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NOTE DI JAZZ
"Non è bello che esci senza dire nulla a tua madre"
"Oh andiamo Tim! ho lasciato un messaggio alla mamma dicendole che uscivo"
"Soprattutto è un reato entrare in proprietà private" Speedle le voleva bene era affezionato a lei, una ragazzina diciottenne con la passione per la musica "Non è colpa mia se non sbarrano l'apertura" Kara adorava intrufolarsi nello stadio di baseball di Miami per suonare la tromba. non era la prima volta che xi andava di nascosto, disse si aver trovato un passaggio in posizione non di passaggio per i tifosi. d'altronde sua madre era infermiera e spesso svolgeva turni notturni e toccava a Speedle quando poteva passare del tempo con lei. si divertivano insieme cinema, passaggiate, videogiochi etc. lasciò Kara alla porta e rincaso nella abitazione accanto alla sua.
nell' suo laboratorio Speedle era chino al microscopio esaminando dei campioni per il caso in corso. la presenza di Eric gli obbligò a staccar l'attenzione dai campioni sulle lenti del microscopio "Speed c'è una ragazzina alla reception che ti aspetta" si tolse i guanti in lattice dirigendosi da lei "Kara! perché non sei a scuola?"
"la prima ora era buca. Mamma mi ha chiesto se mi puoi accompagnare al concerto stasera" respirò a fondo mettendo le mani sui fianchi "Non so vedo come va questo caso. Ma Scusa ma non dovevi andare con quella Melany?"
"È malata". Speedle Marco i solchi sulla fronte cercando una soluzione e nel caso avrebbe chiesto a Horatio un permesso "Verrò con te"
"Da quando ti piace il jazz?!" la ragazzina sorrise con gioia dandogli l'appuntamento ed il biglietto in più. inseri il biglietto nel taschino del camice. La mattina scorreva velocemente tra laboratorio, interrogatori lavoro sul campo. "Non ho novità Horatio. tranne questi residui di ketchup e cemento"
"Tutto torna, è un muratore, finisce il turno e va in pausa". prima di lasciare il suo collega gli diede il permesso per uscire prima per aver visto il biglietto del concerto "Grazie capo, non accadrà più, solo che sua madre ha il turno di notte tutta settimana" - " è bello quello che fai per la ragazzina". L'Historic Hampton House di Miami un locale famoso soprattutto per la musica jazz quella sera ospitava Arturo Sandoval in concerto. Gli spettatori occupavano la capienza massima del locale in attesa della star con la tromba in mano. Speedle non andava matto per il jazz ma per quella ragazzina avrebbe fatto di tutto. Il tavolo posto sulla sinistra non propriamente al centro ma con una visuale adeguata. Le note ondeggiavano nella nel locale con ritmi diversi, ritmi della lontana Cuba. Kara ascoltava la melodia incantata tenendo il tempo con la mano sul tavolino, il suo musicista preferito era a pochi metri da lei intrattenendo i fan. Il suo obbietto successivo era quello di aver il suo autografo. Era da molto che sperava di ottenerne uno e quella sera avrebbe avuto quella speranza. Non pensò però alla presenza di code di fan per incontrarlo ed aveva un orario da rispettare con la madre con viso scuro rinunciò all'idea. Sulla 2727 Indian Creek Drive, Miami Beach, FL si trova l'hotel Freehand Miami. Eric e Speedle passarono per il giardino con tavolini colorati e piante diverse percorrendo la stradina verso la hall. la hall era occupata da quadri e stampe alle pareti con divani, seduta su uno di quei divani si era accomodata Kara in con con biro e fogli tenuti in mano "Senta le ho già detto che non può stare qui"
"E io le ripeto che voglio solo un autografo" l'inserviente le aveva già detto più volte gentilmente che non poteva salire alla camera di Arturo Sandoval "Lei lo capisce vero che tutto quello che voglio sino cinque minuti con Arturo Sandoval!" l'inserviente iniziò a perdere la pazienza indurendo la voce "Un momento, Agente Speedle della scientifica, ci penso io" Speedle intervenne, posò a terra il kit della scientifica scambiando due parole con la ragazzina "Che ci fai qui? e non dirmi che c'è ora buca anche oggi" con aria da investigatore in viso aspettava una risposta veritiera da parte sua "Non sto mettendo c'è davvero un ora buca. Tutto quello che voglio dino cinque minuti con Sandoval. So che alloggia in questo hotel". non aveva molto tempo da dedicarle era con Eric per lavoro "senti ora devo andare, sono qui per lavoro quindi ora tu fili a scuola" borbottò qualcosa imbronciata promettendolo all'amico.
Come agente sul campo assieme ad Horatio interrogarono con un possibile sospettato riluttante nel rispondere alle domande. La tasca di Speedle squillava più volte, leggeva il nome sul piccolo schermo notando le occhiate del capo. Si distaccò da lui rispondendo alle chiamate, la madre di Kara continuò con le chiamate incessanti anche sapendo di trovarlo al lavoro imprecò chiudendo con rabbia il telefono a conchiglia "Speed che ti prende?"
"La madre di Kara mi ha chiamato. E' sparita Horatio, Kara è sparita"
"Noi la troveremo Speed". La camera di Kara sembrava un museo tra libri, fumetti, cd. Non poteva essere rifugiata nello stadio visto che la tromba era nella custodia in camera. A scuola non era mai arrivata, gli insegnanti e i compagni di classe non l'avevano vista. la mente di Horatio lavorava mettendo in fila i pezzi "Ha solo la madre?" - "Si, i suoi sono separati e la madre ha ottenuto la custodia"
"Ed il padre? sai qualcosa di lui?" fece spallucce "Si chiama Andy Daniel, L'ho visto solo una volta che portava a casa Kara, so che vanno sempre allo zoo quando si vedono". Horatio assimilava le informazioni cercando nuove piste da andare a parare. interrogò la madre in salotto con occhi gonfi e bagnati, le passò un fazzoletto bianco in stoffa. Non voleva metterle fretta comprendeva bene la situazione approcciandosi con lei. Ordinò alla squadra di rintracciare il padre. Da tutt'altra parte Kara e suo padre giravano allo zoo ma non sembrava felice "Mamma lo sa che mi hai prelevato senza il suo permesso?" – "Certo" rispose "Papà non sono più una bambina e voglio tornare a casa" non fu felice delle lamentele della figlia ma l'accontentò risalirono in auto cercando una nuova meta dove passare un po' di tempo da soli. La squadra controllando l'uso delle carte bancomat, di credito, segnale GPS telecamere, controlli di polizia per le strade dopo circa tre ore di ricerca trovarono l'obbiettivo.
Attraverso il finestrino vide Speedle "Dannazione i poliziotti" partì a razzo ma il capo dai capelli rosso sparò dei colpi alle ruote "Scenda dal veicolo" scese dal veicolo mostrando i palmi staccati dal volante camminando all'indietro si allontanò dal veicolo correndo all'interno dello zoo mescolandosi tra la folla scavalcando la sbarra del pedaggio. "Ci penso io a Kara" Speedle mostrò il distintivo scavalcando la sbarra lo rincorse passando fra la gente fra slalom e scontri. Con forza forzò la serratura del magazzino delle provviste degli animali, mettendosi al riparo tra le scaffalature in metallo. Lo intravide dai vetri opachi di polvere rimase immobile senza fiatare ma per errore rovesciò delle buste di mangime, Speedle avvertì il rumore cadere nell'impatto prese in pugno la pistola entrando nel magazzino. Detestava l'uso dell'arma di servizio, infatti l'ultima volta in servizio con Horatio rimase ferito anche se teneva il giubbotto antiproiettili. Non dedicava molto tempo alla manutenzione dell'arma, la maggior parte del tempo la passava in laboratorio o sulle scene dl crimine, non si sentiva un uomo d'azione. Puntava la sua arma sul padre mostrando i palmi delle mani. "incroci le mani e le metta dietro la nuca" rispose con la calma massima "Ok" con lentezza i palmi si incrociarono dietro la nuca "Lei è in arresto".
"Ottimo lavoro" rispose Horatio indossò gli occhiali da sole portando via il padre in manette. Abbracciò forte Kara "Grazie che mi hai trovato Tim" – "Nessun problema. Ora va con gli agenti ti riporteranno a casa". Speedle non dimenticò affatto il desiderio di Kara, voleva far in modo di realizzarlo anche rompendo l'anima a tutti. Era teso e nervoso non sapeva dove sbattere la testa. fece diverse telefonate per accontentare una ragazzina ma nulla, Arturo Sandoval doveva partire. "Tutto bene Speed?"
"No, Horatio. sto provando a chiamare tutti quelli che potevano aiutarmi a rintracciare Arturo Sandoval il musicista. Kara vuole un solo autografo e riuscire a parlare con lui" Horatio inclinò il capo seguendo il discorso del suo agente frustrato "Posso aiutarti io se vuoi, se per Kara è importante conosco una persona che fa al caso nostro". Horatio chiamò il suo contatto chiedendo un favore enorme. Kara avrebbe incontrato Sandoval come da suo sogno, ma il problema che la ragazzina uscì di nuovo senza dire nulla prese la sua tromba diretta allo stadio. la madre. chiamò Speedle "Signor Sandoval le piace il baseball?".
Speedle la vide la, al centro del campo da baseball dello stadio suonando la tromba. il suono vibrava nell'intero stadio. "Kara ho una sorpresa per te" si pietrificò vendendolo arrivare, era come se fosse un sogno non riusciva nemmeno a parlare "Salve. lei è Kara giusto?" i baffetti si sollevarono per il sorriso "Questo agente mi ha convinto ha ritardare la partenza" era a bocca spalancata, scrollò il capo "Si sono io" rispose ancora incredula "Qui l'acustica è fantastica"
"Lo so. a Cuba c'era uno stadio così, ed io ci andavo per esercitarmi. Ho conquistato il cuore di mia moglie"
"si, so tutto di lei. Ho visto anche il film con Andy Garcia. è grazie a lui che ho iniziato ad amare la sua musica" Il jazzista sorrise ancora "Allora sarò lieto di riferirlo". prese cpoi un biglietto dalla tasca dei pantaloni "Chiama questo tizio, è un amico. È un buon inizio per iniziare" si arrossì per la timidezza del momento prendendo il biglietto. La invitò a suonare un pezzo insieme ancora più rossa era diventata con una forte ansia di sbagliare davanti al maestro. Suonarono la canzone "Manteca" un pezzo che adorava molto, la sapeva a memoria certamente con l'intero complesso di Sandoval era tutt'altra cosa ma non le importava al momento. all'inizio le dita sui tasti le tremarono ma poi si lanciò lasciandosi trasportare dal suono delle onde musicali. Sugli spalti appoggiati al parapetto in ferro Speedle filmava il momento accanto ad Horatio, Calleigh e Eric. Era un effetto magico, la tromba del maestro assieme ad una semplice persona che suonava per sup diletto non le sembrava ancora vero. "ora devo andare. ma promettimi che chiamerai quel numero. hai del talento come io lo avevo per Dizzy Gillesby". Fissò il suo grande musicista lasciare il campo fino a quando sparì nel tunnel buio. Tra le forti emozioni si scordò l'autografo imprecò "Non imprecare"
"Tim mi sono dimentica l'autografo di nuovo"
"ho qualcosa di meglio" gli occhi brillarono "hai fatto il video! questo è molto meglio di un autografo".
Kara seguì il suggerimento del musicista, continuò con la musica, studiare. l'amico di Sandoval l'ascolto' ritenendola molto dotata aiutandola con consigli per migliorare, la portava in locali jazz così da conoscere tutti gli aspetti con stili diversi e pian piano l'avrebbe aiutata con il suo primo album. il cammino era lungo ma lei non mollava il sentiero, iniziò a suonare nei locali per farsi conoscere e prendere qualche soldo. Speedle e sua madre funk molto fieri di lei e lei lo era di se stessa.
