Salvate il "soldato" Charles
Abbiamo fermato i cavalli, guardo all'interno della carrozza, vedo la mia Anna con Carlo stretto a lei. È bellissima, nel suo abito da viaggio. Purtroppo non riesce più ad indossare gli abiti maschili, ora ha indossato una veste più adatta alle sue nuove forme. Carlo invece è vestito di tutto punto, con un bel completino verde, ed un mantello per ripararsi dal freddo in caso di necessità.
"Anna, come ti senti?"
"Bene Armand! … Armand, non devi preoccuparti, vedrai che andrà tutto per il meglio!"
"Si, certo cara …"
"Padre, a me non dite nulla?"
"Oh Carlo, certo che si! Prenditi cura della mamma. Lei è la donna più importante della nostra vita!"
Mi stringo felice a mia madre e dico: "Ci potete giurare che è così, mia madre è la nostra stella!"
Sorrido e accarezzo il capo di mio figlio, che tenero che è il mio piccolo Carlo. Sento addosso lo sguardo di Armand, lo guardo, ci osserva con infinito amore. Arrossisco.
Anch'io lo guardo con amore …..
Mi avvicino alla carrozza di mio genero, mi affaccio al finestrino, vedo Charles seduto sul divanetto, appoggiato con la schiena ai cuscini che ho comprato per Oscar, mia figlia Joséphine vuole che suo marito viaggi comodo e si riposi degnamente. In fondo lo capisco, povero ragazzo.
"Charles, come ti senti?"
"Meglio Generale, grazie!"
"Mi fa piacere! Spero che ti riprenda quanto prima. Però, hai l'aria ancora un poco stanca, ma mi sembra che ti stia riprendendo abbastanza bene."
"Si Generale, questi giorni di riposo mi sono serviti."
"Ci vorrà ancora parecchio ma sono certo che tornerai ad essere lo sfaccendato di sempre."
"Generale, Voi avete sempre voglia di scherzare!"
"No, no Charles, io non scherzo affatto, dico davvero! Ih ih … Bene ragazzo, l'importante è che tutto vada per il meglio …"
"Generale, siete preoccupato o sbaglio?"
"Charles, siamo completamente scoperti, indifesi …"
"Generale, non capisco di cosa Vi preoccupiate! Abbiamo catturato i ribelli, credo che non avremo problemi durante il resto del viaggio!"
"Mio caro ragazzo, noto con dispiacere che sei, a tutti gli effetti, un uomo d'affari …"
"Non capisco Generale …"
"Il mio non è certo un rimprovero ma, se tu fossi un soldato, sapresti che comunque un viaggio comporta sempre dei pericoli, a prescindere che sia una missione o meno …" Rispondo al mio non più giovane genero, completamente ignavo in materia di viaggi.
Scruto l'orizzonte, osservo qualcosa di strano, non capisco! …. Poveri noi, si vede un gruppo di briganti avvicinarsi a noi, con le armi in pugno. Sono tanti, troppi, solo per noi. Per fortuna che le sorelle Jarjayes sono andate al fiume, spero che Oscar rimanga lì nascosta con le sue sorelle, al sicuro. Oscar ….. dubito che farà così …
All'improvviso sento la voce di André: "GENERALE GUARDATE … VENGONO DA QUESTA PARTE, SEMBRANO BRIGANTI …. GENERALE, HANNO INTENZIONE DI ATTACCARCI …"
Mi giro di scatto e sussurro: " Cosa! Ma ….."
Charles, ribatte: "Generale, cosa sta succedendo?"
"Maledizione! I predoni … ci attaccano! PRESTO UOMINI, MUNITEVI DI ARMI!"
"Santo cielo Generale! Voglio anch'io un'arma!"
"Charles, credi di farcela?"
"Debbo farcela, non possiamo farci ammazzare in questo modo!"
Dico mentre impugno la pistola, prendo la mia spada e scendo dalla carrozza.
Il generale mi dice: "Charles, stai barcollando …"
"Generale, sarò un buono a nulla, come dite, ma io non starò qui a farmi uccidere! Io devo difendere mia moglie! Sono un uomo, non un codardo!"
"Figliolo, sono davvero orgoglioso di te! Su presto armiamoci!"
"Padre, perché lo zio sta urlando?"
Fingo di essere calmo e dico: "Sta tranquillo Carlo. Anna chiudi il finestrino e non ti agitare …"
"Armand …"
"Ti prego Anna, fa ciò che ti dico! E tu Carlo, rimani con tua madre e non muoverti per nessuna ragione!"
"Va bene Padre, farò come mi avete detto."
Vedo avvicinarsi i briganti, mi sento smarrito: sono in tanti, forse più di venti e noi siamo in netta minoranza. Sono muniti di spade, estraggo la mia. Dobbiamo difenderci ad ogni costo! Devo difendere la mia giovane famiglia, appena nata e già in pericolo. Questo viaggio è un vero supplizio, non era certo questo che immaginavo per Anna e Carlo. Ma li difenderò, a costo della mia stessa vita. Perché loro sono la mia vita.
Conduco il carro dei prigionieri quando vedo prima alzarsi un nuvolone e, poi, arrivare degli uomini a cavallo con l'intento di attaccarci.
Alle mie spalle sento la voce di Riccardo, mi dice: "Avanti Alain, cosa aspetti?! Liberaci! Non vorrai che ci ammazzino come dei maiali?!"
Impugno la spada, guardo al mio fianco, sono munito anche di pistola.
Falco urla: "ALAIN, SI PUO' SAPERE COSA DIAVOLO ASPETTI A LIBERARCI?""
"Volete capire che non posso?! Aspetto l'ordine del generale …"
Michele ribatte: "Sei fuori di testa o cosa! Vuoi davvero che ci ammazzino tutti?! Siete in minoranza, quelli sono in tanti. Presto, slega immediatamente le nostre mani, altrimenti ci trucideranno tutti! MUOVITI ALAIN, TRA POCO SARANNO QUI!"
Gerard mi guarda smarrito, non riesco a ribattere. Entrambi impugniamo le armi, siamo pronti per difenderci!"
Sento Louis che mi dice: "André, dobbiamo batterci … Anche se sono sicuro che stavolta non ce la caveremo: sono in tanti, troppi per noi!"
Il generale strepita come un ossesso: "Ma che razza di discorsi sono?! Louis ti ordino di mettere in pratica tutto ciò che ti ho insegnato. CHIARO?! GUAI A TE, SE TI TIRI NDIETRO! "
"Ma cosa dite Signore?! Io non sono certo un vigliacco … ma non ce la faremo …"
"ORA BASTA! PRENDI LE ARMI! VICTOR, DOBBIAMO USCIRNE VIVI, CAPITO?! ANDRE', ALAIN, GERARD, ESIGO DA VOI IL MASSIMO IMPEGNO! NOI SIAMO SOLDATI, AVREMO LA MEGLIO!"
"SISSIGNORE!" Guardo le donne e ordino: "Elena, Madame Battista, Armandina, salite immediatamente in carrozza, presto!"
Sento la voce stridula di madame pom pom che mi dice: "Geneeerale, difendeteci, senza di Voi siamo perdute …"
"MADAME BATTISTA, SMETTETELA! VICTOR VI HA DETTO DI SALIRE IN CARROZZA, NON DISCUTETE!"
"Ahhh … poveri noi! Ma che viaggio è mai questo?! Qui non si fa che rischiare la vita continuamente, altro che andare a Parigi! Bouuu… BOUUUU …"
Il generale, fuori di se, continua imperterrito: " SANTO CIELO! CON TUTTO QUELLO CHE CI STA CAPITANDO, CI MANCANO SOLO I VOSTRI PIAGNISTEI! SMETTETELA HO DETTO!".
Guardo André e sussurro digrignando: "Io queste non le sopporto più. Se non la smettono, le abbandono al loro destino, questi due pesi che ci portiamo appresso."
"Generale, dobbiamo mantenere la calma …."
" OHHHH …. GENEEERALEEE HO PAURAAA!"
"POVERO ME MA CHE MALE HO FATTO!"
"AHHHH…"
Sono in posizione di attacco, ho la spada in una mano e la pistola nell'altra, quando alle mie spalle mi giunge la supplica di Armandina: "André, ti prego, difendimi, salvami!"
Mi volto appena, la guardo di sottecchi, vedo l'espressione terrorizzata di Armandina, e con tono deciso dico: "Sali immediatamente in carrozza!"
Il generale ribatte: " MA SI PUO' SAPERE COME DEBBO SPIEGARMI?! SALITE IN CARROZZA! E TU, Armandina, ritieniti fortunata che mia figlia non è qui! Se mai ne uscirò indenne da tutto questo, noi due faremo un discorsetto. E adesso, VIAAAAA! SPARISCIIII!"
"AHHHH … NOOOO … BOUUUU…. SING … SING …."
Mi avvicino in tutta fretta a mia zia e Armandina e dico: "Facciamo ciò che ci hanno detto. Presto saliamo in carrozza!"
Madame Battista, sussurra spaventata: " Si .. sniff … certo cara Elena … sing …."
Ci incamminiamo adagio, senza fretta, quando all'improvviso avverto degli strani rumori provenire dal nostro accampamento, arresto il passo, dico alle mie sorelle: "Sh …. aspettate un attimo, sento dei rumori strani."
Marianne timorosa replica: " Rumori strani?! Ma Oscar …"
"Sh … state giù! E parlate piano. Mi sembra di sentire un rumore di lame provenire dal nostro accampamento improvvisato."
"Cosa! Oh Signore, il mio Charles!"
Sbircio attraverso i cespugli e sussurro: "Sh … Santo Cielo, dei briganti hanno attaccato i nostri…."
Joséphine ribatte: "Ma stai scherzando?! Oscar, cosa dici!"
"Zitta! …. State qui nascoste, in silenzio, mentre io vado ad aiutarli …"
Mia sorella Marianne protesta:"Nooo! Oscar dove vai, rimani qui!
"Marianne, non posso starmene qui nascosta e lasciare gli altri in difficoltà!"
"Ma tu sei incinta …."
"E allora?!
"Come sarebbe a dire: allora! Potrebbe succedere qualcosa alla tua creatura. Non andare!"
"Marianne, forse non ti rendi conto che i predoni sono in tanti e noi in pochi?! I nostri uomini non possono farcela, li ammazzeranno tutti!"
"Oh mio Dio!"
"E poi … ma ….. secondo voi, IO dovei abbandonare i miei soldati? Non se ne parla neppure. Ma voi due restate qui nascoste, non fiatate, non muovetevi neppure. Se vi è possibile, non respirate! Avete capito?!"
Vedo mia sorella tirare fuori la pistola e allontanarsi, mentre io sussurro: " Oscar, ti prego non andare …."
Nostra sorella è decisa, ha una strana luce negli occhi. È uguale a nostro padre, ha lo stesso piglio deciso. Sono sicura che difenderà la creatura che porta in grembo a qualsiasi costo. È una donna eccezionale, forte, decisa. Spero solo che non si ferisca e non faccia follie. Purtroppo, non si è ancora resa appieno conto della gravidanza.
Impugno l'arma e corro verso l'accampamento. Davanti a me si presenta uno scenario sconvolgente: siamo stati attaccati dai briganti, sono almeno una ventina e noi siamo in minoranza. Vendo i miei soldati battersi ma non possono avere la meglio.
Tento di raggiungere il carretto, tiro fuori dalla tasca lo stiletto, mi avvicino cercando di passare inosservata dagli assalitori.
Non appena Riccardo mi vede, sussurra soddisfatto dice: "Avanti bella signora, finalmente vi siete decisa a liberarci anche le mani?! Su presto che vi diamo una mano!"
"Riccardo, io vi libero, ma voi mi aiutate! Niente scherzi, o questi ci uccidono tutti! Sono briganti interessati ai soldi …."
"L'avevamo capito. Dove sono le armi?"
"Nelle carrozze …. su presto!"
Riccardo guarda i suoi uomini e sussurra: "Amici, approfittiamo che sono tutti distratti ad attaccare i soldati, presto!
Faccio irruzione con i miei uomini nella carrozza dove ci sono la marchesa e suo figlio. Sono terrorizzati, il bambino singhiozza: " Sing… Madre, il briganti che Vi hanno imprigionata sono liberi, adesso Vi porteranno via … UEEEE..."
"Sh ….. piccolo, stai tranquillo. Noi siamo qui per aiutarvi. Madame, passateci le armi, gli assalitori sono troppi!"
"Sssi Riccardo … ecco, tenete ….."
Vedo il mio sposo in difficoltà, solo contro tre assalitori. Prendo la pistola e sparo, uno degli assalitori stava per affondare la sua spada nella schiena del MIO Andrè!. Il colpo va a segno e corro verso il mio sposo con la spada sguainata.
Di sottecchi, vedo Oscar arrivare. Sono davvero preoccupato, Oscar non si rende conto che deve pensare solo alla nostra creatura. Il suo compito è difenderla, da tutto e da tutti. Invece è qui, nella mischia, a difendere i suoi uomini. È una donna eccezionale, un comandante senza eguali.
"Andrèèèèè!"
"OSCARRR! COSA CI FAI QUI! VA VIA!"
"Andrè! Quell'uomo stava per pugnalarti alle spalle! Ma adesso ci sono io con te!" Appoggio la mia schiena a quella di Andrè, per guardarci le spalle a vicenda, ed assieme affrontiamo due briganti a testa. Mi guardo attorno, con i nostri prigionieri liberi adesso la situazione si è capovolta, siamo molti di più noi!
"Oscar, Riccardo e i suoi uomini sono liberi e si stanno battendo …"
"Si, li ho liberati io Andrè. Guarda, adesso siamo noi ad essere in vantaggio numerico! Ih ih ….."
"Gerard guarda! Il Diavolo Biondo non poteva avere idea migliore! Grazie ai prigionieri stiamo mettendo in fuga i briganti!"
"Siiii! Per fortuna che è arrivato il Comandante! Quella donna è una vera furia!"
"Già! Incinta o no, si sta battendo come un leone!"
"E' una donna incredibile!"
Non riesco a liberarmi di un malvivente, nonostante io sia abile con la spada i miei movimenti sono decisamente rallentati, l'avversario mi fa indietreggiare, temo per la vita del mio bambino. Purtroppo si è avverato quello che mi aveva predetto Lassonne, con il tempo sarei diventata sempre più lenta, meno agile. Avrei dovuto controllare giornalmente le mie reali capacità! Accidenti a me ed ai riguardi che mio padre e mio marito mi hanno imposto!
Vedo mia moglie in difficoltà, non riesce a tenere testa all'avversario, devo assolutamente soccorrerla. Un colpo deciso e un altro ancora e con la lama metto in fuga l'avversario procurandogli una ferita profonda al braccio.
Corro dalla mia Oscar ma all'improvviso vedo sbucare l'ennesimo brigante che mi sbarra la strada, incrocia la sua lama con la mia e tento di respingerlo con tutte le mie forze.
I miei uomini ed io ci stiamo battendo come leoni contro i nostri assalitori. Vedo il biondo comandante in difficoltà, povera donna, è incinta, suo marito spera di soccorrerla.
Con un colpo netto, stramazzo al suolo il bandito, corro da André, urlo: "Corri da tua moglie, a questo impunito ci penso io!"
"Grazie Riccardo!"
Qualche falcata e allontano l'aggressore da Oscar, digrigno: "Battiti con me se hai coraggio!"
"Con vero piacere, sporco francese!"
Vedo il mio André battersi con il brigante, sono affannata, stanca, ma cosa mi succede perché non riesco più a muovermi come un tempo?! .. Che sciocca, è il mio bambino che me lo impedisce.
Ormai i malviventi sono rimasti in pochi, grazie a Riccardo ed ai suoi uomini molti di loro sono fuggiti. Mi accascio su un tronco d'albero, debbo riprendere fiato, sussurro: "Decisamente ho sopravvalutato le mie reali condizioni. Dovrò davvero assicurarmi con maggiore frequenza circa le mie condizioni e le mie capacità."
"Joséphine, non sento più nulla, forse è tutto finito …."
"Oh Marianne, temo che siano tutti morti! Sniff …. Poveri cari! Ahhh mio figlio forse non conoscerà suo padre! SIng .. sing … CHARLESSSS! TI HANNO AMMAZZATO! NOOOO POVERO CARO! ADESSO COME FARO' SENZA DI TE?!"
"JOSÉPHINE, TI PREGO SMETTILA! Mi fai salire l'ansia! Chi ti dice che i nostri non abbiano avuto la meglio!"
"OHHH CHARLES … SENTO GIA' LA TUA MANCANZA! Sniff … Marianne, questi giorni passivi di mio marito ….. era un presagio nefasto ed io non me ne sono resa conto! AHHHH CHARLESSSS … MI SENTO COME UNA VEDOVA INCONSOLABILE! Ahhh Se solo ce la fossimo spassata negli ultimi tempi, avresti lasciato un bel ricordo di te! AHHHH AMORE MIO!
"Adesso basta! Sei davvero insopportabile Joséphine!"
"AHHHH MI SEMBRI NOSTRA SORELLA ! AHHHH…"
"Santo cielo! Adesso mi rendo conto perché Charles è ridotto in quel modo. Lo hai sfinito!"
"Ahhhh … NOOOO …. SEI DAVVERO CATTIVA CON ME! AHHHH …"
"JOSÉPHINE! FARESTI PERDERE LA PAZIENZA ANCHE A UN SANTO, SMETTILA!"
"BOUUU …"
"Basta, mi hai davvero spazientita!"
"Sing … sing … Dovrò pensare a rinnovare il mio guardaroba … AHHHH … DOVRO' VESTIRMI DI NERO! AHHHH CHARLES … CHARLES, PERCHE' MI HAI ABBANDONATO?!"
"Mi rifiuto ascoltarti!"
Guardo mia sorella sbirciare da dietro i cespugli, domando singhiozzante: "Marianne ….. sing .. sing … cosa fai?"
"Joséphine, i nostri sono riusciti a mettere in fuga gli aggressori …"
" Dici davvero Marianne? Credi che siano salvi?"
Vedo un'aria felice dipingersi sul volto di mia sorella Joséphine, le labbra si piegano in un leggero sorriso ed una luce di speranza brilla nei suoi occhi. Temo che la gravidanza la stia facendo impazzire!
"… Joséphine, riesco a vedere nostro padre … e Louis …"
"Mio marito? Riesci a vederlo?!" Chiedo con ansia a mia sorella.
"… Joséphine, come posso vedere tutti …"
"Ahhh lo sapevo … è morto! NOOO…"
"Non ne posso più!"
"Dove vai Marianne?"
"All'accampamento …."
"Aspetta vengo con te!"
"Solo se smetti di urlare come una pazza!"
"Marianne ma io …"
"Ti niente! Basta! Non ne posso davvero più! Mi chiedo ma come fa Charles a sopportarti?! Se ad ogni gravidanza ti sei comportata così …. Poveretto!"
"AHHHH … BOUUU ….. NOOOO ….."
" Sarai anche mia sorella, io ti voglio tanto bene, ma adesso stai davvero esagerando! Spero davvero di non diventare mai come te!
Tiro su col mio nasino, mi asciugo le lacrime nel mio fazzolettino di pizzo, ricamato con le iniziali del mio Charles, raddrizzo la schiena e seguo mia sorella, sussurro: ""Sniff .. sniff …Marianne, non è giusto che mi parli in questo modo!"
"Marianne, te la sei cercata. E adesso sta zitta e andiamo!"
"Sniff … Sssiii … Voglio rivedere il mio povero marito, anche se è morto! … Sing … sing …"
Vedo un predone lasciare il campo di battaglia per dirigersi verso la carrozza di madame Battista, senza pensarci mi alzo, impugno nuovamente la spada e lo raggiungo.
"Elena, temo che non usciremo vive da questa carrozza! Sing … sing … ho troppa paura! Povero fratello mio, chissà come reagirà alla notizia della nostra morte! Ahhhh"
Bau … bau …
"Oh tesori miei, vi difenderò a costo della mia vita, su venite qui, abbracciatevi alla vostra madreeee … Ahhhh .. BOUUU…"
"Zia per favore, qui non è morto nessuno, non mi angosciate con i vostri discorsi!"
"Ahhh .. Eleeeena com'è possibile che tu non abbia paura?!"
"Certo che ne ho! Ma cosa credete, che sia fatta di ghiaccio! Ma io ho fiducia in Victor, nel Generale ed in tutti i soldati! Vedrete che ne usciremo!"
All'improvviso vediamo spalancarsi la porta della nostra carrozza, un brigante digrigna: "Datemi il vostro bagaglio, quello che contiene i vostri preziosi!"
"COOOSA! Ma sieeete forse impazzito?! Nieeente affaaaaaaaaaatto!"
"Vecchiaccia che non siete altro, se non vuoi darmelo con le buone, allora me lo consegnerai con le cattive!"
Vedo il nostro aggressore tirare fuori dallo stivale un coltello e lo punta alla gola di Armandina, ordina a mia zia: "Avanti, deciditi a consegnarmi il tuo bagaglio."
Armandina, spaventata sussurra: "Vi prego Madame, consegnate il bagaglio migliore …."
"Ma … Armaaandina, li ci sono i nostri effetti personali …"
L'uomo ribatte: "Volete forse avere sulla coscienza la morte di questa donna?"
"Vi prego Madame, salvatemi …."
"A .. Aspettate, ora vi consegno la mia valigia …"
"Non voglio solo una valigia ma almeno due"
Armandina balbettando continua: "Ma … Madame … Ba .. Battista, co .. consegnate anche il mio … de … dentro ho alcuni preziosi …"
"Sssiii Armaaandina …"
Prendo le due borse, le consegno al brigante e dico: "Ecco, tenete, adesso sieeete pregato di lasciarci andaaare!"
"Ah ah ah ah … Certo!"
L'uomo mi libera dalla stretta del coltello, mi lascia andare, prende le due borse e scappa via, sento madame Battista che disperata dice: " Ohhh …. In quella borsa ci sono le coulottes del mio Auguuustin! La rivoglio! Ahhhh Bouuu …. Sing …"
"Madame, anch'io sono disperata! Nella mia borsa invece c'è la camicia del bel moro! Ahhh … Bouuu …."
"Armaaandina, piangiamo insieme!"
Vedo mia zia e Armandina abbracciarsi e piangere disperatamente, sussurro: "Allora siete voi le responsabili del furto! Non ci posso credere! Non è possibile che voi, Zia, e la Vostra cameriera abbiate fatto una cosa del genere!
"AHHH Eleeena di cosa ti stupisci .. bouuuu …"
"Zia, se lo venissero a scoprire, sapete che magra figura che fareste?! E tu, Armandina, ma ti rendi conto di cosa potrebbe accadere? Ma dico, cosa vi prende! Possibile che dobbiate farmi vergognare con Victor?!"
"Ahhh Parli bene tu nipote! Tu hai rimediato un uomo, invece noi … ahhh … bouuu …"
"Ma zia, cercatevene uno libero, non sposato. E questo vale anche per te Armandina!"
"Bouuu … sing … sing …"
Vedo l'uomo fuggire dalla carrozza, sono nascosta alle sue spalle, carico la pistola, gliela punto e gli intimo: "Lascia il bagaglio, altrimenti sparo."
"Ci avete battuti, molti miei compagni sono feriti e inermi, lasciatemi almeno portare via queste due borse. Siete gente ricca, a voi non costa nulla cederle!"
Rispondo decisa al brigante: "Non ci penso nemmeno, nessuno ti da il diritto di rubare, e adesso lasciale cadere a terra se non vuoi che prema il grilletto. Non permetto a nessuno di rubare, io sono una persona onesta, aiuto i bisognosi che vedo in difficoltà, ma non tollero i furti."
"Belle parole! Voi siete degli aristocratici e non potete comprenderci!"
" Questo non ti giustifica: ci avete attaccati e se non ci fossimo difesi ci avreste derubati e per di più ammazzati!"
Vedo la figlia soldato del mio Auuugustin, però debbo riconoscere che è una donna coraggiosa.
Colgo immediatamente l'occasione per scendere dalla carrozza e recuperare il mio prezioso bagaglio, Armandina è dietro di me, in un fruscio di sete mi dirigo verso i nostri bagagli, per riprendere il mio prezioso contenuto.
Dietro la minaccia della donna soldato il brigante ci consegna le borse. Madame Battista prende la sua. Il brigante, con un finto gesto, mi porge la borsa, invece la trattiene e dice: "Questa la prendo io!"
Per qualche istante ce la contentiamo, non cedo, la tiro a me e urlo: "Lasciatemela! E' troppo preziosa per me!"
Oscar digrigna all'uomo: "Allora vuoi proprio che ti spari?!"
"André guarda, cosa sta succedendo là!"
"Ma è Oscar!"
"Presto corriamo!"
Il generale ed io, con le spade strette nelle nostre mani, andiamo in soccorso di Oscar. La scena ha dell'incredibile: tutto si svolge in pochissimi istanti: il brigante trattiene la borsa, spinge Armandina, le strappa con forza il bagaglio e si impossessa anche quella di madame Battista. Armandina cade al suolo e scoppia in lacrime.
" AHHHH … Bouuu … povera me …"
Oscar urla all'assalitore: "HAI DECISO PROPRIO CHE TI SPARI, NON E' VERO!"
Il Generale urla: "Lascialo a noi Oscar, sta ferma!"
L'uomo tenta di scappare, ma io gli faccio lo sgambetto, cade, entrambe le borse si aprono, tutto il contenuto si riversa al suolo.
Vedo Armandina e madame Battista precipitarsi, tentano di raccogliere tutto impedendoci di vedere mentre l'uomo fugge ma viene bloccato da Riccardo ed i suoi uomini.
Mi rendo conto che madame Battista e Armandina sono troppo prese dal raccogliere il loro bagaglio, sui loro volti c'è una strana preoccupazione, credo che sia giunto il momento della verità.
Mi avvicino in tutta fretta, guardo la roba riversata a terra, vedo la camicia del mio André, punto il dito verso Armandina, urlo: "ECCO DOV'ERA FINITA LA CAMICIA DI MIO MARITO! LO SAPEVO, L'HAI RUBATA TU! Questo è davvero troppo, avevo ragione a sostenere che era lei la colpevole!"
Guardo Armandina con uno sguardo truce, neppure ai miei uomini ho mai riservato una tale occhiata. Vedo Armandina stringere a se il maltolto, piegarsi a terra, iniziare a tremare e piangere.
"Ma .. ma .. madame soldato … ecco … io … non è come pensate …. Io non so come sia finita tra la mia roba …"
Sguaino nuovamente la mia spada e la punto alla giugulare di Armandina e digrigno: "Davvero?! Chi è stato, forse io?! Oppure mio marito! … Su avanti parla! …."
"Ecco … io ….."
Io ho paura, questa pazza vuole uccidermi!
"Accidenti Gerard, invece di occuparci dei feriti, dobbiamo preoccuparci che adesso non ci scappi il morto! Umm.. povero Grandièr, la vedo davvero male!"
"Alain, credi che sia il caso di intervenire?!"
"Gerard, meglio di no, altrimenti il Diavolo Biondo ammazza anche noi!"
"Alain, non credo che il comandante Oscar sia capace di fare una cosa simile!"
Riccardo e replica: "Anch'io non lo credo, ma una donna furiosa è una donna pericolosa."
"Ma...ma...madame...Vi prego...io ... boooooo"
"Credi davvero di commuovermi con le lacrime?! Ti sbagli! Avanti parla!"
"I... io ... Ma ... booooooo snifffff singhhI ... non uccidetemi ... boooooooo…"
Guardo madame Battista, mi rendo conto che il suo atteggiamento è alquanto strano: tenta di nascondere qualcosa che è nel suo bagaglio che si è riversato.
Mi allontano appena da Armandina, mi avvicino alla contessa che solleva lo sguardo smarrita, mi dice: " Co .. cooosa avete? Peeerché mi guarda in quel modo?"
Abbasso lo sguardo sulla roba della marchesa e urlo: "PADRE!"
"O...Oscar, cara, dimmi..."
Santo Cielo, fa paura persino a me! Qui farà una strage. Se non interviene Andrè, qui non la calma più nessuno! Certo che ho davvero allevato una figlia eccezionale …. Ih ih
" PADRE, GUARDATE DOV'E' FINITA LA VOSTRA BIANCHERIA INTIMA!"
"Co...cosa?! MADAME!"
" Geeenerale non è come state pensando …."
"Ah no...e ditemi...come sarebbe allora? Madame, sappiate che potrei decidere di abbandonarvi qui!"
" Noooo Geneeerale non potete farlooooo!"
"Si, posso. Ora restituite il maltolto. Subito!" Guardo dritta negli occhi questa svergognata!
Marianne ed io arriviamo a passo spedito all'accampamento, assistiamo da una parte alla scena, ma non curante di tutto ciò che sta succedendo, con lo sguardo cerco mio marito ma non lo vedo, urlo: "PADREEEEE NON VEDO CHARLES, DOV'E'?! FORSE LO HANNO UCCISO?! AHHHH … LO SAPEVO! AHHHHH …"
Le urla di mia figlia mi fanno voltare, la guardo mentre mi viene incontro e si getta tra le mie braccia, mi dice: "Dov'è il corpo del mio scellerato marito? AHHHHH … SONO RIMASTA VEDOVA AHHHH …"
"Come! Ma cosa dici Joséphine! Charles non è affatto morto!"
"HAAAAA … CHARLESSSS E' MORTO! BOUUUU …"
" Ma si può sapere come ti è venuta questa idea?"
"E allora dov'è?! AHHHH … sing …."
Però …. È davvero disperata. Senza dubbio è una buona moglie, però ….. santo Cielo che fatica!
Mi allontano dal petto di mio padre, con la mano mi asciugo le lacrime e dico singhiozzando: "Se il mio povero marito non è morto dov'è? Io non lo vedo!"
"Ma cosa vuoi che ne sappia, si sarà addormentato da qualche parte! Per come era ridotto, povero figliolo, è già tanto che abbia impugnato il fucile per difendersi! Devi essere fiera di lui!"
Michele, sussurra: " Capo, sono sicuro che quel povero diavolo sarà scappato! Ih ih …"
"Ehi Falco, porta rispetto a una povera moglie innamorata, ma non lo vedi quanto è disperata?!"
" Ih ih .. Emm .. si …."
"Marianne, tesoro, come stai?"
"Louis caro, io sto bene, ma tu?!"
"E' tutto finito, per fortuna che c'erano Riccardo e i suoi uomini altrimenti ci avrebbero sopraffatti …"
"Oh caro! Che Dio sia lodato!"
Sono sfinito, mi sono appoggiato di schiena alla carrozza, ascolto la voce disperata di mia moglie, non riesco nemmeno a farmi sentire, ho l'affanno, sono davvero stanco!
"Allora! Nessuno ha visto mio marito?! Se non l'hanno ammazzato forse è stato rapito?! AVANTI DITE QUALCOSA! VOGLIO LA VERITA'!"
"Gerard, prima che la marchesa dia di matto, meglio cercare quel poveretto!"
"Forse, è su di una carrozza, presto Alain, muoviamoci!"
Alain ed io ci aggiriamo tra le vetture, quando vediamo il marchese sfinito che, con un fil di voce ci dice: "Di … dite a … mia moglie che sono qui … sto bene anche se non riesco a muovermi …"
"Marchese, vi sentite male?!"
"Non riesco a reggermi in piedi, credo di avere una brutta ferita al polpaccio …"
Guardo la gamba del marchese e dico: "E' vero Gerard, il marchese è ferito ed ha una brutta ferita. Dobbiamo medicarlo!"
"Si, ma prima dite a mia moglie che … sono qui … non ho la forza nemmeno di parlare… mi sento svenire …"
"Certo marchese! … Gerard, va dalla marchesa e dille che suo marito è qui e che sta bene! Beh… si fa per dire!"
"Si, corro Alain!"
"Marchese, su coraggio …"
"Alain, devo alzarmi, non voglio che Joséphine mi veda in questo condizioni …"
"Venite marchese, vi do una mano, vi aiuto …."
Povero Marchese, ha una ferita al polpaccio, è spettinato, senza parrucca, con i vestiti sporchi ed un'aria davvero distrutta. Si stava riprendendo e questo attacco ha compromesso i giorni di riposo. Però devo ammettere che ha carattere, per essere un uomo d'affari si è comportato bene.
"Marchesa …. Marchesa ….."
Vedo arrivare di corsa Gerard e dico: "Cosa succede Gerard? Hai forse trovato il corpo di Charles?"
"Ma no, cosa dite Marchesa?! Vostro marito è dietro la seconda carrozza, vivo e vegeto, Alain è con lui …."
"Dici davvero Gerard!"
"Si … certo …"
Non ascolto altro che mi precipito da mio marito. Corro, sento la mia pancia sballottare, ma non importa, mi porto una mano al ventre e continuo a correre, urlo disperatamente: "CHARLESSSS … CHARLESSSS DOVE SEI?!"
Sento la voce e i passi di mia moglie avvicinarsi sempre di più, finché non la vedo arrivare. La guardo, è spaventata, appena mi vede mi sorride, mi corre incontro. Mi allontano dalla stretta del braccio di Alain e zoppicando le vado incontro, ci perdiamo in un abbraccio, la sento piangere.
"Sing … sniff … Oh Charles, tesoro …"
All'improvviso non sento e non vedo più nulla, mi sento mancare e cado a terra.
Sento Charles sciogliersi dal mio abbraccio e stramazzare al suolo, vedo del sangue ….
"AHHHHH CHARLESSSS … MIO MARITO E' MORTO!"
Soccorro il marchese e dico: "Madame, Vostro marito non ha nulla di grave, ha solo una ferita alla gamba, nulla di più!"
"OHHH … SING …. BOUUUUU …."
Guardo Armandina e madame Battista e dico: "Con voi finirò dopo, adesso dobbiamo pensare a Charles! … André …"
"Cosa c'è Oscar?!"
"Bisogna prendere la borsa dei medicamenti, presto!"
"Si … vado …"
Prendo la borsa che si trova sulla vettura, e mi precipito da Charles, Alain mi dice: "André, ho preso dell'acqua per pulire la ferita."
"Come ti è parsa, è profonda?"
"Abbastanza, dobbiamo disinfettarla come meglio possiamo. Credo che il marchese ne avrà per diversi giorni!"
"AHHH IL MIO POVERO MARITO! BOUUU …"
Marianne ed io ci avviciniamo a nostra sorella, le dico: "Su Joséphine … coraggio, non è nulla di grave …"
Mi getto tra le braccia di mia sorella Oscar e dico singhiozzando: "Oh sorellina …sing … cosa vuoi capire tu, visto che hai vissuto per ben trentatré anni in castità! AHHHH ….. Chissà per quanto tempo ancora dovrò aspettare … ahhhh…"
"Aspettare cosa?"
"Ma Oscar, davvero non capisci?! Sono giorni che sono DIVENTATA una vedova bianca! AHHHHHH … BOUUUU … "
"Cosa! Joséphine! Ma non è possibile che in momento come questo tu pensi solo a ….. a … Ma sei pazza?!
"Oscar, ti prego non dirmi certe cose e soprattutto non guardarmi in questo modo. Ti ho già detto che non puoi capirmi! AHHHHH …."
Mi sciolgo dalle braccia di mia sorella e mi avvicino a mio marito. Vedo Alain e André prestargli soccorso. Charles riapre gli occhi, mi guarda appena e sussurra: "Coraggio cara, vedrai che mi riprenderò presto!"
Vedo il mio adorato Charles perdere nuovamente conoscenza e continuo a piangere disperatamente mentre mio padre mi stringe a se.
"AHHH PADRE, COME SONO SFORTUNATA! SING… SING …"
Sento la voce di mio zio Armand: "Coraggio Joséphine ricordati la promessa che hai fatto davanti all'altare il giorno del tuo matrimonio …"
"Non ricordo un bel niente di ciò che ho detto allora. Si può sapere a cosa Vi riferite?"
"Che devi sostenere tuo marito nella buona e nella cattiva sorte …"
"AHHHH ZIO … SONO GIORNI CHE LA CATTIVA SORTE CI PERSEGUITA AHHH … BOUUUU …. CHARLES, TI PREGO RITORNA IN TE PRIMA POSSIBILE! VOGLIO RIAVERTI NEL TUO MASSIMO VIGORE E FUNZIONANTE! AHHHHHHH …"
Puglia, Polignano a mare
Lama Monachile
Generale: "Brrrr … Brrrr… che freddo … Che caldo! Ehi, cosa sta succedendo?!"
Oscar: "Pa … Padre …. Ma che caldo! Si può sapere adesso dove ci troviamo?! Etciu' …"
Generale: "Oscar figliola ti sei raffreddata?"
Oscar: "Mi pare ovvio Padre: poco fa eravamo a Cervinia, adesso si può sapere dove ci troviamo? Qui fa caldo, caldissimo! Santo cielo che umidità, non riesco nemmeno a respirare!"
Generale: "Figliola, lo sai che le Arpie si divertono alle nostre spalle, sballottandoci da una parte all'altra! Di sicuro siamo sprofondati al sud dello stivale! Dio che afa! Ma se acchiappo quelle due, giuro che …."
Joséphine: "E no, a loro ci penso io!"
Generale: "Joséphine, si può sapere cosa ti succede?!"
Joséphine: "Di tutto Padre, di tutto! Quelle due Autrici si stanno divertendo alle mie spalle!Uffa, ma che caldo! Devo assolutamente togliere questo cappotto di pelliccia che mi hanno dato le Autrici!"
Marguerite: "Hai ragione figlia mia, fa davvero caldo, anch'io mi tolgo il cappotto. Però quanto mi sono divertita sulla pista da scii, è stato davvero spassoso. Joséphine hai un'espressione che fa quasi paura …"
Joséphine: "Madre, sto aspettando quelle due Arpie, ho bisogno di parlare con loro!"
André: "Ehi Oscar, ma hai visto in che luogo stupendo ci troviamo?"
Oscar: "Si, André, è davvero incantevole! Il mare è davvero stupendo e poi guarda che panorama! … Chissà dove siamo?!"
Generale: "Non guardate me, io non chiedo a nessun passante per sapere dove ci troviamo. Ricordate l'ultima volta? Sono stato deriso e mi hanno dato del pazzo, ed è stato tutta per colpa di quelle due folli!"
Oscar: "André ma tu non senti caldo?"
André: "Certo che ho caldo, infatti mi libero immediatamente di questa roba! … Ecco fatto!"
Oscar: "André, il mare ci invita a un tuffo, cosa ne diresti se facessimo un bagno?"
André: "Buona idea! Oscar, dobbiamo riconoscere che le nostre Autrici ci stanno regalando una splendida luna di miele."
André: "Vero André …"
Joséphine: "Forse, a voi due, invece per me non è così! .. Ah, eccole, stanno arrivando …. Incredibile! … Ma guardatele, ridono come se tutto andasse per il meglio! Ma adesso mi sentiranno."
Aizram: "Terry, guarda Jo, ho l'impressione che ce l'abbia con noi …"
Terry: "Ih ih ih … forse ne dubitavi Aizram?!"
Aizram: "Certo che no! Ah ah ah … Terry, teniamoci pronte per una sfuriata!"
Lupen: "Ma voi due, come fate ad essere tanto tranquille?"
Aizram: "Oh Lupen, ormai Terry ed io ci siamo abituate ad ascoltare le proteste delle nostre creature."
Tetide: "Però dovete riconoscere che ultimamente alla povera Joséphine sta accadendo di tutto!"
Aizram: "Ma Tetide, non vedo perché soltanto al generale o ad Armand debbono accadere certe cose! Adesso è il turno di Joséphine! … Uhmm …. Guardate che sguardo minaccioso che ha?! Terry preparati."
Terry: "Sono pronta Aizram, andiamo."
Joséphine: "Eccole, sono qui …"
Charles: "Calmati Jo, non arrabbiarti, lo sai che le Autrici hanno il potere di renderci la vita impossibile …"
Joséphine: "Charles, peggio di così non può, ed io voglio farmi valere!"
Terry: "Buongiorno a tutti e benvenuti a Polignano a mare! Bello il posto, vero?"
Joséphine: "AUTRICI!"
Aizram: "Ehi, calmati Joséphine, si può sapere cosa ti prende? Noto con tristezza che sei un tantino agitata."
Joséphine: "E non dovrei esserlo?! Me ne state combinando una dopo l'altra!"
Terry: "Joséphine, ma se fino a qualche giorno fa, ti è andata tutto a gonfie e vele …"
Joséphine: "Esatto, fino a qualche giorno fa! Aizram, Terry adesso state davvero esagerando! Ho bagnato perfino il mulo! Ma dico, fino a quando mi metterete in imbarazzo? E poi che dire dei mancamenti di mio marito? E dell'astinenza? E dell'attacco dei briganti? E del ferimento del mio Charles? …"
Aizram: "Accipicchia, che elenco! Ma Joséphine, possibile che tu non ti sia divertita per niente?!"
Joséphine: "COME! Ma potrei mai divertirmi con tutte queste disgrazie che mi piovono addosso? E che dire della mia astinenza … BOUUU …. AHHHH … Sing …"
Oscar: "No, ti prego Joséphine, non piangere anche nel siparietto …"
Joséphine: "Oscar, come ti ho appena detto, tu sei una specie di … di … monaca!"
Oscar: "COSA! Joséphine, non ho più alcun dubbio: sei fuori di testa! Charles, vedi di riprenderti in fretta, perché io non la sopporto più!"
Charles: "Ecco … Oscar … ma io sono stanco …."
Joséphine: "CHARLES, NON FAI CHE DIRE CHE SEI STANCO! BOUUU … AHHHH …"
Oscar: "André, ti prego andiamo a fare il bagno, così non sentiamo più i piagnistei di mia sorella!"
Joséphine: "AHHH BOUUU … Si, va pure, tanto tu non hai il mio problema! AHHH …."
Terry: "A proposito Joséphine, questo luogo si chiama " Lama Monachile."
Joséphine: "SENTITO OSCAR! E' IL POSTO ADATTO A TE! AHHHH … BOUUU …"
Generale: "ORA BASTA JOSEPHINE, CI STAI FACENDO IMPAZZIRE TUTTI! CHARLES, SE MIA FIGLIA E' FUORI DI TESTA E' TUTTA COLPA TUA!"
Charles: "Mi .. mia Generale?"
Generale: "Certo, TUA! L'hai sempre assecondata, ed è diventata irragionevole oltre ad essere esageratamente viziata!"
Joséphine: "AHHHH … PADREEEE ….BOUUUU… POSSIBILE CHE NEMMENO VOI MI CAPIATE?! EPPURE NELLE VENE VI SCORRE IL SANGUE DELLO ZIO CLAUD! AHHHH …"
Passante 1: "Massimiliano guarda quella gente …. Oltre ad essere vestita in modo strano e pure matta. Non fanno che urlare!"
Passante 2: "Gaetano, ma hai visto cosa indossano?! Sono vestiti come se venissero dal polo nord!"
Passante 1: "Mi ricordano un vecchio film di Totò e Peppino de Filippo quando andarono in piena estate a Milano con i cappotti in cerca della nebbia! Ah ah ah ah …"
Passante 2: "Si, hai ragione! Ih ih ih …"
Generale: "Joséphine controllati, la gente ci sta guardando e ci deride …."
Joséphine: "Cosa volete che mi importi! AUTRICI, VOGLIO TORNARE A CASA!"
Lupen: "Charles, confessa …"
Charles: "Cosa madame?"
Lupen: "Appena vedi tua moglie ti senti peggio, vero?"
Charles: "Ecco .. madame .. io …"
Joséphine: "CHARLES!"
Lupen: "Ecco, ho appena avuto la conferma! Hai paura che ti chieda di assecondarla, e sei talmente stanco che proprio non ci riesci! Vero?"
Charles: "Ecco … si … è vero madame Lupen!"
Joséphine: "AHHH … BOUUUU …"
Lupen: " Povera Joséphine, su fatti coraggio!"
Joséphine: "Madame Lupen, come faccio?! BOUUU ….
Lupen: "Come ti capisco: hai fatto perfino la pipì sul dorso del povero mulo! Ti sta capitando di tutto!"
Joséphine: "AHHHH Ed è tutta colpa delle Arpie! BOUUU …. Sing … sing …."
Tetide:" Ohh, povera Joséphine, te la sei fatta addirittura addosso sul mulo!"
Joséphine: "Oh madame Tetide! Ahhhh … BOUUUU …"
Tetide: "Povera Joséphine l'astinenza ti fa davvero male!"
Joséphine: "Malissimo madame Tetide … AHHHH SING …. SNIFF …."
Tetide: " Ma Oscar dov'è?"
Joséphine: "Dove volete che stia?! E' con André a fare un tuffo, beata lei, che si diverte, invece io … AHHH BOUUU …"
Generale: "Joséphine, mi stai rendendo la vita impossibile! Abbi pietà di tuo padre e di quel povero disgraziato di tuo marito!"
Joséphine: "PADREEE AHHHH …."
Terry: "Aizram, non c'è dubbio: la nostra Joséphine deve astenersi per molti giorni ancora!"
Aizram: "Ih ih ih … Terry, come dice il nostro generale: un poco di astinenza non fa mai male! Ah ah ah ah …"
Joséphine: "ARPIEEE!"
Tetide: "Non vedo l'ora di vedere la vendetta sulle due pazze ladre."
Terry: "E' tutto rimandato al prossimo capitolo Tetide, in questo sono successe troppe cose."
Aizram: "Bene signori da questa parte, visitiamo prima questa zona che, non a caso, si chiama Lama Monachile, capito Joséphine!"
Joséphine: "AHHH Questo posto va bene per Oscar, non per me! Ahhhh…"
Katia: "Povera Joséphine!"
Aizram: "Dici? Povera? ih ih ih …"
Katia: "Beh, se l'è fatta addosso oppure ho capito male ?"
Joséphine: "CERTO CHE ME LA SONO FATTA ADDOSSO! GRUNT … E VOI ALTRI, SI PUO' SAPERE COSA AVETE DA RIDERE?!"
Terry: " Ehmm .. nulla! .. Ih ih …"
Virginia: " Carissimo amico vedo che Joséphine sta ragionando, Oscar si sta svegliando spero che il viaggio continui con più tranquillità."
Generale: "Mia cara amica Virginia, dubito che questo viaggio possa proseguire con tranquillità. Le Arpie hanno mente contorta e amano fare dispetti ... mi aspetto ancora molti problemi. E poi ... devo ancora recuperare le mie coulottes!
Virginia: "Generale voi le dovete recuperare in fretta prima che Oscar scopra chi ha preso la camicia di André, allora si saranno guai e guai grossi."
Generale: "Madame, le Arpie hanno appena pubblicato e l'avrete letto il capitolo 151, e lì ... avete letto cosa è successo? ... Povero me. So cosa mi aspetta, non mi piace per nulla. Se potete, aiutatemi!"
Virginia: "Pianificare amico mio pianificare sempre per non trovarsi impreparato."
Generale: " Madame, come dice Armand: l'uomo propone e Dio dispone. Ma, in questo caso, dico: Io propongo e le Arpie dispongono. Povero meeeee!"
Virginia: " Anticipatele!"
Generale: "Uhm ... mi state forse suggerendo di impadronirmi della piuma magica e modificare il racconto? E se mai dovessero scoprirmi? Però ... se Voi mi aiutaste ... mi copriste ...
Virginia: " Certo potrei fornirvi un alibi
Generale: " Davvero Madame? Allora domani, mentre pubblicano, proverò ad intervenire ... pregate per me!"
Virginia: "Certamente, non mancherò, speriamo in bene comunque l'alibi è pronto eravate a cena da noi con madame Marguerite"
Generale: "Bene madame, allora procedo lesto e leggero ... grazie!"
Terry: "Signori, andiamo a visitare questa meravigliosa città! Guardate questa è l'Abbazia di San Vito Martire."
Generale: "Madame, possiamo almeno conoscere il nome della prossima destinazione?"
Aizram: "Ih ih … E chi lo sa?! Terry ed io, certe cose, le decidiamo all'ultimo momento!"
Terry: "Magari Generale davvero andremo al Polo Nord! Ah ah ah …"
Generale: "Dannazione!"
