Capitolo 150
Lo zio Armand ed io siamo di sotto, comodamente seduti si due sedie davanti ad un tavolino di legno, stiamo consumando una bevanda calda, lo guardo e dico: "Zio, questo viaggio è diventato una tortura, sono felice che tra qualche ora partiremo."
"Si, hai ragione. Domani mattina saremo in viaggio. In una settimana dovremmo arrivare a Vienna. Però la strada sarà in salita. E noi siamo tutti malridotti! Questo proprio non ci voleva!" Sospiro frustrato.
"Già, davvero non ci voleva! Zio, credo che andrò a dormire nella stanza di mio padre: meglio che non stia accanto a mio marito, sono sicura che non lo farei dormire tranquillamente."
Guardo la tazza della mia tisana, la stringo tra le mani, la giro, sospiro e continuo: "Davvero non ho altra scelta, io non vorrei mai lasciare da solo mio marito, ma forse così si riprenderà prima. Povera me!"
Sospiro ancora e sorseggio la mia tisana.
"Brava nipote. Sei una buona moglie! Vedrai che Charles si riprenderà! Adesso andiamo a dormire!"
Abbasso gli occhi, sconsolata, e dico: "Lo credete davvero zio?! Sinceramente, mi sento responsabile delle sue condizioni. Zio, temo di essere malata …Forse Charles potrebbe essere così stanco per causa mia. Insomma, io sono molto esigente, soprattutto in gravidanza. E lui, il mio amato sposo, cerca di assecondarmi in tutto. È un ottimo sposo, ed io lo amo infinitamente."
"Ma no cara, devi solo imparare a controllarti un poco ... e fare qualche bagno freddo! Ih ih…"
"Un bel secchio di acqua fredda! Funziona sempre! In gioventù, ogni mattina dovevo rinfrescarmi! Tu, mia cara, sei una vera Jarjayes! Ed ora andiamo a riposarci!"
" Zio, perché sorridete? Forse ho detto qualcosa che non va?"
"Ma no, cara! E' solo che sorrido ai ricordi di quando ero giovane."
"Capisco, mi pare ovvio! Zio, volete dire che quando vivevate in monastero e andavate in crisi, risolvevate in questo modo il Vostro problema?! Anche gli altri preti facevano nello stesso modo?"
"Si ... certo. Tutti gli uomini fanno così per placare certi istinti. L'alternativa è alquanto immorale! Credo che tu abbia compreso di cosa parlo!"
"Ehmm …. si certo, non sono certo una ragazzina! E poi …... ih ih …. quando lo ero, mi sono sufficientemente istruita, grazie alle letture che mio padre teneva gelosamente nascoste in biblioteca! Ih ih ih!"
"Joséphine! Certe letture non sono adatte ad una nobildonna!"
Certe volte mi chiedo come sia possibile che mio fratello abbia allevato una figlia così lussuriosa. Lei è davvero … eccessiva! Tutta lo zio Claud!
"Zio, scusate la franchezza ma nemmeno per un prelato è adatto mettere su famiglia! Zio, Nostro Signore ha voluto che la nostra vita fosse fatta anche di piaceri carnali. Avete forse dimenticato Adamo ed Eva?! Zio, la vita ci invita all'amore, altrimenti, ne io e nemmeno Voi saremmo qui!"
"Joséphine ti prego, abbi pietà. Mi aspetta una lunga astinenza ...e tanti secchi d'acqua fresca! Non farmi pensare a certe cose!"
" Ih ih ih .. Avete ragione zio! Io ho almeno la speranza che Charles si possa riprendere a breve, ma Voi, poveretto … Ih ih … dovrete astenervi per ben quattro settimane! Zio, ma ci pensate?! E poi c'è la cara Nanny che, conoscendola, non Vi farà avvicinare ad Anna, almeno fino al matrimonio! Ih ih … Zio, mi dispiace per Voi, ma dovrete ricorrere nuovamente ai secchi d'acqua per molto tempo! Ah ah ah …"
Rispondo sconsolato: "Lo temo anche io ... Non avevo pensato alla cara Nanny, la nostra governate, quella che mi ha fatto anche da balia! Un vero generale! Potrebbe essere molto difficile aggirarla, spero almeno che con l'età, e la gravidanza di Oscar, sia più distratta!"
"Non illudetevi caro zio! Nanny non è affatto cambiata e voi dovrete rimediare in qualche modo! Ih ih ih … Però che spasso sarebbe vedervi gettare un bel secchio d'acqua fresca addosso! Ah ah ah …"
"Certo mia cara nipote, sei davvero tremenda! Ah ah ah …"
Prima di coricarmi, passo per la stanza dei due soldati, Sassoin e La Salle, busso, entro senza neppure attendere che mi rispondano. Io sono il Generale, e loro i miei soldati …. Vabbè …. I soldati di mia figlia, ma questo è un piccolo dettaglio!
Alain ed io stiamo per indossare dei pantaloni puliti per la notte, quando sentiamo la voce del generale e successivamente lo vediamo fare irruzione.
"Buona sera!"
Alain risponde: "Ops … Generale, scusateci se Vi accogliamo in coulottes ma Voi non avete atteso …"
"Alain, smettila di dire sciocchezze! Voi due sbrigatevi a infilarvi pantalone e camicia, dobbiamo andare dai prigionieri."
Gerard ed io ci rivestiamo velocemente, e dico: " E' forse successo qualcosa Generale?"
"Nulla di particolare. Domani ripartiremo ed è giusto che parli con i ribelli."
Gerard ed io siamo pronti e dico: "Possiamo andare Generale!"
"Presto, sbrighiamoci che abbiamo tutti bisogno di riposare!"
"Sissignore!"
"Falco, che noia! Siamo qui, legati mani e piedi come se fossimo delle bestie!"
"Giacomo, non appena torneremo a Torino, cosa faremo?"
"Ma che domanda sciocca che mi fai! Falco, se davvero i francesi hanno intenzione di lasciarci andare, io torno ad occuparmi della locanda e non voglio più immischiarmi in avvenimenti politici."
"Dici davvero Giacomo? E i nostri ideali?"
"Sai cosa ti dico! Che rimangono tali, tanto nulla cambierà. Voglio dedicarmi alla mia famiglia, comunque vadano le cose nella mia locanda, l'importante è che riesca ad andare avanti con mia moglie e con i miei cinque figli!"
"Uhmm … sentito capo?! Altro che facinoroso! A Giacomo non importa più nulla che il lombardo veneto venga liberato dagli oppressori austriaci!"
"Falco, Giacomo sente la mancanza della famiglia, vedrai, non appena sarà tornato a casa, sentirà la mancanza dei suoi amici! Ah ah ah …"
Giacomo ribatte: " Si, certo, ma nella mia locanda a bere vino! Ah ah ah …."
Siamo dietro la porta dei prigionieri, spalanco la porta e dico: "Generale, prego. Entrate prima Voi!"
A passo deciso entro nella camera dei prigionieri.
Vediamo spalancarsi la porta, è il generale accompagnato dai due soldati. Appena entra, ci scruta severamente e dice: "Bene signori, come saprete, alle prime luci dell'alba saremo in viaggio per Vienna. Ciò che mi preme dirvi è che vi comportiate come si conviene, se non volete finire sulla forca ..."
"Signore, come Vi abbiamo già detto, non abbiamo nessuna intenzione di complicarvi il viaggio. Ormai abbiamo capito che avremmo solo da rimetterci!"
"Mi fa piacere che lo ribadiate! Riccardo, vorrei liberarvi le caviglie ma, disgraziatamente per voi, non mi fido. Quindi, mi dispiace, ma resterete in queste condizioni per altri dieci giorni, cioè, fin tanto che non saremo arrivati a destinazione e portato a temine la missione! Spero di essermi spiegato, quindi, niente proteste!"
"Signore, perdonatemi, ma se Voi vi fidaste un poco ….. forse potremmo esservi meno d'intralcio!"
"Uhmm ….. in che modo, sentiamo!"
"Ecco ….. se metteste almeno uno di noi in condizioni di muoversi, potremmo portare da noi il carretto … così avreste un uomo libero, un soldato intendo!"
"Ah ah ah ... Questa poi! Chi mi assicura che non scapperesti?!"
"Potreste dividerci. E tenere metà di noi in ostaggio"
" Davvero?! Magari a nessuno potrebbe interessare, se l'altra metà andasse alla forca, vero?"
"A me interesserebbe molto invece!"
" Davvero Riccardo?! Ci tieni così tanto ai tuoi uomini, che non scapperesti con l'altra metà dei tuoi complici?"
"No Signore! Ho un mio codice di comportamento! Credo che anche Voi teniate ai Vostri uomini!"
" Si certo, mi pare ovvio! Ma io sono un generale che ha il dovere di eseguire gli ordini impartiti da sua maestà e poi, è mia responsabilità proteggere i mie uomini, tutti, indistintamente …"
"Ecco …. ed io devo riportare i miei uomini a casa."
"Riccardo, tra noi c'è una bella differenza: io rappresento la legge e tu rimani un ribelle. Quindi, mi dispiace per voi ma viaggerete con le mani e le caviglie legate."
" Come volete, siamo in mano vostra!"
"Bene, Sassoin, La Salle, possiamo andare. Buona notte!"
Falco ribatte: " Sarebbe buona se non fossimo legati!"
"Sarà buona anche così!"
Usciamo dalla stanza, Sassoin chiude a chiave la porta.
"Buona notte soldati. A domani!"
" Buona notte Generale!"
Non appena il generale e i soldati escono dico: " Giacomo, è inutile insistere, tanto il vecchio non ci lascerà mai viaggiare liberamente!"
"Michele, forse non vi rendete conto che quella gente è stata attaccata svariate volte, anche se ci hanno messo in fuga altrettanto volte! E poi, abbiamo rapito anche le loro donne …"
"Ti prego Giacomo, non ricordarmelo. Se solo ripenso che il nostro capo ci ha costretti a raccogliere i loro rigurgiti, mi sento ancora male!"
"Ah ah ah .. questa poi!"
"Capo, a Voi diverte, ma vi assicuro che noi altri non ci siamo divertiti affatto!"
Riccardo ribatte: "Ascoltate uomini! Proprio perché abbiamo trattato come si conviene le loro signore che usufruiamo dei loro favori …"
"Capo, secondo te loro ci fanno un favore se ci tengono legati come capre?"
"Certo! Ma come, non ti sembra abbastanza che ci hanno dato un letto comodo, da mangiare come se fossimo dei loro pari e soprattutto…. Ci libereranno."
"Hai ragione capo …"
"Se vogliamo che ci sleghino le caviglie, dobbiamo cercare di guadagnarci la loro fiducia."
"In che modo capo?"
"Non lo so Falco … non ne ho la ben minima idea!"
Mi dirigo nella mia stanza, passo prima davanti a quella di Marianne, tendo l'orecchio, non si sente nessun rumore. Bene. Poi passo da Oscar, anche qui …. uhm … si sente un leggero chiacchiericcio, ma nulla di preoccupante.
Bene, posso andare a riposare anche io, tranquillo! Almeno per ora sembra che le mie figlie abbiano deciso di riposare.
Vedo mio padre aggirarsi per i corridoi, lo chiamo: "Padre, aspettate!"
"Joséphine! Dimmi figliola! Stai bene?"
"Che domanda! Certo che non sto bene! Padre, io sto malissimo!
Mi getto tra le braccia di mio padre e scoppio in un pianto liberatorio.
Accarezzo la mia figliola, la stringo forte a me.
"Dimmi Joséphine, cosa posso fare?"
"Padre, lasciate che dorma con Voi ... Bouuu ... ahhhhh ... sono tanto infelice Padre! Forse Charles rimarrà un ebete per tutta la vita! Ahhhh ... sing ... sing ..."
Non ho mai visto mia figlia tanto disperata, poverina. Fa davvero tenerezza.
"Joséphine, certo che puoi dormire con me. E per quanto riguarda Charles, non preoccuparti, vedrai che si riprenderà. Ti fidi di tuo padre?"
"Sing ... si ... certo ... sniff ... Padre, Vi ringrazio, dormirò in camera con Voi ma prima vado in camera mia: desidero augurare la buona notte a mio marito e po. devo prendere la mia camicia da notte. Tra poco sarò da Voi!"
"Va bene Joséphine, però mi raccomando, se Charles si è addormentato lascialo stare. Ha bisogno di riposarsi."
Speriamo che Joséphine non lo disturbi. Quel povero ragazzo ha davvero bisogno di riposarsi. Poveretto, mi fa una certa pena, così malridotto! Joséphine è davvero sfiancante.
"Sniff ... si .. certo!"
Mestamente mi avvicino alla porta della mia stanza, giro delicatamente la maniglia, apro ed entro in punta di piedi, per non arrecare disturbo al mio sposo. Vedo il mio Charles sveglio, appena mi vede mi dice: "Jo, ti prego non guardarmi in quel modo ..."
Mia moglie mi osserva con uno sguardo caldo, sensuale. Uno di quegli sguardi che sembrano divorarmi tutto, quelli che mi catturano, mi fanno venire i brividi giù per la schiena. Santo Cielo, mi farà impazzire!
"Ma Charles, si può sapere in che modo ti guarderei?"
"In un modo così ….. così … Joséphine, mi sento uno straccio! Ti prego, lasciami dormire!"
"Sniff ... sing ... Certo caro, ti lascerò riposare anche questa notte ... Ahhhh ... bouuuu ... ahhhh ... Oh Charles, quanto mi manchi! Bouuuu ..."
Guardo mia moglie, è davvero affranta, distrutta, sinceramente preoccupata. Non l'ho mai vista così il quasi 25 anni di matrimonio.
"Joséphine, anche tu mi manchi. Ma credimi, io non ce la faccio …"
" Sing ... si ... lo so ... sniff ... Tranquillo Charles, lo sai che ti amo e voglio dimostrartelo. Dormirò lontano da te. Trascorrerò la notte nella stanza di mio padre, sono qui per prendere le mie cose..."
"Joséphine! Davvero tu …. faresti questo per me?! Oh tesoro! Ti amo, tu non immagini neppure quanto! Sei la migliore delle mogli! Ti amo!"
"Ahhhh … noooo … boooo … sing .. sing ... Ti prego caro, non parlarmi in questo modo, altrimenti non riesco ad andare via! ... Sing ... Adesso prendo le mie cose!"
Apro il cassetto, accanto alla mia camicia da notte c'è il libro che mi sono fatta prestare da Alain, la tentazione è tale che lo avvolgo nella camicia. Ho deciso di portarlo con me, spero di riuscire a dormire dando prima un'occhiata. Poi apro il cassetto di mio marito e decido di portare via con me un suo indumento per non sentire la sua mancanza, prendo il suo Jabot.
Guardo mio marito, sorrido, mi avvicino e baciandolo gli sussurro: "Buona notte caro, a domani! ... Charles, ti penserò prima di addormentarmi!"
Sento le labbra morbide e calde di mia moglie appoggiarsi leggere sulle mie. Il suo è un bacio quasi casto, un poco umido, dolce, tenero.
"Anche io Joséphine! Cara, ma perché hai preso il mio Jabot?"
Stringo a me l'indumento e dico: "Questo?! Oh caro, è per sentire il meno possibile la tua mancanza!"
"Non capisco tesoro …."
"Lo metterò sotto al cuscino, voglio addormentarmi sentendo il tuo profumo!"
Mi avvicino a mio marito e lo bacio teneramente, ancora una volta.
Ricambio amorevolmente il bacio di mia moglie, la guardo, i suoi occhi sono pieni di lacrime, le dico: "Su, non piangere cara, lo sai che ti amo!"
"Certo che lo so Charles! …. E' solo che è la prima volta che dormiamo separati, ed è terribile. Ma se è per il tuo bene, allora mi sacrificherò volentieri. A domani mio Charles!"
" A domani cara!"
Mi appoggio ai cuscini e guardo la mia amata uscire leggera dalla nostra stanza. Quanto è bella la mia sposa. Leggera, profumata, adorabile. Spero di riuscire a soddisfarla il prima possibile!
"Anna tesoro mio, rimani a letto, te lo porto io il bicchiere dell'acqua!"
"Grazie Armand, sei molto gentile. Armand, dimmi, come ti senti?"
"Bene cara! E' solo che il livido che ho al ginocchio mi costringe ancora ad un'andatura claudicante, nulla di più."
"Povero caro! Domani viaggerai con me e Carlo, allora?!"
"Non so come mio fratello ci ha disposti. Qualsiasi cosa deciderà per me andrà bene! ... Anna, qualcuno bussa alla porta, chissà chi è?!"
"Vai ad aprire, caro. E speriamo che non siano cattive notizie!"
Lentamente, mi avvicino alla porta, l'apro: è mio figlio Carlo. È già pronto per la notte, con la sua camiciola da notte ed un pupazzo stretto al petto. È scalzo, spettinato, un poco assonnato.
"Padre, posso entrare?"
"Ma certo Carlo, vieni!"
" Ecco ... io ... vorrei salutare mia madre e sapere come si sente ..." dico un poco timidamente.
"Carlo, figlio mio! Vieni, abbracciami!"
Mio figlio corre verso il letto, si getta tra le mie braccia e mi stringe forte.
"Oh Madre! Spero che vi sentiate bene quanto prima!"
Stringo mia madre, e mi rendo conto che il suo ventre è molto gonfio, mi allontano, la guardo e dico: "Madre, cosa vi è successo?! Siete ... strana ..."
"Nulla Carlo. Perché dici che ti sembro strana?! Vieni, abbracciami forte!"
Mi allontano, guardo con sospetto il suo ventre e dico: "Madre, Voi non siete mai stata tanto grossa, mi ricordate madame Battista! Cosa vi sta succedendo, perché avete la pancia tanto gonfia?!"
"Oh …. ehm …. Carlo, ecco io ….. credo … di ….. ehm …. non avere digerito la cena. E poi il viaggio, la paura ….. ma stai tranquillo, è tutto a posto!"
Dico mentre poso un bacio sulla testolina del mio piccolo. Quanto gli voglio bene al mio piccolo Carlo. E' bellissimo, dolce, sveglio, premuroso, intelligente.
"Madre, credete davvero che Vi creda?! Padre, cosa sta succedendo a mia madre, forse è malata?"
"Ma no Carlo, stai tranquillo. Tua madre sta bene. Ha solo bisogno di un poco di riposo. Vuoi …. vuoi dormire qui, questa notte?"
"No! Padre, perché siete nervoso, eppure, Vi ho fatto una semplice domanda. Padre, cos'ha mia madre?"
"Non ha nulla, Carlo. Ti fidi di me?!"
"Certo! Ma mia madre non ha mai avuto il ventre tanto grande! Padre, su un libro ho visto il disegno di una donna con una pancia enorme, dentro c'era un bambino, forse, anche mia madre ne ha uno nella pancia?"
"Oh ….. Carlo ….. ecco … insomma ….. tu … tu lo vorresti un fratellino?!"
"... Ecco ... io ... si ... certo, mi piacerebbe avere un fratello, proprio come te e lo zio Augustin, ma ..."
"Ma …"
"Padre, come ci è arrivato mio fratello nella pancia di mia madre?"
"Oh … ehm … ecco ….. il tuo precettore non ti ha mai spiegato nulla?!"
"Cosa doveva spiegarmi il mio precettore?! ... A ... siiii! Ora ricordo! Il precettore mi ha detto che due persone che si sposano hanno dei bambini, ma mia madre non Vi ha ancora sposato, come è possibile che ci sia già mio fratello nella pancia?"
"Oh …. ehm ….. lo ha messo Nostro Signore … perché …uh … perché …. Ecco, ha ascoltato le nostre preghiere!" tiro un sospiro di sollievo, ma che domande fa mio figlio?! Ma come ha fatto Augustin con le sue figlie?!
"Cosa! Ma Padre, allora Nostro Signore non ha atteso il tempo necessario! Doveva aspettare che Voi sposaste prima mia madre! Possibile che Nostro Signore, che è tanto perfetto, abbia sbagliato?"
"Ehm ….. si sarà confuso. Sai, magari le preghiere di un Cardinale sono state accolte subito!"
Vedo mio figlio guardarmi stupito e continua con mio enorme imbarazzo: "Madre, Voi siete contenta che Nostro Signore si sia confuso?"
"Ehm ….. Carlo, io sono felice di darti un fratellino! Molto felice!"
"... Madre, Padre, anch'io sono molto contento ... ma ... davvero non capisco come sia entrato il mio fratellino nello pancia di mia madre! ..."
"Oh …. piccolo mio …. lo capirai quando sarai più grande! Ora non è il momento! E adesso, vieni qui e dormi con me!" Sorrido felice la mio bambino. Il mio piccolo tesoro. Intelligente, sveglio, curioso. È adorabile!
"Madre, davvero volete che dorma con Voi? A mio padre non dispiacerà?"
Guardo mio figlio, sospiro e rispondo io al posto della mia dolce Anna: "Carlo, io sarei solo felice!"
"Davvero?! Oh grazie Padre! Padre, Madre vi voglio tanto bene!"
"Anche io Carlo, anche io!"
Sono nella mia camera, sistemo le ultime cose prima di coricarmi quando sento bussare alla porta, rispondo: "Avanti!"
"Padre, davvero non Vi disturbo se dormo con Voi!?"
"Ma certo che no. Su entra, non rimanere sulla porta!"
Ma Padre, disponete di un letto matrimoniale ..."
"Ehm …. si cara. Ma non preoccuparti. Io dormirò sul divano. Tu devi riposare comoda, per il bene del mio nipotino. Vieni, puoi andare a cambiarti nella toilette e poi sdraiati qui."
"Oh Padre! ... Mi dispiace! Voi dovrete cavalcare tutto il giorno e su quel divano non dormirete certo bene! Ahhh ... bouuuu … Padre, sono davvero desolata! ... Sing ..."
"Non preoccuparti. Io sono abituato. Sono un soldato, non dimenticarlo!"
Mi asciugo gli occhi con la mano e sussurro: " Sniff ... si .. però ... mi dispiace!"
"Stai tranquilla. Ed ora vai a cambiarti! Su cara."
"Grazie ... siete il miglior padre che io conosca, dopo il mio Charles naturalmente!"
"Certo, dopo il tuo Charles ….. uff …."
Sospiro mentre vedo mia figlia entrare nella toilette. Spero almeno di riuscire a dormire un poco, domani sarà una giornata pesante.
"Entro nella toilette, tiro fuori il mio libro dalla camicia da notte, prima di cambiarmi gli do uno sguardo e sussurro: "Santo cielo, che forza di volontà che mi serve, spero di non impazzire!"
"Entro in bagno, poso prima lo Jabot sulla sedia e, poi, la camicia da notte. All'interno del mio indumento tiro fuori il mio libro, mi siedo, l'apro, e ci do uno sguardo. Le figure mi affascinano, sono davvero intriganti, sussurro: "Non appena il mio Charles si riprenderà le proverò tutte. Spero solo che si riprenda presto!"
Sospiro e continuo a guardare con attenzione le immagini, continuo a mormorare: "Beate le mie sorelle che non hanno alcun problema, loro si, che possono giacere con i loro marito quanto vogliono. Per adesso devo solo accontentarmi di guardare e non toccare! Sing …"
Ho preso un cuscino e una coperta, e mi sistemo sul divano.
Mia figlia è ancora nella toilette, penso: ma, è mai possibile che una donna ci metta così tanto per cambiarsi? Che strano, Marguerite, ci mette poco per indossare la camicia da notte e poi, lo fa dietro il paravento! … Non vorrei che Joséphine si senta male e, magari, non riesca a chiedere aiuto!
Sono seduta su di una sedia, sfoglio ancora il libro, non riesco a staccare lo sguardo, è troppo interessante per deporlo, all'improvviso sento la voce di mio padre che mi chiama.
"Joséphine, cara, tutto bene?"
" Si, tutto bene Padre! Mi sto cambiando!"
"Va bene cara, fa con comodo!"
"Grazie Padre!"
Chiudo il libro e sussurro: " Meglio rimandare la lettura, comincio a sentirmi stanca! Ahhh la schiena, comincia a farmi male!"
Nascondo il libro all'interno dello Jabot e lascio la toilette.
Vedo uscire dalla toilette mia figlia, tra le mani ha uno jabot, domando: "Joséphine, cosa fai con quello jabot stretto al petto?!
"E' del mio Charles! Padre, sento talmente la mancanza di mio marito che voglio dormire con un suo indumento stretto a me ... Oh Padre, ma si può sapere come fate a stare lontano così per tanto tempo da mia madre?! Forse anche Voi, come lo zio Armand, vi gettate un secchio d'acqua fresca addosso?"
"Lo zio Armand? Un secchio d'acqua? Ma che discorsi avete fatto voi due?! ah ah ah ah!"
Scoppio a ridere mentre mi sistemo sul divanetto per la notte! Davvero mio fratello ha avuto il coraggio di raccontare certe cose a mia figlia? Questi sono discorsi da uomini, non sono certo adatti ad una nobildonna. Certo, mia figlia Joséphine ….. ih ih ih
"Buona notte figliola! Dormi, e sogna pure il tuo Charles, mentre io sognerò la mia Marguerite! ah ah ah ah …. un secchio d'acqua …..aaaahhhh!"
"Padre, io non capisco cosa Vi sorprenda! Credevate davvero che io mi confessassi? Beh, se è così Vi siete sbagliato. Sono io ad aver fatto confessare qualcosa allo zio! Buona notte Padre!"
"Aha ha ha ha ha …..sei tremenda! ah ah ah ah! Fai bei sogni piccola mia!"
"Grazie padre! … Padre, riconosco che siete davvero un genitore perfetto …"
"Cosa!"
"Vi sacrificherete per me su quel divano …"
"Su, cara, non pensarci e va a dormire!"
"Buona notte Padre!"
"Buona notte figliola!"
Al mattino ci ritroviamo tutti sotto per la colazione, attorno al tavolo.
"Bene, siete tutti pronti per partire? Sassoin, i bagagli sono stati caricati? I cavalli sellati?"
"Sissignore! Siamo pronti per partire!"
"Bene, allora ci disporremo come segue: Sassoin, La Salle, Grandièr, Girodelle condurrete le tre carrozze ed il carretto. Madame Anna, Voi viaggerete in carrozza con vostro figlio. Charles, anche tu starai su una carrozza. Tutti gli altri sui cavalli o sui muli. Avete domande?!"
Louis ribatte: "Signore, volete dire che mia moglie viaggerà sul mulo?"
"Si, figliolo! E non solo lei, anche le altre donne. Purtroppo, come vi ho accennato prima, la strada è in salita e i cavalli non possono farcela!"
Madame Battista con atteggiamento ammiccante, sussurra: "Ehm ….. Generale, perdonatemi ma …. io non sono molto pratica con i cavalli. Potrei salire sul Vostro, con Voi intendo?!"
"Cosa? Assolutamente no Madame, Voi sarete in groppa al mulo. Girodelle Vi aiuterà a salirci e Vi spiegherà come comportarvi. La Vostra cameriera farà altrettanto. Ed i Vostri cani …. fosse per me, li fare zampettare! Comunque, voglio essere magnanimo: i cani viaggeranno chiusi in una carrozza. Ci sono altre domande?! Nessuna?! Bene, allora possiamo partire!"
Guardo deciso tutti i componenti della mia strampalata missione, continuo: "Bene, visto che nessuno ha ridire, allora possiamo partire!"
Mi alzo da tavola e vado a pagare l'oste. "Grazie di tutto Monsieur, siete stato molto gentile!"
Lascio il dovuto più una cospicua mancia.
Guardo il compenso e mormoro soddisfatto: "Signore, è più di quanto mi aspettassi! Grazie, siete un uomo davvero generoso, che Nostro Signore vi protegga!"
"Grazie a voi!"
Esco rapido e vedo tutti pronti.
Vedo uscire tutti dalla mia locanda, non resisto, rincorro il vecchio della compagnia e lo chiamo: "Signore, Signor Generale!"
Ascolto alle mie spalle la voce dell'oste, mi giro, lo vedo venirmi incontro, con affanno mi dice: "Signor Generale, mi dispiace che abbiate smarrito i vostri oggetti personali ma giuro sui miei cari che nessuno di noi ha preso nulla! Come vi ho già detto, siamo gente povera ma onesta. Spero che mi crediate e che abbiate un buon ricordo di noi!"
"Si, certo. State tranquillo. Credo di sapere chi sia la colpevole. Me ne occuperò durante il viaggio!"
Dico ad alta voce affinché madame senta bene le mie parole.
Vedo il mio generale guardarmi come se mi accusasse di chissà cosa. Arrossisco ma fingo di non aver ascoltato.
Sorrido soddisfatto e ribatto: " ite davvero Signore?! Oh che gioia! Bene, non mi resta che augurarvi buon viaggio. Spero di rivedervi, sarete sempre i benvenuti!"
"Grazie! …. Victor, aiuta madame Battista! Charles, accomodati sulla carrozza. Gerard, aiuta le mie figlie a salire in sella! Su veloci!"
"Sissignore!"
Mi volto, scruto la mia truppa, e mi preparo per il viaggio. "Oscar, copriti un poco. C'è aria fresca questa mattina!"
Sospiro e annuisco, debbo ammettere che mio padre, per quanto sia petulante, è molto premuroso.
"Sassoin, La Salle, Victor, André !"
"Sissignore!"
"Slegate le caviglie ai prigionieri!"
"Come! Ma Signore, dite davvero!"
"Si, Victor, ho deciso che i prigionieri affronteranno il viaggio con le sole mani legate!"
"Ma Signore, potrebbe essere pericoloso!"
Guardo i prigionieri severamente e infine dico, con tono severo, al loro capo: " Riccardo e i suoi uomini sanno che non gli conviene fare sciocchezze, vero?"
Sorrido felice al nostro carceriere e dico: "Certo che non ci conviene Generale. Di noi potete fidarvi, siamo dei galantuomini!"
"Buon per voi, altrimenti, non ci penserò due volte a dare l'ordine di spararvi addosso!"
"State tranquillo Generale, non vi daremo modo di darvi quest'ordine."
"Bene! SOLDATI, SU SBRIGATEVI! TAGLIATE LE CORDE E METTIAMOCI IN VIAGGIO, IMMEDIATAMENTE!"
"Agli ordini signore!"
Tiro fuori il coltello e mentre taglio le corde al primo prigioniero sussurro sotto voce a Grandièr: "Non avrei mai pensavo che il generale fosse tanto imprudente! Liberare le caviglie ai prigionieri, io lo trovo assurdo!"
"Maggiore Girodelle, il generale, ha intuito ed è uno stratega. Se ha deciso in questo modo, è perché ha capito che abbiamo a che fare con gente non proprio pericolosa."
"Capitano Grandièr, ciò non toglie che la sua decisione sia alquanto azzardata!"
"Maggiore, anch'io ho fiducia in questi uomini, so che non faranno nulla di scorretto."
"Capitano, la decisione che ha preso il generale ci costringe a viaggiare con le armi a portata di mano. Dovremo avere sempre le pistole cariche!"
"Mi sembra positivo avere le pistole in carica, visto che da queste parti potremmo imbatterci nei briganti!"
"E' inutile continuare la nostra conversazione capitano, tanto abbiamo divergenze di opinioni!"
Gerard ed io tagliamo l'ultima corda al prigioniero e dico: "Riccardo, come vedi, noi francesi siamo brava gente, adesso non deludeteci!"
"Alain, anche noi lombardo veneti siamo brava gente, il nostro unico desiderio è quello di essere liberi. Ma non temete, non avrete modo di pentirvi, sono un uomo di parola, non vi creeremo problemi e poi, come abbiamo detto un mucchio di volte, non ci conviene! ….. GENERALE …."
"COSA C'E' RIBELLE?!"
"GRAZIE, PER LA FIDUCIA CHE CI AVETE ACCORDATO!"
Annuisco alle parole di Riccardo, guardo i miei uomini e ordino: " IN MARCIA, SI PARTE!"
Guardo la mia piccola figliola, cavalchiamo ormai da diverse ora, siamo su strade impervie, tutte in salita, sconnesse. Decisamente non adatte ad una donna in stato interessante. Eppure, lei è qui, dritta, impettita, forte e fiera, avvolta nella sua cappa. Purtroppo il tempo non ci è favorevole, il cielo è cupo, grigio. C'è un certo vento freddo che sferza i visi. Oscar è una donna eccezionale, ormai è nel quarto mese di gravidanza, si vede un poco di pancia, ma lei non cede. È bellissima, perfetta.
Siamo in marcia da tre ore, sono accanto a mio padre, lui mi dice: "Oscar, sono molto preoccupato .."
"Non capisco Padre, cosa Vi preoccupa?!"
"Nelle vostre condizioni, viaggiare a cavallo … temo che possa accadervi qualcosa. Spero solo che sulla via del ritorno non accada alcun imprevisto."
"Padre, se devo essere sincera ... sono preoccupata anche io. Ecco ... io ... inizio a sentirmi pesante."
" Mi pare ovvio mia cara! Tu, come le tue sorelle e Anna, non dovreste affatto viaggiare. Certo, tu non potevi prevedere che saremmo ripartiti per una seconda missione ed Anna certo non avrebbe mai immaginato che la sua vita avrebbe avuto una svolta simile. Ma le tue sprovvedute sorelle invece, loro si, che sono delle incoscienti. Se solo ci ripenso, mi viene voglia di prendere a calci quei due sciagurati che si ritrovano come mariti!"
"Oooh...basta Padre!"
"Si, meglio sorvolare sull'argomento, altrimenti scendo da cavallo e gli faccio vedere io chi è il generale Jarjayes!"
Continuiamo a marciare, il percorso é tutto in salita. Avanziamo lenti.
Davanti si trovano la mia adorata Oscar ed il Generale. Subito dietro ci sono Louis, Marianne, Joséphine ed Elena. Dietro di me invece ci sono le altre carrozze, i muli ed infine Girodelle con i prigionieri. Siamo un convoglio davvero ingombrante. E siamo indifesi. I miei cognati forse non se ne rendono conto, ma noi soldati sappiamo che è così. Armand viaggia a fianco della mia carrozza, su cui si trovano Anna e Carlo. Poveretto, è ancora malconcio!
" Accidenti! Certo che viaggiare su di un carro da prigionieri, non è davvero piacevole!"
"Cosimo, non lamentarti e riteniamoci fortunati: il generale, all'ultimo momento, ha dato l'ordine di liberarci le caviglie."
"Già, magari durante il viaggio, il vecchio decide di liberarci anche i polsi!"
"Non credi di pretendere troppo?! Infondo siamo prigionieri!"
"Già, l'avevo dimenticato! Ah ah ah … Ci trattano una meraviglia. Si mangia a volontà e non veniamo torturati. Altro che prigionia, io direi che il nostro è davvero un bel viaggetto!"
Michele continua: " Ehi capo, magari ci vestono di tutto punto e ci presentano all'imperatore austriaco! Ah ah ah ah …"
"Già! Ah ah ah ah …."
"Marianne, come ti senti? Sei stanca?"
"Oh Joséphine, è davvero faticoso viaggiare su di un mulo in queste condizioni. Come se non bastasse, il ventre comincia a farsi sentire!"
"Mi chiedo come faccia a resistere nostra sorella Oscar! Sai Marianne, mi pare che le sia cresciuta parecchio la pancia in questi giorni!"
"Lo abbiamo notati tutti, adesso deve solo decidersi ad indossare gli abiti adatti alle sue condizioni!"
"Marianne, nostra sorella Oscar sarebbe capace di andare dalla sarta e farsi cucire altri pantaloni su misura della pancia. Credimi Marianne, sono sicura che, a parte le poche occasioni che avremo a palazzo, non vedremo mai Oscar con le vesti!"
"Sinceramente Joséphine, lo credo anch'io! ih ih ih … In effetti, viene difficile a chiunque immaginare Oscar con una veste larga e una bella pancia. Credo proprio che continuerà ad indossare pantaloni, a costo di farsene fare di nuovi ogni settimana! Ci sarà parecchio da ridere."
"Lo credo anch'io! Ih ih … Oh Marianne, non faccio che pensare a mio marito! …. Chissà come sta il mio Charles!"
"Come vuoi che stia?! Lui ha bisogno soltanto di riposo, null'altro!"
"Si si ... certo. Però tutto solo nella carrozza... uff..." Mi accosto a mia sorella e domando: "Oscar! Sorellina! Ma tu non sei stanca?!"
"Certo che lo sono, ma non mi lamento."
"Marianne, non ti lamenti, forse non avverti la stanchezza?"
"Tu credi Joséphine?! E invece ti sbagli, anch'io sono stanca e poi, se proprio lo vuoi sapere, mi sta salendo anche la nausea. Spero di resistere."
"E allora fermiamoci un poco! Padre! Siamo in viaggio da tre ore, io non ce la faccio più! E poi devo fare un bisognino ..."
Guardo mia figlia sospiro e dico:" Joséphine, credo che un poco tutti abbiamo bisogno di fare una sosta. E va bene, fermiamoci per qualche minuto."
"Grazie Padre!"
"Però dobbiamo trovare una radura, e magari anche dell'acqua per i cavalli!"
"Ohhh .. spero che non ci voglia molto!"
Mia figlia Oscar ribatte: "Padre, poco più avanti mi sembra di vedere uno spiazzo!"
Joséphine protesta: " Oh no! Dobbiamo ancora camminare! Ma io non ce la faccio più!"
" Su Joséphine, non lamentarti!"
" Ma Padre! Forse Voi non avete necessità fisiologiche?! Beh, Vi assicuro che io non ne posso più. Se non scendo immediatamente, tra non molto il mio mulo rischia di bagnarsi!"
"Joséphine, credo che sia dovuto alla gravidanza. Stai tranquilla e non pensarci!"
" Come! Volete dire che devo farla qui?! In groppa al mulo?! Ma Padre!"
"No no...intendo dire che manca poco e potrai scendere. Su cara. Resisti!"
"Sing .. sing … Ahhh … Impossibile resistere, ormai è troppo tardi! Che vergogna! Sniff … ho bagnato il mulo! Bouuu …. che brutta situazione! Ed è tutta colpa di questo dannato viaggio! VOGLIO TORNARE A CASAAAAA!"
Mio padre, con tono severo mi dice: " Joséphine, il fatto che tu l'abbia fatto sulla schiena del mulo, non significa che debba lasciarti prendere da inutili isterismi."
"Ahhhh aver bagnato il mulo, Voi lo chiamate isterismo?! NOOOO Ahhhh che orrore! Povera me! Sing … sniff …"
"Calmati figliola! Vedrai che tra tre settimane tutto questo diventerà un sogno."
"Si, certo! Avrò l'impressione di essermi svegliata da un incubo, altro che sogno!"
"Joséphine ,figliola, mantieni la calma. Tanto agitarti non fa che nuocere a te e a mio nipote!"
"Ohhhh Padre! Non ne posso più, voglio tornare a casa!"
"E' quello che stiamo facendo: siamo sulla strada del ritorno!"
Scruto l'orizzonte e dico: "Eccoci arrivati. Guardate Padre, qui c'è spazio a sufficienza per fermarci un poco!"
Fermo il mio César, scendo, lo lego ad un albero e vado verso mia sorella.
"Su Joséphine, vieni, scendi! Così ti puoi cambiare i vestiti."
Poveretta, avrà tanti difetti, ma deve essere davvero imbarazzante! Insomma, fare certi bisognini addosso ….. è davvero troppo, anche per una donna come lei.
"Lascia Oscar, aiuto io Joséphine a scendere! Non vorrei che ti stancassi troppo! Appoggia le mani sulle mie spalle figliola e scendi! E tu muoviti Louis ed aiuta Marianne!"
"Sissignore!"
Scendo rapido dalla carrozza e corro verso la mia dolce sposa. La guardo, mi sembra un poco stanca. e poi mi è mancata, ormai ero abituato ad averla al mio fianco. Adesso invece sono costretto ad occuparmi della carrozza mentre lei deve viaggiare a cavallo. Povero amore mio …..
"Oscar! Amore mio, stai bene? Sei stanca? Hai fame?" Dico correndo verso la mia sposa, è così pallida...
" André caro, tu sei stanco? Hai fame? Sai, sei davvero molto pallido!"
"I...io?! Ma Oscar, cosa dici?!"
" André lo sai che apprezzo moltissimo le tue attenzioni ma, a volte, credo che siano un poco troppe! André, dimentichi che sono un soldato e vorrei essere trattata come tale! Amore mio, spero di essere stata chiara. Comunque dico davvero, hai l'aria stanca, forse è stato per via del bagno che abbiamo fatto ieri sera! Etciuuuu …."
"Ih ih ih ... Oscar! Ti amo da impazzire!"
Cerco di abbracciare la mia instancabile moglie quando sento la voce del generale: "Oscar, di quale bagno parli?! E poi hai preso freddo!"
" Padre, André ed io, ieri sera, abbiamo fatto un bagno nel fiume e, tra l'altro, l'acqua era particolarmente fredda! Un vero spasso!"
"Cosa?! Un bagno nel fiume?! Ma quando? Dove?! Perchè! ANDREEEE'!"
"Signore Vi prego, non agitatevi, Oscar sta scherzando…."
"Padre! Ma quale fiume! Nella locanda non c'era alcun fiume, ma una semplice vasca da bagno. Soddisfatto?"
"Si...cioè no! TU hai fatto un bagno. Da SOLA! Uff... piuttosto, aiutate Joséphine a sistemarsi, magari accompagnala in riva al fiume, così si rinfresca... Andrè, prendi un cambio per Joséphine! Su, veloce!"
"Sissignore!"
"Ih ih ih …. Gerard, hai sentito? Il comandante e André hanno fatto il bagno nella vasca …. nudi … Beati loro Gerard!"
"Alain, smettila! Tu non immagini quanto mi manca la mia Alizèe!"
" Lo dici a me?! E allora io che dovrei dire della mia Sabrina!"
All'improvviso sento il tono canzonatorio di Riccardo: " Anch'io sento la mancanza di mia moglie! Voi due non potete nemmeno immaginare! Ti assicuro Alain, che di sicuro che soffro più io che tu! Ah ah ah …"
"Oooooh...basta!"
"Non capisco Alain perché vai fuori di testa in questo modo!"
"Riccardo, non solo mi manca mia moglie ma penso che l'ho lasciata incinta …"
Gerard ribatte: " Alain, Sabrina non vive certo da sola come Alizèe. Lei vive a palazzo Jarjayes, ed ha tutte le cure di cui necessita!"
Ricardo ribatte: " Caspita! Se tua moglie vive al palazzo del generale, allora non devi preoccuparti. Sono sicuro che sta benissimo! … Invece la mia …. È sola! Povera cara, spero che stia bene!"
"Su amico, vedrai che non sentirà la tua mancanza, magari tu le procuri solo grattacapi! Ah ah ah …"
"Credo che tu abbia ragione Alain. Mia moglie è davvero una brava donna!"
"Joséphine, vieni, andiamo in riva al fiume, dietro ai cespugli, così ti puoi sistemare e cambiare "
Prendo dalle mani del mio Andrè la sacca di Joséphine e la accompagno al fiume. Con noi viene anche Marianne.
" Grazie Oscar. Oscar possibile che tu non abbia le tue necessità?"
"Si Joséphine, anche io ho un ...bisognino da fare ..." Dico a bassa voce, vergognandomi un poco.
Andiamo in riva al fiume, poso la sacca, guardo Marianne e Joséphine, qui siamo riparate dalla vista del resto del gruppo e dico: "Bene, Joséphine puoi cambiarti. Io intanto faccio il mio bisognino …. State tranquille, non vedo animali in giro. In ogni caso, sono ben armata.
"Oh … sorellina, meno male che abbiamo te! Grazie Oscar, adesso mi cambio! ….. Che schifo! Non mi è mai successo nulla di simile in vita mia!"
Marianne ribatte: "Joséphine, ci troviamo in condizioni critiche, purtroppo dobbiamo adattarci a qualsiasi evenienza!"
"Ma ….. scusatemi ….. quello che ti è capitato è dovuto alla gravidanza?!" Dico preoccupata da dietro il mio cespuglio.
"Oscar, durante la gravidanza, è normale che l'esigenza sia più frequente, forse a te non succede?"
"Beh …. ecco ….. si, però non da … ecco …. farmela addosso! Davvero, è così? O forse è perché Joséphine è alla sua settima gravidanza?" Dico mentre mi sistemo la camicia dentro ai pantaloni.
Marianne dice: " Sorelle, anch'io ho finito, possiamo tornare dagli altri!"
Joséphine protesta: "Ma io non ho ancora finito! Aspettate…..ho quasi fatto. Su su!"
" Joséphine, penso a mia figlia Catherine: chissà se nostra madre ha finito di prepararle il corredo?!"
"Ma certo, sono sicura che avrà fatto tutto. Anzi, ti dirò di più …. si starà occupando anche dei vestitini per i nostri piccoli, azzurri per Oscar però! Ih ih ih ….. e poi deve organizzare la festa di fidanzamento e poi matrimonio dello zio!"
" Già, quanti eventi che vedremo a palazzo Jarjayes!"
"Non mi ci fate pensare, mie care sorelle! Saranno tutte occasioni in cui dovrò indossare abiti femminili! Una vera tragedia! E poi, con questa pancia che sta aumentando … povera me!"
"Su coraggio Oscar, infondo sei una donna, una bellissima donna!"
Sento il viso caldo, le parole di mia sorella mi mettono in imbarazzo. "Gr...grazie, ma io … veramente, non credo di essere bella. Insomma, guardatemi: sono molto più alta di voi, molto più magra, o almeno lo ero prima della gravidanza, preferisco le armi ai ventagli … non so camminare sui tacchi e … no no ….. bella proprio no. Sapete, in certi momenti mi chiedo come faccia Andrè ad amarmi! Però … lui è così … così …. oooh ….. ma cosa mi fate dire!"
Joséphine mi guarda e con tono deciso mi dice: " Non c'è dubbio, tu sei identica a nostro padre: sei pazza! Oscar, ma davvero pensi ciò che dici?!
"Ma Joséphine! Davvero …. io …"
"Smettila di dire idiozie! Piuttosto, come vedi, sono pronta, torniamo dagli altri!"
Cervinia, Valle d'Aosta
Marguerite Jarjayes: " Brrr… Oh Augustin, qui fa ancora più freddo! Chissà dove siamo?!"
Generale: "Oh! Dannate Arpie, chissà dove ci hanno catapultato! Marguerite, vieni, abbracciami cara, ti scaldo io!"
Marguerite Jarjayes: "Augustin caro, sei un vero tesoro. Anche se indossiamo i cappotti, l'aria gelida si fa sentire e poi, guarda quanta neve! Ma non siamo in Agosto?"
Generale: "Marguerite, cosa posso dire?! La piuma ce l'hanno loro, e con quelle due tutto è possibile! …. Sassoin, La Salle, vedo che ci siete anche voi e in dolce compagnia!"
Alain: "Oh Generale, freddo o non freddo, io sono felicissimo di essere qui con la mia Sabrina. Non so dove si siano cacciate le nostre dolci e care donzelle ma sono loro eternamente grato! Oh Sabrina cara, come sono felice! Ma guarda che pancione che ti ritrovi, sei irriconoscibile!"
Sabrina: "Alain, forse mi trovi brutta?"
Alain: "Ma no, cosa dici tesoro mio, sei bellissima! … Su, vieni abbracciami!"
Sabrina: "Oh mio caro Amore, quanto mi manchi!"
Alain: "Sabrina, non sai quanto sto soffrendo, senza il tuo calore! Baciami …"
Sabrina: "Alain, cosa tieni sotto la giacca?"
Alain: "Ops … "
Sabrina: "Ma è un libro! … Ed è uno di quei libri sconci di cui voi uomini fate uso! ALAIN!"
Joséphine: "Ti prego Sabrina, non sgridare il nostro soldato e, poi, non solo gli uomini ne fanno uso, anch'io li leggo!"
Sabrina: "Madame Joséphine!"
Joséphine: "Beh, di cosa ti meravigli Sabrina?! Forse tu non ne hai mai visto uno?!"
Alain: "Su cara, non fare quella faccia. Vedi, mi manchi così tanto che in qualche modo devo pure consolarmi! … Ascolta amore mio, che ne diresti di andare in quella baita e fin tanto che, le dolci donzelle Arpie non si fanno vedere, ne approfittiamo?"
Sabrina: "Oh Alain, non aspetto altro! Generale, vi prego, tornate presto dalla missione. Io desidero stare con Alain e poi, ci siamo sposati da poco!"
Gerard: "Sabrina, anch'io sono sposato da pochissimo e la mia dolce Alizèee mi manca, per fortuna che almeno nel siparietto, le donzelle, ci hanno fatto questa sorpresa! Adorata Alizèe che ne diresti se ci appartassimo anche noi?"
Alizèe: "Ma certo Gerard, non aspetto altro. Gerard, al tuo ritorno ti attende una bellissima sorpresa."
Gerard: "Davvero cara?! Forse .. forse… aspetti un bambino?"
Alizèe: "Siiii! Gerard, avremo un bambino!"
Gerard: "Oh tesoro mio, come sono felice! … Sentito generale, diventerò padre!"
Generale: "Sentito La Salle, voi non pensate ad altro! Comunque ti faccio i miei auguri. "
Gerard: "Grazie Generale! … Alizèe, ci sono diverse baite tra le montagne."
Alizèe: "Si, caro, andiamo!"
Gerard: "Generale, scusateci ma anche noi come Alain e Sabrina, vogliamo approfittare di questi momenti."
Generale: "Si, certo … capisco. Andate pure!"
Gerard: "Grazie generale, a dopo!"
Generale: "A dopo soldati e portate la pelle a casa! Ah ah ah ah …"
Marguerite Jarjayes: "Augustin, ma cosa dici?! Ah ah ah ah …"
Generale: "Vieni cara! E' solo che lo trovo assurdo…"
Marguerite Jarjayes: "A cosa ti riferisci?"
Generale: "Al fatto che le Arpie ci portano da una parte all'altra senza nemmeno avvisarci! Mi chiedo dove siano finiti gli altri!"
Joséphine: "Padre, non fate che borbottare! Ma a me non pensate?"
Generale: "Joséphine ti prego, non cominciare con i tuoi piagnistei. Vedo che Charles non è con te…"
Joséphine: "Infatti padre, le Arpie hanno deciso che non devo combinare nulla con mio marito, nemmeno nel siparietto."
Generale: "Benissimo! Brave alle Autrici! Ih ih ih …"
Joséphine: "Ma come, adesso le chiamate Autrici e non più Arpie?"
Generale: "Le chiamo a secondo come si comportano: in questo caso sono le Autrici! Ah ah ah …"
Joséphine: "Padre, siete davvero insopportabile!"
Generale: "Può darsi! Ih ih ih …."
Joséphine: "Però … Padre, Madre, guardate! .. Qui c'è gente che scivola dalle montagne con degli strani oggetti legati ai piedi, chissà cosa saranno? … Però sono velocissimi …. Corrono …. Ma non rischiano di andarsi a schiantare?!"
Generale: "Figliola, cosa posso dirti?! Questo è davvero uno strano secolo! .. Se solo le Arpie si facessero vedere, almeno ci darebbero una spiegazione! Brr.. che freddo!"
Terry: "Sentite la nostra mancanza Generale?"
Generale: "Ohh… siete arrivate!"
Aizram: "Certo! E vi abbiamo portato tutto l'equipaggiamento necessario per sciare."
Generale: "Sciare?! Ma donzelle si può sapere come siete vestite?"
Terry: "Indossiamo delle tute adatte per sciare."
Generale: "E ai piedi, cosa avete?"
Aizram: "Sono scii, li abbiamo portati anche per voi, presto venite con noi che vi equipaggiamo!"
Generale: " Un momento! Volete dire che mia moglie, io e mia figlia dobbiamo scivolare sulla neve come fa quella gente?"
Terry: "Esatto!"
Generale: "Non ci penso nemmeno, mi rifiuto!"
Joséphine: "Ma no, Padre, io voglio provare."
Generale: "Joséphine, tu vuoi provare tutto!"
Joséphine: "Almeno mi distraggo, visto che mio marito è fuori uso!"
Generale: "Ma cara ricordati che aspetti un bambino, e se dovessi cadere e farti male?"
Aizram: "Ma no Madame Marguerite, Terry ed io non permetteremo che nessuno si faccia male. Guardate là!"
Marguerite Jarjayes: "Dove madamigella?"
Terry: "Laggiù! Ci sono Marianne, Louis, André e Oscar, che stanno sciando. Vedete, come si divertono?"
Generale: "Oh Signore! Ma le mie figlie sono tutte in stato interessante!"
Terry: "Generale, vi ho appena detto che non accadrà nulla, state tranquillo! Su adesso tocca a voi indossare tuta e scii."
Generale: "Andiamo ….."
Aizram: "Terry, guardali, come sono carini!"
Terry: "Aizram, nessuno avrebbe mai immaginato, i nostri protagonisti sciare. Presto andiamo!"
Aizram: "Terry, tu hai mai sciato?"
Terry: "Mai! E' la prima volta."
Aizram: "Non temi di cadere?"
Terry; "E anche se fosse?! Mi rialzo. Presto voglio andare!"
Aizram: "Generale, Madame, Joséphine, Terry si parteeeee!"
Generale: "Santo cielo che strana cosa! Non è possibile!"
Joséphine: "Padre, ma è meraviglioso!"
Marguerite Jarjayes: "Augustin, che bella sensazione!"
Aizram: "Terry, come va?!"
Terry: "Benino, non sono perfettamente equilibrata ma me la cavo!"
Aizram: "Bene, continuiamo, tanto la pista è per i dilettanti. Nessuno potrà farsi male!"
Perla: "Ehi ragazze, guardate c'è il generale!"
Lupen: "Siii! Ci sono anche Madame Marguerite e Joséphine …"
Virginia: "E le Autrici …"
Francesca: "Presto amiche andiamo!"
Australia: "Ih ih ih … Anche il vecchio scimunito! Ih ih … Magari provo a farlo ruzzolare giù dalla montagna! Ih ih ih …."
Katia: "Terry … Aizram … siamo qui!"
Terry: "Aizam, sono arrivate!"
Aizram: "Benvenute amiche, che bello vedervi!"
Australia: "Ehi vecchiaccio che strano vederti vestito in questo modo. Lo sai, che sei davvero curioso?"
Terry: "Ma no Australia! Il nostro generale, invece, sta benissimo!"
Aizram: "Generale, che ne direste se prima sciassimo e poi commentiamo come sempre gli avvenimenti accaduti?"
Generale: "Ma certo donzella!"
Aizram: "Bene, dopo ci metteremo tutti davanti al fuoco."
Terry: "Certo Aizram ….. si volaaaaaa!"
Perla: "Che bello ritrovarci tutti davanti al fuoco!"
Australia: "Ehi Alain, non credevo di ritrovarti con la tua Sabrina!"
Alain: "Visto Australia?! Le dolci donzelle ci hanno fatto un bel regalo, sia a me che a Gerard!"
Australia: "Era ora! Secondo me, ci avete messo davvero molto tempo!"
Aizram: "Australia, ciò che si desidera ardentemente, viene apprezzato molto di più! Ih ih …"
Generale: " Marguerite, quelle Autrici da strapazzo sono davvero dispettose!"
Marguerite Jarjayes: "Sccc… Augustin meglio non farsi sentire …"
Generale: "Hai ragione cara …."
Australia: "Generale si può sapere cosa stai confabulando?"
Generale: "Nulla gattaccia!"
Australia: "Generalone, ma lo sai che mi è toccato rileggere tutto il capitolo per poter recensire in modo.. corretto mi fa sempre più piacere. .. tecnica che sto adottando da un pò non avendo modo di poterlo far subito. Perché cosi posso ricordare e ridere ancora di tutto quello che le menti strampalate delle Arpie producono settimanalmente!"
Generale: "Madame gattaccia, voi leggete più volte per ridere sulle strampalate disavventure che ci capitano, non è vero?!"
Australia: "Certo! .. ihihih …. Aizram e Terry per me siete nate cosi, non e possibile che abbiano creato una "pozione speciale" solo x far.. arrabbiare il vecchio pazzo! Ahahah quindi- direi di non cambiare mai, ok? Che tanto vi adoriamo cosi come siete.. ahaha …"
Aizram: "Grazie Australia!"
Terry: "Grazie!"
Australia: "Beh,.. al giorno d'oggi viviamo in un mondo promiscuo ma da li al.. dar vera voce a chi e chi... ihih che sfrontatezza questo oste.. o forse no, e solo talmente basito e sopraffatto dagli eventi da non saper più onestamente che fare e dire... e a volte.. la sincerità è l'arma migliore! Uomini, donne, gente incinta, bestiacce e pazze dietro... banditi o meglio ex- banditi al seguito... qualche brava lettrice li ha definiti la "banda bassotti"... ahaha troppo forte.. le pazze logicamente essere: Armandina la suicida (xche se veramente continua cosi .. vorrà togliersi lei di torno x evitare la spada della nostra agguerrita Oscarina ihihi) e madame pom pom, squinternata a più … "
Lupen: "Madame Battista e Armandina farebbero bene ad evitare Oscar, a quanto pare ,la vostra dolce figliola, ha delle brutte intenzioni per quelle due! Essere impallinate con il sale nel sedere non è cosa da poco! Se succedesse penso che morirei dalle risate, le nostre autrici sono molto brave in queste cose!
Oscar: "Bene, visto che vi diverte tanto per questa incresciosa situazione, in via del tutto eccezione, rivelerò a tutte le lettrici che nel prossimo capitolo, scoprirò chi sono le artefici del furto! Vedrete cosa accadrà!"
Francesca: " Ah ah ah !Forza Generale che arriverete presto alla soluzione !E ... anche Oscar !"
Oscar: "Ih ih ih …"
Australia: " Oscarina, io ci vedrei la dolce e "calma" Marguerite a far un.. corpo a corpo con sta capra per... definire il suo territorio (essere il generalone naturalmente!) ... ahaha che grasse risate! Anche se bisogna dire che ultimamente.. ehm, forse nelle ultime cosa.. 10 e passa capitoli.."
Marguerite Jarjayes: "Madamigella, se fossi lì con loro, è ovvio che darei una mano a mia figlia Oscar, ma purtroppo dovrò attendere che madame Battista sia ospite a palazzo!"
Australia: "Certo forse un altra fuori di testa e pure la mia adorata Jo flagello di Dio! Oh mamma, se ne uscita con le super-spezie-rinvigoranti.. urca! X poco non .. ultimavano Charles! Ahaha certo che manco a lasciarlo in bagno in pace lo lasci. Ma poraccio! Ahahaha!"
Lupen: " Vero Australia! Ah ah aha ah … Generale, vostra figlia Josephine non la sopporta più nessuno! Appena possono tutti la lasciano sola ! A momenti fa fuori il marito per farlo funzionare! Ah ah aha .. Questo è davvero troppo! Povero Charles! Che brutto mal di pancia !"
Tetide: "Ma Josephine sei da manicomio: dare delle spezie piccantissime a un povero malato è da pazzi."
Joséphine: " BOOO … AHHH … tutte contro di me! …. Non è possibile, tutti contro di me! AHHHHH ….. BASTA! VOGLIO CHE CHARLES FUNZIONI!"
Generale: "ADESSO BASTA JO! TACI!"
Joséphine: "Ma padre …"
Australia: "Ih ih … Calmati Jo, visto che tra noi c'è anche l'oste, voglio dirgli qualcosa …"
Oste: "Dite, signorina, cosa ho fatto di sbagliato?"
Australia: " Tutto oste, ascolta Giuseppina la prossima volta! Ahah vedi? Le donne hanno sempre ragione! Ihih. Certo, poi comunque bisogna vedere chi è la donna di cui si parla... perché se prendiamo Armandina e madame pom pom... li il nominativo PAZZE e più appropriato! Ahah. Mo il generalone puoi mostrare il tuo smalto come ... stratega e far in modo di farle confessare! Ehm- muoviti prima che Oscar le ammazzi.. o meglio, sicuro una.. l altra e un extra! Ahaha le bestiacce poi, vecchiaccio sai una cosa? Mi hai fatto morire …"
Generale: "Davvero! Stavate morendo?! Ma forse dal troppo ridere, vero, donzellaccia irriverente!"
Australia: "Ah ah ah … non gioire troppo presto! Ahaha… dalle risate quando hai detto delle due bestiacce... farle zampettare! Ho riso x un bel po' .. ahah certo che questa .. parodia di avventura sta .. portando quasi tutti sull'orlo di una crisi isterica di gruppo! ! Spero proprio che l'arrivo di aiuti riesca a stemperare il tutto.. ma tra le pazze e Jo.. tu vecchio pazzo che rompi a Oscar x un semplice raffreddore."
Perla: "Su, Australia, il generale è un padre apprensivo e quando purtroppo litiga con Oscar è Andrè a dover fare da paciere altrimenti povero lui, tra Oscar e suo padre non so chi sia più testardo."
Terry: " Hai ragione Perla, povero André!"
Australia: "Marianne col vomito senza fine. Charles... ehm, diciamo con un .. allegro problemino di stomaco. Anna.. poverina, quanto è tenera.. Armand. "Pure lui... mi fa talmente tenerezza che lo prenderei per mano x fargli scoprire com'e fatto il mondo! Ma.. a pensarci bene forse affidarlo per un pò al mio tesoruccio... farebbe miracoli, non trovate autrici? Ihihjh.."
Terry: "Veramente non ci abbiamo pensato! Ih ih ih …"
Generale: "Autrici! Non pensateci nemmeno! Ci manca solamente che Sassoin conduca in un bordello mio fratello!"
Alain: "Ma cosa dite generale! Io vorrei che imparasse a fare a pugni e nient'altro!"
Generale: "Umm .. beh … se è così, si può fare!"
Australia: "Gli unici un pò... normali sono Elena e il capellone, anche se Victorino.. sei un poco frustrato di sti tempi eh? Ahah dai, prima o poi sta tortura finirà (si spera x tutti voi)... noi come lettrici vorremmo non finisse maiiiii! Per finire povero vecchio scimunito.. ancora non sai che NON AVRAI mai il tuo super extra comodo nuovo letto... una ...zampata del destino avverso "chiamata Aizram e Terry! " Ih ih … ha fatto si, che un altro nobile gioisse di quel... gioiello personalizzato! E adesso chi ti sente? Mhhhh- forse e meglio se rimani in missione per un altro pò di settimane, cosi che il materiale arrivi e il falegname abbia tempo di costruirti un nuovo... forte inespugnabile (x le tue figlie! Ihihih. Da chiudere a chiave!)..."
Generale: "Un momento! Nessuno DEVE dico DEVE profanare il mio letto. Chiaro Joséphine!"
Joséphine: "AHHH … BOOOO … Padre, io non posso fare nulla con mio marito e voi non fate che ricordarmi che non funziona più! AHHH … BOOOO…. POVERA ME, COME SONO SFORTUNATA!"
Katia: "Povero Generale non avrete nemmeno un letto nuovo!"
Generale: "Grazie madame per la vostra solidarietà!"
Australia: "E si, sempre più .. avventure e risate per noi che ci divertiamo sempre a seguirci ragazze! Grazie che anche in vacanza.. comunque continuate a sfornare capitoli!"
Autrici: "Ih ih …."
Lupen: "Un momento, non abbiamo finito, abbiamo da commentare ciò che è successo in " Vacanze in Normandia!"
Madame Girodelle:: "Si, io in particolare ho da dire qualcosa alle Autrici!"
Generale: "Ma voi siete una nuova lettrice!"
Madame Girodelle: "Mi presento: sono un omonima di madame Girodelle, visto che a breve il mio bellissimo Victor sposerà Elena!"
Aizram: "Cosa ti succede madame Girodelle?"
Madame Girodelle: "Il mio povero Victor. Uffaaaa... mi piacerebbe vedere Oscar e Victor assieme, giusto per uscire un po' dalla coppia standard Oscar e Andrè... Dajeee, qualcosa di innovativo. E poi Victor mi piace tantissimo."
Nanny: Madame! Con tutto il rispetto che vi porto, ma io sinceramente non riesco a vedere la mia piccola con quella bottiglia di profumo! .. Scusatemi conte di Girodelle! … La mia bambina è nata per far felice il mio bellissimo nipote!"
Oscar: " Madame Girodelle, io amerò solo il mio André e nessun'altro! … Grazie Autrici!"
Terry: "Oscar, noi non ti divideremo mai da André. Parola di Autrici!"
Tetide: "Povero Victor, lui ce la sta mettendo davvero tutta! Ma le confessioni di André.. mah!"
Oscar: "Già … concordo con voi madame Tetide: sono stata davvero ottusa!
Madame Marguerite: "Ossignore! Per fortuna che lo ammetti! Quel povero André non ne poteva più per l'imbarazzo. Del resto da qualcuno dovrà pur aver preso, vero mio caro marito?"
Marguerite Jarjayes: "Un momento madame, sono IO la moglie di Augustin, non voi!"
Madame Marguerite: "Si, certo che lo so madame Marguerite, ma vi prego, lasciatemi sognare. Sapete, io adoro vostro Marito. Almeno nel siparietto chiudete un occhio e assecondatemi."
Marguerite Jarjayes: "AHHHH Grunt …."
Generale: "Calmati cara, non abitarti. E poi, le lettrici sono tutte in buona fede!"
Marguerite Jarjayes: "Si .. però …"
Generale: "Lo sai che appartengo solo a te. Marguerite, anche se non avremo il nostro letto nuovo, voglio averti comunque …."
Autrici: "Ih ih ih … Ah … ah . ah .."
Generale: "Aiuto! Le Arpie ridono!"
Aizram: "E allora?!"
Generale: "E' un brutto presagio …"
Autrici: "Ah ah ah ah …"
Madame Marguerite : "Generale, Oscar non ama Victor, è tanto bravo ma lei non lo ama. Inoltre non mi aggrada neppure il comportamento della mia eventuale consuocera: lascia respirare un po' quel povero Victor, che se è venuto su così è colpa tua."
Contessa Girodelle: "Come! Io l'ho tirato bene, anzi, benissimo mio figlio!"
Madame Marguerie: " Ne siete sicura contessa?"
Contessa Girodelle: "CERTO!"
Generale: "Lo vedi Marguerite, meglio che madame sognatrice, si arrabbi lei al tuo posto, così tu cara sei tranquilla!"
Marguerite Jarjayes: "Umm … non ne sono proprio convinta …"
Madame Marguerite: "Spero Augustin che la mia piccola lezione ti sia servita: mai contraddire una moglie."
Lupen: "Oscar hai fatto di tutto per mettere in imbarazzo André! Ma non ti rendi ancora conto che sei innamorata e gelosa di lui?"
Oscar: "Ecco … io … beh …"
Generale: "Su, figliola, adesso sei con il tuo André!"
Katia: " Sinceramente speravo che tu si facessi il bagno insieme ad Andrè."
Oscar: "Madame, non so cosa hanno in serbo per noi le Autrici."
Katia: " Già, dobbiamo attendere. Però Oscar incominci ad essere gelosa di André …"
Oscar: "Io, lo amavo già. E' solo che non me ne rendevo conto."
Lupen: "Generale Jarjayes mi avete fatto morire con quel vostro " senza spina dorsale " Ah ah ah …"
Generale: " Come! Madame Lupen!"
Virginia: "Amico mio vi vedo preoccupato!"
Generale: "Madame... in effetti! Madame, io cosa posso fare?!
Virginia: "Riposatevi un po' sicuramente le cose miglioreranno. E poi, carissimo amico ho letto quello che avete scritto a madame come siete dolce e ancora innamorato dopo tanti anni
Il libro di Alain vedo che aiuta a stare tranquillo."
Generale: "Beh … io …. Marguerite, non guardarmi male … ti supplico!"
Marguerite Jarjayes: "AUGUSTIN!"
Perla Margot: "Te diré la verdad este fic me encanta y me saca de casillas a la vez, si mi padre se pareciera a el de oscar Dios creo que me habría vuelto loco. Que maravilla, la verdad con éste padre me voy corriendo a meterme de monja a un convento. Esa mujer eres tú Oscar, por Dios cómo me desesperas entiende si André no sale con nadie no ve a nadie entonces ésa mujer eres tú pero que corcha. Éstas vacaciones serán un caos."
Generale: "Madame certo che queste vacanze sono caotiche. Io sto impazzendo!"
Perla Margot : "Generale, facciamo un passo indietro …"
Generale: "Madame! Voi parlate la nostra lingua!"
Perla Margot: "Generale, le Autrici hanno usato il traduttore alla mia recensione, quindi, tutti possono capirmi. Dunque, riguardo al capitolo quindici, voglio dire che, André è un uomo meraviglioso, per questo se tua figlia non lo vuole io me lo porto a casa!"
Generale: "No no no Madame, Andrè è di Oscar. Non si scherza!
Perla Margot: "Oscar ami davvero André, sei diventata pazza di gelosia quando hai visto che era tra le braccia di un'altra, a quanto pare lui non ti è indifferente.! Ih ih …"
Oscar: "Ovvio madame! Ora finalmente ho capito che non mi è stato mai indifferente!"
Terry: " Bene, credo che abbiamo detto tutto, vero amiche?"
Generale: "Si, Autrici!"
Aizram: "Generale e voi tutti, siete pronti per ripartire?"
Marguerite Jarjayes: "Dove ci portate questa volta?"
Terry: "E' una sorpresa, tenetevi forte …."
