Colazione e pettegolezzi

Versailles

E' notte ... Attraverso un'infinità di corridoi fino a giungere dietro la porta del mio Hans. Ci sono due guardie di picchetto, appena mi vedono si mettono sull'attenti, anche se il viso è coperto da un sottile velo, sanno che hanno di fronte la Regina di Francia, fingono però di non vedermi. Apro la portadecisa ed entro.

Faccio il mio ingresso decisa, vedo il mio Hans nel suo letto, è sveglio, sfilo il velo dal volto e mi precipito da lui, mi avvento sopra di lui, lo abbraccio lo bacio e sussurro: "Hans ... mio Hans! ..."

"Antonietta! Mia amata!" rispondo stringendo a me la mia amata Regina. " Maestà, Voi non siete solo la Regina di Francia, Voi siete la Regina del mio cuore…"
"Oh Fersen … Fersen …"

" Mia Regina, siete così bella nel vostro abito rosa, i vostri capelli quasi sciolti, lunghi, morbidi e setosi…. Mi fate impazzire …"

"Oh Hans ... Hans ... Mi dispiace davvero che mia sorella Vi abbia confinato nelle Vostre stanze ..."

Sento la voce della mia Regina, ha un tono preoccupato e dispiaciuto, sussurro: " Mia dolce Antonietta, la mia Regina, il mio sogno impossibile, il mio amore che mai potrà essere vissuto appieno, alla luce del sole…. Antonietta! Adesso che siete qui con me! Amore mio!"

"Mio amore ..." sussurro stringendomi a lui.

Abbraccio la mia amata, la stringo forte, inizio a slacciarle l'abito, le sbottono i laccetti del corpino. La voglio, la desidero!

"Oh Hans ... quanto Vi desidero!"

"Anche io... mia amata!" nellafoga del nostro abbraccio Antonietta mi schiaccia il piede, digrigno: "Arg … maledizione che male!"

"Cosa Vi succede Hans? Forse Vi ho fatto male?"

Mi allontano, saltello, tiro su la gamba e mi guardo il piede. "Che male! Ops … che dolore!"

"Ma cosa Vi è successo?"

Avvampo per il dolore, cerco di trattenermi ancora e con il fiato corto sussurro: "Un incidente …"

"Oh mio Dio! Ma cosa Vi è successo?"

Mi siedo alla poltrona e, guardandomi l'alluce, rispondo: "Mi si è spezzata l'unghia … non credevo che facesse tanto male!"

"L'unghia?! Ma Hans, com'è potuto accadere?"

Sorrido, sussurro: "La mia Antonietta, così dolce a preoccupata. La mia Antonietta, innamorata, il mio amore, il mio angelo."
"Oh Hans… Vi prego raccontante!"

"E' caduta accidentalmente la pistola di Vostra sorella sul piede e si è spezzata … anzi, si è quasi staccata. Che male!"

"Pistola! Avete detto pistola? Ma come, mia sorella gira armata?"

"Si. Davvero non lo sapevate?"

"I … Io?!"

"Vi vedo sorpresa, forse non sapevate davvero che Vostra sorella gira armata anche qui a Versailles.?"

"Certo che no. Ma perché? E poi perché l'ha tirata fuori?! .. Ohhh .. Hans, forse voleva uccidervi?"

"Ma no! L'Imperatrice si è semplicemente fatta valere in veste di sorella maggiore, tutto qui!"

"Ma come, io davvero non capisco! … Ecco … veramente … lei non vede di buon occhio la nostra relazione, dice che Voi … Voi … dice che non mi siete fedele e che correte dietro a tutte le donne di Versailles!"

Mi alzo claudicante dalla poltroncina, mi avvicino alla mia donna, l'abbraccio e ribatto: "Mia amata Antonietta, Voi lo sapete che il mio cuore appartiene a Voi soltanto. Io Vi amo Antonietta, Vi amo con tutto me stesso." Dico baciandola con passionee stringendola di più a me. Inizio ad infilare la mani all'interno del suo abito nel tentativo di raggiungere la sua pelle, morbida, profumata e liscia.

Sono appena rientrata da palazzo Jarjayes, le mie cameriere mi stanno aspettando per la vestizione notturna, ordino: "Andate via, so cambiarmi anche da sola, non tengo bisogno di nisciuno! (nessuno) Via via!"

Vediamo sua Maestà gesticolare per allontanarci, che donna impossibile, prepotente e maleducata. Tutt'altra cosa rispetto alla nostra Regina.

"Si Maestà!" Facciamo un inchino ed usciamo rapide.

"Ohh spero che capiscano che nu tengo chiù (non ho) bisogno di nisciuno (nessuno) per vestirmi?! … Uhm … mi chiedo cosa starà combinando lu svedese?! … Bah credo che sia rimasto confinato nei suoi appartamenti … però è di Antonietta che mi preoccupo, chilla svitata sarebbe capace di intrufolarsi nelle sue stanze ignorando persino le guardie e così facendo farebbe parlare di sé. Meglio che vada a controllare chillu (quello) Fessen. "Dico lasciando i miei appartamenti. In punta di piedi raggiungo la stanza, sussurro: "Eccomi dietro la stanza del Fessen." Vedo le due guardie farmi il saluto ma sono imbarazzate.Ma perché tengono quelle facce? Forse lu svedese è scappato? Ma no, cosa vado a pensare?! Credo … ahhh forse ho capito …

Sono stretta al mio Hans, ormai indossiamo solo abbigliamento intimo, quando all'improvviso vediamo la porta spalancarsi, sussurro: "Oh mio Dio!Carolina cosa ci fai qui?"

"UèAntoniè! Ma sei pazza?!" urlo mettendo le mani sui fianchi e guardando in malo modo mia sorella.

"No no ... non è come tu pensi ..." dico cercando la mia veste.

"Certo...come no!Dimmi sorellina sei forse in udienza privata con lu svedese?"

Sento la voce sarcastica ed irritata di mia sorella, accidenti, mi sento tremendamente in imbarazzo, al suo cospetto mi sembra di essere ancora una bambina.

"Ma cosa dici?!"

"Io cosa dico?! Ma se hai appena detto che non è come penso! E vuje svedese dei miei stivali, site (siete) proprio nu pourc! Forse non avite (avete) trovato nisciuna (nessuna) femmina per scaldarvi il letto e avite scelto mia sorella? Avanti, parlate!"

"Maestà ... imperatrice Carolina spero che non vogliate dare uno scandalo..."

"Io?! Voi due semmai! E adesso Antoniè ti vesti e vieni via con me!"

"Con te?! Ma perché?! Carolina ti prego! In questo momento Luigi sta dormendo ed io ... Oh NO, io rimango con il mio Hans."Rispondo decisa nel tentativo di tenere testa a mia sorella. Ma lei è così forte, decisa, autoritaria e carismatica.

"NO! Tu vieni via con me!"

Batto i piedi e rispondo: "Ma perché?!"

"Perché si! Ora basta! Vuoi capire che tu sei la Regina di Francia?!"

"Ma Luigi nemmeno si accorge di me, non mi ama come io non amo lui."

"Forse Luigi ha un'amante?!"

"A … amante?! ... Ecco ... io ... no ... non ho mai sentito voci sul suo conto ... credo di no."

"Ecco! Vedi? Ti ama! Ed ora vedi di smetterla di fare i capricci e comportati da Regina!"

Guardo l'imperatrice e ribatto: "Perdonatemi Maestà, ma Voi siete innamorata della Maestà di Ferdinando?"

"Zitto Voi! Non Vi hanno detto che non potete parlare ad una Regina se non siete prima stato interpellato?! CAFONE!"

Indosso in tutta fretta la vestaglia da camera, mi inchino e sussurro: "Vi chiedo di perdonarmi Maestà…"

"Perdonare a vuje?! Ma certo! Solo se lasciate in pace chista (questa) pazza! Ma lo sapete che se qualcuno la volesse male finirebbe dritta dritta in convento? E poi ... Antoniè ti consiglio di risolvere i problemi del tuo paese, anziché di pensare a chisteommo( quest'uomo) che è un traditore impenitente!"

"Ma Carolina …. anche una regina ha diritto ad un poco di felicità, non credi? Ed ora ….. ti prego di uscire da questa stanza e non fare parola con nessuno di ciò che hai visto."

"Antoniè ma scherzi?! Forse le guardie non ti hanno vista entrare?"

"Beh …. ma loro sono affidabili, non parleranno!"

"Oh ma non è possibile!" punto il dito contro lu svedese e continuo: "E vuje conte di Fessen…"

"Fersen, Maestà…"

"Fessen o Fessenvuje rimanete nu povero fesso!"

"Ma … Maestà…"

"Statte zitt!" (state zitto)

"Co cosa avete detto? Con tutto il rispetto non Vi capisco …"

"Vi ho detto di tacere! … Uhm … io Vi chiamo Fessen ma lu vero fesso è chillo povero Gigino! Ahhhh … Che brutta situazione!"alzo gli occhi al cielo, continuo: "Davvero non capisco come possa esserti innamorata di questo soggetto."
"Ma cosa dici Carolina?!"

"Dico ciò che penso, va Buon?!(bene)

Fersen ribatte: "Maestà, chi sarebbe …... Gigino?"

"Ohh Ma oltre ad essere nu pourc site pure nu tonto! Gigino è mio cognato, se non che lu povero cornuto del Re di Francia!"

"Oh ma io … non è mia intenzione di mancare di rispetto al Re d Francia…"

"Davvero?! Quindi lo rispettate portandovi a letto sua moglie!"domando sarcastica, possibile che questo pazzo non abbia ancora capito che deve lasciare in pace mia sorella?!

Batto nuovamente i piedi e ribatto: "Ora basta Carolina! Hans ed io ci amiamo."

Punto il dito contro mia sorella e continuo: "Forse TU ami chistofetirente ma lui … lui … Antoniè ma lo sai che non sei l'unica donna? Ma si proprio 'na scema!"

"Antonietta … ti piace essere tradita dal tuo amante?"

"Ca Carolina …"

"Apri gli occhi Antonietta…"

Lu svedese abbassa il capo e interviene: "Imperatrice Carolina, amo con tutto me stesso Maria Antonietta ma Voi lo sapete che diventa sempre più difficile vederci e quindi …"

"Ora basta Fessen! Conosco i Vostri discorsi da ommopourc … forse è meglio che traduca, non mi interessano i Vostri discorsi da uomo maschilista …"

"Maschilista?!"

"Non conoscete il significato della parola Fessen?"

"Ecco … io …"

"Fessen, se davvero amate mia sorella dovreste rinunciare a tutte le Vostre amanti!"

"Ma io … ecco …"

"Adesso non ve ne venite con i Vostri discorsi sulle necessità maschili, non mi interessano." Guardo mia sorella e continuo furiosa. " E tu accetti che chist'omme ti tradisca?"

Sento lo sguardo di mia sorella addosso, lo so che lei ha ragione, ma io non posso farci nulla, io lo amo! Io amo Hans, il mio Hans. La Regina di Francia qui non c'è, qui c'è solo una donna innamorata.

"Io …"

"Non ti fa male essere cornificata da l'ommo(l'uomo) che dici di amare?"

"Ecco .. io … certo che si …"

Ho paura della reazione della mia amata Maria Antonietta, mi prostro ai suoi piedi, le bacio le mani e supplico: "Antonietta, giuro che non … non guarderò più nessuna donna ma Voi, nonguardatemi in questo modo. Antonietta, Vi amo, Vi amo da impazzire, non sopporterei che mi lasciaste…"

Vedo lo Svedese inginocchiato ai piedi di mia sorella, sono sicura che ora lei cederà. Quest'uomo ha un gran fascino, un modo di fare che irretisce … e mia sorella è come succube. Non c'è soluzione temo, Antonietta non ha carattere!

"Hans… però riconosco che mia sorella ha ragione, se Voi mi amaste davvero non … non …"

Ribatto soddisfatta: "Ohhh finalmente hai aperto gli occhi, scema!"

"Carolina io …"

"No, Vi prego Antonietta, giuro che non guarderò più nessun'altra donna, lo giuro … ma Voi non lasciatemi, io non potrei vivere senza di Voi!"

"Ma guarda! Dovevo venire dal Regno di Napoli per fare in modo ca stupourc si decidesse di comportarsi da galantuomo, roba da pazzi!" dico sbuffando, sorpresa e sarcastica.

Antoniè guarda prima me e poi dice a lupourc: "Hans, giuratemi che mi sarete fedele…"

"Ve lo giuro Antonietta!" dico baciandole ancora le sue mani.

"Hai sentito Carolina? "

"Si, ho sentito e allora?! Non vorrai intrattenerti con lui, spero!"

"Ecco io …"

"Fessen, non permetterete davvero che la Regina di Francia venga chiacchierata dalle guardie che sono qui fuori?"

"Maestà, state serena. Le guardie che sono qui fuori sono tutte persone fidate, selezionate anni fa da Madamigella Oscar. Tutte persone leali, oneste e soprattutto molto riservate."

"Già ... lo immagino! Ciò non toglie che tra di loro faranno certi commenti sulla regina di Francia!"

"Ora basta Carolina! Tu non sai! Tu non puoi venire qui e giudicarmi! Io qui sono solo l'austriaca! Almeno Hans mi ama per quella che sono, solo una donna! Ed ora lasciaci per favore" dico con sguardo supplichevole mentre sento le lacrime salire agli occhi.

"E va buon (bene) ... ti lascio ma lasciami dire ca questo svedese non può vantarsi di essere un galantuomo!"dico lasciando gli appartamenti sbattendo la porta.

"Hans …." dico gettandomi tra le braccia del mio unico amore.

"Maestà ... Antonietta ... Oh Antonietta, quanto Vi amo… Vi giuro che d'ora in avanti sarete la mia unica donna!"

"Dite davvero Hans?"

"Si, non mi importa di cosa diranno, è Voi che voglio … Voi e nessun altra!" dico baciandola con passione.

Sono nel mio letto, non riesco ad addormentarmi, penso al mio Augustiiiin, quanto era bello stasera! Ahhh se solo avessi un'occasione di rimanere sola con lui ... chissà! Spero domani … troverò il modo di vederlo solo ... magari quando va nelle scuderie! Voglio provarci un'ultima volta, magari ha cambiato idea e ha deciso di provare un brivido molto particolare con me!

"Bau baubau!"

Sento le mie creature abbaiare, dico loro: "Su, bambine mie dormite e domani vi porterò a spasso nei giardini del palazzo!"

"bau baubau"

Le care bestiole salgono sul letto, si avvicinano e si sistemano, dopo essersi grattate un poco sulle coperte. Ah, le mie Lizzy e Mizzy! La mia unica consolazione, per me sono come delle figlie!

Le prime luci del sole mi svegliano, sono abbracciata ad André, lo guardo, è sveglio, mi sorride poi sussurra: "Dormito male vero amore? Certo che un materasso sul pavimento e una coperta non sono il massimo!"

Sento la voce dolce di mio marito, con un tono un poco preoccupato, mi stropiccio un poco gli occhi, mi stringo ad Andrè e rispondo: "A me basta che tu sia al mio fianco. Il resto non é mai stato un problema". Poi poso un piccolo bacio a fior di labbra, una cosa piccola e dolce, nella speranza che dormano ancora tutti. Mi piace svegliarmi tra le braccia di Andrè, passare dal sonno alla veglia con lentezza, tra le sue carezze ed i suoi baci. Piano, senza fretta. Decisamente mi sono abituata in fretta a questi nuovi ritmi, rallentati, dovuti alla pacatezza di Andrè.

"Lo so amore mio! Ascolta, che ne diresti di andare via prima che tutti si svegliano?"

"Andrè...mi pare difficile! Mio padre ha il sonno leggero...anzi sono quasi sicura che sia già sveglio e ci stia ascoltando!" Rispondo a bassa voce, poi poso un altro piccolo bacio a fior di labbra sul mio Andrè.

"Infatti sono qui e vi sto ascoltando! Oscar sei davvero una testona! Hai preferito dormire su quel materasso scomodo anziché dividere il letto con Anna. Comunque, prima di andare, dovrai fare colazione se non vorrai svenire prima di arrivare a palazzo!"

"Ecco...lo sapevo io!" Dico alzandomima il braccio forte di Andrè mi trattiene. "Mai che mio padre ci lasci tranquilli, possibile che non possa fare finta di nulla? Io lo so che è un ottimo soldato, capisco anche che sia apprensivo, ma ….. questo è troppo! … Padre...Vi dispiace fingere di dormire ancora un poco? Così faccio colazione con mio marito, tranquilla, sdraiata qui!"

Sento la vocedolce di mia moglie che mi dice: "Augustin vieni qui! Ho bisogno del tuo aiuto!"

"Ecco...adesso si stanno svegliando tutti." sussurro piano ad Andrè, un poco scocciata.

Mi alzo dal mio scomodo giaciglio e raggiungo Marguerite, la guardo, non capisco perché sia così imbronciata! Forse anche lei è arrabbiata per avere trovato il nostro casino occupato?

"Ecco Marguerite. Sono al tuo servizio", mi avvicino a lei, la bacio appena, tanto qui nessuno si scandalizza per questi piccoli gesti!

"Augustin vieni qui e non ti muore!"

"Marguerite...cosa succede?"domando dopo avere ascoltato il tono perentorio di mia moglie.

"Succede che ... ma insomma quando ti deciderai a lasciare in pace i ragazzi? Hai forse dimenticato che sono sposati da poco tempo?".

Sento la voce di mia moglie, la guardo, si … è proprio arrabbiata! Accidenti, ed io che avrei voluto passare solo una notte di tranquillità, lontano da tutti, anche dai miei sposini sorvegliati speciali.

"Marguerite! Ma cosa ho fatto di sbagliato questa volta? Forse preoccuparmi per loro é sbagliato? Sappi che io sono un buon padre. Forse rigido, severo, ma comunque attento."

"Non lo metto in dubbio ma sei un poco troppo invadente. Augustin, hai forse dimenticato che quando eravamo giovani mio padre non si è permesso di fare con noi nemmeno un quarto di ciò che tu fai con Oscar e André?!"

"Ma...loro non sono giovani. E tua figlia é una primipara attempata! È inutile negarlo! E non sa nulla di gravidanza, parto, neonati e cose simili. Quindi mi occupo di lei. In fondo sei stata TU a dirmi che devo occuparmi io anche di questa parte della sua educazione! Ed io lo sto facendo, come posso, con impegno e dedizione." Rispondo fiero guardando dritto negli occhi la mia Marguerite. " Mia amata, però ho l'impressione che non apprezzi le mie parole e le mie attenzioni. Mah …. Giuro che a volte non ti capisco! Se tichiedo di provvedere lei mi dici che è compito mio, se lo faccio non ti va bene …. Uff …

"Augustin! Possibile che qualsiasi cosa ti venga detto , TU la giri a tuo piacimento?"

"Ah no mia cara. E non urlare o li disturbi! Guardali, sono così dolci! Andrè é quasi perfetto. Io certe volte non ti capisco sai?!"

"Hai detto quasi perfetto?! Ma Augustin cosa dici?! André è il ragazzo più buono che io conosca."

"Si, non lo metto in dubbio ma …"

"Ma cosa?"

"Ecco … lui dovrebbe lasciare un poco tranquilla mia figlia, visto che aspetta un figlio e ha bisogno di riposo e poi ti pare normale che indossi ancora abiti maschili? Ma dove si è mai visto una cosa simile!"

"Uffa! Sempre con questa storia! Lo vedi Augustin? Sei invadente!"

"IO?! Ma no."

Armand alle mie spalle ribatte: "Fratello, mia cognata ha ragione! Lasciaci vivere la nostra vita in pace!"

"Shhh...stai zitto tu. Lasciami discutere con mia moglie da tranquillo!" dico deciso rivolto a mio fratello, poi mi giro e riprendo a parlare con la mia dolce Marguerite: "Marguerite...perché non parli tu con loro due?! Magari li convinci a comportarsi in maniera adeguata! Magari riesci a farle mettere un bel vestito largo..."

"Beh, ammetto che riguardo al vestito largo hai ragione ma far ragionare tua figlia?! Ma stai scherzando, vero? Augustin, Oscar è identica a te, nessuno riuscirebbe a convincerla del contrario, nemmeno suo marito."

"Ecco...Quindi vedi che sono costretto a fare a modo mio! Visto che neppure tu vuoi aiutarmi! Su..ora vieni a fare colazione!"

"Si, Augustin andiamo!" prendo per mano mio marito e raggiungo mia figlia e mio genero. "Certe volte Augustin sei davvero insopportabile!"

"IO?!"

"Si, TU! Adesso andiamo!"

Sono rimasto solo in compagnia della mia fidanzata, le sfioro le labbra con le mie, sussurro all'orecchio: "Mi dispiace amore, non è destino rimanere soli però ... aspettiamo che tutti lascino il casino e rimaniamo soli, ti piace l'idea?"

Guardo Armand negli occhi, ha uno sguardo allucinato, sembra quasi impazzito. Ma come fa a chiedermi certe cose?

"Armand...no! Mi vergognerei troppo! Noi adesso facciamo colazione e torniamo a palazzo, assieme a tuo fratello e tua nipote!"

"No no ... Anna ti voglio troppo! Ti prego rimaniamo qui."

"No! Assolutamente no! Armand ... ma non sai pensare ad altro?!" Rispondo indispettita. "Ma come è possibile che sia diventato così?!"

"Così come?!"

"Ma se te l'ho detto poco fa! Armand, TU non pensi ad altro."

"Non so pensare ad altro dici! Ma Anna ... si può sapere cosa dici?! Sono due mesi che ... che ... insomma Anna, io sono un uomo e non credo che tu .. tu ... non mi desideri perché io non ti credo."

"ARMAND! Ora basta, io vado a fare colazione. Tu resta pure qui da solo se vuoi!" dico davvero arrabbiata. "Ma cosa ti passa per la testa ultimamente?"

Vedo Anna allontanarsi in tutta fretta, le sbarro la strada e ribatto: "Un momento! Io davvero non ti capisco! Tu mi ami ancoraoppure ti sei stancata di me?"

"Ma sei per caso impazzito Armand? Hai forse dimenticato cosa ho fatto io per te? Ti rammento che se mio marito fosse sopravvissuto, avrei rischiato non solo di essere rinchiusa in convento ma Carlo TUO figlio sarebbe stato abbandonato in qualche orfanotrofio!"

"Si si ma sta sicura che non avrei mai per messo tutto questo perché saremmo scappati via, lontano da tutti e … chissà cosa sarebbe accaduto! Comunque non è di questo che stavamo parlando ma di te e di me che sono settimane che non stiamo insieme! Anna mi ami?"

"Ma si può sapere cosa ti fa pensare il contrario?"

"Il tuo atteggiamento."

"Cosa! Non c'è dubbio, sei impazzito!"

"Si, ma pazzo di te!" dico stringendola a me. "Allora … rispondimi, mi ami come io ti amo?""

" Certo!"

""Mi desideri come io ti desidero?"

" Ma tu sei diventato un ... insomma Armand, tu pensi solo a ... quella cosa lì!" dico imbarazzata, non posso credere che Armand possa dire certe cose!

"A quella cosa cosa!? Anna, ma ti rendi conto di cosa dici?! Ti pare normale che un uomo e una donna che si amano non stanno insieme da ben due mesi? E non è certo per la questione della tua gravidanza perché Lassonne ha detto che possiamo stare insieme! … Anna temo davvero che tu non mi desideri più .."

"Armand ... siamo stati separati per mesi in occasione dei tuoi viaggi a Roma ... TU ultimamente pensi solo a quella cosa lì!"

"Ma io in quella circostanza non ti vedevo! Ma adesso sei qui ... ti vedo, ti tocco, ti bacio ..." la stringo ancora di più e l'accarezzo. "Sento il tuo profumo ... Oh Anna, ti voglio, sto soffrendo … non ce la faccio più … ora … adesso …"

"SMETTILA!Armand, mi fai paura, ma sei davvero impazzito?!" urlo divincolandomi da Armand e raggiungendo Marguerite e Oscar.

Vedo Anna quasi fuggire da me, sussurro: "Aspetta ... Anna dove vai?"

Mi giro appena, arresto un poco il passo e ribatto: "Armand non sei nel pieno delle tue facoltà mentali. Non ti rendi conto che non siamo da soli? Meglio andare via!" raggiungo mia cognata. "Marguerite ... posso unirmi a voi per la colazione?!" domando un poco imbarazzata, i discorsi di Armand mi hanno sconvolta.

"Ma si, certo cara! ... Anna tutto bene? Sei strana, agitata."

"Tutto bene Marguerite ... ma dopo vorrei parlarti un attimo ... e magari anche con te Oscar, se non è di troppo disturbo"

"Ma si ... certo! Ma adesso vieni a sederti qui." Rispondo indicando la poltrona accanto alla mia. Certo che Anna ha una faccia strana, è un poco scompigliata, povera cara, chissà cosa è successo?

"Grazie mille Marguerite!"

Osservo mia cognata e domando: "Anna ti senti bene?"

"Si si …"

"Sei rossa in viso, forse senti caldo?"

"Ma no, Marguerite, anzi, sento freddo. Dopo il temporale di stanotte l'aria si è irrigidita ancora di più."

Mi avvicino alla mia Anna, mi tolgo la mia giacca e gliela poso sulle sue spalle, in un gesto di amore e dolcezza. Sono davvero preoccupato, lei è così strana!

Guardo Armand con freddezza, sussurro: "Ti ringrazio ma sto bene con la mia mantella!"

"Ma se poco fa hai detto che senti freddo!"

"Si … ma tu?"

"Indosserò la mia cappa, ora la prendo." dico afferrando la mia mantella per poi sedermi accanto a mia moglie.

Osservo lo strano atteggiamento di mio fratello, capisco che ha litigato con Anna. Povero, non ha un attimo di pace e poi ieri sera sono saltati i suoi piani! Ih ih …

Guardo Augustin e domando: "Vedo che sei allegro Augustin!"

"Cosa che non si può dire di te Armand! Tutto bene fratello?"

"Benissimo! … Meglio fare colazione, voglio tornare a palazzo!"

"Uhm… dal tuo tono di voce temo che sei un tantino irrequieto! Ih ih …" almeno non sono il solo ad avere passato una serata ben diversa da quello che avevamo programmato.

"Hai sempre voglia di scherzare Augustin ma non importa, almeno tra noi c'è qualcuno che ha voglia di scherzare!"

Ascolto la conversazione , mio padre ha ragione, lo zio è strano, nervoso direi. Forse avrà discusso con Anna. Anche Anna ha un'espressione strana in viso, sembra arrabbiata ed imbarazzata allo stesso tempo.

Vedo mia madre sorridere per stemperare la situazione, poi dice: "Finiamo la nostra colazione … però con tutto quello che abbiamo portato ieri sera, torte, frutta, latte, biscotti, marmellata ... tra tutti ci siamo attrezzati piuttosto bene."

Augustin ribatte: "Vero Marguerite, sulla tavola non manca assolutamente nulla, anzi, direi che è davvero abbondante e non riusciremo a mangiare tutto! Almeno ci possiamo consolare con una colazione abbondante!"

Guardo mio genero. Come sempre si prende cura di mia figlia con cura e attenzione, più ancora di quando era solo il suo attendente. È davvero un bravo ragazzo, lo devo ammettere. Però anche io mi sto occupando della mia amata …. Certo però che per reggere il confronto con Andrè …. Che fatica!

Dopo colazione dico: "Oscar ... se per te va bene io andrei a preparare César, così mi assicuro che mangi anche lui e beva un poco di acqua. Ti aspetto fuori. Mi raccomando ... copriti bene!"

"Si … si André ... non preoccuparti!" rispondo un poco imbarazzata, adoro le sue attenzioni, ma così davanti a tutti …. Mi sento un poco in imbarazzo.

Armand ribatte: "Aspetta André, vengo anch'io, devo provvedere al mio cavallo. Augustin vieni con noi?"

"Si certo, così sistemo Hannibal ... a meno che non provvediate voi due come stallieri ... ih ihih …" dico allontanandomi con mio fratello e mio genero.

Appena mio marito e gli altri lasciano il casino domando ad Anna: "Dimmi cara, di cosa vuoi parlarmi?"

"Oh ... Marguerite ... perdona la domanda indiscreta ... però ... ecco ... sono imbarazzata ..."

Vedo Anna arrossire, ha tra le mani la gonna del suo vestito ed inizia a stropicciarla, in un gesto di imbarazzo e difficoltà.

"Ma non preoccuparti! Piuttosto ho notato che sei arrabbiata con Armand …"

"Veramente … non proprio …"

"Su, avanti, cosa vuoi chiedermi?"

"Marguerite … Tuo marito ... dimmi ... pensa sempre e solo a quella cosa ...lì?" dico a bassa voce, arrossendo vistosamente.

"Come?! Ma Anna perché mi fai questa domanda? Forse Armand ..."

"Armand ... ecco ... durante il viaggio ho avuto qualche problema e ... da allora ... niente. Ma da quando siamo tornati ... ha solo quello in testa! Io non lo riconosco più!"

Sento la voce imbarazzata di Anna, prima un poco tremante, poi sul finale più decisa.

"Ma Anna, da quanti anni sei legata sentimentalmente ad Armand?"

"Beh ... io conosco Armand da quando ero poco più diuna ragazzina ... è stato il mio confessore per anni ... poi piano piano ... ho capito che per me era molto di più. Io e lui ... insomma ... sono ormai quindici anni!"

"Quindici?! Però Anna eri una ragazzina! Oh immagino che vi leghi un amore molto profondo?!"

"Si certo Marguerite ... però ... adesso è ... cambiato. Io davvero non capisco. Ma dimmi ... anche tuo marito è così?!"

"Cambiato? Ma dimmi Anna, prima ... ecco ... appena avete scoperto di amarmi forse tu ... si insomma ti esoneravi ad avere intimità con lui?"

"Eh ... no no ... certo che no. Però lui ... non è mai stato così. Siamo stati distanti anche diversi mesi, siamo stati vicini senza poterci sfiorare ... ma adesso sembra che sia diventato insofferente."

Sorrido, mi avvicino, le prendo le mani e ci accomodiamo, dico: "Ma cara, quindi intuisco che abbiate avuto una vita intima molto sofferta e soprattutto ristretta?!"

"Beh ... si, direi di si …" dico un poco timida.

"Madre, Anna ... io ... ecco ... vi lascerei sole ..." dico imbarazzata dai loro discorsi. Certo, sono curiosa di sapere cosa accade alle altre persone ... però ... adesso è davvero troppo. Tra un po' finisce che mia madre e la mia quasi zia si mettono a raccontarsi particolari intimi! Oddio … e poi magari chiedono pure a me. No no …. Io fuggo!

Anna ribatte: "No, ti prego Oscar, rimani qui! Oscar, tuo marito è molto esigente? Anche lui non pensa ad altro?"

"Ma ... Anna ... io ... e Andrè ... noi ... ehm ... come dire …" oddio ... adesso cosa le dico? Che se non è Andrè a svegliarmi con certe idee sono io? E la sera? Eh ... Mi sento avvampare, e poi questi discorsi, con mia madre! Forse Anna mi ha scambiata per Joséphine? Io non parlo di certe questioni!

"Oscar, sei avvampata ... forse anche tuo marito pensa sempre a ... fare certe cose?"

"Beh ... Anna ... io ... e lui ... in effetti ... ssss si" rispondo a bassa voce, abbassando anche la testa e guardandomi le mani, strette tar loro, con le dita intrecciate. Che imbarazzo! Neppure i miei soldati mi hanno mai messa così tanto in imbarazzo, mai!

Vedo Marguerite sorridere, domanda: "Anna da quanto tempoArmand e tu non siete più in intimità?"

"Beh ... da quando in viaggio ho avuto delle fitte tremende, dopo che ci hanno assaliti ... scambiati per due sodomiti. Non ricordarmelo Marguerite! E' stato terribile! Oscar, certe volte mi domando come fai tu!"

"A fare cosa?" domando preoccupata, cos'altro vorrà sapere Anna? E pensare che mi era sembrata una persona tanto a modo, dolce e riservata.

"A usare abiti maschili! Come fai ad andare ingiro con Andrè ... senza che vi scambino per sodomiti?!"

Tiro un sospiro di sollievo, questa domanda è facile e per nulla scabrosa, finalmente un discorso decente!

"Beh ... André ed io stiamo molto attenti a comportarci, noi siamo andati sempre in giro vestiti in questo modo anche se a Venezia non siamo riusciti a trattenerci e ci siamo baciati ... per poco due guardie non ci hanno scoperti..."

"Ah ahahah ...Oscar, davvero figliola?! Sai ... avrei voluto esserci!" sento la voce di mia madre allegra ed un poco stupita.

"Madre ecco ... si .. ah ahah ... si, ricordo che stavamo attraversando il ponte e noi ecco ... non abbiamo pensato a nulla e ci siamo baciati."

"Oh ... Oscar, mi fa davvero piacere sapere questi dettagli! Non mi hai mai raccontato nulla di te ... forse anche per colpa mia..."

Vedo lo sguardo di mia madre accigliarsi un poco, come se avesse un senso di colpa nei miei confronti.

"Madre, non capisco perché dite ciò? Non abbiamo avuto modo di parlare e poi ... si, insomma non nego che mi senta un poco imbarazzata."

"Imbarazzata? Oscar, non c'è nulla di imbarazzante! Sono confidenze normali tra donne ... soprattutto tra madre e figlia. Vorrei davvero che mi parlassi un poco di te, di come ti senti, di cosa fai ..."

"Ma io sto bene! Madre forse è meglio che consigliate Anna! Io raggiungo gli altri ..."

"Ma no, resta ... dai Oscar! Non voglio scandalizzarti!"

"E ... e va bene…" dico risedendomi su di una poltroncina. Questa mattina sta diventando davvero difficile.

"Bene Oscar, mi fa davvero piacere! Allora ... Anna ... vedi, per gli uomini certe cose sono ... una necessità!"

"Si, lo capisco però Armand ... Beh debbo ammettere che non stiamo insieme da quasi due mesi ..."

"Ecco ... quindi è normale per un uomo essere così ... esigente!"

"Esigente dici! Io direi piuttosto agitato. Si, perché Armand negli ultimi tempi è davvero irrequieto! ... Vedi Marguerite, Armand ed io anche se stiamo insieme da quindici anni e abbiamo ormai quasi due figli, in realtà non siamo mai stati una coppia, cioè .. non abbiamo mai vissuto insieme. I nostri incontri avvenivano quando avevamo l'opportunità di vederci ma nulla di più. Nemmeno quando ero sposata con quel despota di marito ecco ... come dire ... vedi .. lui era quasi impotente ..."

"Anna ... mi dispiace molto del tuo passato, deve essere stato terribile. Però ora hai una famiglia stupenda, non pensare più a quei momenti!"

"Si, si, però io non so nulla di come si comporta una moglie, certo mi pare ovvio che debbo giacere con mio marito ma lui ... Armand è ... insomma Marguerite ... ha un chiodo fisso nella testa! Sinceramente non lo conoscevo sotto quest'aspetto. Vedi, da quando siamo arrivati a palazzo e il dottore mi ha detto che adesso godo di ottima salute, Armand ed io abbiamo tentato di stare insieme ma per svariati motivi non ne abbiamo avuto l'opportunità e mio marito è così ... nervoso, non fa altro che chiedermi di ... ma io ... Oh che situazione! E poi adesso c'è anche la Badessa! Non nascondo che quella donna mi inibisce ed io evito di rimanere con Armand, temo che possa scoprirci e fare uno scandalo."

"Beh, a questo punto direi che vi serve un poco di aiuto per starvene da soli qualche ora. Qui ci serve un'idea ... uhm ... potreste tornare qui nel pomeriggio ... noi ci occuperemo di tenere Carlo e ... la badessa! Oscar, mi aiuteresti?!"

"Em ... sssi .. si, Madre!" tra Carlo e la badessa però preferisco di gran lunga Carlo, magari lo porto nelle scuderie dai cavalli, o in sala d'armi. Insomma, con Carlo saprei cavarmela …. Ma con la zia badessa proprio no. E poi quella donna sembra una cornacchia, tutta vestita si nero, con le sue litanie … meglio starne alla larga!

Vedo Anna avvampare, sussurra: "Vedi Marguerite, Armand mi ha chiesto di rimanere qui maio mi sono rifiutata, mi vergogno troppo con tuo marito e André."

"Certo ... ti capisco. E poi Carlo chiederà di te senza dubbio. Meglio che rientriate. Comunque non scandalizzarti, Augustin ... beh ... al ritorno da ogni missione è sempre molto ... esigente direi!"

"... Oh ... Beh ... sono fratelli! Ah ahah ..."

"Già ... ih ih ih ... Oscar ... non ci hai detto nulla di te e ... Andrè!"

"A ... André?! ... Si ... André mi sta aspettando. Io vado a dopo!"meglio una fuga dignitosa che affrontare certi discorsi, una ritirata strategica direi.

"Oscar ... figliola ... insomma." dico scuotendo un poco la testa. Quando ho fatto Joséphine devo averle dato tutta la sfacciataggine di cui disponevo! A discapito ovviamente della più piccola delle mie figlie.

"Madre ... ecco ... non mi piace parlare di certe cose. E poi sono discorsi che riguardano me e mio marito!"

"Certo ... non lo metto in dubbio. Comunque, l'importante è che vi amiate e stiate bene ... e ... facciate ciò che desiderate. Sai ... ho sempre pensato che Andrè fosse un ragazzo dolcissimo ... spero lo sia anche ... quando ... siete soli, diciamo così!"

Mi sento avvampare, rispondo appena: "Ecco ... si ... André è molto dolce con me."

"Ne sono davvero felice Oscar …" dico prendendo le mani di mia figlia tra le mie. "Come vorrei che ti aprissi un poco con me, mi parlassi di te. Invece ... sei è così timida, chiusa. Tutta colpa di Augustin!"

"Ma no, Madre, almeno adesso mio padre non ha nessuna colpa è solo che … a me non piace parlare di certe cose, tutto qui!

"Oh mia cara!"

"Madre, non angustiatevi, Vi basti sapere che mio marito è l'uomo più buono e più dolce che esista."

"Ne sono certa, figlia mia!"

Vedo mia madre sorridere felice, ha gli occhi che le brillano ed è un poco commossa. Forse disperava ormai che io potessi avere un marito ed una famiglia. In effetti ….. se mio padre non mi avesse obbligata a guardare Andrè con altri occhi, ora lo considererei ancora come un fratello. Anche se poi mio padre ne ha fatto davvero mio fratello! Che cosa assurda!

Il Generale, Armand ed io abbiamo preparato i cavalli, dico loro: "Vado ad avvisare mia moglie che siamo pronti."

"Si...certo, vai pure Andrè!"

Mi avvicino alla porta che é rimasta socchiusa ed ascolto parte della conversazione. Vedo Oscar imbarazzata, però mi fa piacere sentirle dire che sono dolce. E sono felice che parli un poco con sua madre.

"Su Oscar, non fare quella faccia e poi sono davvero felice che tu stia bene con André!"

"Si ... certo ..." sussurro appena posando una mano sul mio pancino.

"Bene, mi compiaccio che tuo padre ti abbia aiutata a far chiarezza con i tuoi sentimenti anche se era André l'uomo che vedevo al tuo fianco." Guardo Anna e continuo: "Cara, non preoccuparti per le continue richieste di tuo marito, è normale, anzi, povero caro, dovresti accontentarlo visto che sono ben due mesi che va in bianco. Augustin al suo posto sarebbe già impazzito! Ah ahah ..."

"Madre! Non...non dite certe cose! Io...insomma..."

"Cosa c'è Oscar?! Forse André non è un uomo esigente? Figliola prova a tenerlo lontano da te, vedrai, mi darai ragione! Ah ahah ..."

E...esigente?! Ma... no no...questi discorsi non fanno per me!" Dico agitando le mani davanti a me mentre mi sento arrossire come una ragazzina!

Ascolto madame Marguerite e penso: Oscar che non ti venga in mente di allontanarmi da te, non sarei capace di resisterti ...

"Su, Oscar meglio andare a vedere se i nostri uomini sono pronti per partire! Ah ahah ..."

"Madre...c'è poco da ridere! Come fate a parlare di certe cose?!"domando un poco indispettita.

"Alla mia età e dopo aver avuto ben sei figlie, mi chiedi come posso parlare di certe cose? Suvvia Oscar, non fare quella faccia!"

"Madre, è meglio andare!" dico avvicinandomi alla porta, la spalanco, vedo mio marito con l'orecchio teso, dico stizzita: "André, spero che tu non abbia origliato!"

"Oscar...io...ti stavo venendo a chiamare!"

"Si, certo, intanto origliavi..:"

"Ma no...Oscar!"

"Invece si. Avanti ammettilo!"

"Ma...uff...e si. Va bene. Ho sentito una piccola parte...piccola piccola!"

"Quale?"

"Quella in cui dici che tuo marito é molto dolce, attento, premuroso...ih ih...ti amo Oscar! Da impazzire!" dico avvicinandomi a mia moglie, cerco di stringerla un poco a me ma lei si ribella veloce.

"André se hai ascoltato questo ciò vuol dire che hai sentito tutto il resto, soprattutto l'ultima parte."

"Ma...Oscar! Non ho fatto nulla di male!"

"Ih ih ... Lo so! ... André e se provassi a non farti fare più nulla?! Avanti rispondimi!"

"Ah...fare...nulla...in che senso Oscar?!"

"Hai capito benissimo André!Se lo zio Armand riesce a stare senza Anna per due mesi, tu potresti resistere molto di più! Ih ihih ..."

Vedo un sorriso monello dipingersi sul volto di mia moglie, lo stesso sorriso che aveva da bambina prima di combinare qualche guaio, ora come allora sano io però a farne le spese! Ah … ma ora la sistemo io, la mia cara mogliettina!

"Uhm...e tu Oscar?" Dico avvicinandomi a lei. "Tu resisteresti?!" dico con voce morbida, dolce e suadente.

André mi si avvicina, sento il suo profumo, mi inebria, sussurro balbettando: "A .. Allontanati ... non ... non siamo da soli..."

"Lo so ... ma tu rispondimi... resisteresti?" Sussurro con voce roca, ad un soffio dalla sua pelle.

"A .. André ti .. ti prego allontanati..."

"No no ... rispondimi su!"

"Ecco ... io ... non so .. . André, ti ho detto di allontanarti!"dico spingendolo con forza.

Con le mani Oscar mi spinge, sorrido, l'afferro, la stringo a me, siamo labbra contro labbra, sussurro: "Avanti … rispondimi! … Mi resisteresti?"

"Lasciami!"

"No. Voglio che me lo dica guardandomi negli occhi."

"Certo che resisterei! Credi che io sia debole?"

"Debole no, ma innamorata di tuo marito si." Dico tutto fiero, trattenendo Oscar.

"André!"

"Forse non è così? E poi se io non riuscirei a resisterti ….. come potresti farlo tu? … Oscar, impazzirei se ti avessi accanto senza poter fare l'amore con te!"

"André!"

"Cosa c'è … ti dispiace che ti parli in questo modo? … Su avanti rispondimi!"

"André!"

"André cosa! Tu mi ami come io amo te! Se potessi ti farei mia, ora.. qui… peccato che non siamo soli." non mi trattengo più, la bacio con passione, sento le sue mani spingermi con forza ma poi si arrende, si lascia trasportare dal mio bacio lungo e appassionato.

Sono in compagnia di mio fratello Augustin, osservo da lontano mia nipote e suo marito, dico sottovoce: "Augustin non è giusto ..."

"Cosa Armand?"

"Tutti, ma proprio tutti riuscite ad avere un poco di pace con le vostre mogli mentre io niente di niente! Oh Augustin davvero non ne posso più! Adesso ci mancava solo quella squilibrata di zia Clotilde! .. A proposito tu sai niente di lei? Mi riferisco alla sua vita privata."

"Armand …. cosa vorresti sapere della Zia?"

"Augustin, sii sincero! Sono sicuro che la zia ha avuto un suo vissuto prima che entrasse in convento, oppure lo ha avuto dopo. Solo così si spiega la sua ritrosia nei confronti di tutti noi. E poi, io non la sopporto più quando ci urla addosso con quel "pentitevi!" Ma di cosa dovremmo pentirci?! Avanti, parla, voglio sapere!"

"Armand …. la zia ha un trascorso … difficile. Di cui non parla volentieri. Tu eri troppo piccolo per ricordarlo ….. ma la zia ….. la zia … vedi, era promessa sposa ad un giovane di buona famiglia …. dovresti ricordare il Marchese Michel de Coulises … "

"Uhm …. Augustin …."

Vedo mio fratello scuotere un poco il capo, il suo codino biondo ondeggia un poco, in segno di diniego. Decisamente non ricorda nulla.

"Beh ….. il marchese ha abbandonato la zia praticamente sull'altare, dopo averla pubblicamente tradita. Ovviamente nonno Augustin ha lavato l'offesa con un bel duello, che ha ovviamente vinto ma non ha potuto uccidere il marchese perché la zia ha implorato il nonno di graziarlo. Ma la parte veramente forte arriva ora …. sei sicuro di volere sentire il seguito?"

"Certo! Su avanti, parla Augustin!"

"Beh … la Zia ha raccolto da terra la spada del suo promesso e con quella ….. ZAC ….. esattamente lì. E ti assicuro che ne ha fatto brandelli, si è sfogata sul …. sul … hai capito vero? Insomma, il marchese non ha mai avuto una discendenza, ti basti questo per capire!" dico con tono deciso, serio.

Mi porto le mani sul basso ventre e lancio quasi un urlo: "COME! Augustin, ti prego dimmi che stai scherzando?!"

"No no …. poi, per il dispiacere, per dimenticare o non so neppure io per quale motivo, la zia ha deciso di prendere i voti. Si narra però che abbia raccolto unaparte del … ehm … e che lo conservi in un barattolo pieno di alcool."

Vedo mio fratello sbiancare in volto, lo scuoto e dico: "Armand …. ci sei? Stai bene? Su su …. mica ha tagliato a te l'attrezzatura da riproduzione! Fatti forza! E ricordati che è una Jarjayes!"

Stringo ancora le mani alla parte bassa e balbetto: "Si ... si ... ci ... ci sono ... A ... Augustin se il tuo è uno scherzo sappi che non misto divertendo per niente!"

"Ma ti pare che possa scherzare su certi argomenti?! Comunque, in tutta onestà, la zia ha fatto solo bene! Insomma … è stata tradita ed abbandonata! Quel fellone avrebbe meritato ben di peggio, te lo assicuro!" dico deciso, io ricordo piuttosto bene l'accaduto!

"Dunque nostro nonno non ha costretto zia Clotilde in convento! .. La sua è stata una scelta personale?!"

"Si …. una scelta libera …. se così si può dire. La zia non si è più ripresa dall'accaduto ed ha preferito ritirarsi. In parte credo anche per la vergogna. In ogni caso ha una certa fissa, passami il termine, per determinate attività. Nel senso che per lei, quella cosa lì si fa solo per la continuità della specie, se no …. niente. Astinenza e basta!" dico spalancando le braccia in un gesto di resa. Su certe cose la zia è assolutamente intransigente, purtroppo. Ricordo ancora la sua reazione quando ha sapute che Joséphine è nata in leggero anticipo … solo qualche mese prima del dovuto, bella, forte, grande. Mi ha lanciato dietro tanti di quegli anatemi!

"Ma è fuori di testa?! Oh Signore che situazione! Augustin temo che mi perseguirà fino a che non mi sposi, come faccio? Aiutami ti prego!"

"E come posso aiutarti? Ti prometto che terrò tutte le armi sotto chiave …. va bene?!"

Guardo dritto negli occhi mio fratello e continuo: "Augustin, sono davvero stanco, non ne posso più! Adesso anche Anna mi impensierisce, pensa che le ho proposto di rimanere qui per rimanere soli ... sai cosa mi ha detto? Che sono pazzo perché non faccio altro che pensare a una cosa sola!"

"Beh Armand...in effetti … hai uno sguardo allucinato. Forse davvero non sai pensare ad altro?!"

"Augustin Augustin! Io davvero non ne posso più! Tutta la mia vita è stata un inferno e quando finalmente credevo che tutto si sarebbe appianato, non riesco a raggiungere la serenità che speravo, povero me!"

"Armand …. tu credi che certe attività favoriscano la serenità?! Su su … forza …." Dico posando una mano sulla spalla di mio fratello. Che saranno mai due settimane di astinenza? Andrè ha resistito per vent'anni, sant'uomo lui!

"Ma che domande fai?!"

"Armand, ti sto guardando, hai uno sguardo allucinato …"

"Allucinato io?!"

"Si, tu! E poi sei tutto spettinato, con il codino tirato storto ed un ciuffo di capelli che ti cade sugli occhi…"

"Ma cosa dici?! Adesso ti preoccupa il mio sguardo e il mio codino? Augustin ti prego sii serio!"

"Sono serissimo Armand. Temo proprio che mi toccherà aiutarti a stare un poco con Anna oppure impazzirai!"

"Si si prendimi pure in giro, tanto non puoi capirmi! … Ti sei sposato e hai vissuto in piena libertà mentre io …"

"Armand dimmi … ma tu …. nella tua vita da asceta …. per quanti giorni sei riuscito a restare senza toccare una donna?!"

"Co come?! Ecco ... io ... non più di una settimana..."

Sento mio fratello rispondere un poco imbarazzato. Alla faccia del voto di castità! Ma questo si è sempre dato parecchio da fare! Accidenti a lui. Decisamente non ha mai avuto la vocazione …. Un vero peccato.

"COSA?!" dico stupito quasi urlando. "Ma Armand ….. non è possibile! Ma, io che sono un soldato, durante le mie missioni, sono stato lontano per mesi da mia moglie … e da qualsiasi altra donna ovviamente! Non posso credere alle tue parole! Solo una settimana?!"

"Si si e allora?! Augustin io non sono fatto ne per l'astinenza figurarsi poi per la castità! Augustin, ti prego, tieni lontano da me e da Anna nostra zia e in cambio potrai chiedermi tutto quello che vorrai!"

"Uhm …. tutto?! Ne sei sicuro?!"

"Si si tutto!"

"Uhm …. perché potrei prenderti in parola … certo non posso tenere la zia lontana da te per due settimane … ma potrei aiutarti per passare la prossima notte con Anna ….." dico facendo un sorriso un poco sbieco ….. ih ih … so ben io cosa voglio in cambio ih ihih.

"Dici davvero Augustin? Oh grazie fratello! ... Augustin, ciò che ti ho detto è vero ... però debbo ammettere che da quando ho conosciuto Anna ho sofferto davvero tanto, certo non ho potuto averla tutte le volte che la desideravo e che ti sia chiaro, dopo di lei non ho avuto altre donne, ma adesso è diverso ... io ... Augustin, sto soffrendo come un cane..."

"E sia! … Allora Armand …. tu oggi pomeriggio accompagnerai Anna a Versailles, lei non c'è mai stata e mi pare giusto che possa visitare le Reggia. Io e Marguerite abbiamo un appartamento lì, di cui tu potrai usufruire … non so se mi sono spiegato Armand! Io mi occuperò della zia e pure di Carlo ….. ma tu, in cambio, dovrai fare una cosa per me. Siamo intesi Armand?!"

"Si, si, grazie Augustin!"

"Bene Armand … direi che possiamo chiamare le nostre donne …."

"Si, si, Augustin." dico felice allontanandomi in tutta fretta.

"Ih ih … che fratello che ho!" dico alzando gli occhi al cielo. E pensare che avrebbe potuto diventare papa ….."

Trentino, le tre Cime di Lavaredo

Terry: "Brrrr che freddo! ahhhh ma non è possibile .. perché tanto freddo se siamo a Giugno inoltrato?! Brrrr..."

Aizram: "Terry smettila di lamentarti e guarda che bel paesaggio!"

Terry: "Si si ma ... che freddo! Ahhhh ... ma dove mi hai portata?"

Aizram: "Alle tre cime di Lavaredo! Non sei contenta?!"

Terry: "Si si ma ... Aizram mi gioverei del panorama se facesse più caldo. Ascolta che ne diresti di aprire il drobox e fare alzare le temperature del Trentino? Sai, 30 gradi sarebbero perfetti! Su su daiii sbrigatiii!"

Aizram: "Guarda che al sole ci sono 30 gradi! Uff... ma é mai possibile che se non vedi il mare hai freddo?!"

Terry: "Ma cosa dici! Io sento freddo! Su muovitiii!"

Aizram: "Guarda il termometro! 30°! Quindi ... resisti. Piuttosto ... non vedo la nostra creatura! E non lo sento neppure!"

Terry: "Chi? Lo spogliarellista? Ih ih ... Eccolo là sta arrivando con tutti gli altri..."

Aizram: "Terry! Ma cosa dici! Lui é così... simpatico! E poi diciamocelo: alla sua età fa ancora una gran bella figura!"

Terry: "Ah ah ah ah ... Ih ih ih ih ... si, soprattutto quando crede di essere solo e invece viene spiato da mezzo mondo! AH ah ah ah ..."

Aizram: " Spiato?! Noooo! SORVEGLIATO! ih ih ih ih!"

Terry: "Ah ah ah ah ... Ih ih ... Guardalo, sta arrivando! Ah ah ah ..."

Generale: " Vi vedo allegre mie Signore! Bene ... me ne rallegro! Uff... Marguerite cosa devo dire per compiacere le arpie!"

Marguerite: "Se zittisci di sicuro si rallegrano. Autrici che posto incantevole, dove siamo?"

Aizram: "In Trentino! Vi piace Madame? Avete freddo?!"

Marguerite: "Freddo? No, sto bene grazie!"

Aizram: " Vedi Terry! Sei solo tu! Ih ih ih!"

Terry: "Ci credo! Madame vive in Francia, non vive certo nella calda terra del sud Italia! Brrrr..."

Generale: "Madame! Siete una donna impossibile! Volete forse la mia giacca?!"

Terry: "Sssiii grazie Generale! ... Generale non penserete di approfittare della situazione, vero? Sappiate che il vostro gesto non Vi esonera dai dispetti che abbiamo in serbo per Voi."

Generale: "E allora niente giacca!"

Marguerite: "COSA! Augustin ma sei matto?! Ti ordino di cedere la giacca a Madame, CHIARO!"

Generale: "Ma Marguerite...lei é dispettosa!"

Marguerite: "E lo sarà ancora di più se non le cederai la giacca. Lo capisci?! Eppure ti credevo più sveglio."

Generale: "Ma...e sia. Madame, eccovi la giacca!"

Terry: "Grazie Generale... lo ammetto: siete un vero Gentlman!"

Generale: "Prego Madame...povero me!"

Australia: " Ehi vecchiaccio sei un taccagno."

Generale: "Io?! Ma cosa dite?"

Australia: "Senti, parliamo d'altro … e invece di Sophie arrivasse François?"... helllllo!"

Generale: "State scherzando Gattaccia?"

Australia: "Niente affatto, sono seria. Mi spiace vecchiaccio ma qui comandano le dolcissime Arpie! Ahah scordati Francois! Ihih che illuso... la cicogna? Ihjhih e bravo André, che non vuoi mai perdere il divertimento, vero?"

André: "Madamigella ma se ho atteso la mia amata per vent'anni!"

Generale: "Appunto figliolo, hai atteso per vent'anni quindi potresti lasciare tranquilla mia figlia per altri sei mesi."

André: "No no … ma cosa dite Generale!"

Generale: "Ohhh ma che noioso che sei André!"

Manuela: "Beh Generale, lo sapete, Mr. Maglietta appiccicata è irresistibile! Adesso che Oscar si è svegliata, mica se lo lascia scappare, eh! In fin dei conti Voi certe cose le avete già fatte in gioventù, mentre i vostri figlioli devono recuperare il tempo perduto, non vi sembra? Ecco, magari mi dispiace un po' per vostro fratello e Anna, ma anche loro direi che hanno dato..."

Generale: "Infatti, hanno dato già tanto... ihih un poco di astinenza fino al matrimonio non gli farà male

Manuela: "Tremendo!"

Generale: "Chi?! Io?! Ma no!"

Australia: "Ih ih Che bello ascoltare i vostri discorsi... per non parlar poi di Carletto flagello di Dio! Ahaha ma è super sto bambino! Manco a mettergli la colla si riuscirebbe a tenerlo zitto! Ahahaha e poi davanti a tutti.. cosi, con la semplicità dei suoi pochi anni.. ehm, forse troppi perché è troppo perspicace!"

Carlo: "E non avete ancora letto del calcio che ho dato al furfante di mio zio! Madamigella io ho paura: temo che il fratello di mia madre possa uccidere il mio papino!"

Elektra: "Carlo sei proprio un bimbo divertente, la bocca della verità!"

Australia: "Carletto, commenterò la questione nel prossimo siparietto."

Carlo: "E va bene!"

Australia: "Mi avete fatta morir dal ridere... e brava Caroli', che rimetti sempre Luisa al suo posto! In verità, penso che abbia preso dalla cornacchia pazza starnazzante,no? Meno male per la mia adorata Jo e Antoniettanne.."

Carolina: "Vi assicuro che metterò tutti al loro posto."

Australia: " Ihihi. Oh Fessen! Vedremo cosa il destino ha in serbo per te! Intanto spero che.. l'unghia stia ricrescendo felice e contenta! Ahah oh mio dio!"

Agrifoglio: "Fersen sei finito anche agli arresti oltre ad avere subito un infortunio, da te sopportato con poco stoicismo.

Fersen: "L'unghia?! Mi fa ancora male! Che dolore!"

Carolina: "E Jamme Fessen! Vi ricordo ca site nu soldato dei Dragoni!"

Fersen: "Si si … ma l'unghia continua a farmi male!"

Maria Antonietta: "Ohh Povero Fersen, mio caro!"

Australia: " Beh. Vecchio pazzo! Con i quintali di palate di soldi che hai... costruire altri 3/4capanni di caccia in piu, no?"

Generale: "Vi prego Gattaccia non ricordatemi ciò che è successo."

Australia: "Ahaha invece te ne parlo! Vedo che ne avete disperatamente bisogno... oh mio dio il mal di pancia dal ridere..."

Generale: "Davvero?!"

Australia: " No vecchio scimunito, non sto morendo e... son già guarita, vedi? Sorry! Ahaha... ahah siam venuti per fare l'amore non la guerra! Ma daii! Ahahah sfottevi tuo fratello, eh generalone? Hai capito ora che non farai proprio.. un bel Niente!?"

Generale: "Umm … dannazione! Arpie, possibile che debba diventare lo zimbello di tutti?"

Aizram: "E' il prezzo da pagare …"

Generale: "Per cosa?"

Aizram: "Per la Vostra notorietà."

Australia: " Ahaha questa riunione o ... fuga non programmata o meglio.. ammucchiata mi ha letteralmente annientata... come vi inventate ste cose, abili autrici? Sta storia e un antidoto alla depressione sicuro... chi ne soffre dovrebbe leggerla.. ahah aiuto!"

Terry: "Grazie per le tue parole…"

Australia: "Grazie di cosa?! Per aver detto la verità? Ihih Augustine, un poco di decenza! Cosa si prova ora ad .. esser spiati?"

Generale: "Terribile, è terribile! Ma so dove volete arrivare! Comunque sappiate che io non spio, sorveglio."

Australia: "Si, certo! Ahaha. Armand e Anna... un orgia improvvisata.. ahahasisi, qui bisogna fare come in caserma- i turni per chi puo usufruire di questo piccolo angolo di paradiso .. lontano dal... PENTITEVIIIIIIII... ahahah sta scena e .. wow!"

Suor Clotilde: "Cosa! Ma come Vi permettete?! Voi non sapete chi sono io!"

Australia: "Si, certo certo! Ormai lo sanno anche le pietre chi sei con il tuo insopportabile "Pentitevi."

Suor Clotilde: "Ohhh Ma che dama irriverente!"

Agrifoglio: "Comunque … non ho ben capito se Padre Michel la stima oppure non la sopporta."

Padre Michel: "Sono un religioso Madame, detto ciò vi posso dire solamente che la sopporto…"

Suor Clotilde: "Come! Ma padre!"

Agrifoglio: "Ah ah ah … lo sapevo! Ah ah ah …"

Australia: "Comunque scimunito! Ehm, un corso di galateo dovresti .. rifarlo! Insultare tua figlia non penso sia il modo migliore per andare avanti!"

Generale: "Io avrei insultato mia figlia?! Ma cosa dite?!"

Australia: " PRIMAPARA ATTEMPATA! Ahahaha."

Generale: "Ma io ho detto la verità!"

Australia: " Tze' tze' Oscarina! La spada l'hai a portata di mano, tuo padre ti ha stressata per mesi e spiata all'infinito.. dagli na lezione, su! Zac Zac e .. via!"

Generale: "Oscar, Tu non puoi incrociare la tua spada con la mia!"

Oscar: "Padre …"

Australia: " Ihihi vabbè, niente duello! … Arpie, solo rimandato no? Ihih..."

Aizram: "Non so … vedremo …"

Australia: " Però è veramente carino aver questa... rimpatriata con... un Generale attempato! Ahah troppo forte questo prendersi in giro tra Oscar e il vecchio pazzo! Ahah diciamo che avrete creato una bellissima serata che i fidanzati Armand e Anna ricorderanno sempre... ihih per diversi motivi, pure gli altri! Ahaha. Però però .. arpie. Parliamoci! "Guardiamoci" o meglio creiamo questa "connessione" tramite vostra agile piuma... ecco, si, mi domandavo se... ecco.. ! Insommmmmaaaaaaa! LA VOLETE SMETTERE DI STRESSARE IL MIO TESORUCCIO O NO? STA USCENDO DI SENNO! Si merita la felicità.. dei sensi e della carne! Basta astinenzaaaaaaa! Non voglio ritrovarmi un fantasma quando il progenito nasce, mannaggia a voi!"

Terry: "Ma non ti faridere?"

Australia: "No, di certo!"

Aizram: "E a voi altre lettrici? Non è divertente veder soffrire Alain?"

Tutte: "Siiiii …"

Aizram: "Sentito Australia? Aggiudicato!"

Lupen: "Povero Alain se non smette l'astinenza diventa matto, poverino! Non sa più che pesci pigliare!"

Alain: "Si si si .. potete dirlo forte! Ohhh Povero me … povero me! In che ff sono capitato!"

Australia: " Arghh... povero caro, come posso consolarti?! Uff, Arpie! Trovate un modo, merita di tornare a sorridere... ora! Zut zut forzaaa! Piuma magica, fai il tuo lavoro! Sennò che ti teniamo a fare! Ps ho adorato il nuovo giardino che ci avete fatto conoscere nel siparietto! Magnificoo! Grazieee…"

Terry: "Si, era davvero stupendo! E si, non mi stancherò mai di dire che la nostra Italia è bellissima!"

Elektra: "Ehi Alain, ma come un uomo grande e grosso come te, s'impressiona per i calcetti, nella pancia di Sabrina, di tuo figlio/a? È proprio vero, se vuoi "UOMINI" avreste avuto il dono di avere dei figli, ci saremmo estinti subito."

Alain: "Oh Bah … ma io ho coraggio da vendere …"

Elektra: "In che modo, sentiamo!"

Alain: "Ecco … fronteggiare il nemico e rischiare la vita .."

Elektra: "Si ma una gravidanza? Un parto?"

Alain: "Emm .. meglio lasciare l'onore a Voi donne! Ih ih …"

Vittoria: "Autrici …"

Terry: "Dicci Vittoria…"

Vittoria: "Sto leggendo la vostra ff .. veramente molto bello... brave…"

Generale: "Grazie madame!"

Aizram: "Si può sapere cosa centrare Voi? Vittoria sta parlando con noi, non con Voi!"

Generale: "Si, si ma il protagonista sono io , quindi rispondo io! … Madame ehm... la corrispondenza potete mandarla direttamente a me il generale Jarjayes."

Vittoria: "Ah ah ah Va bene Generale, come volete!"

Monica: "Fantastico!"

Lupen: "Generale, mi sono divertita così tanto che avrei voluto leggere all'infinito."

Mazia: "Si, molto divertente il capitolo, grazie Autrici! Davvero mi mettete di buon umore con la vostra storia. Continuate a far spiare il Generale."

Generale: "Mesdames siete squisitamente gentili ma vi assicuro che non mi sono divertito affatto: essere spiati non è piacevole, figuriamoci da figlia e genero!"

Monica: "Ma Generale, Oscar e Andrè erano arrivati per primi, e voi alla vostra età dovreste cercare di essere meno focoso, avete già scassato un letto antico

Generale: "Alla mia età dite! Ma io ... io ... oh che imbarazzo parlare di certe cose con una dama! ... ARPIE! È tutta colpa vostra!"

Terry: "Sempre colpa nostra! Uffà che noia!"

Lupen: "Ih ih Quei poveri sposini non possono allontanarsi che voi in un modo o nell'altro li disturbate sempre,stavolta poi ci si è messo pure vostro fratello e la sua futura moglie! Certo che è imbarazzante farsi vedere da Oscar e André in certi atteggiamenti con Madame Marguerite! Ih ih … Anzi,penso che vostra figlia e suo marito fossero più imbarazzati di voi! Ih ih … "

Generale: "La cosa Vi diverte molto, vero Madame?"

Lupen: "Certo! Ih ih … Ne combinate sempre di tutti i colori e poi ve la prendete pure con le Autrici!"

Generale: Karmelina: ""Mi pare ovvio: è solo copla delle loro strampalate idee."

Karmelina: "Ancora rido!Non c'è pace per il generale!"

Generale: "Ma quale pace madame! Ovunque io vada vengo perseguitato non soltanto dalla mia famiglia ma soprattutto dalle Arpie."

Karmelina: "Oh mamma! Non ho mai riso così tanto! 😂😂😂😂 Brave!

Manuela: " Lo ammetto … quanto ho riso."

Generale: " Immagino che abbiate riso di me, vero madame?"

Manuela: "No, no, stavolta no... o meglio, ridevo immaginandomi il gran Casino del casino di caccia! E l'eventuale imbarazzo."

Generale: "Dannate Arpie! Avete visto che strane idee che hanno? Quelle due hanno deciso di privilegiare mister maglietta appiccicata e mia figlia invece con noi altri nulla! Si stanno divertendo come il gatto gioca con il topo. Poveri noi!"

Elektra: "GodMorgonGeneralen, tack…"

Generale: "Buongiorno a Voi Tigre!"

Elektra: "Oh oh! Vedo che siete piuttosto agguerrito!"

Generale: "Ovvio! Con tutto quello che sta succedendo! Tra tanti problemi adesso ci si mette anche mia zia."

Elektra: "La cornacchia gufo, secondo me, è gelosa. Dato ce è stata mandata in convento da giovane, non ha mai avuto un fidanzato."

Generale: "Leggete il nuovo capitolo e aggiornatevi! Mia zia l'aveva un fidanzato … beh … non è stato certo un gentil'uomo ma l'ha pagata cara!"

Elektra: "Mi informerò e commenterò la prossima volta! … Oscar, vorrei farti una domanda. "

Oscar: "Dite Elektra…"

Elektra: "Se André ti avesse chiesto, come prova d'amore, ti tagliarti i capelli, l'avresti fatto? Sai che lui si getterebbe in mezzo al fuoco per te."

Oscar: "Ecco … se me l'avesse chiesto prima che scoprissi di amarlo certo che no. Anzi, l'avrei preso a fil di spada."

Elektra: "E adesso?"

Oscar: "Io …"

André: "Oscar no. Come potrei chiederti di sacrificare la tua splendida chioma?! No no … Io non sarei mai capace di chiederti una cosa simile!"

Oscar: "Andrè … lo sai che per te farei qualsiasi cosa."

André: "Lo so. Infatti, ti chiedo di non tagliarli mai."

Oscar: "Si … Oh André!"

Agrifoglio: "Oscar hai la memoria corta …"

Oscar: "Io?!"

Agrifoglio: "Si, tu. Hai chiesto ad André se si taglierebbe mai i capelli per te ma che domande!"

Oscar: "Si … è vero … è solo … non ci avevo pensato…"

Elektra: "André, hai assistito allo spogliarello di tuo suocero, che brutta visione. Adesso avrai gli incubi ah ah ah …"

André: "Ecco … lo ammetto, è stato imbarazzante…"

Elektra: "Generale come ci si sente ad essere spiati e, giudicati? Magari imparerete a farvi i fatti vostri."

Generale: "Tigre, sono stanco di ripetere a tutti che IO non spio, sorveglio."

Elektra: "Si si … conosco la cantilena! Comunque Vi suggerisco di allargare il casino, fare aggiungere delle stanze, e, mettere un cartello per le prenotazioni ih ih …"

Generale: "Ecco … preso in giro sempre per colpa Vostra!"

Autrici: "Sempre noi!"

Sole: "Generale Jarjayes, come state?"

Generale: "Ahhh ecco … ci mancava solo la figlia dell'Arpia!"

Sole: "Non Vi fa piacere la mia presenza?"

Generale: "Non ho detto questo … ehmm … a proposito "Arpietta"

Sole: "Co come mi avete chiamata?!"

Generale: "Arpietta" Siete o no, la figlia dell'Arpia?"

Sole:"Si, certo ma cosa centro io nei fatti vostri?"

Generale: "Certo che centrate! Anche voi siete complice dei misfatti delle due Arpie! A proposito, cosa c'è ancora in serbo per me? Su, avanti, spoilerate!"

Sole: "Emm .. si, ho sbirciato le bozze della vostra storia…"

Generale: "E allora?! Su, avanti, parlate!"

Sole: "Ih ih … che ridere!"

Generale: "Avanti!"

Sole: "Lo sapete che non posso! Certo che vi è successo di tutto: dall'incornata a l'essere stato scoperto al casino di caccia mentre eravate di compagnia di vostra moglie! A proposito, non è divertente essere spiati? Voi non immaginate nemmeno quanto ho riso leggendo che Oscar e André vi stessero guardando."

Generale: "Io non mi sono divertito per niente!"

Sole: " Ih ih … Non voglio nemmeno immaginare cosa accadrà quando tornerete a palazzo, eh si ... immagino già i commenti e gli avvenimenti che vi aspettano. Sinceramente mi dispiace per tutto quello che vi attende, pazienza, infondo siete in balia di due temibili vi lascio, mi rimetto a studiare. Alla prossima Generale ..."

Generale: "Volete lasciarmi in questo modo? Senza avermi svelato i piani di Vostra madre e della sua complice?"

Sole: "Non posso! Aurevoir"

Generale: "Noooo Arpietta … aspettate!"

Terry: "Lasciatela andare! Vi ha appena detto che deve rimettersi a studiare. Sapete il 27 darà un esame e non può perdere tempo…"

Generale: "Però il tempo di leggere le bozze l'Arpietta ce l'ha!"

Terry: "Beh un poco di distrazione serve a tutti, vi pare?"

Generale: "Arg … Maledizione, sono circondato dalle Arpie!"

Cleo Rozenfel: "Coraggio Generale, farevi forza su!"

Generale:"Ah siete Voi madame Cleo!"

Cleo Rozenfel: "In persona. Buona sera!"

Generale:"Buona sera a voi!"

Cleo Rozenfel: "Autrici, ho letto il capitolo la sera stessa che avete pubblicato che dire?!"

Terry: "Ti è piaciuto?"

Cleo Rozenfel: "Se mi è piaciuto?! Per fortuna che ero a letto mentre leggevo, che se malauguratamente ero seduta ad una sedia di sicuro sarei caduta a terra per le troppe risate, mi sono venute perfino le lacrime agli occhi, soprattutto quando ho letto del Generale matto in compagnia di sua moglie, quasi nudo ,... giuro che al quel punto non riuscivo più ad andare avanti:mi erano venute le lacrime agli occhi. Immaginavo la scena, davvero pazzesco!"

Generale: "Un momento Madame, mi oppongo!"

Cleo Rozenfel: "Vi opponete a cosa?"

Generale: "Al fatto che mi avete dato del matto e poi cosa c'è tanto di divertente che fossi in compagnia di mia moglie? Non è forse naturale che accada?"

Cleo Rozenfel: "Ih ih … Certo ma non essere spiati! Ah ah ah …"

Generale: "Arg … Dannazione!"

Cleo Rozenfel: "E non colpevolizzate le Arpie, visto fanno semplicemente il loro dovere."

Generale: "Dovere! Ma quale dovere?!"

Cleo Rozenfel: "Quello di rallegrarci le giornate!"

Generale: "Santo cielo che pazienza!"

Armand: "Ih ih … coraggio fratello!"

Generale: "Armand! Ti proibisco di prendermi in giro."

Cleo Rozenfel: "Coff … Armand, mi dispiace per ciò che ti è accaduto, eri quasi li li, per fortuna che Anna si è accorta della presenza di altri altrimenti vedere in azione l'ex cardinale sarebbe stato ... divertentissimo."

Armand: "Vi prego Madame! Passi che prendiate in giro mio fratello ma me no."

Cleo Rozenfel: "Ih ih … Su su non fare quella faccia!"

Agrifoglio: "Bouillé, ho da chiederti una cosa…"

Bouillè: "Prego Madame, sono al Vostro servizio…"

Agrifoglio:"Cosa volevate dire alla festa? Forse Oscar non sarà congedata? Sarebbe un vero peccato se non riuscisse a usufruire del suo nuovo grado."

Bouillè: "Madame, posso anticiparvi poco ma sappiate che il Generale Oscar volente o nolente verrà congedata."

Agrifoglio:"Perfetto! Era ciò che volevo sapere. Grazie Bouillè!"

Bouillè: "Prego Madame!"

Aizram: "Bene Signori, è giunto il momento di darvi qualche informazione su questo incantevole posto."

André: "Predo Madamigella!"

Aizram: "Grazie André! Ohhh André, ma lo sai che sei bellissimo?!"

Oscar: "AIZRAMM!"

Aizram: "Suvvia Oscar, possibile che non possa dire ad André che è bellissimo?"

Oscar: "Si, ma non dovete guardarlo in quel modo!"

André: "Dai Oscar …"

Oscar: "Zut André!"

Marguerite: "Brava figlia mia, così si fa!"

Aizram: "Ih ih … Su, andiamo! Bene… Le Tre Cime di Lavaredo assomigliano a tre dita che puntano verso l'alto, armonicamente allineate. E grazie a questo fatto, le vette vengono valutate come l'emblema delle Dolomiti di Sesto.

La famosa parete settentrionale è situata completamente sul territorio del comune di Dobbiaco. Invece i più articolati versanti meridionali si trovano oltre il confine del bellunese. La prima ascensione della Cima Grande avvenne nel 1869. Gli alpinisti Paul Grohmann, Franz Innerkofler e Peter Salcher si avventurarono per la prima volta nell'itinerario dei versanti meridionali.

Diversi sentieri portano attorno alle Tre Cime di Lavaredo. Il più famoso e amato è sicuramente quello che parte dal Rifugio Auronzo e passa per la Forcella Lavaredo.

Ciao amici, alla prossima!