Regalo di nozze Pansy pov

Non credevo che questo giorno finalmente arrivasse, e invece eccomi qui a poche ore di distanza da quello che sarà il giorno più bello della mia vita.

Sarebbe ancora meglio se il mio caro prossimamente marito si decidesse a farsi vedere in giro invece di passare il tempo con quella smorfiosa di Cassandra.

Credono forse che io non mi accorga di quello che fanno? Ma il gioco durerà ancora poco. Tra meno di dieci ore io e Draco saremo finalmente marito e moglie davanti a tutta la comunità dei maghi e quel maledetto contratto pre nuziale varrà anche qualcosa!

Ho fatto specificatamente scrivere una clausola nella quale in caso di relazioni extraconiugali o divorzio entro i cinque anni dal matrimonio, diventerò proprietaria di metà dei beni immobiliari e non dei Malfoy.

Sento dei piccoli passi affrettati avvicinarsi. E' Scritch il vecchio elfo domestico al servizio dei Malfoy.

"Signorina Parkinson, la signora desidera vedere lei e il signorino Draco nei sotterranei"

E se ne va senza dire altro.

Quell'elfo domestico ha una pessima educazione, o meglio si crede al di sopra di tutti tranne che dei suoi padroni. Tipico dei Malfoy.

Mah…

Oltretutto quella viscida testa orecchiuta non mi ha lasciato il tempo di dire che non ho la minima idea di dove si sia cacciato Draco.

Sbuffo, finendo di pettinarmi, ma un sorriso mi increspa le labbra: se ci hanno chiesto di scendere vuol dire che i nostri " cari ospiti" sono arrivati.

Il rito deve avvenire subito prima del matrimonio, in modo che possiamo iniziare una nuova vita ed era insieme.

Mentre attraverso le stanze noto gruppi di invitati che si stanno preparando a quello che accadrà: Nott, Goyle e Tiger seniors e la madre di Cassandra.

A propositi di Cassandra… vuoi vedere che si è "smaterializzata" anche lei insieme a Draco.

Scendo furiosa le scale, ma finalmente potrò sfogarmi.

I miei passi risuonane sulle scale nude. Come ogni sotterraneo che si rispetti l'ambiente è spettrale, illuminato da torce verde smeraldo. Molto stile serpeverde.

Il silenzio è perfetto: i muri sono schermati con incantesimi.Potrebbero anche star uccidendo un uomo nella maniera più atroce e non si sentirebbe nulla tranne il crepitio delle fiamme dei focolai sparsi lungo l corridoio: solo con una specifica parola d'ordine si aprono nei varchi con la polvere volante. Una specie di passaporta, insomma,solo che non sono soggette ad orari prestabiliti.

La porta alla mia destra si spalanca e ne escono due figure ammantati di nero che scivolo tra uomini molto più robusti di loro quasi danzassero: Narcissa Malfoy e Bellatrix Lestrange.

E' strano quanto quelle due emanino fascino in ogni gesto che fanno: un fascino oscuro, terribile, pericoloso e per questo assolutamente irresistibile.

"Pansy..dov'è mio figlio?"- la donna bionda si blocca un attimo nel vedermi, mentre i profondi occhi azzurri mi squadrano. Stranamente il marito non è con lei.

"Non ne ho idea signora. Non lo vedo da ieri".- rispondo prendendomi la mia piccola rivincita su Draco.

"Non preoccuparti, Narcissa, sarà qui a momenti. Probabilmente ha bisogno di stare un po' da solo prima di diventare un piccolo maritino"- mi fa eco la sorella guardandomi maliziosa.

Razza di vipera!

Sono sicura che lei sa benissimo dove sia il nipote.

Sorrido mio malgrado prima di riuscire finalmente ad arrivare nella stanza dove ci sono:

"Bene..i quattro Weasley, Potter, Granger e la ragazza di Potter…che bel quadretto!"- esclamo sarcastica appena li vedo all'interno della gabbia dorata che troneggia al centro dell'ambiente.

"Parkinson, speravo di non dover più rivedere il tuo brutto muso da carlino"- mi sibila Ronald Weasley.

Sorriso sardonica mentre mi limito a sussurrare lievemente: "Crucio"

Finito l'effetto della maledizione mi siedo su una poltrona di broccato proprio di fronte la gabbia , facendo ondeggiare lievemente la mia bacchetta:

"vedi Weasley, lascia che ti spieghi la situazione: io ho la mia bacchetta e un castello pieno di mangiamorte pronti ad ucciderti anche solo se respiri in maniera sbagliata, mentre tu e i tuoi amici siete in una recinzione, senza bacchette e impossibilitati a muovervi. Se vuoi un consiglio, ti conviene chiudere il becco!"

I sei mi lanciano occhiate di puro odio annebbiate dal doloro.

"Pansy.. vedo che hai trovato con chi passare il tempo"- mi sento chiamare da una voce strascicata e divertita alle mie spalle.

"Draco!"- si fa sfuggire la Weasley

"Schifoso bastardo"- completano gli altri.

"In persona"- risponde invece Draco ironicamente mentre si avvicina: " Contenti di vedermi!"

"Come hai potuto farmi una cosa del genere". Gli sibila la rossa con astio. Dolore e rabbia si leggono chiaramente nella sua voce.

"Fammi pensare, Virginia… meglio ricchezza e soldi, oppure te?"- sorride a pochi centimetri dalle sbarre., passandosi una mano sulla bocca in atteggiamento da filosofo immerso in un pensiero profondo: " Eppure c'è un'ultima cosa che voglio da te".

Si china e la bacia con avidità, bloccandole la testa con le mani.

I gemelli si fanno subito avanti e non potendo oltrepassare le sbarre spingono via la sorella, che cade imbambolata sul pavimento.

" E' stato un piacere ritrovarvi. Peccato che domani sarete morti". Sussurra prima di uscire, prendendomi per mano.