Cassandra Pov
Nessuno si aspettava che ritornasse così presto a casa. Molti lo avevano già archiviato come "perso". E poi invece si è presentato al raduno….
Tutto ciò non è esattamente da lui. Lo conosco da quando sono nata praticamente ed è il ragazzo più testardo che abbia mai incontrato.
Anche se alterzo anno sono stata trasferita a Durmstrang dai miei, ci siamo tenuti in contatto….mi ha parlato di Ginny Weasley e quello che provava mi sembrava sincero.
E ora questo voltafaccia.
Sono seduti in una sala affianco a quella dove i nostri genitori stanno blaterando senza senso su quello zombie di Voldemort. O più probabilmente stanno spettegolando….
Se non fossi obbligata a venire preferirei mille volte andare in giro per negozi o volare un po'…
Tiger, Goyle e Millicent Buldstroode sono seduti sul divano immediatamente di fronte al camino, cianciando dei rispettivi lavori al ministero. Flint è seduto davanti a loro, sorseggiando quello che mi sembra un'acquaviola; subito accanto a lui, la più vicina a Draco, si trova Pankinson che evidentemente ha visto brillare di nuovo il suo anello di fidanzamento.
Il suo (forse) futuro sposo si trova distaccato dagli altri, di fronte alla finestra, lo sguardo perso nel vuoto…sembra non prestare attenzione a quello che gli altri stanno dicendo.
Non mi hanno sentita entrare, troppo presi dai loro pensieri. Se questi sono i futuri mangiamorte non vorrei essere al posto di Voldemort.
"Non mi aspettavo ghirlande di fiori e una banda… ma questa come accoglienza non mi pare un granché!"- dico,portandomi praticamente dietro il davano.
I tre seduti sobbalzano , gli altri si girano a guardarmi.
"Cassandra!"- Draco è il primo a riprendersi – " Perché non mi hai detto che saresti venuta?".
Provo a guardarlo negli occhi ma sono stranamente sfuggenti:
"Non sono la solita a nascondere le sorprese a quanto pare. Con la tua miracolosa riapparizione mi hai praticamente tolto l'onore di essere la primadonna stasera!"
Sento le ragazze sbuffare. Non le considero neanche. Averle avute come compagne pertre anni mi è bastato. E poi so bene quanto Parkinson tiene al suo cosiddetto "fidanzato". Deve essere andata in tilt quando l'ha visto con la Weasley.
Flint si alza e mi si ferma davanti, porgendomi la mano e facendomi girare su me stessa:
" Sei davvero stupenda, sai Cassandra? Mi meraviglio di quanto tu sia cambiata dal mio ultimo anno a scuola. Come mai ancora non ti sei fidanzata ufficialmente?".
Sempre la solita, vecchia storia. Come se non bastasse mio padre a ricordarmi che dovrei trovare un purosangue con cui sistemarmi, in modo da mantenere stabile o innalzare la mia posizione sociale…
"Veramente trovo questa storia dei matrimoni combinati assolutamente disgustosa. Già è abbastanza triste svegliarmi con la stessa persona ogni mattina… che almeno sia qualcuno che scelgo io"- rispondo con il mio miglior sorriso.
La frecciata arriva dritta dove deve arrivare: Parkinson mi lancia uno sguardo di puro odio.
" Tiger, Goyle, ho saputo che state lavorando al ministero! Allora come sta andando?"- chiedo accomodandomi su di una poltrona accanto alla finestra.. esattamente tra Pansy e Draco . Poi mi rivolgo alla prima : "Scusa.. ma qui da te non ci sono più elfi domestici? Vorrei un bicchiere di Moet et Chandeaux."
La ragazza stira le labbra in un sorriso forzato. Credo che se avesse la bottiglia di champagne me la romperebbe direttamente in testa, ma non può mostrarsi meno che una perfetta futura mogliettina.
" Avevo dato loro ordine di non venire a disturbarci, ma naturalmente se chiamati arrivano subito."- risponde acida.
Sento un leggero tocco sulle spalle. Non ho bisogno di girarmi per sapere che è Draco a scostarmi delicatamente i capelli e a giocare con la catenina.
La sfiora delicatamente, facendola girare intorno al collo, sino a che il ciondolo si trovi tra le sue mani.
Me l'ha regalato lui per i miei quindici anni, il mio ultimo compleanno in Inghilterra. Sarei dovuto partire neanche tre mesi dopo…
Fingo di mostrarmi interessata a quello che i due trogloditi stanno dicendo, ma rischio di cadere in terra tramortita dalla noia.
Per fortuna dopo poco la mia tortura ha fine, e ha inizio quella di Parkinson ma questa volta non per mano mia: Draco mi prende per il braccio e mi accompagna fuori .
Anche se non lo ammetterei mai di fronte a lei la villa al mare dei Parkinson è molto bella : la spiaggia, soprattutto di notte ha qualcosa di magico.
Ci sediamo sulla sabbia umida, ancora in silenzio, uno vicino all'altra. Le onde mi lambiscono dolcemente le gambe, con un ritmo lento e continuo simile ad una danza.
"Mi è mancato tutto questo. In Bulgaria non avevo amici simili. Ogni volta che sono ero di notte con un ragazzo.. beh .. diciamo che ero occupata in altre faccende".-sorrido , anche se con una punta di tristezza.
" Tu almeno hai dovuto cambiare nazione per non avere veri amici."- si lascia sfuggire. Ma si morde subito le labbra.
Mi siedo dietro di lui, in modo che la sua schiena si appoggi contro di me e gli cingo il torace con le braccia.
Lo sento rilassarsi leggermente.
"Se qualcuno ci vedesse potrebbe pensare male"- mi dice piano, accarezzandomi la gamba.
"Sei tu il promesso sposo, non io."- lo rimbecco.
"Non mi sono mai votato alla monogamia, però. O alla castità se è per questo". risponde malizioso .
Resto un attimo in silenzio.
"Perché l'hai fatto, Draco? Credevo che l'amassi. Perché sei tornato?"- mormoro, una volta tanto timorosa delle mie parole.
Amore è una parola grande, una che non uso mai, di cui non ho mai sperimentato il senso. Ma so che è quella adatta per descrivere il sentimento tra Draco e la Weasley.
Lui si gira e si alza leggermente in modo da guardarmi negli occhi.
" Ci sono delle priorità nella vita, Cassandra. E vivere è una di queste.".
I suoi occhi sono duri, non più di un brillante argento.. ma di metallo. Eppure io vedo un'ombra dietro di essi.
" Sei triste, Draco Malfoy. E ferito. Ma se vuoi posso provare a farti dimenticare tutto questo per un po'"- sussurro direttamente sulle sue labbra, per poi passare a sbottonargli delicatamente la camicia..
Quando torniamo dentro, sono nuovamente tutti nella sala dei ricevimenti, e a mio parere anche un po' ubriachi.
Il signor Parkinson ( che assomiglia in una maniera incredibile alla figlia!) si pone al centro degli invitati, tenendo graziosamente per mano la signora Malfoy, mentre il signor Malfoy e Lucien Parkinson li seguono a breve distanza.
No… mi sbagliavo: Pansy assomiglia di più alla madre. Emanano gli stessi lampi d'odio dagli occhi.
" Vedo distintamente il laccio intorno al tuo collo stringersi"- sussurro a Draco.
"Se fossi in te baderei al tuo, di collo. Mettici sopra i capelli, o tutti vedranno che hai uno strano segno rossastro."- mi risponde a mezzabocca.
Il nostro battibecco è interrotto ancora da Parkinson senior:
" Gentili amici, è con grande piacere che colgo quest'occasione per avere l'onore di annunciarvi il fidanzamento di mia figlia Pansy con Draco Malfoy. Naturalmente siete tutti invitati al matrimonio che si terrà tra un mese a partire da oggi".
Un mese? Mica è incinta!
Vorrei chiedere a Draco il motivo di tanta fretta, ma una voce fredda e sardonica dietro le mie spalle mi interrompe:
"Sai, nipote. Abbiamo pensato di approfittare del tuo stato di grazia… sarebbe una cosa davvero molto penosa per tutti annullare questo matrimonio."
Lunghi capelli neri ondulati, e occhi che sembrano sbranarti l'anima.
Non ci sono dubbi Bellatrix Lestrange.
