tutto bene?"
"Si, certo Signore! Se solo Marianne non avesse tutti questi problemi di stomaco!"
"A questo provvederò subito! Marianne, verrà a visitarti il dottor Pautasso, magari ti prescriverà qualche altra tisana per far calmare la nausea."
"Grazie Padre!"
"Finalmente qualcuna delle mie figlie che apprezzi la mia iniziativa!"
"Padre, Vi riferite ad Oscar e Joséphine?"
"Si, loro figliola! Pensa che si rifiutano di farsi visitare dal dottore, dicono che non ne hanno bisogno!"
"Padre, chi più di loro può saperlo! Se le mie sorelle non hanno alcun problema, non è il caso che il dottore le visiti."
"Tu credi Marianne?"
"Ma certo Padre, è così."
"Marianne Voi dovete affrontare un lungo viaggio e credo che sia indispensabile che tutte si sottopongano ad una visita accurata, mi riferisco naturalmente anche alla Marchesa."
"Padre, io comprendo la Vostra apprensione, ma Joséphine ha una certa età e non ha bisogno di essere istruita, e la Marchesa ha già avuto un figlio. Un poco mi preoccupa Oscar, lo ammetto, ho la sensazione che non comprenda che la sua attuale condizione comporta delle limitazioni al suo stile di vita. Ma se sta bene, non è il caso di farla visitare, credetemi. È molto meglio lasciarla tranquilla!"
"Tu … tu ne sei davvero convita cara?!"
"Si Padre, state tranquillo. L'unica necessità che abbiamo tutte è di essere tranquille!"
"Anche se non ne sono convinto, ti darò ascolto. Farò venire il dottore solamente per te! …. Louis, sei migliorato moltissimo con la spada, continua ad allenarti figliolo."
"Certo Generale! Grazie!"
"Bene, io vado! ….. Ah mi sono dimenticato di dire informare Armand di una certa cosa! Debbo andare da lui! .. Buona notte figlioli!"
"Buona notte Generale."
"Buona notte Padre."
Percorro il corridoio che mi porta alla camera di Anna, mi guardo intorno, non c'è nessuno. In punta di piedi, cercando di non fare rumore, continuo a camminare in silenzio, ho l'impressione di non raggiungere mai la stanza della mia amata.
Prendo la direzione dell'ala ovest del castello, devo parlare con Armand. Sono dietro la sua porta, busso.
"Armand … Armand. posso entrare? Armand!" Che strano, non c'è! .. Ahhh Ho capito! Di sicuro è nella stanza della Saluzzo, noi due caro Armand!
In tutta fretta percorro il corridoio, di Armand non c'è traccia! Probabilmente si è già intrufolato nella camera della Marchesa. Svolto l'ennesimo corridoio, eccolo lì, il mio caro fratellino. Non voglio che si accorga della mia presenza, lui cammina in punta di piedi come un felino?! Lo farò anch'io, anzi meglio di lui, io sono un soldato, lo voglio sorprendere con le mani nel sacco! ….. Eccolo, ormai è dietro la porta della Marchesa. Uhmmm … La bella Marchesa ha lasciato la porta socchiusa! E brava la Saluzzo!"
La mia Anna ha lasciato la porta aperta, mi sta aspettando. Fremo all'idea che diventi mia, la voglio per tutta la notte! ….. Apro timidamente la porta, faccio capolino e sussurro: "Anna, ci sei … sono io, Armand!"
La mia Anna non risponde, percorro timidamente l'anticamera che porta nella sua stanza, sussurro: "Anna sei qui?!"
"Padre, siete Voi? Su, entrate, venite Padre!"
Fino a pochi istanti fa mi sentivo emozionato, entusiasta di avere un incontro con la mia Anna ma non appena ho udito la voce di mio figlio mi sento frastornato, confuso, deluso. Povero me, questa proprio non ci voleva!
"Padre, cosa fate lì fermo, avanti venite!"
"Ca Carlo, cosa succede? Anna perché Carlo è nella tua stanza?"
"Ecco, vedi Armand, Carlo si sente poco bene, ha un poco di febbre e questa notte desidera dormire con me!"
Le parole di Anna sono come due macigni, certo non potevo immaginare una cosa simile. Purtroppo sono costretto a rinunciare ad una notte d'amore con Anna! …
"Padre, perché siete qui!"
"Ecco …. Io …"
"Su avanti fratello, spiega a mio nipote perché sei nella stanza di sua madre!"
"NON È POSSIBILE! AUGUSTINNN! TU … Tu … mi perseguiti! Quando ti deciderai di lasciarmi in pace!"
"Smettila Armand, io non ti perseguito affatto!"
"Allora perché sei qui in camera di An… della Marchesa?!"
"Semplice fratello, debbo parlarti …"
"Non è vero, altrimenti me lo avresti detto prima, quando eravamo di sotto!"
"L'avevo dimenticato Armand ed è per questo che sono venuto a cercarti! … Che scortese che sono stato Marchesa! Vi chiedo di scusare la mia irruzione, come quella di mio fratello, vero Armand? …. Mi avvicino all'orecchio e continuo: Armand cerca almeno di salvare la faccia con tuo figlio e bada a ciò che dici! Ricordati, prima di domani sera niente scandali."
Per fortuna che sono arrivato ad aiutare mio fratello, se no qui finisce che il piccolo Carlo fa troppe domande. E poi due uomini, di notte, nella stanza di una giovane vedova…..che scandalo!
Guardo Augustin interdetto, vorrei urlargli addosso ma non posso, Carlo ci osserva.
"Padre, perché siete qui, cosa volete da mia madre?"
"Nulla Carlo è solo che io ….."
"Cosa avete Padre, avete dimenticato il motivo della Vostra visita? ….. Allora Padre, cosa ci fate nella stanza di mia madre!"
"Ecco …. Ma Carlo perché non fai la stessa domanda allo zio Augustin?"
"Perché lo zio ha già detto il motivo della sua visita: è venuto a cercare Voi Padre! Invece Voi perché siete qui?"
"Vedi …. E' che …"
Ascolto mio nipote, mi rendo conto che è davvero un ragazzino sveglio, ha messo in difficoltà il mio caro fratellino. Adesso ci penso io a tirarlo fuori dai guai!
"Vedi caro nipote, come saprai tuo padre è il confessore di tua madre, ed è qui per le sue preghiere serali, vero Armand?!"
"Sssiii si Augustin, vero …"
"Bravo fratello e adesso se non ti dispiace meglio andare via."
"No, un momento, non ho ancora parlato con la madre di Carlo. Marchesa cosa è successo, perché Carlo ha la febbre."
"Non preoccupatevi Eminenza, non è nulla di grave, è solo accaldato."
"Sentito Armand, adesso lasciamo che la Marchesa si riposi! … Buona notte Marchesa!"
"Buona notte Generale … Eminenza!"
"Buona notte … Marchesa, a … domani!"
Guardo Anna un'ultima volta e lascio mestamente la camera. Augustin mi prende per braccio ed andiamo via.
"Augustin si può sapere perché mi guardi in questo modo?"
"Armand, tu stasera avevi tutt'altre intenzioni, ma non è per questo che sono venuto a cercarti."
"Cosa vuoi da me, adesso?"
"Armand, tra qualche giorno ci rimetteremo in viaggio, lo sai che dobbiamo portare a termine la missione che Sua Maestà ci ha affidato …"
"Certo che lo so, allora!"
"Devi allenarti …"
"Come! Augustin, credi che non sappia tirare di scherma?"
"Non ho detto questo, ma hai bisogno di allenarti, ti ricordo che prima che arrivassimo qui siamo stati attaccati, non escludo che possa accadere nuovamente! .. Quindi caro fratello, pensa meno alla Marchesa e più agli allenamenti! Armand, ricordati che dovrai difendere te stesso, tua moglie e tuo figlio! . Spero di essermi spiegato e che tu comprenda!"
"Augustin, per una volta tanto, credo che tu abbia ragione."
"Armand, tuo fratello ha sempre ragione. Su Andiamo, ti accompagno in camera tua!"
Mi accompagna? O Santo Cielo, adesso mi farà pure da scorta! È mai possibile?
Oscar ed io abbiamo passato l'intera serata nel nostro appartamento, prima abbiamo fatto un bel bagno, dopo la visita del Generale Oscar ne aveva davvero bisogno, poi abbiamo cenato. Ormai le cameriere sono già passate a portare via i piatti e ci hanno lasciato due bicchieri e una caraffa contenente un intruglio colorato, dolciastro, che Oscar può bere anche se in gravidanza. Niente di alcolico insomma. Certo, ci sarebbe stata bene una bottiglia di vino, o un cognac. Ma pazienza.
Siamo seduti sul letto, con le tende del baldacchino aperte, le imposte spalancate e la brezza della sera che scompiglia i capelli alla mia Oscar.
Ha indosso solo una leggera camicia lunga, da camera, o da notte. Ed io ho solo le mie coulottes. Siamo liberi, stiamo leggendo assieme il libro di Lassonne.
Oscar è appoggiata a me, la stringo nel mio abbraccio, le accarezzo la pelle di un braccio, sento il suo profumo, i suoi capelli mi solleticano il naso.
"Oscar, sei più tranquilla ora?"
"Si si…..stare qualche ora lontano da mio padre era esattamente ciò di cui avevo bisogno! Certe volte è davvero insopportabile!"
"Su, sii paziente. Te l'ho sempre detto che con il matrimonio non ci saremmo liberati di lui! E credimi, neppure quando nascerà la nostra creatura, maschio o femmina che sia, ci lascerà in pace! Ih ih ih"
"André, tu ridi ma io preferisco non pensarci, almeno adesso! …. Ti amo André …"
Accarezzo il ventre di mia moglie e sussurro: "Su dai Oscar! Forse in un primo momento ma dopo ….. Oscar… maschio o femmina che sia, sono sicuro che sarà bellissimo come la sua mamma! …. "
Guardo la mia Oscar, è bellissima. Ha gli occhi di un azzurro limpido, profondi, ludici, contornati da delle lunghissime ciglia chiare. La pelle del viso candida, solo le gote sono un poco arrossate. Dalla scollatura della veste intravedo il suo bellissimo seno, ogni giorno un poco più florido.
Allungo una mano e tiro uno dei cordini che tengono chiusa la sua veste, annodato appena sotto al seno.
"Ma Andrè….tu…"
"Io?!...sai…..voglio scartare il mio regalo di compleanno, anche se in anticipo. Temo che domani sera sarà difficile avere del tempo per noi, e tra pochi giorni ripartiremo. Giusto il tempo di fare i bagagli! Quindi … scarto il mio regalo…posso?"
"Andrè….sei…..sei uno sfacciato! Ih ih….e poi io non sono il tuo regalo, sei tu ad essere il mio, ricordi? Mio padre, quando sei arrivato a palazzo, lo ha detto chiaramente: lui sarà il tuo compagno di giochi!"
"Ah ah ah…si si…ricordo benissimo…..però io adesso voglio mia moglie , Françoise, non il mio compagno di giochi, maschio!"
Poso leggero le mie labbra sulla sua pelle candida ed inizio ad assaporarla. Piano Oscar si lascia andare, appoggia il libro sul letto, la faccio distendere e le sfilo la veste.
Ogni volta che la vedo così, non credo ai miei occhi. Oscar è mia, non è un sogno. Lei mi ama, davvero. Sono un uomo fortunato, molto fortunato.
Piano piano la accarezzo tutta, la bacio e mi fermo sul suo piccolo pancino, abitato dalla nostra creatura. Poi scendo, leggero, e continuo a baciarla, tanti piccoli baci sulla sua pelle liscia.
Sento le labbra di Andrè sulla mia pelle, a tratti leggere come un soffio, a tratti calde, appassionate. D'istinto immergo le mie mani nei suoi riccioli scuri, attorciglio i suoi capelli tra le mie dita, finche non lo convinco a tornare da me. Voglio vedere i suoi occhi, il suo sguardo rassicurante. So di non essere bella, almeno per come si intende che sia una donna bella, ma agli occhi di Andrè sono bellissima, per lui esisto solo io. Lui non bada ai sottili segni che ho sulla pelle: una cicatrice sull'avambraccio destro, un'altra su una coscia. Con Andrè mi sento sicura, e gli permetto cose che mai avrei immaginato di poter fare.
Sono felice, appagata, amata. E lo amo, di un amore unico. L'ho capito dopo molto tempo quanto lui sia importante per me.
Alla fine ci addormentiamo nudi, tra le lenzuola attorcigliate, abbracciati stretti
"Armand, visto gli inconvenienti che procurano i figli?! Ih ih ih …. Armand, tuo figlio te l'ha fatta sotto il naso ih ih …"
"Non riesco a capirti, spiegati Augustin."
"Ih ih … Armand, tu eri bello e pronto per infilarti nella stanza della tua fidanzata invece hai trovato il letto occupato! Ih ih ih …"
"Augustin, ti diverti a prendermi in giro, vero?!"
"Si, non lo nego! Ih ih … Ti lascio alla buona notte fratello! Ah ah ah ah …"
"Augustin …"
"Ih ih ih … Si!"
"Sparisci!"
"Ih ih ih … Si, certo sparisco in camera mia! Ih ih ih …. Buona notte Armand! Ih ih ih …."
Non riesco a smettere di ridere! Povero Armand! A me non è mai capitata una cosa simile, incutevo troppa paura alle mie figlie perché si infilassero nella nostra stanza, con me e Marguerite! Eh, ma io sono un padre integerrimo, severo, retto. Mica come Armand!
Mio fratello lascia la mia camera, non posso negarlo: sono deluso ed io che pensavo che avrei trascorso la notte con Anna! … Guardo la poltrona che è accanto al letto, Michele ha adagiato con molta cura la veste talare. La guardo con indifferenza e pensare che l'ho indossata per una vita intera! … Quella veste mi ha separato dalla mia Anna e da mio figlio per tanto tempo ma adesso è giunto il momento di dare una svolta alla mia vita. Giuro che domani sera sarà l'ultima volta che la indosserò.
26 Agosto 1788
Palazzo Jarjayes
E' pomeriggio inoltrato, l'aria finalmente si è rinfrescata, ormai l'estate volge al termine. Sono seduta nel patio del palazzo, vedo i miei nipoti più piccoli giocare allegramente mentre i più grandi chiacchierano tra loro. Non riesco a fare a meno di pensare a mio marito ed alle mie figlie, spero che stiano bene …
"Madame Marguerite …"
"Nanny cosa succede?"
"Hanno appena portato una lettera dall'Italia!"
"Forse è delle mie figlie …. Oh, Nanny è di Oscar …"
"Della mia bambina! Finalmente! Madame cosa scrive, Vi prego leggete, voglio sapere … Scusatemi Madame, ecco .. non dovevo osare io …."
"Ma no Nanny cosa dici! Oscar ci darà un nipote, non vedo perché non dovresti conoscere il contenuto della lettera! … Aspetta che la leggo ….
Mia cara Madre,
i giorni nella nostra contea trascorrono veloci, ogni giorno il mio augusto padre si inventa qualcosa per movimentare la giornata.
Ma non è di lui che voglio raccontarvi.
Con mio stupore, e rammarico, ho dovuto cercare una sarta per farmi predisporre dei nuovi abiti in quanto, i miei, sono divenuti stretti in vita. La mia piccola creatura inizia a richiedere spazio, e sul mio ventre è apparso un piccolo rigonfiamento. Secondo il libro che mi ha lasciato il dottor Lassonne dovrei evitare di indossare abiti troppo stretti. Così mi sono convinta a chiedere alla governante del Castello, una donnina arcigna, con i capelli scuri raccolti in uno chignon, un paio di occhiali ed un abito nero, di mandarmi una brava sarta per realizzare nuovi abiti. Pantaloni, gilet e giacche, ovviamente. Ed un corpino per l'unico abito da ballo che ho portato con me, una sorpresa per il mio Andrè.
Dunque Madre, la piccola creatura cresce. Talvolta mi sembra di avere una piuma che mi solletica il ventre, non so se sia una situazione normale, e non intendo certo chiedere alle mie sorelle.
Loro, in effetti, meritano un discorso a parte. Sono sicura che sarete stata già informata da mio padre, circa la novità: avranno un altro figlio, entrambe! Ma ci pensate? Alla loro età, con figli già adulti, avranno un'altra creatura! Marianne non sta molto bene, soffre sovente di stomaco. Joséphine invece, si trova sempre imboscata da qualche parte con Charles.
Ma la novità più eclatante riguarda lo zio Armand: lo abbiamo trovato qui, in compagnia della Marchesa Clelia Anna, vedova del marchese Bartolomeo Maurizio di Saluzzo. Il caro zio, un brav'uomo nell'insieme, vuole rinunciare alla tonaca e sposarla. Hanno in effetti un figlio di cinque anni, Carlo, ed uno in arrivo. Il figlio dello zio Armand nascerà pressappoco quando nascerà la mia creatura. Incredibile vero? Avrò un cugino che avrà la stessa età di mio figlio.
Ieri mio padre ha avuto un bel pensiero per lo zio: vuole donargli delle terre ed un titolo, uno dei titoli minori del nostro casato. Credo che mio padr, sia un uomo buono. Legato alle tradizioni, forse un poco particolare, ma ama molto la nostra famiglia.
L'ultima follia di mio padre però è quella di voler adottare Andrè. Capite, quando io lo consideravo un fratello, mio padre ha deciso di farne il mio sposo, ed ora che è mio marito, mio padre vuole farne mio fratello. Oh certo, tutto ciò servirà ad assicurare che le terre di Collegno restino alla nostra famiglia. Questo lo comprendo, però la situazione è quantomeno curiosa.
Cerco di vedere il lato positivo di tutto ciò: mio padre ha una grande stima di Andrè.
Andrè, il mio dolcissimo Andrè. Sapete che riesce a leggermi nel pensiero? Mi asseconda in tutto, anzi riesce a prevenire ogni mia necessità. Farebbe qualsiasi cosa pur di vedermi felice.
Però cerca anche di contenermi, vuole che stia a riposo, niente cavalcate a perdifiato, niente lotta, niente duelli.
E poi, Madre, sono stanca. mi chiedo come sia possibile che una creatura così piccola mi renda così tanto stanca! Dormirei di continuo. E, quando non dormo, ho solo voglia di stare tra le braccia di Andrè. Nel suo abbraccio, caldo, forte, protettivo, mi sento a casa. Mi sciolgo. Andrè mi rassicura.
Sapete, ho paura di non sapermi accettare, ogni giorno che passa mi vedo sempre più impacciata, goffa. Lui, Andrè intendo, dice invece che sono bella. Non che mi importi particolarmente essere bella, ma l'idea di divenire enorme mi terrorizza.
Madre, vorrei potervi parlare delle mie paure e chiedevi consiglio. Con Joséphine non è possibile parlare, per lei esiste un solo argomento. Pare che ad ogni gravidanza sia diventata sempre più desiderosa delle attenzioni del marito…insomma per farla breve, non si sa mai dove sia, ma di sicuro è occupata a fare una cosa solamente. Io davvero non capisco come faccia. Io apprezzo le attenzioni di Andrè, lo amo alla follia, ma di certo non ho la necessità di passare il mio tempo a fare solo…oh cielo che imbarazzo! Io amo passeggiare con Andrè, andare a cavallo, tirare di scherma. Amo anche solo stare nella stessa stanza, senza dirci nulla. Mi basta la sua compagnia per essere felice.
Non vorrei essere ottimista, ma complice la questione zio Armand, la bronchite e non so cos'altro, mio padre mi sta lasciando tranquilla. Il che, credetemi, inizia ad inquietarmi. Dubito che abbia capito che voglio essere lasciata in pace, quindi temo il momento in cui ricomincerà ad asfissiarmi.
Vi prego, non pensiate che io sia una figlia ingrata, non è così! Ma considerati i trascorsi, ho un poco paura.
Subito dopo il compleanno di Andrè partiremo per Vienna, e, se tutto va come deve, tra un mese circa saremo di ritorno a Parigi.
Mi manca la mia Parigi, la mia quotidianità. Mi mancano anche i miei obblighi, intesi come soldato. Mi manca comandare i miei uomini, addestrarli, organizzare la mia compagnia. Non credo che potrò mai abituarmi a trascorrere il mio tempo nell'ozio.
A presto Madre, non vedo davvero l'ora di rivedervi.
Vostra figlia Oscar
"Oh Madame Marguerite! Penso alla mia Oscar: quanti dubbi! Se solo fosse qui!"
"Nanny non faccio che pensare alle mie figlie ma non nego che la mia preoccupazione è soprattutto per Oscar. Marianne e Josèphine hanno la consapevolezza di diventare madri ma Oscar invece! .. Vorrei poterle stare accanto, consigliarla, incoraggiarla, ma non è possibile! Come temevo suo padre trasforma la sua apprensione in persecuzione, figlia mia! …. Joséphine non mi impensierisce ma la povera Marianne … povera cara!"
"Madame, certo che anche il Generale non è in una bella situazione: si ritrova con quattro donne incinte e un viaggio tanto lungo da affrontare, e poi che dire di Armand! Benedetto ragazzo, aspettare tutti questi anni per decidersi! … Madame però, il mio Augustin sarà anche a modo suo ma è buono e generoso, è un caro ragazzo! .. Cosa dico! Ragazzo! Ma è un uomo!"
"Già, per te siamo rimasti tutti ragazzini, vero Nanny?! Ah ah ah .."
"Oh Madame, è vero! Ho dedicato l'intera vita a questa famiglia che la sento mia; di Augustin che dire …. Era ancora in fasce quando me lo misero tra le braccia! … Madame a proposito ma Oscar ha scritto che adesso si è messo in testa di adottare André …"
"Si, Nanny, Augustin ha trovato il modo per tutelare le proprietà di Collegno alla nostra famiglia …"
"Oh Signore ma come è possibile! Andrè diventerà il padrone della Contea di Collegno e Oscar SUA SORELLA! Santo cielo! Solo ad Augustin poteva venire in mente un idea simile!"
La crociera continua ….
Nella valle dei templi
Lupen3: "Ragazze che musica fantastica, viene voglia di ballare!"
Lucciola: "Si, vero però che ne dite prima di fare due chiacchiere con il Generale?"
Tetide: "Si, certo ragazze!"
Sara: "Generale, allora commentiamo insieme il nuovo capitolo?"
Generale: "Ih ih ih ….. Si, come desiderate Mesdames! Ih ih ih ….."
Marguerite: "Augustin, è da quando siamo qui che non fai che ridere, si può sapere cosa ti succede?"
Generale: "Marguerite, forse non hai letto ancora ciò che le Arpie hanno pubblicato?"
Marguèrite: "Non ancora Augustin, cosa è successo?"
Generale: "Di tutto cara, di tutto! Pensa che quella sfacciata di Joséphine e quel buono a nulla di Charles hanno avuto il coraggio di chiedere ad André la sua divisa …"
Marguèrite: "Si Augustin, ho letto anch'io il capitolo. Caro, guai se lo venissero a sapere Antony e George sai che risate che si farebbero! Meglio tacere al riguardo!"
Generale: "Vero cara, quei due ragazzacci sono simili alla loro madre!"
Fatacristallina: "Generale ma anche stavolta ci siamo divertite, vero ragazze?"
Sara: "Certo Fata!"
Generale: "Marguerite e che dire del piccolo Carlo! Ih ih ih … Ha fatto saltare i piani di Armand! Ah ah ah …"
Tetide: "Generale, Carlo ha fatto saltare i piani di Armand nel capitolo ma non nel siparietto!"
Generale: "Si, lo so! In questo momento è con la Marchesa, si sono rinchiusi nella loro cabina. A proposito, dove sono le Arpie?"
Terry: "Qui, dietro di Voi Generale! Generale cosa Vi succede?"
Generale: "Quando vi deciderete a fare uscire quei due dalla cabina?"
Terry: "Ma lasciateli tranquilli! Possibile che dobbiate perseguitare il povero Armand?"
Generale: "Ma cosa dite Madame Terry! Io non perseguito Armand, è solo che mi sta divertendo un bel poco! Ih ih .. Arpie, riconosco che siete di parola! Ih ih ih … Tra non molto mio fratello andrà fuori di testa, ieri poi gli avete fatto trovare il figlio nel letto! Ah ah ah …"
Aizram: " Generale, però ditemi Vi state divertendo vero?!"
Generale: "Madamigella Aizram, lo confesso mi sento abbastanza soddisfatto!"
Aizram: "A proposito di cosa Generale?"
Generale: "Ih ih ih … Come ho rammentato a qualcuno: "Harpyis scribunt ergo sum!" Ah ah ah ha ah ah….. Grazie Arpie! Adesso mi avete anche regalato questo meraviglioso viaggio con la mia amata Marguerite! Sapete cosa Vi dico mie "amate Arpie!"
Aizram: "Cosa Generale?"
Generale: "Il mio viaggio non deve finire in questo modo. Voglio conoscere non solo Sophiè e Francois ma anche tanti e tanti altri nipoti e pronipoti! Ah ah ah ah …."
Aizram :"Ah ah ah ah Contateci Generale: parola di Arpie! Ah ah ah ah !
Terry:"Ben detto Aizram! Vogliamo almeno altri cinquecento capitoli! Ah ah ah ah …"
Lucciola: "Generale prima di aprire le danze che ne dite se chiacchieriamo un pochino?"
Generale: "Certo madame Lucciola, dite pure!"
Lucciola: " Ammettetelo, la Contessa di Costigliole è davvero antipatica."
Tetide: " Anch'io mi unisco a Lucciola: la Costigliole è davvero petulante, per fortuna che vuole la felicità di sua figlia!"
Generale: "Certo Madames, avete perfettamente ragione ma devo accasare Victor, quindi dobbiamo sopportarla soltanto per qualche capitolo, non posso fare altrimenti!"
Lupin: "Generale, Voi non sapete nemmeno quanto ho riso nel capitolo precedente: soprattutto quando avete fatto spalare altro letame ad Alain! Ah ah ah …"
Generale: "Ah ah ah ah… Ben detto Madame Lupin. Sono felice che la pensiate esattamente come me! Ah ah ah …"
Australia7: " Un momento Voi due! Generale, non è giusto che te la prendi con il mio tesoruccio …."
Generale: "E no, prendetevela con le Arpie, io non c'entro! Ah ah ah ah …"
Australia7: "Terry, Aizram, basta punire Alain, prendetevela con qualcun altro e non sempre con lui."
Terry: "Australia, basta che Alain tenga la bocca chiusa e non spalerà più letame! Ah ah ah ah …"
Australia7: "Aizram … Terry! Un poco di pietà per il mio tesoruccio!"
Tutti: "Ah ah ah ah ah ….."
Generale: "Madame Fata, Madame Sara voi invece che mi dite?"
Tutte: "Nulla generale! Vogliamo aprire le danze con Voi! Permette Madame?"
Marguèrite: " Certo non sono gelosa, mi fido di Voi e soprattutto delle Autrici!"
Tutte: "Generale andiamo a ballare, su venite …"
Aizram: "Generale, vi siete divertito?"
Generale: "Madamigella Aizram che balli indecenti che si fanno nel Vostro tempo!"
Aizram: "Generale siete accaldato, ci vuole una buona bibita fresca, guardate cosa ho portato! Coca cola per tutti!"
Generale: "Coca Cola! Ma di quale intruglio si tratta? Guardate che strano colore ha questa tisana …"
Aizram: "Ma non è una tisana Generale, è una bevanda buonissima! … Madame Marguerite, ecco a Voi il primo bicchiere!"
Marguerite: "Madamigella ma ha uno strano colore. È scura … quasi nera."
Generale: "Non berla Marguerite, non vorrei che questo strano intruglio ti faccia male!"
Australia7: "Ma no! Nonnetto vedrai che la Coca ti piacerà! Madame Marguerite assaggiate sentirete quant'è buona."
Marguérite: "Uhmmm … squisita! Augustin prima di tornare nel nostro tempo dobbiamo comprare almeno una dozzina di bottiglie."
Generale: "Ma per farne cosa Marguerite!"
Marguerite: "In previsione del matrimonio di Armand caro! Voglio che l'assaggino tutti i nostri nipoti! Su Augustin assaggiala, non essere diffidente!"
Generale: "E va bene! Uhmmm … frizzantina ma buona! Hai ragione Marguerite, è buonissima! … Donzelle, mia moglie vuole portare nel nostro tempo una dozzina di bottiglie, invece io ne vorrei molte di più."
Terry: "Armand, Anna, su venite da questa parte, unitevi a noi!"
Generale: "Finalmente fratello ti fai vedere!"
Armand: "Augustin ti prego non ricominciare!"
Generale: "Io? Ma cosa dici! Anna, Armand assaggiate questa bevanda, io la trovo davvero buona, su prendete i vostri bicchieri! ….Allora … cosa ne dite?"
Anna: "Armand che strano sapore … ma è…..buona."
Armand: "Vero amore, e poi con te tutto è sublime!"
Fata: "Oh ma guardateli quanto sono innamorati, sono bellissimi!"
Generale: "Si, si, ma dopo il matrimonio!"
Tutti: "GENERALE!"
Anna: "Guardate siamo arrivati ad Agrigento! Che meraviglia!
Marguèrite: "Augustin guarda la Valle templi, è meravigliosa! … E che dire del paesaggio'! Stupendo! … La Sicilia è un posto meraviglioso!"
Armand: "Aizram, Terry grazie per questo magnifico viaggio con la mia Anna!"
Terry: "Armand, non so se ci ringrazierai nei prossimi capitoli! Ah ah ah ah ah …."
Armand: "Anna amore, che ne dici se dopo …."
Tutti: " Ah ah ah ah ah …."
