The Last Eclipse

Secondo Capitolo

Philip si sentiva strano. Un calore immenso l'avvolgeva e lo faceva sentire bene. Poi avvertì il profumo di una persona, un profumo che conosceva da sempre, ma non riusciva a ricordare cosa fosse successo, né dove si trovasse, sapeva solo che era felice. Aprì gli occhi e sollevando lo sguardo la vide. Belial dormiva tranquilla, il corpo abbandonato contro il suo, i capelli sparsi e una mano ferma tra quelli di lui. Philip sorrise conscio che il calore e il profumo provenivano da lei. Le scostò i capelli toccando la pelle del collo e riappoggiò il viso contro il suo seno per tornare a dormire.

"Era strano" pensò "questa volta l'eclissi era troppo lunga, non era molto normale.."

Proprio quando ebbe finito di formulare quel pensiero, Belial aprì gli occhi e vedendolo sorrise. Lui di rimando la strinse ancora a sé, baciandole i capelli.

"Finalmente sei sveglia…"

"Guarda che sei stato tu il primo ad addormentarsi! E per fortuna che hai detto che saresti stato sempre vigile…"

Philip per ripicca le morse piano un fianco.

"Ahi! Che fai?" chiese Belial ridendo.

"Così impari! E' da quando sono venuto a stare da te che la seguo il più possibile per evitare che ti faccia del male…"

"Ah! E' per questo? Stavo iniziando a pensare che preferivi lei a me…" disse Belial sarcasticamente.

"Scema!" Lui la colpì piano sulla testa e poi ridendo la baciò.

All'improvviso qualcuno bussò alla porta. Belial saltò su dal letto cercando i vestiti mentre urlava

"Un attimo!"

Allo stesso tempo disse a Philip

"Nasconditi da qualche parte. Prima è venuto il Conte Asmodeus, ma era troppo preso a guardarmi per accorgersi che sei un angelo, ma se qualcuno lo scoprisse, rischieresti grosso! Nasconditi!"

Philip decise di acquattarsi sotto il letto pensando subito che preferiva di gran lunga stare sopra tra le braccia di Belial, che sotto in mezzo alla polvere… Quando Philip si fu nascosto, Belial disse ancora

"Avanti!"

Il Conte entrò nella stanza e subito vide che dell'amante di Belial non c'era traccia.

"Ah! Siete ancora voi Conte…pensavo fosse sua Eminenza…"

"Vi porto un suo messaggio." rispose lui freddamente. "Sua Eminenza vuole che andiate in Cielo ad incontrare degli angeli ribelli che intendono unirsi a noi…è tutto."

Il Conte si inchinò ed uscì senza aggiungere altro. Contemporaneamente Philip, che aveva sentito tutto, uscì da sotto il letto. Belial era nel mezzo della stanza che rifletteva tra sé. Parlando, Philip ruppe il circolo dei suoi pensieri.

"Andiamo in Cielo, allora?" chiese.

Belial lo guardò stupita.

"Come? Cosa sarebbe quell' 'andiamo'? Tu non puoi venire!"

Philip si accigliò.

"Ma cosa stai dicendo? Tu senza di me non vai da nessuna parte…"

"Rifletti…" lo ammonì Belial "se vieni in Cielo con quelle sembianze, chissà che cosa potrebbero farti…"

Belial non ci voleva neanche pensare..Un dubbio subito le balenò in testa

"Non è che qualcuno vuole che Philip rimanga qui per attaccarlo mentre io non ci sono? Se usasse la forza astrale degli angeli poi, sarebbe annientato dall'inferno stesso…"

Belial sapeva che non poteva portarlo con sé, né lasciarlo lì… Finalmente le venne una buona idea e si sfiorò il tatuaggio a forma di farfalla. Immediatamente una farfalla apparve fuori dalla finestra della stanza. Belial aprì i vetri e voltandosi verso Philip disse

"Andiamo?"

"Bene! Mi porti con te allora!" disse lui sorridendo.

"Non proprio…lo sai che è troppo pericoloso…"

Mentre la farfalla si allontanava, il Conte e la figura la videro volare via.

"Maledizione!" imprecò il Conte "e adesso come farò a liberarmi di lui?"

"Non angustiarti inutilmente…" disse la figura che stava al suo fianco. "Avevo previsto un eventualità simile…anzi forse è meglio così perché nessuno si accorgerà della morte del demone serpe…basta che tu li segua e otterrai ciò che desideri…"

Il Conte la guardò impaziente e inchinandosi si congedò per correre a prendere il suo drago. La figura rimase li ridendo a guardare il drago del Conte che partiva, felice perché tutto stava andando come aveva progettato.

Belial e Philip stavano volando attraverso vari regni infernali.

"Dove stiamo andando allora?" chiese Philip.

"Da una persona di cui mi fido, che farà di tutto per difenderti, se glielo chiederò."

"Non ho bisogno della protezione di nessuno…" rispose Philip.

Belial sorrise vedendolo così orgoglioso. Le faceva tornare in mente il passato, era sempre stato così cocciuto…

"Se userai la forza astrale degli angeli" gli spiegò Belial "Sarà l'inferno stesso ad annientarti…verrai assorbito."

Philip rimase a fissarla scioccato.

"Non metto in dubbio le tue capacità" riprese Belial "ma solo chi possiede tre ali come il Salvatore può usare la forza astrale all'inferno senza rischiare la propria vita. E' una regola di sua Eminenza…"

Philip rispose rassegnato "Capisco…"

Volare col buio dell'eclissi non era affatto semplice. Belial ci mise un po' ad individuare il castello della principessa di Gehenna.

"Quest'eclissi è sempre più strana" pensò.

Finalmente riuscì ad individuare il castello e ordinò alla farfalla di atterrare nel cortile interno. Appena furono atterrati la farfalla svanì e Cry venne loro incontro.

"Cappellaio Matto!" disse sorridendo "Che bella sorpresa! Di solito arrivi in un modo molto più furtivo…"

Belial le sorrise.

"Ha ragione Principessa…stavolta avrei bisogno che lei mi facesse un piccolo favore…"

Cry annuì e li condusse dentro il castello, nella sala del trono. Oltre a loro c'era il Consigliere anziano e Noise, una vampira molto amica di Cry.

"Allora Cappellaio…dimmi cosa posso fare per te…" esordì Cry.

Intanto, da quando Philip era entrato nella sala, il Consigliere anziano continuava a fissarlo con astio.

"Vorrei che proteggeste questa persona fino al mio ritorno…" disse Belial indicando Philip "Devo andare in missione per conto di sua Eminenza, e non posso portarlo con me…"

Cry spostò il suo sguardo su Philip. Era un angelo, si vedeva e intuiva subito dall'aura che emanava. Non capiva perché mai il Cappellaio volesse difendere un angelo…che fosse un ostaggio?

"Assolutamente no!" sbraitò il Consigliere "Principessa, rifletta! Si nota subito che si tratta di un angelo! Il popolo di Gehenna si rifiuta di accogliere un essere così impuro! Passi il Salvatore, ma noi non facciamo comunella con gli angeli! Pensi se venisse a saperlo il vostro promesso sposo! O sua Eminenza in persona!"

Il Consigliere anziano aveva urlato e scandito le sue parole battendo un bastone per terra. Belial non ci fece neanche caso, continuava invece a fissare Cry, indecisa se rischiare che il suo popolo venisse sorpreso a nascondere un angelo e quindi bollato come traditore, cosa che al Consigliere anziano era sfuggita, o fare un favore ad una amica, che l'aveva sempre sostenuta. Vedendo che la Principessa non parlava e che il vecchio inveiva contro di lui e cercava ripetutamente di colpirlo con un bastone, Philip parlò

"Belial, se devo creare così tanti problemi, non importa, troverò un luogo dove nascondermi fino al tuo ritorno…"

"Non importa a nessuno dove andrai! Basta che ti allontani prima che qualcuno ti veda! Ne andrebbe dell'onore del popolo di Gehenna!" inveì il Consigliere.

Cry si scosse appena sentì le parole di Philip.

"Silenzio! Tu sei Belial?" chiese stupita Cry al Cappellaio Matto che, abbassando la testa ma continuando a guardarla negli occhi, annuì.

"E lui è…" riprese Cry.

"Si, è lui" rispose Belial.

Cry tacque un secondo, respirò a fondo e riprese

"Bene…Philip sei il benvenuto."

"Ma Principessa…" esordì il Consigliere.

"Consigliere!" lo interruppe la Principessa "Sono io che decido! E Philip è il benvenuto, angelo o demone non fa differenza. Cappellaio! Lo proteggeremo fino al tuo ritorno!"

Cry la guardò fieramente negli occhi e Belial si inchinò profondamente. Poi si voltò per uscire e rievocare la farfalla ma mentre passava, Philip le afferrò un braccio.

"Fai attenzione…"

"Si, non preoccuparti! Non ti libererai così facilmente di me…" rispose Belial.

Belial sorrise e Philip l'attirò a sé, baciandola. Il Consigliere si voltò scandalizzato.

"Un angelo che bacia un demone…dove andremo a finire?"

Cry gli mise una mano sulla spalla e guardando Belial e Philip rispose

"Bene, può finire solo bene…!"