Mie care ed adorate lettrici,

nel quarantesimo anniversario della rima messa in onda dell'anime a cui queste due pseudo autrici si ispirano, auguro a tutte voi una buona lettura del capitolo che le arpie hanno predisposto. Ho faticato tanto per obbligarle a pubblicare proprio oggi ….. ma sono riuscito nel mio intento!

Buona lettura a tutte!

Generale Augustin Reynier François comte de Jarjayes

Un letto per due

E' sera, abbiamo cenato al convitto in compagnia delle suore, eravamo tutti presenti tranne Charles. Come promesso ad Anna, andrò da lei per un breve saluto. Sussurro: "Spero che mia nipote Joséphine non continui a tormentarmi."

"Armand, dove stai andando?!"

" Ecco ... Augustin, vado da Anna: sai, durante la cena l'ho vista un poco pallida, voglio accertarmi che stia bene.", rispondo alla domanda inquisitoria di mio fratello.

"Vengo con te! Voglio sapere come stanno le mie figlie! In effetti, voglio assicurarmi che le mie figliole stiano tutte bene, soprattutto Oscar che è incosciente. E poi l'ho vista così tanto agitata …. Non vorrei che il mio nipotino ne risentisse! … E così ti controllo...ih ih ih .."

"Augustin, si può sapere cosa vuoi controllare?

"Che le mie figlie stiano bene! Mi pare ovvio! Guarda che io sono un buon padre!"

" E va bene! Tanto lo so che non ti fidi di me."

"Ma no ... figurati! Ih ih ih … Su, andiamo!", rispondo sornione, con un sorriso stampato in viso.

" Ridi, ridi ... tanto te lo si legge in faccia!"

"Ma dai! Ih ih …"

"Non mi piace affatto l'espressione che hai. Sono sicuro che non ti fidi di me!"

"Uff...ih ih ih … Fratello, però non so se ti donano di più questi abiti da laico oppure la tonaca! Ih ih ..."

"Piantala Augustin! Anzi, la prossima volta che pernotteremo in un convento, prenderai il mio posto. Sai, magari la tonaca starà meglio a te che a me! "

"Oh ... no ... io ho sei figlie! Ih ih ih"

"Ed io ne ho due, e sono un uomo fidanzato e quasi sposato! Ih ih .. su .. meglio andare, voglio vedere Anna!"

"E allora muoviti! … Quante parole inutile che dici Armand. Sei poco pratico, decisamente dovevi essere un buon sacerdote: sai perdere tempo benissimo!"

"Finiscila Augustin, quante idiozie che dici!"

"Ih ih … E vabbè, adesso vedi che le idiozie le dico io! Ih ih …"

Sento dei passi leggeri e veloci provenire alle mie spalle.

"Aspettate Padre, desidero anch'io salutare mia madre!"

Mi giro e vedo mio figlio venirmi incontro, mi prende la mano e dice: "Padre, possiamo andare."

"ih ih … Visto Armand, tuo figlio te l'ha fatta ancora una volta! Ih ih …"

"Come ti stai divertendo, vero Augustin?"

"Moltissimo caro fratello! Ih ih … dai muoviti! Altrimenti si fa tardi, lo sai che domani mattina dovremo rimetterci in viaggio!"

"Si, lo so!"

Percorriamo in tutta fretta il corridoio che ci separa dalle stanze delle donne, saliamo le scale ed arriviamo dietro la porta, vediamo Victor precederci, già pronto a bussare. È tutto ben vestito, profumato ed incipriato. Chissà …. Forse Elena ha davvero fatto breccia nel suo cuore. Lo spero vivamente, quella ragazzina è piena di vitalità, ed è molto carina ed educata. Ma soprattutto si vede che è innamorata di Victor!

"Victor figliolo, tu qui?!"

"Sissignore, vorrei salutare la mia fidanzata. Come saprete, in questo periodo non ci è dato modo di rimanere un poco da soli."

"Ih ih .. Bravo ragazzo, così si fa! Devi farla innamorare e ricordati che non appena saremo a Parigi, dovrai corteggiarla come si conviene."

"Sissignore!", rispondo deciso, come fosse un ordine di un mio superiore …. Meglio evitare inutili discussioni con il generale. Certe volte mi chiedo come possa resistere Madame Oscar.

"Sentito Armand? Dovresti prendere anche tu esempio da Victor .."

"Non intendo, spiegati."

"Quando saremo a casa, dovrai fare il fidanzato, non il marito, intesi?! Ih ih .."

" Ma che cosa ridi?!"

"Ih ih .. Armand, sorrido all'idea di vedere mio fratello corteggiare Madame Anna. Ih ih ih …. Già ti immagino, inginocchiato ai suoi piedi, con la sua mano vicino alle labbra … ih ih …corteggiare una donna da cui aspetti un figlio! Che situazione! Ih ih …"

"Fratello, l'assenza di Marguerite ti fa dire un mucchio di sciocchezze!"

"Ah ah ah .. Su, rilassati e bussa."

Sentiamo dei tocchi decisi alla porta, mi guardo in giro un poco smarrita, spero non siano problemi!

"Joséphine, tu aspetti qualcuno?"

"Io no di certo, Charles è perennemente morto. Come potrebbe venirmi a cercare! Ahhhh povera me!"

"Ma allora? Louis e André sono già qui ... che sia lo zio o Victor?!"

"No ... ecco .. di sicuro è Armand, gli ho chiesto io di passare!", dico un poco imbarazzata, mentre abbasso gli occhi. Le sorelle Jarjayes non hanno chiesto ai loro mariti di passare, non sono state così sfacciate!

"Bene, allora vai tu ad aprire?!"

Mi avvio impaziente alla porta, l'apro, sorrido, è lui, Armand, ma non è solo.

Entriamo nella stanza e resto stupito, Louis e André sono qui! Quei due ...sgrunt … cosa ci fanno già qui? Li vedo, seduti accanto alle loro mogli. Andrè è abbracciato a Oscar, le accarezza i capelli, la sfiora, la guarda in un modo …..aaahhh …. Povero me!

"Generale, perché quella faccia?! Forse non Vi fa piacere vederci qui? Non facciamo nulla di male: André ed io abbiamo deciso di venire ad augurare la buona notte alle nostre mogli! E mi pare che non siamo gli unici ad avere avuto questa idea!"

Joséphine ribatte: "Già, ci siete tutti tranne il mio stanco e affranto marito … quello che resta di mio marito! Chissà se tornerà mai ad essere l'uomo prestante di un tempo?

Marianne mi guarda severamente e dice: "Attenta a come ti esprimi, come vedi, Carlo è venuto a far visita a sua madre!"

"Si, certo! Ma per chi mi hai preso, per una sprovveduta?! Ma davvero pensate che io non sappia comportarmi con un bambino?!"

Vedo il mio bambino venirmi incontro di corsa, tutto felice e sorridente, mi chino lievemente, mi abbraccia e sussurra: "Madre, mi siete mancata! Come state?"

"Bene tesoro mio, e tu?"

"Anch'io Madre, e poi sono sempre in compagnia di mio padre e dello zio Augustin! … Madre, noto che il vostro ventre diventa sempre più gonfio, mio fratello sta crescendo!"

"Ehmm … si .. Carlo … tuo fratello sta crescendo e comincio a sentirlo muoversi."

"Dite davvero?!"

"Si .. dammi la tua mano … " Prendo la mano di mio figlio e la poso sul mio ventre, sussurro: "Senti .. senti come si muove?"

"Ohhh …E' vero Madre … è il mio fratellino, che bello!"

Guardo Armand con dolcezza e penso: peccato che non siamo soli …

Mio figlio sorride felice, si allontana da me e si avvicina a suo padre, prende la sua mano e dice: "Padre, su, venite, sentite mio fratello …"

Mi sento in imbarazzo, mi guardo intorno, e mormoro appena: "Sssi … aspetta Carlo …"

"Ma no Padre, mio fratello si sta muovendo, dovete sentirlo!"

"Ecco … io …"

"Padre, Perché non correte qui? È una cosa così strana! Ma poi, come ci sarà entrato mio fratello nella pancia di mia madre? E perché non esce fuori? E da dove esce? Quanti misteri, ma voi adulti non volete darmi spiegazioni …. Forse zia Joséphine …. Ih ih …"

"Ehm … NO NO! Armand, fratello mio, cosa stai aspettando, asseconda tuo figlio, su presto! Non vorrai trovarti in una situazione imbarazzante, spero!"

Joséphine ribatte: "Padre, Voi non avete la ben minima delicatezza: possibile che non capiate che lo zio si sente a disagio perché ci siamo noi?! E poi, se Carlo vorrà da me qualche spiegazione, gliela darò, ma in seguito. Su, avanti, tutti fuori di qui, e questo è un ordine!"

"Ma cosa dici Joséphine?!"

"Tacete Padre! Lasciamo qualche minuto lo zio da solo con Anna, noi andremo a fare una breve passeggiata in giardino! Ma non lo vedete , il povero zio mi sembra un poco intimidito. Non è abituato a certe tenerezze in pubblico!"

André mi guarda e dice: "Oscar, tua sorella ha avuto un'ottima idea, andiamo!", sento la mano di Andrè afferrare la mia, la stringe forte e mi trascina con cui. Lo vedo prendere due mantelle dalla seggiola, mi porge la mia e ci avviamo verso le scale.

"Benissimo, usciamo tutti. E tu, caro cuginetto, vieni con me!"

"Ma perché zia Joséphine?"

"Semplice, tutte le donne hanno un cavaliere tranne me. Come saprai il mio povero marito non è in perfetta forma."

"Vuol dire, zia Jo, che sarò il Vostro accompagnatore! Ih ih …", sorrido tutto felice, continuo: "Sono grande ormai, e posso fare da accompagnatore alla zia Joséphine! Che bello!"

"Grazie Carlo! Ih ih …"

Lentamente usciamo tutti dalla stanza e percorriamo il corridoio. Gli uomini accompagnano le loro donne, mentre io sono affiancata dal mio cuginetto e da mio padre, che protesta: "Joséphine, solo a te poteva venire in mente un'idea tanto assurda!"

"Padre, si può sapere a cosa vi riferite?"

"Al fatto di lasciare da soli Armand e Anna!"

"Padre, lo zio non è certo nato ieri, saprà come comportarsi!"

"Lo spero …. Anche se … a dire il vero sono perplesso. Certo che sa come comportarsi, il problema è che non se lo ricorda mai! È divenuto uno sprovveduto, poco dotato di senno."

"Ma non credete di esagerare?"

"Niente affatto figliola. Conosco tutte voi e anche mio fratello! … Che il Signore ci protegga!" dico le ultime parole alzando gli occhi al cielo.

Anna ed io siamo rimasti soli, mi guarda con dolcezza e dice: "Armand, sei rimasto fermo sul ciglio della porta, cosa ti succede, perché sei tanto intimorito?", guardo Armand, è tutto vestito di nero, fermo impassibile davanti alla porta, con il suo pizzetto chiaro, un poco lungo, i capelli legati in un codino morbido. È bello, così imbarazzato ed indeciso, sembra confuso.

"Oh Anna è che io … Anna, temo di avvicinarmi …"

"Perché?"

Scuoto la testa sconsolato, sussurro: "Ho tanta voglia di stringerti a me, non ce la faccio più. Stare lontano dalla mia amata è un vero supplizio."

"Armand caro …"

"Ormai ti sogno tutte le notti, e talvolta anche di giorno, ad occhi aperti."

"Armand, anche tu mi manchi tantissimo! …. Ohhh … Armand, tuo figlio sta scalciando, non vuoi sentire?"

"Non sai quanto lo desideri …"

"Povero caro, sembri persino intimidito! Bene, se non sarai tu ad avvicinarti, lo farò io!", rispondo decisa.

Vedo Anna sorridere e avanzare lentamente, sussurro: "Anna, quanto sei bella! Non ti ho mai visto tanto radiosa!"

"Armand, sono tanto felice!"

Siamo l'uno di fronte all'altro, sorrido al mio amato Armand, prendo la sua mano e la poso sul mio ventre.

"Lo senti? E' nostro figlio!"

"Ohh Anna è meraviglioso! … Anna, non sai quanto sono impaziente di sposarti! Sarai mia moglie, la contessa de Jarjayes …."

Guardo Armand, ha gli occhi lucidi, sorride felice.

"Tesoro mio, finalmente saremo una famiglia agli occhi del mondo. Anche io sono felice, sposerò l'uomo che amo, quello con cui sono felice, il padre dei miei figli. A noi questo viaggio di tuo fratello, sta portando bene, nonostante la fatica."

"Madre Gertrude, ho appena visto il conte in compagnia della sua famiglia…"

"Dove sono?"

"In giardino. Credo che stiano discutendo per la partenza di domani. Madre, dobbiamo essere loro riconoscenti: grazie alla loro generosità, ci hanno risolto un bel po' di problemi, hanno perfino sistemato la porta della chiesa che non si chiudeva più."

"Si, sono stati davvero generosi!"

"Suor Carmela, anche sua eminenza era con il conte?"

"Veramente non mi sembra di averlo visto, forse è nella sua stanza. Dovete parlare con lui?"

"Si, ma non è poi così importante, farò l'ultimo giro di perlustrazione prima di tornare nella mia cella."

Mi avvio per la mia perlustrazione serale, devo controllare che tutto sia in ordine, che tutte le sorelle si siano ritirate per la notte e che i nostri ospiti abbiano tutto ciò di cui necessitano. Sono stati così disponibili con noi che mi pare il minimo assicurarmi che non manchi loro nulla!

"Armand, su, non rimaniamo in piedi, su … vieni … sediamoci qui!", dico mentre mi accomodo su un piccolo divanetto e batto con mano sul cuscino per convincere Armand a sedersi accanto a me.

"Si … hai bisogno di riposare, domani mattina ci rimetteremo in viaggio! Anna come ti senti? Hai ancora dolore al ventre?"

"Non più Armand, sto bene. Credo che io abbia avuto quei disturbi a causa di ciò che è successo in quella osteria. Quei malviventi ti hanno picchiato ed io …."

Prendo le mani della mia amata sposa, le stringo tra le mie e sussurro: "Non pensarci più, è tutto passato!"

Vedo sussultare la mia bellissima sposa, e con tono agitato domando: "Anna, stai male? Cosa ti succede?!

Sorrido, prendo nuovamente le mani di Armand e le appoggio sul ventre.

"Ma no, caro, è il nostro bambino che continua a muoversi … senti … di sicuro sarà molto vivace …"

"Si .. si … lo sento … Oh Anna … quale meraviglioso miracolo! …. Dio che bella sensazione che provo!"

"E' vero amore mio … quando aspettavo Carlo, abbiamo trascorso poco tempo insieme …"

"Già, quel poco tempo che avevamo a disposizione lo impiegavamo per fare l'amore!" Accarezzo i suoi capelli e continuo: "Anna, non sai quanto ti desidero …."

"Anch'io Armand …"

"Anna davvero stai bene?"

"Si Armand, i dolori che avevo al ventre, non li sento più!"

"Anna, non appena arriveremo al prossimo villaggio, andremo da un dottore! Voglio che ti visiti."

"Ah ah ah … Vuoi che ti dica se possiamo di nuovo stare … ehmm .. insieme, vero Armand?"

"Si … Anna, ti desidero, ti voglio Anna! Baciami Anna …"

"No, no Armand, cosa dici?! Potrebbero vederci. Ma ti immagini cosa direbbero in convento! La peccatrice e il cardinale sono amanti! Ah ah ah … Oh Armand …"

"Cosa c'è Anna?"

"Il piccolo si è mosso ancora, senti!"

Poso ancora le mie mani sul ventre e sussurro: "Siii .. lo sento … Che bello! Non ho mai potuto starti così vicino. Nella precedente gravidanza eri una giovane donna sposata, ed io solo il tuo confessore. Se ripenso a tuo marito … quanti errori che ho commesso."

"Armand, non voglio che i sensi di colpa rovinino questo bellissimo momento."

"Hai ragione Anna, ma avrei dovuto proteggerti da quel mostro, portarti via da quella casa. Invece non ho mai avuto la forza. Solo ora che ho ritrovato mio fratello sono riuscito a prendere in mano la mia vita e fare finalmente la cosa giusta!"

"Vita mia, sapessi quanto ti amo ….."

Suor Carmela ed io continuiamo ad aggirarci per i corridoi fino ad arrivare dietro la porta delle nostre ospiti. E' socchiusa, sento delle voci.

"Madre Gertrude, pare che sia la voce di sua eminenza …"

"Umm … forse … aspettate, adesso guardo …"

Scosto appena la porta, faccio capolino, non riesco a credere ai miei occhi: vedo il cardinale in atteggiamenti molto intimi con la marchesa, sua eminenza appoggia le sue mani sul ventre della peccatrice. Sono davvero sconcertata, sussurro appena: "Ma cosa sta succedendo?!"

"Cosa succede Reverenda Madre?"

"Nulla! Nulla! Lasciamo il corridoio e torniamo nelle nostre celle sorella!"

"Si Madre!"

" Armand, la porta è socchiusa … ho paura che qualcuno ci possa vedere!"

"Si...hai ragione Anna! Aspetto che vado a chiudere."

Mi alzo dalla sedia e mi reco alla porta, guardo fuori e vedo allontanarsi in tutta fretta la madre superiora. Temo che abbia visto e sentito tutto, mi sono cacciato nei guai! Mi giro verso la mia adorata e dico: "Sta tranquilla, non c'è nessuno!", mi trema un poco la voce, ma spero di essere stato comunque convincente.

"Armand ... sei sicuro?!"

"Sta tranquilla cara, e poi, domani mattina partiremo e nessuno si ricorderà di noi!"

"Si ... certo. Però la tua espressione non mi convince per nulla!"

"Ma no .. no … tranquilla …"

"Armand, perché tua nipote Oscar era furiosa?"

" Oscar?! Ecco … la … la madre superiora voleva che si confessasse ma lei si è rifiutata."

"Uhm ... Armand, ho sentito benissimo ... vuole sfidarti a duello ... cosa è accaduto?"

" Ma … no … Anna ti prego, sono stanco, non mi va di parlarne …. ascolta, meglio che ti riposi, domani mattina dovrai svegliarti molto presto … ed io … anche se non vorrei lasciarti sola, meglio che torni nella mia stanza …"

"Armand, sei strano, agitato! Davvero non c'era nessuno nel corridoio?"

"Anna .. sai cosa ti dico?!"

"Dimmi caro …"

"Non mi importa se siamo in un convento, tanto quel che è fato è fatto!"

"Io non capisco …"

Mi avvicino in tutta fretta alla mia Anna, le accarezzo il viso e la bacio appassionatamente ….

Mi lascio trasportare dal caldo abbraccio di Armand, mi abbandono al suo bacio appassionato …..

" Zio, stiamo tornando da mia madre?"

"Si, sono preoccupato che quell'irresponsabile di … lascia stare, meglio andare a vedere!"

"Padre, ma si può sapere dove state andando con Carlo?"

"Domani mattina si parte e mio nipote deve andare a letto. E voi, dovreste fare la stessa cosa. Noi andiamo, a domani!"

"Aspettate Padre, qui sono tutti in compagnia, io cosa ci faccio con loro, vengo con Voi!"

"Bene, andiamo!"

PMa padre, voi non dovete prendere il corridoio della foresteria?"

"Lo farò dopo essermi accertato che Armand non sia più con la marchesa."

"Ma Padre, possibile che Vi preoccupiate sempre in modo eccessivo?"

"Joséphine, ti rammento che, in questo convento, tuo zio è il cardinale Jarjayes!"

"Quante storie Padre! E anche se lo vedessero sbaciucchiarsi con Anna non sarebbe la fine del mondo!"

Arresto il passo, guardo severamente mia figlia e protesto: " Sono sicuro che tu non sia più padrona delle tue facoltà mentali!"

"Ma cosa dite!"

"Zitta e andiamo!"

Ascolto la discussione tra mio zio e mia cugina e sussurro: " A me piace quando mia madre e mio padre si baciano!"

"Sccc …. Taci! Siamo in un convento! .. Visto Joséphine cosa combini? Ma dico, possibile che tu non possa tenere a freno la lingua almeno finché non saremo fuori da qui?!"

"Ma Zio ... io non capisco! Quando non volevo che mio padre baciasse mia madre mi avete detto tutti che è normale che due persone che si vogliono bene si bacino, ed ora che sono felice di vederli così ... appiccicati ... Voi mi dite che non va bene! Ma insomma! Io così non capisco!", dico guardando deciso mio zio. Certo che è un uomo proprio strano, questi adulti sono tutti strani!

"Santo cielo! E adesso come glielo spiego?! Joséphine, TU non fai altro che crearmi problemi!"

"Io Padre? Voi semmai! Ed adesso vedete di rispondere a Carlo ... voglio proprio vedere, anzi sentire!"

" Ma cosa dovrei dirgli, qui nel corridoio di un convento dove qualche suora potrebbe ascoltarci! Taci Jo! Carlo, non appena saremo in camera nostra, te lo spiegherà tuo padre. Così almeno comincia a comprendere qual'è il suo vero ruolo!"

"Bah ... Zio perdonatemi, ma io proprio non comprendo! Zietta, mi spiegate Voi?!"

"Forse non hai sentito lo zio?! Ci penserà tuo padre più tardi!"

"E va bene, pazienterò ….", certo che questi adulti sono proprio strani! Non vogliono mai darmi spiegazioni! Sempre a rimandare! Povero me!

Siamo dietro la porta della mia stanza, mi chino e spio dal buco della serratura, mio padre protesta: "Si può sapere cosa ti salta in testa?"

" Un momento Padre, voglio accertarmi che lo zio e Anna non stiano facendo nulla …"

"Cosa! Ma dico sei per caso impazzita?"

" Io non lo sono, comunque non possiamo entrare: lo zio e Anna si stanno baciando …" Guardo il mio cuginetto e continuo: "Ih ih .. Carlo, riguardo a prima, vorrei spiegartelo io ma non posso, comunque adesso assisterai ad una bella scenata tra tuo zio e tuo padre! Ih ih … "

"Ma ... zia Jo, perché dite che mio padre e lo zio faranno una bella scenata? Non è forse una bella cosa che due persone si vogliano bene? E mio padre e mia madre se ne vogliono tanto, talmente tanto che mi daranno un fratello. Perché mi avete detto che i fratellini arrivano quando un uomo ed una donna si vogliono tanto, ma tanto, bene! A volte voi adulti siete davvero strani."

" Padre, preferite che faccia un disegnino al mio adorato cuginetto oppure rispondete Voi?! Ih ih … Come sapete, io non ho nulla da fare e mi piace disegnare."

"Zitta! Ferma, immobile! ARMANDDD! ESCI SUBITO!"

"Non urlate Padre! Dimenticate che potrebbero scoprire il nostro povero zio Armand alle prese con la sua futura sposa?!" Ih ih …"

"Basta!", spalanco la porta senza alcun riguardo ed entro deciso nella stanza delle donne.

Anna è tra le mie braccia, assaporo le sue labbra, la sua bocca, quando all'improvviso sento fare irruzione nella stanza. Anna ed io siamo spaventati, ci allontaniamo, guardiamo la direzione della porta. E' mio fratello, seguito da mio figlio e mia nipote, con tono deciso, dico: " Ma si può sapere cosa ti prende Augustin! Non sai quanto ci hai fatto spaventare! Dimentichi che Anna è incinta?!"

"E tu dimentichi che siamo in un convento? Su, forza, è ora di andare a riposare! Muoviti, andiamo. Su, saluta la tua promessa e vieni via!"

" Ma .. Augustin …. dico … sei impazzito?"

"Io no ... tu invece ..."

Mia nipote mi guarda con occhi vivaci e con tono canzonatorio, ribatte: " Ahhh l'amore, l'amour! Oh zio, Voi nemmeno immaginate quanto siete fortunato! E tu Anna, ancora di più, puoi deliziarti del calore di tuo marito! Ahhhh L'amore!", alzo gli occhi al cielo, sognate. Charles, se tu sapessi quanto mi manchi!

"JOSEPHINNE! Ora basta, vai a riposarti, e non pensare a nulla ... nulla! Chiaro?!"

"Padre, come potrei pensare a dormire, se sono consapevole che il mio povero consorte per colpa Vostra molto probabilmente non funzionerà più?! A proposito, avete terminato di leggere il libro che Alain Vi ha regalato? Posso prestarvi il mio, tanto l'ho finito!"

"Zietta cara, cosa significa che lo zio Charles non funzionerà più?!"

"Vedi caro, per avere un fratellino, tuo padre ha funzionato con tua madre ….."

"Funzionare? Ma mica è un orologio, lo zio Charles! Lui è un uomo!"

"Ih ih … beh … forse prima ma …"

Mio padre mi guarda in malo modo e digrigna: "Non osare aggiungere una sola parola. Il mio è un ordine!", ma che figlia scostumata che mi ritrovo! Ma perché non è assennata come Oscar, o come Marianne?! Povero me!

"Padre non è il caso che Vi arrabbiate, potrebbe farvi male alla salute."

"Ma in che senso?! Spiegatemi!", rispondo deciso, battendo un piedino a terra. Ma questi adulti sono tutti matti.

"Zio, devo continuare o ci pensate Voi?"

"Oh ... J... Jo ... no no ...ehm ... Carlo, vieni, andiamo a riposare! Ne riparliamo dopo ... molto dopo!"

" Zio, se avete difficoltà a spiegare a Carlo come si fanno i bambini, posso sempre fargli un bel disegnino! Ih ih ih … AHHHHH PADREEEEEE … ZIOOOO AIUTATEMIII … BOUUUUUU …VOGLIO MIO MARITO FUNZIONANTE AHHHH …"

"Ma zia ... perché non andate dallo zio Charles? Se gli volete tanto bene, andate ad abbracciarlo per dargli la buonanotte! Come ha fatto mio padre con mia madre. Loro si vogliono bene ...", alzo gli occhi, questi adulti sono davvero illogici. Dicono una cosa, e ne fanno un'altra!

"AHHHH … NON PUOI ANCORA CAPIREEE …. TUO ZIO NON FUNZIONA PIU' AHHHHH ….."

Sono distesa sul mio letto, ripenso a quello che ho visto: il cardinale che posava le mani sul ventre della peccatrice. Sono sicura che tra loro c'è qualcosa di strano … oserei dire che siano amanti, magari quel bambino è suo! … E già successo in altre situazioni che un uomo votato a Nostro Signore si è abbandonato ai piaceri della carne, ma, mai avrei immaginato che il cardinale Jarjayes fosse un fornicatore. Forse sono vere le voci che girano sul suo conto. Meglio ignorare la faccenda, dimenticare ciò che ho visto: non voglio che le sorelle capiscano e scoppi uno scandalo. Meglio tacere.

All'improvviso dalla mia cella, sento un pianto disperato, mi alzo di scatto, indosso la tonaca e mi precipito nel corridoio. A passo spiegato, mi reco nella stanza delle nostre ospiti, entro, nessuno si accorge della mia presenza. Vedo la marchesa piangere disperatamente, percepisco appena la frase: " tuo zio non funziona più."

Con voce autorevole, ribatto: " Si può sapere cosa sta succedendo?! Cardinale Jarjayes, temo che Vostra nipote abbia bisogno di una rigorosa penitenza e, se non fosse in stato interessante, saprei io come farle espiare le sue colpe!"

"COSA! Ma dico, siete impazzita?! Tornate nella vostra cella a pregare, che alla mia anima ci penso io!"

"Marchesa! Voi avete davvero bisogno di un buon padre spirituale, di una guida, un confessore e forse pure di un esorcista!", dico facendomi il segno della croce per allontanare da me il demone che occupa quel corpo!

" Madre, io ho bisogno SOLO di mio marito. E adesso prego, uscite fuori dalla mia stanza che ho bisogno di dormire, domani devo svegliarmi molto presto, fuori!"

"Si, certo. Venite Signori, lasciamo la stanza delle donne!"

" Bene, finalmente avete capito! Buona notte a tutti!" Non appena tutti lasciano la stanza, dico ad Anna: "Ma hai visto che scena pazzesca?! Ma dico, sono davvero tutti impazziti?! E che dire di quella esaltata della superiora! Bah… meglio che vada a dormire. Buona notte Anna!"

"B ... Buona notte Joséphine ...", dico un poco sorpresa, Joséphine è entrata come una furia, ha fatto una scenata pazzesca, ha confuso Carlo ed ora scappa rapida a dormire. Povera cara, deve stare davvero male!

Percorro un piccolo tratto del corridoio con il cardinale, suo fratello e il bambino. Con sguardo accigliato e tono severo dico: "Eminenza, spero che Vi prendiate cura di Vostra nipote, temo che abbia davvero bisogno di un esorcista, in tutta sincerità non sarebbe l'unica."

"Ma come sorella, addirittura un esorcista? Mia nipote è un poco agitata ... ecco ... però è una brava donna, fedele al marito, pia e devota!", devota al talamo nunziale ... ma questo madre Gertrude non deve saperlo!

"Eminenza, una donna pia e timorata di Dio non si esprime in questo modo. E poi anche la marchesa di Saluzzo avrebbe bisogno di una guida spirituale, ma di una vera guida non certo di … Voi, Eminenza! Riguardo a Voi, Generale, Vi consiglio di tenere a freno Vostra figlia. Credo che non siate stato un padre esemplare! E adesso scusatemi, vi auguro una santa notte!"

"Uhm ... si si ... buona notte anche a Voi!, Andate andate ..."

Con una mano prendo per braccio mio fratello e lo trascino con me, e digrigno: "Adesso andiamo immediatamente nella mia stanza. Noi due dobbiamo parlare!"

"Augustin, si può sapere cosa ti prende?"

"Lo saprai non appena saremo in camera nostra. Forza! Carlo, andiamo!"

"Si Zio, ma Vi prego non fate male mio padre!"

"Tranquillo nipotino, non ho alcuna intenzione di fare del male al mio caro fratellino! Forza!"

Andrè ed io stiamo ancora passeggiando nel chiostro, sento l'aria sferzarmi il viso. Il cielo è pieno di stelle, ma fa davvero freddo. Sono stretta ad Andrè, sento il calore del suo corpo, così vicino al mio.

"Oscar, hai freddo? Vieni qui, stretta a me!" Dico mentre apro il mio mantello per accogliere mia moglie. Fa freddo qui fuori.

La abbraccio stretta, con una mano sento il suo ventre, e la nostra piccola creatura.

"Vuoi rientrare?"

"Io ... Andrè, voglio solo stare un poco con te!", dico a bassa voce, imbarazzata dalle mie stesse parole.

Siamo in un convento, dovremmo stare separati, uomini da una parte e donne dall'altra, ma io ho bisogno di sentire il mio Andrè al mio fianco. Senza volere nulla di più, ma voglio stare vicino a lui!

"Vieni, fa troppo freddo qui fuori, rientriamo! Andiamo nella stanza di tuo padre, tanto è vuota!"

"Si … va bene André, entriamo dentro!"

Tengo stretta mia moglie nel mio abbraccio, mentre andiamo all'interno della foresteria. Entriamo nella stanza di mio suocero, c'è il caminetto acceso. Tolgo la mia mantella e prendo quella di mia moglie, le appoggio su una poltroncina.

"Qui si sta molto meglio! Vieni, lasciami parlare un poco con la nostra Sophie!", dico sorridendo e posando una mano sulla pancia di Oscar.

"Ma André, cosa fai?! Ah ah …"

"Ih ih ... voglio comunicare con nostra figlia! Posso?!" dico inginocchiato davanti a mia moglie, mentre appoggio le mie labbra sul suo gilet. Voglio dare un bacio a Sophie, magari anche una carezza! La sento, eccola ...

"André come fai ad essere sicuro che sia una bambina?!"

"Non lo so, però io lo sento! Tu cosa pensi? Vieni, mettiti comoda, non stare in piedi!", guardo mia moglie, faccio passare un braccio sotto alle sue ginocchia ed uno dietro alle spalle e la sollevo, per adagiarla dolcemente sul letto.

"André, se dovessero venire mio padre o mio zio?!"

"Pazienza, io voglio solo stare un poco con mia moglie e mia figlia. Su, mettiti comoda così io posso giocare con Sophie!", poso una mano sulla pancia, faccio un grattino e sento un piccolo movimento, come un colpetto, sotto alla mia mano! è bellissimo!

"Oscar, sentila, mi risponde!"

"André, davvero non desideri che sia un maschio?"

"Per me non fa alcuna differenza! Mi basta che sia in salute!", dico sdraiandomi accanto a mia moglie, la stringo e la obbligo ad appoggiare la sua schiena sul mio petto, girati entrambe su un fianco. Poso le mie mani sul suo ventre e poso un bacio sul suo collo.

Sento piano la mia Oscar rilassarsi, il suo respiro diventa regolare, la sento abbandonata addosso a me, mentre continuo ad accarezzare la sua pancia e sussurrare parole dolci alla mia sposa. Piano piano mi abbandono anche io ….. la testa sul cuscino, affondata tra i capelli di Oscar, le mani strette intorno a lei ed alla nostra creatura.

"Vieni Armand, rientriamo! Carlo hai sonno?"

"Si Zio, sono tanto stanco."

"Allora andiamo!"

"Armand, ricordati che dobbiamo parlare."

" Ti prego Augustin non ricominciare!", rispondo sconsolato. Certo che mio fratello è davvero pesante! Ma come fa mia cognata a sopportarlo?

Apro la porta e dico a mio nipote: " Carlo, comincia ad entrare che io e il tuo caro padre dobbiamo parlare!" " Va bene Zio, a dopo!"

Non appena Carlo ci lascia da soli guardo severamente mio fratello e domando: " Confessa! La madre superiora ti ha visto in atteggiamenti inequivocabili con Anna, vero?"

" Ma cosa dici …", rispondo scioccato dalla perspicacia di Augustin.

Certo che a lui non scappa nulla, sarà pure un ottimo militare, ma non si rilassa mai!

" Allora perché la superiora avrebbe fatto certe allusioni?"

"Ma cosa vuoi che ne sappia. E poi domani mattina partiremo, sinceramente non me ne importa nulla! Che pensi ciò che vuole!"

"Armand! Sei impossibile! Adesso ne sono certo: Joséphine assomiglia a te!"

" E tu allora?! Bada, non appena torneremo a casa, voglio proprio vedere se non ti andrai a rintanare con tua moglie!"

"Oh...basta! Andiamo a riposarci!"

Spingo la porta ed entro nella camera. Resto però stupito da quello che vedo: Andrè che tiene stretta Oscar, con una mano appoggiata sul MIO François, la testa affondata nei capelli della mia piccola. Se non fossero sdraiati nel mio letto ... sarebbero molto teneri!

Guardo la faccia stupita di Augustin, non capisco se sta per lanciare un grido oppure è intenerito dalla situazione. Guardo mio figlio che teneramente posa l'indice sulla bocca e sussurra appena: "Scccc…. dormono, non svegliateli! Zio Augustin, Voi ora dove dormirete?!" Dico indicando il letto occupato.

"Ecco io … Armand e adesso cosa facciamo?"

"Augustin, non vorrai svegliarli spero. Sono così teneri. Su Carlo, mettiti a letto, è tardi! E tu Augustin prendi una coperta per i tuoi eredi!"

"Si …. ma … Armand, non posso mica andare a dormire in camera di …. Però! Ho deciso, vado a dormire nella stanza di Charles, così colgo l'occasione per fare due chiacchiere con quel ragazzo. Bene allora io vado Armand, mi raccomando, domani mattina dovrai dire messa per l'ultima volta e vedi di non dimenticare alcun passaggio durante la funzione! Ih ih … E subito dopo ripartiremo!"

"Uff...Augustin, piuttosto...bisogna avvisare le tue figlie che Oscar è qui, non vorrei che si preoccupassero!"

"Padre, vado io! Così saluto ancora mia madre! Ih ih e Voi non la sbaciucchiate …"

" Ma no Carlo, è tardi, domani dovrai svegliarti prima del solito e poi l'hai già salutata!"

Dico piano, tirando su col nasino: "Ma io ...sniff... Certo che anche la zia Oscar ha una bella pancia! Padre, anche la zia Oscar avrà un bambino?"

"Si, certo. Lei e Andrè diventeranno genitori. Dovrebbe nascere a inizio febbraio."

Guardo i miei sposini, ho tolto loro le scarpe, sbottonato i bottoncini che i pantaloni hanno all'altezza del polpaccio, slacciato le calze e messo una coperta. Come sono belli! Vedo Oscar accoccolarsi ancora meglio nell'abbraccio di Andrè, sorride nel sonno. Chissà cosa starà sognando, la mia piccola. Anche Andrè è così … protettivo, tiene stretta a se la mia piccola. Sono davvero una bella coppia, sono davvero felice!

" Bene Armand, io vado altrimenti si fa troppo tardi. A domani, ci vediamo in chiesa per la funzione. Buona notte!"

"Buona notte!"

Prima di recarmi nella stanza di André passo dalle mie figlie, busso.

" Posso entrare figliole?"

"Si certo Padre. Venie. Ci stavano mettendo a letto! Ma manca Oscar!", apro la porta appena sento la voce di Marianne. Entro nella stanza e le vedo già pronte per la notte.

"Marianne, Oscar non verrà. Si è addormentata con André in camera mia …"

"Ahhh! Beata leii! Sigh sob snifff!"

"Santo cielo! Ma dico, se vuoi, vai da tuo marito e dividi il letto con lui, io troverò una sistemazione!"

"Davvero Padre?! Il mio Charles è da solo?! Aahhhh"

"Charles non è da solo come nemmeno Oscar e André lo sono! Forse prima non mi sono spiegato bene: Oscar e André si sono ADDORMENTATI in camera mia, tutto qui! Intesi adesso Joséphine?!"

"Sniff...si...sob!"

"Padre, non fate caso a Joséphine e lasciate dormire Oscar da tranquilla. A domani!"

"A domani!" Dico lasciando la stanza.

Sono davanti alla porta dei soldati, busso e senza attendere alcuna risposta entro. Vedo Sassoin, Victor e La Salle intendi a leggere. Appena mi vedono entrare, sobbalzano dai loro letti e tentano di nascondere i loro libri, dico: "Tranquilli, non sono venuto per portarvi via la vostra lettura…"

"Cosa?! Ma perché Signore?!"

"Sassoin non state forse leggendo quei famosi libri che hai comprato a Trento? Ih ih …"

"Si, certo! Signore volete unirvi a noi? Ih ih … Così possiamo farci compagnia e scambiarci delle opinioni! Ih ih …."

"Uhm...magari un'altra volta. Ora vado a dormire!"

" Signore, volevate comunicarci qualcosa prima della partenza di domani?"

"No...no. Solo assicurarmi che fosse tutto a posto. A domani!"

" A domani signore!.. Emm .. Generale, spero che il libro che vi ho dato sia di vostro gradimento e se l'avete già letto, posso sempre passarvi il mio."

"Grazie Sassoin...!"

Porgo il mio libro e dico: "Prego Generale e felice notte!"

"Si si ... grazie! E se avrete bisogno di me ... mi troverete nella stanza dei miei generi!"

" Nella stanza dei Vostri generi?! Ma come, non dividete la camera con Vostro fratello?"

"Dividevo, appunto. Il mio letto è stato occupato da mia figlia e mio genero ... cosa devo fare per il mio François!", rispondo un poco sconsolato, ma in fondo felice al ricordo dei due sposini abbracciati teneramente.

"Cosa! Ma …. non capisco … il comandante divide la stanza con André, il cardinale e il piccolo Carlo?! Ma Signore se la badessa dovesse scoprirlo cosa succederebbe? Lo sapete che questa è l'ultima notte che dormiamo in un letto per i prossimi quattro giorni!"

"Uff...secondo te una suora entrerebbe in piena notte nella stanza di un cardinale e di un generale? Sarebbe uno scandalo! Per cui ... sono molto tranquillo. E poi voglio che Oscar si riposi, come hai detto ci aspettano giorni faticosi! E se lei si riposa meglio tra le braccia di André.. ..che faccia pure! Ah ... sono così teneri!"

"Ih ih … Se lo dite Voi generale! Ih ih ….."

"Sei forse invidioso?!"

" Che domanda! Ma certo che si, mi manca mia moglie, forse a Voi non manca la Vostra?"

"Certo! Quindi ... fai bei sogni Alain! Che per le prossime settimane avremo solo quelli! Tu invece Victor, niente sogni sconci! Chiaro?!

"Io … ecco … ma signore, sono un soldato: sono abituato al sacrificio e poi, tutto sommato ho la mia fidanzata accanto, anche se è molto difficile rimanere un poco da solo con lei!"

"Appunto! Sogna Elena, ma solo sogni cortesi!"

Sorrido alle parole del generale e sussurro: "Si, certo Signore!"

"Bene! A domani allora! Buona notte!"

Rispondiamo in coro: "Buona notte Signore!"

Ancora qualche passo più avanti e sono dietro la porta di Riccardo, busso ed entro senza attendere alcuna risposta. Riccardo, Rocco e Falco, appena vi vedono si mettono sull'attenti.

"Tutto bene qui?"

Riccardo ribatte: "Sissignore, tutto bene!"

"Siete pronti per la partenza di domani?"

"Certo Signore. Le poche cose che abbiamo portato con noi sono già belle e sistemate nelle borse. Domani mattina, dopo la funzione religiosa, saremo pronti per partire."

"Bene, spero che anche i vostri amici si siano preparati!"

"Sissignore, poco fa siamo stati da loro, attendono con ansia che ci rimettiamo in viaggio."

"Bene, visto che è tutto a posto, posso andare. Buona notte!"

Rocco ribatte: "Scusate Signore …"

"Si, dimmi!"

"Generale, spero che la prossima volta che ci fermeremo in qualche posto per riposare, non sia un luogo religioso …"

"Rocco, forse non ti piacciono i luoghi sacri?"

"Non è questo il punto ma … Signore, siamo costretti ad alzarci molto presto e, come se non bastasse, dobbiamo prendere parte alle funzioni religiose per ben due volte al giorno; per non parlare delle preghiere che dobbiamo recitare."

"Rocco, avresti forse preferito dormire altre due notti all'addiaccio? E magari fare i turni di guardia?"

"No, no …"

"E allora taci! .. E poi cosa dovrebbe dire il mio povero fratello che ha passato quasi tutto il tempo non solo a celebrare riti eucaristici e confessioni ma anche a recitare il rosario ! Ha fatto di tutto, è mancato solo che celebrasse matrimoni e Battesimi!"

Falco, sorride e risponde: "Beh, se rimaniamo qui, avrebbe ben quattro celebrazioni battesimali a cui provvedere! Ih ih …"

Rocco ribatte: "Avete ragione Generale, scusatemi. Il conte Armand, tra tutti, è quello che si è sacrificato più di noi altri .."

"Appunto, quindi non lamentarti! …. Come saprete, ho deciso di non fare alcuna sosta durante il tragitto, viaggeremo per quattro notti senza fermarci in alcun villaggio, se non per fare provviste, quindi, dormiremo in tenda. In modo tale da arrivare quanto prima ai confini austriaci. E' mia premura arrivare prima possibile a Parigi, così anche voi potrete tornare in patria dalle vostre famiglie."

"Grazie Generale!"

"Ehmm … diciamo che dobbiamo ringraziarci reciprocamente, visto che avete deciso di scortarci. Bene, a domani!"

"A domani Signore!"

Lascio in tutta fretta la stanza degli ormai ex prigionieri e mi reco nella camera di Charles e Louis, busso.

"Avanti!"

Entro deciso, controllo la stanza. È tutta ordinata, i vestiti sono ben sistemati ed i miei generi sono già pronti per mettersi a letto.

"Stasera sarò vostro ospite, dormirò nel letto di André."

"Cosa è successo ad André?"

"Nulla Louis, è solo che si è addormentato in camera mia con mia figlia ed io non ho voluto svegliarli."

"Bene Signore, mi fa piacere."

"Charles, perché non dici nulla?"

"Ecco … io … non ho nulla da dire signore …"

"Su coraggio ragazzo , vedrai che tutto si sistemerà!", guardo Charles, è davvero afflitto, triste e sconsolato. Poveretto, mi fa una pena.

"Lo spero signore ….. Signor Generale …"

"Dimmi figliolo …"

"Avete visto mia moglie?"

"Si, poco fa."

"Ditemi, era in collera con me?"

"Ma no figliolo, non vedo perché dovrebbe esserlo!"

"Ecco .. io … Signore …"

"Ti prego Charles, togliti dalla testa strani pensieri. Te l'ho già detto: mia figlia ti ama, e porterà pazienza. Tu guarirai e tutto questo diventerà un lontano ricordo.", rispondo un poco esasperato, più per convincere me stesso che Charles, perché se lui non guarisce ….. poveri noi!

"Lo spero signore!"

"Andiamo a dormire, domani dovremo svegliarci molto presto, come sempre del resto, visto che ci troviamo in un convento e dobbiamo assistere alla funzione delle cinque."

"Generale, verrò anch'io!"

"Ma no Charles, tu rimani ancora un poco a letto, andremo io e Louis."

"No Signore, desidero venire anch'io: voglio pregare Nostro Signore affinché mi aiuti a venire fuori da questa brutta situazione."

"Come vuoi ragazzo, ma pensa un poco più a te e meno a mia figlia. Lei sta bene, benissimo! Sono più che sicuro che ci farà diventare tutti matti. Poveri noi!"

"Grazie Signore, Voi siete come un padre per me."

"Ih ih ..Charles ti prego, non dirlo mai davanti a tuo padre, non vorrei che il mio amico George, si indispettisse. A proposito, spero che interverrà alle nozze di Catherine?!"

"Sissignore, i miei genitori saranno presenti."

"Bene, mi fa davvero piacere, avremo modo di trascorrere un poco di tempo per parlare dei nostri affari! … Charles, hai comunicato ai tuoi che presto avranno un altro nipote?"

"Ecco … no .. Signore …"

"Come! Non hai scritto per dare loro la bella notizia?"

"No …."

"Ma perché?"

"Vedete … mi vergogno un poco … alla nostra età .. e poi, siamo già nonni di due nipoti …."

"Suvvia Charles, almeno per una volta devo dare ragione a quell'insensata di mia figlia: siete ancora giovani e avete tutto il diritto di amarvi."

"Oh .. Grazie per la Vostra comprensione Generale!"

"E tu Louis, hai scritto ai tuoi?"

"Nemmeno io signore, avranno la sorpresa quando verranno a palazzo."

"Uhmm … immagino per lo stesso motivo di Charles, vero?"

"Beh … si … Generale, per me sarà davvero imbarazzante accompagnare mia figlia all'altare con mia moglie che avrà un vistoso pancione ..:", sorrido al pensiero. Mia figlia con un abito stretto, a segnarle il punto vita, lungo, riccamente decorato. E mia moglie con un abito largo, ampio, con dei fiocchi a sottolineare il ventre. No, questa volta credo che indosserà abiti più sobri rispetto alle precedenti gravidanze. In ogni caso, i miei genitori scopriranno di diventare ancora una volta nonni solo al loro arrivo a Versailles.

"Ih ih … Se proprio la cosa Vi imbarazzava così tanto, potevate pensarci un poco prima! Ih ih … Ma ormai mi sono abituato all'idea di diventare nuovamente nonno di altri due nipotini inaspettati! … Mi chiedo se Luisa stia bene, e se la creatura sia nata o magari stia per nascere, chissà!"

Palazzo Jarjayes

Sono seduta sul sofà della mia camera da letto, tra le mani stringo con preoccupazione la lettera che ho ricevuto dal mio amato marito. Charles non sta bene a causa del lungo viaggio e, come se non bastasse, era prevedibile: mia figlia lo ha sfinito. Augustin ha scritto che, se Joséphine fosse stata un maschio, sarebbe stata perfetta, chissà! … Però, povero ragazzo!

Marianne invece, come in tutte le sue gravidanze, continua a soffrire di stomaco, invece Oscar …. Oh povera cara, non si rende ancora conto di ciò che le sta succedendo. Sono davvero preoccupata! … E poi c'è la marchesa di Saluzzo, la futura moglie di mio cognato.

Il mio amato Augustin è solo, alle prese con un mucchio di problemi. Povero sposo, dovrebbe restare a casa a godersi la sua famiglia e invece, ha dovuto intraprendere una delicata missione e, come se non bastasse, è alle prese con ben quattro donne incinte, mi chiedo se riesce a gestire la situazione.

Spero solo che non stia facendo esasperare la mia ultimogenita, lei è il suo erede e da quando si è reso conto che la stirpe sarebbe finita con lei, è letteralmente impazzito. Prima per trovarle un marito adatto, ed è stato davvero difficile convincerlo che Oscar avrebbe dovuto fare da sola, ed ora che lei è felicemente sposata, Augustin vuole un nipotino. Un maschio, che si chiami come lui e che porti ulteriore lustro al casato. È di nuovo intento a pianificare.

Povera piccola, se la assilla anche solo la metà di quanto lo ha fatto con me, non la invidio proprio. Anzi …. Temo che Oscar possa fare qualche gesto eccesivo, sfidarlo a duello e fuggire via da lui. Per fortuna che c'è Andrè accanto a lei, a calmarla. Lui è così riflessivo, tranquillo e pacifico. Un vero santo!

Vediamo cos'altro scrive…

Mio fratello invece è riuscito a portare la marchesa di Saluzzo in un bordello. Ma io davvero non capisco come abbia fatto a scambiare un bordello per una locanda! Ma è davvero uno stolto, ingenuo, pazzo. Alla fine, è stato picchiato ed arrestato. Ora è in uno stato pietoso, Madame Anna necessita di riposo ed io mi ritrovo con un uomo in meno, visto che anche lui difficilmente potrà viaggiare a cavallo.

"Per tutti i Santi! Non è possibile!"

" E' permesso?"

"Sei tu Nanny, entra!"

"Volevate vedermi Madame Marguerite? Madame, cosa Vi succede, perché quella faccia?"

" Nanny, ho appena ricevuto una lettera di Augustin …"

"Ohh … Ci sono brutte notizie?"

"Ecco, riguardano mio cognato Armand .."

"Il mio ragazzo? Ditemi cosa gli è successo?"

"Nanny, Armand ha portato la marchesa in un bordello, pare che l'abbia scambiato per una locanda …"

"Santo cielo!"

"Ma non è finita! Poveretto, è stato picchiato e arrestato con la sua promessa sposa perché scambiato per un sodomita!"

"Oh Signore, questa poi! Ma dico quel ragazzo cosa sta combinando?! Ne sta facendo una dopo l'altra!"

"Nanny, Augustin dice che, Armand è ridotto in uno stato pietoso e sua moglie .. cioè, la sua futura moglie, a causa dello spavento, si è sentita male e necessita di cure!"

"Oh povera ragazza! Ohhh ma quando avrò tra le mani Armand, gli farò vedere io! Non avrà posto dove nascondersi!"

"Nanny, penso a mio marito, poveretto, è davvero in un mare di problemi!"

"Già, e non voglio pensare allo scompiglio che porterà in casa, quando verrà a sapere che il suo agognato letto non c'è!"

"Questo sarà un altro motivo di discussione. Comunque se vorrà il suo nuovo giaciglio, dovrà aspettare altri due mesi, prima non è possibile! Comunque gli scriverò …"

"Ma Madame, dove indirizzerete la lettera?"

"A Vienna naturalmente. Si fermeranno per qualche giorno alla corte dell'imperatore Joséph, così non appena saranno arrivati potranno avere nostre notizie."

"Oh Madame, anch'io voglio scrivere qualche riga a mio nipote!"

"Nessuno te lo impedisce Nanny, ma fallo entro stasera, perché domani mattina andrò a Parigi, le consegnerò al corriere."

"Si, certo Madame! Madame, perché mi avete fatta chiamare?"

"Domani mattina accompagnerò Catherine dalla sarta per la prova del vestito e tu dovrai occuparti di Luisa. Negli ultimi tempi mia figlia non sta bene, il dottore Lassonne dice che, molto probabilmente, il parto avverrà prima della data stabilita. Pare che Luisa sia più avanti con le settimane."

"Si, povera piccola, non sta per nulla bene e poi, negli ultimi giorni, si è appesantita moltissimo. Madame, dovreste vedere Maxim, è così premuroso con sua moglie che mi fa tanta tenerezza."

"Nanny, spero che con la nascita del bambino mia figlia diventi più dolce!"

"Speriamo Madame! Se non avete più bisogno di me, mi ritiro."

"Si, vai pure Nanny e grazie!"

"Buona notte Madame!"

"Buona notte Nanny!"

Appena Nanny chiude la porta, continuo a leggere …..

Mia cara, mi manchi. Non passa notte senza che io ti sogni. Sogno le tue mani gentili, leggere, sulla mia pelle. Sogno i tuoi capelli setosi che mi solleticano il naso. Sogno le tue labbra morbide sulle mie. Il tuo profumo ….. la tua dolcezza. Ho mille desideri da realizzare, mille fantasie da mettere in pratica, mille idee su come farti impazzire dalla gioia. Sogno di sentirti gridare il mio nome, come se fossi un dio pagano. Sogno i tuoi gemiti, il tuo respiro sulla mia pelle.

Oddio, Marguerite, non ce la faccio davvero più. Io ti amo, mi manchi come l'aria. Mai missione mi è stata più di peso di questa.

A presto, mia dolce sposa.

Con infinito amore e devozione,

Augustin.

Porto al petto la lettera e sussurro: " Oh caro sposo, anche tu mi manchi tanto. Spero di riabbracciarti presto!"

In crociera, Barcellona

Aizram: "Generale, la nave ha attraccato, tutte le nostre amiche ci stanno aspettando sul ponte, dobbiamo scendere per visitare Barcellona."

Generale: "Donzelle, abbiate un poco di pazienza: il capitano di questa imbarcazione mi ha appena consegnato una missiva ed io ho il dovere di rispondere! Un attimo solo che la sto firmando … ecco fatto! E' pronta per essere consegnata."

Terry: "Una missiva?! Non sarà ancora Perla Margot, con un altro cuoricino?"

Generale: "No, stavolta non è un cuore disegnato ma una lamentela da parte di una donzella, il suo nome è Laurameg .."

Aizram: "Laurameg?! Terry l'hai mai sentita prima d'ora?"

Terry: "Mai. Sarà un'altra simpatica e affezionata lettrice, sai una di quelle che leggono senza recensire."

Generale: "Probabile Madame, ma da ciò che scrive credo che sia stanca di leggere le nostre disavventure."

Aizram: "Pazienza Generale! Efp è un sito aperto al pubblico, nessuno costringe nessuno a leggere le vostre famigerate avventure."

Generale: "Si .. certo, una volta tanto debbo riconoscere che avete ragione."

Terry: "Generale, vi dispiace leggere, voglio sapere cosa scrive."

Generale: " Si certo, ma come sempre sarò io a rispondere donzelle!"

Aizram: "Ma certo Generale, siete voi il protagonista assoluto, a voi l'onore, come sempre, prego!"

Generale: "Ora ve la leggo…

Peccato, questo racconto è iniziato in un modo e finirà in un altro, nel non sense più totale. Non so cosa abbiate in mente, ma ormai le recensioni positive sono solo quelle delle vostre amiche. Quelle negative, invece, non le inserisce nessuno perché si sono scocciate tutte di leggere questa fanfiction. Quello che mi dispiace è che andrà nel programma recensioni senza meritarlo assolutamente, scavalcando magari una storia bella davvero e meritevole di essere ricordata.

Io ho risposto quanto segue:

Vedete, mia gentile e nuova amica,
Voi davvero ritenete che la mia storia non abbia senso? Ma perché?! E' la storia di un povero generale dell'esercito francese che vuole un erede per suo casato. Quante peripezie per questo povero uomo. Un uomo retto, tutto d'un pezzo - e bello che sia chiaro.
Avete ragione, per me tutte voi che mi scrivete siete mie amiche, perché io ho stima di ognuna di voi. Sono un galantuomo, animo nobile settecentesco. Voi dite che nessuno mette recensioni negative? Meglio, almeno per me! In ogni caso, provate a guardare quanti "mi piace" mi arrivano dalle amiche di Facebook. Senza contare le lettrici di Wattpad e ! Sono tantissime a leggere le mie avventure, e dio ne sono fiero.
Ma anche se fosse una sola lettrice, io continuerei ad esistere, fintanto che le due arpie continueranno a scrivere di me, del mio fascino e della mia rettitudine.
Ma ditemi, cos'è il programma recensioni? Io invero non sono ferrato in materia, sono solo un povero generale bistrattato da due pseudo autrici illetterate!
Vi auguro ogni bene, anche se non dovessi avere più occasione di discorrere con Voi.
Con affetto,
Generale Augustin Reynier François comte de Jarjayes

Terry: "Benissimo Generale, adesso che avete chiuso la busta possiamo andare!"

Generale: "Si, certo ma va portata all'ufficio postale per inviarla alla donzella!"

Luna: "Ci penso io, datela a me!"

Generale: "Madamigella Luna, quale onore! Voi qui?!"

Luna: "Generale, in via del tutto eccezionale ho raggiunto mia madre a Barcellona."

Generale: "Sono felice di vedervi, dopo così tanto tempo!"

Luna: "Grazie Generale, siete molto gentile!"

Armand: "Augustin, lo sai che dobbiamo scendere? Marguerite e tutti gli altri ci stanno aspettando."

Generale: "Si Armand adesso andiamo! … Anna, noto con piacere che marcate stretto mio fratello! Ih ih … Fate bene, nell'ultimo capitolo era praticamente assediato da una sfilza di suore, che pur di confessarsi da questo bel tenebroso, si sono inventate un mucchio di sciocchezze, vero Armand?"

Armand: "Ma non esagerare Augustin!"

Generale: "Io non esagero affatto … e poi, queste idee strampalate possono nascere solo dalle menti diaboliche di queste due improvvisate Autrici."

Aizram: "Come sempre i Vostri commenti, ci divertono moltissimo Generale!"

Generale: "Sarà, ma voi non fate che combinare guai!"

Luna: "Oh ... mio caro Generale!
Voi osate lamentarvi del maltrattamento che quelle due arpie vi riservino?
Ed io allora? Cosa dovrei dire che dell'una sono figlia? IO sono da compatire, non voi, che alla fine la subite solo come autrice!"

Terry: "Ma Luna, cosa dici?!"

Generale: "Oh mia dolce donzella come darvi torto! Vostra madre ha una mente diabolica, però … la promotrice di tutto è l'altra: Madamigella Arpia!"

Aizram: " GENERALE!"

Generale: "Non vedo perché Vi adiriate: ho detto semplicemente la verità. Vero madamigella Luna?"

Luna: "Ehmm … Vi prego, non costringetemi a rispondere. Non vorrei che appena tornate a casa, mia madre me la faccia pagare e Aizrram mi cancelli dalle sue amicizie di Facebook."

Generale: "Povera donzella! Certo che nemmeno voi avete una vita facile, a causa di queste due Arpie!"
Luna: " E si, ve l'avevo detto!… Comunque, non sono qui per parlare dei miei rapporti tra me, mia madre e Aizram, ma sono qui per voi! …. Su su ... fatevi forza, tanto al peggio di madame arpia non c'è limite!
Ella ha una fantasia smisurata, credetemi!"

Generale: "Ma dico! E lo dite a ME, che sono la vittima designata?"

Luna: "A quanto mi risulta, visto che leggo in anticipo le bozze che poi diventano capitoli, non siete l'unica vittima designata, che ne dite del povero Charles, di Joséphine, di vostro fratello, della marchesa …. A proposito …. Armand, riguardo ai tuoi occhi che hanno mandato in visibilio alcune suorine, come dare loro torto?! Avete lo stesso sguardo di mio padre! Ih ih ..."

Armand: "Madamigella, vi prego, non dite certe cose, abbiate un poco di riguardo per la mia dolce sposa che è in dolce attesa!"

Luna: "Suvvia Armand, Anna è consapevole che prima di lei sei saltato da un letto all'altro, è solo che da quando ti sei innamorato, vivi solo per lei. Vero caro ex cardinale?"

Armand: "Emm .. vero … scusami Anna .."
Luna: "Anna non siete un tantino gelosa?"

Anna: "Ecco … invero … un poco si. Però, ciò che conta per me è che Armand mi ami, come io lo amo, che sia un bravo marito e un ottimo padre!"

Armand: "Oh Anna, amore mio!"

Generale: "Emm .. Sull'argomento dell'ottimo padre ho qualche dubbio. Comunque, non appena saremo a Parigi, saprò come istruirti a riguardo! Ih ih …"

Luna: "Bene, vi auguro di rimettervi in viaggio senza imprevisti sgradevoli."

Generale: "Madamigella, avrei il piacere che vi uniste a noi, dobbiamo fare un'escursione per la città di Barcellona."

Luna: Ma certo Generale, possiamo andare, e poi debbo portare la vostra lettera all'ufficio postale!"

Generale: "Si, certo, le donzelle non devono aspettare. Andiamo!"

Marguerite: " Eccovi finalmente! Cosa è successo, perché avete tardato'"

Generale: "Marguerite, dovevo rispondere a una missiva …"

Marguerite: "Augustin, cattive notizie da Parigi?"

Generale: "Nulla di tutto questo cara. Ma su, adesso non parliamone, godiamoci questa bella giornata assolata di Barcellona! Ops .. scusate mie care e affezionate lettrici, sono stato davvero poco educato: non vi ho salutato!"

Tutti: "Buongiorno Generale!"

Australia: "Buongiorno vecchiaccio scimunito!"
Generale: "Gattaccia, ma perché non vi imbarcate per l' Italia?"

Australia: "Lo farò, ma con te! Ah ah ah ah …."

Shuuno: "Generale, vi ricordate di me?"
Generale: "Oh si certo … voi siete madamigella Shuuno!"

Shuuno: "In persona Generale!"

Generale: "Ma da quanto tempo! Forse non leggete più le mie avventure?"

Shuuno: "Ma no Generale, io leggo moltissimo non solo le vostre avventure ma anche le storie di altri lettori e solo che non ho tempo di recensirle. Gli studi mi portano via molto tempo e, poi, ammetto che mi lascio prendere dalla pigrizia. Pazienza!"

Generale: " Non ha alcuna importanza donzella, l'importante è che leggiate. Sapete, i miei precettori mi hanno insegnato che bisogna leggere tantissimo per …."

Joséphine: "PADRE! Se davvero la pensate in questo modo, allora perché non vi fa piacere che io legga?"

Generale: "Joséphine, quando parlo di lettura, mi riferisco a dei libri veri, non a quelli che ti passa Sassoin!"

Joséphine: "Padre, l'importante è che si legga, qualsiasi sia la lettura. Vero Alain?"

Charles: "Joséphine, perché non lo chiedi a me, anziché ad Alain?"

Joséphine: "Oh Caro, non prendertela, è solo che non voglio mortificarti, non so se comprendi!"

Charles: "OHHHH … BOUUU … Generale, avete sentito?"

Generale: "JOSEPHINE! Possibile che tu debba continuare a mortificare tuo marito?!"

Joséphine: "Padre, preferisco stargli lontano finché la sua marmotta non si sveglierà dal lungo letargo a cui le dannate Autrici l'hanno sottoposto, cos'altro debbo fare?! Su, ditemelo voi!"

Generale: "Cosa vuoi che ti dica?! Jo, devi portare pazienza!"

Shuuno: "Ih ih … E' pazzesco solo ad ascoltarli! Autrici di "Avventura " non posso che complimentarmi con voi: la storia continua più bella e intrigante che mai. Spero che continuiate a farmi ridere e trascorrere tante altre serate in allegria."

Aizram: "Oh grazie Shuuno! Noi facciamo del nostro meglio affinché i nostri lettori trascorrano qualche minuto in allegria!"

Shuuno: " Oscar, mi hai strappato una risata irrefrenabile, quando hai minacciato tuo zio di volergli tagliare il codino … Ah ah ah .. se ci penso rido ancora! Ih ih ih …"

Oscar: " Madamigella, ma vi pare corretto che mio zio e mio padre … un momento …. Mio padre …"

Generale: "O .. Oscar, co cosa c'è?"

Oscar: "Padre, ora che rifletto, voi siete responsabile quanto vostro fratello ..."

Generale: "Ma …"

Oscar: "Umm… Autrici!"

Terry: "Si, cosa c'è Oscar?"

Oscar: "Fate in modo che sfidi a duello anche mio padre! Ih ih .. Desidero tagliare anche il suo codino!"

Generale: "No, ti prego … tua madre lo adora … gulp …"

Aizram: "Terry che ne pensi?"

Terry: "Non ci abbiamo pensato, però che idea …"

Generale: "No no no… Autrici vi prego non fatelo .. vi supplico!"

Aizram: "Come! Ehi Terry, ci ha chiamato Autrici, non Arpie, che strano! Ih ih …"

Shuuno: "Josephine, tu sei un mito: la tua confessione mi ha fatto ridere a crepapelle, pensa che mi è venuto il mal di pancia."

Joséphine: "Ih ih … Shuuno, sapessi quanto ho riso! Devi sapere che confessare lo zio è molto divertente, ti assicuro che ha più colpe lui, che noi tutti messi insieme! Ah ah ah …"

Armand: "Ma nipote, cosa dici?"

Joséphine: "Su ammettetelo che è così. Non mi avete detto che vi manca Anna e vi basterebbe anche un muro per giacere con lei?"

Generale: "Ohh … fratello degenerato!"

Armand: "Non l'ascoltare Augustin! E poi, forse tu non l'hai fatto sulla scrivania di nostro nonno? … Scusami Marguerite!"

Marguerite: " Cielo! Non voglio nemmeno pensare a cosa accadrà quando tutti torneranno a palazzo. Sono sicura che sarà il caos totale."

Generale: "Emm .. tranquillizzati Marguerite. A proposito ….. il nostro letto …"

Marguerite: "Augustin, il nuovo letto non c'è, capito! Se vorrai dormire, dovrai accontentarti quello di sempre o di uno qualsiasi."

Generale: "Non ci penso nemmeno! Sono stati tutti profanati da tua figlia e dalla marmotta che al momento è caduta in letargo!

Marguerite: "AUGUSTIN!"

Australia: "Che shooo! Vecchio pazzo sei davvero uno shoman! Ih ih …"

Generale: "TACETE GATTACCIA!"

Australia: "E TU CALMATI VECCHIACCIO RIMBAMBITO!"

Shuuno: "Armand sei unico, anticonformista e molto ma molto simpatico."

Armand: "Non so a cosa vi riferiate madamigella … ho capito … forse perché sono stato indotto a peccare nuovamente?"

Shuuno: "Su Armand, non dire certe cose, sei stato costretto dalle circostanze per dare un ricovero ad Anna e alle altre donne."

Joséphine: "Ih ih .. Zio, voi siete un uomo religioso, immagino che prima di sposarvi dovrete confessarvi e, di peccati, ne avete davvero tanti sulla coscienza! Ih ih … L'avete fatto perfino nella sacrestia! Ih ih …"

Armand: " NIPOTE!"

Shuuno: " Ah ah ah ah … La vostra è davvero incredibile "Avventura!" Arpie non mollate, abbiamo bisogno di ridere! GRAZIE di esistere!"

Terry: "Oh sei troppo buona Shuuno, grazie di cuore! Ma … Shuuno, tu non hai lasciato anche un commento su wattpad?"

Shuuno: "Certo Terry è che, dopo mesi di assenza dal mandare una lettera al Generale, ho preferito scrivergli anche su wattpad, sai io leggo su entrambi i siti, poi mi hai portata qui a Barcellona, tanto meglio: ho potuto interloquire un po' con tutti i personaggi. Vi prometto che d'ora in poi sarò più presente."

Aizram: " Grazie Shuuno, che cara che sei! Bene, come sempre siamo rimasti solo noi sulla nave: tutti i passeggeri sono sbarcati."

Generale: "Meglio! Madamigella, i panni sporchi si lavano in famiglia, e ogni qualvolta ci riuniamo non facciamo altro che discutere! Avanti chi è il prossimo!"

Katia: Io, Generale. Charles, mi dispiace davvero per ciò che ti sta succedendo."

Charles: "Oh madame Katia, voi nemmeno immaginate quanto stia soffrendo!"

Katia: "Charles, però non devi assolutamente pensare che tua moglie non ti ami più solo perché non riesci a soddisfarla."

Charles: "Madame, sono davvero preoccupato. E se poi non riuscirò più a tornare funzionante?!"

Clodda: "Suvvia marchese …. Se proprio naturalmente non ci riuscite, provate a prendere le erbe dello zio Armand! Non vi preoccupate non siamo certo qui a giudicarvi per questo!"

Lupen: " Certo che Joséphine non ti lascia tranquillo!"

Charles: "Già … povero me!"

Lupen: "Charles, se non vuoi essere strozzato da tua moglie, devi farti aiutare da Armand."

Charles: "Armand, mi aiuterai vero?!"

Armand: "Tranquillo Charles, ti ho promesso che ti aiuterò con le mie erbe e lo farò non appena mi sarà possibile!"

Charles: "Sniff .. Grazie Armand!"

Generale: "Già Madame ... poveretto! Mio genero mi fa davvero pena."

Katia: " Joséphine, lo ami vero? Comunque potresti fare altre cose invece di pensare solo a quello."

Generale: "Già ... giocare a scacchi, leggere un buon libro, ho detto leggere, che sia chiaro, passeggiare, sorseggiare un te ... ma Joséphine ..."

Clodda: "Donne non vi preoccupate...lo zio Armand non è da meno di Jo! Ih ih …."

Joséphine: " Finalmente qualcuno che riconosce che lo zio non è più casto di me! Era ora!"

Clodda: "Oscar, tra voi e vostra sorella maggiore, credo morirò molto presto dalle risate!"

Oscar: "Mia sorella per la confessione, vero?"

Clodda: "Infatti .. ih ih ih … e tu per l'intenzione di tagliare il codino a tuo zio .. ih ih …"

Oscar: "Ih ih … che farei per tagliare anche quello di mio padre! Ah ah ah ah…"

Clodda: " André grazie per avermi concesso un ballo, anche per una sola una volta. Oh Oscar non sapete quanto vi invidio!"

Oscar: "Madamigella, André è ciò che desidero sopra ogni cosa. Stare con lui, anche per una sola passeggiata, mi riempie il cuore …"
Joséphine: "Suvvia sorellina, c'è ben altro da fare con un marito!"

Oscar: " JOSEPHINE!"

Lupen: "Carissima Oscar, lo sai che rispetto te e André, però ho qualcosa anch'io da dirti: se la " tartaruga " di tuo marito piace a tutte le donne, suorine comprese, perché André è un vero adone!"

Oscar: "Madame Lupen, anche voi avete guardato in un certo modo mio marito?!"

Lupen: "Calmati Oscar, André ama solo te. Vero mio bellissimo André?"

André: "Oscar questo lo sa. Non faccio che ripeterglielo quando siamo in intimità, vero amore?"

Oscar: "ANDRE'!"

Joséphine: " Tzé .. e poi la ninfomane sarei soltanto io! Ma sentilo il cognatino, che un tempo batteva tutti con la sua castità, anche lo zio Armand, che di castità ne sentiva SOLO parlare!"

Generale: "GENERO DEGENERATO, COME OSI PARLARE IN QUESTO MODO IN MIO PRESENZA?! E POI, NON HAI ALCUN RIGUARDO PER MIO NIPOTE!"

Australia: "Vorrai dire: tua NIPOTE, vecchio scimunito!"

Generale: "VI ORDINO DI TACERE GATTACCIA!Possibile che non abbiate nulla da fare?"

Australia: "Certo che ho da fare: debbo rompere le scatoline a un certo Generale! Ih ih …."

Generale: " Uhmmm … maledizione!"

Armand: "Fratello, non imprecare lo sai che è peccato!"

Generale: "TACI ANCHE TU, Armand, in questo momento non mi va di ascoltare i tuoi sermoni!"

Australia: " Ah ah ah … Le risate che mi son fatta cara.. e si, mi spiace dirlo ma contro di te.. Oscar tesoro!"

Oscar: "Come!"

Australia: " Ihih un duello "posticipato" di 4mesi contro tuo zio... ma io dico! Ahahahaha Gli ormoni ti stanno facendo frullare la testa, diavolo biondo? Ihih Mica e colpa del nostro povero Armand se la scellerata rompiscatole di Gertrude la megera ha ascoltato o meglio... origliato Oscarina!"

Oscar: "Australia, riconosco che sono un tantino nervosa, però mio padre e lo zio devono fare attenzione a ciò che dicono: basta poco per trovarsi coinvolti in uno scandalo. E poi, secondo voi, come avrei dovuto reagire, visto che quella " pinguina" voleva costringermi alla confessione? Io non ho fatto nulla di male. Amo André, nessuno può colpevolizzarmi per questo!"

Australia: ".. Ma .. ma .. ma pure contro le Arpie e le gentil donzelle lettrici decidi di batterti?"

Oscar: "Beh, adesso non esagerate! Come potrei sfidale a duello le Autrici che sono le artefici di tutto questo? E poi, riguardo alle lettrici, so perfettamente che hanno un'adorazione non soltanto per André ma anche per me, altrimenti non leggerebbero le avventure che le scrittrici improvvisate, come Terry e Aizram, scrivono su di noi!"

Australia: "Vero, ma, mi sa che la tua gelosia ormai e arrivata a livelli... preoccupanti! Oh mamma! Ma che è?! Solo io non sbavo dietro ne a André ne TANTOMENO al fuori di testa di tuo padre?"

Generale: "Ehi gattaccia, io non sono fuori di testa! Che vi sia chiaro: sono un uomo logico e assennato!"

Australia: "Ah ah ah .. Seeee vabbé .. assennato e logico tu, vecchio scimunito! Ah ah ah … Una su mille... ahah che tra "seguaci" di Efp, Wattpad, FanF, FB... qui un .. racconto parallelo bisognerebbe creare.. ihihih. Sto siparietto sta "taking over the whole fiction".. ihihih grazie autrici (un po' toccate anche voi ahaha) che ci rendete partecipi in prima persona alle avventure scellerate ma esilarantissime dei nostri eroi...

Terry: " Ah ah ah ah … Scusa per l'immodestia Australia, ma la storia ci insegna che soltanto dalle persone toccate come noi, nascono dei piccoli capolavori!

Aizram: "Ah ah ah ah … Vero Terry e noi siamo MOLTO toccate! Quasi come il dottor Frankenstein del romanzo di Mary Shelley, che ha creato la sua creatura, il suo mostro!"

Terry: "Ah ah ah ah ….. E noi abbiamo creato il nostro mostro!"

Generale: "Che sarei IO, non è vero?"

Aizram: "Esatto! Ih ih …"

Generale: "Arpie impertinenti!"

Terry: "A proposito di persone toccate Aizram, quanti capitoli vuoi ancora scrivere?"

Aizram: "Terry, per quanto mi riguarda, siamo ancora a metà strada! Ah ah ah ah ah …."

Terry: "Non credi di esagerare?"

Aizram: "Assolutamente! Terry, nel corso della nostra esistenza succede di tutto. Se ciascuno di noi dovesse annotare su un diario utto ciò che accade, non basterebbero i libri di un'intera biblioteca, figurati poi per una grande famiglia come i Jarjayes!"

Generale: "AIUTOOOO! Queste sun due foll!"

Aizram: "Ih ih … Generale, noto con piacere che avete imparato qualcosina del mio dialetto!"

Generale: "VOI SIETE FOLL! IO VOGLIO TORNARE NELLA QUIETE DEL MIO TEMPO!"

Aizram: "Quiete?! Allora non avete capito nulla! Nel vostro tempo a breve non ci sarà la quiete ma la RIVOLUZIONE!"

Generale: "PER TUTTI I SANTI DEL PARADISO! ARMAND! TI ORDINO DI PREGARE!"

Aizram: "Zut Generale!"

Australia: "Ih ih … comunque …. Dopo questo piccolo schatc vorrei continuare …."

Terry: "Avanti Australia, vai avanti!"

Australia: "Grazie simpatica Arpia! Ih ih … Ma come ha osato ordinare a Oscar di confessarsi? Donna, suora.. PINGUINA? Ahahahahaha qualsiasi cosa tu sia! Ma ti rendi conto che il diavolo biondo è chiamato cosi per un motivo? Ahaha avesse potuto la nostra Oscarina ti avrebbe già... affettata ben bene! Ihihih e io li ad applaudire!"

Suor Gertrude: "Madamigella, mi sono perfettamente resa conto che questa famiglia è fuori da ogni schema: sono tutti fuori di testa. Perfino il comportamento del cardinale lascia a desiderare! Ma dove si è mai visto che un uomo di chiesa debba avere un'amante e addirittura dei figli!"

Tetide: " Suor Gertrude, su questo argomento sono perfettamente d'accordo con voi!"

Suor Gertrude: "Ohhh finalmente sento qualcosa di assennato! Meglio che torni nel mio tempo, non voglio ascoltare più simili sconcezze, Con permesso!"

Australia: "Diooo, lasciate sta prigione .. adesso! Di corsa!

Tetide: L'atmosfera si va surriscaldando…"

Joséphine: "Magari! Ma qui non succede mai nulla!"

Tetide: "Joséphine, possibile che qualsiasi cosa che ti si dica, la riconduci esclusivamente a quello?"

Joséphine: "Madame, credete che sia … malata? … Sniff … almeno voi cercate di aiutarmi!"

Tetide: "Ma io non posso fare nulla, chiedetelo alle Autrici."

Joséphine: "Ma non sentono ragioni, come faccio!"

Generale: "Nulla mia cara figliola, sopporta e basta! E adesso taci!"

Tetide: "Ben detto! Dovreste imporvi un poco di più con Joséphine."

Generale: "Madame, è ciò che faccio ma a quanto pare non ottengo alcun risultato."

Tetide: "Oscar ormai non mi stupisci più …."

Oscar: "Madame, si è vero sono gelosa, isterica e vendicativa. Forse sarà la gravidanza? Chissà!"

Tetide: "Probabile, magari dopo aver dato alla luce Sophie ti darai una bella calmata! Armand dovresti dire la verità alle povere suore, così non cadresti più nel peccato."

Armand: "Madame Tetide, ormai è troppo tardi. Dovrò officiare l'ultima messa domani mattina e spero di non andare nuovamente nel confessionale se non per confessarmi, povero me, quante cose avrò da dire a padre Antonin!"

Agrifoglio: "E' stata una lunga giornata di confessioni, vero Armand?"

Armand: "Oh Madame che serata! Meglio non ricordare. Voi nemmeno immaginate quante sciocchezze ho dovuto sentire!"

Agrifoglio: "Beh, Armand da... uno spretato quale voi siete, immagino! Ih ih …Generale non avete nulla da dire sulla vostra famiglia?"

Generale: "Madame, meglio che non mi esprima, altrimenti salta il giro per Barcellona!"

Agrifoglio: "Ah ah ah … come darvi torto! Abbiamo l'isterica, la ninfomane, un marito in sciopero..."

Generale: "Sante parole Madame! Quindi potete immaginane in quale situazione mi trovo."

Agrifoglio: "Già … Povero Charles, lo capisco pure! Joséphine lo ha ridotto in schiavitù e lui ha fatto lo sciopero di Lisistrata in versione maschile!"

Charles: "Madame Agrifoglio, io davvero non riesco più a sostenere questi ritmi, sono un povero uomo d'affari non una macchina da guerra!"

Joséphine: "CHARLESSS! Ahhhh noooo … che cosa mi tocca sentire da mio marito! PADRE VOGLIO TORNARE IMMEDIATAMENTE A PARIGI!"

Generale:"Lo chiedi a me?! Parla con le Autrici!"

Joséphine: "AHHH BOUUUU … Allora non serve a nulla! Sniff …."

Lupen: "Su, calmati Joséphine, il povero Charles con " la marmotta in letargo" mi fa tanta pena!"

Joséphine: "Sniff … madame Lupen, a voi fa pena ma in me provoca un certo desiderio! AHHHHH BASTA NON CE LA FACCIO Più!"

Aizram: "Che esagerata che sei Joséphine! A Parigi ci tornerete tra meno di tre settimane e il tempo stringe …"

Joséphine: "Non abbastanza Aizram!"

Terry: "Joséphine ma credi davvero che tornando a casa sarai tranquilla?"

Joséphine: "Certamente, non vedo cos'altro potrebbe accadermi!"

Aizram: "Nulla di particolare, almeno fino alla nascita di tutti i nipotini!"

Generale: "Nooo … Esigo sapere cos'altro avete in mente voi due, avanti, parlate!"

Terry: "Impossibile, non possiamo, svelare i nostri piani, ovvero i progetti futuri."

Generale: "Arpie vi prego, abbiate pietà per la nostra sgangherata famiglia!"

Aizram: "Generale, proprio perché vogliamo rendervi felici, le vostre peripezie non finiranno con il vostro rientro a Parigi."

Generale: "Continuo a non capire …"

Terry: "Voi altri non lo sapete …. Ma il Generale si …."

Louis: "Sapere cosa?"

Aizram: "Generale, vi ricordate quando siamo stati nella nostra Parigi, dico nostra perché vi parlo del nostro tempo …"

Generale: "….. Ora ricordo! Era il quattordici Luglio e c'erano i festeggiamenti per la presa della Bastiglia …"

Aizram: "Già …"

Generale: "Gulp …. Dunque tra qualche mese, a Parigi ci sarà la rivoluzione?!"

Aizram: "Esatto! E non possiamo dirvi altro!"

I protagonisti: "COSA! La rivoluzione?!"

Aizram: "Calmatevi, non vi accadrà nulla. A voi ci pensiamo io e Terry. E adesso basta, non possiamo dirvi nient'altro, se non di stare tranquilli. Parola di Autrici!"

Generale: "Sniff … grazie Arpie!"

Australia: "Sentito vecchio scimunito?! Vi porteranno tutti in salvo, altrimenti IO come farei a divertirmi ancora?! Ih ih …"

Generale: "Tacete gattaccia, sono già nervoso per conto mio!"

Agrifoglio: "Calmatevi Generale, a quanto ho appreso, le vostre avventure non si concluderanno con il vostro rientro a Parigi!"

Generale: "Infatti …"

Agrifoglio: "Parliamo di cose allegre e divertenti, dunque, dove ero rimasta … Ah si … Armand, pur conoscendo la gabbia di matti della tua famiglia, hai deciso di mettere su una tutta tua."

Armand: "Madame, tutti sappiamo che il fuoco brucia, però ci piace scottarci!"

Anna: "Ma cosa dici Armand!"

Armand: "Anna, io desidero bruciarmi con te ma le Autrici non me lo permettono!"

Joséphine: "Sentito Padre! E poi, dite che IO sono la lussuriosa o MEGLIO la ninfomane della famiglia!"

Generale: "Jo, ti prego!"

Agrifoglio: " Ma come, non ti piaceva vivere nella pace degli angeli, all'ombra di un chiostro, protetto da un altare?"

Armand: "No Madame, quella vita non mi apparteneva, ho resistito fin troppo tempo, gli altri hanno deciso per me, ahimé!"

Agrifoglio: " Sarà, ma ecco che hai dato un calcio a tutto e si è messo nei guai con le sue stesse mani! Che tipo che sei Armand!"

Armand: " Madame Agrifoglio, sono sicuro che sarò immensamente felice con Anna e i miei figli! A proposito Autrici, mia moglie mi darà un maschio o una femmina?"

Terry: "E' importante per te saperlo Armand?"

Armand: "Beh .. mi piacerebbe avere una bella bambina. Bella e dolce come la mia amata moglie!"

Aizram: "Ih ih … Armand, non ti piacerebbe una Joséphine in miniatura?"

Armand: "NOOO VI PREGO! Abbiate pietà di me!"

Autrici: "Ah ah ah …"

Generale: " Arpie, dategli tutte le figlie che desidera, anche un intero esercito. L'importate è che i miei eredi siano maschi, più maschi possibile! Ih ih ih …."

Autrici: "Ah ah ah ah …"

Generale: "Che brutta risata! Mi fanno davvero paura, chissà che intenzioni hanno quelle due Arpie Marguerite!"

Marguerite: "E chi può dirlo mio caro. Staremo a vedere!"

Australia: " Ah ah ah che ridere! Una figlia per Armand, tale e quale a sua nipote! Ah ah ah ah …"

Armand: "No, vi prego …"

Australia: "Armand, se le Autrici decideranno, Tu non potrai farci nulla! Ih ih … Comunque passiamo ad altro! Che si può dire? Il dolore di pancia dal ridere con i vari ...peccati confessati al nostro ex-cardinale! Ihihih."

Armand: "Già … addirittura una suora mi dice di avere rubato la marmellata. Ma dico siamo davvero sull'orlo della follia?!"

Australia: "Ih ih … Ma il confronto tra tè, Armand, e Jo flagello di dio è fenomenale..."

Armand: "Oh madamigella, per colpa di mia nipote sono nuovamente caduto nel peccato: ho immaginato in tutti i modi di giacere con mia moglie. Mia nipote è una donna pericolosa!"

Joséphine: "Zio, ci manca solo che diciate che IO vi induca in tentazione! Ma siete fuori di testa o cosa! Ammettetelo: Voi non riuscite più a trattenervi e non è giusto che mi incolpiate! Perché non fate uso di un calmante? Tanto avete quelle famose erbe dei frati certosini. Vedrete, starete decisamente meglio. A proposito, preparate una bella tisana a mio marito, magari la marmotta riesce a svegliarsi dal suo letargo!"

Generale "JOSEPHINE!"

Joséphine: "Padre, se le mie parole vi infastidiscono, non ascoltatemi e giratevi dall'altra parte!"

Australia: " Jo tesoro mio, sei fantastica. Ihihi ehhhhh, lo so che stai passando un periodo abbastanza ... restrittivo in tutti i sensi ahahaha... ma ricordati che prima o poi tutto tornerà al suo posto … ehm, se fai la brava e la gentile con le arpie! Ihihi! Non vedo l ora che Tutta la truppa lasci Gertrude... una antipatia genuina per sta.. pseudo- capa del convento."

Oscar: "Dopo quanto accaduto, tutti noi vogliamo scappare da quel posto! Io confessarmi! Tzè!"

Australia: "Ahaha Charles, non preoccuparti che Armand ti sistemerà per benino ahah... chiamale tisane del diavolo... ma qualunque aiuto per soddisfare la tua donna, no? Ben venga Ehehe."

Charles: "Lo spero madamigella! Sniff … perché nel prossimo capitolo succederanno delle cose che …. BOUUUU ….."

Generale "OHHH CHARLES, BASTA PIANGERTI ADDOSSO!"

Charles: "Ssssissignor Generale …"

Australia: ".. Ehm in tutto questo che avete fatto con Elena e Victorino? Oh santi nubi, li avete lasciati soli soletti!? Ihihih. Ben venga la cosa.. almeno si conoscono un pò di più, no cara Jo? "

Joséphine:"Voi lo credete davvero? Secondo il mio modesto parere, il mio povero cugino è un imbranato!"

Australia: "Ahhhhh … dimenticavo! Voi starnazzanti donne sembrate tornate ragazzine d estate sulla spiaggia completamente pazze per sto famigerato "Mister Maglietta Appiccicata"!"

Shuuno: "Ma come, non l'hai visto?! Ahhh che corpo che ha il nostro Andrè!"

Australia: " Ahahah grasse risate... anche se devo nascondermi da Oscar, magari si arrabbia pure con me! Ihih certo che sto Adone ha incasinato tutte ... ve lo stavate litigando come se fosse un giocattolo! O una ghiottoneria da... assaggiare il più lentamente possibile! Ahhhh, sono tremenda!"

Aizram: "Terry, ma Australia si riferisce a noi che abbiamo preteso un ballo oppure alle suore?"

Terry: "Sinceramente non ho capito nemmeno io, comunque, come si fa a non ammirare un uomo simile!"

Aizram: "Scc … come ha appena detto Australia: meglio non farci sentire da Oscar!"

Terry: "Si si vero. Qui rischiamo di vederci recidere i capelli!"

Australia: "Ahaha. Che ridere.. ehehe anche se André, senza offesa, ma non hai nulla in più del mio tesoruccio! Ihih."

Aizram: "Emm Bene signori e signore, vogliamo aggirarci per questa splendida città?"

Terry: "Avanti, tutti in marcia!"